Rite of Christian Initiation Flashcards

1
Q

Domande di Liturgia I – Iniziazione cristiana

A
  1. Secondo il Catechismo la Liturgia della Confermazione è costituita da quattro momenti. Quali sono? Qual è il significato di ciascuno dei quattro momenti?
  2. Secondo il Catechismo, quali sono le prefigurazioni del Battesimo nell’Antica Alleanza?
  3. Nella celebrazione del Battesimo, dopo il rito essenziale si svolgono alcuni altri riti. Quanti e quali sono? Qual è il senso di ciascuno?
  4. Il Battesimo può essere praticato in modi diversi. Quali sono questi modi? Quale ricchezza apporta ciascuno di essi dal punto di vista del significato?
  5. Nel corso della storia, la prassi liturgica relativa alla Confermazione si è differenziata nettamente nella Chiesa d’Oriente e nella Chiesa latina. Potresti dire in cosa consistono oggi queste differenze? Perché si sono sviluppate?
  6. L’Ordo initiationis christianae adultorum prevede la possibilità di un catecumenato disposto per gradi. In cosa consiste? Quali sono le diverse tappe?
  7. Uno dei libri liturgici che abbiamo studiato è l’Ordo baptismi parvulorum. Chi sono i parvuli? Perché possono essere battezzati? Perché è bene che vengano battezzati?
  8. Qual è il compito del padrino? Quali caratteristiche deve avere per poter svolgere questo ruolo?
  9. Nella liturgia del Battesimo dei bambini, prima dell’abluzione con l’acqua, sono previsti alcuni riti. Quanti e quali sono? Qual è il senso di ciascuno?
  10. Qual è il rapporto tra la Confermazione e il Vescovo?
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Q

I sacramenti dell’iniziazione cristiana
Introduzione

A
  1. Tipologia del Battesimo nell’Antico Testamento
  2. Il Battesimo nel Nuovo Testamento
  3. Il dono dello Spirito nell’Antico Testamento
  4. Il dono dello Spirito nel Nuovo Testamento

Introduzione
Il fondamento: la presenza e l’azione di Cristo.
L’iniziazione cristiana (adulti) è culmine di un processo:
Diventare cristiano richiede, fin dal tempo degli Apostoli, un cammino e una iniziazione con diverse tappe.
Questo itinerario può essere percorso rapidamente o lentamente. Dovrà in ogni caso comportare alcuni elementi
essenziali:
• l’annunzio della Parola,
• l’accoglienza del Vangelo che provoca una conversione,
• la professione di fede,
• il Battesimo,
• l’effusione dello Spirito Santo,
• l’accesso alla Comunione eucaristica. (CCC 1229).
I sacramenti dell’iniziazione sono fondamento della vita cristiana
Con i sacramenti dell’iniziazione cristiana, il Battesimo, la Confermazione e l’Eucaristia, sono posti i fondamenti
di ogni vita cristiana.
«La partecipazione alla natura divina, che gli uomini ricevono in dono mediante la grazia di Cristo, rivela una
certa analogia con l’origine, lo sviluppo e l’accrescimento della vita naturale. Difatti i fedeli, rinati nel santo
Battesimo, sono corroborati dal sacramento della Confermazione e, quindi, sono nutriti con il cibo della vita
eterna nell’Eucaristia, sicché, per effetto di questi sacramenti dell’iniziazione cristiana, sono in grado di gustare
sempre più e sempre meglio i tesori della vita divina e progredire fino al raggiungimento della perfezione della
carità». (Paolo VI, Cost. aps. Divinae consortium naturae; cf. Rituale dell’iniziazione cristiana degli adulti,
Introduzione 1-2). (CCC 1212).
Da sempre, la tradizione ha considerato le
figure dei sacramenti nel Antico Testamento.
Perciò, nella benedizione dell’acqua (rito del Battesimo)
si fa memoria dei momenti della storia della salvezza che prefigurano il Battesimo.

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3
Q
  1. Tipologia del Battesimo nell’Antico Testamento
A

5 figure battesimali
– La Creazione:
Prima creazione: la vita sorge dall’acqua

Seconda creazione: l’uomo che sorge dalle acque è nuova creatura (Ga 6, 15).
Queste acque sono feconde, perché lo Spirito comunica la forza creatrice (prima creazione) e la forza
santificatrice (Battesimo).
È il passaggio dalle tenebre alla luce.
– Il diluvio:

L’acqua è elemento di morte e di salvezza.
→ Configurazione con la morte e con la risurrezione di Cristo:
Un giusto che salva e tutti siamo salvati da Lui
Noè prefigura Cristo.
Cristo era presente nella salvezza del diluvio.
– La circoncisione:
Nell’Antico Testamento, la circoncisione era
• segno del patto di Yahveh con il Popolo
• segno di appartenenza al Popolo eletto
Adesso, san Paolo considera che il Battesimo sostituisce la circoncisione:
• il Battesimo è il nuovo segno e il compimento della circoncisione ebraica
• aggrega al Popolo di Dio
• per una particolare mediazione della morte e risurrezione di Cristo
– L’Esodo:
Figura della liberazione e della redenzione di Cristo
(Cristo: nuovo Mosè → libera dalla schiavitù e conduce alla nuova Terra promessa)
a) – b) Il Mare Rosso e la nube:
• Nel mare muore l’oppressore (Egitto). È segno di vittoria (fine della schiavitù e nuova vita)
• Nube che guida e protegge: presenza di Dio (Antico Testamento); relazione con Cristo e con
lo Spirito Santo (Lc 1, 35: Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti
coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio).
• Mare e nube: congiunzione dell’acqua e dello Spirito Santo nel Battesimo
c) L’acqua di Mara:
Il legno di Mara è figura della Croce
Tramite la Croce di Cristo, l’acqua del Battesimo si trasforma in mezzo vivificante e
divinizzante
d) La roccia d’Oreb:
• La roccia colpita
• Il fiume d’acqua viva che emmana dal Trono di Dio e dell’Agnello
e) L’Alleanza del Sinai:
• San Pietro, nella sua prima Lettera, fa ripetute allusioni (lettera battesimale)
• San Paolo: amore sponsale di Cristo che purifica la Chiesa: il Battesimo è il bagno d’acqua
che purifica la Sposa. Il Battesimo cristiano sarebbe una figura degli sponsali tra Cristo e la
sua Chiesa
– Il Giordano:
• Cristo è il nuovo Giosuè, che introduce nella Terra promessa (nuova vita) quando si attraversano le
acque battesimali
• Il bagno di Naamàn il siriano: l’acqua purificatrice

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4
Q
  1. Il Battesimo nel Nuovo Testamento
A

a) Le nozze di Cana (Gv 2)
Primo momento: Gesù non vuole agire. L’argomento è che non è ancora arrivata l’ora.
Poi, invece, con i fatti, dice di sì: trasforma l’acqua in vino.
→ Questa trasformazione rimane collegata all’ora di Cristo, alla sua glorificazione nella Pasqua
(essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato):
- Il sangue di Cristo cancella i peccati del mondo.
- La Risurrezione, realtà trasformata.
b) Il dialogo con la samaritana (Gv 4, 1-15)
L’acqua del pozzo non è in grado di soddisfare la sete.
Invece, se uno beve dell’acqua che ti darò Io, non avrà più sete. (Il Battesimo, da riceversi un’unica
volta).
È la nuova acqua, che salta fino alla vita eterna.
c) La piscina di Betzatà (5 portici) (Gv 5, 1-9)
Giovanni lascia dietro le acque antiche, per pensare ora nell’acqua nuova,
quella che Cristo darà per perdonare i peccati (il Battesimo).
d) La piscina di Sìloe (Gv 9, 1-7)
Cristo illumina gli occhi dell’anima se uno si laverà nel nuovo Sìloe del suo Battesimo.
e) Un colpo di lancia trafigge il costato di Gesù (1Gv 5, 5-11)
«Tre sono quelli che danno testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue».
- L’acqua: il Battesimo.
- Il Sangue: l’Eucaristia.
- Lo Spirito: si comunica attraverso il Battesimo e l’Eucaristia e vi da la loro pienezza di senso.

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5
Q
  1. Il dono dello Spirito nell’Antico Testamento
A

• Gioele ed Ezechia profetizzano sul dono dello Spirito Santo
→ Dopo, san Pietro usa il testo di Gioele per spiegare la Pentecoste:
sono arrivati gli ultimi tempi, in cui la novità è lo Spirito Santo.

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6
Q
  1. Il dono dello Spirito nel Nuovo Testamento
A

Tre eventi salvifici collegati con il dono dello Spirito Santo:
1. Il Battesimo di Cristo.

  1. La Pentecoste
  2. L’imposizione delle mani in Samaria ed Efeso
  3. Il Battesimo di Cristo:
    Cristo è unto quale Messia → è proclamata la sua missione sacerdotale, profetica e reale.
    Questa missione ebbe nel sacrificio della croce un compimento eminente.
    — Il dono dello Spirito Santo nel Giordano è considerato dalla Cost. apost. Divinae Consortium
    Naturae un evento salvifico collegato con la Confermazione.
    – I Padri della Chiesa relazionano questa unzione di Cristo con l’unzione postbattesimale:
    La Confermazione è il sacramento di questa unzione.
    Rende capace al battezzato di partecipare allo stesso Spirito che Cristo ricevette nel
    Giordano.
  4. Pentecoste:
    — Gli Apostoli ricevono lo Spirito promesso
    Spirito di verità: scopre la profondità degli insegnamenti di Gesù.
    rende testimonianza di Cristo.
    converte i discepoli in testimoni di Cristo.
    rende manifesto il peccato del mondo.
    nella persecuzione dei discepoli, mostra cosa si deve dire.
    – È un dono che arriva dopo la Pasqua, poiché è frutto di essa.
    Infatti, arriva nella Pentecoste: san Pietro annuncia a tutti il compimento delle promesse profetiche, la
    ricezione del dono dell’era messianica.
  5. Donazione dello Spirito tramite la imposizione delle mani:
    (Pentecoste non è la Confermazione ! )
    Ci sono due episodi in cui si parla di un rito allo stesso tempo diverso e complementare del Battesimo:
    — (At 8, 14-17) Pietro e Giovanni sono inviati a Samaria e impongono le mani ai battezzati.
    — (At 19, 5-6) Paolo battezza e impone le mani.
    Con questo conferimento dello Spirito Santo (che gli Apostoli hanno ricevuto nella Pentecoste), i
    battezzati:
    - Ricevono i beni promessi.
    - Partecipano alla missione del Nuovo Israele.
    Const. Apost. Divinae consortium naturae interpreta questi episodi:
    Fin da quel tempo gli Apostoli, in adempimento del volere di Cristo, comunicavano ai neofiti,
    attraverso l’imposizione delle mani, il dono dello Spirito, destinato a completare la grazia del
    Battesimo.
    - Questo spiega perché nell’epistola agli Ebrei viene ricordata, tra i primi elementi della
    formazione cristiana, la dottrina dei battesimi e anche dell’imposizione delle mani (cf Eb 6, 2).
    - È appunto questa imposizione delle mani che giustamente viene considerata dalla tradizione
    cattolica come la prima origine del sacramento della Confermazione, il quale rende, in
    qualche modo, perenne nella Chiesa la grazia della Pentecoste.
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7
Q

1INIZIAZIONE CRISTIANA DEGLI ADULTI

A

Il libro liturgico per l’iniziazione cristiana degli adulti è:
• In latino: Rituale Romanum ex decreto Sacrosancti Oecumenici Concilii Vaticani II instauratum auctoritate Pauli
PP. VI promulgatum. Ordo initiationis christianæ adultorum, Editio typica, Typis Polyglottis Vaticanis 1972,
reimpressio emendata 1974 (= OICA).
• In italiano: Rito dell’iniziazione cristiana degli adulti, Conferenza Episcopale Italiana 1978, Libreria Editrice
Vaticana, Città del Vaticano, ristampa 1992, (= RICA).
N.B.: Le indicazioni rituali tra parentesi quadre [] si fanno pro opportunitate.

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8
Q

2Tempo del precatecumenato

A

→ Si attenda il tempo opportuno e necessario in modo di poter vagliare e affinare i
motivi della conversione
• Durata: non specificata
• Nome dei candidati: «precatecumeni» o «simpatizzanti» (sympathizantes)
• Tratti caratteristici: tempo di prima evangelizzazione, di un inizio di conversione alla fede
cristiana
• Riti particolari: non è previsto nessun rito particolare, ma i pastori e gli altri fedeli sono tutti invitati
a manifestare ai simpatizzanti gesti esterni ed opportuni di accoglienza, di amicizia e soprattutto di
invito a una esperienza di preghiera
• Apostolato “ad fidem” della comunità dei fedeli
L’annuncio kerigmatico provoca la prima conversione e la fede iniziale. Questo
deve riflettersi in un cambio di condotta e in una simpatia verso il Vangelo
Nel momento adeguato, si preparerà al rito liturgico dell’ammisione al
catecumenato.

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9
Q

3Primo Grado: Rito di ammissione al catecumenato

A

Corrisponde al momento in cui il candidato – che ha ricevuto il kerigma – ha una fede
iniziale in Cristo salvatore ed è accolto tra i catecumeni con lo scopo di prepararsi a vivere
la fede → rito di admissione al catecumenato.
Questo rito si terrà in giorni stabiliti secondo la situazione locale.
È auspicabile che nella celebrazione abbia parte attiva l’intera comunità cristiana o una
sua parte composta di amici, familiari, catechisti e sacerdoti. Interverranno anche i garanti
che li hanno assistiti nel loro cammino e ora presenteranno alla Chiesa i nuovi candidati.
→ Schema:
1. Accoglienza dei candidati
2. Liturgia della Parola
3. Congedo
[4. Celebrazione dell’Eucaristía]
Rito di introduzione → i candidati, insieme con i loro garanti e con l’assemblea dei fedeli, si riuniscono fuori
della chiesa oppure nell’atrio o ingresso o anche in una parte della stessa chiesa a ciò
adattata o infine, secondo le circostanze, in altro luogo adatto fuori della chiesa. Qui si reca
il sacerdote o il diacono, indossando il camice oppure la cotta con la stola o anche il piviale
del colore festivo, mentre i fedeli, secondo l’opportunità, cantano un salmo o un inno
adatto.
• Monizione iniziale → Il celebrante accoglie affabilmente i candidati. Quindi rivolgendosi a loro, ai loro garanti e a tutti i presenti, esprime la gioia e la gratitudine della Chiesa e ricorda opportunamente ai garanti e agii amici la
particolare esperienza e il sentimento religioso con cui i candidati, seguendo il loro cammino spirituale, sono giunti
all’odierna decisione. Successivamente invita i garanti e i candidati ad avvicinarsi. Mentre essi si avvicinano e prendono
posto davanti al sacerdote, si esegue opportunamente un canto adatto, per esempio il salmo 62,1-9.
• Dialogo con i candidati → Se non si conoscono i nomi, si interrogano i candidati sui nomi.
→ Si chiede che cosa domandano alla Chiesa (la fede).
→ E che cosa dona la fede (la vita eterna).
• Prima adesione → Parole del celebrante: sulla Rivelazione e sulla via della fede per raggiungere la vita eterna
→ Domanda finale del celebrante ai candidati: “Siete pronti a incamminarvi oggi per questa via,
sotto la guida di Cristo?”
→ Interrogazione ai garanti e a tutti riguardo la responsabilità di aiutare i candidati.
• [Esorcismo e rinunzia ai culti pagani] → nei luoghi dove sono diffusamente praticati culti volti a venerare le potenze degli
spiriti o a evocare le ombre dei defunti o a ottenere benefici per mezzo di arti magiche.
• Segno di croce sulla fronte e sui sensi → Questi segni li fanno: il sacerdote sul fronte; i catechisti o i garanti sulle
orecchie, occhi, bocca, petto, spalle. Secondo l’opportunità, questi possono farli anche i sacerdoti o
i diaconi. La formula è pronunciata sempre dal celebrante. Al termine, un ultimo segno di croce per
tutti.
Sulla fronte: significa la protezione di Cristo con il segno del suo amore e l’invito a conoscerlo e a
seguirlo.
Sui sensi: si riceve il segno di Cristo per ascoltare la sua voce, per vederlo, per rispondere;
affinché Cristo abiti nella fede dei cuori, per portare il suo giogo.
Su tutti: per raggiungere la vita eterna.
• [Imposizione del nuovo nome] → Se in altre religioni non cristiane del luogo si impongono nuovi nomi agli iniziati
• [Riti ausiliari] → Se esiste la consuetudine, per significare l’accettazione della comunità, si
porge il sale, si consegna la croce o una medaglia, ecc.
Ingresso in chiesa → Invito ai candidati e a tutti a entrare con i garanti in chiesa per partecipare alla
liturgia della Parola. Intanto si può cantare l’antifona “Venite, figli, ascoltatemi: v’insegnerò il timore del Signore” con
alcuni versetti del salmo 33, oppure un altro canto adatto.
• Celebrazione della Parola di Dio
— Processione con il libro delle Sacre Scritture
— Letture e omelia
• [Consegna dei Vangeli]
• Preghiera per i catecumeni
• Orazione conclusiva
• Congedo dei catecumeni → Il gruppo dei catecumeni, una volta uscito, non si scioglie, ma essi rimangono insieme,
sotto la guida di alcuni fedeli, a scambiarsi fraternamente la gioia della loro esperienza spirituale Se invece, per
giusti motivi, non possono uscire, ma devono rimanere con i fedeli, si badi bene che, se sono presenti
all’Eucaristia, non vi partecipino come i battezzati. Se non si celebra l’Eucaristia, si esegua, secondo l’opportunità,
un canto adatto e si congedino i fedeli insieme con i catecumeni.
• [Celebrazione dell’Eucaristia]

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10
Q

4“Tempo del catecumenato”

A

→ Tempo di preparazione dei catecumeni per la maturazione della loro
conversione e della loro fede. Sono educati ai misteri della salvezza, alla pratica dei costumi evangelici e alla successiva
celebrazione dei sacri riti. Sono avviati per il cammino della fede, della liturgia e della carità.
Durante questo tempo, il catecumeno:

  • riceve una catechesi adeguata, progressiva e completa, secondo l’anno liturgico
    e basata sulle celebrazioni liturgiche;
  • si esercita nella pratica della vita cristiana, frequentando la pratica dell’orazione,
    abituandosi a rendere testimonianza della propria fede e a seguire le ispirazioni
    divine e alla pratica della carità (in questo esercizio è aiutato dall’esempio e
    dall’aiuto dei padrini e della comunità cristiana);
  • riceve l’aiuto da alcuni riti liturgici (celebrazione della Parola, esorcismi,
    benedizioni).
    • Durata: da un tempo minimo, tanto da condensare tutto in una sola celebrazione – in casi
    particolari –, a più anni
    • Nome dei candidati: «catecumeni»
    • Tratti caratteristici: tempo di una catechesi più completa; tempo di cambiamento di mentalità e di
    abitudini, di testimonianza di vita e professione di fede
    • Riti particolari: celebrazione della Parola, esorcismi minori e benedizioni
    • La comunità dei fedeli partecipa ai momenti di celebrazione, accompagnando i catecumeni
    • Celebrazione della Parola di Dio → Le letture devono essere adatte al tempo liturgico e altrettanto servano
    all’istruzione dei catecumeni e alle necessità della comunità cristiana.
    Per quanto riguarda i catecumeni, queste letture devono servire per:
  • la trasmissione adeguata della dottrina e della morale: senso del perdono, del peccato e della
    penitenza, i doveri dei cristiani nel mondo, ecc.;
  • illustrare sulla vita di orazione;
  • illustrare i segni, le azioni e i tempi del mistero liturgico;
  • la comunità li accolga progressivamente.
    Per quanto riguarda la santificazione della domenica, poiché fin dal tempo del catecumenato si deve dare
    una educazione su questo punto, si osserveranno le seguenti norme:
    a) le celebrazioni si tengano di norma di domenica, per abituarli a partecipare ad esse attivamente e con la
    dovuta preparazione;
    b) si ammettano gradualmente alla prima parte della celebrazione della Messa domenicale nella quale, se
    è possibile, si faccia il congedo dei catecumeni dopo la liturgia della parola e si aggiunga l’intenzione per
    essi nella preghiera universale o dei fedeli.
    • Esorcismi minori: orazioni di esorcismo → I primi esorcismi o esorcismi minori sono formulati in tono deprecativo
    e positivo. Si presentano in modo che i catecumeni comprendano le
    caratteristiche della vita spirituale e della lotta cristiana, il valore della
    rinuncia e la continua necessità dell’assistenza divina.
    → Celebrante: il sacerdote, il diacono o un catechista degno e preparato,
    che abbia ricevuto l’incarico dal vescovo per realizzare questo ministero.
    Con le mani stese sui catecumeni inclinati o inginocchiati, si recita una
    delle preghiere previste.
    → Gli esorcismi minori si svolgano, durante la celebrazione della parola,
    in chiesa o in una cappella o nella sede del catecumenato, o anche,
    secondo l’opportunità, all’inizio o alla fine di una riunione catechistica;
    infine, per necessità particolari, si possono anche svolgere privatamente
    per i singoli catecumeni.
    → Nel tempo del precatecumenato si possono tenere gli esorcismi minori,
    per il bene spirituale dei simpatizzanti.

• Benedizione dei catecumeni: orazioni di benedizione → Significano l’amore di Dio e della Chiesa.
Poiché i catecumeni non hanno ancora accesso aila grazia dei
sacramenti, le benedizioni sono un aiuto per il loro cammino.
→ Possono essere impartite dal sacerdote o dal diacono o anche dal
catechista; essi stendono le mani verso i catecumeni e recitano l’una o
l’altra delle orazioni proposte. Terminata l’orazione, i catecumeni si
avvicinano al celebrante che impone la mano su ciascuno.
→ Le benedizioni s’impartiscono al termine della celebrazione della parola
di Dio o anche, secondo l’opportunità, al termine di una riunione
catechistica.
→ Nel tempo del precatecumenato si possono tenere le benedizioni, per il
bene spirituale dei simpatizzanti.
• [Riti di “passaggio”:] → Questi riti si possono anticipare sia per l’utilità del tempo del catecumenato, sia per
brevità del tempo della purificazione e dell’illuminazione. Devono essere celebrati quando i
catecumeni hanno raggiunto una certa maturità.
— [Consegna del Simbolo]
— [Consegna del Pater]
— [Rito dell’«effatà»]
— [Unzione con l’olio dei catecumeni] → Il sacerdote o il diacono. Si può realizzare più di una volta.
→ Viene conferita a tutti i catecumeni al termine della celebrazione della parola di Dio. Si
può conferire anche privatamente.
→ Il rito: con l’olio dei catecumeni, si recita una delle orazioni degli esorcismi minori e poi,
il celebrante si rivolge ai catecumeni con la formula prevista (“Vi ungo con l’olio, segno di
salvezza: vi fortifichi con la sua potenza Cristo Salvatore, che vive e regna nei secoli dei
secoli”). Ogni catecumeno viene unto con l’olio dei catecumeni sul petto o su ambedue le
mani o anche, se ritenuto opportuno, su altre parti del corpo. Se i catecumeni sono molto
numerosi, la unzione può esser fatta da più ministri.
( → Se l’olio non è stato benedetto dal vescovo durante la Messa crismale, il sacerdote lo
può benedire nel momento. In tale caso, invece dell’orazione degli esorcismi minori, si
pronuncia la formula della benedizione dell’oleo).

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11
Q

5Secondo Grado: Rito dell’elezione o dell’iscrizione del nome

A

Una volta che il candidato ha maturato la propria fede, e vuole ricevere il Battesimo → rito
dell’elezione o dell’iscrizione del nome.
Si celebra all’inizio del tempo quaresimale (di solito nella
prima domenica di Quaresima). Segna il termine del catecumenato
per cui la Chiesa giudica la loro preparazione e decide di eleggerli
tra coloro che saranno ammessi ai sacramenti, perciò diventano
«eletti» o «aspiranti».
Per la prima volta i padrini, scelti in precedenza dai
catecumeni, esercitano pubblicamente il loro ministero.
Prima del rito liturgico, si delibera sull’idoneità dei candidati. Intervengono i sacerdoti, i diaconi, i catechisti,
i padrini e tutti quelli che hanno partecipato alla formazione cristiana, e si pronunciano sulla preparazione e
sul profitto dei catecumeni. L’accettazione sarà resa pubblica dal celebrante durante il rito liturgico.
Il rito può essere celebrato durante la Messa domenicale,
o fuori di essa ma preceduta da una Liturgia della Parola. In ogni
caso il rito comincia al termine dell’omelia.
[È sempre possibile celebrare la Messa rituale propria]
Durante l’omelia

  • si spiega l’indole religiosa ed ecclesiale dell’elezione;
  • si spiega il mistero che è contenuto nella vocazione da parte della Chiesa e nella sua
    celebrazione liturgica;
  • si ammoniscono i fedeli a prepararsi alle solennità pasquali insieme con gli eletti, ai quali devono
    essere di esempio.
    • Presentazione dei candidati → Dopo alcune parole d’introduzione, ogni catecumeno è chiamato per nome e si
    avvicina al celebrante con il proprio padrino.
    Se i catecumeni sono molto numerosi, si faccia una presentazione collettiva, ad esempio
    da parte dei singoli catechisti interessati.
    • Interrogazione dei candidati e petizione
    Se il celebrante non ha partecipato alla precedente
    deliberazione sull’idoneità dei candidati, pone alcune
    domande ai padrini e all’assemblea. Invece, se ha
    partecipato alla deliberazione, ora rende pubblica la
    decisione, e domanda l’approvazione anche un’altra volta
    ai padrini e all’assemblea.
    — Dialogo tra candidato e celebrante → Si interrogano i candidati sulla volontà di essere ammessi ai tre
    sacramenti dell’iniziazione cristiana.
    — Iscrizione del nome del candidato
    Il nome è dichiarato a chiara voce dallo stesso candidato,
    oppure viene segnato dal padrino o dal sacerdote. Mentre si segnano
    i nomi, si può eseguire un canto adatto, ad esempio il salmo 15.
    • Ammissione o elezione → Si dichiara che sono stati prescelti per essere iniziati ai santi misteri nella
    prossima Veglia pasquale
    → Si fa appello alla fedeltà e all’impegno a percorrere con animo generoso il
    cammino verso il compimento dell’elezione
    → Si fa appello alla responsabilità dei padrini [questi pongono la mano sulla spalla
    dei rispettivi candidati]
    • Preghiera per gli eletti → Alla fine, il celebrante stende le mani sopra gli eletti e conclude la preghiera
    con un’orazione prevista.
    • Congedo degli eletti → Fino al momento degli scrutini.
    • Celebrazione dell’Eucaristia (si comincia con la
    preghiera dei fedeli).
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12
Q

6”Tempo della purificazione e dell’illuminazione” (preparazione quaresimale)

A

• Durata: tempo quaresimale
• Nome dei candidati: «eletti» o «concorrenti» (competentes) o «illuminandi»
• Tratti caratteristici: tempo di una preparazione interiore, che ha più il carattere di riflessione
spirituale che non di catechesi, e viene ordinata a purificare il cuore e la mente con una revisione
della propria vita e con la penitenza, e a illuminarli con una più profonda conoscenza di Cristo
salvatore
• Riti particolari: gli scrutini, le consegne (traditiones), e i riti immediatamente preparatori alla Veglia
pasquale
• La comunità dei fedeli fa testimonianza sugli eletti (in particolare nel rito dell’elezione) e partecipa
ai riti previsti

Tempo di rinnovamento spirituale e preparazione
tramite i riti degli scrutini, delle consegne e di altri riti
immediatamente preparatori
Gli scrutini
Significato e valore spirituale (cf OICA 25 § 1; 154-157) → Scopo: scoprire le fragilità del cuore degli eletti (mistero del
peccato) perché siano sanate e le buone qualità (fortezza e santità) perché siano rafforzate. Sono predisposti per liberare
dal peccato e dal demonio e infondere nuova forza in Cristo che è via, verità e vita degli eletti. Aiutano a rettificare le
intenzioni e a stimolare la volontà verso una più intima adesione a Cristo (rendere familiare agli animi il senso del Cristo
Redentore, che è acqua viva – Vangelo della samaritana –, luce – Vangelo del cieco nato – risurrezione e vita – Vangelo
della risurrezione di Lazzaro).
Sono previsti tre scrutini da celebrarsi nella 3ª, 4ª e 5ª domenica di Quaresima.
Scelta della Messa: “Messa rituale per gli scrutini”
Scelta delle letture: usare sempre le letture dell’anno “A”
— 3
dom: la samaritana (tema dell’acqua viva)
— 4
a
dom: il cieco nato (tema della luce)
— 5
a
dom: risurrezione di Lazzaro (risurrezione e vita)
Possono anche essere celebrati in un giorno feriale, dentro o fuori della Messa. → Celebrati dal sacerdote o dal diacono.
Struttura comune degli scrutini:
• Letture bibliche
• Omelia
• Preghiera in silenzio → Gli eletti, con i padrini e con le madrine, si dispongono davanti al celebrante. Quesi,
a
rivolgendosi anzitutto ai fedeli, li invita a pregare in silenzio per gli eletti per chiedere in loro
lo spirito di penitenza, il senso del peccato e la vera libertà dei figli di Dio.
→ Poi si rivolge ai catecumeni e invita anche loro a pregare in silenzio, in modo di
esprimere esternamente il senso della penitenza con il gesto:
“Eletti di Dio, inchinatevi [oppure: inginocchiatevi] e pregate”.
• Preghiera per gli eletti → Mentre si fa la preghiera per gli eletti, i padrini e le madrine tengono la destra sulla
spalla di ciascun eletto.
• Esorcismo → Prima orazione, il celebrante con le mani unite.
→ Se si può fare con facilità, il celebrante in silenzio impone la mano su ciascun eletto.
→ Seconda orazione, il celebrante con le mani stese su tutti gli eletti.
Secondo l’opportunità, si esegue un canto adatto, scelto ad esempio fra i salmi 6, 25, 31,
37, 38, 39, 50, 114, 129, 138, 141.
• Congedo degli eletti
• [Celebrazione dell’Eucaristia]
Le consegne
Significato e valore spirituale-pastorale (cf. OICA 25 § 2s): → La Chiesa affida agli eletti le formule del Simbolo e del Pater
noster per la loro illuminazione: nel Simbolo, in cui si ricordano le meraviglie che Dio ha fatto per la salvezza degli uomini, i
loro occhi sono perfusi di fede e di gioia; nel Pater noster, gli eletti conoscono più profondamente il nuovo spirito filiale con il
quale, specialmente durante la celebrazioen eucaristica, chiameranno Dio col nome di Padre.
Sono previste due consegne:
— consegna del Credo: in un giorno feriale entro
la settimana successiva al primo scrutinio
— consegna del Pater: in un giorno feriale entro la
settimana successiva al terzo scrutinio
Possono celebrarsi dentro o fuori della Messa → È auspicabile che il rito si tenga davanti alla comunità dei fedeli
dopo la liturgia della parola di una Messa feriale, con letture adatte.
Letture: Lezionario per le Messe rituali, per le consegne
Struttura della consegna del Simbolo → Gli eletti impareranno a memoria il Credo e poi lo riconsegneranno
pubblicamente, prima di fare la loro professione di fede nel giorno del Battesimo secondo il Simbolo stesso.

→ Si fa entro la settimana successiva al primo scrutinio, se non fu fatta
durante il catecumenato).

• Letture e omelia
• Consegna del Simbolo
— Invito del diacono
— Ammonizione del celebrante
— Recita del Credo (solo da parte del celebrante o
insieme con la comunità dei fedeli; potrà essere usato
il Credo degli Apostoli o il Credo Niceno-Costantinopolitano)
• Orazione sopra gli eletti → Invito del celebrante a pregare.
→ Preghiera di tutti, in silenzio.
→ Orazione del celebrante, con le mani stese sugli eletti.
Struttura della consegna della Preghiera del Signore → Si fa nella settimana successiva al terzo scrutinio (se
non fu fatta durante il catecumenato). Se necessario, si può anche rinviare e fare con i riti
immediatamente preparatori
• Letture e canti
• Vangelo (consegna del Pater noster)
— Invito del diacono
— Ammonizione del celebrante
— Lettura del Vangelo (secondo Matteo 6, 9-13)
• Omelia
• Orazione sopra gli eletti → Invito del celebrante a pregare.
→ Preghiera di tutti, in silenzio.
→ Orazione del celebrante, con le mani stese sugli eletti
Riti immediatamente preparatori → Con questo rito, gli eletti sono preparati per la professione battesimale
della fede e sono istruiti sul dovere di annunciare la Parola del Vangelo
Se gli eletti possono riunirsi il Sabato Santo per prepararsi
nella meditazione e nella preghiera a ricevere i sacramenti
(OICA 193). I riti possono essere usati o tutti o in parte secondo
l’opportunità
Riconsegna del Simbolo (→ Se, per necessità, prima non si è potuto consegnare il Simbolo, ora non si fa la
riconsegna – reditio – )
• Letture e omelia
Se insieme si tiene il rito dell’«effatà», la
celebrazione comincia dal rito dell’«effatà»
• Preghiera
• Riconsegna del Simbolo (gli eletti recitano il Simbolo secondo
la formula usata nella consegna)
Rito dell’«effatà»
• [Lettura di Mc 7,31-37]
• Rito dell’«effatà» → il celebrante tocca col pollice gli
orecchi e la bocca chiusa dell’eletto, pronunciando la
formula: “Effatà, cioè: Apriti, perché tu possa professare
la tua fede a lode e gloria di Dio”.
Scelta del nome cristiano
• [Letture]
• Scelta del nome
• [Spiegazione del senso cristiano del nome]
[Unzione con l’olio dei catecumeni]
Il rito si fa soltanto quando, per mancanza di tempo,

non si può celebrare durante la Veglia Pasquale.
Si usa l’olio dei catecumeni benedetto dal Vescovo
nella Messa crismale, unitamente a una preghiera.
• [Monizione del celebrante]
• [Unzione]

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Q

7Terzo Grado: Celebrazione dei Sacramenti dell’Iniziazione

A

Corrisponde al momento della ricezione dei tre sacramenti dell’iniziazione cristiana
Quando: notte santa della Veglia Pasquale.
I riti cominciano dopo l’omelia (seguire le indicazioni della
celebrazione della Veglia Pasquale secondo il Messale Romano).
Se non si celebra durante la Veglia, si usa la Messa rituale
per il Battesimo, senza omettere il rito della benedizione dell’acqua. In
tale caso, bisogna sottolineare il carattere pasquale.
Celebrazione del Battesimo
Si dispongono i battezzandi attorno alla fonte, accompagnati dai loro padrini.
• Litanie dei Santi
• Benedizione dell’acqua
• Rinunzia
• Unzione con l’olio dei catecumeni (→ Se non si è fatta prima)
• Professione di fede
• Battesimo
N., io ti battezzo nel nome
del Padre prima immersione o infusione
e del Figlio seconda immersione o infusione
e dello Spirito Santo terza immersione o infusione
• Riti esplicativi
— [Unzione post-battesimale] (solo se non si celebra
la Confermazione. Altrimenti si omette).
— Consegna della veste bianca
— Consegna del cero acceso
Si può eseguire un canto adatto
Celebrazione della Confermazione → Luogo: nel presbiterio o nello stesso battistero, secondo le circostanze
→ Se il Battesimo è stato conferito dal Vescovo, è opportuno che sia lo
stesso Vescovo ad amministrare anche la Confermazione. In assenza del
Vescovo, la Confermazione può essere amministrata dal sacerdote che ha
conferito il Battesimo
• Breve allocuzione del Vescovo
• Invito alla preghiera
• Preghiera in silenzio
• Imposizione delle mani e orazione
• Crismazione: unzione con il sacro Crisma e preghiera
di confermazione
Il Vescovo (o celebrante) intinge nel Crisma l’estremità
del pollice della mano destra e traccia col pollice stesso un segno
di croce sulla fronte del confermando, dicendo:
N., ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono.
Il confermato risponde: Amen.
• Saluto di pace
Celebrazione dell’Eucaristia
Si omette il Credo, la Messa si riprende con la Preghiera dei fedeli.

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Q

8”Tempo della Mistagogia”

A

Durata: Tempo pasquale. Segue la prima Eucaristia.
Quando: durante le Messe dominicali, usando la Messa “per i neofiti”.
Permette i neofiti di iniziarsi nella vita sacramentale della Chiesa.
I padrini servono di «ponte» tra i neofiti e la comunità.
• Durata: tempo pasquale
• Nome: «neofiti»
• Tratti caratteristici: tempo di crescita nella grazia ricevuta, dell’approfondimento nell’intelligenza
delle Sacre Scritture, nell’esperienza dei sacramenti e nell’esercizio della carità; tempo di stabilire
più stretti rapporti con i fedeli
• Riti particolari: Messe «per i neofiti» con la partecipazione della comunità locale. Nelle omelie e
nelle orazioni dei fedeli si considera la presenza dei neofiti
Rito più semplice dell’iniziazione cristiana di un adulto
La celebrazione, per quanto è possibile, si tenga di domenica,
con l’attiva partecipazione della comunità locale [OICA 244].
Il rito abitualmente si compie durante la Messa, le cui
letture devono essere scelte adeguatamente. Il formulario deve
essere preso dalla Messa dell’iniziazione o da un’altra Messa; dopo
il Battesimo e la Confermazione, il neofito per la prima volta partecipa
alla celebrazione eucaristica [OICA 243].
Rito di accoglienza
• Introduzione in Chiesa
• Liturgia della Parola
• Preghiera e rito penitenziale
• Orazione di esorcismo
• Unzione con l’olio dei catecumeni o imposizione della mano
Celebrazione del Battesimo
• Monizione
• Benedizione dell’acqua
• Rinunzia
• Professione di fede
• Battesimo
• Riti esplicativi
— Consegna della veste bianca
— Consegna del cero acceso
Celebrazione della Confermazione
Come nel rito tipico.
Celebrazione dell’Eucaristia
Come nel rito tipico.

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