DSA Flashcards

1
Q

Identificazione dei soggetti con DSA secondo l’ICD-10

A

ICD-10: le modalità normali di acquisizione sono alterate già nelle fasi iniziali dello sviluppo tanto da far escludere opportunità di apprendimento. Sembrano derivare da anomalie nell’elaborazione cognitiva legate a qualche tipo di disfunzione biologica.

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2
Q

Eziologia dei DSA

A
  • Fattori organici:
    a) peso alla nascita
    b) gravidanza e parto
    c) tossicità ambiente esterno
    d) fattori genetici
    e) malattie infantili
  • Fattori non organici:
    a) socio-culturali
    b) familiari ed educativi
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3
Q

Quali criteri misurativi sono associati alle DSA?

A
  • Deviazione rispetto al proprio gruppo di riferimento, nel campo di apprendimento in questione
  • Ritardo rispetto alla propria fascia scolastica
  • Discrepanza fra un punteggio di abilità intellettiva e un punteggio di apprendimento
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4
Q

Elementi a cui prestare attenzione
nel porre diagnosi di DSA

A
  • La compromissione nell’area specifica di apprendimento deve essere significativa
  • Prestare attenzione al fatto che le varie forme di DSA si esprimono in modo diverso nelle varie fasi evolutive
  • Spesso le DSA sono associate ad altri disturbi
  • Dovremmo vedere un impatto negativo significativo sull’adattamento scolastico e/o vita quotidiana
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5
Q

COME SI DISTRIBUISCE IL QI? (punteggi con i gradi di gravità del ritardo mentale)

A

85-115 = INTELLIGENZA NELLA MEDIA
70-85 = BORDERLINE
70-55 = RM LIEVE (85%)
55-40 = RM MEDIO (10%)
40-25 = RM GRAVE (3-4%)
<25 = RM PROFONDO (1-2%)

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6
Q

strumento di Valutazione dell’intelligenza (al di là del QI)

A
  • Le Matrici Progressive (PM) di Raven
    1. Standard (PM38) per popolazione dai 12 ai 65 anni
    2. Colorate (PM47) per bambini dai 3 agli 11 anni
    3. Avanzate (APM) per valutare capacità avanzate di soggetti dagli 11 anni in su
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7
Q

Quali sono le sottocategorie nei disturbi della lettura, scrittura e di matematica?

A
  • Disturbi di lettura
    a) decodifica
    b) comprensione
  • Disturbi di scrittura
    a) disgrafia
    b) disortografia
  • Disturbi di matematica
    a) disturbi del calcolo (discalculie)
    b) disturbi nella soluzione di problemi
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8
Q

Quali sono le ulteriori categorie problematiche che incontriamo nell’infanzia, al di là delle DSA?

A
  • Disturbo da deficit attentivo con/senza iperattività
  • Sindrome non-verbale
  • Disturbo di apprendimento della lingua straniera
  • Disturbo specifico del linguaggio
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9
Q

Quali programmi/interventi possono venire utilizzati nei DSA

A

L’intervento sui DSA
* Interventi centrati sul deficit
* Interventi sulle componenti della prestazione
* Interventi sulle abilità generali
* Programmi percettivo-motori
* Programmi psico-linguistici
* Interventi sul controllo strategico

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10
Q

Differenza tra PEI e PEP

A

PEI: Il Piano Educativo Individualizzato è compilato sotto la diretta responsabilità della Scuola e dei Servizi socio-sanitari che hanno in carico il bambino/ragazzo.

PEP: Il Piano Didattico Personalizzato è invece redatto dal collegio degli insegnanti sotto la responsabilità del dirigente scolastico.

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11
Q

Cosa dice la LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 (Gazzetta Ufficiale N. 244 del 18 Ottobre 2010)?

A
  • Riconosce esistenza, bisogni e diritti dei bambini con Disturbo Specifico di Apprendimento.
  • Affida alla scuola il compito di costruire il Progetto Educativo Personalizzato, valutare l’efficacia della didattica proposta, formare gli insegnanti.
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12
Q

Che compiti svolge L’INSEGNANTE CURRICOLARE nelle DSA?

A
  • Identifica i casi sospetti e le persistenti difficoltà
  • Gestisce la comunicazione con la famiglia
  • Svolge attività didattiche mirate
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13
Q

Che RUOLO svolge la SCUOLA nelle DSA, secondo la legge?

A
  • Si occupa della formazione dei docenti sui DSA
  • Arriva all’identificazione precoce dei DSA tramite screening da parte di specialisti
  • Redige una didattica personalizzata
  • Valuta l’andamento dell’apprendimento, tramite il coinvolgimento di specialisti
  • Deve rendere disponibili le misure compensative e dispensative per lo studente
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14
Q

Cosa viene definito all’interno del PROGETTO EDUCATIVO PERSONALIZZATO (PEI) dell’alunno con DSA?

A

Il PEI è il punto di partenza dell’alunno DSA.

Definisce:
- gli obiettivi di apprendimento
- le metodologie didattiche
- gli strumenti compensativi
- le misure dispensative
- le modalità di verifica
- i criteri di valutazione

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15
Q

QUALI specifiche difficoltà SONO INDICATORI di DSA?

A
  • difficoltà nell’associazione grafema/fonema e/o
    fonema/grafema
  • mancato raggiungimento del controllo sillabico in
    lettura e/o scrittura
  • eccessiva lentezza nella lettura e scrittura
  • incapacità a produrre le lettere in stampato maiuscolo in modo riconoscibile
  • difficoltà nel riconoscimento di piccole quantità
  • problemi nella lettura e scrittura dei numeri entro il dieci
  • difficoltà nel calcolo orale entro la decina anche con supporto concreto
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16
Q

CHE COSA SI VALUTA NELLO
SCREENING per le DSA?

A

– Livello intellettivo generale
– Apprendimenti principali
– Valutazione del comportamento
– Valutazione fornita dagli insegnanti

17
Q

I 2 livelli di diagnosi nelle DSA

A
  • 1° livello: DIAGNOSI CLINICA:
    inquadramento diagnostico (ovvero, rilevo al presenza o meno del disturbo)
  • 2° livello: ESAME DIAGNOSTICO FUNZIONALE:
    approfondimento del profilo funzionale del disturbo, ricavando informazioni utili per il trattamento abilitativo (ovvero, indago a fondo le risorse dell’utente per comprendere come il disturbo diagnosticato lo influenza in modo specifico)
18
Q

Cosa sono i BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI?

A

Si definiscono come qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento permanente o transitoria in ambito educativo o di apprendimento, dovuta all’interazione tra vari fattori (di salute, fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali) e che necessita di educazione speciale individualizzata.

L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit.

19
Q

Cosa viene compreso all’interno dei BES (bisogni educativi speciali)?

A
  • Disabilità
  • DSA diagnosticati
  • DSA in attesa di valutazione
  • Altri disturbi evolutivi specifici, non ricadenti
    nella l. 104/92 né nella l.170/2010
  • Svantaggio socio-economico, linguistico,
    culturale
  • ADHD,
  • livello intellettivo limite
20
Q

cosa dice la Direttiva Ministeriale sui BES - 27 dicembre 2012?

A
  • Ridefinisce l’approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES).
  • Prefigura:
    -l’attivazione del Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto (Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI), con il compito di elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusione riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico;
    -l’inserimento nel P.O.F. della scuola di un concreto
    impegno programmatico per l’inclusione.
21
Q

Cosa definisce la CIRCOLARE MINISTERIALE N°8
del 2013 (BES)?

A
  • Strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.
  • La Direttiva estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento.