Osservazione Flashcards
COSA VUOL DIRE OSSERVARE?
Vuol dire: «Considerare con sguardo attento, allo scopo di scoprire qualcosa, a occhio nudo o con l’aiuto di strumenti.»
Quali sono gli ambiti di applicazione dell’osservazione?
- Ricerca.
- Consultazione.
- Intervento clinico.
- Contesti socio-educativi.
Che caratteristiche deve avere l’osservazione in ambito scientifico?
L’osservazione:
- è sistematica
- è programmata
- rileva le variabili indipendenti come si verificano naturalmente, (non le manipola)
- ha finalità descrittiva, (non stabilisce relazioni causa-effetto)
- richiede la sospensione del giudizio
Perché è importante che gli osservatori siano addestrati all’osservazione?
Perché tramite l’addestramento, la discrepanza tra due osservatori dovrebbe ridursi sensibilmente fino a raggiungere un buon livello di accordo.
Come si definisce il comportamento? E cosa costituisce un comportamento?
Il comportamento è quella porzione di interazione dell’organismo con l’ambiente; un movimento situabile spazialmente e temporalmente che provoca un cambiamento visibile all’interno dell’ambiente stesso.
Un comportamento è costituito da:
* Azioni di un individuo percepibili tramite uno dei cinque sensi.
* Almeno due persone devono concordare sulla manifestazione comportamentale.
* Deve passare il “test del morto”. (se anche un morto è in grado di fare la stessa cosa, non siamo davanti ad un comportamento)
Che caratteristiche deve avere la definizione operazionale di un comportamento?
Fai un esempio.
- Deve essere chiara.
- Deve contenere riferimenti a caratteristiche osservabili e misurabili.
- Può contenere riferimenti temporali.
- Non deve andare oltre la descrizione.
Esempio:
-Comportamento: stereotipia
-Definizione non operazionale: Eccitazione, comportamento bizzarro e immotivato
-Definizione operazionale: Sfarfallare, saltellare sul posto
Osservazione diretta vs indiretta
OSSERVAZIONE DIRETTA:
- Raccolta dei dati mediante osservatori addestrati
- Può essere naturalistica o controllata.
OSSERVAZIONE INDIRETTA:
- Condotta con strumenti (es. questionari, interviste, test).
Queste modalità di osservazione si differenziano per il tipo di influenza esercitata dall’osservatore e per le procedure adottate. Ognuna presenta vantaggi e svantaggi–> decidere in base a scopo indagine e caratteristiche dati.
Caratteristiche, vantaggi e limiti delle osservazioni naturalistiche
1-Caratteristiche: Sono rilevati i comportamenti nei contesti quotidiani
2-Vantaggi:
-Utili per descrivere il comportamento spontaneo nei contesti quotidiani
-Aiutano a illustrare i processi di interazione sociale
3-Limiti:
-É difficile valutare l’influenza dei diversi fattori
-Non adatte a rilevare i comportamenti poco frequenti
Caratteristiche, vantaggi e limiti delle osservazioni in condizioni controllate
1-Caratteristiche: Sono rilevati i comportamenti messi in atto in situazioni preordinate
2-Vantaggi:
-Tutti i soggetti vengono esaminati nelle stesse condizioni
-É possibile confrontare in modo controllato le reazioni dei soggetti a diverse situazioni
3-Limiti:
-Le situazioni possono essere poco naturali
-Non consentono di conoscere l’esperienza soggettiva dei soggetti
Caratteristiche, vantaggi e limiti delle osservazioni indirette (interviste o questionari)
1-Caratteristiche: I soggetti rispondono a domande di persona o su questionario
2-Vantaggi:
-Rivelano l’esperienza soggettiva del soggetto
-Sono mezzi economici per conoscere in profondità i soggetti
-Sono abbastanza flessibili da lasciare spazio all’espressione libera del soggetto
3-Limiti:
-I soggetti tendono a compiacere l’intervistatore
-La memoria dell’intervistato è spesso non accurata e incompleta
Da cosa dipendono la scelta del metodo e la scelta della tecnica nell’osservazione?
La scelta del METODO dipende dalla natura delle domande di ricerca:
Relazioni causali –> manipolazione sperimentale
Descrizione fenomeno –> osservazione
La scelta della TECNICA dipende dal tipo di problema esaminato:
Le tecniche di rilevazione di tipo osservativo si fondano sul giudizio di un osservatore umano.
Non vi è coincidenza tra metodo e tecnica
Principi, procedura e obbiettivi dell’approccio ecologico
PRINCIPI
1) Interdipendenza tra organismo, comportamento e ambiente.
2) Necessità di indagare funzionamento individuale dove si manifesta naturalmente. (Come cambiano gli schemi comportamentali degli individui a seconda del setting?)
3) Lo schema comportamentale è indipendente dalla persona che lo mette in atto: dipende da particolare ambiente spazio-temporale, e l’ambiente esiste indipendentemente dallo schema comportamentale osservato.
4) Non ci si riferisce a comportamento individuale ma collettivo!
PROCEDURA
Vengono colti gli specimen record (registrazione di campioni comportamentali), attraverso la descrizione narrativa. Nella descrizione viene preso nota del contesto (behavior setting), del tempo, del protocollo in unità rappresentate da azioni (chiamate behavior episode), il come del comportamento, mantenendo separati commenti e descrizione di eventi.
OBBIETTIVI
Descrive le relazioni tra gli organismi viventi e gli ambienti in cui essi vivono, indaga unità complesse (azioni), il come di un’azione, un evento diretto ad uno scopo; con l’obbiettivo di produrre inferenze.
Quali sono i punti di forza e i limiti dell’approccio ecologico? Che tipo di osservatore troviamo in quest’approccio?
PUNTI DI FORZA
-Comportamento non è mai scardinato dal suo contesto.
-Viene messa in evidenza l’intera sequenza: evento, antecedenti e conseguenti
LIMITI
-Complessa raccolta dati.
-Complessa analisi
OSSERVATORE
- Partecipe
Principi, procedura e obbiettivi dell’approccio etologico
PRINCIPI
1) Etologia nata da combinazione di zoologia, biologia e psicologia. Inizialmente si occupava solo del comportamento animale, poi interesse anche per quello umano (in ambiente naturale).
2) Forte critica agli atteggiamenti interpretativi, aderenza al dato osservativo.
PROCEDURA
La rilevazione avviene attraverso l’etogramma: ovvero un catalogo comportamentale nella quale i comportamenti complessi vengono scomposti e ridotti alle componenti elementari.
OBBIETTIVI
Descrivere i comportamenti (unità semplici, osservabili, non dirette ad uno scopo, es. posture, espressioni) degli organismi viventi nei loro ambienti naturali, in modo completo, imparziale e dettagliato, senza pretendere di fare inferenze su motivazioni/intenzioni/emozioni.
Quali sono i punti di forza e i limiti dell’approccio etologico? Che tipo di osservatore troviamo in quest’approccio?
PUNTI DI FORZA
-Efficace nello studio della prima infanzia
-Insegna che fenomeni vanno indagati nei contesti naturali e nel tempo
-Ha posto l’accento su comportamenti poco studiati ma molto rilevanti
LIMITI
-Implica comunque selezione di informazioni
-Micro-categorie possono oscurare il significato globale di comportamento in un contesto
-Se non c’è accordo tra osservatori vengono meno accuratezza e obiettività delle osservazioni
OSSERVATORE
- Distaccato
Principi, procedura e obbiettivi dell’approccio piagetiano
PRINCIPI
1) il pensiero nasce dall’azione, quindi è possibile arrivare alla logica del pensiero attraverso la ricostruzione della logica delle azioni.
PROCEDURA
Piaget sviluppa il colloquio clinico (esplorazione delle idee spontanee che il b. utilizza per spiegarsi la realtà), che si consolida poi nel metodo critico (al b. viene chiesto di spiegare il perché delle proprie azioni).
OBBIETTIVI
Rilevare la logica del comportamento del bambino.
Quali sono i punti di forza e i limiti dell’approccio piagetiano? Che tipo di osservatore troviamo in quest’approccio?
PUNTI DI FORZA
-Continuità e accuratezza delle descrizioni
-Ricchezza di informazioni e dettagli
-Intuizioni geniali
LIMITI
-Ipotesi forti possono condurre a conclusioni errate
OSSERVATORE
- Critico
Principi, procedura e obbiettivi dell’approccio psicoanalitico
PRINCIPI
1) Hanna Kennedy (1971) nota che non necessariamente i processi evolutivi reali corrispondono a quanto viene riportato nell’analisi.
2) Donald Winnicott (1940) suggerisce la necessità di distinguere profondo (eventi collocati lontano dall’esperienza attuale e dalla coscienza del soggetto) e precoce (bambino e suo ambiente di sviluppo nelle prime fasi di vita).
PROCEDURA
Il bambino viene osservato settimanalmente a casa, in interazione con la madre e con altri familiari, dalla nascita fino ai due anni. Setting: seminari settimanali di discussione e supervisione nel corso dei quali vengono analizzati vissuti e reazioni emotive degli osservatori.
OBBIETTIVI
Osservazione prolungata del b. in ambiente naturale allo scopo di indagare la relazione tra il b. e i familiari.
Quali sono i punti di forza e i limiti dell’approccio psicoanalitico? Che tipo di osservatore troviamo in quest’approccio?
PUNTI DI FORZA
-Descrizioni particolareggiate
-Enfasi sulla relazione
LIMITI
-Ruolo e posizione osservatore
-No controllo su attendibilità dei dati
OSSERVATORE
- Neutro e partecipante
Cosa devo scegliere per pianificare uno studio osservativo?
- Scelta dei soggetti.
- Scelta degli eventi.
- Scelta dei luoghi.
- Scelta della modalità delle osservazioni.