Le scale di valutazione dell'infanzia Flashcards

1
Q

BSID

A

Bayley Scales of Infant Development

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Q

Prevalenza di problematiche dello sviluppo e della salute mentale nella fascia d’età 2-5 anni

A

Fra il 6 e il 12%

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3
Q

Età di somministrazione delle Bayley

A

Dai 16 giorni ai 3 anni e mezzo (42 mesi)

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4
Q

Qual è lo scopo delle scale di valutazione dell’infanzia?

A

Lo scopo di queste scale è raccogliere informazioni circa le abilità e le eventuali difficoltà del bambino, utilizzando materiali strutturati e semistrutturati che permettono di osservare il comportamento e stabilire puntindi forza e di debolezza

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5
Q

Quali sono i due golden standard per la valutazione dell’infanzia?

A

Le scale Bayley e le scale Griffiths

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6
Q

Perchè è importante che la ricerca abbia calcolato la prevalenza delle problematiche dello sviluppo e della salute mentale in eta infantile?

A

Perchè questo ha dato la spinta per creare dei test sensibili e in grado di evidenziare eventuali problematiche e ritardi di sviluppo precocemente di modo da intervenire il prima possibile

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7
Q

Quali sono le scale complementari di cui sono composte le Bayley?

A

Scala cognitiva
Scala del linguaggio (espressivo, ricettivo)
Scala motoria (grosso-motricità, fine-motricità)
Scala socioemozionale
Scala del comportamento adattivo

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8
Q

Come viene definita la somministrazione delle scale Bayley?

A

La somministrazione del test è flessibile, ma standard. Infatti vengono fornite specifiche indicazioni per la somministrazione degli item, ma la loro sequenza e velocità viene adattata in base a diversi fattori quali l’eta, il temperamento e il tasso di superamento delle prove.

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9
Q

Perchè le Bayley vengono considerate un power test?

A

Le Bayley sono un power test perchè gli item sono ordinati secondo il loro grado di difficoltà e alcuni di essi sono molto difficili da superare

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10
Q

Perchè le Bayley sono considerate uno strumento eclettico dal punto di vista teorico?

A

Le Bayley sono considerate uno strumento eclettico perchè il contenuto delle scale è derivato da altre scale di sviluppo e dalla ricerca sul bambino in diversi campi. Non c’e una vera e propria unica teoria sottostante come nel caso di altri strumenti, ma si fonda sul contributo di diverse teorie dello sviluppo e dei contributi delle neuroscienze

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11
Q

Qual è il tempo di somministrazione del test?

A

Il tempo richiesto per la somministrazione di tutto il test si aggira intorno ai 30-90 minuti. Tale variabilita dipende da diversi fattori: l’età del bambino (un bambino più grande viene sottoposto a un maggior numero di item); la responsività del bambino (ci sono bambini più pronti a seguire gli stimoli e a rispondere alle sollecitazioni e bambini più lenti o che si stancano facilmente); il rispetto dei ritmi del bambino (è necessario considerare le risposte del bambino e somministrare gli stimoli quando il bambino ci presta attenzione e questo può avvenire in maniera discontinua e presentare delle differenze individuali); l’esperienza del clinico (più si usa lo strumento e più si sarà in grado di perfezionare strategie di problem solving per risolvere i problemi di somministrazione)

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12
Q

Quali sono i due tipi di osservazione implicati nella somministrazione delle Bayley?

A

L’osservazione diretta tramite la somministrazione del test al bambino e l’osservazione del suo comportamento e l’osservazione indiretta tramite la somministrazione di questionari ai caregiver

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13
Q

Qual è il materiale necessario per la somministrazione delle Bayley?

A

Una valigetta con i giochi, il manuale di somministrazione e 25 copie di ciascun protocollo che verrà compilato durante e dopo la somministrazione del test (25 copie del protocollo di registrazione, 25 questionari della scala socioemozionale e del comportamento adattivo, 25 caregiver report)

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14
Q

Cos’è il caregiver report?

A

Il caregiver report è un modulo progettato per facilitare la comunicazione della performance del bambino al genitore. Vengono spiegate, ad esempio, le caratteristiche di ciascuna scala e subscala e fornite informazioni aggiuntive per comprendere meglio lo sviluppo e interpretare i punteggi ottenuti

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15
Q

Cosa c’è alla fine di ogni modulo di registrazione?

A

Alla fine di ogni modulo di registrazione c’è un inventario dell’osservazione per valutare la tipicità della performance del bambino durante la seduta di test. Tale inventario va compilato una volta completata la somministrazione e prevede una colonna di valutazione per il clinico e una per il genitore. Il clinico legge ad alta voce i diversi comportamenti e chiede al genitore di valutare quanto il comportamento tenuto dal bambino durante il test sia tipico della quotidianità.
È uno strumento utile al professionista per interpretare qualitativamente i punteggi ottenuti attraverso la BSID

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16
Q

Quanti sono gli item della scala cognitiva delle Bayley?

A

91 item

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17
Q

Quanti sono gli item della scala del linguaggio delle Bayley?

A

49 per il linguaggio ricettivo
48 per il linguaggio espressivo

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18
Q

Quanti sono gli item della scala motoria delle Bayley?

A

72 item per la grosso-motricità
66 item per la fine-motricità

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19
Q

Quanti sono gli item della scala socioemozionale delle Bayley?

A

35 item

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20
Q

Da quale item si inizia quando si somministrano le scale Bayley?

A

La prima cosa da fare per somministrare le Bayley è calcolare l’età del bambino in mesi ed eventualmente fare l’aggiustamento per nascita prematura.
Questo perchè gli item del test sono già suddivisi in set a seconda dell’età del bambino. Ogni fascia d’età prevede un insieme di item con una gamma di difficoltà che va da quelli superati al 90% dei bambini a item superati dal 15% dei bambini del campione di standardizzazione.
Questi punti di partenza sono stati selezionati sulla base dei dati normativi e raggruppano le prove che possono essere utili a discriminare le competenze del bambino partendo da quelle che sono solitamente superate da tutti i bambini di quell’età

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21
Q

Come si fa a capire se il punto di partenza è valido per il bambino che si sta esaminando nelle scale Bayley?

A

Nel manuale di somministrazione è presente un’indicazione per cui il punto di partenza è valido se il bambino supera il livello basal ovvero almeno tre prove consecutive

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22
Q

Cosa succede se il bambino non supera il livello basal?

A

Se il bambino non supera il livello basal si applica la regola di somministrazione inversa, ovvero si torna al punto di partenza per l’età precedente

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23
Q

Come capire quando interrompere la somministrazione delle Bayley?

A

Ci si basa sulla regola di interruzione, ovvero si interrompe il test quando il bambino raggiunge il livello ceiling che corrisponde a 5 insuccessi consecutivi

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24
Q

Come si calcolano i punteggi delle Bayley?

A

L’esaminatore segna i singoli risultati delle prove e poi procede al calcolo dei punteggi grezzi sommando al numero del primo item di cui si compone il set utilizzato tutti gli item svolti correttamente.
Dopo si consultano le tavole del manuale per ricavare il punteggio standardizzato, incrociando il valore grezzo con l’età (cronologica o corretta) del bambino

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25
Q

Quali sono i vari tipi di punteggi standardizzati?

A

• Punteggi scalari (media 10 e DS 3)
• Punteggi compositi (media 100 e DS 15) –> tutti i punteggi tra 85 e 115 vengono considerati nella norma
• Punteggi percentili (50esimo percentile che indica la metà della distribuzione; sotto il quinto percentile si trovano i casi clinici) –> indicano la posizione del soggetto relativamente a quella del campione di standardizzazione
• Punteggi età equivalenti (rappresentano l’età media, in mesi, alla quale un dato punteggio grezzo totale è tipico)
• Punteggi di crescita (media 500 e DS 100)

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26
Q

Nelle Bayley per quali scale si calcolano i punteggi scalari?

A

Per tutti i subtest e per la scala cognitiva e socioemozionale

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27
Q

Nelle Bayley per quali scale si calcolano i punteggi compositi?

A

Per la scala del linguaggio, la scala motoria e la scala del comportamento adattivo

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28
Q

Nelle Bayley per quali scale si calcolano i punteggi età equivalenti?

A

Per la scala cognitiva, del linguaggio e motoria

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29
Q

Perchè è stata fatta una terza versione delle BSID?

A

• Il primo motivo è rappresentato dall’esigenza di aggiornare i dati normativi per superare il possibile effetto Flynn. Le capacità del bambino dovrebbero essere sensibilmente aumentate nel corso degli ultimi decenni, come naturale conseguenza di diversi miglioramenti.
• Un’altra innovazione è rappresentata dal fatto che vengono forniti parametri di riferimento anche rispetto a diverse popolazioni cliniche, quali sindrome di Down, Disturbi pervasivi dello sviluppo, Paralisi cerebrale infantile, Disturbo specifico del linguaggio, nascita pretermine o basso peso alla nascita.
• È inoltre stato esteso il periodo di applicazione dello strumento. Questa estensione rappresenta un vantaggio che consiste nel valutare le capacità del bambino utilizzando lo stesso strumento nell’arco di un periodo piuttosto lungo, ovviando all’incoveniente di cambiare test. Tale aspetto è particolarmente rilevante soprattutto nel caso in cui si sia interessati a effettuare un follow-up per valutare gli eventuali progressi di un bambino identificato a rischio neuroevolutivo e sottoposto per tale motivo a interventi di recupero. Se durante la valutazione si cambiano strumenti di assessment, non si può essere sicuri di aver misurato gli stessi aspetti dello sviluppo perchè ciascun test riflette i costrutti teorici sottostanti e modalità di misurazione diverse.
• Il test è stato aggiornato per migliorare il contenuto delle scale sulla base dei progressi scientifici più recenti. Sono inoltre stati aggiornati gli stimoli rendendoli più interessanti.
• La BSID è stata rivista anche per migliorare le qualità psicometriche delle scale.

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30
Q

In cosa consiste la somministrazione delle scale Bayley?

A

Le scale Bayley consistono nell’esame individuale del livello di sviluppo contingente del bambino, ovvero offrono una fotografia del livello di sviluppo raggiunto dal bambino nel momento specifico in cui si effettua la valutazione

31
Q

Quali sono gli usi delle scale Bayley?

A

• La BSID è storicamente nata per effettuare una diagnosi di ritardo evolutivo per pianificare una strategia di intervento. Inoltre permette di identificare le aree deficitarie dello sviluppo e quelle che invece sono le potenzialità del bambino per redigere un profilo funzionale e favorire la diagnosi differenziale.
• La BSID puó essere utilizzata anche una volta iniziato un intervento di recupero per monitorare i miglioramenti fatti e assicurarsi che il programma sia corrispondente ai bisogni e al livello del bambino.
• Più raramente le scale possono essere impiegate come strumento per aiutare i genitori a seguire i progressi del figlio. Ad esempio, nel caso di nascite premature, la BSID e stata utilizzataper tranquillizzare i genitori e far vedere le competenze e i progressi acquisiti dai neonati, come strumento attraverso cui favorire positive modalità di interazione e stimolazione con il bambino. Questo utilizzo si è dimostrato molto proficuo in quanto rende più sicuri i genitori dei prematuri sia sullo stato di salute del loro bambino sia sulle proprie modalità di relazione nei suoi confronti.
• Le scale si sono dimostrate anche un ottimo strumento di ricerca soprattutto per lo studio delle differenze inter- e intra-individuali
• Un’applicazione particolare del test è quella con i bambini fuori range d’età. Talvolta si può somministrare lo strumento a bambini con ritardo di sviluppo ed età cronologica superiore ai 42 mesi. In questi casi ci si basa sull’età di sviluppo, individuando il livello di sviluppo raggiunto dal bambino sulla base delle competenze osservabili che contraddistinguono una determinata fascia d’età.
Nel caso in cui si opti per tale scelta bisogna fare molta attenzione a limiti pratici e psicometrici di tale concetto, infatti il concetto di età di sviluppo può essere fuorviante e portare a valutazioni erronee.

32
Q

Quali sono i limiti della BSID?

A

Le restrizioni nell’utilizzo di questo test sono legate a situazioni particolari in cui il suo impiego è sconsigliato, come nel caso di disabilità specifiche, quali disabilità complesse con danno multiplo motorio e sensoriale e forme gravi di impairment motorio, come in caso di paralisi cerebrali infantili

33
Q

Cosa significa impairment?

A

Impairment significa disabilità

34
Q

Qual è l’ordine di somministrazione delle BSID?

A

La prima scala che bisogna somministrare è la scala cognitiva in quanto, anche se somministrata sotto forma di gioco, implica un certo sforzo in termini sia di concentrazione che di elaborazione. Si fa all’inizio perchè il bambino dovrebbe essere nelle condizioni migliori per potersi impegnare e concentrare nella risoluzione dei problemi che gli vengono proposti. Se si lascia per ultimo un dominio complesso non si saprà se non viene superato perchè il bambino non ha le competenze o perchè è stanco.
Successivamente viene somministrata la scala del linguaggio e poi quella motoria.
La scala motoria è l’ultima, ma alcuni item possono essere osservati incidentalmente durante l’esecuzione della prima parte del test. Infatti, le prove proposte nelle scale precedenti coinvolgono anche alcune abilità motorie. Inoltre, i bambini di solito non stanno fermi e seduti tutto il tempo ma si muovono per la stanza ed esplorano l’ambiente. Durante questi movimenti si possono valutare diverse abilità senza dover riproporre situazioni ad hoc per testare il livello di sviluppo motorio proposto.
L’obbiettivo è sempre ottenere la miglior performance, quindi bisogna gestire il tempo a disposizione con il bambino in maniera ottimale.

35
Q

Cosa si misura attraverso gli item NON a tempo?

A

L’accuratezza delle risposte

36
Q

Cosa si misura con gli item a tempo?

A

Permettono di misurare il grado di automatizzazione raggiunto in determinate attività e la velocità di processamento del bambino, attraverso la sua capacità di adattarsi e di rispondere sempre più velocemente agli stimoli. Danno indicazioni sul grado di maturità del sistema nervoso.

37
Q

Come è formato il protocollo di somministrazione?

A

Gli item sono contraddistinti da un numero progressivo seguito da un breve titolo che serve come riferimento veloce a ricordare in cosa consiste la prova. Inoltre è presente una descrizione dettagliata delle modalità da seguire per la corretta somministrazione, comprensiva delle consegne verbali e dei gesti che devono accompagnare la proposta del materiale. Tali indicazioni non vanno modificate perchè garantiscono la standardizzazione delle consegne.
Inoltre viene fornita la specificazione di cosa si deve osservare per valutare se l’item è da considerarsi superato o meno. Infine viene proposta la lista di item precedenti/successivi che utilizzano lo stesso materiale stimolo. Questo può essere utile se si vogliono somministrare di seguito le prove che utilizzano gli stessi giochi, nel momento in cui si verifica che il bambino è interessato a tale materiale, ottimizzando cosí i tempi di esecuzione del test ed evitando di stancare il bambino. Infatti, è meglio sfruttare il fatto che il bambino sia interessato a certi stimoli e continuare con quelli piuttosto che cambiare gioco sostituendolo con un altro per non correre il rischio che il bambino si stanchi per le continue sostituzioni o che non sia più interessato a quel gioco quando glielo si ripropone nelle prove successive, dato che lo ha già utilizzato e visto in precedenza

38
Q

Cosa significa GMDS?

A

Griffiths Mental Development Scales

39
Q

A quali età si somministrano le Griffiths?

A

Dai 0 ai 71 mesi (6 anni)

40
Q

In quante scale sono suddivise le GMDS e quali sono?

A

Il test è suddiviso in 5 subscale che sono:
• Fondamenti dell’apprendimento (scala A)
• Linguaggio e comunicazione (scala B)
• Coordinazione occhio-mano (scala C)
• Sviluppo sociale ed emotivo (scala D)
• Sviluppo grosso-motorio (scala E)

41
Q

Come sono gli item delle Griffiths?

A

Ciascuna subscala è composta da item che si sono dimostrati specifici per le diverse età, ossia superati dalla maggioranza dei bambini di quella fascia.
La maggior parte degli item è costituita da semplici situazioni stimolo di problem solving di complessità crescente.
Altri item sono di tipo osservativo e richiedono di rilevare la presenza o l’assenza di particolari competenze nel repertorio comportamentale spontaneo del bambino.
Infine una parte del test si basa su informazioni fornite dai caregiver.

42
Q

Cosa significa il simbolo “R” delle Griffiths?

A

Item riferito, quindi il superamento o meno dell’item dipende dalla risposta del genitore

43
Q

Cosa significa il simbolo “VR” delle Griffiths?

A

Item valutato altrimenti riferito. È preferibile una valutazione diretta.

44
Q

Cosa significa il simbolo “D” delle Griffiths?

A

Dimostrazione, quindi si può far vedere l’esecuzione dell’item al bambino

45
Q

Cosa significa il simbolo “DO” delle Griffiths?

A

Dimostrazione obbligatoria, quindi si deve far vedere al bambino come eseguire la prova

46
Q

Cosa significa il simbolo “Tx2” delle Griffiths?

A

2 tentativi che il bambino può fare

47
Q

Cosa significa il simbolo “Tx2O” delle Griffiths?

A

Il bambino deve fare due tentativi

48
Q

Cosa significa il simbolo “PO” delle Griffiths?

A

Prova obbligatoria, quindi il bambino deve necessariamente provare prima di eseguire l’item

49
Q

Quando si applica la regola di somministrazione inversa nelle GMDS?

A

Si applica se il bambino non ottiene 4 punteggi positivi consecutivi

50
Q

Qual è il livello basal delle GMDS?

A

4 punteggi positivi consecutivi

51
Q

Qual è il livello ceiling delle Griffiths?

A

4 punteggi negativi consecutivi

52
Q

Quando si applica la regola di interruzione delle Griffiths?

A

Quando il bambino ottiene 4 punteggi negativi consecutivi

53
Q

Qual è il tempo medio per la somministrazione delle GMDS?

A

Il tempo medio per la somministrazione è di 45 minuti a cui si devono aggiungere 15 minuti per lo scoring. Come accade anche per altri strumenti di valutazione, il tempo effettivo necessario per l’assessment è fortemente condizionato dalle caratteristiche affettivo-comportamentali, dal livello di sviluppo cognitivo e/o dal tipo di patologia del bambino.

54
Q

Com’è l’ordine di somministrazione delle Griffiths?

A

L’ordine di somministrazione delle scale e/o degli item non è rigido, ma viene lasciata all’intuito e all’esperienza dell’esaminatore la possibilita di scegliere quelle situazioni e quei materiali più motivanti nelle diverse fasi di valutazione. Sarà quindi possibile proporre in successione prove appartenenti a scale diverse che tuttavia condividono lo stesso materiale, rendendo così più fluida la valutazione o, al contrario, passare a situazioni e materiali diversi per riattivare l’attenzione e la motivazione del bambino.

55
Q

Quali sono i criteri di somministrazione delle Griffiths?

A

Come per tutti gli altri test la cui applicazione riguarda l’infanzia, i criteri prevedono la necessità di garantire una condizione ottimale di assessment mediante la scelta di un ambiente idoneo e tranquillo. Inoltre è importante verificare il livello di vigilanza del bambino e assicurarsi la sua collaborazione.
Per i soggetti più piccoli o in presenza di eventuali difficoltà di tipo emotivo o motorio, può essere opportuno somministrare le prove in presenza di un caregiver.

56
Q

Come si interpretano i punteggi delle GMDS?

A

I dati rilevati consentono di ottenere dei quozienti differenziati per ciascuna subscala che, in quanto costituita da un insieme di prove abbastanza omogenee e da dati normativi propri, può essere somministrata anche singolarmente.
I punteggi grezzi possono essere trasformati in quattro indici standardizzati: punteggi scalari, percentili, età equivalenti e subquozienti di sviluppo.

57
Q

Qual è il vantaggio di ottenere un profilo differenziato delle prestazioni nei vari domini indagati attraverso le subscale?

A

Il vantaggio è che è possibile costruire un profilo di sviluppo che, individuando le aree di forza e di debolezza, può essere di suggerimento per la programmazione dell’intervento riabilitativo.

58
Q

Cos’è il “quoziente globale” o “overall developmental quotient” delle Griffiths?

A

È un indice sintetico di sviluppo che non rappresenta la semplice media aritmetica dei singoli subquozienti, ma deriva dall’insieme degli item superati.

59
Q

Quali sono i vari ambiti di applicazione delle Griffiths?

A

• Ambito clinico
• Ambito educativo
• Ambito neuropsicologico
• Ambito della ricerca

60
Q

Per cosa sono utili le Griffiths in ambito clinico?

A

Contribuiscono alla valutazione e all’intervento terapeutico per quanto riguarda i principali disturbi del neurosviluppo e delle condizioni di rischio neuroevolutivo

61
Q

Per cosa sono utili le Griffiths in ambito educativo?

A

Posso essere usate per la valutazione e la pianificazione degli interventi educativi e per l’identificazione precoce di bambini a rischio di insuccesso scolastico

62
Q

Per cosa sono utili le Griffiths in ambito neuropsicologico?

A

Determinare l’impatto che lesioni cerebrali e altri disturbi neuropsicologici possono avere sullo sviluppo

63
Q

Per cosa sono utili le Griffiths nella ricerca?

A

Possono essere impiegate per rispondere a diversi quesiti e per documentare lo sviluppo sia tipico che atipico

64
Q

Quanti sono gli item della scala A delle GMDS?

A

63 item

65
Q

Quanti sono gli item della scala B delle GMDS?

A

63 item

66
Q

Quanti sono gli item della scala C delle GMDS?

A

67 item

67
Q

Quanti sono gli item della scala D delle GMDS?

A

65 item

68
Q

Quanti sono gli item della scala E delle GMDS?

A

63 item

69
Q

Quali sono le differenze nella terza e ultima versione delle Griffiths?

A

In precedenza le Griffiths erano costituite da due kit diversi: uno per gli 0-2 anni e uno per i 2-8 anni.
Le Griffiths III sono uno strumento unico per un ampio range di età. L’abbandono di un sistema di valutazione costituito da due scale diverse per fasce d’età giustapposte rende le Griffiths III un test molto più agevole da somministrare e padroneggiare e garantisce una migliore continuità nel caso di follow-up o valutazioni ripetute nel tempo.
Anche le indicazioni cliniche e diagnostiche sono più efficaci: le cinque scale di cui si compone il test consentono di effettuare una valutazione molto più dettagliata e accurata degli aspetti cognitivi, attentivi e mnestici del bambino, nonchè di quelli legati allo sviluppo sociale ed emotivo.

70
Q

Quali sono i vantaggi delle Griffiths?

A

Il principale vantaggio delle GMDS è dato dalla loro capacità di discriminare in maniera precisa gradi diversi dello sviluppo psicomotorio e cognitivo, rilevando quanto le competenze del singolo bambino si discostano da quelle del campione di riferimento. La possibilità di ottenere quozienti di sviluppo parziali (indici analitici) e globali (indici sintetici) permette di rispondere a differenti quesiti clinici e/o di ricerca, oltre che orientare rapidamente, sulla base del profilo più o meno armonico del bambino tra i vari domini funzionali indagati, verso più specifici approfondimenti funzionali. Anche in questo caso la flessibilità dello strumento consente di ridurre eventuali effetti di abituazione di tipo attentivo o motivazionale.
L’ampio range di abilità previsto da queste scale permette all’esaminatore di adattare facilmente il livello della richiesta all’età o alle effettive capacità del bambino, aspetto particolarmente rilevante nei casi di rilevante ritardo cognitivo.
Esse consentono, infine, di monitorare con un solo strumento psicometrico lo sviluppo del bambino dalla nascita all’età scolare, evitando in tal modo l’uso di una pluralità di test che si succedono con il crescere dell’età

71
Q

Quali sono gli svantaggi delle scale Griffiths?

A

L’uso delle Griffiths è problematico con bambini che presentano difficoltà di tipo motorio, visivo e visuo-percettivo. A tale scopo nell’ultima versione il materiale è stato migliorato con contrasti di colore più accesi e stimoli più grandi e più facilmente manipolabili.
La presenza di prove a tempo penalizza ulteriormente questi bambini, nei quali la lentezza esecutiva può mascherare del tutto efficaci operazioni di insight cognitivo. Poichè le difficoltà puramente esecutive non riflettono necessariamente alterazioni dello sviluppo cognitivo, ne consegue che l’uso di queste scale può portare a sottostimare le reali competenze del bambino.
I test come questo forniscono indici quantitativi ma non danno informazioni esplicite rispetto agli aspetti qualitativi di organizzazione del pensiero, particolarmente utili per pianificare il programma di intervento e da ricavare necessariamente in modo indiretto mediante l’esperienza e la capacità di osservazione del clinico esperto che somministra la scala, diventando la scala stessa un’occasione privilegiata di osservazione del comportamento infantile

72
Q

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi delle BSID?

A

Le scale Bayley si possono considerare uno strumento molto utile e solido per la misurazione delle abilità infantili, in quanto permettono di effettuare una valutazione complessiva del bambino, con informazioni dettagliate su diverse aree dello sviluppo e di paragonarlo ai suoi pari.
Tuttavia i punteggi che ne derivano hanno una scarsa capacità predittiva, pur rappresentando indici utili a rilevare lo stato attuale e contingente del bambino e a individuare eventuali deviazioni dalla norma.

73
Q

Quali accortezze bisogna prendere nella valutazione dell’infanzia?

A

Le accortezze che vanno prese sono necessarie in quanto i bambini di quell’età non riescono ancora a seguire delle direttive precise. Il bambino tende a rispondere solo a compiti che catturano la sua attenzione, per cui è premura del clinico rendere il più coinvolgenti possibile tutte le procedure di somministrazione e cercare di ottimizzare i tempi di esecuzione delle prove, per non stancarlo troppo e metterlo nella condizione di farci osservare le sue prestazioni migliori

74
Q

Qual è un limite delle scale di valutazione dell’infanzia?

A

Un aspetto problematico di queste scale è la scarsa predittività: i punteggi rilevati nei primi anni di vita hanno una validità predittiva più bassa rispetto a quelli ottenuti in età prescolare e scolare. Ciò viene interpretato come effetto dei cambiamenti che intervengono nello sviluppo, nel senso che i test psicometrici della prima infanzia misurano in prevalenza abilità percettivo-motorie, alle quali subentrano nelle età successive funzioni mentali più evolute implicanti la manipolazione di simboli quali il linguaggio e il ragionamento. Inoltre, i ritmi di sviluppo sono molto diversi: ogni bambino ha delle caratteristiche individuali sue proprie e anche il percorso che segue può non essere lineare, ma presentarsi più veloce o più rallentato a seconda del momento e come conseguenza delle variabili contestuali.