Capitolo 7 Flashcards

1
Q

Sali doppi

A

Composti che perdono la loro identità in soluzione

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Q

Complessi

A
  • Composti che mantengono la loro identità in soluzione

- Creano composti di coordinazione

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3
Q

Teoria di Werner

A
  • Spiegò la natura del legame chimico nei complessi e concluse che nel metallo esistono due tipi di valenza
  • Valenza primaria: non direzionali, numero di cariche sullo ione complesso
  • Valenza secondaria: direzionali, numero di atomi leganti coordinati al metallo
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4
Q

Conducibilità elettrica di un composto ionico

A

Dipende dalla concentrazione del soluto e dal numero di cariche delle specie presenti in soluzione
Numero di cariche può essere dedotto tramite la conducibilità molare confrontandola con quella di semplici materiali ionici

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5
Q

Abbassamento del punto di congelamento

A

Dipende dal numero di cariche presenti in soluzione, se la sostanza in soluzione forma due ioni, il punto di congelamento sarà doppiamente più basso

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6
Q

Momento magnetico

A
  • Permette di definire la struttura di un complesso perché ci fornisce il numero di elettroni dispari presenti nel complesso e quindi in base a questa informazione decidere come sono posizionati e quali orbitali sono occupati.
  • Il momento di dipolo fornisce informazioni strutturali solo per complessi non ionici
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7
Q

Orbitali d

A
  • Importanza degli orbitali d: sono utilizzati dai metalli di transizione per accogliere coppie di elettroni e formare composti di coordinazione
  • Forme: tre orbitali t2g hanno la stessa forma e puntano tra gli assi x, y, e z mentre i due orbitali eg hanno forme diverse e puntano lungo gli assi
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8
Q

Formazione di legami nei complessi di coordinazione

A
  • Teoria del legame di valenza (Pauling): i composti di coordinazione contengono ioni complessi in cui i leganti formano legami di coordinazione con il metallo e quindi il legante deve avere un doppietto elettronico ed il metallo deve avere un orbitale vuoto di energia adatta per la formazione del legame. La teoria considera quali orbitali atomici del metallo vengono usati per la formazione del legame. LIMITAZIONI: colorazione dei complessi non giustificata e non ci sono spiegazioni sul perché le proprietà magnetiche variano con la temperatura.
  • Teoria del campo cristallino (Bethe e van Vleck): attrazione metallo centrale e leganti considerata puramente elettrostatica. Il legame può essere dovuto da una attrazione ione-ione oppure da una attrazione ione-dipolo (se il legante è una molecola neutra, come ammoniaca). Sono possibili tre tipi di interazione: sovrapposizione sigma, pigreco e legame dpigreco-ppigrego (retrodonazione) dovuta a sovrapposizione pigreco di orbitali d pieni sul metallo con orbitali p vuoti sui leganti
  • Teoria degli orbitali molecolari: considerati sia contributi ionici sia contributi covalenti
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9
Q

Teoria del legame di valenza

A
  • Esempio dello ione cobalto 3+ con sei leganti: studio della configurazione elettronica dello ione (guscio interno), tipo di orbitali utilizzati, complesso esterno ad alto spin o complesso interno a basso spin, tipo d ibridizzazione
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10
Q

Teoria del campo cristallino

A
  • Attrazione tra il metallo centrale e i leganti è puramente elettrostatica
  • Metallo di transizione (atomo centrale) ione positivo e leganti ioni negativi o molecole neutre (caso ammoniaca e posizione del dipolo negativo verso lo ione metallico)
  • Assunzioni: i leganti vengono trattati come cariche puntiformi; non c’è interazione tra gli orbitali del metallo e gli orbitali dei leganti; gli orbitali d (del metallo nell’atomo libero) hanno la stessa energia (sono cioè degeneri). Quando il complesso si forma, i leganti distruggono la degenerazione di questi orbitali e gli orbitali d assumono energie diverse
  • Maggior parte dei complessi dei metalli di transizione dà strutture tetraedriche o ottaedriche
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11
Q

Complessi ottaedrici

A
  • Struttura: centro atomo metallo e vertici leganti
  • Avvicinamento dei leganti lungo gli assi negli orbitali eg comporta che l’energia degli orbitali cresce molto di più rispetto agli orbitali t2g dividendo così gli orbitali in due gruppi di differente energia (scissione degli orbitali d a causa dei leganti)
  • Assegnazione dello zero di energia: media pesata di questi due gruppi di orbitali perturbati (baricentro di energia)
  • Definizione di diffferenza di energia tra i due livelli (deltaottaedrico)
  • Deltaottaedrico si ottiene anche dai valori di energie reticolare dalla equazione di Born-Landè
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12
Q

Equazione di Born-Landè

A
  • Calcolo dell’energia reticolare conoscendo la geometria del cristallo e quindi la costante di Madelung, le cariche z+ e z- e la distanza inter-ionica
  • Formula
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13
Q

Deltaottaedrico

A
  • Definizione: differenza di energia tra i due livelli d
  • Dipende da tre fattori: la natura dei leganti, la carica dello ione metallico. se il metallo è nella prima, nella seconda o nella terza serie degli elementi di transizione
  • Leganti da cui deriva una piccola scissione sono definiti leganti a campo debole mentre quelli che provocano una grande scissione sono leganti a campo forte
  • Scala di leganti: serie spettrochimica
  • Valori della scissione di campo cristallino da leganti a campo forte è il doppio rispetto a quella prodotta da leganti a campo debole
  • Deltao aumenta all’aumentare della carica dello ione centrale
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14
Q

Distorsione tetragonale dei complessi ottaedrici

A
  • Forma dei complessi dei metalli di transizione dipende dalla posizione degli elettroni negli orbitali d, quindi, se sono disposti in maniera simmetrica o asimmetrica
  • Disposizione simmetrica = ottaedro regolare (elettroni hanno repulsione nei confronti dei sei leganti in maniera eguale)
  • Disposizione asimmetrica = struttura distorsa (elettroni respingono di più dei leganti rispetto ad altri
  • Eliminazione della degenerazione
  • Distorsione e compressione tetragonale
  • Definizione del teorema di Jahn-Teller: le molecole e i complessi (di qualsiasi forma ad eccezione di quella lineare) che hanno un gruppo di orbitali non ugualmente riempito subirà una distorsione
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15
Q

Strutture quadrato-planari

A
  • Ioni del metallo centrale con configurazione d8
  • Caso riempimento simmetrico
  • Caso riempimento asimmetrico (con legante a campo forte)
  • Disposizione elettronica d8 in un campo ottaedrico molto forte: motivo per cui non si forma un ottaedro ma una struttura quadrato planare
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16
Q

Complessi tetraedrici

A
  • Caratteristica dei complessi tetraedrici: struttura del tetraedro regolare
  • Direzione di avvicinamento dei leganti
  • La scissione del campo cristallino risulta opposta rispetto a quella che si ha nei complessi ottaedrici
  • Ragioni perchè scissione deltat del campo cristallino è inferiore rispetto a quello dei complessi ottaedrici
  • Non è favorito l’accoppiamento degli elettroni dal punto di vista energetico e quindi tutti i complessi tetraedrici sono ad alto spin
  • Formazione di complessi tetraedrici stabili: condizioni
  • Molti cloruri, bromuri e ioduri di metalli di transizione formano complessi tetraedrici
17
Q

Chelati

A
  • Definizione
  • Esempio: etilendiammina
  • Motivo di stabilità
  • Composti chelati stabili: sistema di legami doppi e singoli alternati, meglio rappresentato da un sistema in cui la densità elettronica è delocalizzata su tutto l’anello
  • Importanza biologica ed esempi composti chelati
18
Q

Magnetismo

A
  • Metodo di misurazione
  • Formula dello spin only moment
  • Dal numero di elettroni disaccoppiati si può dedurre la struttura del complesso, lo stato di ossidazione del metallo e, per i complessi ottaedrici, se sono ad alto o basso spin, cioè se vengono usati per la formazione del complesso, orbitali d più interni o esterni
  • Non si può utilizzare l’approssimazione per gli elementi della prima, della seconda e della terza serie
  • Spiegazione della dipendenza dalla temperatura con l’accoppiamento spin orbita che rimuove la degenerazione del più basso livello di energia dello stato fondamentale
19
Q

Svantaggio della teoria del campo cristallino

A
  • Non spiegare la formazione di legami covalenti: tre casi
20
Q

Teoria degli orbitali molecolari

A
  • Caratteristica: coinvolgimento del legame covalente
  • Esempio [Co(NH3)6]3+
  • Svantaggio della teoria OM: basata sulla meccanica quantistica quindi non possono essere calcolate direttamente le entalpie di formazione e le energie di legame
  • Vantaggio: facilmente estesa alla spiegazione della formazione dei legami pigreco e spiegare come i metalli in basso stato di ossidazione possano formare complessi (non si può usare campo cristallino per mancanza di carica sul metallo)
  • Due casi: accettori pigreco e donatori pigreco
21
Q

Isomeria

A
  • Definizione: stessa formula chimica e diversi arrangiamenti
22
Q

Tipi di isomeria

A
  • polimerizzazione
  • ionizzazione
  • idratazione
  • legame
  • coordinazione
  • posizione di coordinazione
  • geometrica o stereoisomeria
  • ottica
23
Q

Isomeria geometrica

A
  • Forme cis e trans: distinzione
24
Q

Isomeria ottica

A
  • Forme destro e levo: direzione ruotazione del piano della luce polarizzata nel polarimetro
  • Comune nei complessi ottaedricihe hanno leganti bidentati