Istologia 2 Flashcards

1
Q

Che cos’è Aperio?

A

E’ un microscopio digitale con uno scanner che digitalizza i preparati attraverso un software che permette vari ingrandimenti e rotazioni; permette di condividere le analisi effettuate con i patologi del resto del mondo via internet

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2
Q

A cosa serve il microscio ottico?

A

Serve per visualizzare piccoli oggetti grazie all’ingrandimento effettuato dagli obiettivi (possono ingrandire da 5 a 100 volte) e anche dagli oculari (ulteriore ingrandimento fino a 10 volte).

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3
Q

Quali sono i passaggi per una visualizzazione al microscopio ottico?

A
  1. Accendo un fascio di luce che andrà a colpire il preparato
  2. Ingrandisco l’immagine grazie agli obiettivi (da 5 a 100 volte)
  3. L’immagine viene veicolata agli oculari che la ingrnadiscono ancora di 10 volte
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4
Q

Cos’è il potere di risoluzione? Valori dell’occhio e del microscopio ottico?

A

E’ la capacità di distinguere due oggetti posti a distanza ravvicinata.
Quello dell’occhio umano è 0,1-0,2 mm
Quello del micropio ottico va fino a circa 1 micron.

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5
Q

Da cosa è dato il potere di ingrandimento del micropio ottico?

A

Dal potere di ingrandimento dei singoli obiettivi moltiplicato per il potere di ingrandimento degli oculari

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6
Q

Come posso prelevare un campione: dimmi 4 modi

A
  1. Biopsia
  2. Prelievo di sangue
  3. Necropsie
  4. Resezione chirurgica
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7
Q

Dimmi le 4 fasi di preprazione di un preparato istologico?

A
  1. Fissazione
  2. Inclusione
  3. Taglio
  4. Colorazione
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8
Q

A cosa serve la fissazione?

A

Trattamento chimico o fisico che permette di preservare la struttura del tessuto per i trattamenti successivi.
Effettuata grazie all’uso di molecole chimiche come la formaldeide o la formalina
Serve per:
1. Bloccare il metabolismo cellulare
2. Prevenire l’autolisi cellulare ad opera di enzimi litici presenti nei tessuti
3. Uccidere eventuali patogeni
4. Rendere duro il tessuto attraverso cross-link o denaturazione delle proteine

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9
Q

L’inclusione?

A

Dopo la fissazione, un preparato è soggetto a inclusione, processo attraverso il quale rendiamo un tessuto omogeneo; prima di includere il campione in paraffina bisogna disidratarlo usando concentrazioni crescenti di etanolo oppure zuccheri. Processo che mi permette di togliere l’acqua dal preparato e metterlo in cera calda in modo ce quando si solidifica sarà pronto per essere tagliato in fettine sottili

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10
Q

Qual è l’effetto collaterale dell’inclusione?

A

Esponendo il preparato all’etanolo si andranno a sciogliere i grassi e le componenti lipidiche come il tessuto adiposo

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11
Q

Taglio?

A

Si effettua grazie al microtomo, strumento che mi permette di ottenere fettine sottili di circa 10 micron

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12
Q

Colorazione?

A

Poichè il più delle volte il tessuto risulta trasparente bisognerà colorarlo; il modo più utilizzato è l’ematossilina/eosina

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13
Q

Quando durano tutti gli step di preparazione di un campione? Quando possiamo avere una variazione della durata?

A

Circa 1 o 2 giorni; in caso di necessità di una diagnosi veloce è possibile effettuare un metodo che usa l’azoto liquido (Flash Freezing), sistema di congelamento rapido che rende rigido il tessuto per poter effettuare un taglio e dura circa 5/10 minuti

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14
Q

Dimmi i 3 possibili modi di sezionare un tessuto?

A
  1. Trasversale
  2. Longitudinale
  3. Tangenziale, raramente
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15
Q

Qual è la colarazione più comune e come funziona?

A

Ematossilina/eosina, si basa sulla differenziazione acido/base. L’ematossilina è un colorante basico ed ha affinità per acidi colorandoli di blu o viola (es. nucleo). L’eosina è un colorante acido che ha affinità per le basi colorandole di rosa (es. citoplasma)

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16
Q

Il citoplasma e il nucleo in E/E?

A

Il citoplasma è eosinofilo, poichè è prevalentemente basico e quindi ha un’affinità per gli acidi (acidofilo)
Il nucleo è basofilo, quindi essendo acido attira colorante basico, l’ematossilina

17
Q

Qual è la difficoltà dell’ematossina/eosina?

A

Distinguere i tessuti connettivi con abbondante matrice dai tessuti cellulari con tante cellule

18
Q

Colore del muco in E/E e perchè?

A

Il muco in E/E assume un colore biancastro; esso è composto di glicoproteine legate a uno scheletro proteico; è biancastro in quanto ha una debole affinità all’eosina (rosa chiaro)

19
Q

Cosa permettono le tricromiche?

A

Grazie alla presenza di un terzo colorante ci aiutano a distinguere,in più dell’ematossilina/eosina, i connettivi poichè il terzo colorante è affine alle fibre collagene

20
Q

Tricromica di Masson?

A
Ci permette di separare i connettivi per la presenza del terzo colorante affine al collagene;
Colora:
1. Connettivo in blu o verde
2. Nuclei (rosso/viola)
3. Citoplasma (rosa/rosso chiaro)
21
Q

Colorazione di PAS?

A

Evidenzia gli zuccheri, quindi le glicoproteine a lunga catena. Mettiamo in evidenzia il muco (rosso magenta), gli zuccheri con le glicoproteine e i residui glicidici

22
Q

Dimmi i 3 tipi di artefatti che possiamo avere?

A
  1. Artefatto da sovrapposizione
  2. Artefatto di separazione
  3. Artefatto in caso di sporco o polvere sul vetrino
23
Q

Immunoistochimica o immunofluorescenza

A

Permettono di sfruttare anticorpi che possono essere generati in laboratorio per fare delle colorazioni. L’unione tra anticorpo e il punto d’aggancio fornirà un precipiato colorato

24
Q

Immunofluorescenza?

A

Permette di sfruttare la specificità di un anticorpo pre evidenziare specifici tipi cellulari

25
Q

Microscopia confocale?

A

Permette di effettuare grazie a strumentazioni evolute ulteriori risoluzioni e ci permette di fare le Z stack o ricostruzioni tridimensionali

26
Q

Citofluorometria?

A

Ci permette di avere un’analisi cellula per cellula. Disgreghiamo il tessuto in piccoli pezzi e perdiamo l’informazione spaziale, metodica usata per i tessuti liquidi. Facciamo passare la sospensione all’interno di un tubo sottile per cui il raggio laser che colpisce le cellule, le analizza una alla volta. Alla fine si otterranno dei plot dove ogni punto sarà una cellule dove in base all’intensità di fluorescenza si vede quanto queste hanno in superficie la molecola di interesse. Sfrutta la fluorescenza e la specificità degli anticorpi.

27
Q

Facs

A

Metodica citologica applicata ai tessuti liquidi o solidi purchè vengano ridotti in a singole cellule. Permesso grazie al sortig effettuato dallo strumento, al quale può essere chiesto o di separare o di caricare le cellule doppio positive per poi separarle con un magnete.

28
Q

Microscopia elettronica

A

Permette di ottenere immagini grigio chiaro/grigio scuro a seconda della quantità di elettroni assorbiti dalle strutture. Si riesce con questa tecnica ad ingrandire molto di più le strutture grazie alla differenziazione in strutture elettrondense e riusciamo anche ad analizzare le strutture subcellulari

29
Q

Dimmi i 22 tipi di microscopia elettronica?

A
  1. Microscopia elettronica a trasmissione= elettron dense e non fornisce immagini a trasmissione piatta
  2. Microscopia elettronica a scansione: ricostruire la superficie di un preparato
30
Q

Clarity?

A

È una microscopia per fotoni intravitale che permette di analizzare in modo dinamico i tessuti e le cellule che li compongono.

31
Q

Cosa permette la microscopia a 2 fotoni?

A

Permette di penetrare all’interno di un tessuto senza intagliarlo; metodica usata sugli animali da ricerca e riesce a penetrare nei tessuti. Si può arrivare a ricostruire ed analizzare strutture tridimensionali. Metodica usata soprattutto in neuroanatomia.