lezione due Flashcards
ritmo nel verso
il ritmo è dato dalla distribuzione degli accenti. dall’alternarsi di sillabe toniche e di sillabe atone.
etimologia e significati: da Emile Benvetiste, “problemi di linguistica generale”
Democrito nel V secolo indica il movimento e la configurazione reciproca degli atomi
a partire da Platone questo termine è in corrispondenza alla metrica
accento
ad cantos
prosodia
pros ode tecnicismo metrico (un verso con profilo prosodico giambico vuol dire che ha un ritmo giambico)
sinalefe
accorgimento metrico “ungo insieme”
dà un effetto di legato quando ce ne sono molte. convenzione che riguarda l’incontro intervocalico tra due parole contigue, per cui le due sillabe le cui vocali, rispettivamente finali e iniziali, si incontrano, sono considerate dal punto di vista metrico una sillaba sola
dialefe
accorgimento metrico. opposto speculare alla sinalefe, ma fatto più marcato. si dà quando all’interno di un verso l’incontro tra ude vocali non dà esito di sinalefe. molte danno un effetto percussivo, martellante
dieresi
è un fenomeno colto, risalente alla sillabazione latina. significa solennità, perché bisgona rallentare per pronunciarla.
sineresi
- l’incontro vocalico forma un’unica sillaba
- gioia per esempio, nel vocabolario ha due sillabe, ma in particolare nella poesia del 200 è monosillabica
dialefe nella sinalefe
-definizione data da Dante Isella (negli anni 60 edizioni critiche del Parini). de’ remi facemm(o) àli al folle volo
origine della metrica italiana e decasillabe
- la metrica italiana ha un’origine fallo-romanza. nella Francia del sud nasce la lingua trobadorica. il primo trobadore a noi noto è Guglielmo IX d’Aquitania; di solito i trobadori sono del ceto medio-basso, ma lui è un grande e potente aristocratico.
- l’endecasillabo viene dal decasillabe, un verso di 10 posizioni con l’accento sulla quarta e sulla decima. Il nome è dovuto al fatto che la maggior parte delle parole francesi sono tronche. tan mabellis l’amoros pessamens, nel ix cerchio del paradiso lo dice Folchetto da Marsiglia. il genere del decasillabe ha uno schema rigido, che viene movimentato quando se ne appropriano i poeti della penisola italiana.
ultimo trobatore
-muore nel 1292, alla corte di Castiglia;è Guiraud Riquier, ma l’esperienza provenzale è già morta
cortesia
-la parola cortesia nasce nel xii secolo. fa riferimento all’etos cortese nelle corti; è festa laica: caratterizzata da spettacolo (musica, danza…), ed è la situazione in cui la poesia trobadorica arriva al pubblico. si tratta di una poesia performativa, commissionata dagli aristocratici, perché venisse recitata nelle corti. la stesura della poesia si avvale di supporti di scarso prezzo (pergamene), perché poi il testo andava imparato a memoria. Con i siciliani sarà diverso, perché non avranno più legami son la musica e la fruizione non sarà più orale. I testi provenzali, inoltre, sono più semplici, con una sintassi paratattica.
catari
-nel 1209 Innocenzo III indice una crociata contro gli albigesi, colpevoli della eresia catara (catari puri). L’ideologia catara si caraterizza per una netta distinzione tra lo spirito e il corpo, che sarebbe opera di un dio malvagio. per questo non c’è spazio per il dogma della reincarnazione; si tratta di un terreno di scontro ineludibile.
diaspora trobadorica
-a seguito della crociata, i trobadori migrano, nella penisola iberica e nell’italia del nord, in particolare, nella marca trevigiana, alcuni sono ospitati dai da romani, in particolare Ezelino e Alberico.
Uc de Saint Circ
-approda dai da romano. non è un poeta eccellente, ma un grande organizzatore culturale. scrive il Liber Alberici, per Alberico, conservato alla biblioteca estense universitaria di Modena, è una raccolta di testi provenzali, un canzoniere, Vidas, delle biografie, Razos
Razos
-commenti dei testi, con retroscena più o meno romanzati
nascita della scuola siciliana
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codice vaticano
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