Organizzazione aziendale Flashcards
Quali sono le scienze economiche ? in cosa si differenziano? Cosa hanno in comune?
Le scienze economiche si articolano in due rami: l’economia politica e l’economia aziendale.
l’Economia politica osserva i fenomeni economici propri dei grandi aggregati regionali, nazionali ed internazionali.
l’Economia aziendale li osserva nelle manifestazioni delle aziende singole, delle classi e degli aggregati particolari di aziende.
Hanno come oggetto comune le attività di produzione e di consumo dei beni atti a soddisfare i bisogni delle persone.
Cos’è l’attività economica?
L’attività di produzione e consumo dei beni
Differenza tra i beni liberi e i beni scarsi
I beni liberi sono beni disponibili in quantità illimitata che, quindi, l’uomo si può procurare senza alcuno sforzo.I beni economici sono beni non disponibili in natura in quantità limitata. Essendo essi scarsi, per ottenerli l’uomo deve sopportare un sacrificio economico: cioè, deve pagare un corrispettivo per averli.
Quali sono le fasi dell’attività economica?
Produzione , consumo , risparmio e scambio
Produzione
L’attività di produzione consiste nella attività di acquisizione, combinazione e trasformazione dei beni e dei servizi necessari per la soddisfazione dei bisogni.
Quali sono i fattori di produzione dell’economia politica?
- la terra
- il lavoro
- il capitale
La terra ed il lavoro sono, in tale impostazione, i due fattori produttivi originari scarsi; il capitale sta a rappresentare sinteticamente tutti i beni strumentali: si intende cioè che nell’azienda sono stati conferiti, si sono formati e sono stati trattenuti capitali utilizzati per l’acquisizione dei beni strumentali.
Come vengono renumerati i fattori della produzione?
- la terra rimunerata dalla «rendita»;
- il lavoro rimunerato dal «salario»;
- il capitale rimunerato dall’«interesse»;
- l’organizzazione dei fattori produttivi e l’imprenditorialità (assunzione del rischio generale d’impresa) rimunerati dal «profitto»;
- lo Stato (gli istituti produttori di servizi pubblici) rimunerato dai tributi.
Fattori di produzione dell’economia aziendale
Per l’economia aziendale le condizioni primarie di produzione sono:
- lavoro
- capitale di risparmio (a titolo di rischio)
Come nasce il problema organizzativo?
Il problema nasce dalla divisone del lavoro data dalla specializzazione dei settori. Il dedicarsi ad un
ambito limitato di attività significa poter aumentare la precisione, poter aumentare la profondità e la
capacità di innovazione in quell’ambito.
Questo genera però un problema di coordinamento, cioè di riportare ad unità attività che si sono
specializzate
Quali sono le forme di coordinamento riconosciute?
Mercato , organizzazioni e clan
Mercato
Il termine mercato, in economia, indica il luogo (anche in senso figurato) e al contempo anche il momento in cui vengono realizzati gli scambi economico-commerciali di materie prime, beni, servizi, denaro, strumenti finanziari eccetera, del particolare sotto sistema economico di riferimento.
Come si può realizzare il coordinamento nell’organizzazione?
gerarchia (supervisione diretta). Abbiamo ad esempio due soggetti, ognuno dei quali
svolge un’attività specializzata ed il loro capo a cui si rivolgono se hanno dei
problemi e che realizza il coordinamento tra queste due attività. Man mano che
aumentano i problemi questo tipo di organizzazione può incontro a delle difficoltà.
2) reciproco adattamento, due soggetti si coordinano tra di loro attraverso un reciproco
adattamento, un mutuo aggiustamento, senza scomodare la gerarchia.
3) standardizzazione, di cui vediamo tre tipi
la standardizzazione dei processi: pensiamo ad una catena di montaggio che
coordina le diverse fasi attraverso una standardizzazione, quindi una
definizione precisa di operazioni e di contenuti
la standardizzazione dell’output (risultati): si danno agli operatori specializzati degli obiettivi compatibili tra loro e si lascia che si coordino.
la standardizzazione delle professionalità, l’organizzazione dei professionisti
non avviene attraverso una gerarchia ma avviene attraverso la garanzia che
ciascuno di questi operatori ha seguito un certo curriculum di studi, è iscritto
ad un determinato albo professionale, rispetta una deontologia nel suo
operare e questo è sufficiente perché le diverse specialità si coordinino.
Clan
in un clan opera una
identificazione nei valori dell’impresa o nel network di imprese. In un clan si condividono le
competenze, le informazioni e i valori comuni (il fatto che si creda in una determinata azienda, in
un determinato progetto sociale) inducono una forma di auto-coordinamento tra funzioni e persone
specializzate senza intervento di una gerarchia.
Quando funziona il clan abbiamo la forma meno costosa e più efficace ed efficiente di
coordinamento;
Struttura organizzativa
Struttura organizzativa che è l’insieme degli elementi base relativamente stabili del
sistema organizzativo.
Dimensione orizzontale e verticale
dimensione orizzontale, questo ci dà atto di una divisione del lavoro ad uno stesso
livello di responsabilità. Pensiamo al livello operativo di una catena di montaggio o al
livello operativo del c.d. frontline in un supermercato; la dimensione orizzontale è la
divisione dei compiti specializzati che vengono definiti ad uno stesso livello di
responsabilità
- la dimensione verticale invece dà l’idea del potere, quindi della responsabilità e quindi
è una specializzazione non allo stesso livello di responsabilità e di potere ma a diversi
livelli di responsabilità. Se prendiamo un’organizzazione aziendale, al vertice abbiamo
consiglio di amministrazione
amministratore delegato
direttore generale
direttore commerciale, il direttore di produzione, direttore ricerca e sviluppo
direttore amministrativo, che è un livello, ancora inferiore fino ad arrivare ai
livelli operativi.
Unità organizzativa
a Unità organizzativa (o Organo), possiamo dire che un’unità organizzativa o
un organo all’interno di una struttura,
- è un subsistema di ruoli organizzativi, un esempio di unità organizzativa può essere un
reparto o, addirittura, la funzione produzione in un’azienda.
Esempi di unità organizzativa
organo direzionale , operativo , istituzionale , temporale , momentaneo, di linea
Funzione aziendale
La funzione aziendale può essere definita come un insieme di attività svolte all’interno
dell’azienda, raggruppate in base al criterio dell’omogeneità delle competenze e della tecnologia
necessarie per svolgerle
Organigramma
l’Organigramma che è una rappresentazione grafica della nostra struttura
Sistema operativo
software che consente alla struttura di arrivare ai risultati assegnati cioè è un insieme di
politiche, procedure e modalità operative codificate
Processo
Processo, dove per processo intendiamo un’attività o un gruppo
di attività che, partendo da un input (materia prima, informazione o servizio) e aggiungendo valore
a questo input, produce un bene o un servizi per un cliente interno o esterno
Fase pre industriale
Prima della rivoluzione industriale il problema organizzativo non si poneva, avevamo sistemi di
produzione basati sull’esperienza dell’artigiano con tanti piccoli produttori artigianali. La
tecnologia era semplice e ad alta intensità di lavoro, in termini economici eravamo in una situazione
in cui prevalevano i costi variabili, cioè esattamente proporzionati all’output prodotto, il che è molto
importante dal punto di vista dell’equilibrio di un’unità economica perché in questi casi il
produttore si trova in equilibrio qualunque sia la quantità prodotta; l’equilibrio significa che con i
ricavi riesce a coprire i costi totali (che in questo caso sono solo i costi variabili). Non c’è rischio
per il produttore ed esistono più punti di equilibrio
Fase rivoluzione industriale
Con la rivoluzione industriale comincia l’applicazione della tecnologia ai processi, non solo sotto
forma di conoscenza ma sotto forma di macchine e l’elemento unificante delle unità produttive
diventano le fonti di energia). Cominciamo ad avere una struttura di costi che si basa su un’alta
intensità di capitali da immettere in via anticipata nella produzione, emergono ed aumentano i costi
fissi. Rispetto a prima cambiano i punti di equilibrio. Nella rivoluzione industriale c’è una quantità
prodotta in corrispondenza della quale il nostro produttore con i ricavi riesce a coprire sia i costi
fissi che i costi variabili (punto di equilibrio), solo andando oltre questo punto entra in una
situazione di profitto
Specializzazione
Le economie di specializzazione: l’aumentare della divisione del lavoro e dell’impiego di risorse
dedicate (di macchine dedicate) generano l’aumento di produttività o la diminuzione dei costi medi
unitari di produzione.