Domande fatte a lezione Flashcards
Consuetudine: giuridica e non giuridica
Articolo 1 delle disposizioni sulla legge in generale, cc
La consuetudine è una delle fonti di diritto, la meno importante, l’unica fonte di diritto non scritta
La consuetudine non è prevista e disciplinata dalla costituzione, ma in virtù di una disposizione di rango legislativo perciò può operare solo nei limiti in cui la legge lo consente, ciò esclude la consuetudine contra legem e la desuetudine
Si ritiene che una consuetudine consista quando ricorrono:
-La ripetizione generale e costante in un determinato ambiente
-Un atteggiamento di osservanza di quel comportamento in quanto ritenuto, nell’ambiente sociale considerato, doveroso e non semplicemente conforme a prassi, questo punto esprime la concezione di giuridicità della consuetudine, l’uso viene concepito all’interno di una determinata collettività di individui come fonte di regole giuridiche
È necessario il convincimento da parte della generalità dei consociati che quella condotta debba essere tenuta a livello giuridico
Nelle fonti del diritto si deve includere la giurisprudenza?
Le fonti di diritto sono contenute nell’articolo 1 delle disposizioni sulla legge in generale e comprendono le leggi, i regolamenti, le norme corporative (abrogate con la soppressione dell’ordinamento corporativo alla fine del periodo fascista) e gli usi/consuetudini
L’Italia fa parte dei paesi del cosiddetto civil law dove la giurisprudenza non è fonte di diritto a differenza dei paesi common law (principalmente Regno Unito ed ex-colonie) dove la giurisprudenza crea dei precedenti giudiziari che fungono da fonte di diritto.
Questo non significa che la giurisprudenza sia inutile nel nostro ordinamento ma solo che non è vincolante
Teoria dei fatti giuridici
Per fatto giuridico si intende qualsiasi avvenimento cui l’ordinamento ricolleghi conseguenze giuridiche.
Si distinguono in:
-fatti materiali: quando si verifica un mutamento della situazione preesistente in rerum natura, le mondo esterno fisico o sensibile, percepibile dall’uomo con i segni
-fatti in senso ampio: comprensivi sia di omissioni sia di fatti interni o psicologici
Si parla di fatti giuridici in senso stretto o naturali quando determinate conseguenze giuridiche sono poste in relazione ad un certo evento senza che assuma rilievo se a causarlo sia intervenuto o meno l’uomo
Si parla di atti giuridici se l’evento causativo di conseguenze giuridiche consiste in un’azione umana, che si distinguono in atti leciti e atti illeciti
Tra gli atti leciti la maggiore importanza va attribuita ai negozi giuridici: le dichiarazioni con le quali i privati nell’ambito dell’autonomia a loro riconosciuta dall’ordinamento, esprimono la volontà di regolare in un determinato modo i propri interessi, mediante la produzione di effetti giuridici
Fase di esercizio del diritto vs fase di realizzazione del diritto
L’esercizio del diritto soggettivo da parte di chi ne è il titolare consiste nell’esplicazione dei poteri di cui i diritto soggettivo consta, questo deve essere distinto dalla sua realizzazione che consiste nella soddisfazione materiale di un interesse protetto, sebbene possano coincidere.
La realizzazione può essere spontanea o coattiva (coattiva: occorre fari ricorso ai mezzi disposti dall’ordinamento per la tutela del diritto soggettivo)
esempio il creditore richiedendo al debitore la prestazione che gli è dovuta esercita un suo diritto che non è soddisfatto fino a quando il debitore non adempie
Distinzione tra parte passiva dei diritti assoluti e parte passiva dei diritti relativi
La parte passiva dei diritti soggettivi relativi svolge un ruolo nella realizzazione del diritto, la parte passiva ha un obbligo giuridico.
La prima distinzione è infatti che i diritti assoluti garantiscono al titolare un potere che può far valere verso tutti mentre i diritti soggettivi relativi si possono far valere verso una o più persone determinate
Per i diritti assoluti la parte passiva quindi tutti gli altri consociati devono semplicemente astenersi dall’impedire l’esercizio del diritto. Nella realtà non sono tutti i consociati la parte passiva dei diritti assoluti ma solo quelli che abbiano concretamente la possibilità di interferire con la posizione del titolare del diritto.
Nei diritti soggettivi relativi come d’esempio nel rapporto obbligatorio è determinante per la realizzazione del diritto il comportamento di un altro soggetto il quale è tenuto a una determinata condotta.
Da questi si differenziano i diritti potestativi in cui la parte passiva ha un ruolo di soggezione: basta l’iniziativa del titolare affinché si abbia la realizzazione dell’interesse tutelato: il comportamento del soggetto passivo è irrilevante
Le regole dei trasferimenti a titolo derivativo
1) il nuovo titolare non può vantare un diritto di portata più ampia du quello che spettava al precedente titolare
2) l’acquisto del diritto del nuovo diritto dipende, di regola, dalla effettiva esistenza del diritto del precedente titolare
Incapacità naturale
Articolo 428 cc
Gli atti compiuti da una persona in un momento in cui è incapace di intendere o di volere anche per una causa transitiva possono essere annullati dalla persona stessa, dai sui eredi o aventi causa, SE ne risulta un grave pregiudizio all’autore.
Il legislatore disciplina i casi specifici di matrimonio, testamento e donazione e i contratti
Tre fattispecie:
1) testamento, matrimonio e donazione: sempre annullabili se si dimostra lo stato di incapacità naturale al momento in cui sono stati compiuti gli atti
La donazione ha una fattispecie a parte dai restanti contratti perché non può essere a favore del donatario quindi non è necessaria la prova di pregiudizio
2) atti unilaterali: annullabili se si prova che hanno arrecato un grave pregiudizio nei confronti dell’attore e lo stato di incapacità di intendere o di volere al momento del compimento dell’atto
3) contratti: annullabili se si prova la malafede, l’incapacità di intendere o di volere al momento del compimento dell’atto e che hanno arrecato un grave pregiudizio nei confronti dell’attore.
L’opinione prevalente però è che per l’annullabilità del contratto siano sufficienti la malafede e la prova di incapacità.
Come si costituisce una fondazione?
non ha fatto questa domanda in classe ma ho sbagliato a inserire la risposta
La fondazione è un’organizzazione stabile che si avvale di un patrimonio per il perseguimento di uno scopo non economico. La fondazione trae vita da un atto unilaterale detto atto di fondazione che può essere:
- un atto inter vivos, in forma di sto pubblico di regola notarile, revocabile dal fondatore fino a quando non sia avvenuto il riconoscimento, o se anteriore, fino al momento della morte del fondatore, o fino al momento in cui ha eventualmente fatto iniziare l’attività dell’opera da lui disposta.
- tramite testamento, in questo caso diverrà efficace solo al momento dell’apertura della successone e fino a quel momento potrà essere revocato
L’atto di fondazione deve contenere:
-manifestazione di volontà
-denominazione dell’ente
-indicazione dello scopo
-patrimonio - norme sull’ordinamento e sull’amministrazione
- criteri e le modalità di erogazione delle rendite
che possono anche essere contenute nello statuto
Possono anche essere contenute le norme relative alla trasformazione
Per il riconoscimento e l’acquisto di personalità giuridica è necessario:
- la presentazione dell’atto di fondazione, statuto e atti di dotazione (patrimonio e vincolo di destinazione al perseguimento dello scopo) alla prefetura nella cui provincia è stabilita la sede della fondazione, con la domanda di riconoscimento
- controllo da parte della prefettura del rispetto delle condizioni previste,
- iscrizione nel registro delle persone giuridiche che determina l’acquisizione di personalità giuridica
IN MANCANZA DEL RICONOSCIMENTO LE FONDAZIONI NON POSSONO OPERARE COME FONDAZIONI NON RICONOSCIUTE a differenza delle associazioni
Come si acquista il diritto di proprietà?
Articolo 922
Possiamo distinguere due categorie di modi di acquisto della proprietà:
-a titolo derivativo, implicano la successione nello stesso diritto già appartenente ad un altro soggetto(eventuali vizi vengono trasferiti con il diritto)
-a titolo originario, determinano la nascita di un nuovo diritto indipendente da quello precedente
A TITOLO DERIVATIVO:
-contratto
-successione
- e negli altri modi stabiliti dalla legge (espropriazione e vendita forzata dei beni del debitore)
A TITOLO ORIGINARIO
-occupazione => solo res nullius e res derelicte(+ caccia e pesca e frutti spontanei), non beni immobili
-invenzione => cose mobili smarrite
-accessione => stabile incorporazione per opera dell’uomo o di un evento naturale, tre fattispecie art934
-specificazione
-unione o commistione=> fattispecie accessione di mobile a mobile
-usucapione art1158
-possesso in buona fede dei beni mobili
(per usucapione e possesso è richiesto il possesso della cosa)
Distinzione tra situazioni di diritto e situazioni possessorie (possesso e detenzione)
Sia possesso pieno che detenzione sono caratterizzati da due elementi il corpus(oggettivo) e l’animus (soggettivo). Il corpus è il medesimo e consiste nell’avere la disponibilità materiale della cosa
L’animus è l’elemento che li contraddistingue per il possesso si ha l’animus possidendi che consiste nella volontà del soggetto a comportarsi come proprietario ad esclusione di qualunque altro; mentre per la detenzione si ha l’animus detinendi che consiste nella volontà del soggetto di godere e disporre del bene ma nel rispetto dei diritti che riconosce spettare ad altri
articolo 1140
Solitamente la figura del possessore e quella del proprietario coincidono, tuttavia, non mancano ipotesi di possesso disgiunto dalla proprietà.
Come si fa a stabilire se un soggetto è possessore o detentore?
I requisiti soggettivi dell’animus possidendi e dell’animus detinendi non trovano riscontro nelle norme codicistiche, ai fini della qualificazione di una situazione in una delle due non rileva tanto lo stato psicologico soggettivo di chi ha la disponibilità materiale del bene, quanto il titolo in forza del quale detta acquisizione si verifica(o dalle modalità in cui questo si verifica), ciò che è rilevante quindi è lo stato psicologico che il soggetto manifesta all’esterno non quello interno
articoli 1140-1141
Fattispecie degli acquisti a non domino
Acquisto da un soggetto che non era il proprietario del bene in base ad un titolo astrattamente idoneo al trasferimento del bene, l’acquisto è sempre a titolo originario
ad esempio acquisto in buona fede di beni mobili (1153), usucapione abbreviata(1159),
Azione di rivendicazione
Articolo 948
È legittimato a proporre l’azione il proprietario il titolare del diritto soggettivo contro chi possiede o detiene il bene in questione.
Il proprietario deve provare il diritto di proprietà, questo è detta prova diabolica, perchè molto difficile da provare se l’acquisto della proprietà è avvenuto a titolo derivativo
Semplice provarla con
-acquisto a titolo originario
-acquisto a titolo derivativo e possesso di almeno 10 anni(disciplina dell’usucapione abbreviata, vengono compresi nel conteggio eventualmente anche gli anni di possesso della persona da cui ho ereditato il bene)
L’azione è volta non a recuperare la proprietà della cosa perchè un prerequisito è la proprietà sul bene ma recuperare la disponibilità materiale sulla cosa. L’azione di rivendicazione non si prescrive salvo l’acquisto della proprietà per usucapione.
Come si costituisce un’associazione?
L’associazione è un’organizzazione collettiva che ha come scopo il perseguimento di finalità non economiche (ente non profit)
si distingue in associazione riconosciuta e non riconosciuta .
l’associazione riconosciuta prende vita con un contratto tra i fondatori che deve rivestire forma di atto pubblico. l’atto costitutivo deve contenere la manifestazione di volontà , la denominazione dell’ente, scopo, patrimonio, sede, norme sull’ordinamento e sull’amministrazione, parte di queste informazioni possono anche essere contenute nello statuto.
atto costitutivo e statuto devono essere presentati alla prefettura nella cui provincia è stabilita la sede dell’ente, insieme alla richiesta di riconoscimento dell’associazione come persona giuridica.
la prefettura deve verificare :
1. che siano soddisfatte le condizioni previste da norme di legge o di regolamento per la costituzione dell’ente
2. che lo scopo sia possibile e lecito
3. che il patrimonio risulti adeguato alla realizzazione dello scopo
esito positivo=> iscrizione dell’associazione nel registro delle persone giuridiche
aspettando l’iscrizione al registro l’associazione può operare come associazione non riconosciuta
Le fonti dell’obbligazione
Le obbligazioni possono sorgere da:
a) contratto
b) fatto illecito
c) ogni altro atto o fatto idoneo a produrle in conformità dell’ordinamento giuridico
(1173 cc)
vi sono fonti nominate(espressamente indicate dal legislatore) e innominate (tutti gli accadimenti ultieriori rispetto a quelli previsti dalla legge che siano ritenuti idonei alla produzione di obbligazioni)
Nominate= contratto, promesse unilaterali, titoli di credito, gestione di affari, il pagamento dell’indebito, l’arricchimento senza causa, i fatti illeciti
Tra quelle innominate: testamento, gli atti leciti dannosi, i rapporti nascenti da taluni contratti nulli, etc…
Quando l’affidamento ha assunto importanza per l’ordinamento? Le fattispecie
TEORIA DELL’AFFIDAMENTO:
Secondo questa teoria, se la dichiarazione diverge dall’interno volere, o se questo non si è correttamente formato, deve essere protetto l’affidamento dei terzi che hanno regolato la loro condotta considerando pienamente attendibile ed efficace quella dichiarazione. Trova origine dal principio di buona fede.
Fattispecie:
- incapacità naturale: tutelo la controparte perché ha fatto affidamento (se in buona fede) sulla validità del contratto
- acquisto a non domino, l’acquirente viene tutelato perché ha fatto affidamento sul fatto che il venditore fosse legittimato a vendere il bene
-la parte che conoscendo o dovendo conoscere l’esistenza di una causa di invalidità del contratto, non ne ha dato notizia all’altra parte ed è tenuta a risarcire il danno, l’altra parte ha fatto affidamento e necessita tutela
Procedimento di formazione (del contratto)
Non c’è solo un procedimento che porta al perfezionamento di un contratto.
- proposta accettazione 1326cc
è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta è venuto a conoscenza dell’accettazione dell’altra parte
-(proposta-esecuzione (?))conclusione mediante esecuzione 1327cc
quando per la natura dell’affare la prestazione debba eseguirsi senza una preventiva risposta, il contratto è perfezionato quando e dove ha avuto inizio l’esecuzione
- (proposta-mancato rifiuto) contratti con obbligazioni solo per il proponente 1333cc
il destinatario può rifiutare entro i termini richiesti, in mancanza di tale rifiuto il contratto è concluso
Patto di opzione
La scelta dipende da una parte è molto utilizzato nelle compravendite immobiliari. Si ha quando una delle parti rimane vincolata alla propria dichiarazione e l’altra abbia la facoltà di accettarla o meno, la dichiarazione della prima si considera quale proposta irrevocabile(la revoca è senza effetto)
Se l’accettante non da avviso il contratto è concluso?
fattispecie 1327 => esecuzione prima della risposta dell’accettante
Si perché il contratto è già perfezionato, si è perfezionato nel momento in cui è iniziata l’esecuzione, se l’accettante però non da prontamente avviso all’altra parte dell’avvenuta esecuzione è tenuto al risarcimento del danno
Casi nei quali la proposta è irrevocabile
1) irrevocabilità ex legge → vi sono obbligazioni solo a carico del proponente, l’accettante avrà ogni interesse a concludere il contratto ⇒ le norme seguono /accompagnano ciò che accadrebbe normalmente
2) se il proponente si è obbligato a mantenere ferma la proposta per un certo tempo, la revoca è senza effetto
3) patto d’opzione → le parti convengono che una di esse rimanga vincolata alla dichiarazione e questa si considera proposta irrevocabile, mentre l’altra parte ha la facoltà di revocarla o meno
Differenza tra causa e motivo di un contratto
La causa è costante per la stessa tipologia di contratto a differenza del motivo che è altamente variabile e strettamente personale, inoltre il motivo non ha rilevanza giuridica a meno che non venga inserita una condizione per la conclusione del contratto.
se il contratto è tipico la causa è necessariamente lecita, ma se il contratto è atipico mi devo porre il problema della illecità della causa, se questa è illecita il contratto sarà nullo.
Presupposti di annullamento con i vizi della volontà
L’errore è causa di annullamento se è essenziale ed è riconoscibile dall’altro contraente
Un errore è essenziale se:
-cade nella natura o sull’oggetto del contratto
-cade sull’identità dell’oggetto della prestazione o su una sua qualità che deve ritenersi determinante al consenso
-sull’identità della persona o sulle qualità dell’altro contraente
- quando è stato l’unica ragione o quella principale del contratto
La violenza deve essere tale da fare impressione sopra una persona sensata e tale da farle esporre i propri beni ad un male ingiusto e notevole, si tiene in considerazione età, sesso e condizione delle persone.
IL dolo è causa di annullamento se i raggiri usati sono stati tali che senza di essi l’altra parte non avrebbe contrattato
Quali cause danno luogo a nullità del contratto quali danno luogo alla sua annullabilità
hanno causa di nullità del contratto:
- è contrario a norme imperative
- la mancanza dei requisiti indicati nell’articolo 1325 (accordo tra le parte, causa, oggetto, forma)
- l’illecita della causa
- illecita del motivo comune ad entrambe le parti, unica ragione per la quale concludono il contratto
- oggetto senza i requisiti (possibile, lecito, determinato o determinabile)
-e negli altri casi stabiliti dalla legge (nullità testuale)
CAUSE DI ANNULLABILITA DEL CONTRATTO:
- incapacità legale
- incapacità naturale
- presenza di vizi della volontà
Se il giudice effettua la valutazione e non riesce a convincersi se le parti avrebbero concluso o meno il contratto senza quella clausola cosa accade?
Nel nostro ordinamento vige il principio di conservazione degli atti giuridici quindi opterà a far cadere la clausola in questione è non annullare il contratto per intero
La convalida
Il contratto annullabile può essere convalidato dalla parte a cui spetta l’azione di annullamento, mendicante un atto che contenga la menzione del contratto e del motivo di annullabilità e la dichiarazione che s’intende convalidarlo. La convalida ha effetto solo se chi la esegue è il condizione di concludere validamente il contratto. Solo il contratto annullabile può essere convalidato non quello nullo.
Può essere espressa o tacita
Il concetto di validità coincide con il concetto di efficacia?
NO, il negozio giuridico è invalido quando è affetto da vizi che lo rendono inidoneo ad acquistare a pieno ed inattaccabile valore giuridico, può assumere due configurazioni: nullità e annullabilità, quindi sia i contratti nulli che i contratti annullabili sono invalidi, ma mentre i contratti nulli sono assolutamente inefficaci perché non producono effetti giuridici ad origine, i contratti annullabili sono efficaci perché producono effetti giuridici fino a quando vengono annullati, questi inoltre presentano un’invalidità meno grave perché non riguarda i tratti essenziali del contratto.
I negozi giuridici sono atti di autonomia mediante i quali i privati vogliono conseguire determinati risultati, che vengono realizzati se il negozio è efficace
Differenza tra condizione impossibile e condizione illecita
La condizione è illecita quando è contraria a norme imperative, all’ordine pubblico, al buon costume. inoltre la giurisprudenza ha ritenuto illecita qualsiasi condizione che sopprima o comprima la libertà individuale.
la condizione illecita si considera non apposta ai negozi mortis causa mentre rende nulli gli atti inter vivos. La condizione impossibile è quella che consiste in un avvenimento irrealizzabile o dl punto di vista naturale o da quello giuridico. Si ha per non apposta al testamento, nei contratti rende nullo il negozio se sospensiva e si ha come apposta se risolutiva. La differenza della disciplina tra condizione risolutiva e sospensiva deriva dal fatto che l’irrealizzabilità dell’avvenimento impedisce al negozio di produrre i suoi effetti se la condizione è sospensiva, se è risolutiva non potendo verificarsi gli effetti non potranno mai essere rimossi.
Contratti a favore di terzi
Il contratto secondo la regola generale non produce effetti rispetto ai terzi eccetto nei casi previsti dalla legge, infatti è valida la stipulazione a favore di un terzo, che acquista il diritto contro il promittente per effetto della stipulazione che può essere revocata o modificata dallo stipulante finché il terzo non abbia dichiarato anche in confronto del promittente di volerne profittare, non è necessaria l’accettazione per l’acquisto del diritto perchè se no non avrebbe senso utilizzare il contratto a favore di terzi. In caso di revoca o di rifiuto del terzo la prestazione rimane a beneficio dello stipulante.
LIMITI:
1) gli effetti devono essere solamente favorevoli a favore del terzo
2) schema di perfezionamento proposta mancato rifiuto (il rifiuto è ammesso perché non è ammissibile influire nella sfera giuridica altrui contro il loro consenso)
Essendo che la procura è un atto unilaterale, il soggetto nominato rappresentante è obbligato a compiere attività giuridica per conto del rappresentato?
No, perché è un atto unilaterale quindi quel potere gli è stato conferito unilateralmente, se si vuole obbligare anche la perte rappresentante posso utilizzare la forma del mandato.
Il mandato
il mandato è un contratto col quale una parte si obbliga a compiere uno o più atti giuridici per conto dell’altra. Può essere con o senza rappresentanza,
nel mandato con rappresentanza in nome e per conto del mandante
nel mandato senza rappresentanza agisce per conto del mandante ma in suo nome, i diritti acquisiti dal mandatario dovranno poi essere trasferiti al mandante. Il mandante può rivendicare le cose mobili, mentre i beni immobili o quelli mobili registrati il mandatario è obbligato a trasferirli .
Il mandato senza rappresentanza
nel mandato senza rappresentanza agisce per conto del mandante ma in suo nome, i diritti acquisiti dal mandatario dovranno poi essere trasferiti al mandante. Il mandante può rivendicare le cose mobili, mentre i beni immobili o quelli mobili registrati il mandatario è obbligato a trasferirli . La particolarità di questa norma sta nel fatto che al mandante (nel caso dei beni mobili) è concessa l’azione di rivendicazione un’azione petitoria pur non avendo la proprietà del bene; questo è giustificato a livello pratico
Differenza tra rescissione (in particolare in situazione di pericolo) e violenza
La rescissione avviene quando una parte ha assunto obbligazioni a condizioni inique per necessità di salvare se stessi o altri da un pericolo attuale di grave danno alla persona. Mentre la violenza psichica consiste nella minaccia di male ingiusto rivolta ad una persona allo specifico scopo di estorcerle il consenso alla stipulazione di un contratto o di indurla a porre in essere un altro tipo di negozio giuridico. La violenza assume rilievo come vizio della volontà solo se sia diretta ad ottenere dal minacciato il compimento di un atto a carattere negoziale, inoltre la violenza comprende anche danno al patrimonio
Contratto nullo, contratto rescindibile e contratto annullabile sono convalidabili, se si quali?
Solo il contratto annullabile è convalidabile. Sia il contratto nullo che quello rescindibile sono inammissibili alla convalida (1423 e 1450)
Differenza tra risoluzione di diritto e risoluzione giudiziaria
Quando il creditore, di fronte all’inadempimento della controparte, non intende più restare vincolato dal contratto stipulato, può chiederne lo scioglimento (risoluzione).
Per ottenere la risoluzione occorre proporre una domanda giu- diziale e spetterà al giudice, in caso di contestazione, accertare severamente vi sia stato inadempimento del contratto e se di tale inadempimento sia responsabile il convenuto. La sentenza che accoglie la domanda ha natura costitutiva, in quanto determina un effetto giuridico particolare, e cioè lo scioglimento del vincolo che il con- tratto aveva prodotto e la liberazione dai conseguenti obblighi, nonché la rimozione degli eventuali effetti traslativi prodotti dal contratto.
La risoluzione di diritto avviene in tre casi regolati dal codice:
1) Clausola risolutiva espressa: la clausola contrattuale con la quale le parti prevedono espressamente che il contratto dovrà considerarsi automaticamente risolto qualora una determinata obbligazione non venga adempiuta affatto o non venga eseguita rispettando le modalità pattuite, sono le parti stesse ad aver valutato ex ante, nel determinare il contenuto della clausola, le violazioni ritenute sufficientemente gravi da comportare risoluzione.
Potrà essere inevitabile l’intervento del giudice, qualora tra le parti insorga una lite ma la sentenza non sarà costitutiva, come nel caso di risoluzione ope iudicis, bensì DICHIARATIVA.
2) Diffida ad adempiere: se nel contratto manca la clausola risolutiva espressa, la parte non inadempiente può otte- nere egualmente che la risoluzione operi « di diritto » mediante una « diffida ad adempiere », ossia mediante una dichiarazione scritta, con la quale intima all’altro contraente di provvedere all’adempimento entro un termine congruo
3) Termine essenziale (art. 1457 c.c.). Il termine per l’adempi- mento di una prestazione si dice essenziale quando la prestazione diventa inutile per il creditore se non venga eseguita entro il termine stabilito: il tempo dell’adempimento penetra nell’essenza stessa della prestazione, che, fornita in un momento diverso, è priva di utilità per il creditore. L’essenzialità del termine può essere oggettiva o soggettiva.