Propedeutica #2 Flashcards
come e dove si realizza il ritmo nella prosa?
nella prosa il ritmo normalmente tipico del verso si realizza nella parte finale del periodo, la clausola, dove si possono notare schemi prosodici tipici della poesia
qual è il verso indigeno del latino?
è il saturnio, dalla formazione varia e originariamente usato per l’epica, poi sostituito dall’esametro
cos’è il sandhi?
è il verso considerato come catena unica, che in quando flusso unico presenta divisione sillabica diversa da quella delle singole parole, e può quindi anche cambiare la quantità vocalica delle sillabe rispetto a quella che avrebbero considerando la parola in maniera isolata
cosa comporta e quando si verifica la sinalefe? perché non va considerata come elisione?
è quando, al contatto di due vocali, la prima quasi si annulla foneticamente, e viene pronunciata solo la seconda.
Anche se all’orecchio può sembrare un’elisione in realtà è il provvisorio costituirsi di un dittongo ascendente, dove il nucleo della sillaba è dato dalla seconda vocale, che essendo accentata ha un corpo fonico maggiore
cosa comporta l’incontro di m + vocale?
comporta la “caduta” della m, secondo il fenomeno chiamato m caduca
cos’è l’aferesi o prodelisione?
l’aferesi è considerabile come l’opposto della sinalefe, perchè nell’incontro fra due vocali prevede che sia la seconda a ridursi e scomparire. E’ un fenomeno che spessissimo coinvolge le forme del verbo essere precedute da vocale, -is, -us e -m
quali sono i due tipi di piedi che compaiono nell’esametro?
sono lo spondeo (¯ ¯ ) e il dattilo (¯˘˘)
citare altri tipi di piede e le loro caratteristiche
cretico - U -
baccheo U - -
pirrichio UU
giambo ˘ˉ
trocheo ¯˘
tribraco ˘˘˘
anapesto ˘˘ˉ
qual è la definizione di “piede”?
Un piede è la figura prosodica assunta da un gruppo di sillabe, con unità minima (nel caso della metrica classica la sillaba breve), chiamata tempo primo, elemento che non può essere ulteriormente scomposto.
I piedi sono classificati in base alla somma dei tempi primi in essi contenuti
da tutti i piedi possono crearsi dei metri?
no, quelli che presentano per esempio sono elementa longa o brevia, per mancanza di varietà nel ritmo, non vengono usati per creare dei metri; spesso vengono usati per sostituire degli elementi in alcuni metri (es. lo spondeo usato per sostituire il dattilo nell’esametro)
cosa si intende per dipodìa?
sono quei versi che si formano dalla duplicazione dei tempi prosodici, come per esempio il dattilo, dato da un lungo e due brevi (che equivale alla durata di un elemento lungo)
cosa si intende per arsi e tesi? qual è la differenza fra il significato moderno dei termini e quello originario?
l’arsi, cioè il momento di “slancio”, corrisponde all’elemento accentato, mentre la tesi corrisponde al momento di posa. originariamente per arsi si intendeva il momento di posa (cioè il momento in cui si alzava il dito) e a tesi il momento di enfasi (cioè quando si abbassava il dito per batterlo e segnare appunto l’enfasi sulla sillaba)
cosa sono metri ascendenti e discendenti?
i metri ascendenti sono quelli che iniziano con la tesi e continuano con l’arsi (per esempio l’anapesto), mentre quelli discendenti sono quelli che iniziano con l’arsi e terminano con la tesi (come il trocheo)
quali sono le caratteristiche dell’esametro?
l’esametro è caratterizzato da sei metri, generalmente dattili, in cui però l’elemento biceps può essere sostituito da un elemento longum. L’esametro può realizzarsi così in forma varia e si adatta all’uso κατὰ στίχον (katà stichon), ideale in narrazioni lunghe (es. epica)
cosa si può dire sulla parte iniziale dell’esametro? e sulla cadenza finale?
la prima metà dell’esametro (quindi i primi tre metri) può subire variazioni numerose per rendere appunto meno monotono l’andamento; il quinto piede è generalmente un dattilo, mentre il sesto metro è formato generalmente da due sole sillabe, che possono dar luogo a uno spondeo o a un trocheo.
cos’è un esametro spondiaco? cosa implica questa caratteristica nel resto del verso?
è un esametro il cui quinto piede (che si è detto essere normalmente un dattilo), è uno spondeo. In tal caso si è osservato che il verso presenta prima del quinto piede almeno un dattilo
cos’è un esametro olospondiaco?
è un verso costituito da soli spondei, molto raro
cos’è la cesura? quali due tipi di cesura esistono?
la cesura è data dalla “divisione” di un metro dalla fine della parola in cui iniziava. In altre parole la fine dell’unità semantica (la parola) non coincide con la fine dell’unità metrica (il piede), quindi il piede si trova “a cavallo” di due parole.
Ces. forte: divide a metà il piede (elementum longum + elementum longum / elementum longum + elementum biceps)
Ces. debole: isola un trocheo all’interno del piede (— ∪ + ∪)
cosa si intende per dieresi?
la dieresi è la coincidenza della fine della parola con la fine del metro
cosa sono la cesura pentemimere, eftemimere e tritemimere?
Tritemimere: cade dopo tre mezzi piedi; normalmente è appare nel verso insieme alla eftemimere
Pentemimere: cade dopo cinque mezzi piedi. Divide il verso in maniera equilibrata proprio a metà
Eftemimere: cade dopo sette mezzi piedi; normalmente appare nel verso insieme alla tritemimere (la presenza di quest’ultima serve a ribilanciare il verso)
che effetto crea nel ritmo e nella narrazione la pentemimere?
crea come una pausa d’attesa e suspence all’interno del verso, ed è molto efficace in momenti che già semanticamente sono carichi di pathos e tensione emotiva; pone enfasi nella parola che la precede
che effetto crea nel ritmo e nella narrazione l’eftemimere?
in unione con la tritemimere è particolarmente efficace nello scandire le singole unità sintattiche che la compongono
cos’è la dieresi bucolica?
è quel tipo di dieresi che cade fra il quarto e il quinto piede dell’esametro. Si chiama così a causa dell’uso frequente da parte dei poeti bucolici
qual è la struttura del pentametro?
il pentametro è composto da due dattili, uno spondeo e due anapesti
quali sono le due ipotesi riguardanti il nome del pentametro?
a. il pentametro è così chiamato perché a prima vista, nonostante sia composto da sei momenti di arsi, è composto da cinque piedi (due dattili, uno spondeo e due anapesti)
b. il pentametro è così chiamato perché è composto da due mezzi esametri (quindi due piedi e mezzo x 2), che come risultato dà cinque piedi