Biologia Flashcards
Quali sono le funzioni del reticolo endoplasmatico ?
Cos’è l’apparato di Golgi ?
Cosa è il nucleo ?
Cosa è il lisosoma ?
Cosa è il mitocondrio ?
Cosa é la membrana plasmatica?
Cosa è il DNA ?
Cosa sono i Perossisomi ?
Quali sono le giunzioni cellulari?
Quali sono i tipi di trasporto di membrana ?
Cosa è il ciclo cellulare ?
Cosa è la mitosi ?
Cosa è la meiosi ?
Quanti sono cromosomi e Cromatidi in ogni fase della meiosi?
Quanti sono cromosomi e Cromatidi in ogni fase della mitosi?
Cosa è il citoscheletro ?
Come avviene la DuplicaIone dna eucariotica ?
Come avviene la duplicazione del dna procariotica ?
Come avviene la trascrizione eucariotica ?
DISEGNO
- Iniziazione:
Sequenza Promotrice: All’inizio di un gene, esiste una sequenza di DNA chiamata sequenza promotrice, che fornisce il sito di legame per l’RNA polimerasi e altri fattori di trascrizione.
Promotore: L’RNA polimerasi riconosce e si lega al promotore, formando il complesso di inizio della trascrizione.
RNA polimerasi: Inizia la sintesi dell’RNA utilizzando il filamento di DNA come stampo. - Allungamento:
Sintesi dell’mRNA: L’RNA polimerasi si sposta lungo il filamento di DNA, aggiungendo nucleotidi complementari per formare l’RNA.
Cappuccio 5’: Durante la sintesi, viene aggiunto un cappuccio 5’ all’estremità del filamento di RNA appena sintetizzato. - Splicing:
Introni ed Esconi: La molecola di pre-mRNA contiene sequenze codificanti (esoni) e non codificanti (intron).
Spliceosoma: Rimuove gli introni e unisce gli esoni per formare l’mRNA maturo. - Allungamento Continuo:
Continua sintesi: L’RNA polimerasi continua a muoversi lungo il filamento di DNA, aggiungendo nuovi nucleotidi all’mRNA in via di formazione. - Terminazione:
Sito di terminazione: Sequenze specifiche alla fine del gene segnalano la terminazione della trascrizione.
Rilascio: L’RNA polimerasi si stacca dal filamento di DNA, rilasciando il filamento di RNA maturo.
Modifiche post-trascrizionali:
Coda di Poliadenilazione 3’: Dopo la terminazione, viene aggiunta una coda di poliadenilazione 3’ all’estremità dell’mRNA.
Come avviene la trascrizione procariotica?
- Iniziazione:
La trascrizione inizia con il riconoscimento di specifiche sequenze di DNA chiamate promotori. Il promotore contiene la sequenza -10 (Pribnow box) e la sequenza -35.
L’RNA polimerasi, l’enzima chiave della trascrizione, si lega al promotore, formando il complesso di inizio. - Formazione della Bolla di Trascrizione:
L’RNA polimerasi inizia a svolgere il filamento di DNA, separando i due filamenti e creando una bolla di trascrizione.
La regione aperta di DNA esposto è la regione in cui avviene la sintesi dell’RNA. - Elongazione:
L’RNA polimerasi sintetizza l’RNA in direzione 5’ → 3’. Utilizza il filamento di DNA come modello, aggiungendo nucleotidi complementari all’RNA.
Durante la sintesi, l’RNA polimerasi legge il filamento di DNA in direzione 3’ → 5’. - Terminazione:
Esistono due meccanismi principali di terminazione: terminazione rho-dipendente e terminazione rho-indipendente.
Nella terminazione rho-dipendente, una proteina chiamata fattore rho si lega all’RNA appena sintetizzato e ne provoca il rilascio.
Nella terminazione rho-indipendente, una sequenza ricca in citosine nel filamento di RNA forma una struttura a capelli, causando il distacco spontaneo dell’RNA - Ruolo degli Effettori Sigma:
Durante l’iniziazione, l’RNA polimerasi richiede fattori sigma per riconoscere specifici promotori.
Dopo l’iniziazione, il fattore sigma si dissocia, lasciando l’RNA polimerasi libera per l’elongazione e terminazion
Come avviene la traduzione eucariotica ?
- Iniziazione:
L’mRNA si lega ai ribosomi, formando il complesso di inizio della traduzione.
Il tRNA, che porta il primo aminoacido (metionina) legato alla sua molecola, si lega al codone di inizio (AUG) sull’mRNA. - Allungamento:
Un secondo tRNA, con l’aminoacido successivo, si lega al codone successivo sull’mRNA.
La miosina del ribosoma facilita la formazione di un legame peptidico tra gli aminoacidi portati dai tRNA.
Il ribosoma si muove lungo l’mRNA, permettendo al tRNA di spostarsi dal sito A (aminoacil) al sito P (peptidil), e successivamente al sito E (di uscita).
Questo processo si ripete, aggiungendo aminoacidi alla catena polipeptidica. - Terminazione:
La traduzione continua finché il ribosoma raggiunge un codone di terminazione sull’mRNA (UAA, UAG, o UGA).
Un fattore di rilascio si lega al sito di terminazione, promuovendo il rilascio della catena polipeptidica dal ribosoma.
Post-Traduzione:
La catena polipeptidica appena sintetizzata subisce modifiche post-traduzionali, come la piegatura e il taglio, per assumere la sua forma e funzione corrette.
La proteina può subire anche processi di aggiunta di gruppi chimici, come fosforilazione o glicosilazione.
Come avviene la traduzione procariotica ?
Cosa è la glicolisi ?
Quali tappe sono reversibili e quali irreversibili ?
Cosa è la fermentazione?
Cosa è la decarbossilazione del Piruvato ?
Cosa è il ciclo di krebs ?
Cosa è la catena di trasporto degli elettroni ?
Quali sono i codoni di stop ?
Cosa è il cloroplasto ?
Cosa sono i batteri ?
Cosa sono gli enzimi ?
Cosa è il codice genetico ?
Fotosintesi
Come funziona il trna?
Struttura del tRNA:
Braccia e Segmenti:
Il tRNA ha una struttura a forma di croce con quattro braccia distinte: il braccio accettore, il braccio D (diidrouridina), il braccio anticodonico e il braccio TψC (timo, pseudouridina, citosina).
Aminoacido Associato:
All’estremità del braccio accettore, il tRNA ha un sito di legame per un aminoacido specifico. Ogni tRNA è specifico per un particolare aminoacido.
Anticodone:
L’anticodone, situato nel braccio anticodonico, è una sequenza di tre basi complementari al codone sull’mRNA. Questa complementarietà consente al tRNA di riconoscere specifici codoni e portare l’aminoacido corrispondente alla catena di polipeptidi.
Struttura a L:
La conformazione a L del tRNA è stabilizzata da legami a idrogeno tra le basi azotate.
Modifiche Chimiche:
Il tRNA può subire varie modifiche chimiche, come l’aggiunta di pseudouridine, metilazioni e altri cambiamenti che influenzano la sua struttura e funzione.
Funzione del tRNA:
Trasporto dell’Aminoacido:
La funzione principale del tRNA è quella di trasportare specifici aminoacidi dal citoplasma ai ribosomi durante la sintesi delle proteine.
Riconoscimento dei Codoni:
L’anticodone nel braccio anticodonico del tRNA si abbina complementarmente al codone specifico sull’mRNA durante il processo di traduzione.
Formazione del Ponte Trasversale:
Durante la traduzione, il tRNA porta l’aminoacido al sito A (aminoacil) del ribosoma. La formazione del ponte trasversale con l’RNA di trasferimento portatore del peptidile (tRNA-P) permette la sintesi della catena polipeptidica.
Riciclo:
Una volta che l’aminoacido è trasferito al ribosoma, il tRNA viene rilasciato e può essere ri-caricato con un nuovo aminoacido per partecipare a un altro ciclo di sintesi proteica.
L’enzima che permette di riconoscere il codone sull’mRNA e di associare l’aminoacido corrispondente è l’aminoacil-tRNA sintetasi. Questo enzima svolge un ruolo chiave nella sintesi delle proteine, assicurando che ogni tRNA venga correttamente caricato con il suo aminoacido specifico.
Il processo di caricamento del tRNA con l’aminoacido corretto coinvolge l’azione dell’aminoacil-tRNA sintetasi. Questo enzima riconosce specificamente un determinato aminoacido e il corrispondente tRNA. Attraverso un processo di adattamento preciso, l’aminoacil-tRNA sintetasi lega l’aminoacido al sito accettore del tRNA, garantendo che ogni tRNA sia carico con l’aminoacido corretto in base al suo anticodone specifico. In questo modo, l’enzima svolge un ruolo cruciale nell’accurata traduzione del codice genetico durante il processo di sintesi proteica.
Cosa è il codice genetico ?
Quali sono le dimensioni dei procarioti.?
0,5 - 5 micrometri
Quale destino ha il Piruvato in presenza di ossigeno?
La Piruvato DEIDROGENASI ossida il Piruvato .
Nel dettaglio, la Piruvato deidrogenasi catalizza la conversione del piruvato in acetil-CoA, una molecola a due atomi di carbonio.
Questa reazione comporta la rimozione di una molecola di anidride
carbonica (CO2) dal piruvato, seguita dalla trasferimento degli elettroni e degli atomi di idrogeno a un coenzima chiamato NAD+ (nicotinamide adenina
dinucleotide), che diventa ridotto a NADH.
Come é fatto il dna batterico
Unico cromosoma circolare senza istoni con un unico ORI
Cosa sono i plasmidi e cosa sono i trasposoni ?
Nei batteri, i trasposoni sono segmenti di DNA che possono spostarsi da una posizione a un’altra all’interno del genoma batterico. Questi elementi trasponibili sono anche noti come “elementi di trasposizione”. Possono influenzare la struttura del genoma batterico e contribuire alla diversità genetica.
I trasposoni nei batteri possono contenere geni che codificano per enzimi coinvolti nella trasposizione stessa, così come altri geni che possono conferire vantaggi all’organismo ospite. Ad esempio, alcuni trasposoni possono portare geni di resistenza agli antibiotici, che se si spostano all’interno del genoma batterico possono contribuire alla diffusione della resistenza agli antibiotici tra i batteri.
Poiché i trasposoni possono influenzare l’evoluzione e la variabilità genetica nei batteri, giocano un ruolo importante nell’adattamento e nell’acquisizione di nuove caratteristiche genetiche all’interno delle popolazioni batteriche. Tuttavia, possono anche causare mutazioni indesiderate o destabilizzare il genoma, quindi gli organismi batterici hanno sviluppato meccanismi per regolare l’attività dei trasposoni
plasmidi e i trasposoni sono entrambi elementi genetici mobili, ma hanno funzioni e caratteristiche differenti:
Plasmidi:
I plasmidi sono piccoli frammenti di DNA autonomi che possono esistere all’interno delle cellule batteriche (e talvolta anche in cellule eucariotiche).
Sono spesso circolari e replicano indipendentemente dal cromosoma batterico.
Possono contenere geni che conferiscono vantaggi selettivi alle cellule ospiti, come geni di resistenza agli antibiotici o geni coinvolti nella produzione di tossine o nutrienti.
I plasmidi possono essere scambiati tra le cellule batteriche tramite la coniugazione batterica, consentendo la diffusione orizzontale dei geni.
Non sono direttamente correlati alla trasposizione, anche se alcuni plasmidi possono contenere sequenze simili a quelle dei trasposoni.
Trasposoni:
I trasposoni sono segmenti di DNA che possono spostarsi da una posizione a un’altra all’interno del genoma.
Possono essere presenti nel DNA cromosomico e possono causare cambiamenti nella struttura del genoma.
I trasposoni possono essere classificati in trasposoni a DNA (che utilizzano un meccanismo di taglia e cuci) e trasposoni a RNA (che utilizzano la trascrizione inversa per spostarsi).
Svolgono un ruolo nell’evoluzione e nella variabilità genetica all’interno di una popolazione.
I trasposoni non sono sempre autonomi; possono anche inserirsi all’interno di altri elementi genetici, come i plasmidi.
In sintesi, mentre sia i plasmidi che i trasposoni sono elementi genetici mobili, i plasmidi sono spesso piccoli frammenti di DNA autonomi che possono essere trasferiti tra cellule, mentre i trasposoni sono segmenti di DNA che possono spostarsi all’interno del genoma, causando cambiamenti strutturali.
Cosa sono i pili batterici e con avviene la coniugazione ?
pili batterici, noti anche come fimbrie, sono sottili filamenti proteici che si estendono dalla superficie di molte cellule batteriche. Sono importanti per vari processi, tra cui l’adesione alle superfici, la formazione di biofilm e l’interazione con altre cellule. I pili batterici possono anche svolgere un ruolo chiave nella coniugazione batterica.
La coniugazione batterica è un processo mediante il quale i batteri trasferiscono materiali genetici, come plasmidi (piccoli frammenti di DNA autonomi) da una cellula batterica donatrice a una cellula batterica ricevente tramite un ponte citoplasmatico chiamato pilo coniugativo. Questo processo consente il trasferimento di informazioni genetiche tra batteri e può influenzare l’evoluzione e l’adattamento delle popolazioni batteriche.
Il processo di coniugazione avviene tipicamente in diversi passaggi:
La cellula batterica donatrice ha un plasmide con geni che consentono la formazione del pilo coniugativo e l’inizio della coniugazione.
Il pilo coniugativo si estende verso la cellula batterica ricevente e stabilisce un contatto.
Un complesso proteico coinvolto nella trasferenza del DNA attraversa il pilo, portando il plasmide dalla cellula donatrice a quella ricevente.
Il plasmide trasferito può essere integrato nel genoma della cellula ricevente o rimanere come elemento autonomo.
La coniugazione batterica è un meccanismo importante per la diffusione di geni di resistenza agli antibiotici, nonché per lo scambio di altre caratteristiche genetiche tra i batteri.
Prolungamento del citoplasma
Come viene regolato il ciclo cellulare eucariotico ?
La regolazione del ciclo cellulare negli eucarioti è un processo altamente complesso che coinvolge una serie di proteine e meccanismi per garantire che la cellula attraversi le fasi del ciclo in modo coordinato e corretto. La regolazione del ciclo cellulare è cruciale per il corretto sviluppo, la crescita e la riproduzione delle cellule. Ecco alcuni punti chiave sulla regolazione del ciclo cellulare:
Punti di controllo del ciclo cellulare: Ci sono diversi punti di controllo chiave nel ciclo cellulare in cui vengono verificati i progressi e vengono prese decisioni sul passaggio alle fasi successive. Questi punti di controllo includono il G1 checkpoint, il G2 checkpoint e il checkpoint di metafase.
Cicline e ciclina-dipendenti chinasi (CDK): Le cicline sono proteine che regolano l’attività delle CDK, che sono enzimi responsabili della progressione del ciclo cellulare. L’attivazione delle CDK richiede il legame con le cicline appropriate. Le diverse combinazioni di cicline e CDK controllano diverse fasi del ciclo.
Inibitori delle CDK (CKI): Questi sono proteine che regolano negativamente le CDK e quindi la progressione del ciclo cellulare. Gli inibitori delle CDK possono agire nei punti di controllo del ciclo cellulare o in risposta a segnali di danno al DNA.
Proteine retinoblastoma (Rb): Le proteine Rb regolano la progressione del ciclo cellulare agendo come inibitori delle CDK. Possono bloccare il ciclo cellulare legandosi a proteine E2F, che sono coinvolte nell’espressione dei geni necessari per la replicazione del DNA e la divisione cellulare.
Checkpoints del DNA e risposta al danno del DNA: Se il DNA subisce danni durante il ciclo cellulare, i checkpoints del DNA possono fermare temporaneamente il ciclo per consentire la riparazione del DNA. Proteine come p53 svolgono un ruolo cruciale nell’attivazione della risposta al danno del DNA.
Proteine regolatrici del ciclo cellulare: Oltre alle proteine menzionate sopra, ci sono molte altre proteine regolatrici che controllano vari aspetti del ciclo cellulare, come la duplicazione del centrosoma, la segregazione dei cromosomi e la citochinesi.
La regolazione del ciclo cellulare è un processo intricato che coinvolge l’interazione di molte proteine e segnali cellulari. È essenziale per garantire che le cellule si dividano in modo ordinato e accurato, evitando errori che potrebbero portare a mutazioni e patologie.
Come si legano i cromosomi sessuali durante la meiosi?
il crossing over è una forma di ricombinazione omologa che avviene durante il pachitene (parte della profase I meiotica)
la sua azione è indispensabile per ottenere una corretta divisione meiotica: la formazione dei chiasmi tra i cromosomi li mantiene legati insieme
nei cromosomo sessuali sono presenti regioni (PAR) che consentono l’appaiamento
Quante cellule sessuali dopo la meiosi ?
Durante la spermatogenesi, a partire da uno spermatogonio si ottengono quattro spermatidi (aploidi), che in seguito matureranno in quattro spermatozoi.
Questo processo è localizzato a livello dei tubuli seminiferi, situati nel testicolo.
Infine la spermatogenesi avviene in modo continuo, e non ciclico (come invece accade nell’ovogenesi).
Per la femmina otteniamo una sola cellula uovo matura
Nelle cellule ovogene, la meiosi produce quattro cellule figlie haploidi, ma solo una di queste diventa un ovulo maturo. Le altre tre sono dette polari e non contribuiscono alla futura fertilizzazione. Quindi, dopo la meiosi negli ovogoni, si ha una sola cellula matura che è un ovulo.
Che tipo di legame instaura la dna polimerasi ?
La dna polimerasi necessità di un primer per iniziare a lavorare ma quando si lega riesce a instaurare un legame covalente con il nucleotide
Quale estremità del deossiribosio presenta OH?
L’estremità 3
Quale è la sequenza dei telomeri umano ?
TTAGGG
Cosa sono gli operoni ?
Cosa è lo splicing alternativo ?
Cosa contengono i telomeri ?
Quali sono le leggi di mendel ?
Cosa sono i geni associati ?
Cosa è l epistasi?
Cosa è una mutazione genetica ?
Una mutazione genetica è una variazione permanente nella sequenza del DNA di un organismo. Queste variazioni possono verificarsi in diverse forme e possono influenzare uno o più geni. Le mutazioni genetiche sono la fonte principale di diversità genetica e possono avere effetti variabili sulla funzione cellulare e sul fenotipo dell’organismo.
Ereditabile
Cosa si intende per allele selvatico ?
Cosa si intende per allele polimorfico?
Cosa si intende per poliallelia ?
Cosa vuol dire pleitropia allelica ?
Cosa significa emizigoti?
L’emizigosi è uno stato in cui un organismo presenta una sola copia di un particolare gene o un’allelica in una regione cromosomica specifica. Questo termine è spesso utilizzato per descrivere la condizione in cui un individuo ha un solo allele per un determinato gene, che può essere sia dominante che recessivo.
Nel contesto della genetica, gli individui umani sono detti essere emizigoti per geni situati su cromosomi sessuali (X o Y) poiché portano una sola copia di tali geni. Ad esempio, gli uomini (XY) sono emizigoti per i geni localizzati sul cromosoma X, mentre le donne (XX) sono omozigoti per tali geni.
Cosa è la fitness?
Cosa è il gene Sry?
Cosa è il corpo di Barr?
Definizione:
Il corpo di Barr è una massa di cromatina condensata che si trova nel nucleo di alcune cellule somatiche femminili.
Origine:
Il corpo di Barr è il risultato dell’inattivazione casuale di uno dei due cromosomi X presenti nelle cellule delle femmine.
Inattivazione del Cromosoma X:
Nelle prime fasi dello sviluppo embrionale femminile, uno dei due cromosomi X nelle cellule somatiche viene inattivato. Questo processo è noto come “inattivazione del cromosoma X” o “lyonizzazione”.
Formazione:
Durante l’inattivazione, uno dei cromosomi X forma una massa densa di cromatina condensata nel nucleo, visibile al microscopio. Questa massa è il corpo di Barr.
Numero di Corpi di Barr:
Ogni cellula femminile avrà un solo corpo di Barr, indipendentemente dal numero di cromosomi X presenti.
Rilevanza Clinica:
La presenza di più di un corpo di Barr in una cellula femminile è associata a condizioni genetiche specifiche, come la sindrome di Turner e alcuni disturbi genetici legati al cromosoma X.
Identificazione Microscopica:
Il corpo di Barr può essere identificato al microscopio nelle cellule con una colorazione specifica.
Legame con la Lyonizzazione:
La formazione del corpo di Barr è strettamente correlata alla lyonizzazione, un processo che contribuisce a compensare la differenza nel numero di cromosomi X tra individui maschi e femmine.
Che tipi di mutazioni possiamo distinguere ?
Come vengono corretti gli errori in duplicazione ?
Cosa è la partenogenesi?
La partenogenesi è un processo di riproduzione asessuata in cui un organismo femminile sviluppa un embrione senza l’intervento di un maschio o fecondazione. In altre parole, nella partenogenesi, le uova si sviluppano in embrioni senza la necessità del contributo del materiale genetico di un maschio. Questo processo è più comune tra gli organismi meno complessi, come alcuni insetti, rettili, e alcune specie di pesci.
Cosa è la
Gemmazione ?
Cosa è la schizogonia?
Cosa sono Traslocazione e non disgiunzione ?
Cosa sono monosomia e trisomia ?
Cosa sono le aneuploidie?
Cosa sono i geni interrotti ?
Cosa è il proteasoma ?
Cosa è ubiquitina?
Divisione dei tessuti umani
Classificazione tessuti epiteliale
Tipi e caratteristiche epiteti semplici
Tipi e caratteristiche epiteti composti
Tipi e caratteristiche epiteti ghiandolari
Tipi e caratteristiche epiteti sensoriali
Tessuti connettivi
Cartilagine
Tessuto osseo
Tipi di ghiandole in base alla secrezione
Tipi di connettivo propriamente detto
Tessuto muscolare scheletrico
Cellule Muscolari o Fibre Muscolari:
Le cellule muscolari scheletriche sono anche chiamate “fibrocellule” o “miociti”.
Sono cellule allungate e multinucleate, il che significa che contengono più di un nucleo all’interno di ciascuna cellula.
La disposizione dei nuclei lungo la fibra muscolare è dovuta alla fusione di mioblasti durante lo sviluppo.
Sarcolemma:
La membrana plasmatica delle cellule muscolari scheletriche è chiamata sarcolemma.
Il sarcolemma ha pieghe chiamate “tubuli T” che si estendono all’interno della fibra muscolare.
Miofibrille:
All’interno delle cellule muscolari ci sono strutture altamente specializzate chiamate miofibrille.
Le miofibrille sono costituite da filamenti di proteine contrattili: actina e miosina.
La disposizione altamente organizzata di actina e miosina contribuisce alla striatura che caratterizza il tessuto muscolare scheletrico.
Sarcoplasma:
Il citoplasma delle cellule muscolari è chiamato sarcoplasma.
Contiene glicogeno, che fornisce energia, e mioglobina, una proteina legante l’ossigeno simile all’emoglobina.
Reticolo Endoplasmatico Liscio (REL) Sarcoplasmatico:
La cellula muscolare scheletrica contiene una versione specializzata del reticolo endoplasmatico liscio chiamata REL sarcoplasmatico.
Il REL sarcoplasmatico è coinvolto nella regolazione del calcio, essenziale per l’accoppiamento eccitazione-contrazione.
Tubuli T:
I tubuli T sono prolungamenti del sarcolemma che si estendono all’interno della fibra muscolare.
Sono importanti per la trasmissione dell’impulso nervoso all’interno della cellula muscolare, facilitando il rilascio di calcio dal REL sarcoplasmatico.
Linee Z:
Le linee Z sono dischi densi di proteine che segnano i confini di ciascun sarcomero.
Le linee Z si trovano alla fine di ogni sarcomero e fungono da ancoraggio per gli estremi dei filamenti di actina.
Filamenti di Actina:
La filamento di actina è costituito da molecole di actina e forma la parte sottile del sarcomero.
L’actina è ancorata alle linee Z attraverso la proteina titina.
Filamenti di Miosina:
La miosina è una proteina che forma il filamento spesso del sarcomero.
La miosina contiene teste che si protendono verso l’actina durante la contrazione muscolare.
Banda I, Banda A, e Banda H:
La banda I è la regione contenente solo filamenti di actina.
La banda A è la regione contenente sovrapposizioni di filamenti di actina e miosina.
La banda H si trova al centro di ciascun sarcomero ed è composta solo da filamenti di miosina.
Zona H:
La zona H è la regione centrale di ogni banda A e contiene solo filamenti di miosina.
Raggio A:
Il raggio A è la distanza da una linea Z all’altra e rappresenta la lunghezza del sarcomero.
Rivestimento del Muscolo:
Il rivestimento del muscolo si riferisce ai vari strati di tessuti che avvolgono e sostengono i muscoli scheletrici. I principali componenti includono:
Epimisio:
Lo strato più esterno è l’epimisio, una membrana fibrosa densa che avvolge l’intero muscolo. Protegge e collega il muscolo al tessuto connettivo circostante.
Perimisio:
Il perimisio è uno strato di tessuto connettivo che circonda i fasci di fibre muscolari all’interno del muscolo.
Endomisio:
L’endomisio è uno strato più sottile che avvolge ciascuna fibra muscolare individualmente.
Tendini e Aponeurosi:
I tendini sono estensioni fibrose dell’epimisio che collegano i muscoli alle ossa.
Le aponeurosi sono simili ai tendini ma sono piatte e si estendono come un foglio per collegare i muscoli ad altre strutture, come ossa o altri muscoli.
Tessuto muscolare cardiaco
Tessuto muscolo liscio
Come avviene la contrazione del sarcomero
Tessuti sistemi e apparati differenze
Tessuti diversi formano gli organi. All’interno di un organo, i tessuti sono specializzati in modi specifici.
Più organi costituiscono sistemi e apparati svolgendo
funzioni complesse e
garantendo un ambiente
interno stabile. Gli apparati hanno diversa origine embrionali; i sistemi invece hanno la stessa origine.
Come è fatto il cuore ?
(Anatomia , istologia )
- L’endocardio è il sottile strato epiteliale che riveste le cavità interne e forma le valvole;
- Il miocardio è lo strato muscolare, forma la struttura vera e propria della parete ed è rinforzato internamente da uno strato di connettivo fibroso denso;
- L’epicardio è una sottile membrana sierosa che riveste esternamente il cuore.
Esternamente all’epicardio si trova un’altra membrana sierosa che collega il cuore allo sterno e al diaframma, mantenendolo in posizione nel torace. L’epicardio e la membrana sierosa esterna insieme costituiscono il pericardio. Tra queste membrane, nella cavità pericardica, c’è un sottile strato di liquido che funziona da lubrificante.
2… luisce attraverso una valvola atrioventricolare nel ventricolo destro valvola tricuspide). La maggior parte del sangue entra nel ventricolo mentre il cuore è rilassato, nell’intervallo tra i battiti. Subito dopo la fine di questo penodo di riempimento passivo del ventricolo, l’atrio si contrae e aggiunge un piccolo volume di sangue a quello già presente nel ventricolo.
Dal ventricolo sinistro del cuore parte l’orta, che si ramifica nelle arterie coronari al ventri-rucavia e in arteria carotide e distribuisce il sangue arterioso all’intero organismo; dal venti-
colo destro origina l’arteria polmonare.
I rece riano dai polmoni sono dette vene polmonari sboccano nellari sisacava пт el che derivano da tuti gli altri organi conftuiscono in due grandi rele la vena cava prore che raccoglie il sangue proveniente dalla testa e dagli arti superiori), he stoccano
nellatrio destro del cuore.
Bre che raccogli il sangue proveniente dalladdome e
Cosa si intende per :
Circolazione doppia
Completa
Chiusa
Gittata cardiaca
Frequenza cardiaca
Ciclo cardiaco (durata)
Descrivi la circolazione sistemica è quella polmonare
Il circolo sistemico inizia dal ventricolo
sinistro del cuore, dove il sangue ossigenato viene pompato attraverso l’aorta. Da lì, il sangue si dirige verso tutte le parti del corpo, portando ossigeno e nutrienti alle cellule e rimuovendo il biossido di carbonio e i
rifiuti metabolici. Il circolo sistemico termina quando il sangue ritorna al cuore, precisamente nell’atrio destro, attraverso le vene cave superiori e inferiori.
Il circolo polmonare inizia nell’atrio destro del cuore, dove il sangue deossigenato viene pompato nel tronco polmonare. Il tronco polmonare si divide in arteria polmonare destra e sinistra, che portano il sangue ai polmoni. Nei polmoni, avviene lo scambio di gas, con l’ossigeno che viene assorbito nel sangue e il biossido di carbonio che viene rilasciato. | sangue ora ossigenato ritorna al cuore nell’atrio sinistro
attraverso le vene polmonari.
Come avviene la formazione dell impulso contrattile ?
Impulso Nervoso:
Un impulso nervoso attraversa una sinapsi e raggiunge l’end-plate di una fibra muscolare.
Rilascio di Calcio dal Reticolo Sarcoplasmatico:
L’impulso nervoso stimola il rilascio di ioni calcio (Ca²⁺) dal reticolo sarcoplasmatico, una struttura interna della fibra muscolare.
Legame dell’Actina e della Miosina:
Il calcio si lega alla troponina, un componente della proteina troponina-tropomiosina, consentendo l’accesso dei siti di legame sulla proteina actina.
La miosina, un’altra proteina, si lega alla actina formando il complesso actina-miosina.
Scorrimento dei Filamenti:
Gli ioni calcio permettono la formazione del ponte trasversale tra actina e miosina.
L’ATP fornisce energia per la testa della miosina di “agganciarsi” alla actina e di piegarsi, causando lo scorrimento dei filamenti di actina verso il centro del sarcomero.
Accorciamento del Sarcomero:
Lo scorrimento dei filamenti di actina e miosina porta all’accorciamento del sarcomero, che è l’unità contrattile della fibra muscolare.
Questo accorciamento si propaga lungo l’intera fibra muscolare, determinando la contrazione muscolare.
Rilassamento Muscolare:
Dopo la stimolazione nervosa, gli ioni calcio vengono rimessi nel reticolo sarcoplasmatico, interrompendo il processo di contrazione.
La troponina e la tropomiosina tornano a coprire i siti di legame sulla actina, interrompendo l’interazione con la miosina.
Quali sono i vasi della circolazione umana e caratteristiche
arterie portano il sangue dal cuore ai tessuti e, specialmente quelle più grandi, devono sopportare una pressione del sangue notevole e intermittente (massima in sistole, minima in diastole). La pressione e la velocità del sangue si riducono ogni volta che le arterie si ramificano, sia a causa dell’attrito sia perché il volume del sangue si distribuisce in un numero di vasi crescente. In ogni caso, pressione e velocità devono mantenersi abbastanza elevate per
consentire al sangue di raggiungere la periferia del corpo.
Per tutti questi motivi le pareti delle arterie sono molto spesse e formate da tre strati: un epitelio monostratificato chiamato endotelio, che riveste il lume interno, uno strato di tessuto muscolare liscio (tonaca media) e uno strato di connettivo (tonaca esterna) nel quale abbondano le fibre di collagene e di elastina, che permette di resistere alle alte pressioni.
Le vene presentano una tonaca interna costituita da en-dotelio, una tonaca media con minor componente mu-scolare, e una tonaca esterna povera di fibre elastiche.Il flusso sanguigno attraverso le vene che si trovano sopra il livello del cuore è favorito dalla gravità. Sotto il livello del
Arteria
cuore, invece, il ritorno venoso avviene contro gravità.
La forza più importante che spinge il sangue da queste regioni al cuore è la compressione delle vene dovuta alle contrazioni dei muscoli scheletrici circostanti.
Lontano dal cuore, le arterie si ramificano in arteriole di diametro minore. Le cellule della muscolatura liscia nelle pareti delle ar-
teriole permettono a questi vasi di restringersi (vasocostrizione) o dilatarsi (vasodila-
tazione) variando così la quantità di sangue che fluisce al loro interno e la distribuzione del sangue ai differenti tessuti del corpo. Le arteriole sono molto ramificate e danno origine a un ampio numero di capillari.
sangue nei capillari fluisce molto lentamente, in modo da facilitare gli scambi con le cellule. Le pareti dei capillari sono costituite da un singolo strato di sottili cellule endo-teliali che circondano una cavità di dimensioni ridottissime in modo da permettere scambi gassosi per diffusione semplice secondo gradiente di concentrazione. In molti tessuti del corpo, soprattutto nell’intestino e nelle ghiandole endocrine, i capillari presentano piccoli fori detti fenestrazioni chiusi da un sottile diaframma, che li rende più permeabili rispetto alla membrana endoteliale.
Le venule raccolgono il sangue che arriva dai capillari e lo fanno confluire nella vena.
Differenza tra bene e arterie
Peculiarità dei capillari in alcune zone del corpo
Arterie e vene celebri
Eccezioni nomenclative
Aorta
Arteria polmonare
Arteria carotide comune
Arteria femorale
Arteria radiale
Arteria coronaria
Vene:
Vena cava superiore
Vena cava inferiore
Vene polmonari
Vena giugulare
Vena femorale
Vena porta
Cosa sono le valvole a nido di rondine ?
Come avvengono gli scambi al livello capillare ?
Gli scambi gassosi al livello dei capillari avvengono attraverso un processo noto come diffusione. Questo processo coinvolge il movimento passivo delle molecole di gas da un’area di concentrazione più alta a un’area di concentrazione più bassa.
Nel contesto della respirazione, negli alveoli dei polmoni, l’ossigeno (O2) passa dai sacchetti alveolari nell’aria (dove la sua concentrazione è elevata) attraverso la membrana alveolare e i capillari sanguigni verso i globuli rossi. Nel frattempo, il biossido di carbonio (CO2) si sposta dai globuli rossi attraverso la membrana alveolare verso gli alveoli (dove la sua concentrazione è più bassa), da cui viene poi eliminato dall’organismo attraverso l’espirazione.
Questo scambio gassoso permette ai globuli rossi di arricchire il loro contenuto di ossigeno e di liberarsi del biossido di carbonio, che viene poi espulso dal corpo. La diffusione è favorita dalla differenza di concentrazione di gas tra l’aria negli alveoli e il sangue nei capillari, nonché dalla sottigliezza delle membrane coinvolte, che permette un rapido passaggio dei gas.
Come viene regolata la pressione sanguigna ?
Cosa è il siero?
Sangue privato del fibrinogeno
Quanto deve essere il ph sanguigno ? Come fa il corpo a regolare questo valore ?
7,4
Viene così mantenuto grazie all effetto tampone di proteine del sangue, fosfati e anidride carbonica
Cosa sono gli elementi mieloidi e gli elementi linfoidi?
Mieloidi : globuli rossi , piastrine , granulociti
Linfoidi: cellule che danno origine ai linfociti e i linfociti stessi
Linfociti T e B: La vita media varia da giorni a settimane, a seconda delle esigenze del sistema immunitario.
Cellule dendritiche: La vita media è di alcuni giorni.
Cellule NK (Natural Killer): La vita media varia, ma solitamente sono attive per pochi giorni.
Granulociti (Neutrofili, Eosinofili, Basofili): La vita media è di alcuni giorni, tipicamente meno di una settimana.
Monociti: Dopo la loro circolazione nel sangue, si trasformano in macrofagi nei tessuti e possono rimanere attivi per settimane o mesi.
Piastrine (Trombociti): La vita media è relativamente breve, solitamente intorno ai 7-10 giorni.
Eritrociti (globuli rossi): La vita media è di circa 120 giorni.
Quale è il ruolo della albumina ?
Trasporta gli acidi grassi liberi mobilizzati dal tessuto adiposo , dare contributo alla pressione osmotica del sangue (0.85%) (come fisiologica con cloruro di sodio)
Cellule staminali e dove trovarle
Le cellule staminali sono cellule indifferenziate,
molto attive nella divisione.
Quelle
embrionali sono cellule foripotenti e possono dare origine a un intero organismo. Le cellule staminali pluripotenti
possono formare
qualunque tipo di cellule, ma non un organismo intero. Si trovano nell’embrione prima della formazione dei tre foglietti embrionali.
Le staminali adulte, invece, sono cellule multipotenti o unipotenti e hanno un potenziale di sviluppo minore.
Le cellule multipotenti possono dare origine a tipi di cellule tipiche di un dato tessuto. Ne sono un esempio le cellule ematopoietiche, che possono differenziarsi
solo in cellule del sangue, e non in cellule di altri tessuti. Le cellule staminali unipotenti
possono produrre un solo tessuto. Nell’adulto le cellule staminali si trovano nel midollo osseo e nel cervello.
Linee divisione cellule staminali midollo osseo
Cosa è la formula leucocitaria ?
Cosa sono i globuli rossi ?
Gli eritrociti, o globuli rossi, o emazie, sono gli elementi figurati più abbondanti nel sangue. I globuli rossi dei mammiferi sono cellule anucleate e hanno una vita media di circa 120 giorni. Il loro citoplasma contiene quasi esclusivamente molecole di emoglobina, una proteina che si lega reversibilmente all’ossigeno a livello dei polmoni e lo rilascia nei tessuti. Gli eritrociti quindi trasportano la maggior parte dell’ossigeno presente nel sangue.
Inoltre, i globuli rossi contribuiscono anche al trasporto del diossido di carbonio dai tessuti ai polmoni. Nell’emoglobina è contenuto ferro, in un gruppo detto eme.
All’interno della milza e del fegato, il gruppo eme viene separato dalla proteina (globina) e parzialmente demolito, dando luogo ai pigmenti biliari, che vengono escreti con la bile. I vecchi eritrociti si degradano così nella milza e nel fegato.
Sulla superficie esterna dei globuli rossi sono esposti particolari oligosaccaridi, da cui classifichiamo diversi gruppi sanguigni (ABO, MN).
Gli eritrociti hanno forma di dischi biconcavi e sono molto flessibili. Ciò conferisce loro un’ampia superficie per gli scambi gassosi e la capacità di transitare anche attraverso i capillari più stretti.
La produzione degli eritrociti è controllata da un ormone, chiamato eritropoietina, che viene rilasciato dalle cellule dei reni in risposta a un’insufficienza di ossigeno, una condizione detta ipossia, o anossia nei casi più gravi. La carenza di globuli rossi è detta anemia.
Cosa sono i leucociti?
Cosa sono le piastrine
Come avviene la coaugulazione ?
Trachea
trachea è un organo del sistema respiratorio che si estende dalla laringe alla parte superiore del torace, dove si biforca per formare i bronchi principali. La sua struttura e funzione sono cruciali per facilitare il passaggio dell’aria verso e dai polmoni. Ecco una descrizione della struttura e della funzione della trachea:
Struttura della trachea:
Cartilagini a forma di C:
La trachea è costituita da anelli di cartilagine a forma di “C” che conferiscono supporto strutturale e prevengono il collasso della trachea durante l’inspirazione.
Membrana mucosa:
La mucosa riveste internamente la trachea e contiene cellule mucose che producono muco. Il muco aiuta a intrappolare particelle estranee e batteri, fornendo un meccanismo di difesa.
Cellule ciliate:
Sulla superficie della mucosa, ci sono piccole ciglia mobili che si muovono in modo coordinato. Queste ciglia spingono il muco con le particelle intrappolate verso l’alto, contribuendo al processo di pulizia e depurazione.
Ghiandole sottomucose:
Situate nella sottomucosa, queste ghiandole producono muco aggiuntivo per mantenere la trachea umida e facilitare il passaggio dell’aria.
Muscoli tracheali:
Muscoli lisci circondano la trachea e possono contrarsi o rilassarsi per regolare il diametro della trachea, contribuendo al controllo del flusso d’aria.
Funzione della trachea:
Condotto dell’aria:
La trachea funge da condotto principale attraverso cui l’aria entra e esce dai polmoni durante il processo respiratorio.
Protezione delle vie respiratorie inferiori:
La cartilagine e le strutture di supporto prevengono il collasso della trachea e assicurano che le vie aeree rimangano aperte anche durante l’inspirazione.
Pulizia dell’aria:
Le ciglia mobili e la produzione di muco aiutano a depurare l’aria, intrappolando particelle estranee e rimuovendole attraverso il movimento delle ciglia.
Riscaldamento e umidificazione dell’aria:
La trachea contribuisce al riscaldamento e all’umidificazione dell’aria inspirata prima che raggiunga i polmoni.
Polmoni e pleura
Faringe
Laringe
Bronchi
Alveoli
Meccanica respiratoria
Surfsctsnte e muco
Centri controllo respiratorio
Cosa significa legame cooperativo
Trasporto di gas nel corpo
Andamento del legame ossigeno - emoglobina
Come viene trasportata la CO2 nel sangue
CO 2 e Ph
Molta CO2 fa abbassare il ph e aumentare la ventilazione
Differenze tra mioglobina , emoglobina e emoglobina fetale
Quali sono gli elementi che il metabolismo umano deve necessariamente apportare dall esterno oltre alle vitamine ?
Tra le molecole organiche ve ne sono alcune particolarmente
importanti perché le nostre cellule non sono in grado di fabbricarle:
per esempio,
alcuni amminoacidi
(amminoacidi essenziali)
e alcuni acidi grassi
(acidi grassi essenziali, come l’acido linoleico).
Elenco macronutrimenti e funzioni
calcio (Ca)
prodotti caseari, uova, verdure a foglia verde, cereali integrali, legumi, noci,
carne
E tra i costituenti di ossa e denti; necessario per la contrazione muscolare e per l’attivazione di alcuni enzimi.
cloro (Cl)
sale da cucina (Nall), carne, uova, verdure, prodotti caseari
Regola il bilancio idrico; collabora alla digestione (come
HCL); è un anione nel liquido interstiziale.
magnesio (Mg)
verdure a foglia verde, carne, cereali integrali, noci, latte, legumi
Richiesto per l’attivazione di molti enzimi; va a costituire ossa e denti.
fosforo (P)
prodotti caseari, uova, carne, cereali integrali, legumi, noci
Si trova negli acidi nucleici, nell’ATP, nei fosfolipidi; serve alla formazione delle ossa e al metabolismo degli zuccheri.
potassio (K)
sodio (Na)
carne, cereali integrali, frutta, verdure
Svolge diverse funzioni nel sistema nervoso e nei muscoli;
è un catione all’interno delle cellule.
sale da cucina, prodotti caseari, carne,
uova
Svolge diverse funzioni nel sistema nervoso e nei muscoli;
è un catione nel liquido interstiziale.
zolfo (S)
carne, uova, prodotti caseari, noci,
legumi
Si trova nelle proteine e nei coenzimi; svolge un ruolo nel processo di detossificazione dalle sostanze dannose.
Cenni di micronutrienti
Tra i micronutrienti ricordiamo per esempio il fluoro, che aiuta a prevenire la carie; lo iodio, che si trova in pesce, molluschi e sale iodato e che serve per gli ormoni della tiroide, e il ferro, presente in molti enzimi e nell’emoglobina, la cui fonte alimentare sono la carne, le verdure verdi, le uova, i cereali integrali, i legumi e le noci.
Altri micronutrienti sono il cromo, il cobalto, il rame, il manganese, il molibdeno, il selenio e lo zinco. Alcuni micronutrienti sono richiesti in quantità talmente piccole che non si rilevano mai carenze; ciononostante, anchessi sono elementi essenziali.
Vitamine liposulubili
Vitamine idrosolubili
Quanti denti in adulti e bambini
Nell’adulto ci sono 32 denti permanenti: 16 nell’arcata superiore e
16 in quella inferiore.
Essi sono così suddivisi:
8 incisivi, 4 canini, 8 premolari, 12 molari.
La prima dentizione è detta decidua e si completa entro il secondo anno di vita. Il bambino ha 20 denti:
8 incisivi, 4 canini, 8 molari.
Esofago
Esofago
Intestino tenue
Intestìni crasso
L’intestino crasso si divide in cieco, colon e retto. Il cieco è collegato all’ileo tramite lo sfintere ileo-cecale e alla sua estremità si trova l’appendice, la cui parete è ricca di nodi lin-fatici. Il colon è la porzione più lunga dell’intestino ed è distinto in colon ascendente, colon trasverso, colon discendente, sigma o colon sigmoide (qui avviene il riassorbimento dell’acqua e del sodio presenti nel chimo e si formano le feci). La parte finale del retto termina con l’ano ed è circondata da uno sfintere esterno di muscolatura scheletrica volontaria. Nell’in-testino crasso è presente una ricca flora intestinale, costituita da batteri, che producono le vitamine Ke del gruppo B.
Tessuto del canale digerente
Lamina propria
Grande e piccolo omento
grande omento peritoneale unisce la parte inferiore dello stomaco al colon trasverso. Si estende al di sopra del colon trasverso e dell’intestino tenue, come una specie di grembiule. Il piccolo omento è una membrana peritoneale che unisce la piccola curvatura dello stomaco all’ilo del fegato.
Cosa sono i mesi
lo stomaco e l’intestino tenue sono appesi all’interno della cavità addominale mediante i mesi, estrofles-
sioni del peritoneo, riccamente vascolarizzate e innervate.
Cosa sono i foglietti muscolari circolare e longitudinale
Cosa secernono duodeno e digiuno
Le cellule della mucosa del duodeno e del
digiuno secernono alcuni
importanti ormoni:
la colecistochinina, che inibisce l’attività dello stomaco e stimola
quella del pancreas, la produzione di bile da parte del fegato e la contrazione della cistifellea;
la secretina, che potenzia le azioni della colecistochinina;
il peptide insulinotropo glucosio-dipendente, che inibisce l’attività gastrica e stimola la secrezione di insulina da parte del
pancreas.
Cosa accade in bocca nelka prima fase della digestione
cibo viene introdotto nell’apparato digerente attraverso la bocca o cavità orale, dove viene masticato e mischiato con la saliva. Alla cavità orale sono annessi lingua, denti e tre paia di ghiandole salivari: l
e parotidi, situate davanti e sotto le orecchie,
le sottomandibolari
le sottolinguali.
Le ghiandole salivari sono ghiandole esocrine che secernono la saliva, una miscela fluida composta per oltre il 99% di acqua che contiene molte sostanze tra cui muco ed enzimi. La saliva ha anche una funzione protettiva; contiene infatti un enzima chiamato lisozima che è in grado di uccidere i batteri.
Nella cavità orale il cibo viene triturato dai denti e mescolato con l’aiuto della lingua e della saliva.
Nella bocca,inoltre, inizia la digestione chimica grazie all’amilasi sa-livare, o ptialina, che viene secreta dalle ghiandole salivari e mischiata col cibo mentre questo viene masticato.
L’amilasi idrolizza l’amido, liberando molecole di maltosio (un disaccaride) e destrine (oligosaccaridi). L’azione dell’amilasi è ciò che rende un pezzo di pane o un cracker masticato leggermente dolci, se li tieni a sufficienza in bocca.
Il cibo così trattato si trasforma in bolo.
Il bolo masticato viene quindi spinto verso la gola dalla lingua; quando il cibo entra in contatto con il palato molle ha inizio la deglutizione, che spinge il bolo attraverso la faringe
Tessuti gastrico
Cosa secerne lo stomaco ?
Lo stomaco ha anche funzioni secreto-rie. L’epitelio che riveste la sua mucosa, infatti, si introflette a formare profonde depressioni chiamate fossette gastriche, che contengono tre tipi di cellule secre-trici:
1. Le cellule principali secernono il pepsi-nogeno, un enzima in forma inattiva.
2. Le cellule parietali producono acido cloridrico (HCI), che ha il duplice scopo di uccidere i microrganismi che raggiungono lo stomaco e di convertire il pepsinogeno nella sua forma at-tiva, la pepsina, un enzima in grado di digerire le proteine.
3. Le cellule mucose, infine, secernono
muco.
Quali attività avvengono nel fegato ?
Nel fegato avvengono:
• il ciclo dell’urea
(questa molecola viene
sintetizzata nel fegato e poi trasportata al rene),
• la sintesi e il catabolismo dei lipidi,
• la sintesi del colesterolo,
• la gluconeogenesi,
• la glicogenosintesi e la glicogenolisi,
• la transaminazione, che trasforma gli amminoacidi in
intermedi del ciclo di
Krebs.
Cosa viene assorbito nell intestino tenue e cosa nel crasso?
Nel tenue : molecole organiche
Nel crasso : acqua e ioni
Come è fatto il fegato ?
Diviso in lobi e formato da unità funzionali chiamate lobuli .
Nei lobuli troviamo tessuto epiteliale compost da epatociti disposti introrno a una vena .
Oltre agli epatocito troviamo anche piccole cellule chiamate cellule di kupffer adibite alla distruzione dei globuli rossi vecchi , batteri e materiale estraneo che arriva dal sangue
Che tragitto percorre la bile dopo la sintesi avvenuta nel fegato ?
Canalicoli biliari, dotti biliari,dotto epatico , si unisce al dotto cistico e forma il coledoco (dotto biliare comune ) che sfocia nel duodeno insieme al dotto pancreatico .
Cosa è la cistifellea ?
Magazzino dela bile quando l’intestino è vuoto
Come è diviso il pancreas ?
In endocrino e esocrino
Endocrino : isole di langherans , produce ormoni che si riversano nel sangue (celebri insulina e glucagone )
Esocrino : succo pancreatico (enzimi digestivi ) contiene anche acqua e bicarbonato utili a neutralizzare lacidita del chimo.
Quali sono le lipoproteine prodotte dal fegato ?
Hdl: rimuovono colesterolo dai tessuti e lo portano al fegato per la sintesi della bile. 50% proteine 35% lipidi 15 colesterolo
Ldl: trasportano colesterolo nell orgsmismo affinché sia usato o immagazzinato 50 % colesterolo il resto proteine e lipidi a metà
Vldl: trigliceridi destinati a adipociti. 70 lipidi
Come può viaggiare nel corpo la lipoproteine ?
Viaggia perché il nucleo idrofobo è circondato da proteine idrofile
Dove avviene la digestione delle proteine ?
Nei microvilli intestinali grazie a peptidasi che tagliano i polipeptidi in catene più corte sino ad amminoacidi più facili da assorbir
Principali enzimi digestivi e dove si trovano
Bocca:
Amilasi salivare: Inizia la digestione dei carboidrati, convertendo l’amido in zuccheri più semplici.
Stomaco:
Pepsina: Digestione delle proteine in peptidi più piccoli.
Lipasi gastriche: Inizio della digestione dei grassi.
Duodeno (parte iniziale dell’intestino tenue):
Lipasi pancreatiche: Continua la digestione dei grassi.
Tripsina, chimotripsina: Digestione delle proteine in peptidi più piccoli.
Amylase pancreatica: Completa la digestione dei carboidrati.
Ribonucleasi e desossiribonucleasi: Digestione degli acidi nucleici.
Tenue (Jejunum e Ileo):
Peptidasi: Completa la digestione delle proteine in aminoacidi.
Disaccaridasi: Completa la digestione dei carboidrati in zuccheri semplici (monosaccaridi).
Lipasi intestinale: Continua la digestione dei grassi.
Cieco e Colon:
Nelle sezioni finali dell’intestino, non ci sono enzimi digestivi significativi, ma avviene l’assorbimento finale di acqua e nutrienti.