chimica Flashcards

1
Q

dimmi 3 cose per aumentare la velocità di reazione

A
  1. aumentare in numero di collisioni possibili
    2.energia media delle particelle più alta
  2. orientamento delle molecole reso più favorevole
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2
Q

dimmi la differenza tra Kv e Ke

A

Kv (velocità di una reazione chimica) cresce al crescere della T in ogni caso
Ke è la costante termodinamica di equilibrio

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3
Q

cos’è l’energia di attivazione

A

è la barriera energetica che i reagenti devono superare per trasformarsi in prodotti o energia da dare ai reagenti per formare lo stato di transizione

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4
Q

cosa sono gli isotopi?

A

gli isotopi sono atomi di uno stesso elemento, con uguale numero atomico e uguale simbolo ma diverso numero di massa es. idrogeno - deuterio - trizio

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5
Q

come calcolo la media ponderata degli isotopi?

A

percentuale isotopo 1 per la sua massa diviso 100 più percentuale isotopo 2 per la sua massa diviso 100

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6
Q

cos’è l’abbondanza naturale?

A

abbondanza isotopica esprime le percentuali con cui si presentano sulla Terra i diversi isotopi di uno stesso elemento

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7
Q

i 3 tipi di decadimento radioattivo

A

il decadimento può essere
alpha: se vengono emessi due protoni e due neutroni
beta: se viene emesso un elettrone (beta meno) o un positrone (beta più)
gamma: viene emesso un fotone, quindi energia

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8
Q

esprime l’equazione di arrhenius?

A

esprime la costante di velocità ed è uguale a: Kv=A × e^-ea/Rt

Ea=energia di attivazione
T= temperatura in K
R=costante dei gas
A= fattore di frequenza che tiene conto della frequenza delle collisioni che avvengono con la corretta geometria

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9
Q

Cosa è l’energia di attivazione?

A

e l’energia da dare ai reagenti per formare lo stato di transizione

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10
Q

come calcolo la velocità di reazione?

A

con A×B prodotto concentrazione dei reagenti
m,n ordine di reazione o molecolarità.
essi possono essere interi e frazionari e non coincidono necessariamente con i coefficienti stechiometrici della reazione 

x+y=ordine complessivo

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11
Q

2 cose sulla reazione di primo ordine

A
  1. è graficamente una retta quindi direttamente proporzionale alla reazione di un unico reagente nella reazione 
  2. V= K [A]
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12
Q

3 cose sulla reazione di secondo ordine

A
  1. V=K[A²]
  2. V=[A]×[B]
  3. è Graficamente una semi parabola
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13
Q

quanto vale la K termodinamica?

A

prodotti/reagenti ognuno elevato al proprio coeff stechiometrico

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14
Q

quando un isotopo è più instabile?

A

quando ha numero di massa più alto

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15
Q

in cosa consiste la radioattività

A

fenomeno di natura fisica in cui dei nuclei instabili si alleggeriscono diventando stabili, producendo un decadimento radioattivo.

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16
Q

4 cose sulle particelle alpha

A
  1. sono molto pesanti per questo penetrano per pochi metri
  2. riguardano nuclei troppo pesanti
  3. contengono 2 protoni e 2 neutroni
  4. il nuovo prodotto avrà A-4 e Z-2
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17
Q

4 cose sul decadimento radioattivo Beta+

A
  1. tipico di nuclei con massa squilibrata, con troppi protoni nel nucleo che risentono della repulsione elettrostatica
  2. nucleo prende protone e lo converte in positrone
  3. decadimento beta+ con troppi protoni e guadagna neutrone
  4. nel prodotto A resta uguale e Z-1
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18
Q

3 cose sul decadimento Beta meno

A
  1. tipico di atomi con instabilità e troppi neutroni nel nucleo
  2. neutrone si trasforma in protone + elettrone
  3. prodotto di decadimento A resta uguale e Z+1
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19
Q

cosa hanno le radiazioni Gamma?

A

hanno un eccesso di energia, liberato sottoforma di radiazione elettromagnetica
sono le più lunghe, proseguono per chilometri

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20
Q

cos’è il tempo di decadimento

A

il tempo necessario a un isotopo per sparire, trasformandosi completamente in un altro elemento, nonché la somma di tutti i tempi di dimezzamento

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21
Q

cos’è il tempo di dimezzamento?

A

è il tempo necessario perché è un isotopo si dimezzi e vari la sua presenza dal 100% al 50%
più generalmente è il tempo necessario per dimezzare una certa quantità di sostanza, e quindi una certa concentrazione è portare una concentrazione iniziale A0 la sua metà 

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22
Q

cosa è l’angstrom

A

è l’unità di misura della dimensione atomica

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23
Q

da cosa dipendono le caratteristiche chimiche di un atomo?

A

dal numero di protoni presenti nel nucleo e dal numero atomico protoni più neutroni

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24
Q

Come ottengo un estere?

A

facendo reagire inopportune condizioni un acido carbossilico e un alcool

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25
Q

3 sistemi termodinamici

A

chiuso: scambia solo E
aperto: scambia E e materia
isolato: non scambia un cazzo

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26
Q

dimmi 3 cose sulle funzioni di stato termodinamiche

A
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27
Q

dimmi tre effetti che influenzano l’equilibrio
M T P

A

mannaggia la troia puttana
M la reazione è favorita aumentando le masse degli agenti o togliendo le masse dei prodotti
T la reazione è favorita dall’aumento di temperatura nelle reazioni endotermiche e diminuzione di temperatura nelle reazioni esotermiche
P più pressione mi sposto verso meno gas meno pressione mi sposto verso più gas

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28
Q

4 cose sul riducente

A

-riduce ossidante
-cede e- a ossidante
-si ossida
-aumento numero di ossidazione

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29
Q

4 cose sull’ossidante

A

ossida il riducente
riceve e- dal riducente
si riduce
diminuisce il n di ossidazione

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30
Q

3 cose sul catalizzatore

A

1.favorisce orientamento tra molecole di reagente
2. aumenta il numero di urti reattivi tra reagenti per dare prodotti
3. abbassa E di attivazione

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31
Q

7 cose sugli enzimi

A
  1. struttura primario composta da una sequenza di aa
  2. struttura secondaria ad alpha elica o a beta foglietto
  3. struttura terziaria globulare o
  4. insieme di più terziarie
  5. alte temperature può denaturarli (anche in ambiente acido) ovvero far perdere la loro struttura terziaria è o quaternaria
  6. possono essere riutilizzati
  7. la loro forma può essere modificata da un substrato (modello di adattamento indotto)
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32
Q

quando un enzima è allosterico?

A

emoglobina quando è tesa con tanto ossigeno si apre, quando è rilassata si chiude poco ossigeno
è una proteina che può cambiare forma

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33
Q

tre cose su acidi e basi forti
💪🏻

A

dissociano completamente
hanno concentrazione degli ioni uguale a quella iniziale dell’acido della base se i coefficienti stechiometrici sono uguali
sono sostanze aggressive

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34
Q

3 cose su acidi e basi deboli
😫

A

dissociano parzialmente
hanno concentrazione degli ioni difficilmente uguale a quella iniziale di acidi e basi deboli
sono sostanze non aggressive

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35
Q

tre cose sugli idrocarburi

A

C+H
alifatici terminano in ano ene ino
aromatici hanno i nomi brutti

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36
Q

quattro cose sugli alcani

A

CnH2n+2
da 1 a 4 Carboni sono gas
da 5 a 17 Carboni sono liquidi
da 18 Carboni in più sono solidi

sono apolari e meno densi dell’acqua

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37
Q

cosa è l’isomeria?

A

sono composti con la stessa formula stesso ordine di legame è diversa disposizione nello spazio dovuta a un anello o
a un doppio legame

e CIS quando sono sullo stesso lato e trans quando suono sul lato diverso

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38
Q

l’ibridazione in composti saturi ed insaturi

A

satura= legame singolo C-C sp3 LEGAME SIGMA
insatura= doppio legame C=C sp2
LEGAME SIGMA PI GRECO
triplo legame CC sp
LEGAME SIGMA 2 PI GRECO

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39
Q

chi ha la precedenza?

A

acidi carbossilici
alcol
chetoni
aldeide ammine alcani

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40
Q

la differenza tra ammine immine e nitrili

A

ammine hanno un legame singolo C-NH
immine hanno un legame doppio C=NH
nitrili hanno un legame triplo C=-NH

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41
Q

quando un atomo di carbonio è chirale?

A

quando è legato a quattro cose diverse

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42
Q

il catalizzatore può essere biologico o inorganico?

A

biologico enzimi
inorganico sali di metalli

aumentano la velocità di reazione e abbassano l’energia di attivazione

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43
Q

4 caratteristiche di un catalizzatore

A

non si consuma ma non può usarsi all’infinito
ha un elevato un numero di turnover
abbassa l’energia di attivazione
modifica il meccanismo di reazione

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44
Q

quando un enzima è competitivo o inibitorio

A

gli inibitori enzimatici rallentano l’enzima legandosi al sito inibitorio
mentre gli inibitori competitivi si legano al sito attivo competendo con il substrato

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45
Q

3 cose su modello chiave serratura
🗝️🔒

A
  1. il substrato il sito attivo non hanno la stessa forma ma si legano
  2. il sito attivo ha la forma del complesso attivato
  3. il complesso attivato fa diventare il substrato un prodotto grazie al sito attivo
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46
Q

alcuni coFattori enzimatici

A

NAD FAD magnesio acido lipoico lipoato ascorbato (vitamina c)

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47
Q

quando un atomo è più reattivo

A

quando ha il nucleo più pesante

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48
Q

da cosa dipendono le proprietà metalliche degli elementi
🔧

A

dalla capacità di perdere un elettrone quindi di ossidarsi, dipende l’energia di ionizzazione

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49
Q

tre cose sull’ibridazione sp3

A

forma un tetraedro regolare
gradi 109,5
ogni orbitale ibrido sarà uguale all’altro per lunghezza forma ed energia

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50
Q

quando viene stabilizzata la geometria triangolare planare
🤔

A

la geometria triangolare e planare viene stabilizzata dal fatto di poter creare il doppio legame

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51
Q

3 cose sull’ibridazione SP2

A

l’atomo Centrale a geometria triangolare Piana o triangolare planare
angoli di 120 gradi
viene utilizzato per la formazione del doppio legame nel caso delle aldeidi

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52
Q

gli alcheni sono saturi o insaturi

A

insaturi
con doppio legame C=C
perché i due Carboni ibridi SP2 rimangono con la presenza di un orbitale p non coinvolto nel processo di ibridazione
i due orbitali p dei due Carboni si sovrappongono per formare un legame debole pigreco che si innesta sul legame Sigma forte

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53
Q

gli alcani sono saturi o insaturi

A
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54
Q

quando l’atomo di carbonio ibrido SP2

A

in aldeidi chetoni e Alcheni

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55
Q

quando atomo è ibridato sp

A

in alchini c=-c

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56
Q

2 cose sui legami multipli

A

in ogni legame è multiplo C’è sempre un legame Sigma e tutti gli altri saranno pi greco
i legami singoli sono tutti i Sigma

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57
Q

Come individuare un elemento in tavola periodica

A

si osserva l’ultima serie di numeri uguali per individuare la riga o il periodo di appartenenza

si fa la somma degli esponenti delle lettere dell’ultima serie di numeri per individuare il gruppo o la colonna di appartenenza

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58
Q

cos’è il carattere metallico
Ⓜ️

A

carattere metallico di un elemento rappresenta la semplicità con cui un elemento si ossida cioè perde i propri elettroni più esterni per raggiungere la configurazione di ottetto completo

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59
Q

cos’è il carattere non metallico
💎

A

non metallico è la semplicità con cui un elemento tende a ridursi cioè acquistano elettroni aumendtando i propri elettroni esterni sempre per raggiungere la configurazione di ottetto

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60
Q

cos’è l’elettronegatività

A

l’elettronegatività rappresenta la tendenza di un atomo coinvolto in un legame ad attirare su di sé gli elettroni condivisi

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61
Q

cos’è la cromatina

A

cromatina è il complesso di proteine e acidi nucleici presenti nel nucleo di una cellula eucariotica

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62
Q

3 cose sugli alpha amminoacidi

A

il gruppo laterale può essere aromatico o elettricamente carico
carbonio alpha lega un gruppo amminico e uno carbossilico
il carbonio laterale può essere polare

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63
Q

ordine di acidi alogenidrici

A

HF debole
Hcl
Hbr
Hi

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64
Q

3 cose su idrolisi salina
🧂

A

è tipico di Sali di acidi deboli e di Sali Di basi deboli se sciolti in acqua

è acida per i sali di basi deboli e basica per i sali di acidi deboli

in acqua tante moli di acido forte sono giunte a quelle di base debole o tante mole di base forte sono aggiunte a quelle di acido debole

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65
Q

quali elementi hanno un valore di ionizzazione molto alto?

A

energia da fornire un atomo affinché esso perda degli elettroni, energia affiché si trasformi in un catione. tipico di elementi di sinistra

quindi gli elementi che hanno valore di ionizzazione molto alto sono a destra, non metalli

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66
Q

come varia affinità elettronica

A

non metalli hanno la più alta
metalli alcalini hanno la più bassa

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67
Q

2 cose su legame ionico

A

comprende ossidanti e riducenti

si stabilisce in maniera ampia e ordinata nello spazio

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68
Q

5 cose su legami intermolecolari

A
  1. sono legami deboli
  2. sono legami temporanei
  3. includono legami dipolo dipolo di Van der Waals
  4. includono forze di London (dipolo indotto dipolo indotto)
  5. includono legami di Deby ione dipolo indotto
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69
Q

gli stati di aggregazione della materia dipendono da

A

forma della molecola

atomi che costituiscono la molecola

forze intermolecolari

polarità della molecola

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70
Q

6 cose sulle SSBP

A

è l’acronimo di single strand binding protein, si lega in cooperazione con altre

sia in eucarioti che procarioti

lega il singolo filamento di DNA

rende DNA accessibile all’apparato replicativo

sono riciclate dopo la replicazione

destabilizzano la doppia elica, prevenendo il riappaiamento

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71
Q

dimmi cos’è uno ione

A

particelle cariche positive o negative ottenute da atomi e molecole che cedono o acquistano 1 o più elettroni

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72
Q

dimmi cos’è un sale
🧂

A

è un composto Ionico formato da un numero elevato fi ioni positivi e negativi organizzati in un reticolo cristallino, ampia e ordinata nello spazio

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73
Q

cos’è una molecola

A

la molecola è la più piccola quantità di una sostanza chimica che ne conserva le caratteristiche chimiche, tenute insieme dalla condivisione di elettroni

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74
Q

dimmi cos’è un legame covalente🤝🏻

A

un legame è covalente quando due o più Atomi condividono una o più coppie di elettroni per legarsi gli uni agli altri

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75
Q

4 cose sui legami metallici

A

1 solido a t ambiente
2 facile conduzione elettrica e calore applicata a una differenza di potenziale di 2 capi del metallo che produce un moto ordinato di elettroni
3 malleabilità e duttilità
4 lucentezza perché mare di fermi assorbe e rimette fotoni

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76
Q

Definizione di velocità di reazione
📈📉

A

si definisce velocità di reazione la diminuzione del tempo della concentrazione dei reagenti o all’opposto l’aumento nel tempo della concentrazione del prodotto

in chimica si parla però di velocità istantanea di reazione 

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77
Q

Definizione di velocità istantanea di reazione

A

È la reazione infinitesima di reagenti o prodotti in un tempo infinitesimo dt

la formula è DELTA concentrazioni/ min

segue un andamento asintotico

più in basso la concentrazione sarà minore

Più in alto considerando l’istante T=0 abbiamo la velocità iniziale

78
Q

due cose sull’spettroscopia 

A

È un modo per seguire la velocità di una reazione

Si basa sulle interazioni tra la materia e le radiazioni elettromagnetiche

79
Q

5 tappe della SPETTROFOTOMETRIA

A

si parte da una sorgente di luce che viene selezionata per una certa lunghezza d’onda

La luce viene inviata sulla camera di reazione che contiene IL CROMOFORO

Esso assorbe determinate radiazioni e ne emette altre

Queste passano dalla camera di reazione alla rilevatore elettronico che è un foto diodo in grado di trasformare gli impulsi luminosi in elettrici

il computer computer elabora una curva che mostra la variazione di assorbimento della sostanza nel tempo

80
Q

3 cose sul cromoforo

A

È in grado di assorbire le radiazioni elettromagnetiche certe lunghezze d’onda

Presentano elettroni dei localizzati anelli aromatici o doppi legami delocalizzati (ed citocromo C)

Per concentrazioni di esso opportunamente diluite c’è una correlazione lineare tra assorbimento e la sua concentrazione perciò che riguarda l’spettrofotometria 

81
Q

Equazione cinetica differenziale

A
82
Q

2 cose sulla reazione di 3 ordine

A

la velocità è correlata linearmente al prodotto tra il quadrato della concentrazione di un reagente e la concentrazione dell’altro reagente 

V= K [A^2] [B]

83
Q

cosa è l’ordine 0

A

L’ordine zero di una reazione avviene se la velocità risulta indipendente dalla concentrazione del reagente e dunque la legge cinetica è del tipo

V=K

84
Q

esempio di reazione con ordine 0

A

le reazioni per innesco da parte di radiazioni elettromagnetiche oppure che avvengono all’interno di una stessa molecola

esempio la ciclizzazione del ribosio 
Che coinvolge il gruppo carboni Hall e il gruppo ossidrile del carbonio quattro 

85
Q

cos’è il meccanismo di reazione 

A

Per meccanismo di reazione si intende il percorso che i reagenti devono seguire per trasformarsi in prodotti, una reazione può avvenire in un unico stadio o può essere composta da più stadi, nel caso di un meccanismo di reazione a più stadi la velocità globale della reazione è maggiormente influenzata dallo stadio limitante o lento 

86
Q

cos’è la molecolarità di reazione
+

A

la somma dei coefficienti stechiometrici dei reagenti

87
Q

3 cose che condizionano la velocità di una reazione

A
  1. la concentrazione, se l’aumentiamo avremo più collisioni
  2. energia cinetica, se aumenta la temperatura aumenta la velocità delle particelle e quindi la frequenza degli urti, si avrà un maggior numero di particelle con energia minima necessaria per fare attivare la reazione
    3/2 RT
  3. Fattore sterico, gli ultimi tra molecole dei reagenti devono avvenire secondo determinate angolazioni.il momento in cui si rompono i vecchi legami e i nuovi vengono formati e il processo chiamato stato di transizione viene chiamato complesso attivato
88
Q

definizione di energia cinetica

A

l’energia posseduta da un corpo in movimento, per un corpo di massa M in movimento alla velocità V l’energia cinetica sarà
Ec=1/2mv^2
Ec+Ep= k

89
Q

definizione di energia potenziale

A

È l’energia che un corpo possiede in virtù della propria posizione
Ep=mgh

90
Q

definizione di energia elettromagnetica

A

energia associata alle radiazioni elettromagnetiche
Ee= Nh mu
lunghezza d’onda =1/freq

91
Q

definizione di energia interna

A

È dovuta alla somma dell’energia potenziale cinetica e comprende tutte le forme di energia che possono essere scambiate attraverso processi fisici semplici 
È una funzione di Stato poiché il suo delta è dato semplicemente del dalla differenza tra valore finale e quello iniziale 

92
Q

Le tre forme di energia cinetica

A

l’energia cinetica di traslazione
Di rotazione
Vibrazionale 

93
Q

due forme di energia potenziale

A

energia di legame intramolecolare
energia di legame intermolecolare

94
Q

Quattro cose sul calore

A

È un processo di trasferimento di energia quando due corpi vengono in contatto tra loro

L’energia fluisce sottoforma di calore dalle regioni a temperatura più alta alta a quella a temperatura più bassa fino a raggiungimento dell’equilibrio termico

Se è negativo indica una cessione di calore

se è positivo indica l’acquisizione di calore

95
Q

positività e negatività di calore e lavoro in una reazione

A

-q cessione di calore
+q acquisizione di calore

-w lavoro compiuto dall’ambiente sul sistema
+w lavoro compiuto dal sistema sull’ambiente

96
Q

come si calcola la quantità di calore che viene trasferita in seguito a una differenza di temperatura

A

q=mC delta T
m= Massa della sostanza che acquista o rilascia calore
C= capacità termica specifica ossia la quantità di calore necessaria far innalzare di 1° 1 g di sostanza

97
Q

cinque cose sulla bomba calorimetrica 

A
  1. serve a misurare il calore sviluppato da una reazione chimica

2.ha una parte centrale in cui è contenuta una bomba d’acciaio che contiene il combustibile e l’ossigeno puro

  1. verso l’esterno ha un’intercapedine completamente riempita d’acqua
  2. ha dei sistemi ad elica che tendono a far mantenere omogenea la temperatura dell’acqua mentre I termometri misurano la variazione di temperatura
  3. I cavetti di iniezione innescano la reazione tra combustibile e ossigeno al suo interno
98
Q

cosa dice il primo principio della termodinamica

A

il primo principio della termodinamica afferma che la quantità totale di energia dell’universo si mantiene costante
DeltaE= Q + W

99
Q

due applicazioni del primo principio della termodinamica

A

Sublimazione del ghiaccio in un sacchetto: 
esso esposto a temperatura ambiente inizierà ad assorbire calore e si verifica il passaggio dallo stato solido allo stato gassoso 

se consideriamo un processo a volume costante come della bomba calorimetrica il calore trasferito è uguale alla variazione di energia interna del sistema 

100
Q

tre cose sull’entalpia

A

H=delta E+ P delta V
se è negativa la reazione è esotermica e quindi il sistema cede calore all’ambiente

se è positiva la reazione è endotermica il sistema assorbe calore dall’ambiente

101
Q

legge di hess

A

la legge di essa applica il concetto di funzione di Stato al caso specifico dell’entalpica e afferma che la variazione di entalpica accompagni una trasformazione dipende dal valore iniziale e quello finale quindi è una funzione di Stato 

102
Q

definizione di Stato standard 

A

lo Stato standard rappresenta una forma stabile della sostanza nello Stato fisico in cui essa si trova ad una pressione di un bar e alla temperatura di 298 K

103
Q

3 cose su l’entropia

A

l’entropia è una funzione di stato definita come misura dell’ordine del sistema.

si calcola come S=k*lnW
k=costante di boltzmann
W= numero di microstrati possibili (numero particelle)^2

è una misura della dispersione di materia

104
Q

calcolo sperimentale dell’entropia

A

ΔS=Qrev/T
per Qrev si intende il calore rilasciato (-) o assorbito (+) nel corso della reazione
T temperatura

105
Q

definizione di reazione reversibile

A

È una reazione che va dai reagenti ai prodotti in cui il percorso è suddiviso in una serie infinitesima di stati intermedi tra loro in equilibrio che non implicano delle variazioni all’intorno del sistema

106
Q

quando una reazione esotermica o endotermica ?

A

esotermica quando l’entropia tende ad aumentare, endotermica quando l’entropia diminuisce

107
Q

definizione del secondo principio della termodinamica

A

entropia rimane invariata in ogni processo vale equilibrio, mentre in ogni processo spontaneo aumenta

108
Q

definizione terzo principio della termodinamica

A

L’entropia di un cristallo puro perfettamente formato a 0° K è uguale a zero. c’è un solo microstrato possibile w=1

109
Q

come varia l’entropia nei processi reversibili

A

nei processi reversibili, la somma dei valori di entropia del sistema più quella del suo intorno rimane costante 

110
Q

come varia l’entropia nei processi irreversibili

A

in un processo irreversibile il calore che è stato assorbito dal sistema porta ad una variazione positiva di entropia

111
Q

tre cose sull’ energia libera di gibbs

A

È un parametro che ci permette di capire quando una reazione avviene spontaneamente

rappresenta l’energia che si rende disponibile per compiere lavoro

si misura come ΔG = ΔH-TΔS

112
Q

quando una reazione è spontanea e quando non è spontanea?

A

se ΔG<0 reazione esoergonica, procede da reagenti a prodotti, quindi spontanea

se ΔG>0 reazione endoergonica procede da prodotti a reagenti, non spontaneo

113
Q

cosa accade a ΔG se ΔH<0?

A

se ΔS>0, ΔG<0 quindi la reazione sarà spontanea

se ΔS<0, ΔG<0 solo a basse temperature

114
Q

cosa accade a ΔG se ΔH>0?

A

se ΔS>0 la reazione sarà spontanea solo ad alte temperature

se ΔS<0 la reazione non sarà spontanea quindi ΔG>0

115
Q

cosa si intende per reazioni sequenziali con ΔG opposto? l’esempio

A

sono diffuse in reazioni metaboliche: si accoppiano reazioni esoergoniche con reazioni endoergoniche, per cui il ΔGtot<0

es. fosforilazione del glucosio
la fosforilazione del glucosio + P inorganico è endoergonico, ed è SPONTANEO solo se accoppiato all’idrolisi dell’ATP

116
Q

definizione di energia libera standard di formazione

A

energia libera normale la variazione di energia libera che si ha quando una mole di sostanza a STP si trasforma dai suoi elementi costituenti a allo stato standard di riferimento

es acqua da h2 e o2

117
Q

definizione di energia libera standard

A

è la variazione di energia libera che si ottiene quando tutti i reagenti nel loro stato standard sono completamente convertiti nei prodotti del loro stato standard, per parlare di ΔG di reazione dobbiamo supporre che tutti i reagenti si siano trasformati in prodotti anche se in pratica non è così frequente

118
Q

come calcolo la variazione di energia libera di reazione in condizioni non standard?

A

ΔG= ΔGº+ RT * ln Q
Q= quoziente di reazione [C]^c[D]^d/[A]^a[B]^b rapporto tra prodotti e reagenti

119
Q

calcolo dell’attività di un gas ideale
PIPPI

A

a=P/Pº
rapporto tra pressione parziale P e la pressione del gas nello stato peso

120
Q

calcolo dell’attività di un soluto in una soluzione ideale
CICI

A

a=c/cº
rapporto tra una concentrazione presente nel soluto e una concentrazione presa di riferimento

121
Q

calcolo dell’attività per solidi o liquidi puri
1

A

a=1

122
Q

definizione di potenziale chimico, e 2 cose

A

potenziale chimico di una sostanza è la sua capacità di variare energia libera del sistema.

piccole variazioni nella quantità avente potenziale chimico alto causano grande modifica dell’energia di gibbs

grandi variazioni nella quantità di una sostanza avente potenziale chimico basso causano solo una piccola modifica

123
Q

3 espressioni del ΔG in termini di potenziali chimici

A

Δ G per reazioni in STP
[c μºc +d μºd][aμºA + b μºb]

Δ G per reazioni non STP
ΔG=ΔGº+RT*ln Q

quando le concentrazioni sono più che sufficientemente diluite possiamo approssimare lequivalenza tra concentrazioni e attività, e quando la reazione è all’equilibrio Q=Keq

124
Q

rapporto tra ΔG e Keq in reazioni all’equilibrio

A

ΔG<0; Keq>1 concentrazione prodotti > concentrazione reagenti

ΔG>0; Keq<1 concentrazioni reagenti> concentrazione prodotti

125
Q

4 cose sulla decomposizione dell’acqua ossigenata

A

può avvenire in assenza di catalizzatori

energia di attivazione sarà alta e la reazione procederà lentamente

in presenza di polvere di platino lo stato di l’energia di attivazione è più bassa

la reazione avviene in maniera più veloce in presenza di catalasi (catalizzatori biologici =proteina con elevata specificità)

126
Q

definizione di catalisi eterogenea

A

catalisi in cui i reagenti e il catalizzatore si trovano in fasi differenti

127
Q

esempio chimico di catalisi eterogenea: 4 tappe

A

reazione di ossigeno e biossido di zolfo che forma anidride solforica

il catalizzatore è polvere di platino su cui si vanno ad adagiare i reagenti:

ossigeno si lega al platino, si suddivide in due ossigeni singoli

biossido di zolfo preleva un ossigeno dalla superficie del catalizzatore formando un nuovo legame SO

il prodotto viene liberato come SO3

128
Q

quali sono i catalizzatori adatti per una catalisi eterogenea?

A

metalli di transizione, perché nella catalisi intervengono gli orbitali di tipo d

129
Q

esempio pratico di catalisi eterogenea

A

la marmitta catalitica che per rimuovere i prodotti nocivi dei gas di scarico, li filtra in una struttura a nido d ape con dentro il catalizzatore, che porta alla formazione di gas innocui o meno nocivi

130
Q

4 cose sulle reazioni a catena

A

prevedono l’uso di un intermedio particolarmente reattivo

con il proseguire della reazione questi intermedi si riformano

È possibile che questi intermedi vengano neutralizzati e la reazione si fermi

sono molto rapide

131
Q

quali sono gli intermedi utilizzati nelle reazioni a catena

A

i radicali liberi, cioè atomi o molecole che presentano elettroni non accoppiati

132
Q

i 3 radicali liberi più importanti

A

sono dell’ossigeno, quindi forme di riduzione dell’ossigeno incomplete

anione superossido
radicale perossidico
radicale ossidrico (+tossico)

133
Q

5 conseguenze alla formazione di radicali liberi dell’ossigeno a livello cellulare?

A

perossidazione delle membrane,
danneggiamento del dna
mutazioni (cancerogenesi)
invecchiamento

134
Q

3 stadi delle reazioni a catena

A

1 formazione della specie radicalica

2 stadio di propagazione in cui la reazione procede generando altre specie radicaliche

3 i radicali reagiscono tra loro e si consumano 

135
Q

5 tappe della sintesi dell’acido bromidrico

A

1 la molecola di bromo per irraggiamento produce due bromo radicali

2 il bromo radicale reagisce con H provocando la scissione di H2

3 un H si lega al Br radicale= forma acido bromidrico

4 l’atomo di Br reagisce con una seconda molecola di Br2= provoca scissione del legame covalente bromo bromo

5 si riformano bromo radicale e. acido bromidrico

136
Q

divisione delle reazioni chimiche dal punto di vista quantitativo

A

reazioni a completamento o all’equilibrio

137
Q

3 cose su reazioni a completamento

A

reazioni che in cui alla fine la concentrazione del reagente si trova a livelli così bassi da non poter essere misurato analiticamente

con avanzare di t la concentrazione dei reagenti tende a 0 e cresce la concentrazione dei prodotti

più raro di reazioni all’equilibrio

138
Q

3 cose su reazioni all’equilibrio

A

a un certo tempo t. e. le reazioni di reagente e prodotto non cambiano nel tempo, la concentrazione del reagente è così alta da poter essere misurata sperimentalmente

le concentrazioni di prodotti e reagenti sono COSTANTI NON UGUALI

nel punto t.e. si raggiunge un equilibrio stazionario dinamico

139
Q

4 cose sulla legge di azione di massa

A

in una reazione in cui i reagenti A e B danno i prodotti C e D, nella condizione in cui si trovino tutti alla stessa fase

e in cui la reazione diretta e inversa avvengano in un’unica tappa

v1 e v2 possono essere calcolate usando la legge cinetica della velocità in cui i coefficienti stechiometrici corrispondo agli ordini della reazione

140
Q

come si calcola la costante di equilibrio ?

A

Ke= [C] c [D]d / [A]a[B]b
è il rapporto tra le velocità dirette e inverse

141
Q

quante keq esistono?

A

Kp se reagenti e prodotti sono in fase gassosa quindi si utilizzano le pressioni parziali

Kx se reagenti e prodotti sono espressi in frazioni molari

142
Q

qual è la costante cinetica in reazioni a più tappe

A

E reazioni a più stadi KE è determinata dalla legge di azione di massa
Ke= k1/k-1 * k2/k-2 … 

143
Q

2 cose sulle tabelle ICE inizio-cambiamento-equilibrio

A

sono tabelle utili a calcolare le concentrazioni di prodotti e reagenti all’equilibrio a una temperatura

da qualsiasi concentrazione iniziale si parta si ottengono concentrazione all’equilibrio tali da dare sempre lo stesso valore di K ad una determinata temperatura


144
Q

cosa afferma il principio dell’equilibrio mobile di lechatelier

A

Il principio di le chatelier afferma che sia un sistema all’equilibrio subisce una perturbazione esso reagisce in modo da annullare l’alterazione subita. le perturbazioni possono essere
variazioni di volume o pressione
variazione di concentrazione
variazioni di temperatura 

145
Q

4 cose sulla variazione di concentrazione di reagenti e prodotti in una reazione all’equilibrio 

A

Ke=[C]/[A][B]

se si dovesse perturbare il sistema aumentando la concentrazione del prodotto, accadrà che delle particelle verranno convertite in reagenti, generando una nuova situazione di equilibrio iniziale

se aggiungo il reagente o sottraggo il prodotto la reazione si sposta verso destra

se sottraggo il reagente o aggiungo il prodotto la reazione si sposta verso sinistra 

146
Q

come influenza la variazione di temperatura K e in una reazione all’equilibrio

A

se la reazione è esotermica
La temperatura aumenta e la reazione si sposta verso il reagenti
La temperatura diminuisce e la reazione si sposta verso i prodotti

Se la reazione è endo termica
L’aumento delle temperature fa spostare la reazione verso i prodotti
La diminuzione della temperatura fa spostare la reazione verso i reagenti

147
Q

tre cose sulla variazione della pressione volume in una reazione all’equilibrio

A

se aumentiamo la pressione, il volume diminuisce e la reazione, la reazione si sposta dove vi è una diminuzione del numero di moli

Se diminuisco la pressione aumento il volume il sistema si sposta verso la situazione in cui vi è un aumento del numero di moli

se nell’equazione bilanciata non vi è variazione del numero totali di moli di gas una variazione di volume e di pressione non ha alcuna influenza sulla posizione dell’equilibrio 

148
Q

3 differenze 1 uguaglianza tra Keq e Q

A

differiscono perché le concentrazioni che compaiono non sono necessariamente all’equilibrio

se è all’equilibrio Keq=Q

se Q<Ke la reazione evolverà dai reagenti ai prodotti

se Q>Ke la reazione evolverà dai prodotti e reagenti 

149
Q

quali sono le due situazioni limite di Q

A

In una reazione A e B producono C e D
si può immaginare di partire dai reagenti in assenza di prodotti e quindi Q=0

alla fine della reazione i reagenti non ci saranno più quindi sarà uguale ad infinito 

150
Q

come posso conoscere Ke partendo da ΔG

A

Keq= e -ΔGº/RT

151
Q

Quattro cose che avvengono se Keq>1

A

la reazione è più spostata verso i prodotti, al tempo di equilibrio si avranno valori dei prodotti superiori a quelli dei reagenti 

è presentata come una curva in cui il punto minimo si troverà più spostato verso i prodotti

se Q<k la reazione si sposta verso destra (prodotti)

se Q>k la reazione si sposta verso sinistra (reagenti)

152
Q

tre cose che avvengono se K<1

A

significa che la reazione è a favore di reagenti,  al tempo di equilibrio si hanno più reagenti che prodotti 

se Q<k Graficamente la zona di reazione tende a spostarsi verso verso destra

se Q>K si avranno più prodotti rispetto ai reagenti

153
Q

definizione di soluzione

A

una soluzione è una miscela omogenea costituita da più componenti in un’unica fase

il componente in maggior quantità (disperdente) è detto solvente

i componenti dispersi sono soluti

154
Q

Differenza tra sospensione e dispersione colloidale

A

si parla di dispersione e non di soluzione se il diametro della particella è superiore a 1000 nm

 se il diametro della particella è compreso tra 1 nm e 1000 nm si tratta di dispersioni colloidali o colloidi ovvero delle particelle dense ma non troppo da precipitare sul fondo che rimangono sospese provocando una opacità del sistema

155
Q

Quattro tipi di colloidi

A

Solido gas: esempio fumo particelle di solido disperse in gas

Liquido gas : esempio nebbia particelle di liquidò disperse in liquidò

Gel liquidò solido : è esempio gelatina particelle di solido disperse in liquido

Liquidò liquidò : esempio maionese 

156
Q

condizione necessaria per la solubilizzazione 

A

Per verificarsi la solubilizzazione si devono essere delle interazioni tra solvente e soluto e tale interazione deve vincere le forze attrattive che ci sono tra le molecole di solvente e tra le molecole di soluto

157
Q

A cosa è correlata la solubilità del soluto, 3 cose

A

alle variazioni di temperatura

Solubilizzazione esotermica , Δ Hsol<0, cessione di calore all’ambiente vi è un aumento della solubilizzazione a diminuire della temperatura esempio cloruro di litio

Solubilizzazione endo termica , Δ Hsol>0, assorbimento di calore dall’ambiente vi è un incremento della solubilizzazione all’aumentare della temperatura esempio cloruro di sodio

158
Q

nei processi di solubilizzazione da cosa è rappresentato Δ H?

A

Δ H è rappresentata come entalpia di dissoluzione, cioè differenza tra l’entalpia reticolare e l’entalpia di idratazione
Δ Hsol= Δ H L-Δ Hhyd

159
Q

definizione di entalpia reticolare

A

È il calore necessario a rompere il reticolo cristallino e a portare il relativi ioni allo stato gassoso

160
Q

definizione di entalpia di idratazione

A

È il calore liberato quando gli ioni che si trovano in fase gassosa sono disciolti nel solvente andando a formare una soluzione 

161
Q

cosa dice la legge di Henri, 3 particolari

A

la legge di Henri è rigorosamente applicabile quando non ci sono reazioni chimiche tra il gas e le molecole del solvente

Sg=Kh Pg
Sg= solubilità del gas
Kh= costante caratteristica del soluto
Pg pressione parziale del gas

spiega il trasporto della CO2 nel sangue 

Generalmente la solubilizzazione di tutti i gas è un processo esotermica quindi se aumenta la temperatura diminuisco la solubilità del gas

162
Q

come si calcola la molarità

A

M= moli di soluto/ 1 L di soluzione

163
Q

calcolo della molalità

A

m=n moli/1 kg solvente

164
Q

4 cose sul calcolo della Normalità

A

N=Ze * n moli / 1 L

È utilizzata nelle reazioni acido base (il numero di equivalenti corrisponde al numero di protoni rilasciati da una certa sostanza acida)

E utilizzata nelle reazioni di ossido e riduzione (il numero di equivalenza corrisponde al numero di elettroni che vengono trasferiti nel corso della reazione)

Per neutralizzare una reazione di qualificazione devono reagire un eguale numero di equivalenti di acido e di base 

165
Q

Calcolo della frazione molare
X

A

X= n moli soluto/ moli totali

166
Q

2 cose sull’osmolarita

A

L’osmolalità indica il numero di osmosi di un soluto che sono disciolti in 1 l di soluzione

Una simile indica il numero di particelle totali complessivamente presenti in una soluzione, anche definita come un amore di particelle osmoticamente attive 

167
Q

rapporto della legge della diluizione o della costanza delle moli

A

Mi Vi = Mf Vf

168
Q

Due metodi di diluizione in laboratorio

A

diluizione seriale logaritmica decimale in cui la concentrazione varia di volta in volta di 1/10

Diluizione armonica in cui partendo da certa una certa soluzione si preleva e si diluisce 

169
Q

definizione di forza ionica e come si calcola

A

la forza ionica è un modo per indicare la concentrazione di soluti di una soluzione, considerando la loro carica elettrica
si calcola come MU=1/2 [Cmi] Zi^2
metà della sommatoria delle concentrazioni molari moltiplicato per la carica al quadrato

170
Q

perché una proteina è un macroione? cosa succede se li mettiamo in soluzione salina?

A

possiamo considerare la proteina come un’unione di più specie ioniche dato che possono presentare cariche positive o negative

se una proteina ha una carica netta superficiale negativa e un’altra ha una carica netta positiva:

se sono immerse in soluzione salina a bassa forza ionica vi è un’attrazione forte tra ioni di segno opposto

se sono immerse in una soluzione salina ad alta forza ionica si crea un guscio esterno di ioni di segno opposto con attrazione molto più debole

171
Q

quando una soluzione è ideale

A

in una soluzione ideale non si devono avere interazioni tra molecole o ioni del soluto

172
Q

quando una soluzione reale si comporta da soluzione ideale?

A

quando è abbastanza diluita, e quindi non c’è contatto tra gli ioni del soluto, tutti circondati da solvente. il limite di concentrazione per le molecole è 0.1M mentre per gli ioni è 0.01M

anche se per soluzioni reali si parla di attività di un soluto

173
Q

come si calcola l’ attività di un soluto ?

A

[concentrazione di un soluto]/[la sua concentrazione in condizioni standard]

per solido e liquido puro a=1

174
Q

come si calcola attività di un soluto? 3 modi

A

ai= yi Ci
y= coefficiente di attività termodinamico
Ci = concentrazione molare del soluto

per soluzioni ideali: ai=Ci

per soluzioni diluite:

175
Q

come si calcola attività di un soluto? 3 modi

A

ai= yi Ci
y= coefficiente di attività termodinamico
Ci = concentrazione molare del soluto

per soluzioni ideali: ai=Ci

per soluzioni diluite:

176
Q

come si calcola attività di un soluto? 3 modi

A

ai= yi Ci
y= coefficiente di attività termodinamico
Ci = concentrazione molare del soluto

per soluzioni ideali: ai=Ci

per soluzioni diluite:

177
Q

definizione di soluto ionico

A

sono soluti che solvatati in ambiente acquoso originano particelle cariche

178
Q

definizione di soluto ionico

A

sono soluti che solvatati in ambiente acquoso originano particelle cariche

179
Q

definizione di soluto ionico

A

sono soluti che solvatati in ambiente acquoso originano particelle cariche

180
Q

definizione di un soluto polare

A

soluto che solvatato da molecole di acqua liberano molecole che non presentano carica

181
Q

definizione di elettrolita

A

sostanza che disciolta in acqua è in grado di condurre corrente

è forte se dissocia completamente nei propri ioni positivi e negativi
in presenza di due elettrodi collegati a circuito esterno ad una lampadina, la lampadina si accende

è debole se dissocia parzialmente
in presenza di due elettrodi collegati a circuito esterno ad una lampadina, essa si accende debolmente

è un non elettrolita se la lampadina non si accende

182
Q

definizione di ionizzazione

A

rottura del legame covalente polare (es HCl )

183
Q

definizione di dissociazione

A

portare in soluzione ioni già presenti allo stato solido in un reticolo cristallino

184
Q

calcolo del grado di dissociazione

A

alpha= numero di moli di elettrolita dissociate/ numero di moli di elettrolita inizialmente presente

se a=0 soluto non elettrolita
se 0<a<1 soluto debolmente elettrolita
se a=1 soluto elettrolita forte

185
Q

calcolo di Keq attraverso la legge di azione di massa (legge di diluizione di ostwald)

A

Kc= Co a^2/ 1-a

il grado di dissociazione tende ad aumentare quando le soluzioni sono più diluite

186
Q

acidi e basi secondo arrhenius

A

ACIDI= composti che dissociandosi in acqua sono in grado di liberare protoni o ioni H+

BASI= composti che dissociandosi in acqua liberano ioni OH-

187
Q

limite della teoria di Arrhenius

A

il limite della teoria è il comportamento dell’ammoniaca
che nella sua struttura non presenta ioni idrossido e in acqua produce OH-

188
Q

definizione di acido e base secondo bronsted e lowry

A

acido è una sostanza capace di cedere protoni ad un’altra sostanza

una base è una sostanza capace di accettare protoni derivati da un’altra sostanza

quindi una sostanza può essere acida o basica in relazione alla sostanza con cui reagisce

189
Q

teoria dell’acido e base coniugata

A

per gli acidi deboli la reazione è spostata a dx

190
Q

definizione di acidi o basi poliprotici

A

gli acidi poliprotici sono acidi che hanno la capacità la capacità di dissociare o acquistare più di un protone

es. acido orto fosforico che ha la capacità di cedere 3 protoni

es. base ione carbonato in grado di acquisire due protoni

191
Q

definizione di sostanze anfiprotiche

A

sono sostanze in grado di comportarsi in modo differente in dipendenza della sostanza con cui interagiscono

es. ACQUA
in presenza di HCl si comporta da base
in presenza di NH3 si comporta da acido

es. Acido debole
in presenza di HCl si comporta da base