Baptism Flashcards

1
Q

Il Battesimo. Antico Testamento

A
  • La Creazione

Ga 6, 15b:
[Ciò che conta è] l’essere nuova creatura.
Gen 1, 2:
La terra era informe e deserta e le tenebre
ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava
sulle acque.
2Cor 3, 15-16:
Fino ad oggi, quando si legge Mosè, un velo è steso
sul loro cuore;
ma quando vi sarà la conversione al Signore, il
velo sarà tolto.

  • Il diluvio

1Pt 3, 18-20:
Perché anche Cristo è morto una volta
per sempre per i peccati.
[…]
E nello spirito andò a portare l’annuncio
anche alle anime prigioniere, che un tempo
avevano rifiutato di credere, quando Dio,
nella sua magnanimità, pazientava nei giorni
di Noè, mentre si fabbricava l’arca, nella
quale poche persone, otto in tutto, furono
salvate per mezzo dell’acqua.

  • La circoncisione

Col 2, 11:
In lui voi siete stati anche circoncisi non mediante una
circoncisione fatta da mano d’uomo con la spogliazione
del corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo.

Ef 1, 13:
In lui anche voi,
dopo avere ascoltato la parola della verità,
il Vangelo della vostra salvezza,
e avere in esso creduto,
avete ricevuto il sigillo dello Spirito
Santo che era stato promesso.

La circoncisione
Col 2, 12-13:
Con lui sepolti nel battesimo, con lui siete
anche risorti mediante la fede nella
potenza di Dio, che lo ha risuscitato
dai morti.
Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe
e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe.

  • Esodo
    • a)-b) Il Mare Rosso e la Nube:

Es 13, 21-22:
Il Signore marciava alla loro testa di
giorno con una colonna di nube, per
guidarli sulla via da percorrere, e di notte
con una colonna di fuoco, per far loro
luce, così che potessero viaggiare giorno e
notte.
Di giorno la colonna di nube non si
ritirava mai dalla vista del popolo, né
la colonna di fuoco durante la notte.
1Cor 10, 1-2.6:
Non voglio infatti che ignoriate, fratelli,
che i nostri padri furono tutti sotto la
nube, tutti attraversarono il mare, tutti
furono battezzati in rapporto a Mosè nella
nube e nel mare. […]
Ciò avvenne come esempio per noi.

  • Esodo
    • c) L’acqua di Mara:

Es 15, 22-25:
Mosè fece partire Israele dal Mar Rosso ed
essi avanzarono verso il deserto di Sur.
Camminarono tre giorni nel deserto senza
trovare acqua.
Arrivarono a Mara, ma non potevano bere
le acque di Mara, perché erano amare. Per
questo furono chiamate Mara.
Allora il popolo mormorò contro Mosè:
«Che cosa berremo?». Egli invocò il
Signore, il quale gli indicò un legno. Lo
gettò nell’acqua e l’acqua divenne dolce.
In quel luogo il Signore impose al popolo
una legge e un diritto; in quel luogo lo
mise alla prova.

  • Esodo
  • d) La roccia di Oreb:

Es 17, 1-7:
[…] Non c’era acqua da bere per il popolo.
Il popolo protestò contro Mosè: «Dateci
acqua da bere!».
[…]
Il popolo mormorò contro Mosè e disse:
«Perché ci hai fatto salire dall’Egitto per far
morire di sete noi, i nostri figli e il nostro
bestiame?».
Allora Mosè gridò al Signore, dicendo: «Che
cosa farò io per questo popolo? Ancora un
poco e mi lapideranno!». Il Signore disse a
Mosè: «Passa davanti al popolo e prendi con
te alcuni anziani d’Israele. Prendi in mano il
bastone con cui hai percosso il Nilo, e va’!
Ecco, io starò davanti a te là sulla roccia,
sull’Oreb; tu batterai sulla roccia: ne uscirà
acqua e il popolo berrà».

  • Esodo
    • d) La roccia di Oreb:

1Cor 10, 1-4:
Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, che
i nostri padri furono tutti sotto la nube,
tutti attraversarono il mare, tutti
furono battezzati in rapporto a Mosè
nella nube e nel mare, tutti mangiarono lo
stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa
bevanda spirituale: bevevano infatti da
una roccia spirituale che li
accompagnava, e quella roccia era il
Cristo.
Ap 22, 1-2:
E mi mostrò poi un fiume d’acqua viva,
limpido come cristallo, che scaturiva dal
trono di Dio e dell’Agnello. In mezzo alla
piazza della città, e da una parte e dall’altra
del fiume, si trova un albero di vita che dà
frutti dodici volte all’anno, portando frutto
ogni mese; le foglie dell’albero servono a
guarire le nazioni.

  • Esodo
    • e) L’Alleanza del Sinai:

Ef 5, 25-27. 29-30:
E voi, mariti, amate le vostre mogli, come
anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato
se stesso per lei, per renderla santa,
purificandola con il lavacro dell’acqua
mediante la parola, e per presentare a se
stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza
macchia né ruga o alcunché di simile, ma
santa e immacolata.
Nessuno infatti ha mai odiato la propria
carne, anzi la nutre e la cura, come anche
Cristo fa con la Chiesa, poiché siamo
membra del suo corpo.

  • Il fiume Giordano
    • a) La traversia di Giosuè:

Gs 3, 15-17:
Appena i portatori dell’arca furono arrivati
al Giordano e i piedi dei sacerdoti che
portavano l’arca si immersero al limite delle
acque […] le acque che scorrevano da monte
si fermarono e si levarono come un solo
argine molto lungo. […] Le acque che
scorrevano verso il mare dell’Araba, il Mar
Morto, si staccarono completamente. Così il
popolo attraversò di fronte a Gerico.
I sacerdoti che portavano l’arca dell’alleanza
del Signore stettero fermi all’asciutto in
mezzo al Giordano, mentre tutto Israele
attraversava all’asciutto, finché tutta la
gente non ebbe finito di attraversare il

  • Giordano.
    • Il fiume Giordano
      • b) Naamàn il siriano:

2 Re 5, 1-27:
Naamàn, comandante dell’esercito del re di
Aram, era un personaggio autorevole
presso il suo signore e stimato, perché per
suo mezzo il Signore aveva concesso la
salvezza agli Aramei. Ma quest’uomo prode
era lebbroso.
[…] Naamàn arrivò con i suoi cavalli e con
il suo carro e si fermò alla porta della casa
di Eliseo. Eliseo gli mandò un messaggero
per dirgli: «Va’, bàgnati sette volte nel
Giordano: il tuo corpo ti ritornerà sano e
sarai purificato».
[…] Gli si avvicinarono i suoi servi e gli
dissero: «Padre mio, se il profeta ti avesse
ordinato una gran cosa, non l’avresti forse
eseguita? Tanto più ora che ti ha detto:
“Bàgnati e sarai purificato”». Egli allora
scese e si immerse nel Giordano sette volte,
secondo la parola dell’uomo di Dio, e il suo
corpo ridivenne come il corpo di un ragazzo;
egli era purificato.

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2
Q

Battesimo. Nuovo Testamento

A

a) Le nozze di Cana.
b) Il dialogo con la samaritana.
c) La piscina de Betzatà (5 portici).
d) La piscina de Sìloe.
e) Un colpo di lancia trafigge il
costato di Gesù.

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3
Q

BATTESIMO DEI BAMBINI

A

Il libro liturgico per il Battesimo dei bambini è:
• In latino: Rituale Romanum ex decreto Sacrosancti Oecumenici Concilii Vaticani II instauratum auctoritate Pauli
PP. VI promulgatum. Ordo Baptismi parvulorum, Editio typica altera, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano
1973, nova impressio 2003 (= OBP); la primera edición typica es del 1969.
• In italiano: Rito del Battesimo dei bambini, Conferenza Episcopale Italiana, 1970, Libreria Editrice Vaticana, Città
del Vaticano, ristampa 1995.

Sulla questione del Battesimo dei bambini: Istruzione sul Battesimo dei bambini, Pastoralis actio (AAS 72 (1980) 11371156)

Visione d’insieme: (Indice dell’edizione italiana:)
- Introduzione al rito (Praenotanda): 1) Introduzione generale all’iniziazione cristiana (rif. al Battesimo degli
adulti e dei bambini);
2) Il Battesimo dei bambini.
- Ordines:
1.- Rito per il Battesimo di più bambini (caso paradigmatico)
2.- Rito per il Battesimo di un solo bambino
3.- Rito per il Battesimoi dei bambini in pericolo di morte
4.- Rito per portare in chiesa un bambino già battezzato
5.- Battesimo durante la Veglia pasquale e la Messa domenicale
- Lezionario (l’edizione latina contiene tutte le diverse tipologie di testi)

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4
Q

Schema celebrativo del rito tipico (per più bambini, caso paradigmatico)

A

Si raccomanda di celebrarlo durante la Veglia pasquale,

→ manifesta il carattere pasquale del Battesimo

o la domenica, giorno in cui la Chiesa commemora la risurrezione

del Signore.

La domenica, il Battesimo può essere celebrato anche durante

la Messa, affinché tutta la comunità possa partecipare al rito,

e risalti il nesso fra il Battesimo e l’Eucaristia.

Non lo si faccia però troppo di frequente (cf. OBP 9).

→ I bambini sono presentati dal padre e dalla madre, accompagnati dai padrini

→ Se i battezzandi sono molti, e sono presenti dei sacerdoti e dei diaconi, questi possono cooperare con il

celebrante nel compiere alcuni riti

→ Il celebrante (sacerdote o diacono) indossa il camice (o la cotta) e la stola. Può usare anche il piviale

(normalmente bianco).

→ Conviene che sia una stessa celebrazione comunitaria per tutti quanti i battezzandi, nella quale siano

presenti un buon numero di fedeli, o almeno di parenti, amici e vicini. Così appare più evidente la natura

ecclesiale del Battesimo

CANTO o inno adatto. Celebrante e ministri si recano all’ingresso della chiesa

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5
Q

Riti di accoglienza

→ È un segno della volontà dei genitori e dei padrini e dell’intenzione della Chiesa di
celebrare il Battesimo

A
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6
Q

Liturgia della Parola

È una novità, che favorisce la partecipazione attiva dei genitori, dei padrini e della
comunità tutta.
(Alla tradizionale struttura di letture, omelia e orazione universale, si aggiungono
litanie dei santi
esorcismo con unzione)

A
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7
Q

Liturgia del sacramento

Luogo: presso il battistero

→ Quando il battistero è fuori della chiesa, o fuori dalla vista dei fedeli, si recano al luogo
in processione. Altrimenti, se la fonte battesimale è alla vista di tutti, si devono avvicinare
soltanto il sacerdote, i genitori e i padrini, e gli altri rimangono nei luoghi rispettivi
Se il battistero non avesse una capienza sufficiente per accogliere tutti i presenti, è
possibile scegliere un luogo diverso per la celebrazione, dentro la chiesa
Intanto si può eseguire un canto adatto, come per esempio, il salmo 22

A
  • • Monizione del ministro → Nel mistero, Dio comunica la propria vita.
  • • Preghiera di benedizione e invocazione sull’acqua

— due possibilità di scelta per la formula da usare:
dentro o fuori del tempo pasquale → Nei cinquanta giorni della Pasqua si usa l’acqua benedetta
nella notte di Pasqua. Fuori di questo periodo, l’acqua viene benedetta appositamente per
ogni caso
→ Si usano tre formule: 1ª: fuori del tempo pasquale.
2ª e 3ª: per il tempo pasquale e in qualsiasi altro tempo,
sia che si debba benedire l’acqua, sia che si usi l’acqua già
benedetta nella Veglia pasquale
In questo modo, durante il Battesimo non mancano le azioni di
grazie e la supplica
→ Le parole della benedizione: i tre formulari sono orazioni epicletiche, nelle quali:
«la Chiesa fa solenne memoria dei grandi eventi della storia della salvezza che
prefiguravano il mistero del Battesimo» (CCC 1217);
e «chiede a Dio che, per mezzo del suo Figlio, la potenza dello Spirito Santo
discenda su quest’acqua, in modo che quanti vi saranno battezzati nascano “dall’acqua e
dallo Spirito”» (CCC 1238)
Si invoca Dio affinché le acque siano purificate dall’influsso del demonio e abbiano il
potere di santificare i battezzati con la virtù dello Spirito Santo
(Durante l’ultima parte della bendizione, il sacerdote tocca l’acqua oppure fa il segno della
croce)

  • • Rinuncia a satana → Introduzione e domande rivolte ai genitori e ai padrini:
  • impegno di educare i bambini
  • sostegno nella loro fede
    È un rito che risale, probabilmente, all’epoca apostolica
  • • Professione di fede → Di nuovo, ai genitori e ai padrini

Al termine, parole di assenso del sacerdote e tutti rispondono con l’Amen e con un canto,
con cui l’assemblea proclama la propria fede a una voce. (Anche se le parole sono dette
dal sacerdote da solo, l’assenso è dato da tutti quanti insieme)
La rinuncia e la professione di fede nel rito attuale è un gesto dei genitori e dei padrini. L’obiettivo è
quello di far ricordare loro il battesimo e di farli rendere testimonianza del loro impegno
nell’educazione del neofito nella fede
La rinuncia a satana e la professione di fede si realizzano in un momento significativo, vale a dire, tra la benedizione dell’acqua e l’abluzione battesimale, così com’era nel cristianesimo primitivo

  • • Battesimo

Il celebrante fa avvicinare alla fonte i genitori e i
padrini del primo bambino, si fa ripetere il nome del piccolo,
e poi rivolge loro questa domanda:
— Volete dunque che N. riceva il Battesimo nella fede della
Chiesa che tutti insieme abbiamo professato?
— Genitori e padrini: Sì, lo vogliamo.
E subito il celebrante battezza il bambino:
N., io ti battezzo nel nome
del Padre prima immersione o infusione
e del Figlio seconda immersione o infusionee dello Spirito Santo terza immersione o infusione.
→ La scelta tra il rito per immersione o per infusione corrisponde alle Conferenze
episcopali
«Significa e opera la morte al peccato e l’ingresso nella vita della Santissima Trinità,
attraverso la configurazione al mistero pasquale di Cristo» (CCC 1239)
[Il battesimo per immersione mette più in rilievo il simbolismo morte-risurrezione]
Allo stesso modo si comporta il celebrante con ogni battezzando: prima la domanda e poi l’abluzione sacramentale
(È permesso che possano venire in aiuto altri sacerdoti o diaconi, se il numero dei bambini da battezzare è elevato)
È opportuno che, dopo il battesimo di ogni bambino, il popolo intervenga con una breve acclamazione.
La formula è trinitaria, come quella di Mt 28,19 e di tante altre fonti dei primi secoli.
In Oriente si usa l’espressione «N. è battezzato» (passivo divino: formula che sottolinea il fatto che nella realtà Dio
è quello che battezza). L’espressione occidentale «io ti battezzo» pone il cenno più esplicitamente sull’azione di
Cristo, che agisce attraverso il ministro.
In alcuni documenti liturgici antichi (ad esempio la Traditio Apostolica, o le Costituzioni Apostoliche e il
Testamentum Domini, oppure negli scritti di sant’Ambrogio, le parole del Signore rimandavano all’invocazione del
nome delle tre Persone divine. Per questo motivo prese sopravvento la prassi, per più tempo generalizzata, di fare
un’immersione tripla con una tripla invocazione – una per ogni Persona della Trinità. Altri documenti, anche antichi,
come i Canoni d’Ippolito, mostrano come in ogni immersione si recitava la formula completa. Invece, nell’VIII secolo
fu stabilito che la formula trinitaria si recitasse una sola volta, correlativamente all’immersione tripla.
Riti esplicativi o postbattesimali

  • • Unzione con il sacro Crisma:

— Recita della formula
— Unzione con il sacro Crisma, in silenzio, sul capo del bambino
→ Significa il dono dello Spirito Santo al battezzato. Ora è cristiano, vale a dire, “unto”
dallo Spirito, inserito in Cristo, sacerdote, profeta e re
(In Oriente, l’unzione postbattesimale è il sacramento della Crismazione (Confermazione).
Nella liturgia romana, queta unzione annuncia il sacramento della Confermazione. (Cf.
CCC 1241 e 1242)
È un rito molto antico.
(Se il numero di bambini è elevato, possono venire in aiuto altri sacerdoti o diaconi)

  • • Consegna della veste bianca e del cero acceso

→ Consegna della veste bianca: Simbolizza la conversione del neofito in una nuova
creatura (è risorto con Cristo), segno dell’anima in grazia, la sua configurazione con Cristo
e la sua dignità, e secondo i Padri, l’incorruttibilità del corpo.
«Il nuovo battezzato è ora figlio di Dio nel Figlio unigenito. Può
dire la preghiera dei figli di Dio: il Padre nostro» (CCC 1243).
Anche questo è un rito molto antico
→ Il cero acceso: rimanda alle luci che i neofiti portavano in processione all’altare durante la Veglia pasquale (sant’Ambrogio). Uno per ogni famiglia – ad esempio il papà o il padrino
– si reca al cero pasquale e accende il proprio cero
[Il cero pasquale deve essere acceso durante il rito battesimale, anche se non è tempo
pasquale]
- Nel Medioevo, la formula usata in questo rito rimandava all’escatologia e alla fedeltà
- Oggi:
a) Considera il Battesimo come illuminazione; e il neofito come un testimone della
Risurrezione
b) Ai genitori e ai padrini ricorda la loro responsabilità nella cura della fede del
bambino. Si fanno anche dei riferimenti escatologici e alla fedeltà

  • • [Rito dell’«effatà»] → Opzionale. Ha perso il suo tradizionale carattere di esorcismo, malgrado il gesto

Simbolizza l’apertura del neofito alla Parola di Dio e alle sue esigenze, che sarà operativa
quando il bambino sarà in grado di prendere decisioni personali. Per questo motivo è un rito
esplicativo nel Battesimo dei bambini. Nel Battesimo degli adulti, invece, è un rito preparatorio.
[— Recita della formula]
[— Si toccano con il pollice destro le orecchie e le labbra del bambino]
Se sono molti i bambini, si può pronunciare la formula e ommettere il gesto.

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8
Q

Rito di conclusione
Luogo: presso l’altare

A
  • • Processione dal battistero all’altare con le candele accese → Se la celebrazione ha avuto luogo fuori dall’altare, ora si

recano tutti all’altare in processione con la candela accesa
Questa processione Indica la futura partecipazione alla Eucaristía (OBP
19).
In questo momento si può eseguire un canto battesimale.

  • • Monizione del ministro → Si sottolinea la filiazione divina ricevuta;

Riferimenti alla Confermazione, pienezza del dono dello Spirito Santo;
all’Eucaristia, partecipazione al sacrificio di Cristo;
alla comunione nella Chiesa, comune filiazione divina.
In questi termini viene introdotta l’orazione del Padre Nostro, e viene inmediatamente
recitata

  • • Preghiera del Padre nostro (il celebrante davanti all’altare)
  • • Benedizione delle madri, dei papà e di tutti i presenti
  • • Congedo

→ Dopo la benedizione, si può eseguire un canto, in cui si esprimono la gioia pasquale e il ringraziamento.
È indicato anche il canto del Magnificat.
→ Nei luoghi dove ci sia la consuetudine, è possibile consacrare il neofito alla Madonna. Questo gesto
rende manifesto il nesso tra la Madre e il Figlio nell’opera della redenzione, nonché la maternità spirituale
di Maria nella vita cristiana sin dall’inizio e fino al suo termine

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