Maestre e maestri Flashcards

1
Q

Legge Casati quando e dove

A

13 novembre 1859.

nel regno di Sardegna e Lombardia

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2
Q

Casati riordina istruzione

A

istituito per alunni da 6 anni una scuola elementare gratuita in due bienni I e II grado

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3
Q

Legge Casati obbligatorietà

A

del I grado

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4
Q

Casati, chi pagava gli stipendi e sosteneva le spese

A

Comuni

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5
Q

Organismi statali ( legge casati)

A
  • Consiglio provinciale scolastico;
  • ispettore provinciale
  • ispettori circondariali
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6
Q

età maestri ( legge casati)

A
  • 18 maestri
  • 17 maestre
  • 16 sotto-maestri
  • 14 sotto-maestre
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7
Q

Regolamento 1860 per l’elementari

A

il lavoro del maestro è modesto e pieno di sacrifici, mal rinumerato e le condizioni migliori sarebbero riconosciute come un premio non come diritto

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8
Q

Gabelli 1888

A

basso livello dei maestri in confronto di altri paesi.

alcuni senza neanche la patente

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9
Q

istruzione elementare della Casati

A

in difficoltà:

  • insufficienza di qualità e quantità insegnanti
  • milione di scolari
  • gravi carenze edilizie e logistiche
  • ostilità della Chiesa
  • pregiudizi Normale femminile
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10
Q

1880 Italia

A

crisi agricola e periodo di stagnazione produttiva:
- Maestri ambulanti: cattedre ambulanti di agraria:
istruire i coltivatori adulti;
istruzione pre-professionale

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11
Q

XVIII secolo

A

problema della preparazione dei maestri.

scuola ad hoc

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12
Q

Maria Teresa d’Austria 1776

A

creò la scuola elementare per tutti anche per le ragazze “Normale”.

  • unità classe distinta e progressiva per uniforme livello di età e capacità
  • insegnamento simultaneo: parcellizzare la didattica in tanti interventi
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13
Q

metodo “normale

A

prevede ogni errore e indica le relative correzioni.
facilita il lavoro del maestro
“Libro del metodo pubblicato per regola dei maestri”

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14
Q

Ecole Normales 1794

A

formare i formatori che avrebbero operato nelle Normales

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15
Q

Francesco Soave 1787

A

corsi del metodo normale per aspiranti maestri e poi maestre

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16
Q

Francesco De Sanctis 1848

A

denuncia lo staso deplotabile in cui vivevano i maestri; aiutarli assicurandoli una paga decorosa e il diritto alla pensione

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17
Q

Scuola di Metodo ( prima del 1850)

A
  • attenzione prioritaria per la metodica.
  • acquisto da parte dell’allievi maestri di metodi.
  • la scuola vale nella misura in cui vale l’insegnante
  • corsi molto brevi
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18
Q

Critiche alle scuole teresiane

A
  • tenersi in maestri incolti che non avevano perso le doti di umiltà e disponibilità
  • ridurre il maestro a una specie di ingranaggio, come un macchinista
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19
Q

Maestro Pallottista ( Settembrini)

A

insegnare a contare esclusivamente con il pallottiere

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20
Q

1880 preoccupazione

A

scelta del metodo :

  • oggettivo-intuitivo o nominalistico,
  • espositivo o interrogativo
  • sillabico- grafico o sillabico- fonetico
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21
Q

Normale triennale

A
  • per la patente di maestro normale o superiore

- ammissione: attestato medico, aver aggiunto i 16-15 anni e superare un esame

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22
Q

Scuola Magistrale biennale

A

patente di maestre elementare: distinte:

  • maschili ( diritti e doveri e le nozioni di agricoltura)
  • femminili (lavori del sesso femmnile)
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23
Q

donne a mezza porzione

A

trattate come se il loro scopo fosse solo di insegnare le preghiere e a fare la calza.
Esclusa frequenza ai ginnasi e alle tecniche

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24
Q

Bravo Maestro normale o superiore

A

trovava impiego anche come :

  • istruttore di tirocinio
  • professore di Pedagogia nella Normale
  • direttore di corsi magistrali speciali
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25
Q

corsi delle Scuole Magistrali

A

accoglievano un numero maggiore di ragazze ( adatte a stare con i bambini).
- possibilità di insegnare nella propria zona

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26
Q

frequenza Normali femminili

A

consistente per sopperire al fabbisogno di insegnanti per le rurali

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27
Q

Magistrali “scuole complementari”

A

scuole di cultura generale per ragazze della piccola- media borghesia e del proletariato in ascesa che cercano di completare gli studi

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28
Q

non distinzioni gerarchiche

A

con i maestri/e rurali

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29
Q

ministro Baccelli

A

sviluppare formazione intellettuale dei futuri maestri.

formarsi idee proprie ed essere in grado di interpretare i programmi d’insegnamento

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30
Q

programmi 1888

A

istruzioni ai maestri rurali a proposito delle difficoltà che il maestro incontra.

  • Adoperarsi per far nascere abitudini meno rozze
  • istruzione tradizionale essenziale
  • alle famiglie considerare il vantaggio futuro
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31
Q

programma 1895 per le allieve

A

Lavori donneschi:

  • cucito
  • ricamo
  • rattoppi e rammendi
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32
Q

1995-1896 riforma della Normale

A

introdurre modifiche nel piano di studio:

incremento ore di tirocinio nelle classi elementari

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33
Q

Convitto ( Normale)

A
  • incentivare frequenza per gli allievi
  • severo collegio, integrava la formazione scolastica
  • educare giovani oneste, comportarsi con decenza
  • religione ruolo importante
  • corredo: biancheria e abbigliamento prescritti, lavori di ago, ferri a maglia
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34
Q

regolamento 1860: religione

A

prescritta la preghiera all’inizio e alla fine dei pasti

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35
Q

Normale femminile

A

scuola di cultura femminile generale .

signorine di buona famiglia

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36
Q

1901

A

maestre doppio dei maestri

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37
Q

Conferenze pedagogiche

A

sul modello dei corsi brevi delle Scuole di Metodo

  • apprendere ai maestri illustri con servizio ( Lambruschini, SIcliani)
  • aggiornare gli insegnanti
  • brevità e sporadicità
  • validità psicologica
  • occasione di incontro e scambio di esperienze
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38
Q

Religione ( Legge Casati)

A

separazione fra Stato e Chiesa. laicità dell’insegnamento pubblico

  • esclude la religione nelle Normali.
  • maestro poteva chiedere l’esonero dell’insegnamento religioso( nessuno lo faceva)
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39
Q

regolamento 1860 priorità della religione e dei maestri religiosi

A

Docente pedagogia- morale- religione responsabile di educare la classe modesta .
Base dell’educazione per tutti.
-catechismo e storia sacra.
-maestro sotto alla vigilanza del parroco.
- religione cattolica unica religione dello Stato

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40
Q

1870

A

condizione economica cominciò a mostrare i primi progressi

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41
Q

provvedimenti 1876

A

miglioramenti allo stato giuridico ed economico, fare gli insegnanti dei maestri della libertà.
-preoccupazione dell’autonomia dei Comuni nella gestione

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42
Q

1908 crisi calo dei maestri

A

conseguenza del calo di alunni/e nelle Normali

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43
Q

stipendio (Legge Casati)

A

fissava i minimi a un livello molto basso 1.200 lire annue.
-maestri rurali non era classificato un minimo trattamento ( in balia degli enti locali, locali inagibili, sprovvisti di sussidio scolastico)

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44
Q

1891 “ Il Risveglio educativo”

A

denunciava che c’erano molti maestri privi da più mesi di stipendi.
ripetute sollecitazioni ai Comuni( raramente ascoltavano)

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45
Q

Vigo, stipendi

A

molti insegnanti percepivano stipendi inferiori al minimo legale.
Discriminazione ai maestri per la non riduzione ferroviaria

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46
Q

1896 Ministro Baccelli

A

incitò i maestri a sentirsi investiti di un compito altissimo, alto lo spirito.
Segno di remunerazione più alta dimenticarla

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47
Q

1865 presidente della Società pedagogica

A

lamentava che i Comuni, dopo aver pagato scarsamente i maestri li lasciano sul lastrico.
Promette un Monte pensioni per i maestri elementari ( solo una promessa)

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48
Q

1871 pensioni

A

aumentò il contributo al Monte pensione, liquidata solo dopo 35 anni di servizio a 65 anni di età.
( pagate dopo molti anni)

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49
Q

1894 Monte pensioni

A

trasformato in un ente autonomo amministrato dallo Stato

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50
Q

1903 Ministro Nasi provvedimenti per la pensione

A
  • introdusse clausole che preservavano i maestri dei municipi ( nomine e licenziamenti).
  • Monte pensioni, rispettivi obblighi dello Stato, Dei comuni e delle Province evitando latitanze
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51
Q

1914 progresso pensioni

A

accontenta le attese di molti vecchi maestri

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52
Q

1922 onorevole Faudella

A

fu corrisposta ai vecchi pensionati un’indennità annua di 1.000 lire

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53
Q

decreto del 1919

A

istituì l’Ente di previdenza per maestri e famiglie, amministrato dagli stessi maestri.
Sopperire ai casi più gravi

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54
Q

1927 approvazione Carta fascista

A

Fondazione dell’Istituto nazionale di assistenza magistrale (INAM)

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55
Q

INAM

A

fini previdenziali furono soverchiati da quelli assistenziali.
Nel 1942 assorbito dall’ente ENPAS ed oggi ENAM

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56
Q

programmi 1888 ( bambino)

A

seguire una modalità di sviluppo mentale del bambino.

  • abbandono metodi prestabiliti
  • seguire la naturale evoluzione del bimbo
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57
Q

ministro Baccelli ( rimise le cose a posto)

A

Fine dell’istruzione popolare era istruire il giusto per formare i lavoratori, mantenersi tranquilli.
compiti dei maestri trasparenti e controllabili( registri di frequenza, condotta, assenza prolungate, contatti con le famiglie)

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58
Q

Ottocento

A
  • istruzione elementare progredita

- ma non risolse le forti contraddizioni interne

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59
Q

malcontento corpo magistrale

A
  • discriminazioni ( donne, rurali)

- crisi quantitativa e altre ragioni

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60
Q

riviste magistrali

A

denunciavano i problemi magistrali;

davano consulenze e consigli

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61
Q

1879 Coppino

A

aprì nuove scuole magistrali per compensare la scarsezza di cognizioni didattiche

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62
Q

Novecento ( migliora qualità del maestro)

A

1) perfezionamento metodologico; conoscenze enciclopediche.
Maestro modello esemplare di moralità e di carattere.
2) esaltare capacità maestro di trasfondere agli alunni conoscenze e idealità (Scambio di anime)

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63
Q

Gentile ottica idealistica

A
  • maestro possiede virtù e sa rendere virtuosi gli altri

- è filosofo in quanto uomo ( metodica integratrice del sapere positivo)

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64
Q

Credaro ( educazione popolare)

A

formazione di una coscienza libera in grado di opporsi alla “paradiso teologico” e alla lotta di classe.
Primo realizzatore=maestro

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65
Q

1880 ( misure disciplinari a i maestri)

A

aumentarono; fino al licenziamento definitivo o condanne giudiziarie come eversori dell’ordine.
Se simpatizzanti con le istanze socialiste o repubblicane

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66
Q

Camera del Lavoro di Milano

A

denunciava i casi di persecuzione dei socialisti

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67
Q

Maestro fine ottocento

A
  • educatore di comunità, Agente sociale, solidarizzava con le rivendicazioni lavoratori e famiglie
  • si occupa dell’igiene, collaborava con i vaccinatori
  • cercava di convertire gli evasori dell’obbligo
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68
Q

Risveglio Educativo 1890

Guido Antonio Marcati

A

fonda una nuova e ramificata attività di mutuo soccorso:

1) interventi di assistenza
2) cassa di depositi e prestiti
3) fornitura di generi alimentari

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69
Q

1853 Torino

A

prima società mutua magistrale

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70
Q

1870 Torino

A

Società mutua di beneficienza tra insegnanti

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71
Q

associazione “Avvenire dei maestri elementari”

A

denunciavano abusi da parte dei Comuni.

Lamentava la mancanza di coraggio degli insegnanti

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72
Q

R.D. 16 febbraio 1888

A

maestro poteva essere dismesso senza preavviso per negligenza, vita scandalosa, inettitudine pedagogica, infermità , grave insubordinazione ( soprattutto i rurali)

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73
Q

Relazione ministeriale Corradini 1910

Maestro rurale

A
  • pagati peggio; vivevano isolati
  • locali scolastici inidonei e anti-igienici
  • mentalità contadina intollerante
  • dialetto
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74
Q

Maestri privati

A

si autopatentava.
Modesto compenso.
Ben voluto dalle famiglie

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75
Q

emancipazione femminile (Legge Casati)

A

ostacolo: assenza di un corpo insegnante femminile.

- opinione pubblica e clero contrari

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76
Q

legge 1903 Nasi

A

Primo stato giuridico della condizione magistrale:

1) Commissioni giudicatrici composte da persone idonee;
2) Comuni sceglievano i maestri tra i tre proposti dalla commissione
3) Direzione didattica comunale diventa obbligatoria
4) dopo un periodo triennale di prova diventavano di ruolo ( impedire vessazioni)

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77
Q

Legge Orlando

A

aumenta gli stipendi dei maestri

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78
Q

crisi del mercato magistrale

A

i concorsi pe l’assunzione rimasti privi di candidate

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79
Q

processo di inurbamento

A

i maestri/3 di città non disponibili alle rurali, i rurali si spostavano in città

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80
Q

Istituto superiore femminile di Magistero (ISFM)

A

istituito nel 1878 da Francesco De Sanctis a Roma.

Ambivano ad essere maestre ed anche professoresse ( non si interessavano alla politica)

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81
Q

indirizzi ISFM

A
  • Lingua e letteratura italiana;
  • Storia e geografia ;
  • Pedagogia;
  • Lingue straniere
  • insegnamenti scientifici
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82
Q

Scuole pedagogiche ( Novecento Credaro)

A

anche per i maestri ( per superare il conflitto con le maestre) senza molto esito

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83
Q

organico ISFM

A

prevedeva una direttrice di disciplina e una maestra di lavori donneschi

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84
Q

Donna

A

non godeva di diritti civici ( voto);

negato accesso agli impieghi della pubblica amministrazione e nel privato.

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85
Q

Maestra

A

pagata meno del maestro;

condizioni lavorative pesanti ( sola, lontana dalla famiglia)

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86
Q

Vessazione dai Comuni

A

obbligandole a pagare la supplente in caso di assenza;

turbative sessuali

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87
Q

maestra Donati

A

soffrì tanto acerbamente, si suicidò

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88
Q

“Come muoiono le maestrine” Matilde Serao 1886

A

svantaggiata condizione della maestra

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89
Q

Giorgio Bini

A

maestre sopraffatte dalle ristrettezze della vita quotidiana e dell’arroganza di persone importanti venivano tenute in una condizione di inferiorità socio- culturale

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90
Q

“Corriere delle Maestre” 1899 edita da Vallardi

A

la più diffusa rivista magistrale.
Raccolse 10000 firme di una petizione al Parlamento, riassumendo le lamentale per abusi e vessazioni.
Richiedeva miglioramento economico e giuridico, una definizione delle pensioni, avocazione allo Stato, realizzazione obbligo scolastico, laicità

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91
Q

Unione Magistrale Nazionale (UMN)

A

6 maggio 1990 a Parma.
Ha combattuto e vinto battaglie per le rivendicazioni economiche e per il prestigio di classe;
maestri sentirsi meno emarginati

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92
Q

Credaro

A
  • pedagogista attento alle questioni metodologico- didattiche e politico- socialiste.
  • militanza politica radicale ( riformatore moderato)
  • 1908 non votò per l’abolizione della religione a scuola
  • cattedratico e autore di fama
  • sottosegretario e ministro della Pubblica Istruzione
  • presidente dell’UMN
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93
Q

importanza dell’UMN

A

contrastò il pregiudizio che i dipendenti pubblici non dovessero agire sindacalmente

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94
Q

apoliticità UMN

A

non indifferenza ma sono al di sopra della politica

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95
Q

cosa ottenne UMN

A
  • primo stato giuridico per i maestri
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96
Q

cattolici all’UMN?

A
  • inizialmente si
  • autorità ecclesiastica stabilità che non potevano aderire ad alcune associazione contraria alla religione
  • difficile aderire
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97
Q

Associazione magistrale di Nicolò Tomaseo 1906

A

fiancheggiata dal periodico “Scuola Italiana Moderna” , ispirazione cattolica

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98
Q

Avocazione allo Stato delle scuole elementari

A

i cattolici contrari o almeno contesi per far che essa sia contenuta e compatibile con la politica sociale e gli interessi della Chiesa

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99
Q

poteri autonomi degli enti locali

A

amministrati dai cattolici, sentimento religioso popolare radicato nella vita delle parrocchie

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100
Q

Novecento, Magistero della Chiesa

A

-impegnato a contrastare la tendenza laicista

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101
Q

Federazione universitaria cattolici (FUCI)

A

obbligo agli insegnanti di pronunciare davanti al vescovo il giuramento di ortodossia e obbedienza al magistero della Chiesa

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102
Q

Esploratori Cattolici

A

contrastare la diffusione del movimento laico dei boy-scouts di Baden Powell

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103
Q

Tomaseo e UMN

A

la prima più compatta perché raccolta intorno a un nucleo cattolico e conservatrice.
UMN oscillava fra ideali liberali, radicali e socialriformisti

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104
Q

1911 legge sull’avocazione allo Stato

A
  • conferma della rappresenza magistrale nel Consiglio superiore della Pubblica Istruzione, nel Regio Consiglio scolastico provinciale e nella Giunta esecutiva del consiglio.
  • costruire edifici scolastici decorosi e funzionali
  • reclutamento, trasferimento d’ufficio e misure disciplinari dovevano passare al Consiglio scolastico provinciale
  • aumento di poco degli stipendi
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105
Q

Congressi 1913

A

Malcontento della lentezza e remore.

la maggioranza laico- socialista perse la presidenza dell’UMN

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106
Q

1915 prima guerra

A

per un quinquennio in sordina le questioni scolastiche per l’emergenza patriottica

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107
Q

obbiettivo di Credaro

A

formazione degli insegnanti per la scuola secondaria e primaria

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108
Q

tre anni dopo la fondazione dell’UMN

A

i maestri avevano ottenuto uno stato giuridico.

Ma ancora in situazioni frustranti ( sovraffollamento classi, carenza di sussidi didattici, emarginati)

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109
Q

Richieste di riforma del curricolo formativo dei maestri e unificazione Normali maschili e femminili

A
  • opposizione dei cattolici , indeboliva ruolo tradizionale della donna
  • conservatori laici: in contrasto con le istanze pedagogiche ( bambine non ai maestri)
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110
Q

30 maggio 1965

A

cancellò distinzione fra posti maschili e femminili e le rispettive graduatorie riservate ai maschi nei concorsi

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111
Q

Ernesto Codignola

A

nessuna differenza sostanziale fra cultura maschile e femminile.
Linea guida seguita dalla riforma Gentile

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112
Q

legge sull’avocazione, Titolo VI

A

sull’istruzione magistrale ma trattavano modalità amministrative e poche innovazioni pedagogico- didattiche (corso completo nelle Normali al tirocinio).

  • crescevano le scuole
  • qualità dei neo- maestri migliorata
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113
Q

Scuola pedagogica (Credaro)

A

struttura docente e centro di studi e dibattiti pedagogici, corredato da un laboratorio di psicopedagogia sperimentale.
Inizialmente successo poi lentamente decadendo
- carattere professionalizzante del liceo
- condizione concreta di uomo

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114
Q

Giuseppe Lombardo Radice 1907, Scuole Normali

A

allievi seguono questa per non sapere altro fare; età differentissima l’uno dall’altro; alcuni frequentavano con sacrifici

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115
Q

rivista “I Nuovi Doveri”

A

scarsità dei maestri, deficienze della formazione, carriera incerta e mal retribuita.
Entusiasmo di essere maestri svanivano

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116
Q

Associazione di studi pedagogici (Credaro)

A

1909 convegno per sollecitare la riforma della Normale.
Dibattito:
- umanistico : introdurre latino, aumentare durata del corso
-realistico: formazione fondata sulle moderne scienze umane, maestro educatore degli alunni e della comunità

117
Q

Inizio Novecento

A

Scuola elementare aveva conosciuto sviluppo quantitativo e qualitativo mentre magistrale cambiata di poco

118
Q

1915 entrata in guerra

A

maestri organizzatori della coscienza nazionale; sostenere la vita della comunità; intensificare il rapporto con le famiglie; parlare e leggere della guerra

119
Q

1916 dipendenti statali

A

ottennero un’indennità di carovita ma i maestri ne furono esclusi( solo nel 1917 dopo proteste)

120
Q

1918

A

esteso ai maestri l’aumento degli stipendi degli statali

121
Q

1919 sciopero magistrale

A

protesta contro il disegno di legge per aggiornare l’indennità di carovita ai maestri in misura inferiore rispetto agli altri

122
Q

1919/1920

A

abolirono distinzione tra categorie e sottocategorie di maestri/e

123
Q

come si diventa maestro?

A
  • Ecole Normale: maestro deve essere capace di istruire
  • Codignola: maestri all’altezza del loro compito di natura spirituale. é persona viva del suo tempo; scuola classica non strumentale.
  • Berenini: maestro superiore al popolo, visione larga e comprensiva della vita
124
Q

radicale riforma della Normale

A

in senso umanistico, con latino e filosofia centrali

125
Q

Scuola Normale diventa?

A

Istituto magistrale unitario per alunni e alunne:
corso di 8 anni dall’1 inferiore fino all’abilitazione magistrale.
Gradino sotto al liceo e istituiti tecnici

126
Q

materie dell’istituto magistrale

A

si insegnava tutto, tranne il greco, come al Liceo ma in misura semplificata e più contratta.
Pedagogia si imparava nozione pratica rimanendo lontani dall’empireo dello spirito.

127
Q

come si diventata direttore didattico

A
  • i Comuni nominano ritenendo le persone idonee
  • il ministero controlla e controlla la legalità e la correttezza amministrativa
  • ispettori di circondario svolgevano vigilanza e intervento ai maestri
128
Q

Idoneità della direzione didattica

A

oggetto di varia interpretazione:
- nominato qualunque apprezzato dai consiglieri e dal sindaco anche se non adatto alla funzione.
Nomina annuale

129
Q

Delegato mandamentale, 1866 ministro Berti

A

a titolo gratuito, anello fra il governo centrale e periferico e le scuole.
Funzioni di carattere giuridico amministrativo e logistico

130
Q

1895 abolito il delegato

A

Direttori didattici comunali, scelti maestri di grado superiore con almeno 16 anni di servizio
(concorso pubblico per titoli ed esami)

131
Q

prime donne alla direzione didattica

A

1908

132
Q

due tipi direzione didattica

A
  • scuole avocate: vice-ispettore circondariale ( ordine rapporto stato- comune)
    più confusione
  • scuole non avocate: abilitato nella direzione da un pubblico concorso
133
Q

direzioni didattiche istituite in ogni scuola statale.

A

1919 ministro Berenini

134
Q

1919 ritorno dal fronte

A

ritorno alla vita civile provvidenziale per gli aspiranti alla direzione.
SI abbassò la durata richiesta del servizio pregresso d’insegnante e ristretti i parametri di valutazione

135
Q

Riforma Gentile

A

vasto complesso di decreti legislativi ristrutturanti l’intero ordinamento dell’istruzione.
Interventi nell’ambito pedagogico- didattico e ruolo del maestro

136
Q

Riforma Gentile, scuola primaria:

Giuseppe Lombardo Radice

A
  • a 5 anni + Scuola complementare + corso triennale di Avviamento professionale.
  • Istituto magistrale: quadriennale, aumentavano le maestre
  • Ammissione all’istituto Magistero anche per i maschi
137
Q

R.D. 28 novembre 1935

A

I Magisteri elevati a facoltà universitarie

138
Q

posizione di Lombardo Radice

A
  • costante considerazione per la problematica didattica e per il maestro.
  • scuola meno pedantesca e burocratica, stimolare le doti di fantasia, intuizione e creatività.
  • introdusse il disegno libero, il canto e attività espressive
139
Q

formazione maestro Istituto magistrale

A

perfezionare l’integrale sviluppo dell’attività spirituale,
progettarsi di continuo per operare con gli alunni in modo gioioso “Formare noi stessi”
-ricercatore curioso, insegnare secondo i reali i bisogni.
“Lavoro voluto “scuola serena” “allievo serenamente attivo”

140
Q

religione, riforma gentile

A
  • fondamento e coronamento dell’insegnamento, nodi della cultura religiosa ( morale, dogma, principi).
  • solo teorico
141
Q

maestri, insegnamento di religiosità

A

generale, senso del trascendente e attualità dei principi evangelici.
-norma guida per lo sviluppo interiore dell’infanzia ma superata dalla riflessione filosofica

142
Q

Gentile, trattamento maestri

A
  • parificazione maestri e maestre.

- abolì indennità per insegnanti nei centri superiori

143
Q

Gentile, status dei maestri

A
  • abolì rappresentanza elettiva di tutti gli insegnanti nel consiglio superiore.
  • riserva al ministro la nomina di tutti i membri
  • qualificare maestro come semplici dipendenti dello Stato
  • abolizione delle agevolazioni ai maestri ex combattenti disoccupati
144
Q

Gentile, proteste

A

minaccia di sanzioni per chi turbasse la serenità diffondendo disfattismo e indisciplina.
- inammissibilità di una libera attività sindacale da parte di pubblici dipendenti

145
Q

Corporazione fascista

A

si scontrò con Gentile e dopo che caddè in disgrazia.

ebbe via libera mentre UMN e Tomaseo ridotte

146
Q

Associazione nazionale insegnanti fascisti (ANIF)

A
  • sostituì Corporazione fascista e si prese buona parte del merito dell’aumento di pensioni e altro
147
Q

Maestro come atomo ( Mussolini 1925)

A

non gruppo o associazione. viva il maestro purché obbedisce

148
Q

Cariche fasciste ( Partito fascista, ONB, nell’Opera, ONMI)

A

presentate come mezzo più diretto per la valorizzazione del ruolo politico della donna italiana

149
Q

1931 premi

A

di benemerenza per insegnanti e direttori, in base a valutazione per merito comparativo ( partecipazione all’Opera Balilla e alla propaganda del Regime)

150
Q

ideologia fascista

A

progetto formativo integralista e statalista , Missione nazionale

151
Q

1927 sospensione al servizio

A

coloro incompatibili con le direttive politiche del Governo.

Forte fede fascista

152
Q

Organizzazioni giovanili

A

parallela e complementare alla scuola, promossa e controllata dal governo fascista (anche per le donne)

153
Q

reparti di Balilla

A

spirito guerriero

154
Q

Operazione nazionale balilla 1925

A

fulcro sul quale educare la gioventù attraverso una disciplina di tipo militare “Credere, Obbedire, Combattere”:

  • educazione e tutela sanitarie;
  • educazione previdenziale
  • istruzione ginnico-sportiva e premilitare
155
Q

legge 1942 superate differenze tra insegnanti

A

insegnanti delle scuole rurali miste, pluriclasse, immessi nei ruoli statali al pari dei colleghi

156
Q

disoccupazione magistrale

A

1930-1940 dopo il crollo di Wall Street

157
Q

Carta della scuola 1939 Bottai

A

rovescia la selettività scolastica ed introducendo il primato della formazione umanistica

158
Q

Operazione di assorbimento delle scuole rurali all’ONB

A

acquistare maggiori consensi

159
Q

concorsi magistrali (ONB)

A

preferenza agli ascritti al PNF, ai membri della Milizia fascista o istruttori ONB

160
Q

religione ( fascismo)

A

presenza fissa di cappellano che teneva il controllo dell’insegnamento religioso

161
Q

1934 ministro Educazione Nazionale

A

emanò nuove istruzioni didattiche:

  • far comprendere il fascismo
  • mobilitarsi
  • vivere in quel clima
  • Maestro vive con animo partecipe la vita della Nazione
162
Q

maestri catechizzati fascisticamente

A

la scuola era strumento della politica, mobilitare gli spiriti per l’assalto

163
Q

scuola primaria (fascismo)

A

non rispondeva in modo adeguato al carattere enfatico e retorico, posizione di stasi

164
Q

Maestri in divisa del PNF o della MIliza 1937

A
  • applicati i distintivi in grado gerarchico

- il costo era a carico dei maestri

165
Q

limitazioni maestre, periodo fascista

A

costrette alle sedi rurali.

  • molto difficile avvicinamento alla casa
  • privilegio donne sposate
166
Q

campagna razziale

A

i maestri coinvolti

- maestri ebrei licenziati

167
Q

1945 fine guerra

A
  • sopravvivevano gli stereotipi ( maestro/a non poteva partecipare ad agitazioni sindacali, retorica della missione)
  • Insegnanti non preparati al cambiamento
168
Q

1943 Carleton Washburne

A

commissario del governo alleato per l’istruzione.

  • epura i programmi e testi elementari dalle tracce dell’ideologia fascista.
  • nuova edizione gratis per tutti ( non c’era religione)
169
Q

nuovi programmi elementari 1945

A
  • riformare ordinamento degli Istituti Magistrali
  • speciali corsi di perfezionamento per maestri abilitati
  • qualità dei libri di testo
  • questioni metodologiche-didattiche
170
Q

revisione 1945 dei programmi del Magistrale

A

reintrodusse il tirocinio e la psicologia.

-libertà metodologica del maestro

171
Q

insegnanti in associazioni professionali ( post-guerra)

A

UCIIM, AIMC scopo della diffusione di un’azione educativa ispirata ai principi cristiani

172
Q

facoltà di Magistero

A

gestito da un “Comitato tecnico”

173
Q

AIMC

A
  • linea corporativa e anacronistica
  • difende post-elementare e non obbligo medie
  • sdoppiamento delle classi con più di 30 alunni;
  • due cicli elementari completi
174
Q

1959 Ministro Medici

A

proposta di una scuola media per il completamento dell’obbligo, articolata in tre sezioni principali:

  • umanistica
  • tecnica
  • artistica
175
Q

rivalutazione culturale e sociale del maestro

A

dovute a nuove modalità di formazione di scelta e aggiornamento, abbandono della politica delle parificazioni

176
Q

accesso al Magistero 1968

A

non a numero chiuso, aumento di matricole

177
Q

Corsi di Educazione o Scuola popolare (1947)

A

corsi gratuiti ,molto diffusi nel territorio
tipo A : analfabeti adulti
tipo B: semianalfabeti
tipo C: analfabeti di ritorno

178
Q

Corsi popolari speciali, itinerari

A

i maestri seguivano gli spostamenti di alcuni categorie o domiciliari

179
Q

CRACIS

A

corsi di recupero per adulti che non avessero adempiuto l’obbligo scolastico

180
Q

diffusione nuova scuola media

A

1962

181
Q

Maestro magro

A

incerti e magri erano le retribuzioni

182
Q

inchiesta Tremelloni 1953

A

-forza lavoro priva o semipriva di istruzione elementare inadeguata
-analfabetismo quasi superato
- divario tra domanda e offerta del fondo culturale della manodopera
-

183
Q

CGIL

A

sindacato di democristiani, socialisti, comunisti:

  • questioni della disoccupazione magistrale,
  • lotta analfabetismo
  • potenziamento della Scuola
184
Q

SINASCEL

A

aderì alla CISL

185
Q

SNUSE

A

socialisti, comunisti e laici indipendenti

186
Q

SINASCEL

A

braccio sindacale della politica dell’AIMC

187
Q

SNASE (1950)

A

Sindacato nazionale autonomo scuola elementare.
Ridisegna aspetti della moderna professionalità magistrale: “scuola integrata”
“tempo pieno”

188
Q

maestro missionario di civiltà

A

amorevoli e attenti agli interessi e ai desideri degli alunni ma seguirli nelle giuste proporzioni, esercizio della responsabilità personale e solidarietà sociale

189
Q

emarginazione dell’emigrato

A

-iniziative legislative
- scuole differenziali e speciali
( consolidavano piuttosto che correggere)

190
Q

maestri degli immigrati

A

bisogno di una riqualificazione.
Preparazione degli insegnanti carente di fronte a queste nuove richieste e comprendere le esigenze dei figli di immigrati per dare una positiva risposta

191
Q

riflessione sul problema didattico

A

moduli e diversa organizzazione del pannello didattico

192
Q

1959 piano di Medici per lo sviluppo della scuola

A

parte dall’analisi di dati socio-economici

193
Q

piano Fanfani

A

stanziamenti decennali straordinari per l’istruzione.

molte obiezioni

194
Q

legge per i bisogni più urgenti

A

Commissione nazionale d’indagine e di sviluppo della nostra istruzione dalle materne all’università:

  • prolungamento della Magistrale a 5 anni ( liceo socio-psico- pedagogico)
  • maestri laureati all’insegnamento secondario con un concorso
  • direttori didattici possedere una laurea
195
Q

forte espansione scolastica =

A

mette in luce l’arretratezza d’impianto e deficienze funzionali.
La natura “facile” della Magistrale non diventavano maestri

196
Q

1998-1999

A

corso di laurea Magistrale

197
Q

Convegni SNASE 1966

A

-progetto di una scuola “integrata

198
Q

Scuola integrata

A
  • disegno educativo unitario
  • a tempo pieno, sia luogo di apprendimento che servizio sociale, socializzazione e crescita
  • cooperazione tra insegnanti e l’ambiente sociale
  • estensione del ruolo magistrale (cultura e pedagogia più ricca)
  • rivalutazione di attività ( gioco, educazione fisica…)
199
Q

Maestri, scuola integrata

Scuola a tempo prolungato

A

-insegnanti elementari di ruolo
-collaborazione tra insegnanti delle singole classi, con quelli delle attività integrative e insegnamenti speciali
( lenire disoccupazione)
Ma rimase alla fase di avvio, insegnanti senza guida e sostegno

200
Q

Descolarizzazione (idea 1960)

A

abolizione della scuola per affidare l’istruzione a forme sociali conviviali.
Funzione eminentemente formativa

201
Q

insegnamento primario de-istituzionalizzato

A
  • affidate a forme adeguate di interazione sociale

- attitudine all’autoapprendimento

202
Q

1969

A

legge che liberalizzava gli accessi alle facoltà universitarie tranne alle Magistrali

203
Q

Corsi integrativi

A

dopo abilitazione.

-poter accedere al corso di laurea in Pedagogia do Magistero

204
Q

1975

A

pubblicati cinque decreti presidenziali: Decreti delegati.

Nuovo stato giuridico

205
Q

Nuovo stato giuridico

A
  • personale insegnante, direttivo e ispettivo della scuola elementare allo stato titolo dei colleghi superiori( uguali diritti e doveri)
  • libertà d’insegnamento sancito dalla Costituzione
206
Q

Forme di reclutamento del personale docente (art.13)

A
  • corso-concorso: esito delle prove scritte e orale ammettevano a un corso teorico-pratico ( in ogni Provincia)
  • alla fine una prova scritta
  • molto impegnativa, non ripetuta
207
Q

Scuola di Don Milani

A
  • insegnamento religioso per molte più ore delle “20”
  • esperienza lo deluse: alcuni basilari principi della religione non si potevano far apprendere ai bambini, deboli concettualmente
  • si finiva per “bambineggiare”: frustrazione se stesso e i bambini
208
Q

Don Milani, scuola “atea”

A
  • adesione alla religione attraverso un itinerario libero e travagliato.
  • prima discussione sui problemi concreti della vita e poi quelli spirituali (fallì)
  • figura critica in materia pedagogica e metodologico-didattica
209
Q

Barbania 1957

A
  • pluriclasse “Lettera a una professoressa”

- proposta di una scuola promozionale a vantaggio dei figli del popolo

210
Q

art.2 stato giuridico del 1974

A

funzione del docente come esplicazione dell’attività di trasmissione di cultura e formazione umana e critica dei giovani.
-parte attiva

211
Q

aggiornamento maestri

A
  • diritto-dovere fondamentale

- approfondimento della preparazione didattica, partecipazione alla ricerca e all’innovazione didattico-pedagogica

212
Q

insegnamento come animazione

A

animare una parte dell’insegnamento

-concezione didattica più attiva

213
Q

bambino naturalmente artista

A

importanza alla creatività , rivalutazione della produzione culturale nella scuola elementare
-coinvolge gruppi di alunni

214
Q

animatore a scuola

A
  • stimola una problematica interna attraverso il risveglio della creatività, prendendo coscienza dell’esigenze
  • maestro con particolari vocazioni
215
Q

1975 evoluzione corpo magistrale

A
  • 82% donne
  • 95% entro i25 anni
  • 56 % scuola media e superiore
216
Q

demotivazione insegnanti

A
  • bassa retribuzione (attività extrascolastiche integrative)

- basso prestigio sociale

217
Q

pedagogia popolare di Freinet 1950

A

Scuole Nuove e attivismo pedagogico.

  • Insegnanti e alunni cooperano nelle fasi di apprendimento
  • Tecniche didattiche alternative ai programmi ufficiali e ai tradizioni libri di testo
218
Q

testo libero (freinet)

A

alunno era libero di scrivere ciò che voleva

219
Q

calcolo vivente (freinet)

A

coinvolge l’alunno con soluzione di problemi concreti nella classe

220
Q

tipografia scolastica (freinet)

A
  • complessino per la stampa
  • stampare i testi liberi
  • corrispondenza interscolastica
221
Q

Movimento di cooperazione educativa

A
  • aggiornamento e riqualificazione degli insegnanti a ogni livello
  • scambio critico delle esperienze
  • Produttivo discorso formativo
222
Q

legge 1957

A

nella scuola elementare due cicli didattici.
Aderire allo sviluppo psicologico del bambino
( principio valido ma non operante)

223
Q

arretratezza sussidi didattici e biblioteche scolastiche

A

Data l’evoluzione tecnologica, almeno integrare carte geografiche, cartelloni murali, ciclostili, registratori a nastro, lavagne luminose.

224
Q

Coordinamento generale

A

era prerogativa del direttore didattico.
Ma non tutti lo facevano , si limitava a garantire il funzionamento quotidiano, ad appianare i contrasti tra gli insegnanti e il rapporto con le famiglie

225
Q

Metà del 1970 (aria nuova)

A

Gestione sociale della scuola: correlazione operativa

punto centrale maestro

226
Q

classi aperte

A

attuazione di progetti didattici comuni da discutere e verificare nei consigli interclasse

227
Q

Decreti del 1974

A
  • formar collegialità didattica orizzontale integrata con quella verticale del collegio dei docenti
  • 20 ore mensili per aggiornamento culturale e pedagogico- didattico di ogni maestro
228
Q

1974 CEMEA

A

formazione della personalità degli educatori alle forme di attività espressiva
- autorità scolastiche italiane non d’accordo

229
Q

Scuola città Pestalozzi 1944 di Codignola

A
  • orario scolastico a tempo pieno
  • metodologia pedagogica conciliava istanze del neoidealismo ed Educazione nuova Europea
  • riqualificazione vecchio profilo insegnante ( collaborazione con alunni e comunità
230
Q

lotta ai libri di testo tradizionali (1970-1980)

A
  • rimasti legati a stereotipi inattuali.

- aggiornamento dei contenuti della realtà contemporanea

231
Q

Biblioteca del Lavoro di Manzuoli

A
  • pubblicare periodicamente materiali alternativi al libro di testo
  • liberare capacità espressive, creative e logiche
  • Guide sui temi per insegnati
  • Documenti di dati di un argomento
  • Lettura nuovo stile di racconto
232
Q

asilo pubblico per bambini insufficienti mentali

A

1884

233
Q

Lega nazionale per la protezione dei fanciulli “deficienti”

A

1894:

-promozione classi speciali e scuole speciali autonome elementari

234
Q

Scuola ortofrenica italiana

A

1900

  • formazione di insegnati ed educatori specializzati nell’educazione dei bambini “deficienti”
  • Montessori
235
Q

maestri di bambini anormali

A

sviluppare la doppia vocazione di educatore e terapeuta in cliniche-scuola particolari

  • conoscere a fondo il singolo e il gruppo, familiarizzando con le sue reazioni
  • attenzione di tipo clinico
  • osservare, ascoltare ,curare la sua soggettività
236
Q

Insegnante di sostegno

A
  • considerato di piano B

- i compiti richiesti sono superiori alla formazione ricevuta (bornout)

237
Q

principio normalità psicopedagogica

A
  • Contestazione del 1968

- attribuzione do anormalità “arbitraria”

238
Q

inserimento degli handicappati nelle classi “normali”

A

legge 8 marzo 1968 e legge 1973

239
Q

legge 118

A
  • chiusure scuole speciali
  • istruzione uguale ai “normali”
  • Problemi nel reperimento di formatori qualificati
240
Q

decreto presidenziale 1297

A
  • abolizione corsi di fisiopatologia dello sviluppo psicofisico
  • corsi biennali di specializzazione di sostegno
241
Q

legge 517, 1977

A
  • definizione della natura e dei fini della scuola elementare
  • obbligatori momenti della programmazione scolastica
  • promozione capacità individuali
  • integrazione specialistica” handicappati” : insegnanti specializzati e servizio socio-psicopedagogico
242
Q

indicazioni insegnanti sostegno

“il maestro di sostegno senza sostegno”

A
  • generiche

- non fornivano preparazioni adeguate, disposizioni e necessari supporti

243
Q

funzioni insegnante di sostegno

A
  • rapporto pressante con le famiglie
  • aggiornato come docente generico e specializzato
  • contatti con le strutture socio- sanitarie e riabilitative
244
Q

preparazione insegnanti di sostegno

dopo corso di laurea formazione primaria

A
  • curricolo facoltativo e aggiuntivo

- inizia al penultimo anno di corso (400 ore complessive di lezioni, tirocinio, laboratori e prove di profitto)

245
Q

D.L. 2004 n.59

A

indicazioni per i piani di studio personalizzati.
diversità come ricchezza
-bambino consapevole della diversità e saperla affrontare, presa di coscienza
-sensibilità, rispetto, creatività , partecipazione
-risorsa educativa e didattica per tutti

246
Q

1976 IREF

A

Indagine sugli insegnanti elementari

247
Q

risultati indagine IREF

A
  • insegnamento: vettore di mobilità socio-culturale
  • scelta unica possibile per la maggior parte( condizionamento socio-ecnomico)
  • molti considerarono la formazione inadeguata
  • retribuzione inadeguata per molti
248
Q

insegnamento e seconda occupazione

inchiesta IREF

A
  • ripetizioni private
  • 14% maestri e 2% maeste attività illegali ( di più i professori)
  • minoranza iscritti all’Università
  • aspirazione direttore didattico poca
  • aspirazione scuole medie 28%-18%
249
Q

Innovazione

indagine IREF

A
  • insegnanti si sentivano emarginati dai personaggi della TV, dai fumetti e giornalini
  • insoddisfazione dell’abbandono delle autorità scolastiche
  • differenze immaginario degli alunni
250
Q

scuola rurale (Maria Maltoni)

A

a differenziazione didattica, sperimentale

-senza libri di testo, osservazione della natura e rappresentazione grafica

251
Q

critiche corsi aggiornamento( inchiesta IREF)

A
  • alcuni rinunciavano, alcuni direttori non volevano, troppo astratti
  • insufficienza qualitativa e quantitativa
  • ideologico: autoritarismo culturale e istituzionale
252
Q

critiche alla formazione magistrale

inchiesta IREF

A

inadeguate modalità rispetto all’evoluzione rapida

253
Q

critiche sistema di valutazione

inchiesta IREF

A
  • ridurre bocciatore

- assegnavano i voti e i giudizi almeno una volta al giorno

254
Q

1981 commissione per i nuovi programmi

A

Relazione Fassino

  • partecipazione di esperti delle singole discipline
  • molta teorizzazione, ma poche indicazioni concrete
255
Q

decreto presidenziale 1985

non rispettato

A
  • dover essere e operare dell’insegnante
  • distinzione tra handicap e svantaggio
  • programmazione didattica insegnante diretto responsabile
  • valutazione data dalle informazioni ai quadri di conoscenze e abilità: preparazione psicologica, didattica, culturale
  • necessità preparazione biomedica e neuropsichiatrica
  • due o più maestri organico docente per classe
256
Q

maestro progettista di formazione

A

intellettuale artista e scienziato.

suscitatore di affetti e interessi

257
Q

legge 5 giugno 1990 n.148

non migliora molto la crisi

A

nuovo ordinamento della scuola elementare

  • realizza istanze espresse o implicite nel programmi del 1985
  • sistema dei “moduli”: 3 insegnanti su 2 classi + insegnante di inglese, arte, religione
258
Q

maestro prevalente

A

classi iniziali, bisognosi di un’unica figura educativa di riferimento

259
Q

Moduli

A

rischio di restringere le chances formative per l’elevata quantità di attività non permessi dal tempo

  • disomogeneità nell’erogazione del servizio
  • maestro non formato doveva lo stesso subire
260
Q

questione interdisciplinarietà

moduli

A

intensificare la compresenza, attenuando la dicotomia tra discipline e attività

261
Q

1994 Rapporto sui programmi 1985

A
  • evoluzione quantitativa delle classi a regime modulare e a tempo pieno
  • sottovalutazione centralità ruolo del maestro
  • molto malcontento
262
Q

insegnante

rapporto 1994

A

due atteggiamenti:

  • positivo: coglie educazione democratica e attenta alla dimensione affettiva, stimolare creatività
  • negativo: carenze di competenze, ricerca di scorciatoie
263
Q

1977 valutazione formativa

A

scheda di giudizio sostituisce i voti

264
Q

scuola dell’autonomia

A

punta molto sul POF:

  • autonomo progetto di attività formative
  • figura forte di sistema: insegnante
265
Q

Insegnante “funzione- obbiettivo

A
  • progettista e organizzatore
  • raccorda con enti e gruppi esterni
  • assiste psicopedagogicamente agli alunni
  • esperti di relazioni sociali, docimologia, didattica…
266
Q

POF

A

piano dell’offerta formativa

267
Q

nuovo profilo maestro

A

dai programmi del concorso per l’insegnamento primario 1999

268
Q

Concorso 1999

A
  • prova scritta: accerta maturità del candidato ( conoscenza e capacità di riflessione sui problemi)
  • prova orale: approfondire l’accertamento, scienze dell’educazione, psicologia età evolutiva, sociologia dell’educazione…
  • Conoscenza approfondita problematiche educative e didattiche: natura e finalità processo educativo e dimensioni storiche, organizzazione della scuola
  • conoscenza linee della Costituzione e amministrazione dello Stato, Pubblica Istruzione, enti territoriali, autonomia
269
Q

Mancanze

Concorso 1999

A
  • assenza tematica al contenuto e alla metodologia didattica delle singole discipline
  • mancanza cenno informatica
270
Q

i Decreti delegati 1974, normative successive, i programmi 1985 e tutto il resto

A

richiedono di delineazione di nuovi ruoli e nuove figure professionali e nuove competenze

271
Q

legge 1990 n.341

A

linee quadro del nuovo ordinamento didattico universitario.

Stabilisce un corso di laurea in due indirizzi (accesso limitato)

272
Q

abilitazione insegnamento primario

A

relativo all’esito di successive prove non implicita alla laurea

273
Q

Istituti Magistrali e scuola Magistrale soppressi

A

1997

274
Q

Due corsi di laurea

A
  • formazione dell’insegnante scuola materna

- scuola elementare

275
Q

nuovo corso di laura primaria

A

corso di preparazione ad una definita professione

276
Q

Scienze della formazione primaria

A

decreto presidenziale 1996

277
Q

Indirizzi Scienze della formazione primaria

A
  • formazione di insegnanti di scuola dell’infanzia;
  • scuola elementare
    Separazione dopo il primo biennio iniziale
278
Q

studio all’‘università

A

-spazio per lo studio formale
- spazio per l’imparare facendo o al fare ragionato ( tirocini e laboratori)
Esperienza teorica- pratica sotto la guida di insegnanti primari qualificati

279
Q

tutor

A

insegnanti guida, scelti previo apposito concorso fra i maestri di ruolo più qualificati

280
Q

D.P. del 1996

A

aree disciplinari:

  • pedagogia
  • metodologia- didattica
  • psicologia
  • medica
  • giuridica
  • socio-antropologica
  • linguistico- letteraria
  • fisico-matematica
281
Q

decreto del 1998 obbiettivo formativo

A

insieme delle attitudini e delle competenze caratterizzanti il profilo professionale dell’insegnante da sviluppare

282
Q

allegato A decreto

A
  • attitudini e competenze degli studenti

- nuovo profilo del futuro docente primario

283
Q

portfolio

riforma Moratti

A

variegato dossier compilato da più persone, si raccolgono diversi contributi:

  • valutazione
  • orientamento
284
Q

funzione portfolio

A

-documentare esiti positivi

285
Q

riflessione sul portfolio

A

occasione per migliora e comparare le pratiche d’ insegnamento:
autovalutazione studente e conoscenza di sè, costruzione progetto di vita

286
Q

perno della funzione didattica e formativa

A

Portfolio:

finalità promozionale dell’alunno , famiglia e insegnanti

287
Q

carattere promozionale dell’alunno

A

motiva l’insegnante a valutare anche le capacità alternative a quelle tradizionali.
-acquisto fiducia in se stessi, aumento socievolezza ,capacità iniziativa personale non emarginati

288
Q

ampliamento contenuti, prestazioni e valutazione della riforma

A

tocca all’insegnante modulare, mettendo a punto le sollecitazioni:
possibile se è in grado di conoscere e manovrare molti codici linguistici e applicare parametri svariati