Paniere Macroeconomia - chiuse 1-35 Flashcards
01-01. quanti modi ci sono per calcore il PIL
A. infiniti
B. 4
C. non è definibile
D. 3
D. 3
- produzione
- spesa
- reddito
01-02. quando si parla del metodo della produzione, quali elementi si sommano
A. beni e servizi finali e non meno gli intermedi
B. non è definibile
C. i redditi
D. beni e servizi finali
A. beni e servizi finali e non meno gli intermedi
tutto ciò che serve a produrre beni e servizi finali, quindi anche i beni intermedi
01-03. quando si parla del metodo del reddito, quali elementi si sommano
A. beni e servizi finali
B. non è definibile
C. entrambe le risposte sono vere
D. i redditi
D. i redditi
01-04. come si calcola la crescita percentuale del PIL
A. tutte le risposte sono corrette
B. PIL di oggi meno ieri fratto ieri
C. non è definibile
D. PIL di ieri meno oggi fratto oggi
B. PIL di oggi meno ieri fratto ieri
01-05. cosa si intende per PIL
A. non è definibile
B. il prodotto indipendentemente da chi o dove viene prodotto
C. il prodotto dalla nazione indipendentemente dalla residenza di chi lo produce
D. il prodotto dai residenti della nazione indipendentemente da dove lo producono
C. il prodotto dalla nazione indipendentemente dalla residenza di chi lo produce
01-06. cosa si intende per PNL
A. non è definibile
B. il prodotto dei residenti della nazione indipendentemente da dove viene prodotto
C. il prodotto nella nazione indipendentemente da chi lo produce
D. il prodotto indipendentemente da dove e da chi lo produce
B. il prodotto dei residenti della nazione indipendentemente da dove viene prodotto
01-07. cosa si intende per PIL nominale
A. quantita e prezzi anno base
B. non è definibile
C. quantità correnti per prezzi anno base
D. quantità e prezzi correnti
D. quantità e prezzi correnti
nominale = senza adeguamenti per le variazioni di valore della moneta
01-08. cosa si intende per PIL reale
A. quantità correnti e prezzi anno base
B. quantità e prezzi anno base
C. quantita e prezzi correnti
D. non è definibile
A. quantità correnti e prezzi anno base
01-09. quando si parla del metodo della spesa, quali elementi si sommano
A. non è definibile
B. beni e servizi finali
C. reddito
D. beni e servizi intermedi
B. beni e servizi finali
spesa = ciò che acquisto (no beni intermedi)
02-01. cosa si intende per forza lavoro
A. chi cerca lavoro ma non lo trova
B. chi non lavora e ha smesso di cercare
C. non è definibile
D. occupati più disoccupati
D. occupati più disoccupati
L = forza lavoro potenziale
N = occupati
U = disoccupati (cercano ma non trovano)
L = N + U
02-02. cosa si intende per disocupati
A. chi non lavora
B. chi non lavora e non cerca lavoro
C. chi non lavoro e cerca lavoro
D. non è definibile
C. chi non lavoro e cerca lavoro
02-03. cosa si intende per lavoratori scoraggiati
A. chi pur lavorando e in cerca di un altro lavoro
B. chi non lavora e non cerca lavoro
C. non è definibile
D. chi non lavora e cerca lavoro
B. chi non lavora e non cerca lavoro
02-04. come si calcola il tasso di disoccupazione
A. disoccupati su lavoratori
B. non è definibile
C. disoccupati su forza lavoro
D. lavoratori su disoccupati
C. disoccupati su forza lavoro
u = U/L
02-05. cosa si intende per inflazione
A. aumento generalizzato dei prezzi
B. velocità di variazione dei prezzi
C. aumento dei prezzi dei beni di prima necessità
D. non è definibile
A. aumento generalizzato dei prezzi
02-06. cosa si intende per tasso di inflazione
A. aumento dei prezzi dei beni di prima necessità
B. velocità di variazione dei prezzi dei beni
C. non è definibile
D. aumento generalizzate del prezzo dei beni
B. velocità di variazione dei prezzi dei beni
02-07. come si calcola il deflatore implicito del PIL
A. PIL nominale su PIL reale
B. PIL reale su PIL nominale
C. non è definibile
D. variazione del PIL nominale
A. PIL nominale su PIL reale
è un modo per calcolare l’inflazione
è l’indice del livello dei prezzi
Pt = €Yt/Yt
deflatore = PIL nominale/PIL reale
02-08. come si calcola indice dei prezzi al consumo
A. variazione dei prezzi di un paniere rappresentativo del consumatore medio urbano
B. PIL nominale su PIL reale
C. non è definibile
D. variazione dei prezzi di un paniere deciso arbitrariamente dall’organo di studio statistico della nazione
A. variazione dei prezzi di un paniere rappresentativo del consumatore medio urbano
CPI o IPC = paniere di beni e servizi acquistati dal consumatore medio
è preferibile per il calcolo dell’inflazione
02-09. come si calcola il tasso di inflazione
A. è il deflatore del PIL
B. non è definibile
C. guardando alla variazione del deflatore del PIL fra due periodi
D. non si può calcolare
C. guardando alla variazione del deflatore del PIL fra due periodi
(oggi - ieri) / ieri
limite: considera i beni del PIL, ma il consumatore è interessato anche a prodotti esteri (non compresi nel PIL)
02-10. cosa si intende per fiscal drug
A. scaglioni di reddito non più rappresentativi per il potere d’acquisto
B. si paga una percentuale di imposte non più commisurato al reddito reale
C. non è definibile
D. tutte le risposte sono corrette
D. tutte le risposte sono corrette
03-01. DEFINIZIONE DEL PIL REALE
A. non è definibile
B. PIL VALUTATO A PREZZI CORRENTI
C. PIL VALUTATO A PREZZI COSTANTI
D. PIL INDIPENDENTEMENTE DALLA SUA VALUTAZIONE
C. PIL VALUTATO A PREZZI COSTANTI
03-02. CHE DIFFERENZA C’E’ TRA PIL E PNL
A. IL PIL CONSIDERA IL PRODOTTO DELLA NAZIONE INDIPENDENTEMENTE DALLA RESIDENZA DI CHI LO PRODUCE E IL PNL CONSIDERA IL PRODOTTO DEI RESIDENTI INDIPENDENTEMENTE DA DOVE LO PRODUCONO
B. IL PNL CONSIDERA IL PRODOTTO DELLA NAZIONE INDIPENDENTEMENTE DALLA RESIDENZA DI CHI LO PRODUCE E IL PIL CONSIDERA IL PRODOTTO DEI RESIDENTI INDIPENDENTEMENTE DA DOVE LO PRODUCONO
C. SONO LA STESSA COSA
D. non è definibile
A. IL PIL CONSIDERA IL PRODOTTO DELLA NAZIONE INDIPENDENTEMENTE DALLA RESIDENZA DI CHI LO PRODUCE E IL PNL CONSIDERA IL PRODOTTO DEI RESIDENTI INDIPENDENTEMENTE DA DOVE LO PRODUCONO
PNL = Prodotto Nazionale Lordo
dai residenti
03-03. COSA SI INTENDE PER TASSO DI DISOCCUPAZIONE
A. OCCUPATI SU FORZA LAVORO
B. FORZA LAVORO FRATTO PERSONE TRA I 15 ED I 64 ANNI
C. DISOCCUPATI SU FORZA LAVORO
D. non è definibile
C. DISOCCUPATI SU FORZA LAVORO
u = U/L
03-04. COSA SI INTENDE PER DEFLATORE
A. PIL NOMINALE FRATTO IL PIL REALE
B. IL TASSO DI CRESCITA DEL PIL
C. L’INFLAZIONE CALCOLATO SU UN PANIERE DI BENI RAPPRESENTATIVI DEL CONSUMATORE MEDIO URBANO
D. non è definibile
A. PIL NOMINALE FRATTO IL PIL REALE
è un modo per calcolare l’inflazione
è l’indice del livello dei prezzi
Pt = €Yt/Yt
deflatore = PIL nominale/PIL reale
03-05. HA SENSO CONSIDERARE SOLO IL DEFLATORE PER IL CALCOLO DELL’INFLAZIONE
A. NO SI DEVE STUDIARE LA VARIAZIONE DEL DEFLATORE NEI DIVERSI ANNI CONSIDERATI
B. non è definibile
C. SI E’ DA SOLO UN INDICATORE SUFFICIENTE DI INFLAZIONE
D. NON E’ UN INDICATORE CHE CONSIDERA L’INFLAZIONE
A. NO SI DEVE STUDIARE LA VARIAZIONE DEL DEFLATORE NEI DIVERSI ANNI CONSIDERATI
03-06. LE TRE DEFINIZIONI DEL PIL DANNO
A. VALORI DIVERSI
B. STESSO VALORE
C. non è definibile
D. SOLO IL REDDITO CORRISPONDE ALLA PRODUZIONE
B. STESSO VALORE
03-07. DIFFERENZA INTERCORRE TRA IL DEFLATORE E L’IPC
A. non è definibile
B. IL DEFLATORE CONSIDERA L’INFLAZIONE DEI BENI APPARTENTENTI AL PIL MENTRE IPC CONSIDERA L’INFLAZIONE DI UN PANIERE DI BENI TENUTO COSTANTE PER 10 ANNI
C. L’IPC CONSIDERA L’INFLAZIONE DEI BENI APPARTENTENTI AL PIL MENTRE IL DEFLATORE CONSIDERA L’INFLAZIONE DI UN PANIERE DI BENI TENUTO COSTANTE PER 10 ANNI
D. RAPPRESENTANO LO STESSO INDICE CHIAMATO IN DUE MODI DIVERSI
B. IL DEFLATORE CONSIDERA L’INFLAZIONE DEI BENI APPARTENTENTI AL PIL MENTRE IPC CONSIDERA L’INFLAZIONE DI UN PANIERE DI BENI TENUTO COSTANTE PER 10 ANNI
Pt = beni del PIL
IPC = paniere di beni acquistati dal consumatore medio (anche prodotti esteri), costante per 10 anni
03-08. QUALI SONO LE DEFINIZIONI DI PIL
A. REDDITO
B. SPESA, REDDITO E PRODUZIONE
C. non è definibile
D. SPESA
B. SPESA, REDDITO E PRODUZIONE
03-09. COSA SI INTENDE PER VALORE AGGIUNTO
A. non è definibile
B. VALORE DEI BENI E SERVIZI FINALI E NON MENO I BENI INTERMEDI
C. VALORE DEI BENI E SERVIZI FINALI
D. VALORE DEI BENI E SERVIZI FINALI E NON
B. VALORE DEI BENI E SERVIZI FINALI E NON MENO I BENI INTERMEDI
03-10. DEFINIZIONE DEL PIL NOMINALE
A. non è definibile
B. PIL VALUTATO A PREZZI COSTANTI
C. PIL VALUTATO A PREZZI CORRENTI
D. PIL INDIPENDENTEMENTE DALLA SUA VALUTAZIONE
C. PIL VALUTATO A PREZZI CORRENTI
nominale = prezzi correnti
reale = prezzi costanti
04-01. la spesa pubblica è una variabile
A. endogena
B. tutte le risposte sono corrette
C. non è definibile
D. esogena
D. esogena
04-02. il consumo dipende
A. dal reddito positivamente
B. da una parte autonoma e dal reddito positivamente
C. non è definibile
D. da una parte autonoma
B. da una parte autonoma e dal reddito positivamente
C = C0 + C1 (Y-T)
C0 = componente autonoma
C1 = propensione marginale al consumo
Y = reddito
T = tasse
04-03. il consumo dipende
A. negativamente dal reddito e dall’imposizione fiscale
B. non è definibile
C. positivamente dal reddito e negativamente dall’imposizione fiscale
D. positivamente del reddito e dall’imposizione fiscale
C. positivamente dal reddito e negativamente dall’imposizione fiscale
C = C0 + C1 (Y-T)
C0 = componente autonoma
C1 = propensione marginale al consumo
Y = reddito
T = tasse
04-04. cosa si intende per componente autonoma del consumo
A. la parte del consumo che dipende dal reddito
B. non è definibile
C. la parte del connsumo che dipende dall’imposizione fiscale
D. la parte del consumo che non dipende dal reddito
D. la parte del consumo che non dipende dal reddito
04-05. cosa si intende per propensione marginale al consumo
A. quanto varia il consumo al variare di un euro di reddito
B. non è definibile
C. tutte le risposte sono corrette
D. il rapporto tra variazione del consumo e la variazione del reddito
C. tutte le risposte sono corrette
04-06. che valori può avere la propensione marginale al consumo
A. da 0 in poi
B. tra meno uno e uno
C. tra 0 e 1
D. non è definibile
C. tra 0 e 1
04-07. come si calcola la propensione marginale al risparmio
A. uno meno la propensione marginale al consumo
B. non è definibile
C. uno più la propensione marginale al consumo
D. non deriva dal consumo
A. uno meno la propensione marginale al consumo
s = 1 - C1
04-08. l’imposizione fiscale è una variabile
A. endogena
B. esogena
C. non è definibile
D. tutte le risposte sono corrette
B. esogena
04-09. il consumo è una variabile
A. tutte le risposte sono corrette
B. esogena
C. endogena
D. non è definibile
C. endogena
05-01. il moltiplicatore in caso di variazione dell’imposizione fiscale è
A. non è definibile
B. maggiore rispetto a quello della spesa pubblica
C. minore rispetto a quello della spesa pubblica
D. minore e di segno contrario rispetto al moltiplicatore della spesa pubblica
D. minore e di segno contrario rispetto al moltiplicatore della spesa pubblica
05-02. il moltiplicatore del reddito dipende
A. positivamente dalla propensione marginale al risparmio
B. positivamente dalla propensione marginale al consumo
C. negativamente dalla propensione marginale al consumo
D. non è definibile
B. positivamente dalla propensione marginale al consumo
1 / (1-C1)
Se C1 aumenta, diminuisce tutto il denominatore, quindi aumenta tutto il moltiplicatore.
C1 aumenta = aumenta moltiplicatore (relazione positiva)
05-03. come si calcola il moltiplicatore del reddito
A. tutte le risposte sono corrette
B. uno fratto la propensione marginale al risparmio
C. uno fratto uno meno la propensione marginale al consumo
D. non è definibile
A. tutte le risposte sono corrette
risposta B: 1/s e s = 1-C1
risposta C: 1/(1-C1)
05-04. come si calcola il moltiplicatore del reddito
A. uno fratto la propensione marginale al consumo
B. uno fratto uno meno la propensione marginale al consumo
C. uno fratto uno meno la propensione marginale al risparmio
D. non è definibile
B. uno fratto uno meno la propensione marginale al consumo
1/(1-C1)
C1 = propensione marginale al consumo
05-05. cosa si intende per moltiplicatore
A. come varia l’imposizione fiscale al variare del PIL
B. vome varia la componente autonoma al variare del reddito
C. non è definibile
D. come varia il reddito al variare della componente autonoma
D. come varia il reddito al variare della componente autonoma
05-06. da cosa è determinato il moltiplicatore keynesiano
A. non è definibile
B. rapporto tra componente autonoma e reddito
C. rapporto tra reddito e componente autonoma
D. rapporto tra la variazione del reddito e la variazione della componente autonoma
B. rapporto tra componente autonoma e reddito
“rapporto” inteso filosoficamente, non matematicamente.
Quindi “rapporto che intercorre” tra componente autonoma e reddito.
05-07. da cosa è dato l’equilibrio del mercato reale
A. non è definibile
B. uguaglianza tra PIL e PNL
C. uguaglianza tra domanda nazionale e PIL
D. uguaglianza tra consumo ed investimento
C. uguaglianza tra domanda nazionale e PIL
05-08. l’equilibrio del mercato reale è dato
A. dalla componente autonoma
B. dal moltiplicatore
C. non è definibile
D. dal moltiplicatore per la componente autonoma
D. dal moltiplicatore per la componente autonoma
05-09. a parità di politica fiscale cosa ha un maggior effetto sul reddito
A. una variazione della spesa pubblica
B. è indifferente muovere G o T
C. non è definibile
D. una variazione dell’imposizione fiscale
A. una variazione della spesa pubblica
06-01. da dove parte, graficamente, la curva del risparmio
A. dalla componente autonoma al consumo a segno invertito
B. non è definibile
C. dalla propensione marginale al risparmio
D. dalla componente autonoma al consumo
A. dalla componente autonoma al consumo a segno invertito
06-02. il risparmio dipende
A. negativamente dalla componente autonoma del consumo e positivamente dalla propensione marginale al risparmio
B. negativamente dalla componente autonoma del consumo e dalla propensione marginale al risparmio
C. negativamente dalla componente autonoma del consumo e negativamente dalla propensione marginale al risparmio
D. non è definibile
A. negativamente dalla componente autonoma del consumo e positivamente dalla propensione marginale al risparmio
06-03. la propensione marginale al consumo
A. variazione del consumo su variazione del reddito
B. non è definibile
C. variazione del reddito su variazione del consumo
D. è esogena
A. variazione del consumo su variazione del reddito
06-04. come si calcola la propensione marginale al risparmio
A. uno meno propensione marginale al consumo
B. variazione del reddito su variazione del risparmio
C. è esogena
D. non è definibile
A. uno meno propensione marginale al consumo
s = 1-C1
06-05. da dove parte, graficamente, la curva del consumo
A. non è definibile
B. dall’origine
C. dalla propensione marginale al consumo
D. dalla componente autonoma del consumo
D. dalla componente autonoma del consumo
06-06. come si determina la pendenza della curva del cosnumo
A. dalla propensione media al consumo
B. dalla propensione marginale al consumo
C. non è definibile
D. dalla componente autonoma del consumo
B. dalla propensione marginale al consumo
06-07. il risparmio dipende
A. negativamente dalla componente autonoma e marginale del consumo
B. positivamente dalla componente autonoma del consumo
C. non è definibile
D. positivamente dalla propensione marginale al consumo
A. negativamente dalla componente autonoma e marginale del consumo
06-08. come si calcola la propensione marginale al risparmio
A. variazione del risparmio su variazione del reddito
B. variazione del reddito su variazione del risparmio
C. non è definibile
D. è esogena
A. variazione del risparmio su variazione del reddito
% che tendo a risparmiare se aumenta reddito
06-09. il risparmio dipende
A. positivamente dal consumo
B. negativamente dal consumo
C. non è definibile
D. non dipende dal consumo
B. negativamente dal consumo
più consumo meno risparmio
06-10. il consumo dipende
A. da una componente autonoma e positivamente dal reddito
B. da una componente autonoma e positivamente dall’imposizione fiscale
C. da una componente autonoma e negativamente dal reddito
D. non è definibile
A. da una componente autonoma e positivamente dal reddito
+reddito +consumo
07-01. cosa si intende graficamente per ZZ
A. la curva del consumo
B. la curva della domanda nazionale
C. la curva del risparmio
D. non è definibile
B. la curva della domanda nazionale
07-02. se dovessi calcolare il moltiplicatore guardando il grafico dell’equilibrio del mercato reale
A. non è definibile
B. variazione di Y su variazione di A
C. non si può vedere graficamente
D. variazione di A su Variazione di Y
B. variazione di Y su variazione di A
07-03. se dovessi calcolare il moltiplicatore guardando il grafico dell’equilibrio del mercato reale
A. non è definibile
B. variazione asse ordinate sulla variazione dell’asse delle ascisse
C. variazione asse della ascisse sulla variazione dell’asse delle ordinate
D. non si può calcolare
C. variazione asse della ascisse sulla variazione dell’asse delle ordinate
07-04. se varia una delle componenti autonome del reddito cosa succede graficamente
A. la variazione della compoente autonoma è maggiore della varizione del reddito
B. non è definibile
C. la variazione della componente autonoma è minore rispetto alla variazione del reddito
D. la variazione della componente autonoma e del reddito sono uguali
C. la variazione della componente autonoma è minore rispetto alla variazione del reddito
07-05. la curva di domanda parte da
A. dall’origine degli assi
B. non è definibile
C. dalla componente autonoma del reddito
D. dalla componente autonoma del consumo
C. dalla componente autonoma del reddito
07-06. per trovare l’equilibrio della domanda nazionale la ZZ deve essere pari
A. non è definibile
B. alla bisettrice
C. all’asse delle ascisse
D. all’asse delle ordinate
B. alla bisettrice
07-07. equilibrio nel mercato reale è dato dall’uguaglianza tra
A. domanda nazionale e PIL
B. PIL e PNL
C. non è definibile
D. domanda nazionale e consumo
A. domanda nazionale e PIL
07-08. il reddito è dato da
A. non è definibile
B. componente autonoma del reddito
C. moltiplicatore del reddito per la componente autonoma del reddito
D. moltiplicatore del reddito
C. moltiplicatore del reddito per la componente autonoma del reddito
07-09. a reddito zero la domanda nazionale di beni è pari a
A. moltiplicatore del reddito
B. non è definibile
C. componente autonoma del reddito
D. zero
C. componente autonoma del reddito
autonoma perché non dipende dal livello del reddito
07-10. la domanda nazionale dipende
A. non è definibile
B. è esogena
C. positivamente dal reddito e dalla componenete autonoma
D. positivamente dal reddito e negativamente dalla componente autonoma
C. positivamente dal reddito e dalla componenete autonoma
08-01. COSA SERVE LA BISETTRICE NEI GRAFICI SPIEGATI FINO AD ORA
A. non è definibile
B. NON SI USA
C. RAPPRESENTA I PUNTI DOVE I VALORI DELL’ORDINATA SONO IL DOPPIO RISPETTO A QUELLI DELL’ASCISSA
D. RAPPRESENTA I PUNTI DOVE ASCISSE E ORDINATA HANNO LO STESSO VALORE
D. RAPPRESENTA I PUNTI DOVE ASCISSE E ORDINATA HANNO LO STESSO VALORE
08-02. COME SI VEDE GRAFICAMENTE IL MOLTIPLICATORE
A. non è definibile
B. NON SI PUO’ VEDERE GRAFICAMENTE
C. FACENDO IL RAPPORTO TRA LA VARIAZIONE DI Y E LA VARIAZIONE DI Z
D. FACENDO IL RAPPORTO TRA LA VARIAZIONE DI Z E LA VARIAZIONE DI Y
C. FACENDO IL RAPPORTO TRA LA VARIAZIONE DI Y E LA VARIAZIONE DI Z
08-03. COSA SI INTENDE PER Co
A. PROPENSIONE MARGINALE AL CONSUMO
B. CONSUMO AUTONOMO
C. non è definibile
D. FUNZIONE DEL CONSUMO
B. CONSUMO AUTONOMO
C0 = consumo anche a reddito zero
08-04. COSA SI INTENDE PER c1
A. VOME VARIA IL REDDITO AL VARIARE DEL CONSUMO
B. non è definibile
C. PROPENSIONE MARGINALE AL CONSUMO
D. CONSUMO PER LA SOPRAVVIVENZA
C. PROPENSIONE MARGINALE AL CONSUMO
08-05. COME SI CALCOLA s
A. non è definibile
B. 1+c1
C. E’ UN DATO CHE NON DIPENDE DA ALTRI VALORI
D. 1-c1
D. 1-c1
08-06. DA COSA DIPENDE IL CONSUMO
A. non è definibile
B. DIPENDE DA Y+T
C. DIPENDE DA Yd
D. E’ UNA VARIABILE AUTONOMA
C. DIPENDE DA Yd
Yd = reddito residuo dopo tassazione (Y-T)
08-07. DA COSA DIPENDE G
A. E’ UNA VARIABILE ESOGENA
B. DALLE T
C. non è definibile
D. DA Y
A. E’ UNA VARIABILE ESOGENA
08-08. COSA SI INTENDE PER MOLTIPLICATORE
A. non è definibile
B. TUTTE LE RISPOSTE PRECEDENTI
C. IL RAPPORTO TRA Y E LA COMPONENTE AUTONOMA
D. IL RAPPORTO TRA LA COMPONENTE AUTONOMA E Y
C. IL RAPPORTO TRA Y E LA COMPONENTE AUTONOMA
08-09. COME SI TROVA IL MOLTIPLICATORE
A. non è definibile
B. Co+G+I-c1T
C. 1/1-c1
D. 1/1+c1
C. 1/1-c1
08-10. COSA SI INTENDE PER COMPONENTE AUTONOMA
A. Co+G+I-c1T
B. 1/1+c1
C. 1/1-c1
D. non è definibile
A. Co+G+I-c1T
08-11. DA COSA E’ DATA LA PENDENZA DELLA CURVA Z
A. NON HA PENDENZA
B. c1
C. non è definibile
D. 1-c1
B. c1
08-12. COME SI TROVA L’EQUILIBRIO ALTERNATIVO
A. Y=C+I
B. C=S
C. I=S
D. non è definibile
C. I=S
09-01. cosa si intende per domanda di moneta
A. non è definibile
B. la moneta che i soggetti vogliono detenere
C. la moneta in circolazione
D. la moneta detenuta dalle banche
B. la moneta che i soggetti vogliono detenere
09-02. quale scopo della moneta ha aggiunto Keynes
A. transativo
B. non è definibile
C. precauzionale
D. speculativo
D. speculativo
09-03. il prezzo di un titolo dipende
A. negativamente dal valore di rimborso e positivamente dal tasso di interesse
B. positivamente dal valore di rimborso e dal tasso di interesse
C. positivamente dal valore di rimborso e negativamente dal tasso di interesse
D. non è definibile
C. positivamente dal valore di rimborso e negativamente dal tasso di interesse
09-04. la domanda di moneta dipende
A. positivamente dal reddito e negativamente dal tasso di interesse
B. positivamente dal reddito e dal tasso di interesse
C. negativamente dal reddito e positivamente dal tasso di interesse
D. non è definibile
A. positivamente dal reddito e negativamente dal tasso di interesse
09-05. da cosa dipende lo scopo transativo
A. positivamente dal reddito
B. negativamente dal reddito
C. positivamente dal tasso di interesse
D. non è definibile
A. positivamente dal reddito
09-06. da cosa dipende lo scopo precauzionale
A. negativamente dal tasso di interesse
B. non è definibile
C. positivamente dal reddito
D. negativamente dal reddito
C. positivamente dal reddito
09-07. da cosa dipende lo scopo speculativo
A. negativamente dal reddito
B. positivamente dal reddito
C. non è definibile
D. negativamente dal tasso di interesse
D. negativamente dal tasso di interesse
09-08. la curva della domanda di moneta trasla se
A. varia la quantità di moneta in circolazione
B. non è definibile
C. varia il reddito
D. varia il tasso di interesse
C. varia il reddito
09-09. ci si muove lungo la curva della domanda di moneta se
A. varia il prezzo dei titoli
B. varia il tasso di interesse
C. varia il reddito
D. non è definibile
B. varia il tasso di interesse
09-10. quali sono gli scopi della moneta nel sistema neoclassico
A. transativo e speculativo
B. transativo e precauzionale
C. non è definibile
D. precauzionale e speculativo
B. transativo e precauzionale
10-01. se nell’equilibrio monetario aumenta il reddito
A. aumenta il tasso di interesse e la moneta
B. aumenta il tasso di interesse e diminuisce la moneta
C. non è definibile
D. aumenta il tasso di interesse e la moneta rimane costante
D. aumenta il tasso di interesse e la moneta rimane costante
10-02. L’offerta di moneta coincide con
A. M2
B. M3
C. non è definibile
D. M1
D. M1
10-03. M2 comprende anche
A. non è definibile
B. i depositi al risparmio
C. tutto ciò che si trasforma in moneta entro le 24 ore
D. le cambiali
B. i depositi al risparmio
10-04. M1 comprende anche
A. attività meno liquide quali ad esempio i depositi al risparmio
B. tutto ciò che si trasforma in moneta entro 24 ore
C. cambiali
D. non è definibile
B. tutto ciò che si trasforma in moneta entro 24 ore
10-05. le caratteristiche della moneta legale
A. non ha potere liberatorio
B. non è definibile
C. è nominativa
D. non ha scadenza
D. non ha scadenza
10-06. le caratteristiche della moneta legale
A. non è definibile
B. non è universalmente accettata
C. ha scadenza
D. non rappresenta debito per chi la emette
D. non rappresenta debito per chi la emette
10-07. le caratteristiche della moneta legale
A. è nominativa
B. produce interessi
C. ha potere liberatorio
D. non è definibile
C. ha potere liberatorio
10-08. la quasi moneta
A. è al portatore e non produce interessi
B. sono titoli di credito
C. coincide con la moneta legale
D. non è definibile
B. sono titoli di credito
10-09. L’offerta di moneta coincide con
A. circolante più riserve
B. non è definibile
C. circolante più depositi
D. circolante
C. circolante più depositi
10-10. l’equilibrio monetario definisce
A. la quantità di moneta di equilibrio
B. il reddito di equilibrio
C. il tasso di interesse di equilibrio
D. non è definibile
C. il tasso di interesse di equilibrio
10-11. se nell’equilibrio monetario aumenta la moneta
A. aumenta il tasso di interesse
B. il tasso di interesse non varia
C. non è definibile
D. diminuisce il tasso di interesse
D. diminuisce il tasso di interesse
10-12. M3 comprende anche
A. tutto ciò che si trasfroma in moneta entro le 24 ore
B. le cambiali
C. i depositi al risparmio
D. non è definibile
B. le cambiali
11-01. nelle attività del bilancio della banca centrale sono inseriti
A. i depositi
B. non è definibile
C. i titoli
D. la moneta
C. i titoli
11-02. la banca centrale può modificare la moneta in circolazione grazie ad
A. operazioni di mercato chiuso
B. non è definibile
C. facendo infrastrutture
D. operazioni di mercato aperto
D. operazioni di mercato aperto
11-03. la banca centrale può modificare
A. l’offerta di moneta
B. la spesa pubblica
C. non è definibile
D. la domanda di moneta
A. l’offerta di moneta
11-04. nelle passività del bilancio della banca centrale sono inseriti
A. i depositi
B. i titoli
C. non è definibile
D. la moneta
D. la moneta
11-05. nel passivo del bilancio della banca centrale sono inseriti
A. non è definibile
B. riserve
C. titoli
D. depositi
B. riserve
11-06. se si prendiamo in analisi un modello con la presenza delle banche ordinarie, cosa si aggiunge nelle passività del bilancio della banca centra
A. depositi
B. non è definibile
C. moneta
D. riserve
D. riserve
11-07. come si chiama il passivo del bilancio della banca centrale
A. base monetaria
B. non è definibile
C. domanda di moneta
D. offerta di moneta
A. base monetaria
11-08. la banca centrale può aumentare l’offerta di moneta
A. non è definibile
B. acquistando titoli
C. vendendo titoli
D. creando infrastrutture
B. acquistando titoli
12-01. IL PREZZO DEI TITOLI DIPENDE
A. POSITIVAMENTE DA i
B. non è definibile
C. NON DIPENDE DA i
D. NEGATIVAMENTE DA i
D. NEGATIVAMENTE DA i
12-02. DA COSA DIPENDE LA DOMANDA DI MONETA PER SCOPI TRANSATIVI E PRECAUZIONALI
A. NEGATIVAMENTE DAL TASSO DI INTERESSE
B. POSITIVAMENTE DAL REDDITO
C. SONO ESOGENE
D. non è definibile
B. POSITIVAMENTE DAL REDDITO
12-03. COME SI RAPRESENTA GRAFICAMENTE LA CURVA DI DOMANDA CONSIDERANDO i NELL’ASSE DELLE ORDINATE E Y NELL’ASSE DELLE ASCISSE
A. non è definibile
B. PARTE DALL’ORDINATA, CON ASCISSA UGUALE A 0, ED E’ DECRESCENTE
C. PARTE DISTANZIATA DALL’ORDINATA, CON ASCISSA DIVERSA DA 0, ED E’ DECRESCENTE
D. PARTE DISTANZIATA DALL’ORDINATA, CON ASCISSA DIVERSA DA 0, ED E’ CRESCENTE
C. PARTE DISTANZIATA DALL’ORDINATA, CON ASCISSA DIVERSA DA 0, ED E’ DECRESCENTE
12-04. DA COSA DIPENDE LA DOMANDA DI MONETA PER SCOPO SPECULATIVO
A. POSITIVAMENTE DAL REDDITO
B. non è definibile
C. E’ ESOGENA
D. NEGATIVAMENTE DAL TASSO DI INTERESSE
D. NEGATIVAMENTE DAL TASSO DI INTERESSE
12-05. COSA SI INTENDE PER BASE MONETARIA
A. RAPPRESENTA LE PASSIVITA’ DELLA BANCA CENTRALE
B. D+CI
C. COINCIDE CON L’OFFERTA DI MONETA
D. non è definibile
A. RAPPRESENTA LE PASSIVITA’ DELLA BANCA CENTRALE
12-06. SE Y AUMENTA COSA SUCCEDE A Md
A. non è definibile
B. SI TRANSLA IN ALTO A DESTRA
C. SI TRANSLA IN BASSO A SINISTRA
D. RIMANE INVARIATA
B. SI TRANSLA IN ALTO A DESTRA
12-07. L’EQUILIBRIO NEL MERCATO DELLA MONETA è DATO DA
A. MERCATO REALE
B. SI INDIVIDUA SOLO GRAFICAMENTE
C. non è definibile
D. M=€YL(i)
D. M=€YL(i)
12-08. COSA SUCCEDE ALL’EQUILIBRIO MONETARIO SE €Y AUMENTA
A. i ED M DIMINUISCONO
B. i AUMENTA E M RIMANE UGUALE
C. i AUMENTA E M AUMENTA
D. non è definibile
B. i AUMENTA E M RIMANE UGUALE
12-09. COSA SUCCEDE ALL’EQUILIBRIO MONETARIO SE M AUMENTA
A. i AUMENTA E M RIMANE UGUALE
B. i DIMINUISCE E M AUMENTA
C. non è definibile
D. i E M AUMENTANO
B. i DIMINUISCE E M AUMENTA
12-10. DATO IL RAPPORTO TRA M ED H, QUESTO DIPENDE
A. DALLA PERCENTUALE DI CIRCOLANTE E DI RISERVA
B. NON DIPENDE DALLA PERCENTUALE DI RISERVA
C. non è definibile
D. E’ UNA COSTANTE
A. DALLA PERCENTUALE DI CIRCOLANTE E DI RISERVA
12-11. DATA L’EQUAZIONE DI H, QUESTA DIPENDE
A. E’ AUTONOMA
B. non è definibile
C. DIPENDE NEGATIVAMENTE DALLA PERCENTUALE DI RISERVA
D. POSITIVAMENTE DA Y E NEGATIVAMENTE DA i
D. POSITIVAMENTE DA Y E NEGATIVAMENTE DA i
12-12. COSA SI INTENDE PER OFFERTA DI MONETA
A. CI+D
B. non è definibile
C. D-R
D. CI-D
A. CI+D
12-13. COSA SI INTENDE PER CREDITO
A. non è definibile
B. D-R
C. CI+D
D. CI-D
B. D-R
12-14. QUALI SONO GLI AGGREGATI MONETARI
A. non è definibile
B. L’UNICO AGGREGATO E’ M1, MENTRE M2 E M3 SONO DEI SOTTO AGGREGATI DI M1
C. M1, M2, M3 E SI DISTINGUONO PER IL GRADO DI LIQUIDITA’
D. M1, M2, M3 E NON HANNO DISTINZIONI PER IL GRADO DI LIQUIDITA’
C. M1, M2, M3 E SI DISTINGUONO PER IL GRADO DI LIQUIDITA’
12-15. QUALI SONO GLI SCOPI DELLA DOMANDA DI MONETA
A. non è definibile
B. TRANSATIVO E PRECAUZIONALE
C. TUTTE LE PRECEDENTI
D. SPECULATIVO
C. TUTTE LE PRECEDENTI
14-01. PER COSTRUIRE LA IS SI DEVONO TRASLARE I PUNTI DI INCONTRO DELLA ZZ CON LA BISETTRICE, FACENDO VARIARE
A. i
B. G
C. Co
D. non è definibile
A. i
14-02. LA IS RAPPRESENTA
A. non è definibile
B. NESSUNA DELLE PRECEDENTI
C. L’EQUILIBRIO NEL MERCATO REALE AI DIVERSI LIVELLI DI Y ED i
D. L’EQUILIBRIO NEL MERCATO REALE
C. L’EQUILIBRIO NEL MERCATO REALE AI DIVERSI LIVELLI DI Y ED i
14-03. I PUNTI TROVATI GRAZIE A QUANTO DETTO NELLA DOMANDA 5 DEVONO ESSERE TRASLATI IN UN GRAFICO AVENTE
A. ORDINATA i ED ASCISSA Y
B. non è definibile
C. ORDINATA G ED ASCISSA Y
D. ORDINATA Y ED ASCISSA i
A. ORDINATA i ED ASCISSA Y
14-04. SE GLI INTERESSI AUMENTANO LA CURVA ZZ SI SPOSTA
A. non è definibile
B. PARALLELAMENTE IN ALTO
C. CAMBIA PENDENZA E SI SPOSTA IN BASSO
D. PARALLELAMENTE IN BASSO
D. PARALLELAMENTE IN BASSO
14-05. LA CURVA IS E’ UNA CURVA AVENTE PENDENZA
A. non è definibile
B. COSTANTE
C. POSITIVA
D. NEGATIVA
D. NEGATIVA
14-06. GLI SPOSTAMENTI DELLA IS DIPENDONO
A. DALLA VARIAZIONE DELLA COMPONENTE AUTONOMA IN SENSO INVERSO RISPETTO ALLA VARIAZIONE DELLA ZZ
B. non è definibile
C. DALLA VARIAZIONE DELLA COMPONENTE AUTONOMA NELLO STESSO SENSO DELLA VARIAZIONE DI ZZ
D. DALLA VARIAZIONE DEGLI i IN SENSO OPPOSTO
C. DALLA VARIAZIONE DELLA COMPONENTE AUTONOMA NELLO STESSO SENSO DELLA VARIAZIONE DI ZZ
14-07. LO SPOSTAMENTO DELLA IS, AD UN DETERMINATO i, E’ PARI A
A. ALLA VARIAZIONE DELLA COMPONENTE AUTONOMA PER IL MOLTIPLICATORE DEL REDDITO
B. NON E’ CALCOLABILE
C. non è definibile
D. ALLA VARIAZIONE DELLA COMPONENTE AUTONOMA
A. ALLA VARIAZIONE DELLA COMPONENTE AUTONOMA PER IL MOLTIPLICATORE DEL REDDITO
14-08. LA DOMANDA IN ECONOMIA CHIUSA E’ DATA DA
A. C IN FUNZIONE POSITIVA DI Yd, I IN FUNZIONE POSITIVA DI Y E NEGATIVA DI i, G AUTONOMA
B. non è definibile
C. C IN FUNZIONE POSITIVA DI Yd, I E G AUTONOME
D. C, I E G VARIABILI AUTONOME
A. C IN FUNZIONE POSITIVA DI Yd, I IN FUNZIONE POSITIVA DI Y E NEGATIVA DI i, G AUTONOMA
14-09. L’INVESTIMENTO DIPENDE NEGATIVAMENTE DA i PERCHE’
A. non è definibile
B. NESSUNA DELLE PRECEDENTI
C. i RAPPRESENTA LE ASPETTATIVE DI PROFITTO
D. i RAPPRESENTA IL COSTO OPPORTUNITA’ DELLA MONETA
D. i RAPPRESENTA IL COSTO OPPORTUNITA’ DELLA MONETA
14-10. PER LA COSTRUZIONE DELLA IS L’INVESTIMENTO DEVE ESSERE CONSIDERATO COME UNA VARIABILE
A. AUTONOMA ED ESOGENA
B. DIPENDE NEGATIVAMENTE DA i E POSITIVAMENTE DA Y
C. non è definibile
D. DIPENDE POSITIVAMENTE DA Y
B. DIPENDE NEGATIVAMENTE DA i E POSITIVAMENTE DA Y
16-01. L’EQUAZIONE DELLA LM E’
A. UGUALE ALL’EQUAZIONE DELL’EQUILIBRIO DEL MERCATO MONETARIO FRATTO IL DEFLATORE
B. non è definibile
C. UGUALE ALL’EQUILIBRIO DEL MERCATO DELLA MONETA
D. UGUALE ALL’EQUAZIONE DELL’EQUILIBRIO MONETARIO FRATTO IPC
A. UGUALE ALL’EQUAZIONE DELL’EQUILIBRIO DEL MERCATO MONETARIO FRATTO IL DEFLATORE
16-02. LA DEFINIZIONE DELLA LM E’
A. EQUILIBRIO NEL MERCATO MONETARIO
B. non è definibile
C. NESSUNA DELLE PRECEDENTI
D. EQUILIBRIO NEL MERCATO MONETARIO AI DIVERSI LIVELLI DI i ED Y
D. EQUILIBRIO NEL MERCATO MONETARIO AI DIVERSI LIVELLI DI i ED Y
16-03. COSA SI INTENDE PER Y
A. REDDITO NOMINALE FRATTO DEFLATORE
B. non è definibile
C. REDDITO REALE
D. TUTTE LE PRECEDENTI
D. TUTTE LE PRECEDENTI
16-04. LA LM SI COSTRUISCE TRASPORTANTO I PUNTI DI INCONTRO DELLA Md E Ms FACENDO VARIARE
A. P
B. non è definibile
C. i
D. Y
D. Y
16-05. IL GRAFICO DOVE VENGONO RIPORTATI I PUNTI DELLA DOMANDA 4 E’ DATO DA
A. ASCISSA M ORDINATA P
B. non è definibile
C. ASCISSA Y ORDINATA i
D. ASCISSA Y ORDINATA P
C. ASCISSA Y ORDINATA i
16-06. LA LM HA PENDENZA
A. COSTANTE
B. POSITIVA
C. NEGATIVA
D. non è definibile
B. POSITIVA
16-07. LA LM DEVE LA SUA PENDENZA
A. SE i AUMENTA - Md AUMENTA - Y AUMENTA
B. SE P AUMENTANO Y AUMENTA
C. SE Y AUMENTA - Md AUMENTA - i AUMENTA
D. non è definibile
C. SE Y AUMENTA - Md AUMENTA - i AUMENTA
16-08. LA LM SI TRASLA VERSO IL BASSO A DESTRA SE
A. non è definibile
B. SE Y AUMENTA
C. P AUMENTANO
D. P DIMINUISCONO
D. P DIMINUISCONO
16-09. LA LM SI TRASLA VERSO L’ALTO A SINISTRA SE
A. P DIMINUISCONO
B. Y DIMINUISCE
C. M DIMINUISCE
D. non è definibile
C. M DIMINUISCE
16-10. LA VARIAZIONE POSITIVA DI Y COMPORTA
A. CI SI MUOVE LUNGO LA LM
B. TRASLAZIONE DELLA LM IN BASSO A DESTRA
C. non è definibile
D. TRASLAZIONE DELLA LM IN ALTO A SINISTRA
A. CI SI MUOVE LUNGO LA LM
17-01. come si combatte l’effetto spiazzamento
A. politica fiscale espansiva
B. politica monetaria restrittiva
C. non è definibile
D. politica monetaria espansiva
D. politica monetaria espansiva
17-02. il mancato aumento di reddito dovuto ad un aumento del tasso di interesse causato da un aumento di spesa pubblica si chiama
A. teorema di Haavelmo
B. effetto spiazzamento
C. legge di Walras
D. non è definibile
B. effetto spiazzamento
17-03. cosa dice la legge di Walras
A. se n-2 mercati sono in equilibrio allora lo sarà anche l’ennesimo
B. se n-1 mercati sono in equilibrio allora lo sarà anche l’ennesimo
C. non è definibile
D. se n mercati sono in equilibrio allora lo sarà anche n-1
B. se n-1 mercati sono in equilibrio allora lo sarà anche l’ennesimo
17-04. se aumenta la spesa pubblica nel modello IS LM si avrà
A. aumento di reddito e riduzione del tasso di interesse
B. riduzione di reddito e di tasso di interesse
C. aumento di reddito e di tasso di interesse
D. non è definibile
C. aumento di reddito e di tasso di interesse
17-05. per far traslare la LM è necessario modificare
A. l’offerta di moneta reale
B. non è definibile
C. la spesa pubblica
D. l’interesse
A. l’offerta di moneta reale
17-06. per far traslare la IS è necessario modificare
A. una variabile autonoma
B. i prezzi
C. non è definibile
D. l’interesse
A. una variabile autonoma
17-07. se una variabile non è inclusa nel modello allora il modello
A. non è possibile determinarlo
B. il modello non viene influenzato
C. non è definibile
D. avrà lo stesso ripercussioni
B. il modello non viene influenzato
17-08. la curva LM ha un andamento
A. decrescente rispetto ad y
B. non è definibile
C. crescente rispetto ad y
D. decrescente rispetto ad i
C. crescente rispetto ad y
17-09. la curva IS ha un andamento
A. non è definibile
B. crescente rispetto ad i
C. decrescente rispetto ad i
D. decrescente rispetto ad y
C. decrescente rispetto ad i
17-10. cosa rappresenta l’equilibrio nel modello IS LM
A. non è definibile
B. equilibrio simultaneo di i e P
C. equilibrio simultaneo di P ed Y
D. equilibrio simultaneo di i ed Y
D. equilibrio simultaneo di i ed Y
18-01. la moneta reale può essere variata
A. con la sola variazione della moneta
B. non è definibile
C. con la variazione della moneta e/o dei prezzi
D. con la sola variazione dei prezzi
C. con la variazione della moneta e/o dei prezzi
18-02. cosa rappresenta l’equilibrio nel modello IS LM
A. l’equilibrio simultaneo di i e P
B. non è definibile
C. l’equilibrio simultaneo di P ed Y
D. l’equilibrio simultaneo di i ed Y
D. l’equilibrio simultaneo di i ed Y
18-03. la IS è una curva
A. non è definibile
B. crescente
C. decrescente
D. costante rispetto ad Y
C. decrescente
18-04. la LM è una curva
A. non è definibile
B. costante rispetto ad i
C. crescente
D. decrescente
C. crescente
18-05. se aumentano il valore di P nell’equilibrio del modello IS LM si avrà
A. non è definibile
B. un aumento di y ed i
C. una riduzione di y ed i
D. una riduzione di y ed un aumento di i
D. una riduzione di y ed un aumento di i
18-06. da cosa è data l’offerta reale di moneta
A. non è definibile
B. coincide con la moneta nominale
C. coincide con la quantità di moneta in circolazione
D. la moneta nominale fratto il livello dei prezzi
D. la moneta nominale fratto il livello dei prezzi
18-07. nel caso di una politica monetaria espansiva nell’equilibrio del modello IS LM si avrà
A. un aumento di Y ed una riduzione di i
B. non è definibile
C. una riduzione di y ed i
D. un aumento di Y ed i
A. un aumento di Y ed una riduzione di i
18-08. la stessa traslazione della LM in caso di politica monetaria espansiva si avrà se
A. si riducono i prezzi
B. aumenta la spesa pubblica
C. non è definibile
D. aumentano i prezzi
A. si riducono i prezzi
19-01. COSA SUCCEDE ALL’EQUILIBRIO NEL MODELLO IS-LM SE SI EFFETTUA UNA POLITICA MONETARIA ESPANSIVA
A. DIMINUISCE i E AUMENTA Y
B. AUMENTA i ED Y
C. AUMENTA i E DIMINUISCE Y
D. non è definibile
A. DIMINUISCE i E AUMENTA Y
19-02. COSA SI INTENDE PER MIX DI POLITICHE
A. SI MODIFICA LA MONETA ED IL LIVELLO DEI PREZZI
B. SI USANO CONTEMPORANEAMENTE POLITICHE MONETARIE E FISCALI
C. non è definibile
D. SI MUOVE LA SPESA PUBBLICA E LE TASSE CONTEMPORANEAMENTE
B. SI USANO CONTEMPORANEAMENTE POLITICHE MONETARIE E FISCALI
19-03. SE SI VUOLE TENERE COSTANTE i E SI EFFETTUA UNA POLITICA FISCALE ESPANSIVA COME SI DEVE INTERVENIRE GRAZIE AL MIX DI POLITICHE
A. SI DEVE EFFETTUARE UNA POLITICA MONETARIA ESPANSIVA
B. non è definibile
C. SI DEVE EFFETTUARE UNA POLITICA MONETARIA RESTRITTIVA
D. SE LA POLITICA FISCALE E’ STATA FATTA AUMENTANDO LA SPESA PUBBLICA SI DEVONO AUMENTARE LE TASSE
A. SI DEVE EFFETTUARE UNA POLITICA MONETARIA ESPANSIVA
19-04. SE SI VUOLE TENERE COSTANTE Y E SI EFFETTUA UNA POLITICA FISCALE RESTRITTIVA, COME SI DEVE INTERVENIRE GRAZIE AL MIX DI POLITICHE
A. non è definibile
B. SI DEVE EFFETTUARE UNA POLITICA MONETARIA ESPANSIVA
C. SI DEVE EFFETTUARE UNA POLITICA MONETARIA RESTRITTIVA
D. SE SI E’ DIMINUITA LA SPESA PUBBLICA SI DEVONO DIMINUIRE LE TASSE
B. SI DEVE EFFETTUARE UNA POLITICA MONETARIA ESPANSIVA
19-05. COSA SI INTENDE PER EFFETTO SPIAZZAMENTO
A. DOPO UNA POLITICA FISCALE LA VARIAZIONE DEL REDDITO VIENE RIDOTTA DALLA VARIAZIONE IN SENSO OPPOSTO DEGLI I PER VIA DELLA VARIAZIONE DEGLI i
B. NESSUNA DELLE PRECEDENTI
C. DOPO UNA POLITICA MONETARIA IL REDDITO VARIA PER VIA DELLA VARIAZIONE DEGLI I
D. non è definibile
A. DOPO UNA POLITICA FISCALE LA VARIAZIONE DEL REDDITO VIENE RIDOTTA DALLA VARIAZIONE IN SENSO OPPOSTO DEGLI I PER VIA DELLA VARIAZIONE DEGLI i
19-06. QUALI POLITICHE INFLUENZANO L’EQUILIBRIO NEL MODELLO IS-LM
A. non è definibile
B. FISCALE E MONETARIA
C. FISCALE, MONETARIA E VALUTARIA
D. VALUTARIA
B. FISCALE E MONETARIA
19-07. COSA SI INTENDE PER EQUILIBRIO NEL MODELLO IS-LM
A. RAPPRESENTA L’EQUILIBRIO DI Y ED i NEL MERCATO MONETARIO
B. non è definibile
C. RAPPRESENTA L’EQUILIBRIO DI Y ED i NEL MERCATO REALE
D. RAPPRESENTA L’EQUILIRBIO SIMULTANEO DI Y ED i NEL MERCATO MONETARIO E REALE
D. RAPPRESENTA L’EQUILIRBIO SIMULTANEO DI Y ED i NEL MERCATO MONETARIO E REALE
19-08. LA POLITICA MONETARIA TRASLA LA CURVA
A. LM
B. non è definibile
C. ENTRAMBE
D. IS
A. LM
19-09. LA POLITICA FISCALE TRASLA LA CURVA
A. non è definibile
B. ENTRAMBE
C. IS
D. LM
C. IS
19-10. COSA SUCCCEDE ALL’EQUILIBRIO DEL MODELLO IS-LM SE SI EFFETTUA UNA POLITICA FISCALE ESPANSIVA
A. AUMENTA Y ED i
B. DIMINUISCE Y ED i
C. AUMENTA Y E DIMINUISCE i
D. non è definibile
A. AUMENTA Y ED i
20-01. la forza lavoro è data da
A. che lavora più chi non lavora
B. non è definibile
C. chi lavora più chi sta cercando lavoro
D. chi può lavorare
C. chi lavora più chi sta cercando lavoro
20-02. la popolazione civile è data da
A. non è definibile
B. chi può lavorare
C. forza lavoro
D. occupati
B. chi può lavorare
20-03. un lavoratore scaraggiato è
A. non è definibile
B. chi sta lavorando e cerca un altro lavoro
C. chi non lavora e non cerca lavoro
D. chi cerca lavoro e non lo trova
C. chi non lavora e non cerca lavoro
20-04. come si calcola il tasso di partecipazione
A. forza lavoro fratto popolazione civile
B. popolazione civile fratto forza lavoro
C. occupati fratto disoccupati
D. non è definibile
A. forza lavoro fratto popolazione civile
20-05. come si calcola il tasso di disoccupazione
A. occupati fratto disoccupati
B. disoccupati fratto forza lavoro
C. forza lavoro fratto popolazione civile
D. non è definibile
B. disoccupati fratto forza lavoro
20-06. la disoccupazione è un fenomeno
A. economico e sociale
B. non è definibile
C. solo economico
D. solo sociale
A. economico e sociale
20-07. cosa si intende per salario di riserva
A. la soglia di povertà
B. non è definibile
C. il salario minimo sindacale
D. il salario al di sotto del quale il lavoratore non vuole lavorare
D. il salario al di sotto del quale il lavoratore non vuole lavorare
20-08. il salario di efficienza è
A. un salario di riserva
B. non è definibile
C. un salario alto che incentiva l’efficienza produttiva
D. un salario da contrattazione sindacale
C. un salario alto che incentiva l’efficienza produttiva
20-09. il salario ha un rapporto con la disoccupazione
A. inverso
B. proporzionale
C. non è definibile
D. non sono correlati
A. inverso
21-01. QUALI SONO I FLUSSI IN USCITA DALL’OCCUPAZIONE
A. LICENZIAMENTI
B. non è definibile
C. DIMISSIONI
D. ENTRAMBE LE RISPOSTE
D. ENTRAMBE LE RISPOSTE
21-02. COSA SI INTENDE PER SALARIO DI RISERVA
A. IL LIVELLO CHE RENDE INDIFFERENTE LAVORARE O ESSERE DISOCCUPATI
B. LA RICHIESTA DEI LAVORATORI
C. non è definibile
D. IL MINIMO SINDACALE IMPOSTO
A. IL LIVELLO CHE RENDE INDIFFERENTE LAVORARE O ESSERE DISOCCUPATI
21-03. COSA SI INTENDE PER FORZA LAVORO
A. TUTTI I SOGGETTI TRA I 16 ED I 64 ANNI
B. N+U (CHE CERCANO LAVORO MA NON LO TROVANO
C. N+CHI NON LAVORA (DAI 16 AI 64 ANNI)
D. non è definibile
B. N+U (CHE CERCANO LAVORO MA NON LO TROVANO
21-04. QUALE SEQUENZA DI AVVENIMENTI SI DEVE CONSIDERARE QUANDO SI PARLA DEL MERCATO DEL LAVORO IN MACROECONOMIA
A. non è definibile
B. SE AUMENTA LA DOMANDA: AUMENTA L’OCCUPAZIONE-AUMENTANO W- AUMENTANO I P-AUMENTANO I W
C. SE AUMENTA LA DOMANDA: AUMENTA L’OCCUPAZIONE- DIMINUISCONO I SALARI- DIMINUISCONO I P-DIMINUISCONO I W
D. NESSUNA DELLE PRECEDENTI
B. SE AUMENTA LA DOMANDA: AUMENTA L’OCCUPAZIONE-AUMENTANO W- AUMENTANO I P-AUMENTANO I W
21-05. W DIPENDE DA
A. non è definibile
B. POSITIVAMENTE DA Pe E z, NEGATIVAMENTE DA u
C. POSITIVAMENTE DA: Pe, u, z
D. NEGATIVAMENTE DA Pe, u, z
B. POSITIVAMENTE DA Pe E z, NEGATIVAMENTE DA u
21-06. W E’ COLLEGATO A u
A. NEGATIVAMENTE
B. POSITIVAMENTE
C. non è definibile
D. NON E’ CORRELATO
A. NEGATIVAMENTE
21-07. W E’ DETERMINATO ANCHE DA
A. non è definibile
B. DALLA NECESSITA DI FIDELIZZARE IL LAVORATORE (SALARIO DI EFFICIENZA)
C. ENTRAMBE LE RISPOSTE
D. DAL GRADO DI SOSTITUIBILITA’ DEI LAVORATORI
C. ENTRAMBE LE RISPOSTE
21-08. COSA SI INTENDE PER Pe
A. non è definibile
B. P CORRENTI
C. NESSUNA DELLE PRECEDENTI
D. P ATTESSI
D. P ATTESSI
21-09. COSA SI INTENDE PER z
A. POLITICHE ASSISTENZIALI
B. non è definibile
C. TASSO DI DISOCCUPAZIONE
D. MARKUP
A. POLITICHE ASSISTENZIALI
21-10. COME SI PUO’ DETERMINARE IL LIVELLO SALARIALE
A. CONTRATTAZIONE COLLETTIVA
B. ACCORDI UNILATERALI E BILATERALI
C. ENTRAMBE LE RISPOSTE
D. non è definibile
C. ENTRAMBE LE RISPOSTE
22-01. da cosa dipendono i prezzi
A. non è definibile
B. negativamente dai costi di produzione
C. non dipendono dai costi di produzione
D. positivamente dai costi di produzione
D. positivamente dai costi di produzione
22-02. il salario reale dipende
A. non dipende dal markup
B. non è definibile
C. negativamente dal markup
D. positivamente dal markup
C. negativamente dal markup
22-03. la PS è espressa per
A. prezzi fratto salario
B. salario fratto prezzi
C. salario nominale
D. non è definibile
B. salario fratto prezzi
22-04. cosa si intende per markup
A. il costo del lavoro
B. non è definibile
C. la produttività
D. un ricarico
D. un ricarico
22-05. a cosa corrisponde il costo marginale nel modello descritto
A. al salario
B. al prezzo dei beni
C. al prezzo del petrolio
D. non è definibile
A. al salario
22-06. la produzione corrisponde (nel modello preso in analisi)
A. dalla produttività media per il numero dei lavoratori
B. dal numero dei lavoratori
C. entrambe le risposte sono corrette
D. non è definibile
C. entrambe le risposte sono corrette
22-07. i costi di produzione dipendono
A. dalla funzione di produzione
B. dalla spesa pubblica
C. non è definibile
D. non dipendono dalla funzione di produzione
A. dalla funzione di produzione
22-08. cosa è inserito all’interno del markup
A. non è definibile
B. profitti e costi della produzione
C. profitti e costi che non sono il salario
D. il salario
C. profitti e costi che non sono il salario
23-01. il tasso di disoccupazione naturale è quel tasso che
A. non è definibile
B. prezzi attesi uguali a prezzi correnti
C. prezzi attesi minori prezzi correnti
D. prezzi attesi maggiori prezzi correnti
B. prezzi attesi uguali a prezzi correnti
23-02. l’equilibrio nel modello WS PS da
A. il tasso di disoccupazione naturale
B. non è definibile
C. il salario di riserva
D. il tasso di disoccupazione di equilibrio
A. il tasso di disoccupazione naturale
23-03. i prezzi attesi sono considerati in quale curva
A. non è definibile
B. PS
C. WS
D. sia in WS che in PS
C. WS
23-04. l’intercetta della curva PS nell’asse del salario reale è data da
A. dal markup
B. da uno fratto uno più markup
C. non è definibile
D. da uno più markup
B. da uno fratto uno più markup
23-05. nella rappresentazione grafica la curva PS è
A. non è definibile
B. parallela all’asse della u
C. crescente rispetto alla u
D. decrescente rispetto alla u
B. parallela all’asse della u
23-06. nella rappresentazione grafica la curva WS è
A. non è definibile
B. decrescente rispetto alla u
C. crescente rispetto alla u
D. parallela all’asse della u
B. decrescente rispetto alla u
23-07. cosa si intende per componente z nel modello WS
A. variabili che vanno a modificare negativamente il salario come ad esempio gli ammortizzatori sociali
B. non è definibile
C. variabili che vanno a modificare positivamente il salario come ad esempio il prezzo del petrolio
D. variabili che vanno a modificare positivamente il salario come ad esempio gli ammortizzatori sociali
D. variabili che vanno a modificare positivamente il salario come ad esempio gli ammortizzatori sociali
23-08. il salario reale nel modello WS dipende
A. positivamente da u e da z
B. non è definibile
C. positivamente da u e negativamente da z
D. negativamente da u e positivamente da z
D. negativamente da u e positivamente da z
23-09. il salario reale nel modello WS dipende
A. non è definibile
B. non dipende dalla disoccupazione
C. negativamente dalla disoccupazione
D. positivamente dalla disoccupazione
C. negativamente dalla disoccupazione
23-10. il salario reale nel modello WS dipende
A. negativamante dalla componente z
B. non è definibile
C. positivamente dalla componente z
D. non dipende dalla componenete z
C. positivamente dalla componente z
24-01. SE IL PREZZO DEL PETROLIO AUMENTA COSA SUCCEDE AL SALARIO REALE
A. non è definibile
B. RIMANE COSTANTE
C. DIMINUISCE
D. AUMENTA
C. DIMINUISCE
24-02. L’EQUILIBRIO NEL MODELLO WS-PS DEFINISCE
A. PREZZI CORRENTI UGUALE A PREZZI ATTESI
B. IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE NATURALE
C. non è definibile
D. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE
D. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE
24-03. LA PS HA PENDENZA
A. non è definibile
B. PARALLELA ALL’ASSE DELLE ASCISSE
C. NEGATIVA
D. POSITIVA
B. PARALLELA ALL’ASSE DELLE ASCISSE
24-04. LA WS HA PENDENZA
A. NEGATIVA
B. PARALLELA ALL’ASSE DELLE ASCISSE
C. non è definibile
D. POSITIVA
A. NEGATIVA
24-05. PER IL MODELLO WS-PS SI DEVE CONSIDERARE UN GRAFICO AVENTE ASISSE E ORDINATE
A. non è definibile
B. Y,P
C. P,W
D. u,W/P
D. u,W/P
24-06. Y INTESO COME PRODUZIONE DIPENDE
A. non è definibile
B. AN INTESO COME PRODUTTIVITA’ MEDIA DEL LAVORO PER IL NUMERO DEI LAVORATORI
C. AN INTESO COME PRODUTTIVITA’ PER ADDETTO LAVORATIVO
D. A*N INTESO COME NUMERO DEI LAVORATORI
B. A*N INTESO COME PRODUTTIVITA’ MEDIA DEL LAVORO PER IL NUMERO DEI LAVORATORI
24-07. L’EQUAZIONE DELLA PS E’ DATA DA
A. non è definibile
B. P=(1+MARKUP)W
C. W/P=F(u,z)
D. W/P=1/(1+MARKUP)
D. W/P=1/(1+MARKUP)
24-08. COSA INDICA IL MARKUP
A. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE
B. TUTTI I COSTI DIVERSI DA W
C. IL RICARICO DELL’IMPRENDITORE
D. non è definibile
A. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE
24-09. SE I MERCATI FOSSERO IN CONCORRENZA PERFETTA ALLORA
A. NESSUNA RISPOSTA E’ CORRETTA
B. non è definibile
C. P=(1+MARKUP)W
D. P=W
D. P=W
24-10. I P DIPENDONO
A. DALLA FUNZIONE DI PRODUZIONE
B. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE
C. POSITIVAMENTE DAI COSTI DI PRODUZIONE
D. non è definibile
B. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE
24-11. COSA SUCCEDE AL MODELLO WS-PS SE AUMENTA IL PREZZO DEL PETROLIO
A. WS SI TRASLA IN ALTO A DESTRA
B. non è definibile
C. PS SI TRASLA IN BASSO
D. NESSUNA RISPOSTA E’ CORRETTA
C. PS SI TRASLA IN BASSO
24-12. COSA SUCCEDE AL MODELLO WS-PS SE AUMENTA IL SUSSIDIO DI DISOCCUPAZIONE
A. LA PS SI TRASLA IN BASSO
B. non è definibile
C. LA WS SI TRASLA IN ALTO A DESTRA
D. NESSUNA RISPOSTA E’ CORRETTA
C. LA WS SI TRASLA IN ALTO A DESTRA
25-01. la produzione naturale corrisponde (nel nostro modello semplificato)
A. non è definibile
B. forza lavoro che molitplica uno meno il tasso di disoccupazione naturale
C. forza lavoro fratto disoccupati a livello naturale
D. forza lavoro che moltiplica uno più il tasso di disoccupazione naturale
B. forza lavoro che molitplica uno meno il tasso di disoccupazione naturale
25-02. i P, in base al modello AS, dipendono
A. negativamente dai prezzi attesi dal livello di disoccupazione positivamente dalla z e dal markup
B. non è definibile
C. positivamente dai prezzi attesi, dalla disoccupazione, dallo z e dal markup
D. positivamente dai prezzi attesi, dalla z, dal markup e negativamente dalla disoccupazione
D. positivamente dai prezzi attesi, dalla z, dal markup e negativamente dalla disoccupazione
25-03. per costruire la AS, si deve partire
A. dal livello dei prezzi e sostituire il salario con la sua equazione
B. non è definibile
C. dal salario reale
D. dal modello WS PS
A. dal livello dei prezzi e sostituire il salario con la sua equazione
25-04. l’equazione dei prezzi, dipende
A. dal salario, negativamente
B. dal salario, positivamente
C. non dipende dal salario
D. non è definibile
B. dal salario, positivamente
25-05. l’equazione del salario, dipende
A. non dipende dai prezzi
B. prezzi correnti
C. non è definibile
D. prezzi attesi
D. prezzi attesi
25-06. nella funzione WS considerando il tasso di disoccupazione scorporato, il salario reale dipende dalla forza lavoro
A. no
B. non è definibile
C. si, positivamente
D. si, negativamente
A. no
25-07. nella funzione WS considerando il tasso di disoccupazione scorporato, il salario reale dipende dal reddito
A. si, negativamente
B. no
C. non è definibile
D. si, positivamente
B. no
o
D. si, positivamente
25-08. lo svolgimento della formula del tasso di disoccupazione porta a
A. occupati fratto forza lavoro
B. uno più (occupati fratto forza lavoro)
C. uno meno(occupati fratto forza lavoro)
D. non è definibile
C. uno meno(occupati fratto forza lavoro)
25-09. la produzione naturale corrisponde (nel nostro modello semplificato)
A. non è definibile
B. agli occupati a livello naturale
C. alla produttività media a livello naturale
D. ai disoccupati a livello naturale
B. agli occupati a livello naturale
25-10. cosa si intende per tasso naturale di disoccupazione
A. non è definibile
B. è quel tasso che corrisponde ai lavoratori scoraggiati
C. è quel tasso che corrisponde ad un livello dei prezzi correnti uguali a quelli attesi
D. è quel tasso che corrisponde alla disoccupazione corrente
C. è quel tasso che corrisponde ad un livello dei prezzi correnti uguali a quelli attesi
25-11. secondo il modello AS i prezzi dipendono
A. positivamente dal reddito
B. negativamente dal reddito
C. non dipendono dal reddito
D. non è definibile
A. positivamente dal reddito
26-01. i p, nel modello AS, dipendono, tra le diverse variabili anche da
A. positivamente dal livello di reddito
B. negativamente dal livello di reddito
C. non dipendono dal reddito
D. non è definibile
A. positivamente dal livello di reddito
26-02. ci si muove lungo la AS se varia
A. y
B. non è definibile
C. i prezzi attesi
D. tutte le variabili che non sono Y
A. y
26-03. i p, nel modello AS dipendono, tra le diverse variabili anche da
A. positivamente dal markup
B. negativamente dal markup
C. non dipendono dal markup
D. non è definibile
A. positivamente dal markup
26-04. i p, nel modello AS dipendono, tra le diverse variabili anche da
A. negativamente dalla forza lavoro
B. non dipendono dalla forza lavoro
C. non è definibile
D. positivamente dalla forza lavoro
A. negativamente dalla forza lavoro
26-05. per costruire graficamente la AS si deve partire dalla variazione
A. della disoccupazione
B. non è definibile
C. dei prezzi
D. della produzione
D. della produzione
26-06. la AS dipende da Y
A. no
B. non è definibile
C. si, negativamente
D. si, positivamente
D. si, positivamente
26-07. la AS si trasla se varia
A. non è definibile
B. tutte le variabili della AS
C. Y
D. tutte le variabili che non sono Y
D. tutte le variabili che non sono Y
26-08. i p, nel modello AS dipendono, tra le diverse variabili anche da
A. dipendono negativamente dalla variabile z
B. non è definibile
C. dipendono positivamente dalla variabile z
D. non dipendono dalla variabile z
C. dipendono positivamente dalla variabile z
27-01. se i prezzi variano si trasla la
A. non trasla nè la IS né la LM
B. LM
C. non è definibile
D. IS
B. LM
27-02. la AD si trasla se varia
A. non è definibile
B. tutte le variabili che non sono P
C. la disoccupazione
D. P
B. tutte le variabili che non sono P
27-03. la AD dipende
A. non dipende dai prezzi
B. negativamente dai prezzi
C. positivamente dai prezzi
D. non è definibile
B. negativamente dai prezzi
27-04. la domanda aggregata descrive
A. come varia il prezzo al variare di Y
B. come varia Y al variare dei prezzi
C. non è definibile
D. come varia il prezzo al variare della disoccupazione
B. come varia Y al variare dei prezzi
27-05. per costruire la AD dobbiamo partire dal modello
A. AS
B. WS PS
C. non è definibile
D. IS LM
D. IS LM
27-06. la curva IS dipende
A. non dipende dal livello dei P
B. positivamente dal livello dei P
C. non è definibile
D. negativamente dal livello dei P
A. non dipende dal livello dei P
27-07. la curva LM dipende
A. positivamente dal livello dei P
B. non è definibile
C. negativamente dal livello dei P
D. non dipende dal livello dei P
C. negativamente dal livello dei P
27-08. l’equilibrio nel modello IS LM è dato
A. dai W/P e u
B. da i ed Y
C. non è definibile
D. da P ed Y
B. da i ed Y
27-09. un aumento dei prezzi muove la LM come una
A. una politica fiscale restrittiva
B. non è definibile
C. una politica monetaria espansiva
D. una politica monetaria restrittiva
D. una politica monetaria restrittiva
27-10. per costruire la curva AD si parde da una variazione di
A. G
B. P
C. Y
D. non è definibile
B. P
27-11. ci si muove lungo la AD se
A. se varia P
B. variano tutte quelle variabili che non sono P
C. non è definibile
D. se varia la disoccupazione
A. se varia P
28-01. COME SI CALCOLA IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE u
A. u=1-(N/L)
B. non è definibile
C. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE
D. u=1-(Y/L)
C. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE
28-02. PER LA COSTRUZIONE DELLA AS SI DEVONO CONSIDERARE
A. IS-LM
B. EQUAZIONE DEI PREZZI E DEI SALARI NOMINALI
C. WS-PS
D. non è definibile
B. EQUAZIONE DEI PREZZI E DEI SALARI NOMINALI
28-03. PER LA COSTRUZIONE DELLA AS IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE DEVE ESSERE SOSTITUITO CON
A. 1-(Y/L)
B. non è definibile
C. 1-(N/L)
D. un
A. 1-(Y/L)
28-04. LA AS METTE IN RELAZIONE P CON
A. non è definibile
B. P ATTESI, MARKUP E z POSITIVAMENTE E Y NEGATIVAMENTE
C. P ATTESI, MARKUP, z E 1-(Y/L) POSITIVAMENTE
D. P ATTESI, MARKUP, z E Y POSITIVAMENTE
D. P ATTESI, MARKUP, z E Y POSITIVAMENTE
28-05. LA AS E’ COSTRUITA IN UN DIAGRAMMA AVENTE ASCISSE ED ORDINATE
A. non è definibile
B. u, W/P
C. Y, i
D. Y, P
D. Y, P
28-06. LA AS SI TRASLA IN ALTO A SINISTRA SE
A. Y
B. P> P ATTESI
C. non è definibile
D. P<P ATTESI
B. P> P ATTESI
28-07. PER LA COSTRUZIONE DELLA AD SI DEVE CONSIDERARE
A. EQUAZIONE DEI PREZZI E DEI SALARI NOMINALI
B. non è definibile
C. IS-LM
D. WS-PS
C. IS-LM
28-08. PER LA COSTRUZIONE DELLA AD SI DEVE VARIARE NEL MODELLO IS-LM
A. non è definibile
B. G
C. M
D. P
D. P
28-09. LA CURVA AD HA UNA PENDENZA
A. POSITIVA
B. PARALLELA ALL’ASSE DELLE ASCISSE
C. NEGATIVA
D. non è definibile
C. NEGATIVA
28-10. I PUNTI TROVATI GRAZIE ALLA DOMANDA PRECEDENTE SI DEVONO TRASLARE IN UN DIAGRAMMA AVENTE ASCISSE E ORDINATE
A. Y, i
B. non è definibile
C. Y, P
D. u, W/P
C. Y, P
28-11. LA CURVA AD SI TRASLA IN BASSO A DESTRA SE SI ATTUA UNA POLITICA
A. MONETARIA ESPANSIVA
B. FISCALE ESPANSIVA
C. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE
D. non è definibile
C. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE
Domanda: in ALTO a destra (nei test di fine lezione)
28-12. LA AS HA UNA PENDENZA
A. NEGATIVA
B. POSITIVA
C. non è definibile
D. PARALLELA ALL’ASSE DELLE ASCISSE
B. POSITIVA
29-01. per costruire la AD si deve partire da una variazione
A. del markup
B. del reddito
C. della moneta nominale
D. del prezzo
D. del prezzo
29-02. per costruire la AS si deve partire da una variazione
A. della forza lavoro
B. del reddito
C. del markup
D. del prezzo
B. del reddito
29-03. nel modello AD, Y dipende
A. positivamente dalla moneta e dalla spesa pubblica e negativamente dall’imposizione fiscale
B. negativamente dalla monete, dalla spesa pubblica e dall’imposizione fiscale
C. positivamente dai P attesi, dal markup e da z e negativamente dal tasso di disoccupazione
D. positivamente dalla moneta, dalla spesa pubblica e dall’imposizione fiscale
A. positivamente dalla moneta e dalla spesa pubblica e negativamente dall’imposizione fiscale
29-04. se la produzione di equilibrio del modello AD AS e maggiore di quella naturale allora
A. i prezzi saranno superiori ai prezzi attesi. i prezzi correnti scenderanno fino a che non torneranno in ugualianza con i prezzi attesi
B. i prezzi saranno inferiori ai prezzi attesi. questi scenderanno fino a che non tornerà l’uguaglianza con i prezzi correnti
C. i prezzi saranno superiori ai prezzi attesi. i prezzi attesi saliranno fino a che non tornerà l’uguaglianza con i prezzi correnti
D. i prezzi correnti coincidono con i prezzi attesi
C. i prezzi saranno superiori ai prezzi attesi. i prezzi attesi saliranno fino a che non tornerà l’uguaglianza con i prezzi correnti
29-05. ci si muove lungo la AS se
A. variano tutte le sue variabili che non sono Y
B. se varia Y
C. se varia l’inflazione
D. se varia il tasso naturale di disoccupazione
B. se varia Y
29-06. la curva AS trasla con
A. se variano tutte le sue variabili che non sono il reddito
B. poliche monetarie
C. poliche fiscali
D. se varia Y
A. se variano tutte le sue variabili che non sono il reddito
29-07. ci si muove lungo la curva AD per variazioni di
A. politica fiscale
B. politica monetaria
C. P
D. Y
C. P
29-08. la curva AD si trasla con
A. politica monetaria
B. tutte le risposte sono corrette
C. nessuna delle risposte è corretta
D. politica fiscale
B. tutte le risposte sono corrette
29-09. nel modello AS, i P dipendono
A. positivamente dai prezzi attesi, dal markup, da Y e da z
B. positivamente dalla moneta reale, dalla spesa pubblica e negativamente dall’imposizione fiscale
C. positivamente da prezzi attesi, markup, disoccupazione e z
D. negativamente da prezzi attesi, markup, disoccupazione e z
A. positivamente dai prezzi attesi, dal markup, da Y e da z
29-10. se la produzione di equilibrio del modello AD AS e maggiore di quella naturale allora
A. la disoccupazione è inferiore a quella naturale ed i prezzi sono inferiori di quelli attesi
B. la disoccupazione è inveriore a quella naturale ed i prezzi sono uguali ai prezzi attesi
C. la disoccupazione è inferiore a quella naturale e i prezzi sono maggiori di quelli attesi
D. la disoccupazione coincide con quella naturale ed i prezzi sono uguali a quelli attesi
C. la disoccupazione è inferiore a quella naturale e i prezzi sono maggiori di quelli attesi
30-01. se la produzione corrente è superiore rispetto a quella naturale, tra breve e medio periodo allora
A. le variazioni di prezzo atteso non variano AS
B. i prezzi attesi inferiori ai prezzi correnti saliranno fino a riportare la AS al punto di Yn in altro a sinistra
C. i prezzi attesi e correnti sono uguali
D. i prezzi attesi sono superiori ai prezzi correnti e diminuiranno portando una AS in basso a destra fino al punto di Yn
B. i prezzi attesi inferiori ai prezzi correnti saliranno fino a riportare la AS al punto di Yn in altro a sinistra
30-02. se partiamo da un livello di produzione pari alla naturale e c’è una politica monetaria espansiva, allora si avrà
A. la produzione naturale si sposta a destra
B. la produzione naturale si sposta a sinistra
C. la produzione corrente diventa inveriore a quella naturale
D. la produzione corrente diventa superiore a quella naturale
D. la produzione corrente diventa superiore a quella naturale
30-03. se la produzione corrente diventa superiore rispetta alla naturale, allora
A. i prezzi attesi sono superiori a quelli correnti
B. i prezzi attesi sono inferiori a quelli correnti
C. il prezzi attesi sono superiori a quelli correnti e si abbasseranno fino a tornare in uguaglianza
D. i prezzi attesi sono uguali a quelli correnti
B. i prezzi attesi sono inferiori a quelli correnti
30-04. nel modello IS LM una politica monetaria, muove la curva
A. IS
B. WS
C. PS
D. LM
D. LM
30-05. una politica monetaria restrittiva nel modello IS LM porta ad
A. si riduce i ed aumenta Y
B. aumenta i ed Y
C. diminuisce i ed Y
D. aumenta i e si riduce Y
D. aumenta i e si riduce Y
30-06. come può essere fatta una politica monetaria restrittiva dalla banca centrale
A. aumentando l’imposizione fiscale
B. vendendo titoli nel mercato aperto
C. creando infrastrutture
D. comprando titoli nel mercato aperto
B. vendendo titoli nel mercato aperto
30-07. una politica monetaria espansiva porta nel modello IS LM ad
A. riduzione di y e aumento di i
B. aumento di y e riduzione di i
C. riduzione di y ed i
D. aumento di y ed i
B. aumento di y e riduzione di i
30-08. l’equilibrio statico di medio periodo è dato da un livello di produzione
A. uguale al livello naturale
B. minore del livello naturale
C. diverso dal livello naturale
D. maggiore del livello naturale
A. uguale al livello naturale
30-09. una politica monetaria espansiva, sposta
A. la AS in alto a sinistra
B. la AS in basso a destra
C. la AD in alto a destra
D. la AD in basso a sinistra
C. la AD in alto a destra
31-01. nel modello IS LM la politica monetaria espansiva di breve periodo porta
A. ad un primo spostamento della LM a destra in basse e subito un salto in alto a sinistra
B. ad un primo spostamento della LM a sinistra in altro e poi un salto a destra in basso
C. uno spostamento della IS in alto a destra
D. uno spostamento della IS in basso a sinistra
A. ad un primo spostamento della LM a destra in basse e subito un salto in alto a sinistra
31-02. se i prezzi sono maggiori di quelli attesi allora
A. i prezzi attesi aumenteranno per arrivare al livello di quelli correnti
B. i prezzi attesi diminuiranno per arrivare al punto di essere aguali a quelli correnti
C. la disoccupazione naturale è uguale a quella attesa
D. i prezzi correnti si abbasseranno per inserguire quelli attesi
A. i prezzi attesi aumenteranno per arrivare al livello di quelli correnti
31-03. nel modello IS LM la politca monetaria espansiva nel medio poriodo porterà ad un equilirbio
A. una produzione minore di quella iniziale con un tasso di interesse costante
B. una produzione uguale a quella iniziale con un interesse più alto rispetto a quello inziale
C. una produzione uguale a quella iniziale con un interesse costante
D. una produzione maggiore di quella iniziare con un tasso di interesse costante
C. una produzione uguale a quella iniziale con un interesse costante
31-04. nel medio periodo dopo una politica monetaria espansiva si avrà
A. i prezzi correnti sono uguali a quelli attesi ad un livello superiore rispetto all’equiilibrio iniziale
B. i prezzi correnti sono uguali a quelli attesi ad un livello inferiore rispetto a quello iniziale
C. i prezzi correnti sono inferiori a quelli attesi
D. i prezzi correnti sono superiori a quelli attesi
A. i prezzi correnti sono uguali a quelli attesi ad un livello superiore rispetto all’equiilibrio iniziale
31-05. se la produzione è superiore a quella naturale allora
A. i prezzi sono minori di quelli attesi
B. la disoccupazione è uguale a quella naturale
C. i prezzi sono maggiori di quelli attesi
D. i prezzi sono uguali a quelli attesi
C. i prezzi sono maggiori di quelli attesi
31-06. nel modello AD AS in equilibrio statico se c’è una politica monetaria espansiva allora
A. una produzione minore di quella naturale e dei prezzi maggiori di quelli attesi
B. una produzione maggiore di quella naturale e de prezzi superiori di quelli attesi
C. una produzione maggiore di quella naturale e dei prezzi inferiori di quelli attesi
D. una produzione minore di quella naturale e dei prezzi inferiori di quelli attesi
B. una produzione maggiore di quella naturale e de prezzi superiori di quelli attesi
31-07. se i prezzi attesi salgono allara nel modella AD AS
A. la AS si sposta in alto a sinistra
B. la AD si muove in alto a destra
C. la AD si muove in basso a sinistra
D. la AS si sposta in basso a destra
A. la AS si sposta in alto a sinistra
31-08. se vi è una politica monetaria espansiva allora nel modello AD AS
A. la AD si muove in alto a destra
B. la AD si muove in basso a sinistra
C. la AS si muove in alto a sinistra
D. la AS si muove in basso a destra
A. la AD si muove in alto a destra
31-09. dopo una politica monetaria espansiva e un livello di Y superiore ad Yn tra il breve ed il medio periodo
A. la AS si sposterà in basso a destra fino ad arrivare al punto di Y uguale Yn
B. la AD si sposterà per tornare ad Y uguale ad Yn
C. la AD tornerà al punto di partenza
D. la AS si sposterà in alto a sinistra fino ad arrivare ad Y uguale Yn
D. la AS si sposterà in alto a sinistra fino ad arrivare ad Y uguale Yn
31-10. nel medio periodo dopo una politica monetaria espansiva si avrà
A. Y uguale ad Yn
B. Yminore di Yn
C. Y maggiore di Yn
D. un salario uguale a quello di riserva
A. Y uguale ad Yn
32-01. una politica fiscale restrittiva porterà nel modello AD AS
A. Y uguale ad Yn e prezzi uguali a prezzi attesi
B. una disoccupazione uguale alla disoccupazione naturale
C. Y minore di Yn e prezzi minori dei prezzi attesi
D. Y maggiore di Yn e i prezzi maggiori dei prezzi attesi
C. Y minore di Yn e prezzi minori dei prezzi attesi
32-02. ci si muove lungo la AS se varia
A. M/G/T
B. Y
C. L
D. P
B. Y
32-03. la AS tralsa se varia
A. Y
B. P attesi/markup/forza lavoro/z
C. G/M/T
D. prezzi correnti
B. P attesi/markup/forza lavoro/z
32-04. la AD trasla se varia
A. G/T/M
B. u
C. P
D. W
A. G/T/M
32-05. ci si muove lungo AD se varia
A. W
B. P
C. u
D. M/G/T
B. P
32-06. la LM tralsa se si muove
A. W
B. G e o T
C. M e/o P
D. u
C. M e/o P
32-07. ci si muove lungo IS se
A. se varia P
B. se varia i
C. se varia Y
D. se varia u
B. se varia i
32-08. una politica fiscale restrittiva nel modello IS LM porta
A. ad un movimento dalla LM in altro a sinistra
B. ad un movimento della LM in basso a destra
C. ad un movimento della IS in basso a sinistra
D. ad un movimento della IS in alto a destra
C. ad un movimento della IS in basso a sinistra
32-09. la IS trasla se
A. varia W
B. varia G e T
C. varia M e P
D. se variani i prezzi attesi
B. varia G e T
32-10. una politica fiscale restrittiva nel modello IS LM porta
A. diminuisce y ed aumenta i
B. diminuisce y ed i
C. aumenta y e diminuisce i
D. aumenta y ed i
B. diminuisce y ed i
32-11. ci si muove lungo la LM se varia
A. i
B. u
C. P
D. Y
D. Y
33-01. nel modello AD AS una politica fiscale restrittiva partendo da un equilibrio statitco porterà nel breve periodo
A. prezzi correnti inferiori a quelli attesi
B. prezzi correnti superiori a quelli attesi
C. disoccupazione inferiore a quella naturale
D. prezzi correnti uguali a quelli attesi
A. prezzi correnti inferiori a quelli attesi
33-02. nel modello AD AS una politica fiscale restrittiva partendo da un equilibrio statitco porterà nel medio periodo ad uno spostamento della AS fino
A. fino a che i prezzi correnti non inferiori ai prezzi attesi
B. fino a che i prezzi correnti non saranno superiori a i prezzi attesi
C. fino a che i prezzi correnti sono saranno uguali ai prezzi attesi
D. fino a che la disoccupazione non sarà superiore a quella naturale
C. fino a che i prezzi correnti sono saranno uguali ai prezzi attesi
33-03. se la produzione è inferiore rispetto a quella naturale allora
A. i prezzi attesi aumenteranno fino ad arrivare ad uguagliare i prezzi correnti
B. i prezzi attesi sono uguali a quelli correnti
C. i prezzi attesi diminuiranno fino ad arrivare ad uguagliare i prezzi correnti
D. la disoccupazione corrente è uguale a quella naturale
C. i prezzi attesi diminuiranno fino ad arrivare ad uguagliare i prezzi correnti
33-04. nel modello AD AS una politica fiscale restrittiva partendo da un equilibrio statitco porterà nel breve periodo ad uno spostamento della
A. AD in alto a destra
B. AS in alto a sinistra
C. AD in basso a sinistra
D. AS in basso a destra
C. AD in basso a sinistra
33-05. nel modello AD AS una politica fiscale restrittiva partendo da un equilibrio statitco porterà nel medio periodo ad uno spostamento della
A. AS in alto a sinistra
B. AD in basso a sinistra
C. AD in alto a destra
D. AS in basso a destra
D. AS in basso a destra
33-06. nel modello AD AS una politica fiscale restrittiva partendo da un equilibrio statitco porterà nel breve periodo
A. una produzione superiore a quella naturale
B. una disoccupazione inferiore a quella naturale
C. una produzione uguale a quella naturale
D. una produzione inferiore a quella naturale
D. una produzione inferiore a quella naturale
33-07. la AS nel medio periodo in condizioni di reddito diverso da quello naturale si muoverà graziei
A. markup
B. forza lavoro
C. prezzi correnti
D. prezzi attesi
D. prezzi attesi
33-08. nel modello IS LM una politica fiscale restrittiva partendo da un equilibrio statitco porterà nel medio periodo ad uno spostamento della
A. LM in alto a sinistra
B. LM in basso a destra
C. IS in basso a sinistra
D. IS in alto a destra
B. LM in basso a destra
33-09. nel modello IS LM una politica fiscale restrittiva partendo da un equilibrio statitco porterà nel medio periodo ad un equilibrio
A. produzione inferiore a quella naturale ad un tasso di interesse costante
B. produzione uguale alla produzione naturale a tasso di interesse costante
C. produzione uguale alla produzione naturale ad un tasso di interesse inferiore
D. produzione uguale alla produzione naturale ad un tasso di interesse superiore
C. produzione uguale alla produzione naturale ad un tasso di interesse inferiore
33-10. una politica fiscale restrittiva in un modello IS LM farà muovere
A. la LM in alto a sinistra
B. la LM in basso a destra
C. la IS in basso a sinistra
D. la IS in alto a destra
C. la IS in basso a sinistra
34-01. se il prezzo del petrolio aumenta cosa succede
A. nel modello WS PS la disoccupazione naturale diminuisce
B. nel modello AD AS si muove la AD in basso a destra
C. nel modello WS PS la disoccupazione naturale aumenta
D. nel modello IS LM si muove la IS in basso a destra
C. nel modello WS PS la disoccupazione naturale aumenta
34-02. se la disoccupazione naturale è maggiore di quella corrente
A. allora Y minore di Yn e i P maggiori dei P attesi
B. allora Y maggiore di Yn e i P minori dei P attesi
C. allora Y maggiore di Yn e i P maggiori dei P attesi
D. allora Y minore di Yn e i P minori dei Pattesi
C. allora Y maggiore di Yn e i P maggiori dei P attesi
34-03. una variazione del prezzo del petrolio modifica
A. tutte le risposte sono corrette
B. la disoccupazione naturale
C. il livello di uguaglianza tra prezzi attesi e prezzi correnti
D. nessuna delle risposte è corretta
A. tutte le risposte sono corrette
34-04. il prezzo del petrolio si trova dentro quale modello
A. AS
B. AD
C. LM
D. IS
A. AS
34-05. il markup si trova dento quale modello
A. AD
B. AS
C. IS
D. LM
B. AS
34-06. cosa si intende per markup
A. margine di profitto lordo
B. ricarico
C. tutti i costi che non sono il lavoro più i profitti netti
D. tutte le risposte sono corrette
D. tutte le risposte sono corrette
34-07. cosa comprende il markup
A. salario
B. prezzo del petrolio
C. tutte le risposte sono corrette
D. prezzo dei prodotti finali
B. prezzo del petrolio
34-08. cosa comprende il markup
A. profitti netti
B. tutte le risposte sono corrette
C. profitto lordo
D. costi non imputabili al lavoro
B. tutte le risposte sono corrette
35-01. dietro le quinte, nel modello IS LM,
A. l’aumento dei prezzi porta ad una variazione della LM in basso a destra
B. l’aumento dei prezzi porta ad una variazione della IS in alto a destra
C. l’aumento dei prezzi porta ad una variazione della LM in altro a sinsitra
D. l’aumento dei prezzi porta ad una variazione della IS in basso a sinistra
C. l’aumento dei prezzi porta ad una variazione della LM in altro a sinsitra
35-02. il nuovo livello di equilibrio statico rispetto all’iniziale dopo un aumento dei prezzi del petrolio
A. produzione e prezzi uguali all’equilibrio precedente
B. non si possono confrontare
C. produzione maggiore a prezzi inferiori
D. produzione minore a prezzi superiori
D. produzione minore a prezzi superiori
35-03. un equilibrio statico nel breve periodo si ha quando
A. i P sono uguali a P attesi
B. la Y è uguale alla Yn
C. il modello AD AS è in produzione naturale e prezzi correnti uguali a prezzi attesi
D. tutte le risposte sono corrette
D. tutte le risposte sono corrette
35-04. se la produzione è maggiore della produzione naturale allora
A. i prezzi attesi diminuiranno facendo traslare
B. i prezzi attesi diminuiranno facendo traslare la AS in basso a destra
C. i prezzi attesi aumenteranno facendo traslare la AS in basso a destra
D. i prezzi attesi aumenteranno facendo trasalre la AS in alto a sinistra
D. i prezzi attesi aumenteranno facendo trasalre la AS in alto a sinistra
35-05. se la produzione è maggiore della produzione naturale allora
A. non si puo sapere il rapporto trai i prezzi
B. i prezzi sono minorei dei prezzi attesi
C. i prezzi sono maggiori dei prezzi attesi
D. i prezzi sono uguali ai prezzi attesi
C. i prezzi sono maggiori dei prezzi attesi
35-06. nel modello AD AS dopo un aumento del prezzo del petrolio
A. la AD si sposta in altro a destra
B. la AD si sposta in basso a sinistra
C. la AS si sposta in altro a destra
D. la AS si sposta in basso a sinistra
C. la AS si sposta in altro a destra
35-07. se si muove l’equilibrio nel modello WS PS allora
A. si modifica la disoccupazione naturale
B. tutte le risposte sono corrette
C. si modifica la produzione naturale
D. si modifica il livello dei prezzi attesi uguali ai prezzi correnti
B. tutte le risposte sono corrette
o
A. si modifica la disoccupazione naturale
35-08. se aumenta il prezzo del petrolio allora
A. la PS si sposta in basso portando ad una disoccupazione maggiore
B. la PS si sposta in alto portando ad una disoccupazione minore
C. la WS si sposta in basso portando ad una disoccupazione minore
D. la WS si sposta il alto portando ad una disoccupazione maggiore
A. la PS si sposta in basso portando ad una disoccupazione maggiore
35-09. un equilibrio statico nel breve periodo si ha quando
A. Y uguale a Yn
B. Y minore di Yn
C. tutte le risposte sono corrette
D. la Y maggiore di Yn
A. Y uguale a Yn
35-10. un equilibrio statico nel breve periodo si ha quando
A. tutte le risposte sono corrette
B. P uguale a P attesi
C. P maggiore di P attesi
D. P minore di P attesi
B. P uguale a P attesi