Cellula Flashcards
In quanti e quali domini vengono divisi gli esseri viventi?
Gli esseri viventi si dividono in tre domini: bacteria e archei (che comprendono gli organismi procarioti) e l’eukarya (he comprende tutti gli altri organismi eucarioti)
Come vengono distinti gli eucarioti?
Gli eucarioti vengono distinti in protisti, piante, funghi e animali.
Quali sono i postulati della teoria cellulare?
la teoria cellulare afferma che:
- Tutti gli esseri viventi sono formati da una o più cellule;
- Esse rappresentano l’unità vivente fondamentale di funzione e di organizzazione di tutti gli organismi;
- tutte le cellule derivano da altre cellule.
Chi osservò per la prima volta le cellule e le denominò? Chi osservò per la prima volta cellule vive?
Il primo scienziato che osservò una cellula fu l’inglese Robert Hooke, il quale individuò in una sezione sottile di sughero numerose cellette vuote. Hooke non collegò quelle piccole cavità all’organizzazione dei viventi, ma si limitò a dar loro un nome, “cellula”. Il primo ad aver osservato una cellula viva al microscopio è stato Antoni van Leeuwenhoek, il quale nel 1674 osservò in campioni di acqua, di cibo e di suolo dei microrganismi aventi forma molto diversa l’uno dall’altro.
Quale fu la prima coltura cellulare?
Fu una coltura di cellule di carcinoma uterino; presero il nome di cellule HeLa.
Perché le cellule sono piccole?
Le ridotte dimensioni consentono alle cellule di mantenere un rapporto ottimale con l’ambiente, dal quale trarre le sostanze nutritive e nel quale scaricare le sostanze di rifiuto.
Quali tipi di cellule esistono e quali sono le differenze tra le due?
-Quali caratteristiche sono comuni a tutte le cellule?
Esistono due tipi principali di cellule: quelle eucariotiche, che possiedono un nucleo contenente il DNA con l’informazione ereditaria, e quelle procariotiche, che non presentano un nucleo vero e proprio, pur possedendo anche loro il DNA.
- Tutte le cellule di un organismo vivente contengono materiale genetico, hanno la capacità di riprodursi, accrescersi e morire, hanno la capacità di autoregolarsi e possono trasformare e usare energia.
In quale cellula troviamo compartimentazioni? Quali strutture subcellulari troviamo in essa?
Le troviamo nella cellula eucariotica; in essa troviamo il nucleo, il sistema delle endomembrane, mitocondri, lisosomi (solo nelle cellule animali) , centrioli, perossisomi e solo nella cellula vegetale cloroplasti, gliossisomi e vacuolo.
In quali interazioni è coinvolta la membrana plasmatica? Dove si trova?
Essa è coinvolta nelle interazioni fra cellula e ambiente esterno. Si trova all’interfaccia fra l’ambiente intracellulare e quello extracellulare.
Qual è la struttura delle membrane?
Esse sono fatte da un doppio strato fosfolipidico in cui troviamo proteine e carboidrati. Le proteine sono disposte come in un mosaico. La membrana non è una struttura cristallizzata rigida ma si presenta come una struttura dinamica, cioè i componenti hanno una certa possibilità di movimento. Per i motivi appena detti si parla di una struttura a “mosaico fluido”.
Chi studiò la membrana e ne scoprì i vari aspetti? Elenca le fasi che portarono alla teoria accreditata oggi.
La prima osservazione riguardante la struttura delle membrane fu quella di Overton nel 1890 che studiava la permeabilità delle membrane rispetto a sostanze con diversa polarità; scoprì che passavano meglio le sostanze apolari, di conseguenza le membrane dovevano presentare caratteristiche apolari e quindi dovevano essere costituite da lipidi.
Nel 1925 elaborati da Gorter e Grendel stabilirono che i lipidi nelle membrane si organizzavano a formare dei doppi strati; arrivarono a questa conclusione provando ad estrarre i lipidi di membrana di una cellula della quale si conosceva l’area superficiale ed inoltre si misurò la superficie d’ acqua coperta da questi lipidi e ci si accorse che quando i lipidi si organizzavano sulla superficie dell’acqua quest’ultima era il doppio rispetto
all’area superficiale della cellula. Questa evidenza suggerì che nelle membrane biologiche i lipidi di membrana si organizzassero in un doppio
strato.
Si osservò che la tensione superficiale delle membrane biologiche era inferiore a quella di un doppio strato lipidico puro, quindi Danielli e Davson ipotizzarono la
presenza di alcune proteine.
Il 18 febbraio del 1972 Singer e Nicolson pubblicarono un articolo molto importante sulla rivista Science in cui proposero il modello a mosaico fluido
della membrana.
Quali elementi costituiscono la membrana?
la membrana plasmatica è un complesso di lipidi, proteine e carboidrati.
Cosa si intende con asimmetria dei lipidi? Quali movimenti possono compiere i lipidi nella membrana?
La membrana plasmatica è sintetizzata inizialmente con gli elementi disposti nei due foglietti in modo asimmetrico, in seguito con movimenti laterali e flip-flop i lipidi si distribuiscono in modo asimmetrico. Possono avvenire:
- Movimenti laterali, che avvengono spontaneamente;
- Movimenti flip-flop, che necessitano l’aiuto di enzimi come flippasi e floppasi perché prevedono che la testa polare del fosfolipide venga a contatto con il core apolare del doppio strato fosfolipidico.
Cos’è l’apoptosi? Quale segnale è inviato?
L’apoptosi è la morte programmata della cellula.
Quando la cellula muore, per evitare di disturbare le cellule vicine, dovrà essere in qualche modo
fagocitata e digerita da cellule spazzine come per esempio i macrofagi. Prima della sua morte la cellula segnala ai macrofagi che dovrà essere fagocitata da
essi esternalizzando la fosfatidilserina. Questo segnale prende il nome eat – me.
In che modo possono disporsi le proteine di membrana?
Se le proteine sono strettamente legate alla membrana e possono essere rilasciate solo in seguito alla distruzione del doppio strato fosfolipidico ad opera dei digerenti vengono chiamate proteine di membrana integrali. Se si estendono completamente attraverso la membrana vengono denominate proteine transmembrana. Se non si inseriscono nel doppio strato fosfolipidico, ma sono localizzate nella superficie esterna o interna prendono il nome di proteine di membrana periferiche.
A cosa si può legare un carboidrato di membrana? Cosa forma?
Un carboidrato di membrana può essere legato a lipidi o a proteine. Se lega un lipide forma un glicolipide, se lega una proteina forma una glicoproteina.
Perché le membrane devono essere fluide?
Le membrane biologiche sono funzionali se sono fluide. La fluidità delle membrane dipende dai movimenti laterali dei lipidi di membrana, i quali rendono possibili anche dei piccoli movimenti delle proteine di membrana.
Cosa influenza la fluidità di membrana?
Dipende dalla temperatura (al di sotto di una determinata temperatura di transizione è cristallizzata, sopra di essa è fluida) e dalla composizione (ossia dalla presenza o meno di tamponi di fluidità come il colesterolo).
Come influenza la fluidità il colesterolo?
Il colesterolo ha una funzione strutturale: aumenta la flessibilità e la stabilità del doppio strato e ne mantiene la fluidità, anche a basse temperature. Alcuni lipidi di membrana hanno la capacità, entro certi limiti, di stabilizzare la fluidità della membrana stessa. Il colesterolo, steroide presente nelle membrane cellulari animali, è uno di questi “tamponi di fluidità”. La molecola di colesterolo è infatti idrofobica ma, grazie alla presenza di un unico gruppo ossidrilico è leggermente anfipatica. Il gruppo ossidrilico si associa con le teste idrofiliche dei fosfolipidi; la rimanente parte della molecola di colesterolo, idrofobica, si incastra tra le catene idrocarburiche degli acidi grassi.
Quali sono le funzioni della membrana plasmatica?
Tra le funzioni della membrana plasmatica, una delle principali è quella di contenimento. Infatti, la membrana racchiude al suo interno tutto il contenuto cellulare, quali il citoplasma e tutti gli organi cellulari.
le proteine presenti in essa la aiutano a svolgere diverse funzione, come per esempio la ricezione di segnali o il riconoscimento di molecole attraverso proteine in grado di riconoscerne la struttura.
Una delle funzioni più importanti è il trasporto di sostanze.
Che tipi di trasporto possono avvenire attraverso la membrana?
Esistono due tipi principali di trasporto: il trasporto attivo e il trasporto passivo.
Come avviene il trasporto passivo? Come può essere la diffusione?
Il trasporto passivo non richiede un dispendio di energia metabolica da parte della cellula. Molti ioni e molecole di piccole dimensioni attraversano le membrane per diffusione. Esistono due tipi di diffusione: la diffusione semplice e la diffusione facilitata.
La diffusione è il trasporto di materiale da un’area in cui esso è presente ad alta concentrazione verso una a più bassa concentrazione. La differenza di concentrazione tra le due aree è spesso chiamata gradiente di concentrazione. La diffusione continua finché questo gradiente non viene eliminato, per questo il suo lavoro è detto “secondo il gradiente di concentrazione”.
Se e quando il gradiente di concentrazione è stato eliminato, non avviene altro scambio di materiale. Nonostante singole molecole continuino a muoversi da un’area all’altra, i trasferimenti sono bilanciati dai movimenti di altro materiale nella direzione opposta.
La diffusione è fisiologicamente importante perché permette l’abolizione dei gradienti di concentrazione nel corpo. Ad esempio, l’attività metabolica consuma ossigeno, che riduce la propria concentrazione nel sangue; la diffusione di ossigeno attraverso gli alveoli polmonari ne permette però il ripristino.
La diffusione facilitata, detta anche trasporto facilitato, è il movimento di molecole attraverso la membrana cellulare tramite particolari proteine integrate nella membrana cellulare che formano dei canali o che si comportano da carrier. Le molecole polari già relativamente grandi e gli ioni sono insolubili nei lipidi e quindi attraversano con troppa lentezza la zona interna idrofobica della membrana. Gli ioni generalmente passano attraverso i canali ma non sempre, a volte sfruttano i carrier. Le grosse molecole polari per poter attraversare la membrana sfruttano i carrier. I carrier sono proteine che si aprono e si chiudono da una faccia all’altra della membrana, diffondono da una parte all’altra legando rilasciando la molecola o lo ione. A seconda del gradiente di concentrazione, il trasporto netto di sostanza avverrà in un senso o nell’altro: la diffusione facilitata è quindi sempre un processo passivo, che non richiede cioè un dispendio di energia. La diffusione facilitata è saturabile: quando tutte le proteine trasportatrici sono impegnate, il trasporto non può procedere ulteriormente.
La diffusione semplice, detta anche trasporto semplice, è un tipo di passaggio attraverso la membrana cellulare che non richiede l’utilizzo di proteine canale o di proteine carrier. Le sostanze idrofobiche passano con facilità e velocemente attraverso la zona delle catene idrocarburiche del doppio strato lipidico. Piccole molecole polari come l’acqua passano con più difficoltà. Molecole polari più grosse come zuccheri semplici o amminoacidi non riescono a passare nella zona idrofobica se non in tempi troppo lunghi.
Cos’è l’osmosi? Come influenza la forma delle cellule?
L’osmosi è un tipo particolare di diffusione che comporta il movimento netto di acqua, attraverso una membrana semipermeabile, da una regione a concentrazione maggiore a una regione a concentrazione minore. si definisce pressione osmotica di una soluzione la pressione che deve essere esercitata sulla membrana per impedire ulteriore passaggio di acqua.
Quando vi è passaggio sostanza tra l’interno e l’esterno della cellula in una soluzione isotonica ( stessa concentrazione) lo stesso numero di soluto e di acqua entra ed esce dalla cellula (non facendola deformare). Quando una cellula viene posta in una soluzione ipertonica (fluidi circostanti a concentrazione maggiore) si ha un movimento netto di acqua verso l’esterno provocando la disidratazione della cellula.
Quando viene posta in una soluzione ipotonica (liquido circostante a concentrazione minore rispetto ai materiali disciolti nella cellula) si ha un movimento netto di acqua verso l’interno causando il rigonfiamento della cellula.
Perché la lipofilia favorisce la diffusione?
Perché la membrana plasmatica è costituita da elementi lipofili, i lipidi. Tuttavia queste sostanze non devono essere totalmente lipofile, poiché altrimenti non potrebbero lasciare il bilayer lipidico.
Quali tipi di canali ionici attraverso cui avviene la diffusione esistono? Fai esempi.
Esistono due tipi di canali ionici, che differiscono per il tipo di attivazione:
canali ionici ligando dipendenti (il canale del Na+-acetilcolina-dipendente, presente sulla membrana plasmatica, e il canale del Ca++-fosfatidilinositolo-dipendente, presente sulla membrana dei calciosomi) e canali ionici voltaggio dipendenti (il canale del Na+ e del K+ presenti nelle cellule nervose)
Che tipo di trasporto attivo possiamo avere? definiscili.
Il trasporto attivo è il trasporto di molecole attraverso la membrana plasmatica mediato da una proteina transmembrana detta trasportatore di membrana. A differenza di quanto avviene nel trasporto passivo, nel trasporto attivo è richiesta una spesa energetica ed è sempre necessaria la mediazione di un trasportatore. Possiamo avere due tipi di trasporto attivo : primario e secondario.
Nel trasporto primario l’uso di ATP è accoppiato direttamente al movimento della sostanza attraverso la membrana. Nella maggior parte dei casi il trasporto primario è eseguito da ATPasi. Un tipico trasportatore primario, presente universalmente nelle cellule è la pompa sodio-potassio (o ATPasi sodio-potassio), che contribuisce al mantenimento del potenziale di membrana.
Nel trasporto secondario non viene speso direttamente ATP, ma viene sfruttata la differenza di potenziale elettrochimico creata dai trasportatori attivi che pompano ioni al di fuori della cellula. Questo significa che il trasporto secondario si basa comunque sul consumo di ATP, che permette di mantenere la differenza di potenziale senza la quale non ci sarebbe possibilità di trasporto secondario. Il gradiente creato tramite trasporto secondario può anche essere utilizzato da altri trasportatori: pur trattandosi dello stesso principio del trasporto secondario, in questo caso il fenomeno può prendere il nome di trasporto terziario.
Che tipi di pompe possiamo avere?
Esistono 4 tipi di pompe:
- Pompe di tipo P (come quella Na-K; sono caratterizzate da un intermedio fosforilato);
- Pompe di tipo V (le troviamo ad esempio nei vacuoli);
- Pompe di tipo F;
- Pompe di tipo ABC.
Cos’è una pompa ABC?
Le pompe di tipo ABC (ABC = ATP binding cassette) rappresentano un meccanismo di resistenza ai farmaci, quando il farmaco entra nella cellula viene buttato fuori da queste pompe. E’ un trasferimento contro gradiente, ma, a causa della resistenza di queste cellule che vogliono difendersi, il farmaco verrà buttato fuori.
Come avviene il processo di biosegnalazione se il segnale è liposolubile? E se non lo è?
Se la sostanza è liposolubile ha le caratteristiche idonee per attraversare la membrana, entrerà tranquillamente dentro la cellula in cui troverà le strutture di riconoscimento dei segnali extracellulari (recettori) che in questo caso sono localizzate dentro cellula, e non a caso si chiamano recettori intracellulari.
Se la sostanza non è liposolubile non ha le caratteristiche idonee per attraversare la membrana allora si legherà alle strutture di riconoscimento chiamate recettori, questa volta localizzate all’esterno e dunque chiamate recettori extracellulari. Per cui il segnale cellulare non entra dentro la cellula come
nel primo caso ma si lega semplicemente a questi recettori; da qui parte una cascata di eventi fino a quando non si produce una determinata risposta intracellulare.
Qual è la possibile risposta al segnale?
- interazione tra una cellula e un’altra cellula: non basta che siano vicine le cellule per “abbracciarsi”; ma è necessario che ci siano infatti delle modifiche (degli eventi)
- variazione del potenziale di membrana: la cellula nervosa con le cellule muscolari comunicano attraverso una variazione del potenziale di membrana, infatti per esempio la contrazione muscolare avviene solo quando la variazione è così evidente che dentro la cellula inizierà ad entrare calcio che poi determinerà la contrazione.
- variazione nella quantità o nella attività di una determinata proteina: sappiamo che le proteine sono le componenti funzionali di una cellula, dunque se modifico queste di conseguenza sto modificando anche la funzionalità della cellula.
Quali sono le tappe della comunicazione?
- il riconoscimento del segnale extracellulare;
2. il processo che trasforma il segnale riconosciuto in una risposta intracellulare.
Com’è chiamata l’interazione tra cellule dello stesso tipo? E di tipo diverso?
Si parla di binding omotipico se interagiscono cellule dello stesso tipo, eterotipico se sono di tipo diverso.
Quali proteine di membrana funzionano da segnali extracellulari? Cosa comprendono?
Le proteine della membrana plasmatica che funzionano da segnali extra-cellulari o da strutture di riconoscimento sono glicoproteine di adesione e comprendono:
- Integrine;
- Selectine;
- Proteine della famiglia delle immunoglobuline;
- Caderine.
Che tipi di giunzioni esistono? Quali proteine le formano?
Esistono giunzioni di tre tipi:
- Di ancoraggio, formate da caderine;
- Serrate, formate da claudine ed occludine;
- Comunicanti.
Come vengono classificati i recettori di membrana?
Possono essere classificati in:
- Recettori accoppiati ad attività enzimatiche;
- Recettori accoppiati a canali ionici (acetilcolina);
- Recettori accoppiati a proteine G.
Quali proteine sono dette G e perché?
Sono dette G perché a loro volta legano nucleotidi che contengono guanina, e in particolare GDP e GTP. Le proteine G che sono legate ai recettori a sette eliche
sono proteine trimeriche, perché costituite da tre subunità (alfa, beta e gamma), in realtà la parte attiva è la subunità alfa. Questo recettore ha sul versante extra-cellulare il sito di legame per il segnale solubile che lega il recettore, determinando una modifica conformazionale che induce: lo scambio del nucleotide associato alla proteina G, in particolare alla subunità alfa, da GDP a GTP e il distacco delle subunità beta e gamma. Quando la subunità alfa si libera dalle altre due subunità e lega il GTP, diventa attiva. La subunità alfa attivata può ora attivare un canale ionico, un enzima ed altre cose che dipendono dal recettore, ma soprattutto l’attivazione di questa proteina è in grado di indurre una risposta intracellulare al segnale. Una tipica cosa che avviene è l’attivazione dell’enzima adenilatociclasi, in grado di formare il cAMP. Il segnale solubile che ha legato il recettore a sette eliche è il primo messaggero, il secondo è proprio il cAMP.
Quali enzimi accoppiati ai recettori sono i più importanti?
La classe più importante di questi recettori, cioè quelli più ampiamente distribuiti, sono i recettori tirosina chinasi.
Cosa sono le chinasi?
Le chinasi sono degli enzimi che
utilizzando ATP fosforilano delle proteine, modificandone la funzione e inducendo una risposta cellulare.
In cosa si distinguono i recettori intracellulari?
Si fa una distinzione tra
recettori intracellulari citosolici e recettori intracellulari nucleari.
Qual è una famiglia importante di ormoni che lega recettori intracellulari?
Una famiglia importante di ormoni che legano recettori
nucleari è quella degli ormoni tiroidei, T3 e T4.
Quando un segnale modifica l’espressione genica?
Nel caso di recettori di membrana l’attivazione del recettore può come non può determinare delle
modifiche nelle espressioni genica.
Quando vengono attivati i recettori intracellulari, la risposta cellulare si realizza sempre attraverso azioni genomiche, perché i recettori intracellulari, siano esseri citosolici o nucleari, altro non sono se non fattori di trascrizione: sono delle proteine regolatrici, come per esempio quelli legati da ormoni steroidei che entrano dentro la cellula e legano il recettore.
Com’è detta la componente saccaridica della membrana cellulare?
E’ detta glicocalice.
Da cosa è costituita la matrice extracellulare?
E’ costituita da:
- Collageni;
- Proteoglicani;
- Fibronectina, proteina fibrosa.
Quali sono le funzioni della MEC?
Le funzioni principali della MEC sono di protezione, di organizzazione dei tessuti (funziona come una sorta di cemento che favorisce l’interazione tra le cellule) e di regolazione (è in grado di mandare dei segnali all’interno della cellula e indurre una risposta).
Quando è più importante il rimodellamento della MEC? Perché ?
Il rimodellamento della matrice cellulare è particolarmente importante durante la crescita, perché i tessuti si muovono e si adattano ai nuovi spazi.
Nel rimodellamento della MEC quali enzimi sono essenziali? Cosa fanno?
Sono gli enzimi chiamati Metallo-proteasi di matrice (MMP), che degradano le proteine. Il nome metallo-proteasi è dovuto alla loro attività catalitica, di matrice perché appunto agiscono sulle proteine della matrice extra cellulare.
Da cosa è costituito il collagene?
E’ costituito da idrossilina e idrossiprolina. E’ una
proteina trimerica, presenta quindi una struttura
quaternaria perché costituita da tre subunità che si organizzano a formare questa proteina a tripla elica.
Cos’è lo scorbuto?
E’ una malattia che si sviluppa in assenza di vitamina C, in questi casi il collagene non può organizzarsi in questa struttura tridimensionale e non si possono formare le fibrille.
Cosa sono i proteoglicani?
I proteoglicani sono delle strutture costituite da una componente proteica e una glicidica. Alle catene proteiche sono legati dei particolari carboidrati, chiamati glicosamminoglicani, costituiti dalla ripetizione di due unità saccaridiche e caratterizzate da gruppi amminici e gruppi acidi.
Cos’è l’acido ialuronico?
E’ un tipo di glicosamminoglicano.
Quale proteina fibrosa troviamo nel MEC?
Troviamo la fibronectina.
Cos’è e dove si trova il citoscheletro?
È una rete di filamenti proteici che corre lungo tutto il citoplasma e si estende dalla membrana fino ai diversi organelli cellulari.
Quali sono le sue funzioni?
- dare forma alla cellula;
- posizionare le diverse strutture;
- controllare i movimenti di materiale all’interno della cellula;
- il movimento della cellula.