STEAM Flashcards

1
Q

Quali sono le indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia?

A

Le indicazioni nazionali suggeriscono che il bambino dovrebbe esplorare la realtà, riflettere sulle esperienze facendo ricerca sugli oggetti e sui fenomeni naturali, elaborando la prima organizzazione fisica del mondo esterno.
è importante avvicinare i bambini alle materie STEAM per sviluppare competenze chiave che preparino alle sfide del futuro.

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2
Q

Quale dovrebbe essere l’approccio didattico per lo sviluppo del pensiero scientifico?

A

Per facilitare l’insegnamento delle discipline scientifiche vengono proposte due strategie:
- di tipo metodologico: i modi in cui la scienza costruisce il suo sapere dal punto di vista della pratica sperimentale;
- di carattere epistemologico: come la scienza costruisce le proprie conoscenze e come elabora i suoi concetti fondamentali.
Una è a supporto dell’altra e, nel processo didattico, non possono essere slegate.

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3
Q

Spiega l’approccio IBSE

A

L’esigenza educativa ha fornito il contesto per sviluppare un tipo di apprendimento attraverso l’investigazione del mondo utilizzando l’approccio IBSE (inquiry based science education).
Questo approccio si sviluppa in due fasi:
1. Fase iniziale: i bambini esplorano il fenomeno e i materiali proposti sperimentando, per esempio, attraverso il gioco. Allo stesso tempo formalizzano la loro esplorazione formulano domande e condividendo liberamente idee tra pari e con gli insegnanti.
2. Seconda fase: è più guidata e strutturata e ha il fine di sviluppare nel bambino la ricerca di schemi e relazioni che vanno condivisi per supportare l’emergere di nuove domande. L’insegnante ha il ruolo di mediatore supportando l’istintiva predisposizione del bambino all’indagine senza ostacolare le strategie che lui stesso mette in atto.
Per verificare se l’attività è stata conforme, l’insegnante può chiedersi se ha visto sviluppare le fasi di insegnamento dette 5E.

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4
Q

Come si può aiutare a sviluppare il pensiero critico?

A

Alla domanda del bambino, l’insegnante dovrebbe rispondere con un’altra domanda attivando, così, il pensiero critico ovvero un desiderio cognitivo più profondo che stimola a cercare la risposta dentro di sé e non nell’insegnante. L’enfasi, poi, non va data alla risposta giusta o sbagliata ma al processo di costruzione dell’idea.

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5
Q

Come si può sostenere il pensiero scientifico nei bambini?

A

Alcuni studi hanno indagato lo sviluppo del pensiero scientifico nei bambini in età prescolare e hanno evidenziato una loro capacità di sviluppare un ragionamento scientifico fin dai primi anni di vita. Questa forma di ragionamento dovrebbe essere sostenuta nei contesti educativi con azioni pedagogiche mirate e attraverso una progettazione degli ambienti che stimoli forme di gioco in cui sperimentare e ampliare la conoscenza concettuale scientifica.

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6
Q

Come si sviluppa il pensiero nei bambini?

A

La partecipazione alle attività educative implica che le nuove esperienze sono l’occasione per ampliare la conoscenza concettuale. La formazione concettuale è un processo strettamente connesso agli aspetti emotivi, infatti secondo Fleer esiste una relazione tra emozioni, sviluppo concettuale e apprendimento delle scienze.
I bambini, quindi, sviluppano un pensiero attraverso l’osservazione della realtà, passando da situazioni reali ad immaginarie e attraverso questo passaggio continuo sviluppano una propria spiegazione scientifica. La tensione tra immaginazione e mondo reale è alla base dello sviluppo concettuale scientifico.

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7
Q

Qual è il primo livello concettuale sviluppato dai bambini?

A

Il primo livello concettuale viene sviluppato dai bambini come conseguenza delle loro esperienze quotidiane: attraverso l’interazione con l’ambiente formano una propria idea intuitiva di alcuni concetti scientifici. La formazione dei concetti a livello quotidiano è una conoscenza limitata alla comprensione dei fenomeni direttamente osservabili, non estendibile ad altri contesti. Questo livello di conoscenza rappresenta una base sulla quale costruire un pensiero scientifico.

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8
Q

Qual è, secondo Vygotsky, il secondo livello concettuale?

A

Secondo Vygotsky, nello sviluppo del pensiero scientifico, bisogna considerare anche un altro livello che si riferisce ai concetti acquisiti attraverso percorsi educativi.

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9
Q

Qual è il pensiero di Vygotsky riguardo ai due livelli concettuali?

A

Secondo Vygotsky il livello quotidiano e quello scientifico dovrebbero essere strettamente interconnessi, poiché è importante che i concetti scientifici esplorati siano collegati a delle esperienze autentiche legate agli interessi dei bambini. Va creato un ponte tra esperienze quotidiane e attività proposte nei concetti educativi, per supportare lo sviluppo di un pensiero concettuale e astratto.

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10
Q

Che cos’è il concetto di doppia mossa?

A

Per doppia mossa si intende una progettazione di attività che stimolino i due livelli attraverso attività tra loro interconnesse.

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11
Q

Quale dovrebbe essere il ruolo dell’educatrice per stimolare l’acquisizione dei concetti scientifici?

A

L’acquisizione dei concetti scientifici viene stimolata dall’insegnante che fornisce spazi e tempi ai bambini per giocare con le idee e le risorse all’interno di un framework scientifico.

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12
Q

Quante e quali tipologie di posizionamento dell’insegnate osserva Fleer?

A

Fleer osserva 5 tipologie di posizionamento dell’insegnante durante situazioni in cui i bambini erano impegnati in giochi di carattere immaginativo:
1. Vicinanza dell’insegnante al gioco per sostenerlo verso forme di pensiero più complesse e in caso intervenire per aiutare il bambino.
2. Intento dell’insegnante parallelo a quello del bambino, per questo non riesce ad interpretare correttamente la situazione immaginata.
3. L’insegnante segue il gioco ma non partecipa attivamente. Mostra interesse, lo supporta nell’elaborazione del pensiero ma conserva una posizione esterna.
4. L’insegnante è impegnato in un gioco collettivo, partecipa tramite conversazione e sostiene l’apprendimento e lo sviluppo del gioco.
5. L’insegnante è dentro il gioco assumendo un ruolo di partecipante attivo. Fleer osserva come questa situazione si osservi raramente: è importante che l’insegnante sia una figura attiva nel gioco per sostenere lo sviluppo di forme di pensiero più articolate.

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13
Q

Qual è il pensiero di Bruner e Gardner rispetto all’apprendimento dei contenuti scientifici?

A

Mentre la psicologia e l’educazione hanno sempre considerato i bambini nella fascia 0-6 come soggetti a cui mancavano i prerequisiti per apprendere i contenuti scientifici, Bruner e Gardner ritengono che la mente infantile abbia innate capacità di elaborazione dell’informazione fornita dall’ambiente da cui si svilupperà il pensiero scientifico.

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14
Q

Cosa viene richiesto ai bambini dal punto di vista educativo rispetto allo sviluppo del pensiero scientifico?

A

Dal punto di vista educativo, non si chiede la memorizzazione di una nozione fornita dall’insegnante, ma viene data rilevanza all’esperienza del pensiero scientifico, alla capacità di formulare ipotesi e di osservare attentamente la realtà.
La ragione di questa prospettiva sta proprio nell’importanza delle concezioni spontanee dei bambini che evolvono nel tempo in un ambiente stimolante e sulla base di strategie di scaffolding tra pari e l’adulto.

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15
Q

Perché è importante un’educazione di tipo scientifico?

A

L’apprendimento profondo della scienza consiste nella costruzione di schemi concettuali che consentono la comprensione dei fenomeni e il ragionamento. Di conseguenza, l’educazione scientifica è fondamentale anche nello sviluppo delle competenze di cittadinanza poiché consente lo sviluppo di competenze per partecipare a dei discorsi che incorporano concetti scientifici.
è essenziale promuovere il pensiero scientifico sin dalla prima infanzia poiché l’attenzione riguardo la natura e il mondo che circola il bambino matura fin dai primi anni di vita.

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16
Q

Come viene impartito il pensiero scientifico nella maggior parte degli ambienti educativi e perché questo metodo è sbagliato?

A

L’apprendimento scientifico è un’attività complessa, ma la ricerca psicologica ha evidenziato che i bambini molto piccoli possiedono delle capacità di base per comprendere e spiegare i fenomeni della realtà fisica e biologica. In molte classi ci si basa su brevi e semplici osservazioni e sull’apprendimento di nozioni con pochissima esperienza esplorativa. La mente del bambino, però, non è tabula rasa poiché i bambini sanno porre attenzione su un fenomeno specifico, inquadrandolo in un contesto.
L’osservazione di questi fenomeni introduce un processo di scambio di idee e di riflessione congiunta, che l’insegnante dovrebbe favorire.

17
Q

Come dovrebbe essere progettata la crescita delle competenze scientifiche?

A

L’educazione dovrebbe creare le condizioni per favorire la crescita delle competenze scientifiche progettando attività che favoriscono la predisposizione di situazioni in cui sia possibile osservare e confrontare idee, documentare attraverso le parole e i disegni le variazioni dei fenomeni ed elaborare teorie.
La progettazione implica una riflessione iniziale riguardo:
- gli obiettivi di apprendimento
- la predisposizione di spazi e degli strumenti di supporto
- come organizzare l’attività

18
Q

Come dovrebbe comportarsi l’insegnante durante un progetto?

A

L’insegnante dovrebbe:
- riconoscere la vita mentale del bambino
- condividere uno spazio di attenzione e comunicazione
- incoraggiare il dialogo
- favorire l’uso di artefatti per osservare, registrare, confrontare i fenomeni.

19
Q

Perché viene sostenuta l’importanza di un’alleanza tra design e pedagogia?

A

Si dà importanza ad un’alleanza tra design e pedagogia poiché si vuole unire una cultura capace di esprimere la qualità degli strumenti e dei contesti di apprendimento con l’importante sensibilità vicina ai bisogni di un bambino che utilizza degli strumenti interpretativi per entrare a far parte di un mondo pro attivo.

20
Q

Cosa si intende con pro-attivo?

A

Il bambino costruisce davanti a sé possibili scenari e immaginari, poiché è proprio intorno a sé che può trovare i riferimenti per per aiutarsi a farlo nel modo migliore.

21
Q

Perché è importante l’esperienza di Bruno Munari?

A

Bruno Munari, con i suoi colleghi, ha costruito spazi e oggetti per favorire l’apprendimento. Da qui l’importanza di una figura ibrida designer-educatore che costruisce dispositivi che predispongono all’apprendimento e introducono una qualità di spazio, materiali e relazioni.
In quest’ottica è nato il progetto iVulcani con l’obiettivo di creare ambienti di apprendimento per stimolare il pensiero scientifico.

22
Q

Esponi l’esperienza didattica degli elementi naturali

A

è stato ideata una proposta didattica per bambini dai 3 agli 11 anni per indagare scientificamente la terra, l’aria, il fuoco e la luce. Il punto di partenza di queste ricerche è la curiosità dei bambini: l’adulto deve saper cogliere le idee intuitive dei bambini per costruire il pensiero scientifico. Nel fare ricerca è importante saper fare domande, formulare ipotesi e potenziare le abilità iniziali di pensiero critico per sviluppare la conoscenza del mondo e costruire apprendimenti.
Il ruolo dell’adulto è fondamentale nel creare spazi ricchi di diverse tipologie di materiali e di diversi strumenti analogici e digitali per alimentare la ricerca e l’apprendimento.

23
Q

A cosa ha portato l’ambiente di apprendimento creato da iVulcani?

A

I-Vulcani ha saputo creare un contesto affascinante. La mentalità scientifica accompagnata da un approccio alla curiosità e alla crescita delle conoscenza possono diventare il più efficace degli strumenti per sapersi orientare consapevolmente.
Questo approccio finalizzato al problem solving differenzia l’approccio alle STEAM dalle materie scientifiche tradizionali. Le STEAM indicano sia le discipline scientifico-tecnologiche sia un rinnovamento nel processo di apprendimento finalizzato all’integrazione delle discipline scientifiche e non. La ricchezza sta quindi nel saper connettere esperienza, ricerca e creatività.

24
Q

Cosa comporta lo sviluppo del pensiero scientifico?

A

Con lo sviluppo del pensiero scientifico si avviano dei processi di ragionamento che attivano dei meccanismi come notare differenze o somiglianze, categorizzare, cogliere il nesso causa-effetto, formulare ipotesi e connettere idee. Tutto ciò ha promosso nei bambini competenze trasversali come:
- empatia
- problem solving
- flessibilità
- capacità di fare squadra
- gestione dei conflitti
- comunicazione efficace
- responsabilità e cura
- sensibilità e prospettiva ecologica.

25
Q

Che cos’è la mappa metodologica?

A

è un approccio metodologico che aiuta a descrivere in modo chiaro tutte le fasi dell’attività e delle ricerche sulle STEAM. Si evidenzia l’elemento indagato e successivamente si presenta il percorso progettuale attraverso il racconto dettagliato del modo in cui è stata realizzata l’esperienza.

26
Q

Che cosa e quali sono le STEAM’s sisters?

A

Le STEAM non sono una tecnologica, ma necessitano di un tappeto digitale e di una molteplicità di dispositivi. Per questo sono state create le STEAM’s sisters, ovvero dei percorsi multidisciplinari corrispondenti ai campi di esperienza per l’infanzia e contenitori di competenze plurime. Esse sono:
- Maya: l’intelligenza naturale
- Lucy: l’intelligenza artificiale
- Frida: l’intelligenza artistica e creativa
- Mary: l’intelligenza sociale ed emozionale.

27
Q

Perché scegliere le tecnologie STEAM come catalizzatori di apprendimento?

A

Perché tramite queste possiamo realizzare attività complete e trasversali per approfondire la scoperta delle materie scientifiche e delle arti. Non sono un obiettivo da raggiungere, ma un mezzo per mettere in pratica ciò che viene appreso.