Livelli di Analisi Flashcards
linguistica
discriplina che studia le lingue (storico-naturali)
- generale
- storica
lingue storico-naturali
lingue nate spontaneamente nel corso della storia dell’umanità. sono fatti storici, quindi, ma anche naturali (espressione del linguaggio verbale umano)
linguaggio verbale umano
facoltà innata dell’homo sapiens, predisposizione cognitiva ma anche possibilità anatomica di fonazione (apparato fonatorio). si concretizza nelle comunità dei parlanti
comunicazione in senso stretto
comportamento prodotto intenzionalmente da un emittente per trasmettere un’informazione percepita come tale dal ricevente
lingua
sistema di comunicazione basato su un codice, cioè su corrispondenze convenzionali e biunivoche tra significante e significato
segno
unità fondamentale di qualsiasi tipo di comunicazione; qualcosa che sta al posto di qualcos’altro. classificazione di Pears:
- indici
- segnali
- icone
- simboli
- segni (linguistici)
- indici (classificazione dei segni)
segno non linguistico motivato naturalmente e non intenzionale
- segnali (classificazione dei segni)
segni non linguistici motivati naturalmente e intenzionali
- icone (classificazione dei segni)
segni non linguistici motivati analogicamente e intenzionali
- simboli (classificazione dei segni)
segni non linguistici motivati culturalmente e intenzionali
- segni (classificazione dei segni)
segni linguistici non motivati (arbitrari) e intenzionali
BIPLANARITA’
due piani compresenti: significante e significato
significante
o espressione, o forma esterna. parte fisicamente percepibile del segno, primariamente fonico-acustica
significato
o contenuto. non materialmente percepibile, è l’informazione veicolata dal significante
ARBITRARIETA’
in ogni livello della lingua non ci sono legami motivati naturalmente: sono totalmente arbitrari
- tra lingua e realtà extralinguistica (cioè tra segno e referente)
- tra significante e significato
- tra forma e sostanza del significato
- tra forma e sostanza del significante
eccezioni al principio di arbitrarietà
- onomatopee
- ideofoni
- iconismo nella grammatica
- fonosimbolismo
DOPPIA ARTICOLAZIONE
(o dualità di strutturazione). il significante si articola in due livelli:
- prima articolazione (morfemi)
- seconda articolazione (fonemi)
ECONOMICITA’ (doppia articolazione)
con un numero limitatato di elementi si possono costruire un numero teoricamente illimitato di combinazioni
legato a combinatorietà, ricorsività
COMBINATORIETA’ (doppia articolazione)
la lingua funziona combinando elementi minori per creare unità maggiori
legato a economicità, ricorsività
TRASPONIBILITA’ DI MEZZO
ll significante può essere trasmesso per via fonico-acustica o visivo-grafica
priorità del parlato
- antropologica (lingue scritte sono anche parlate ma non viceversa)
- ontogenetica (si impara prima a parlare che a scrivere)
- filogenetica (nella storia dell’uomo la scrittura è nata dopo)
sistemi semasiografici (sistemi di scrittura)
pittografie (disegni motivati analogicamente) e ideografie (simboli che rappresentano idee) - non fanno uso di simboli linguistici
sistemi glottografici (sistemi di scrittura)
fanno uso di simboli linguistici
- logografici (non fonetici), legati ai significati
- fonografici (fonetici), legati ai suoni del linguaggio
parlato
realizzazione del linguaggio verbale umano attraverso il mezzo fonico
scritto
realizzazione del linguaggio verbale umano attraverso il mezzo grafico
LINEARITA’
il significante è prodotto e si sviluppa in successione unidirezionale nel tempo e nello spazio, con valore comunicativo
DISCRETEZZA
differenza assoluta tra elementi della lingua, sono nettamente distinti l’uno dall’altro (segni digitali e non analogici). In questo modo anche la minima differenza è comunicativa
ONNIPOTENZA SEMANTICA
o meglio plurifunzionalità. con la lingua si può parlare di tutto
legata alla RIFLESSIVITA’ = con la lingua si puà parlare della lingua stessa (metalingua)
legato a distanziamento e libertà da stimoli
classificazione delle funzioni linguistiche (Jakobson)
1- REFERENZIALE o DENOTATIVA (referente)
2- CONATIVA (persuadere il ricevente)
3- FATICA (verificare se il canale funziona)
4- ESPRESSIVA o EMOTIVA (sensazioni dell’emittente)
5- POETICA (potenzialità del messaggio)
6- METALINGUISTICA (codice)
PRODUTTIVTA’
sempre possibile creare nuovi messaggi, ma avviene sottoforma di CREATIVITA’ REGOLARE = produttività infinita ma basata su un numero limitato di regole
(legato alla ricorsività)
RICORSIVITA’
se vi sono le condizioni uno stesso procedimento puà essere applicato un numero teoricamente illimitato di volte
DISTANZIAMENTO
possibilità di parlare di cose lontane nello spazio e nel tempo, quindi anche in assenza di tale esperienza. possibile grazie a
LIBERTA’ DA STIMOLI = i segni linguistici presuppongono una rielaborazione concettuale, quindi sono indipendenti dalla realtà esterna (stimoli interni o esterni non sono cause necessarie e sufficienti alla comunicazione)
TRASMISSIBILITA’ CULTURALE
lingua trasmessa per tradizione da una generazione all’altra durante la socializzazione primaria (componente culturale ambientale) stabilisce quale lingua
+ componente innata, facoltà del linguaggio, è la predisposizione a poter parlare qualsiasi lingua
COMPLESSITA’ SINTATTICA
alto grado di complessità, gerarcha interna e relazioni tra gli elementi
EQUIVOCITA’
proprietà dellalingua in quanto codice, ha corrispondenze plurivoche
- omonimia e polisemia
- sinonimia
-frasi equivoche
SINCRONIA
elementi della lingua in un dato momento presente e relazioni tra di esse. come funziona e come è fatto il sistema linguistico
DIACRONIA
lingua nello sviluppo ed evoluzione storica. spiega perchè le forme della lingua sono così
SISTEMA ASTRATTO (langue, sistema, competenza)
conoscenze, regole interiorizzate, capacità di produrre messaggi possedute da tutti i parlanti.
caratteristiche: ASTRATTO, SOCIALE, STABILE
termini di de Saussure, Hjelmslev e Coseriu, Chomsky
REALIZZAZIONE CONCRETA (parole, uso, esecuzione)
atto linguistico individuale, realizzazione del messaggio, concretizzazione delle possibilità del sistema astratto
caratteristiche: CONCRETO, INDIVIDUALE, MUTABILE
termini di de Saussure, Hjelmslev e Coseriu, Chomsky
NORMA (coseriu)
intermediaria tra sistema e uso, sono le possibilità del sistema che realmente si concretizzano nell’uso, è l’insieme delle realizzazioni condivise (mentre altre vengono escluse)
ASSE PARADIGMATICO
riguarda le unità a disposizione (che vanno a formare il paradigma) e che possono essere scelte in una lingua
è astratto, riguarda il sistema (=unità linguistiche che si pongono in relazioni paradigmatiche) e avviene in absentia
ASSE SINTAGMATICO
riguarda le scelte che vengono imposte dalla catena sintagmatica, che impone concordanze coerenti tra gli elementi nello sviluppo lineare secondo le regole previste da quella lingua
è concreto, riguarda la struttura (=unità linguistiche che compaiono nei messaggi individuali) e avviene in praesentia
FONETICA
ramo della linguistica e primo livello di analisi che si occupa del significante come mero significante
-acustica
-uditiva
-ARTICOLATORIA = come si articolano concretamente i foni nell’apparato fonatorio umano, fornisce terminologie classificatorie per indicare i singoli foni
FONI
unità minime della fonetica, entità fisiche concrete prodotte da organi del corpo umano che si occupano di fonazione
conreti, a livello di parole
meccanismo di fonazione
processo attraverso il quale si producono i suoni
- APPARATO FONATORIO = insieme degli organi e delle strutture anatomiche usate per parlare
- flusso d’aria (egressivo, invulsivo o avulsivo)
corde vocali
membrane sottili fissate alla cartilagine e mosse dai muscoli della glottide. con il passaggio dell’aria entrano in movimento:
- se si avvicinano con rapidi cicli di apertura e chiusura provocano suoni sonori
- se restano separate lasciando libero il passaggio dell’aria provocano suoni sordi
consonanti
foni prodotti con un ostacolo totale o parziale: gli organi fonatori entrano in contatto o si avvicinano, bloccando l’emissione d’aria o convogliandola in uno spazio ristretto
vocali
foni prodotti senza ostacolare il flusso d’aria, quindi gli organi articolatori restano separati
paramatri di classificazione delle consonanti
1- MODO DI ARTICOLAZIONE (conformazione degli organi articolatori)
2- LUOGO DI ARTICOLAZIONE (punto in cui è articolato il fono)
3- sonorità o sordità (in genere mobilità degli organi, qui delle corde vocali)
parametri di classificazione delle vocali
1- grado di apertura: INNALZAMENTO o ABBASSAMENTO della lingua
2- luogo di articolazione: ARRETRAMENTO o AVANZAMENTO della lingua
3- ARROTONDAMENTO o NON ARROTONDAMENTO delle labbra
momenti di articolazione dei foni
1- impostazione
2- tenuta o produzione
3- soluzione
ALFABETO FONETICO INTERNAZIONALE
creato nel 1888 dall’associazione fonetica internazionale per riprodurre scientificamente qualsiasi suono cardinale di ogni lingua, perchè c’è corrispondenza biunivoca tra fono e simbolo IPA
il sistema di scrittura e l’ortografia dell’italiano sono fedelmente fonografici
FONOLOGIA
o fonematica, ramo della linguistica e livello di analisi che si occupa dei significanti in quanto meri significanti.
studia organzizzazione e funzionamento dei foni nel sistema linguistico
FONEMI
unità minime di seconda articolazione (meri significanti)
unità di base della fonologia, sono unità foniche con valore comunicativo, quindi hanno un valore distintivo e pertinente all’interno del sistema linguistico perchè si oppongono sistematicamente ad altri fonemi per formare le parole (non tutti i foni diventano fonemi)
sono a livello di sistema
- regola di Trubeckoj
regola delle coppie minime: quando due suoni compaiono nella medesima posizione e non di possono commutare senza cambiare significato. INDIVIDUA INVENTARIO FONEMATICO
- regola di Trubeckoj
regola delle VARIANTI FACOLTATIVE o INDIVIDUALI: quando due foni nella medesima posizione sono simili dal punto di vista articolatorio e si possono mutare senza cambiare significato
- regola di Trubeckoj
regola delle VARIANTI COMBINATORIE: quando due foni simili dal punto di vista articolatorio non ricorrono mai nelle stesse posizioni
COPPIA MINIMA
parole con diverso significato e significante identico anche nell’ordine ad eccezione di un solo fono. serve a individuare fonemi
alto rendimento funzionale = fonemi che vanno a formare molte coppie minime
INVENTARIO FONEMATICO
elenco dei fonemi di una lingua (30 in italiano)
VARIANTE o ALLOFONO
modi alternativi di produzione di un suono rispetto alla norma
assimilazione
foni che si trovano in posizione contigua tendono ad assumere l’uno i tratti dell’altro
- totale o parziale
- progressiva (prevale in preimo elemento) o regressiva (prevale il secondo elemento)
statuto delle consonanti lunghe (problema dell’inventario fonematico)
o doppie o geminate; si possono trovare solo in posizione intervocalica
- monofonematica (conante lunga è un fonema distinto con maggiore durata articolatoria)
- bifonematica (ripetizione dello stesso fonema)
differenze regionali (problema dell’inventario fonematico) e differenze di apertura
riguarda la variabilità diatopica (isoglossa)
l’opposizione tra vocali semiaperte e semivhiuse è valida solo in sillaba tonica
distribuzione funzionale complementare
il contesto obbliga a scegliere un elemento piuttosto che un altro (es: /s/ e /z/)
proprietà fonosintattiche
proprietà dei foni e delle combinazioni contestuali in cui un fono può occorrere
sillaba
minima combinazione di fonemi che funziona come unità pronunciabile, quindi emessa con una sola emissione. si costruiscono attorno alle vocali, che fungono da apice
dittongo
combinazione di approssimante e ocale che costituisce sillaba a sè.
- discendente = vocale + approssimante (SEMIVOCALE)
- ascendente = approssimante + vocale (SEMICONSONANTE)
tratti soprasegmentari (o prosodici)
relazion tra foni sull’asse sintagmativo, nella successione della catena parlate
- ACCENTO (intensità di pronuncia di una sillaba)
- TONO (altezza di pronuncia di una sillaba in base alla tensione delle corde vocali, quindi frequenza delle vibrazioni)
- INTONAZIONE (sequenza di toni che costituiscono l’andamento melodico: ascendente, sospensivo, discendente)
- LUNGHEZZA (estensinoe temporale relativa con cui sono prodotti i suoni)
MORFOLOGIA
ramo della linguistica e secondo livello di analisi di prima articolazione che si occupa del significante in quanto portatore di significato
studia il modo in cui i morfemi si combinano in parole e quindi la forma, la struttura delle parole
MORFEMA
unità di base dellamorfologia e unità minima di prima articolazione, più piccolo significante dotato di significato
è astratto, a livello di langue
per individuare morfemi: scomposizione morfemica; il morfema deve essere isolabile e recare sempre lo stesso significato
MORFO
unità concreta a livello di parole, indipendentemente dalla sua analisi strutturale e funzionale. è concretizzazione dei morfemi in praesentia
ALLOMORFO
forme alternative in cui si puà realizzare un morfema. hanno stesso significato e medesima posizione nella struttura della parola. Cause:
- mutamenti diacronici (quasi sempre uguale etimologia)
- fenomeni fonosintasttici (modificazioni in sincronia)
- supplettivismo
supplettivismo (allomorfia)
un morfema lessicale in certe parole deriivate è sostituito da un morfema completamente diverso (diversa etimologia) ma uguale significato
MORFEMI LESSICALI (classificazione funzionale)
classe aperta. recano significato denotativo, referenziale, infatti sono la base su cui si costruisce la parola. definiti liberi = possono comparire anche soli
MORFEMI GRAMMATICALI (classificazione funzionale)
classe chiusa (sono enumerabili, previsti dalla grammatica, quindi hanno valore interno al sistema); definiti legati = non possono comparire soli, ma si appoggiano sempre alle radici.
- DERIVAZIONALI (mutano significato. funzione e classe di appartenenza della base)
- FLESSIONALI (non mutano il significato della radice, ma la contestualizzano)
AFFISSI (classificazione posizionale)
morfemi grammaricali che si combinano ad una radice. in base alla posizione:
- PREFISSI
- SUFFISSI
- infissi
- circonfissi (hanno significato morfologico solo con prefisso e suffisso insieme)
- transfissi (si incastrano alternativamente nella radice)
MORFEMI SOSTITUTIVI
mutamenti fonici della radice, quindi il morfema diventa inseparabile da essa (foot, feet)
MORFEMA ZERO
casi in cui una distinzione obbligatoria della grammatica non viene rappresentata nel significante (plurali invariabili in lingue come l’inglese con plurale aggiuntivo)
MORFEMI SOPRAREGMENTALI
il valore morfologico viene trasmesso da un tratto soprasegmentale
MORFEMI CUMULATIVI
morfemi grammatical che recano contemporaneamente più significati morfologici
caso particolare: amalgama (caso in cui due morfemi si fondono e non è più possibile capirne i morfemi distinti)
classe flessionale
raggruppa tutte le forme flesse delle parole che seguono uno stesso schema (coniugazioni verbali, declinazioni)