domande Flashcards
differenza tra ratei e risconti
Il RATEO è un valore numerario, per l’esattezza un valore numerario presunto.
Il rateo è una sorta di debito o credito potenziale per servizi già goduti dall’impresa o già prestati a terzi alla data di redazione del bilancio, ma la cui manifestazione numeraria è posticipata.
I ratei sono attivi se tengono conto di entrate future relative a ricavi già maturati, ma non ancora liquidati.
I ratei sono passivi se tengono conto di uscite future relative a costi già maturati, ma non ancora liquidati.
I RISCONTI sono quote di costi o di ricavi non ancora maturate che hanno già avuto la loro manifestazione numeraria.
Quindi il risconto, esso una quota di costo o di ricavo è un valore economico.
Siamo in presenza di un risconto quando dobbiamo stornare dai costi o dai ricavi una parte per servizi non ancora prestati o goduti, ma riscossi anticipatamente.
I risconti sono attivi se rinviano al futuro una quota di costi non ancora maturati, ma già pagati.
I risconti sono passivi se rinviano al futuro una quota di ricavi non ancora maturati, ma già incassati.
plusvalenza vs minusvalenza
componenti straordinarie di reddito
PLUSVALENZA= esprime il maggior valore derivante dalla cessione di un bene a lento ciclo di utilizzo rispetto al valore netto contabile
MINUSVALENZA= esprime il minor valore derivante dalla cessione di un cespite rispetto al suo valore netto contabile
sopravvenienza e insussistenza
dismissione dei cespiti ammortizzabili
SOPRAVVENIENZA= sopravvenire imprevisto di un elemento del patrimonio aziendale
- elemento attivo=sopravvenienza attiva
- elemento passivo= sopravvenienza passiva
INSUSSISTENZA= viene a mancare o si riduce in modo imprevisto un elemento del patrimonio aziendale
- elemento attivo = insussistenza passiva
- elemento passivo= insussistenza attiva
cos’è la scala dei bisogni di Maslow?
Maslow era uno psicologo americano che nella seconda meta dello scorso secolo ha classificato i bisogni in una scala dei bisogni che parte dalla base con i bisogni fondamentali per l’uomo, i bisogni fisiologici, per poi mettere i bisogni di sicurezza, il bisogno di socializzazione, il bisogno di stima e infine in cima alla piramide il bisogno di autorealizzazione. Secondo Maslow l’individuo si realizza passando per i vari stadi, i quali devono essere soddisfatti in modo progressivo. Questa scala è anche conosciuta internazionalmente come: “La piramide di Maslow”.
successivamente la sua teoria fu criticata, perché ritenuta non adattabile a tutti i soggetti ed eccessivamente semplificata
definire il concetto di azienda e le funzioni svolte dalle aziende
L’azienda è l’unita di base in cui si svolge l’attività economica per il soddisfacimento dei bisogni umani attraverso la produzione di beni e servizi.
sotto l’aspetto economico l’azienda è “la coordinazione economica in atto istituita e retta per il soddisfacimento di bisogni umani”. Mentre sotto l’aspetto giuridico è “il complesso di beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa”.
con lo specializzarsi dei bisogni umani sono nati dei complessi di beni specializzati nella produzione e nello scambio: le aziende.
I processi della produzione, dello scambio e del consumo costituiscono i momenti cardine dell’attività economica e orientano i comportamenti nel sistema economico. i processi produttivi si riferiscono a beni economici presenti in natura in quantità limitata.
l’azienda si definisce un sistema perché nel processo di produzione partecipano fattori umani, capitali, beni materiali e immateriali e conoscenze scientifiche.
l’azienda è inserita in un ambiente in costante collegamento con l’esterno con il quale si scambia costantemente informazioni, queste portano l’azienda ad adattarsi dinamicamente alle situazioni in cui si trova.
In relazione alla loro funzione economica, le aziende si distinguono in aziende di produzione per il mercato (produzione per il magazzino o su commessa) e aziende di erogazione (di erogazione in senso stretto o di autoconsumo).
definire le caratteristiche delle aziende di erogazione e delle imprese
Le aziende si dividono in aziende di erogazione o di consumo e in aziende di produzione per lo scambio nel mercato o imprese e aziende composte (quindi non unicamente di erogazione ne unicamente di produzione).
Le aziende di erogazione o di consumo, soddisfano i bisogni di determinati soggetti o categorie di persone, utilizzando le risorse preventivamente acquisite; i limitati mezzi a disposizione sono ripartiti tra i vari bisogni da soddisfare. Il loro obiettivo non è quello di conseguire un profitto ma quello di aumentare le risorse, i beni o servizi, per la collettività interessata. Quindi queste non hanno scopo di lucro. Le aziende di erogazione si distinguono in aziende di auto -consumo (es. associazione sportiva, convento) che producono beni/servizi per soddisfare bisogni di persone o enti interni all’azienda , e aziende di erogazione in senso stretto che producono beni/servizi per soddisfare bisogni di persone o enti esterni all’azienda(es. aziende che forniscono servizi sociali per anziani)
queste traggono le risorse necessarie al funzionamento dai contributi dei soci, da finanziamenti e dall’eventuale tariffa di erogazione di servizi.
Le imprese producono beni/servizi in vista della loro collocazione sul mercato, sostengono costi anticipati per produrre e collocano i beni e i servizi nel mercato per ottenere ricavi posticipati.
si distinguono in aziende di produzione per il magazzino , che attuano una produzione standardizzata e aziende di produzione su commessa, che attuano una produzione personalizzata di cui viene stabilito preventivamente il prezzo. entrambe hanno dei rischi in quanto la produzione per il magazzino può non trovare abbastanza acquirenti sul mercato mentre quella su commessa potrebbe no sfruttare appieno gli impianti produttivi.
cosa si intende con produzione di valore e con processo input-output
L’azienda crea valore quando produce dei beni o servizi che hanno un valore maggiore rispetto ai fattori primi sommati, questo concetto è legato al processo input-output, che è l’insieme di tutte le operazioni che portano alla produzione di valore e consiste nei processi di:
- acquisizione dei fattori produttivi
- trasformazione(fisica e/o economica) di questi
- cessione di beni o servizi al mercato
l’acquisizione consiste nell’approvvigionamento dei fattori produttivi
la trasformazione può essere sia fisica che economica:
-fisica quando si ha una trasformazione fisico-tecnica dei fattori (es. aziende industriali)
-economica quando si ha il trasferimento nello spazio e nel tempo dei beni (es. aziende commerciali)
la cessione consiste nella vendita dei servizi/beni e conclude il processo produttivo
nel processo produttivo l’azienda deve rispettare l’efficienza, efficacia e l’economicità
- EFFICIENZA= è il rapporto tra i risultati ottenuti da un’azienda e i fattori produttivi usati, una azienda più efficiente a parità di risultati è quella che ha usato meno fattori produttivi
- EFFICACIA = l’azienda è riuscita a raggiungere l’obbiettivo prefissato
- ECONOMICITà= è il criterio che consente di giudicare la convenienza a iniziare/continuare un’attività imprenditoriale, si raggiunge se si ha l’equilibrio economico a valere nel tempo, se i ricavi sono almeno uguali ai costi(che devono comprendere la congrua remunerazione del capitale proprio)
definire le caratteristiche e il ruolo dell’ambiente-contesto di riferimento per la vita delle aziende
l’azienda è in continuo collegamento con l’ambiente esterno, infatti vi è un costante scambio reciproco di risorse e informazioni.
l’ambiente è il contesto generale nel quale l’azienda svolge la propria attività che determina un insieme di vincoli e di opportunità per l’azienda, che saranno le basi per i programmi aziendali.
l’ambiente può essere scomposto in :
-ambiente fisico (aspetti geografici e clima)
-ambiente economico (comprende le principali attività economiche, il reddito pro capite, il PIL, l’inflazione, occupazione e disoccupazione, etc. )
-ambiente istituzionale-politico (comprende il quadro normativo che disciplina il comportamento dell’azienda, la PA, sistema elettorale, orientamento politico e stabilità governo)
-ambiente demografico-sociale(fasce d’età, densità popolazione tassi di natalità e mortalità, flussi migratori)
-ambiente culturale-tecnologico (cultura, tradizioni popolari, religione, conoscenze scientifiche, propensione all’innovazione)
definire soggetto economico e soggetto giuridico
SOGGETTO ECONOMICO= è la persona o il gruppo di persone che detengono il potere decisionale dell’azienda essendo subordinato soltanto ai vincoli di ordine giuridico e morale ai quali deve sottoporsi. nelle aziende questo esercita il suo potere assumendo decisioni strategiche e controllando il funzionamento del sistema aziendale, nelle imprese è generalmente espresso da chi apporta capitale proprio, nelle imprese individuali è il titolare, nelle società di persone sono i soci con quote maggiori, nelle società di capitali sono i soci con la maggioranza di capitale.
SOGGETTO GIURIDICO= è la persona o il gruppo di persone o l’ente nel cui nome l’azienda viene esercitata ed a cui fanno capo i diritti e gli obblighi che derivano dalla costituzione e dalla gestione dell’azienda, quindi è colui che risponde, dal punto di vista patrimoniale, dei risultati dell’attività dell’azienda. Il soggetto giuridico può essere una persona fisica o una persona giuridica (cioè un ente astratto che nasce in forza di legge, pertanto è un soggetto di diritto diverso dall’essere vivente). Sia persona fisica che giuridica hanno la capacità giuridica, ovvero possono essere titolari di diritti. La persona giuridica è un soggetto di diritto diverso dall’essere vivente ed è costituita da un elemento materiale e da un elemento formale.
-L’elemento materiale è rappresentato da una stabile organizzazione, di persone e di beni, sistematicamente rivolta a realizzare un determinato fine.
-L’elemento formale è invece riconosciuto da parte dell’ordinamento con il quale l’ente (associazione, fondazione, o società commerciale) acquista la personalità giuridica; come la persona fisica è dotata di una generale idoneità ad essere titolare di diritti e di doveri.
La natura del soggetto giuridico è rilevante ai fini della distinzione fra aziende pubbliche e aziende private. Si considerano, infatti, private quelle aziende il cui soggetto giuridico è una persona fisica o giuridica di diritto privato, mentre si definiscono aziende pubbliche quelle il cui soggetto giuridico è una persona fisica o giuridica di diritto pubblico.
Il soggetto giuridico di rappresentanza è invece composto dalle persone che possono formalmente rappresentare e impegnare l’azienda presso terzi.
quali sono le condizioni che una società deve acquisire perché una società acquisisca una personalità giuridica
Per acquisire la personalità giuridica, si devono rispettare quattro condizioni.
Prima condizione: Manifestazione di volontà mediante stipulazione dell’atto costitutivo. L’atto costitutivo è rappresentato dal contratto di società. con il contratto di società due o più persone conferiscono beni o servizi per l’esercizio in comune di un’attività economica allo scopo di dividerne gli utili. Quindi, in questo caso si tratta d’imprese e si persegue lo scopo di lucro.
Seconda condizione: L’azienda deve svolgere attività commerciale(attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi; attività intermediaria nella circolazione dei beni; attività di trasporto per terra, per acqua, per aria; attività bancaria o assicurativa; altre attività ausiliarie delle precedenti)
Terza condizione: La società deve assumere una delle seguenti forme giuridiche:
-S.p.A. (società per azioni);
-S.r.l. (società a responsabilità limitata);
-S.A.P.A. (società in accomandita per azioni);
-Società cooperativa.
Quarta condizione: Iscrizione della società nel Registro delle imprese. Dal momento dell’iscrizione la società acquisisce personalità giuridica e diventa soggetto giuridico. Questo si fa per comunicare a tutti che è nata una nuova società
definire il concetto di controllo e di collegamento tra società
Controllare una società vuol dire disporre della maggioranza dei voti (a cui si ha accesso tramite l’apporto di capitale proprio), per imporre la propria volontà alle assemblee (serve il 50%+1 voto). Disporre della maggioranza dei voti in assemblea non significa necessariamente avere la proprietà della maggioranza del capitale sociale. È, infatti, possibile avere il controllo di una società con una quota di capitale sociale inferiore al 50% con l’acquisizione di deleghe di voto, la mancanza di organizzazione da parte degli azionisti, l’esistenza di particolari azioni (di risparmio) che per legge o per statuto non hanno diritto di voto nell’assemblea, oppure una scarsa partecipazione alle assemblee da parte dei soci, o ancora l’acquisizione di diritti di voto di vari tipi di contratto.
Sono considerate controllate:
• le società in cui un’altra società dispone, direttamente o indirettamente, della maggioranza dei voti nell’assemblea ordinaria.
• le società in cui un’altra società dispone, direttamente o indirettamente, di voti sufficienti per esercitare un’influenza dominante nell’assemblea ordinaria, non si tratta di una maggioranza assoluta, però di fatto riesce ad avere un’influenza dominante nell’assemblea ordinaria grazie all’assenteismo dei piccoli azionisti.
• le società che sono sotto l’influenza dominante di un’altra società in virtù di particolari vincoli contrattuali con la società stessa.
Si può controllare una società anche indirettamente. Per esempio la società A detiene il 30% delle azioni della società C (non sufficienti per il controllo) e il 55% della società B che a sua volta detiene il 25% della società C. Quindi la società A controlla anche la società C.
Il concetto di collegamento riguarda invece l’esercizio di un’influenza notevole da parte di una società su un’altra, ma questa influenza non è dominante. Tale tipo d’influenza si presume quando la prima società esercita almeno un quinto dei voti (un decimo dei voti se la società è quotata nei mercati regolamentati) nell’assemblea ordinaria della seconda.
che cosa sono le aree funzionali?
l’azienda è un sistema , ovvero un insieme di elementi interconnessi tra di loro con un fine comune (la produzione di beni/servizi). questo sistema a sua volta è suddiviso in sottosistemi chiamati aree funzionali, ciascuna di esse opera separatamente ma si sviluppano continui collegamenti tra diverse aree.
si dividono in aree caratteristiche, integrative, di informazione e controllo
CARATTERISTICHE=le tipiche funzioni che più direttamente qualificano l’oggetto dell’attività di produzione economica dell’impresa:
Marketing: studia i rapporti con l’ambiente, come favorire il collocamento della produzione allestita, l’individuazione dei potenziali clienti e lo studio delle esigenze dei clienti sui prodotti. Da questo studio l’impresa definisce il target market. In relazione agli obiettivi di vendita, l’impresa definisce il marketing mix: politica del prezzo, del prodotto, della distribuzione e della promozione.
Ricerca e sviluppo: è finalizzata a promuovere nuovi processi produttivi e nuovi prodotti e a realizzare migliorie in quelli già in essere.
Produzione: realizza l’allestimento delle strutture produttive ed i processi di trasformazione fisica e/o economica per realizzare i prodotti secondo le quantità, le qualità e i costi previsti. L’impresa può adottare processi produttivi su modello per diverse tipologie di prodotti standard; a flusso continuo con produzioni scarsamente differenziate; su commessa per specifiche unità di prodotto secondo le richieste del cliente.
INTEGRATIVE=sono aree di supporto alle aree caratteristiche che forniscono le necessarie risorse finanziarie e umane:
Organizzazione e del personale: ostenere l’attività aziendale con il contributo del fattore lavoro. L’obiettivo è quello di ottimizzare l’impiego delle risorse umane nel processo di produzione economica.
Finanza: gestisce le risorse finanziarie necessarie per il funzionamento del sistema aziendale. Deve coordinare il fabbisogno di capitale nell’azienda nella fase di costituzione e durante lo svolgimento della gestione d’esercizio con mezzi propri o con finanziamenti di terzi
INFORMAZIONE E CONTROLLO: svolgono funzioni d’indirizzo, di controllo e informazione sul funzionamento del sistema
Programmazione: studia ed elabora i piani aziendali a medio e lungo termine tenendo conto delle scelte economiche e produttive che l’azienda intende esercitare nell’ambiente nonché predispone un programma operativo a breve termine (budget annuale).
Amministrazione e controllo: è finalizzata ad acquisire, elaborare, distribuire informazioni a supporto dell’informazione esterna e, all’interno dell’azienda, nei processi decisionali e gestionali delle diverse aree aziendali. In particolare si occupa del sistema delle rilevazioni amministrative relative alla contabilità generale.
I collegamenti sono frequenti ad esempio tra le aree di marketing e produzione, o produzione e organizzazione e personale, o tra programmazione e produzione, o tra ricerca e sviluppo e marketing.
quali elementi costituiscono il sistema aziendale sotto l’aspetto soggettivo, oggettivo e dinamico
L’azienda è un sistema, cioè un insieme di elementi interconnessi tra di loro con un fine comune. Questo sistema è formato da un insieme coordinato di elementi: elemento umano (aspetto soggettivo), capitale (aspetto oggettivo), attività d’organizzazione (aspetto dinamico), sapere scientifico e tecnico (aspetto cognitivo)
L’elemento umano (aspetto soggettivo) è l’insieme delle persone che partecipano all’attività aziendale. Direttamente come apportatori di capitale proprio e prestatori di lavoro (soci, lavoratori), indirettamente come fornitori di beni e servizi, finanziatori, clienti.
Il capitale (aspetto oggettivo) rappresenta il capitale a disposizione dell’azienda, ossia il patrimonio di risorse materiali, di risorse finanziarie e risorse immateriali (marchi, brevetti).
L’attività d’organizzazione (aspetto dinamico) riguarda l’assetto organizzativo, cioè il funzionamento dei vari organi nei vari aspetti relativi all’organizzazione (assetto organizzativo, processi decisionali, processi produttivi e sistemi di controllo).
L’aspetto cognitivo composto da tutte le conoscenze tecnico-scientifiche, know how, presenti nell’azienda.
Nell’azienda di produzione tutti questi elementi concorrono, sulla base degli indirizzi e degli obiettivi definiti dal soggetto economico, all’acquisizione, trasformazione e cessione di beni e servizi.
cosa sono i fattori produttivi? differenza tra fattori a fecondità semplice e a fecondità ripetuta
I fattori produttivi sono i fattori necessari per l’allestimento dei beni e/o servizi che l’azienda vuole offrire (risorse materiali, risorse immateriali, risorse finanziarie, risorse umane).
i fattori d’esercizio o a fecondità semplice si consumano interamente con il loro impiego nella produzione esaurendo in tal modo il loro contributo al processo produttivo, mentre i fattori produttivi a fecondità ripetuta(o di strutturali)) vengono utilizzati in più processi produttivi anche e soprattutto in più periodi diversi.
Il concetto dei fattori produttivi a fecondità semplice è che ognuno di questi fattori, una volta utilizzato, s’incorpora nel bene che si realizza perdendo la loro entità separata. L’acquisizione di fattori a fecondità semplice può generare costi comuni a produzioni di più periodi. In questo caso il costo dei fattori produttivi viene ripartito in più esercizi attraverso scritture di storno o di imputazione.
I fattori a fecondità ripetuta costituiscono le basi tecniche produttive e logistiche dell’azienda. Sono fattori che costituiscono costi anticipati a utilizzo pluriennale, cioè destinati a fornire utilità in più esercizi. Per questo motivo i fattori produttivi a fecondità ripetuta devono essere ammortizzati.
Il fatto che un fattore sia d’esercizio o strutturale non dipende dalla natura del bene ma dalla sua funzione nell’azienda, ad esempio un forno per pizze può essere un fattore strutturale in una pizzeria ma non lo è per un’azienda che vende forni per pizze.
che cosa sono le operazioni di interna ed esterna gestione?
Le operazioni di gestione, dette anche fatti amministrativi, si distinguono tra le operazioni d’interna gestione e operazioni di esterna gestione.
Le operazioni d’interna gestione sono quelle che riguardano la combinazione dei fattori produttivi, la realizzazione di beni e servizi che caratterizzano l’attività dell’azienda, scambi che avvengono all’interno dell’azienda e non determinano scambi di risorse finanziarie con l’ambiente. Comprendono l’organizzazione e i processi di trasformazione fisico tecnica, la gestione del personale, lo studio, la ricerca, ecc..
Le operazioni di esterna gestione riguardano gli scambi di risorse (beni e servizi) con l’esterno, attraverso i quali si modifica il patrimonio aziendale. Questi scambi comprendono i costi per l’acquisto dei fattori produttivi strutturali e d’esercizio, e i ricavi di vendita della produzione. Sono dunque correlati con i movimenti di risorse finanziarie e monetarie e si manifestano nella fase iniziale e in quella terminale del processo di produzione economica (input-output).
Le operazioni di interna ed esterna gestione sono operazioni collegate, infatti l’azienda può vendere beni o servizi perché sono stati realizzati al suo interno. Perciò le due gestioni non sono totalmente separate ma hanno caratteristiche diverse.
I fatti di esterna gestione sono collegati con la contabilità generale dell’impresa. Con la contabilità generale si rilevano tutti gli scambi che avvengono tra la nostra azienda e l’esterno. Mentre i fatti d’interna gestione sono collegati alla contabilità speciale: contabilità industriale, contabilità di magazzino, ecc.