Definizioni Flashcards
Linguistica
lo studio scientifico del linguaggio umano/naturale
Sistemi di comunicazione
linguaggio umano
discretezza
si fa riferimento all’esistenza di limiti definiti che distinguono i vari elementi del linguaggio
ricorsività
è il fenomeno per cui una regola linguistica può essere applicata al risultato di una sua stessa precedente applicazione
coordinazione
permette di aggiungere infiniti elementi dello stesso tipo senza limiti
linguaggio
la capacità comune a tutti gli esseri umani di sviluppare un sistema di comunicazione dotato di quelle due caratteristiche proprie che lo distinguono da altri sistemi di comunicazione
lingue
la forma specifica che questo sistema di comunicazione assume nelle varie comunità
ipotesi innatista
la lingua è il prodotto di un sistema cognitivo codificato in un’area specifica - l’emisfero sinistro - del nostro cervello
Argomenti a favore dell’ipotesi innatista
tutti e solo gli esseri umani hanno sviluppato il linguaggio come sistema di comunicazione
il bambino impara la propria lingua materna senza alcun tipo di insegnamento specifico o di istruzione indotta
esiste una fase critica (un periodo critico) tra i due ed i sei anni
Le discipline di linguistica
Fonetica e fonologia, morfologia, sintassi, semantica, pragmatica, lessico(logia)
Il digramma «gn» rappresenta…
un unico fonema, cioè la nasale palatale, quindi anche se la rappresentazione grafica è doppia, il fonema è unico
la morfologia
considera gli elementi del linguaggio di un ordine di grandezza superiore rispetto alla fonologia, si occupa di elementi più piccoli di una parola, che collegati tra loro formano parole complete
la sintassi
il ordine tra le parole
la semantica
si occupa dell’interpretazione delle frasi
foni
suoni del linguaggio
il linguaggio composizionale
la possibilità di combinare i suoni in vari modi dà alle lingue la capacità di esprimere un numero altissimo di significati utilizzando un numero esiguo di elementi costitutivi
Il linguaggio umano è economico (nel senso che…)
nessuna lingua utilizza tutti i foni possibili ma solo un sottoinsieme di essi
fonetica (fisico o psicologico)
fisico
fonologia (fisico o psicologico)
psicologico/cognitivo
definizione di fonologia
la rappresentazione mentale o psicologica dei suoni linguistici. studia i fonemi, cioè i foni che portano distinzioni di significato e le loro relazioni, che sono descrivibili in termini di regole formali
definizione di fonema
la rappresentazione mentale di un fono che abbia una funzione distintiva all’interno di un determinato sistema fonologico
definizione di coppia minima
formata da due parole che si distinguono solo per un diverso segmento collocato nella stessa posizione
tre coppie minime
calcio - calco
sciatto - fatto
cielo - ceto
tre parole che non sono coppie minime
fatto-atto
parche - perché
incerto - incarto
definizione di fono
un qualsiasi suono linguistico
definizione di fonetica
analizza elementi fisici continui
definizione di fonetica articolatoria
studia come l’apparato fonatorio viene usato per la produzione di suoni linguistici
definizione di fonetica acustica
analizza le caratteristiche acustiche dell’onda sonora che trasmette il messaggio
definizione di fonetica uditivo-percettiva
definisce la percezione dei suoni (studia come il segnale che arriva all’orecchio viene elaborato e decodificato dall’ascoltatore)
Realizzazione concreta, grafica (f)
f (scritto normale)
Realizzazione concreta, acustica (f)
[f]
Sistema astratto, grafema (f)
<f>
</f>
Sistema astratto, fonema (f)
/f/
definizione di grafema
sono unità di un sistema scritto
definizione di allofono
sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata
definizione di distribuzione complementare
si rileva per due o più unità linguistiche diverse
definizione di flusso polmonare egressivo
diretto verso l’esterno (L’italiano usa solo questo tipo di flusso)
se le cordiali vocali vibrano con il passaggio dell’aria abbiamo…
suoni sonori
se le cordiali vocali non vibrano con il passaggio dell’aria abbiamo
suoni sordi
definizione di tratto vocale
Lo spazio al di sopra delle corde vocali
Le parti dell’orofaringe che vengono usate per produrre suoni si chiamano…
articolatori
Gli articolatori superiori comprendono
labbro superiore, denti superiori/alveoli, palato (duro), velo palatino (palato molle), ugola, faringe (area compresa tra ugola e laringe)
Gli articolatori inferiori comprendono
labbro inferiore, diverse parti della lingua: corona (punta e lama della lingua), dorso, radice (o parte posteriore)
gli organi articolatori
polmoni, bronchi, trachea, laringe, glottide (corde vocali), faringe (ugola) –> cavità orale/cavità nasale
l’aria passa … nel canale per le vocali
liberamente
per le consonanti l’aria…
non passa liberamente
I suoni non sonoranti si chiamano
ostruenti
consonanti, modi di articolazione
come si produce l’ostacolo
consonanti, luoghi di articolazione
dove si produce l’ostacolo
modi di articolazione: Occlusivo- p, b, t, d, k, g
Un’ostruzione completa
Una brusca riapertura del canale
occlusione
esplosione
modi di articolazione: Fricativo: f, v, s, z, ʃ
Lascia una fessura stretta
modi di articolazione: Affricato: ts, dz, tʃ, dʒ
occlusione
frizione
modi di articolazione: nasale m, n, ɱ, ŋ, ɲ
Abbassamento del velo del palato
Afflusso di aria ridotto verso la cavità orale
Aria deviata in gran parte verso il naso
modi di articolazione: Laterale (bilaterale): l, ʎ
Occlusione completa
Resta libero un passaggio secondario
L’aria passa tra lingua e palato sui due lati del cavo orale
modi di articolazione: Vibrante: r
Una brevissima occlusione
Esplosione in rapidissima successione
Alternazione veloce di occlusione e di esplosione
modi di articolazione: Approssimante: j, w
(semivocali, semiconsonanti)
Lo spazio per il passaggio dell’aria è più ampio e non si produce alcun rumore di frizione
I parametri che definiscono le vocali sono
Altezza
Avanzamento/arretramento
Arrotondamento
Tensione
i tratti soprasegmentali
L’accento, l’ intonazione e il tono
manifestazioni acustiche
durata, intensità, tonalità
i due tipi di accento
accento dinamico (dell’italiano)
accento musicale
l’accento dinamico
l’altezza tonale non è rilevante
l’accento musicale
avente come correlato fonetico principale l’altezza tonale
funzione demarcativa dell’accento
ci dice dove finisce una parola e dove ne inizia un’altra
definizione di silaba
unità fonologica che consiste almeno di un elemento sillabico detto nucleo, che corrisponde ad un picco di sonorità
Argomenti a favore dell’esistenza della sillaba
la sillaba spiega parecchi fenomeni che altrimenti non si potrebbero descrivere correttamente
esistono generalizzazioni relative a fenomeni fonologici che non sono esprimibili soltanto facendo riferimento al materiale segmentale
L’alternanza sillabica tra sillabe forti e deboli determina il verso poetico
la prima restrizione universale (sillaba)
una sillaba deve avere almeno un nucleo, e non più di uno
un dittongo ascendente
semivocale + vocale
definizione di incipit sillabico (o onset)
Il materiale consonantico che precede il nucleo sillabico
In italiano l’incipit può essere formato da…
una o due consonanti (per esempio, Pa.lo, ma.le, pri.mo, plu.rale)
definizione di coda (sillaba)
Le consonanti che si trovano all’interno della sillaba ma dopo il nucleo vocalico (In italiano la coda è limitata ad un unico segmento)
la struttura CV (consonante + vocale) è…
- la più frequente in italiano
- quella che i bambini acquisiscono per prima
- l’ultima che gli afasici perdono;
- l’unica presente in tutte le lingue del mondo.
Se la sillaba ha una coda, si dice
chiusa
Se la sillaba non ha una coda e termina con il nucleo si dice
aperta
se la vocale tonica si trova in sillaba aperta…
la vocale si allunga
se la vocale tonica si trova in sillaba chiusa…
la vocale non si allunga
Massimizza l’onset definizione
quando una consonante può essere analizzata sia come onset che come coda si sceglie sempre la seconda possibilità
In sillabe chiuse la coda è sempre
una sonorante o una geminata
Argomenti a favore della rima
la rima determina il peso della sillaba (una sillaba può essere leggera o pesante)
la rima poetica determina le caratteristiche della parte finale di un verso
nei lapsus linguistici si tende a cambiare l’onset tenendo intatta la rima
una sillaba è pesante se
se contiene una vocale lunga o se ha una coda consonantica (altrimenti è leggera)
Lo statuto di /s/
a) è l’unica consonante che può precedere un onset biconsonantico (sbrigarsi, spremere, mostra, aspro)
b) è l’unica consonante che in un onset biconsonantico può essere seguita da una occlusiva, violando anche in questo caso la scala di sonorità (storia, specchio)
c) è l’unica consonante che, se all’inizio di un nesso consonantico, non subisce raddoppiamento sintattico (farà strada)
d) è l’unica consonante non sonorante che può trovarsi in coda di sillaba senza essere geminata, cioè indipendentemente dall’onset della sillaba successiva (Mi presti il lapis azzurro?)
raddoppiamento sintattico [s]
la s non subisce raddoppiamento sintattico se seguita da occlusiva (+sonorante)
argomenti a favore dell’ipotesi [s]
- in alcune lingue in parole inizianti con un nesso s+consonante viene inserita una vocale iniziale epentetica per formare un nucleo sillabico che favorisca la sillabazione di s (escuela, esperanza)
- gli articoli, le preposizioni articolate ed alcuni aggettivi prenominali subiscono la cancellazione/mancata inserzione della vocale finale quando la parola seguente inizia per vocale o con la maggior parte degli onset consonantici (un amico, quell’amico)
- Tuttavia, la vocale è presente quando la parola seguente inizia con /s/ seguita da consonante; in questo modo si può risillabificare la s come coda della sillaba il cui nucleo è costituito dalla vocale stessa (lo studio, los.tu.dio, quello stupido, quel.los.tu.pi.do)
come si individua una sillaba
A) cerco il nucleo
B) metto in onset tutto quello che posso mettere in onset SENZA violare la scala di sonorità
C) il materiale rimanente va inserito nella coda della sillaba precedente
un tratto distintivo definizione
è una particolare proprietà di un fonema che lo distingue dagli altri fonemi. In italiano, ad esempio, /p/ e /b/ si differenziano per un solo tratto distintivo: la sonorità.
Le funzioni dei tratti (distintivi)
a) funzione composizionale: descrive ogni fono come fascio di tratti (li isola nel continuum del messaggio sonoro)
b) funzione classificatoria definire classi naturali di suoni, cioè raggrupparli in gruppi di segmenti che condividono più o meno tratti in comune.
Le classi naturali definizione
un insieme di foni che hanno una o più proprietà fonetiche in comune (per esempio le occlusive formano una classe naturale perché sono tutti foni che hanno lo stesso modo di articolazione)
Le restrizioni fonotattiche definizione
stabiliscono quali segmenti possono combinarsi tra di loro e quali no (cioè quali sono le possibili sequenze di suoni, dato un repertorio segmentale)
esempio di una restrizione fonotattico
in italiano in fine di sillaba non si possono avere tutte le consonanti, ma solo liquide e nasali (l/r/n/m) o consonanti geminate (tra le quali rientrano anche ʎ e ɲ);
I fenomeni fonologici
assimilazione / dissimilazione
cancellazione / inserzione
coalescenza
riduzione / rafforzamento
neutralizzazione
Assimilazione definizione
un segmento assume lo stesso valore, per uno o più tratti, di un altro segmento, che può essere immediatamente adiacente o meno
Tipi di assimilazione
anticipatoria, perseverativa, bidirezionale (L’assimilazione può inoltre essere parziale o totale)
Assimilazione anticipatoria parziale (esempio)
gli allofoni di /n/ si assimilano per il punto di articolazione alla consonante che segue (velare se la consonante è velare, labiodentale se la consonante è labiodentale) –> [aŋkora], [’aɱfora]
Assimilazione anticipatoria totale (esempio)
I prefissi in e con danno origine a casi di assimilazione anticipatoria totale della nasale rispetto alla consonante iniziale della parola modificata, se questa è una sonorante (in+legale > illegale, con+legare > collegare)
assimilazione anticipatoria totale quando non ha luogo…
L’assimilazione non ha luogo se la consonante seguente non è sonorante, ma, per esempio, una occlusiva in+trovabile > introvabile
Assimilazione perseverativa (definizione)
Si verifica quando durante la produzione di un fono alcuni organi dell’apparato vocale prolungano l’articolazione di un suono che precede
esempio di assimilazione perseverativa
il morfema del plurale dell’inglese: se la consonante che precede è [+sonora] si ha [z], se la consonante che precede è [-sonora], cioè sorda, si ha [s]. lab[z] vs lap[s]
Assimilazione bidirezionale definizione
In alcuni casi si può anche avere assimilazione anticipatoria e perseverativa allo stesso tempo, nel senso che il primo di due segmenti si assimila a quello che segue per certi tratti ed il secondo a quello che precede per altri tratti
Assimilazione bidirezionale in italiano settentrionale definizione
il fonema /s/ si sonorizza e viene realizzato come [z] in posizione intervocalica, cioè la fricativa alveolare sorda diventa sonora quando sia il segmento che precede sia quello che segue sono vocalici (quindi segmenti sonori):
pa[s]ta vs pe[z]o
Assimilazione tra segmenti non adiacenti definizione
Esistono anche casi di assimilazione tra segmenti apparentemente non adiacenti: questo fenomeno si verifica però esclusivamente tra vocali o tra consonanti
si parla rispettivamente di armonia vocalica o consonantica. L’armonia vocalica si verifica in lingue come l’ungherese o il turco, dove tutte le vocali di una parola si assimilano per uno o più tratti.
Metafonia definizione
consiste nella assimilazione anticipatoria della vocale accentata di una parola alla vocale seguente di un suffisso
come possiamo caratterizzare la metafonia e l’armonia vocalica?
come due aspetti dello stesso fenomeno che differiscono solo rispetto alla direzione progressiva o regressiva in cui avviene il mutamento: nel caso dell’armonia vocalica (perseverativa) va da sinistra a destra, nel caso della metafonia (anticipatoria) da destra a sinistra.
La dissimilazione definizione
è un processo per il quale due suoni situati nella stessa parola o in parole contigue, e aventi uno o più tratti in comune, mutano al fine di differenziarsi tra loro
esempi della dissimilazione
il suffisso -ale che deriva aggettivi da nomi diventa -are se la consonante immediatamente precedente è una /l/: cultur-ale o tradizion-ale ma pol-are o titol-are
esempi della dissimilazione
sono spesso determinate dalla tendenza a semplificare la sillaba in maniera da ottenere quella universalmente meno marcata: CV
Un nesso segmentale non ammesso può essere eliminato cancellando uno dei due segmenti o inserendo un segmento diverso che li separi:
CCV > CV con cancellazione di una C
> CVCV con inserzione di una V
CVV > CV con cancellazione di una V
> CVCV con inserzione di una C
Cancellazione ed inserzione esempi
fama+oso > * famaoso ma famoso
problema+ino > * problemaino ma problemino
Inserzione definizione
è un fenomeno di fonetica storica che consiste nell’aggiunta di un suono all’interno di una parola e può avvenire per ragioni diverse e in posizioni diverse.
inserzione esempi
Andrò ad Alessandria
In qualche caso viene inserita una consonante prima dell’aggiunta di un suffisso; può trattarsi di una dentale, ma anche di liquida o ladiodentale:
citta[d]ino
Riduzione e rafforzamento definizione
riduzione: possiamo inserire la degeminazione e la coalescenza
rafforzamento: la geminazione e la dittongazione
Rafforzamento
Un caso di rafforzamento di vocale è rappresentato dall’allungamento della vocale tonica finale di sillaba, cioè in sillaba aperta:
[‘ma:re] [pe’na:re] [‘pe:na]
Il raddoppiamento fonosintattico definizione
Una forma di rafforzamento di consonante, o geminazione consonantica
contesti per il raddoppiamento fonosintattico
- dopo la prima e la terza persona singolare del presente indicativo del verbo avere e la terza persona singolare di essere
- dopo i pronomi interrogativi che e chi (dove e come?)
- dopo le preposizioni a e da
- dopo l’aggettivo indefinito qualche
- dopo la preposizione sopra
- si ha geminazione di una consonante iniziale di parola se la parola precedente finisce in vocale accentata
- dopo le congiunzioni subordinanti che e se:
eccezioni alla regola di raddoppiamento fonosintattico
Il fenomeno non si verifica se la consonante iniziale della seconda parola è /s/ iniziale di un nesso consonantico o con altri nessi irregolari dell’italiano come [ps], [ks], [pn]
Tuttavia se la /s/ è seguita da vocale, essa raddoppia
Coalescenza
La fusione di due segmenti consonantici o vocalici o uno consonantico ed uno vocalico
esempi della coalescenza
La coalescenza di due consonanti si verifica ad esempio nella seconda e terza persona singolare del presente indicativo del verbo scegliere, in cui si verifica una sequenza dei seguenti foni:
laterale alveolare + occlusiva velare + vocale anteriore >
laterale alveolare + affricata palatale
Neutralizzazione definizione
eliminare, in certi contesti, una distinzione tra due o più segmenti che è presente in altri contesti
costituenti definizione
sono gruppi di parole che costituiscono delle entità intermedie tra la frase da un lato e la parola dall’altro
test di movimento definizione
Un costituente si muove come una unità indipendentemente dal numero di parole da cui è composto. Solo un costituente può essere mosso da un punto ad un altro della frase, mentre una sequenza arbitraria di parole non può esserlo.
focalizzazione definizione (test di costituenza)
l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre (Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso indicano quali di queste sono di primo piano (cioè più importanti) e quali di sfondo (meno importanti)
scrambling definizione
Scrambling è un fenomeno sintattico in cui le frasi possono essere formulate utilizzando una varietà di ordini di parole diverse senza alcun cambiamento di significato
frase scissa definizione
è il risultato della divisione di una frase semplice, con il verbo essere in funzione di copula che mette in rilievo il dato nuovo, e da una proposizione subordinata introdotta da che con la funzione di pronome relativo o di congiunzione, per fornire il dato già noto
test della non inseribilità definizione
Se una sequenza di parole forma un costituente essa non può essere interrotta dall’inserimento di materiale lessicale
Pronominalizzazione definizione
Se è possibile sostituire una sequenza di parole con una pro-forma, cioè con una singola parola, la sequenza sostituita forma un costituente
Interrogabilità/enunciabilità in isolamento definizione
Se una sequenza di parole forma un costituente essa può essere sostituita da un elemento interrogativo ed è enunciabile in isolamento, ad esempio come risposta ad una domanda
Coordinabilità definizione
Solo le sequenze di parole che formano dei costituenti possono essere coordinate.due sequenze di parole possono essere coordinate solo se sono costituenti della stessa categoria
Cancellabilità in strutture coordinate (con condivisione di costituente) definizione
Solo sequenze che formano un costituente possono essere cancellate tramite ellissi – e comparire alla periferia destra della frase – in strutture coordinate
Omissibilità definizione
Solo sequenze di parole che formano un costituente possono essere omesse dalla frase (in italiano il caso più comune è quello del soggetto, ma ciò si verifica anche con i circostanziali)
La struttura interna dei costituenti (le parti di cui è costituito un costituente)
- Tutti i costituenti hanno una testa che ne determina lo statuto sintattico formale (cioè l’etichetta)
- All’interno dei costituenti si possono osservare due altri tipi di elementi: i modificatori/specificatori e i complementi
- Solo la testa è necessaria, specificatori e complementi possono mancare
La teoriaX’ definizione
descrive come si attua l’operazione di «merge», cioè quella operazione che ci permette di mettere insieme le parole per formare degli insiemi complessi
il ruolo di X°
proietta una struttura X’
e crea un costituente complesso
il ruolo di XP
è formato dalla testa, dallo Spec e dal complemento
nodo (teoria X’) definizione
qualsiasi punto in cui termina un ramo
Nodo terminale/testa (teoria X’) definizione
elemento di livello X°
Proiezione intermedia (teoria X’) definizione
elemento di livello X’
Proiezione massimale (teoria X’) definizione
elemento di livello massimale X’’=XP (P sta per phrase, ovvero costituente, sintagma)
Caratteristiche strutturale degli alberi sintattici
- Non ci sono nodi che dominano più di due categorie, gli alberi strutturali sono strettamente binari
- Alcuni rami possono essere vuoti, se ad esempio manca lo specificatore o il complemento.
Nodi sorelle (teoria X’) definizione
nodi dominati immediatamente dallo stesso nodo nell’ albero sintattico
Nozione di dominanza (teoria X’) definizione
A domina B se A si trova più in alto nell’ albero e si può passare da A a B solo andando verso il basso
Ogni frase può essere descritta sulla base di una formula molto semplice…
f (x)
dove f sta per la funzione rappresentata dal predicato e x sta per il soggetto su cui opera la funzione
Ogni frase deve quindi avere almeno…
un soggetto e un verbo
Relazione tra predicato e soggetto
Una frase si costruisce sulla base del predicato scelto:
Il soggetto deve avere delle caratteristiche specifiche determinate dal predicato
La struttura argomentale definizione
richiede cioè un certo numero di argomenti che indicano i partecipanti minimalmente coinvolti nell’attività/stato espressi dal verbo stesso
Tipi di verbi
transitivi
ditransitivi
intransitivi propri/inergativi
inaccusativi
Argomenti del verbo definizione
quegli elementi della frase (costituenti sintattici) che sono necessari alla formazione della frase minima
Rappresentazione lessicale dei verbi definizione
il numero ed il tipo dei costituenti che realizzano gli argomenti
I ruoli tematici definizione
La specifica relazione semantica tra il verbo ed i suoi argomenti viene definita ruolo tematico
Il criterio tematico definizione
stabilisce una corrispondenza biunivoca tra argomenti e ruoli tematici
a- a ogni argomento viene assegnato uno ed un solo ruolo tematico
b- ogni ruolo tematico viene assegnato ad uno ed un solo argomento
Il principio di proiezione definizione
L’idea che l’informazione lessicale determini la struttura sintattica, cioè che la struttura frasale sia, almeno in parte, lessicalmente determinata, è riassunta nel seguente
predicato definizione
si afferma o si nega intorno a un soggetto
il soggetto espletivo
alcuni sintagmi nominali in posizione di soggetto non viene assegnato nessun ruolo tematico
Costruzioni esistenziali definizione
si caratterizzano per la presenza di un verbo ausiliare in unione ad un nominale che svolge la doppia funzione di Predicato e di Argomento
pronome soggetto espletivo o pleonastico definizione
Quando un elemento occupa una posizione di soggetto preverbale senza qualificarsi come un argomento del verbo e senza ricevere un ruolo tematico
Principio di Proiezione Esteso (EPP) definizione
(Indipendentemente dalla struttura argomentale del verbo) la posizione di soggetto preverbale deve essere sempre riempita.
I verbi ausiliari definizione
sono caratterizzati in genere da speciali proprietà che li distinguono dai verbi lessicali. non sono dotati di una valenza propria, ma assumono quella del verbo lessicale con cui compaiono
le osservazioni relative alle espressioni idiomatiche che suggeriscono che l’assegnazione del ruolo tematico al soggetto differisca in qualche modo dalla assegnazione del ruolo tematico ad altri argomenti del predicato:
a) la scelta dell’oggetto condiziona il ruolo tematico del soggetto ma non viceversa
b) Esistono espressioni idiomatiche che coinvolgono l’oggetto mentre il soggetto è un argomento libero ma non viceversa
I verbi intransitivi definizione
sono quelli che non possono reggere un complemento oggetto
esempi dei verbi intransitivi
andare, arrivare, partire, salire, dormire, morire, nascere, gridare, piangere
d’altra parte, verbi normalmente transitivi possono essere usati - si dice- ‘intransitivamente’: mangiare, bere, leggere, quando…
compaiono senza oggetto potrebbero essere visti come degli intransitivi
i verbi transitivi hanno sempre l’ausiliare
avere
Secondo la teoria attuale, l’ausiliare essere è, in italiano, …
indizio di una proprietà strutturale profonda e cioè il fatto che i soggetti di questi verbi non hanno un ruolo tematico di agente.
I verbi inaccusativi definizione
sono in genere verbi telici, o verbi in cui il soggetto non compie una azione su un paziente al di fuori di sé
esempi dei verbi inaccusativi
Verbi di movimento (non tutti, sono quelli semanticamente più semplici, ad esempio andare ma non passeggiare)
Verbi di cambiamento di stato (nascere, morire)
Verbi stativi (vivere, restare)
Verbi psicologici (piacere)
i verbi telaci definizione
descrivono eventi che tendono verso un fine, un completamento
Il participio assoluto definizione
ha il valore di una proposizione temporale implicita
la cliticizzazione con ne è possibile in linea generale solo per…
gli oggetti e non per i soggetti
Il suffisso -tore definizione
si attacca a verbi e forma nomi che sono l’agente o la causa efficiente del verbo
esempi del suffisso -tore
Leggere –> lettore
Giocare –> giocatore
ma non:
Andare –> *andatore
Morire –> *moritore
Test di inaccusatività
) La selezione dell’ausiliare
B) La cliticizzazione con ne
C) La possibilità di occorrere con i participi assoluti
D) La possibilità di restare in posizione postverbale senza restrizione
E) L’ impossibilità di avere il suffisso -tore
La testa della frase è (gli alberi sintattici)
T (che sta per tempo/tense, e in genere per i tratti di flessione verbale, quindi anche modalità, numero, persona del soggetto)
Il verbo lo fa all’interno del vP e assegna…
il ruolo tematico di tema o paziente al suo complemento
il ruolo tematico di ricevente allo
SpecVP
Il ruolo tematico di agente allo
SpecvP
Tutti gli argomenti sono soggetti a due requisiti (gli alberi sintattici
A) Devono avere un ruolo tematico
B) Devono avere un caso, che per il soggetto non viene assegnato nella stessa posizione del ruolo tematico.
C) Per questo soggetti al nominativo possono avere ruoli tematici diversi
c-comando definizione
Quando due elementi si spostano c’è sempre un elemento che domina l’altro
Nozione di dominanza
A domina B se A si trova più un alto nell’ albero e si può passare da A a B solo andando verso il basso
Nozione di c-comando, A c-comanda B se e solo se
A non domina B e B non domina A
Il primo nodo che domina A domina anche B
tipi di frase
dichiarative
interrogative
imperative
Gli element wh- sono la classe di pronomi e aggettivi che in inglese cominciano con wh- e compaiono in frasi:
esclamative
interrogative
relative appositive, restrittive e libere
La proiezione di CP codifica
il tipo di frase (interrogativa, dichiarativa, esclamativa, imperativa…)
Lo statuto di frase principale o dipendente (ovvero matrice/incassata)
Il soggetto nelle interrogative, In quali posizioni possiamo trovare il soggetto nelle frasi interrogative?
A) Dislocato a sinistra
Gianni, ci viene?
Gianni, cosa gli regala?
B) Dislocato a destra
Ci viene, Gianni?
Cosa gli regala, Gianni?