Biologia Flashcards

1
Q

Quali sono le funzioni del reticolo endoplasmatico ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
2
Q

Cos’è l’apparato di Golgi ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
3
Q

Cosa è il nucleo ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
4
Q

Cosa è il lisosoma ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
5
Q

Cosa è il mitocondrio ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
6
Q

Cosa é la membrana plasmatica?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
7
Q

Cosa è il DNA ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
8
Q

Cosa sono i Perossisomi ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
9
Q

Quali sono le giunzioni cellulari?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
10
Q

Quali sono i tipi di trasporto di membrana ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
11
Q

Cosa è il ciclo cellulare ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
12
Q

Cosa è la mitosi ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
13
Q

Cosa è la meiosi ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
14
Q

Quanti sono cromosomi e Cromatidi in ogni fase della meiosi?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
15
Q

Quanti sono cromosomi e Cromatidi in ogni fase della mitosi?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
16
Q

Cosa è il citoscheletro ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
17
Q

Come avviene la DuplicaIone dna eucariotica ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
18
Q

Come avviene la duplicazione del dna procariotica ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
19
Q

Come avviene la trascrizione eucariotica ?

A

DISEGNO

  1. Iniziazione:
    Sequenza Promotrice: All’inizio di un gene, esiste una sequenza di DNA chiamata sequenza promotrice, che fornisce il sito di legame per l’RNA polimerasi e altri fattori di trascrizione.
    Promotore: L’RNA polimerasi riconosce e si lega al promotore, formando il complesso di inizio della trascrizione.
    RNA polimerasi: Inizia la sintesi dell’RNA utilizzando il filamento di DNA come stampo.
  2. Allungamento:
    Sintesi dell’mRNA: L’RNA polimerasi si sposta lungo il filamento di DNA, aggiungendo nucleotidi complementari per formare l’RNA.
    Cappuccio 5’: Durante la sintesi, viene aggiunto un cappuccio 5’ all’estremità del filamento di RNA appena sintetizzato.
  3. Splicing:
    Introni ed Esconi: La molecola di pre-mRNA contiene sequenze codificanti (esoni) e non codificanti (intron).
    Spliceosoma: Rimuove gli introni e unisce gli esoni per formare l’mRNA maturo.
  4. Allungamento Continuo:
    Continua sintesi: L’RNA polimerasi continua a muoversi lungo il filamento di DNA, aggiungendo nuovi nucleotidi all’mRNA in via di formazione.
  5. Terminazione:
    Sito di terminazione: Sequenze specifiche alla fine del gene segnalano la terminazione della trascrizione.
    Rilascio: L’RNA polimerasi si stacca dal filamento di DNA, rilasciando il filamento di RNA maturo.
    Modifiche post-trascrizionali:
    Coda di Poliadenilazione 3’: Dopo la terminazione, viene aggiunta una coda di poliadenilazione 3’ all’estremità dell’mRNA.
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
20
Q

Come avviene la trascrizione procariotica?

A
  1. Iniziazione:
    La trascrizione inizia con il riconoscimento di specifiche sequenze di DNA chiamate promotori. Il promotore contiene la sequenza -10 (Pribnow box) e la sequenza -35.
    L’RNA polimerasi, l’enzima chiave della trascrizione, si lega al promotore, formando il complesso di inizio.
  2. Formazione della Bolla di Trascrizione:
    L’RNA polimerasi inizia a svolgere il filamento di DNA, separando i due filamenti e creando una bolla di trascrizione.
    La regione aperta di DNA esposto è la regione in cui avviene la sintesi dell’RNA.
  3. Elongazione:
    L’RNA polimerasi sintetizza l’RNA in direzione 5’ → 3’. Utilizza il filamento di DNA come modello, aggiungendo nucleotidi complementari all’RNA.
    Durante la sintesi, l’RNA polimerasi legge il filamento di DNA in direzione 3’ → 5’.
  4. Terminazione:
    Esistono due meccanismi principali di terminazione: terminazione rho-dipendente e terminazione rho-indipendente.
    Nella terminazione rho-dipendente, una proteina chiamata fattore rho si lega all’RNA appena sintetizzato e ne provoca il rilascio.
    Nella terminazione rho-indipendente, una sequenza ricca in citosine nel filamento di RNA forma una struttura a capelli, causando il distacco spontaneo dell’RNA
  5. Ruolo degli Effettori Sigma:
    Durante l’iniziazione, l’RNA polimerasi richiede fattori sigma per riconoscere specifici promotori.
    Dopo l’iniziazione, il fattore sigma si dissocia, lasciando l’RNA polimerasi libera per l’elongazione e terminazion
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
21
Q

Come avviene la traduzione eucariotica ?

A
  1. Iniziazione:
    L’mRNA si lega ai ribosomi, formando il complesso di inizio della traduzione.
    Il tRNA, che porta il primo aminoacido (metionina) legato alla sua molecola, si lega al codone di inizio (AUG) sull’mRNA.
  2. Allungamento:
    Un secondo tRNA, con l’aminoacido successivo, si lega al codone successivo sull’mRNA.
    La miosina del ribosoma facilita la formazione di un legame peptidico tra gli aminoacidi portati dai tRNA.
    Il ribosoma si muove lungo l’mRNA, permettendo al tRNA di spostarsi dal sito A (aminoacil) al sito P (peptidil), e successivamente al sito E (di uscita).
    Questo processo si ripete, aggiungendo aminoacidi alla catena polipeptidica.
  3. Terminazione:
    La traduzione continua finché il ribosoma raggiunge un codone di terminazione sull’mRNA (UAA, UAG, o UGA).
    Un fattore di rilascio si lega al sito di terminazione, promuovendo il rilascio della catena polipeptidica dal ribosoma.
    Post-Traduzione:
    La catena polipeptidica appena sintetizzata subisce modifiche post-traduzionali, come la piegatura e il taglio, per assumere la sua forma e funzione corrette.
    La proteina può subire anche processi di aggiunta di gruppi chimici, come fosforilazione o glicosilazione.
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
22
Q

Come avviene la traduzione procariotica ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
23
Q

Cosa è la glicolisi ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
24
Q

Quali tappe sono reversibili e quali irreversibili ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
25
Q

Cosa è la fermentazione?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
26
Q

Cosa è la decarbossilazione del Piruvato ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
27
Q

Cosa è il ciclo di krebs ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
28
Q

Cosa è la catena di trasporto degli elettroni ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
29
Q

Quali sono i codoni di stop ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
30
Q

Cosa è il cloroplasto ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
31
Q

Cosa sono i batteri ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
32
Q

Cosa sono gli enzimi ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
33
Q

Cosa è il codice genetico ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
34
Q

Fotosintesi

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
35
Q

Come funziona il trna?

A

Struttura del tRNA:
Braccia e Segmenti:
Il tRNA ha una struttura a forma di croce con quattro braccia distinte: il braccio accettore, il braccio D (diidrouridina), il braccio anticodonico e il braccio TψC (timo, pseudouridina, citosina).
Aminoacido Associato:
All’estremità del braccio accettore, il tRNA ha un sito di legame per un aminoacido specifico. Ogni tRNA è specifico per un particolare aminoacido.
Anticodone:
L’anticodone, situato nel braccio anticodonico, è una sequenza di tre basi complementari al codone sull’mRNA. Questa complementarietà consente al tRNA di riconoscere specifici codoni e portare l’aminoacido corrispondente alla catena di polipeptidi.
Struttura a L:
La conformazione a L del tRNA è stabilizzata da legami a idrogeno tra le basi azotate.
Modifiche Chimiche:
Il tRNA può subire varie modifiche chimiche, come l’aggiunta di pseudouridine, metilazioni e altri cambiamenti che influenzano la sua struttura e funzione.
Funzione del tRNA:
Trasporto dell’Aminoacido:
La funzione principale del tRNA è quella di trasportare specifici aminoacidi dal citoplasma ai ribosomi durante la sintesi delle proteine.
Riconoscimento dei Codoni:
L’anticodone nel braccio anticodonico del tRNA si abbina complementarmente al codone specifico sull’mRNA durante il processo di traduzione.
Formazione del Ponte Trasversale:
Durante la traduzione, il tRNA porta l’aminoacido al sito A (aminoacil) del ribosoma. La formazione del ponte trasversale con l’RNA di trasferimento portatore del peptidile (tRNA-P) permette la sintesi della catena polipeptidica.
Riciclo:
Una volta che l’aminoacido è trasferito al ribosoma, il tRNA viene rilasciato e può essere ri-caricato con un nuovo aminoacido per partecipare a un altro ciclo di sintesi proteica.

L’enzima che permette di riconoscere il codone sull’mRNA e di associare l’aminoacido corrispondente è l’aminoacil-tRNA sintetasi. Questo enzima svolge un ruolo chiave nella sintesi delle proteine, assicurando che ogni tRNA venga correttamente caricato con il suo aminoacido specifico.

Il processo di caricamento del tRNA con l’aminoacido corretto coinvolge l’azione dell’aminoacil-tRNA sintetasi. Questo enzima riconosce specificamente un determinato aminoacido e il corrispondente tRNA. Attraverso un processo di adattamento preciso, l’aminoacil-tRNA sintetasi lega l’aminoacido al sito accettore del tRNA, garantendo che ogni tRNA sia carico con l’aminoacido corretto in base al suo anticodone specifico. In questo modo, l’enzima svolge un ruolo cruciale nell’accurata traduzione del codice genetico durante il processo di sintesi proteica.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
36
Q

Cosa è il codice genetico ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
37
Q

Quali sono le dimensioni dei procarioti.?

A

0,5 - 5 micrometri

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
38
Q

Quale destino ha il Piruvato in presenza di ossigeno?

A

La Piruvato DEIDROGENASI ossida il Piruvato .

Nel dettaglio, la Piruvato deidrogenasi catalizza la conversione del piruvato in acetil-CoA, una molecola a due atomi di carbonio.
Questa reazione comporta la rimozione di una molecola di anidride
carbonica (CO2) dal piruvato, seguita dalla trasferimento degli elettroni e degli atomi di idrogeno a un coenzima chiamato NAD+ (nicotinamide adenina
dinucleotide), che diventa ridotto a NADH.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
39
Q

Come é fatto il dna batterico

A

Unico cromosoma circolare senza istoni con un unico ORI

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
40
Q

Cosa sono i plasmidi e cosa sono i trasposoni ?

A

Nei batteri, i trasposoni sono segmenti di DNA che possono spostarsi da una posizione a un’altra all’interno del genoma batterico. Questi elementi trasponibili sono anche noti come “elementi di trasposizione”. Possono influenzare la struttura del genoma batterico e contribuire alla diversità genetica.

I trasposoni nei batteri possono contenere geni che codificano per enzimi coinvolti nella trasposizione stessa, così come altri geni che possono conferire vantaggi all’organismo ospite. Ad esempio, alcuni trasposoni possono portare geni di resistenza agli antibiotici, che se si spostano all’interno del genoma batterico possono contribuire alla diffusione della resistenza agli antibiotici tra i batteri.

Poiché i trasposoni possono influenzare l’evoluzione e la variabilità genetica nei batteri, giocano un ruolo importante nell’adattamento e nell’acquisizione di nuove caratteristiche genetiche all’interno delle popolazioni batteriche. Tuttavia, possono anche causare mutazioni indesiderate o destabilizzare il genoma, quindi gli organismi batterici hanno sviluppato meccanismi per regolare l’attività dei trasposoni

plasmidi e i trasposoni sono entrambi elementi genetici mobili, ma hanno funzioni e caratteristiche differenti:

Plasmidi:

I plasmidi sono piccoli frammenti di DNA autonomi che possono esistere all’interno delle cellule batteriche (e talvolta anche in cellule eucariotiche).
Sono spesso circolari e replicano indipendentemente dal cromosoma batterico.
Possono contenere geni che conferiscono vantaggi selettivi alle cellule ospiti, come geni di resistenza agli antibiotici o geni coinvolti nella produzione di tossine o nutrienti.
I plasmidi possono essere scambiati tra le cellule batteriche tramite la coniugazione batterica, consentendo la diffusione orizzontale dei geni.
Non sono direttamente correlati alla trasposizione, anche se alcuni plasmidi possono contenere sequenze simili a quelle dei trasposoni.
Trasposoni:

I trasposoni sono segmenti di DNA che possono spostarsi da una posizione a un’altra all’interno del genoma.
Possono essere presenti nel DNA cromosomico e possono causare cambiamenti nella struttura del genoma.
I trasposoni possono essere classificati in trasposoni a DNA (che utilizzano un meccanismo di taglia e cuci) e trasposoni a RNA (che utilizzano la trascrizione inversa per spostarsi).
Svolgono un ruolo nell’evoluzione e nella variabilità genetica all’interno di una popolazione.
I trasposoni non sono sempre autonomi; possono anche inserirsi all’interno di altri elementi genetici, come i plasmidi.
In sintesi, mentre sia i plasmidi che i trasposoni sono elementi genetici mobili, i plasmidi sono spesso piccoli frammenti di DNA autonomi che possono essere trasferiti tra cellule, mentre i trasposoni sono segmenti di DNA che possono spostarsi all’interno del genoma, causando cambiamenti strutturali.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
41
Q

Cosa sono i pili batterici e con avviene la coniugazione ?

A

pili batterici, noti anche come fimbrie, sono sottili filamenti proteici che si estendono dalla superficie di molte cellule batteriche. Sono importanti per vari processi, tra cui l’adesione alle superfici, la formazione di biofilm e l’interazione con altre cellule. I pili batterici possono anche svolgere un ruolo chiave nella coniugazione batterica.

La coniugazione batterica è un processo mediante il quale i batteri trasferiscono materiali genetici, come plasmidi (piccoli frammenti di DNA autonomi) da una cellula batterica donatrice a una cellula batterica ricevente tramite un ponte citoplasmatico chiamato pilo coniugativo. Questo processo consente il trasferimento di informazioni genetiche tra batteri e può influenzare l’evoluzione e l’adattamento delle popolazioni batteriche.

Il processo di coniugazione avviene tipicamente in diversi passaggi:

La cellula batterica donatrice ha un plasmide con geni che consentono la formazione del pilo coniugativo e l’inizio della coniugazione.
Il pilo coniugativo si estende verso la cellula batterica ricevente e stabilisce un contatto.
Un complesso proteico coinvolto nella trasferenza del DNA attraversa il pilo, portando il plasmide dalla cellula donatrice a quella ricevente.
Il plasmide trasferito può essere integrato nel genoma della cellula ricevente o rimanere come elemento autonomo.
La coniugazione batterica è un meccanismo importante per la diffusione di geni di resistenza agli antibiotici, nonché per lo scambio di altre caratteristiche genetiche tra i batteri.

Prolungamento del citoplasma

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
42
Q

Come viene regolato il ciclo cellulare eucariotico ?

A

La regolazione del ciclo cellulare negli eucarioti è un processo altamente complesso che coinvolge una serie di proteine e meccanismi per garantire che la cellula attraversi le fasi del ciclo in modo coordinato e corretto. La regolazione del ciclo cellulare è cruciale per il corretto sviluppo, la crescita e la riproduzione delle cellule. Ecco alcuni punti chiave sulla regolazione del ciclo cellulare:

Punti di controllo del ciclo cellulare: Ci sono diversi punti di controllo chiave nel ciclo cellulare in cui vengono verificati i progressi e vengono prese decisioni sul passaggio alle fasi successive. Questi punti di controllo includono il G1 checkpoint, il G2 checkpoint e il checkpoint di metafase.
Cicline e ciclina-dipendenti chinasi (CDK): Le cicline sono proteine che regolano l’attività delle CDK, che sono enzimi responsabili della progressione del ciclo cellulare. L’attivazione delle CDK richiede il legame con le cicline appropriate. Le diverse combinazioni di cicline e CDK controllano diverse fasi del ciclo.
Inibitori delle CDK (CKI): Questi sono proteine che regolano negativamente le CDK e quindi la progressione del ciclo cellulare. Gli inibitori delle CDK possono agire nei punti di controllo del ciclo cellulare o in risposta a segnali di danno al DNA.
Proteine retinoblastoma (Rb): Le proteine Rb regolano la progressione del ciclo cellulare agendo come inibitori delle CDK. Possono bloccare il ciclo cellulare legandosi a proteine E2F, che sono coinvolte nell’espressione dei geni necessari per la replicazione del DNA e la divisione cellulare.
Checkpoints del DNA e risposta al danno del DNA: Se il DNA subisce danni durante il ciclo cellulare, i checkpoints del DNA possono fermare temporaneamente il ciclo per consentire la riparazione del DNA. Proteine come p53 svolgono un ruolo cruciale nell’attivazione della risposta al danno del DNA.
Proteine regolatrici del ciclo cellulare: Oltre alle proteine menzionate sopra, ci sono molte altre proteine regolatrici che controllano vari aspetti del ciclo cellulare, come la duplicazione del centrosoma, la segregazione dei cromosomi e la citochinesi.
La regolazione del ciclo cellulare è un processo intricato che coinvolge l’interazione di molte proteine e segnali cellulari. È essenziale per garantire che le cellule si dividano in modo ordinato e accurato, evitando errori che potrebbero portare a mutazioni e patologie.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
43
Q

Come si legano i cromosomi sessuali durante la meiosi?

A

il crossing over è una forma di ricombinazione omologa che avviene durante il pachitene (parte della profase I meiotica)
la sua azione è indispensabile per ottenere una corretta divisione meiotica: la formazione dei chiasmi tra i cromosomi li mantiene legati insieme
nei cromosomo sessuali sono presenti regioni (PAR) che consentono l’appaiamento

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
44
Q

Quante cellule sessuali dopo la meiosi ?

A

Durante la spermatogenesi, a partire da uno spermatogonio si ottengono quattro spermatidi (aploidi), che in seguito matureranno in quattro spermatozoi.
Questo processo è localizzato a livello dei tubuli seminiferi, situati nel testicolo.
Infine la spermatogenesi avviene in modo continuo, e non ciclico (come invece accade nell’ovogenesi).

Per la femmina otteniamo una sola cellula uovo matura

Nelle cellule ovogene, la meiosi produce quattro cellule figlie haploidi, ma solo una di queste diventa un ovulo maturo. Le altre tre sono dette polari e non contribuiscono alla futura fertilizzazione. Quindi, dopo la meiosi negli ovogoni, si ha una sola cellula matura che è un ovulo.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
45
Q

Che tipo di legame instaura la dna polimerasi ?

A

La dna polimerasi necessità di un primer per iniziare a lavorare ma quando si lega riesce a instaurare un legame covalente con il nucleotide

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
46
Q

Quale estremità del deossiribosio presenta OH?

A

L’estremità 3

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
47
Q

Quale è la sequenza dei telomeri umano ?

A

TTAGGG

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
48
Q

Cosa sono gli operoni ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
49
Q

Cosa è lo splicing alternativo ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
50
Q

Cosa contengono i telomeri ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
51
Q

Quali sono le leggi di mendel ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
52
Q

Cosa sono i geni associati ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
53
Q

Cosa è l epistasi?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
54
Q

Cosa è una mutazione genetica ?

A

Una mutazione genetica è una variazione permanente nella sequenza del DNA di un organismo. Queste variazioni possono verificarsi in diverse forme e possono influenzare uno o più geni. Le mutazioni genetiche sono la fonte principale di diversità genetica e possono avere effetti variabili sulla funzione cellulare e sul fenotipo dell’organismo.

Ereditabile

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
55
Q

Cosa si intende per allele selvatico ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
56
Q

Cosa si intende per allele polimorfico?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
57
Q

Cosa si intende per poliallelia ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
58
Q

Cosa vuol dire pleitropia allelica ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
59
Q

Cosa significa emizigoti?

A

L’emizigosi è uno stato in cui un organismo presenta una sola copia di un particolare gene o un’allelica in una regione cromosomica specifica. Questo termine è spesso utilizzato per descrivere la condizione in cui un individuo ha un solo allele per un determinato gene, che può essere sia dominante che recessivo.

Nel contesto della genetica, gli individui umani sono detti essere emizigoti per geni situati su cromosomi sessuali (X o Y) poiché portano una sola copia di tali geni. Ad esempio, gli uomini (XY) sono emizigoti per i geni localizzati sul cromosoma X, mentre le donne (XX) sono omozigoti per tali geni.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
60
Q

Cosa è la fitness?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
61
Q

Cosa è il gene Sry?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
62
Q

Cosa è il corpo di Barr?

A

Definizione:
Il corpo di Barr è una massa di cromatina condensata che si trova nel nucleo di alcune cellule somatiche femminili.
Origine:
Il corpo di Barr è il risultato dell’inattivazione casuale di uno dei due cromosomi X presenti nelle cellule delle femmine.
Inattivazione del Cromosoma X:
Nelle prime fasi dello sviluppo embrionale femminile, uno dei due cromosomi X nelle cellule somatiche viene inattivato. Questo processo è noto come “inattivazione del cromosoma X” o “lyonizzazione”.
Formazione:
Durante l’inattivazione, uno dei cromosomi X forma una massa densa di cromatina condensata nel nucleo, visibile al microscopio. Questa massa è il corpo di Barr.
Numero di Corpi di Barr:
Ogni cellula femminile avrà un solo corpo di Barr, indipendentemente dal numero di cromosomi X presenti.
Rilevanza Clinica:
La presenza di più di un corpo di Barr in una cellula femminile è associata a condizioni genetiche specifiche, come la sindrome di Turner e alcuni disturbi genetici legati al cromosoma X.
Identificazione Microscopica:
Il corpo di Barr può essere identificato al microscopio nelle cellule con una colorazione specifica.
Legame con la Lyonizzazione:
La formazione del corpo di Barr è strettamente correlata alla lyonizzazione, un processo che contribuisce a compensare la differenza nel numero di cromosomi X tra individui maschi e femmine.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
63
Q

Che tipi di mutazioni possiamo distinguere ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
64
Q

Come vengono corretti gli errori in duplicazione ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
65
Q

Cosa è la partenogenesi?

A

La partenogenesi è un processo di riproduzione asessuata in cui un organismo femminile sviluppa un embrione senza l’intervento di un maschio o fecondazione. In altre parole, nella partenogenesi, le uova si sviluppano in embrioni senza la necessità del contributo del materiale genetico di un maschio. Questo processo è più comune tra gli organismi meno complessi, come alcuni insetti, rettili, e alcune specie di pesci.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
66
Q

Cosa è la
Gemmazione ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
67
Q

Cosa è la schizogonia?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
68
Q

Cosa sono Traslocazione e non disgiunzione ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
69
Q

Cosa sono monosomia e trisomia ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
70
Q

Cosa sono le aneuploidie?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
71
Q

Cosa sono i geni interrotti ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
72
Q

Cosa è il proteasoma ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
73
Q

Cosa è ubiquitina?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
74
Q

Divisione dei tessuti umani

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
75
Q

Classificazione tessuti epiteliale

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
76
Q

Tipi e caratteristiche epiteti semplici

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
77
Q

Tipi e caratteristiche epiteti composti

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
78
Q

Tipi e caratteristiche epiteti ghiandolari

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
79
Q

Tipi e caratteristiche epiteti sensoriali

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
80
Q

Tessuti connettivi

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
81
Q

Cartilagine

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
82
Q

Tessuto osseo

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
83
Q

Tipi di ghiandole in base alla secrezione

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
84
Q

Tipi di connettivo propriamente detto

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
85
Q

Tessuto muscolare scheletrico

A

Cellule Muscolari o Fibre Muscolari:
Le cellule muscolari scheletriche sono anche chiamate “fibrocellule” o “miociti”.
Sono cellule allungate e multinucleate, il che significa che contengono più di un nucleo all’interno di ciascuna cellula.
La disposizione dei nuclei lungo la fibra muscolare è dovuta alla fusione di mioblasti durante lo sviluppo.
Sarcolemma:
La membrana plasmatica delle cellule muscolari scheletriche è chiamata sarcolemma.
Il sarcolemma ha pieghe chiamate “tubuli T” che si estendono all’interno della fibra muscolare.
Miofibrille:
All’interno delle cellule muscolari ci sono strutture altamente specializzate chiamate miofibrille.
Le miofibrille sono costituite da filamenti di proteine contrattili: actina e miosina.
La disposizione altamente organizzata di actina e miosina contribuisce alla striatura che caratterizza il tessuto muscolare scheletrico.
Sarcoplasma:
Il citoplasma delle cellule muscolari è chiamato sarcoplasma.
Contiene glicogeno, che fornisce energia, e mioglobina, una proteina legante l’ossigeno simile all’emoglobina.
Reticolo Endoplasmatico Liscio (REL) Sarcoplasmatico:
La cellula muscolare scheletrica contiene una versione specializzata del reticolo endoplasmatico liscio chiamata REL sarcoplasmatico.
Il REL sarcoplasmatico è coinvolto nella regolazione del calcio, essenziale per l’accoppiamento eccitazione-contrazione.
Tubuli T:
I tubuli T sono prolungamenti del sarcolemma che si estendono all’interno della fibra muscolare.
Sono importanti per la trasmissione dell’impulso nervoso all’interno della cellula muscolare, facilitando il rilascio di calcio dal REL sarcoplasmatico.

Linee Z:
Le linee Z sono dischi densi di proteine che segnano i confini di ciascun sarcomero.
Le linee Z si trovano alla fine di ogni sarcomero e fungono da ancoraggio per gli estremi dei filamenti di actina.
Filamenti di Actina:
La filamento di actina è costituito da molecole di actina e forma la parte sottile del sarcomero.
L’actina è ancorata alle linee Z attraverso la proteina titina.
Filamenti di Miosina:
La miosina è una proteina che forma il filamento spesso del sarcomero.
La miosina contiene teste che si protendono verso l’actina durante la contrazione muscolare.
Banda I, Banda A, e Banda H:
La banda I è la regione contenente solo filamenti di actina.
La banda A è la regione contenente sovrapposizioni di filamenti di actina e miosina.
La banda H si trova al centro di ciascun sarcomero ed è composta solo da filamenti di miosina.
Zona H:
La zona H è la regione centrale di ogni banda A e contiene solo filamenti di miosina.
Raggio A:
Il raggio A è la distanza da una linea Z all’altra e rappresenta la lunghezza del sarcomero.
Rivestimento del Muscolo:
Il rivestimento del muscolo si riferisce ai vari strati di tessuti che avvolgono e sostengono i muscoli scheletrici. I principali componenti includono:

Epimisio:
Lo strato più esterno è l’epimisio, una membrana fibrosa densa che avvolge l’intero muscolo. Protegge e collega il muscolo al tessuto connettivo circostante.
Perimisio:
Il perimisio è uno strato di tessuto connettivo che circonda i fasci di fibre muscolari all’interno del muscolo.
Endomisio:
L’endomisio è uno strato più sottile che avvolge ciascuna fibra muscolare individualmente.
Tendini e Aponeurosi:
I tendini sono estensioni fibrose dell’epimisio che collegano i muscoli alle ossa.
Le aponeurosi sono simili ai tendini ma sono piatte e si estendono come un foglio per collegare i muscoli ad altre strutture, come ossa o altri muscoli.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
86
Q

Tessuto muscolare cardiaco

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
87
Q

Tessuto muscolo liscio

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
88
Q

Come avviene la contrazione del sarcomero

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
89
Q

Tessuti sistemi e apparati differenze

A

Tessuti diversi formano gli organi. All’interno di un organo, i tessuti sono specializzati in modi specifici.
Più organi costituiscono sistemi e apparati svolgendo
funzioni complesse e
garantendo un ambiente
interno stabile. Gli apparati hanno diversa origine embrionali; i sistemi invece hanno la stessa origine.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
90
Q

Come è fatto il cuore ?
(Anatomia , istologia )

A
  1. L’endocardio è il sottile strato epiteliale che riveste le cavità interne e forma le valvole;
  2. Il miocardio è lo strato muscolare, forma la struttura vera e propria della parete ed è rinforzato internamente da uno strato di connettivo fibroso denso;
  3. L’epicardio è una sottile membrana sierosa che riveste esternamente il cuore.
    Esternamente all’epicardio si trova un’altra membrana sierosa che collega il cuore allo sterno e al diaframma, mantenendolo in posizione nel torace. L’epicardio e la membrana sierosa esterna insieme costituiscono il pericardio. Tra queste membrane, nella cavità pericardica, c’è un sottile strato di liquido che funziona da lubrificante.

2… luisce attraverso una valvola atrioventricolare nel ventricolo destro valvola tricuspide). La maggior parte del sangue entra nel ventricolo mentre il cuore è rilassato, nell’intervallo tra i battiti. Subito dopo la fine di questo penodo di riempimento passivo del ventricolo, l’atrio si contrae e aggiunge un piccolo volume di sangue a quello già presente nel ventricolo.

Dal ventricolo sinistro del cuore parte l’orta, che si ramifica nelle arterie coronari al ventri-rucavia e in arteria carotide e distribuisce il sangue arterioso all’intero organismo; dal venti-
colo destro origina l’arteria polmonare.
I rece riano dai polmoni sono dette vene polmonari sboccano nellari sisacava пт el che derivano da tuti gli altri organi conftuiscono in due grandi rele la vena cava prore che raccoglie il sangue proveniente dalla testa e dagli arti superiori), he stoccano
nellatrio destro del cuore.
Bre che raccogli il sangue proveniente dalladdome e

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
91
Q

Cosa si intende per :

Circolazione doppia
Completa
Chiusa
Gittata cardiaca
Frequenza cardiaca
Ciclo cardiaco (durata)

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
92
Q

Descrivi la circolazione sistemica è quella polmonare

A

Il circolo sistemico inizia dal ventricolo
sinistro del cuore, dove il sangue ossigenato viene pompato attraverso l’aorta. Da lì, il sangue si dirige verso tutte le parti del corpo, portando ossigeno e nutrienti alle cellule e rimuovendo il biossido di carbonio e i
rifiuti metabolici. Il circolo sistemico termina quando il sangue ritorna al cuore, precisamente nell’atrio destro, attraverso le vene cave superiori e inferiori.

Il circolo polmonare inizia nell’atrio destro del cuore, dove il sangue deossigenato viene pompato nel tronco polmonare. Il tronco polmonare si divide in arteria polmonare destra e sinistra, che portano il sangue ai polmoni. Nei polmoni, avviene lo scambio di gas, con l’ossigeno che viene assorbito nel sangue e il biossido di carbonio che viene rilasciato. | sangue ora ossigenato ritorna al cuore nell’atrio sinistro
attraverso le vene polmonari.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
93
Q

Come avviene la formazione dell impulso contrattile ?

A

Impulso Nervoso:
Un impulso nervoso attraversa una sinapsi e raggiunge l’end-plate di una fibra muscolare.
Rilascio di Calcio dal Reticolo Sarcoplasmatico:
L’impulso nervoso stimola il rilascio di ioni calcio (Ca²⁺) dal reticolo sarcoplasmatico, una struttura interna della fibra muscolare.
Legame dell’Actina e della Miosina:
Il calcio si lega alla troponina, un componente della proteina troponina-tropomiosina, consentendo l’accesso dei siti di legame sulla proteina actina.
La miosina, un’altra proteina, si lega alla actina formando il complesso actina-miosina.
Scorrimento dei Filamenti:
Gli ioni calcio permettono la formazione del ponte trasversale tra actina e miosina.
L’ATP fornisce energia per la testa della miosina di “agganciarsi” alla actina e di piegarsi, causando lo scorrimento dei filamenti di actina verso il centro del sarcomero.
Accorciamento del Sarcomero:
Lo scorrimento dei filamenti di actina e miosina porta all’accorciamento del sarcomero, che è l’unità contrattile della fibra muscolare.
Questo accorciamento si propaga lungo l’intera fibra muscolare, determinando la contrazione muscolare.
Rilassamento Muscolare:
Dopo la stimolazione nervosa, gli ioni calcio vengono rimessi nel reticolo sarcoplasmatico, interrompendo il processo di contrazione.
La troponina e la tropomiosina tornano a coprire i siti di legame sulla actina, interrompendo l’interazione con la miosina.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
94
Q

Quali sono i vasi della circolazione umana e caratteristiche

A

arterie portano il sangue dal cuore ai tessuti e, specialmente quelle più grandi, devono sopportare una pressione del sangue notevole e intermittente (massima in sistole, minima in diastole). La pressione e la velocità del sangue si riducono ogni volta che le arterie si ramificano, sia a causa dell’attrito sia perché il volume del sangue si distribuisce in un numero di vasi crescente. In ogni caso, pressione e velocità devono mantenersi abbastanza elevate per
consentire al sangue di raggiungere la periferia del corpo.
Per tutti questi motivi le pareti delle arterie sono molto spesse e formate da tre strati: un epitelio monostratificato chiamato endotelio, che riveste il lume interno, uno strato di tessuto muscolare liscio (tonaca media) e uno strato di connettivo (tonaca esterna) nel quale abbondano le fibre di collagene e di elastina, che permette di resistere alle alte pressioni.

Le vene presentano una tonaca interna costituita da en-dotelio, una tonaca media con minor componente mu-scolare, e una tonaca esterna povera di fibre elastiche.Il flusso sanguigno attraverso le vene che si trovano sopra il livello del cuore è favorito dalla gravità. Sotto il livello del
Arteria
cuore, invece, il ritorno venoso avviene contro gravità.
La forza più importante che spinge il sangue da queste regioni al cuore è la compressione delle vene dovuta alle contrazioni dei muscoli scheletrici circostanti.

Lontano dal cuore, le arterie si ramificano in arteriole di diametro minore. Le cellule della muscolatura liscia nelle pareti delle ar-
teriole permettono a questi vasi di restringersi (vasocostrizione) o dilatarsi (vasodila-
tazione) variando così la quantità di sangue che fluisce al loro interno e la distribuzione del sangue ai differenti tessuti del corpo. Le arteriole sono molto ramificate e danno origine a un ampio numero di capillari.

sangue nei capillari fluisce molto lentamente, in modo da facilitare gli scambi con le cellule. Le pareti dei capillari sono costituite da un singolo strato di sottili cellule endo-teliali che circondano una cavità di dimensioni ridottissime in modo da permettere scambi gassosi per diffusione semplice secondo gradiente di concentrazione. In molti tessuti del corpo, soprattutto nell’intestino e nelle ghiandole endocrine, i capillari presentano piccoli fori detti fenestrazioni chiusi da un sottile diaframma, che li rende più permeabili rispetto alla membrana endoteliale.

Le venule raccolgono il sangue che arriva dai capillari e lo fanno confluire nella vena.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
95
Q

Differenza tra bene e arterie

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
96
Q

Peculiarità dei capillari in alcune zone del corpo

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
97
Q

Arterie e vene celebri

Eccezioni nomenclative

A

Aorta
Arteria polmonare
Arteria carotide comune
Arteria femorale
Arteria radiale
Arteria coronaria
Vene:

Vena cava superiore
Vena cava inferiore
Vene polmonari
Vena giugulare
Vena femorale
Vena porta

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
98
Q

Cosa sono le valvole a nido di rondine ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
99
Q

Come avvengono gli scambi al livello capillare ?

A

Gli scambi gassosi al livello dei capillari avvengono attraverso un processo noto come diffusione. Questo processo coinvolge il movimento passivo delle molecole di gas da un’area di concentrazione più alta a un’area di concentrazione più bassa.

Nel contesto della respirazione, negli alveoli dei polmoni, l’ossigeno (O2) passa dai sacchetti alveolari nell’aria (dove la sua concentrazione è elevata) attraverso la membrana alveolare e i capillari sanguigni verso i globuli rossi. Nel frattempo, il biossido di carbonio (CO2) si sposta dai globuli rossi attraverso la membrana alveolare verso gli alveoli (dove la sua concentrazione è più bassa), da cui viene poi eliminato dall’organismo attraverso l’espirazione.

Questo scambio gassoso permette ai globuli rossi di arricchire il loro contenuto di ossigeno e di liberarsi del biossido di carbonio, che viene poi espulso dal corpo. La diffusione è favorita dalla differenza di concentrazione di gas tra l’aria negli alveoli e il sangue nei capillari, nonché dalla sottigliezza delle membrane coinvolte, che permette un rapido passaggio dei gas.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
100
Q

Come viene regolata la pressione sanguigna ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
101
Q

Cosa è il siero?

A

Sangue privato del fibrinogeno

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
102
Q

Quanto deve essere il ph sanguigno ? Come fa il corpo a regolare questo valore ?

A

7,4
Viene così mantenuto grazie all effetto tampone di proteine del sangue, fosfati e anidride carbonica

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
103
Q

Cosa sono gli elementi mieloidi e gli elementi linfoidi?

A

Mieloidi : globuli rossi , piastrine , granulociti

Linfoidi: cellule che danno origine ai linfociti e i linfociti stessi

Linfociti T e B: La vita media varia da giorni a settimane, a seconda delle esigenze del sistema immunitario.
Cellule dendritiche: La vita media è di alcuni giorni.
Cellule NK (Natural Killer): La vita media varia, ma solitamente sono attive per pochi giorni.
Granulociti (Neutrofili, Eosinofili, Basofili): La vita media è di alcuni giorni, tipicamente meno di una settimana.
Monociti: Dopo la loro circolazione nel sangue, si trasformano in macrofagi nei tessuti e possono rimanere attivi per settimane o mesi.
Piastrine (Trombociti): La vita media è relativamente breve, solitamente intorno ai 7-10 giorni.
Eritrociti (globuli rossi): La vita media è di circa 120 giorni.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
104
Q

Quale è il ruolo della albumina ?

A

Trasporta gli acidi grassi liberi mobilizzati dal tessuto adiposo , dare contributo alla pressione osmotica del sangue (0.85%) (come fisiologica con cloruro di sodio)

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
105
Q

Cellule staminali e dove trovarle

A

Le cellule staminali sono cellule indifferenziate,
molto attive nella divisione.
Quelle
embrionali sono cellule foripotenti e possono dare origine a un intero organismo. Le cellule staminali pluripotenti
possono formare
qualunque tipo di cellule, ma non un organismo intero. Si trovano nell’embrione prima della formazione dei tre foglietti embrionali.
Le staminali adulte, invece, sono cellule multipotenti o unipotenti e hanno un potenziale di sviluppo minore.
Le cellule multipotenti possono dare origine a tipi di cellule tipiche di un dato tessuto. Ne sono un esempio le cellule ematopoietiche, che possono differenziarsi
solo in cellule del sangue, e non in cellule di altri tessuti. Le cellule staminali unipotenti
possono produrre un solo tessuto. Nell’adulto le cellule staminali si trovano nel midollo osseo e nel cervello.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
106
Q

Linee divisione cellule staminali midollo osseo

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
107
Q

Cosa è la formula leucocitaria ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
108
Q

Cosa sono i globuli rossi ?

A

Gli eritrociti, o globuli rossi, o emazie, sono gli elementi figurati più abbondanti nel sangue. I globuli rossi dei mammiferi sono cellule anucleate e hanno una vita media di circa 120 giorni. Il loro citoplasma contiene quasi esclusivamente molecole di emoglobina, una proteina che si lega reversibilmente all’ossigeno a livello dei polmoni e lo rilascia nei tessuti. Gli eritrociti quindi trasportano la maggior parte dell’ossigeno presente nel sangue.

Inoltre, i globuli rossi contribuiscono anche al trasporto del diossido di carbonio dai tessuti ai polmoni. Nell’emoglobina è contenuto ferro, in un gruppo detto eme.
All’interno della milza e del fegato, il gruppo eme viene separato dalla proteina (globina) e parzialmente demolito, dando luogo ai pigmenti biliari, che vengono escreti con la bile. I vecchi eritrociti si degradano così nella milza e nel fegato.
Sulla superficie esterna dei globuli rossi sono esposti particolari oligosaccaridi, da cui classifichiamo diversi gruppi sanguigni (ABO, MN).
Gli eritrociti hanno forma di dischi biconcavi e sono molto flessibili. Ciò conferisce loro un’ampia superficie per gli scambi gassosi e la capacità di transitare anche attraverso i capillari più stretti.
La produzione degli eritrociti è controllata da un ormone, chiamato eritropoietina, che viene rilasciato dalle cellule dei reni in risposta a un’insufficienza di ossigeno, una condizione detta ipossia, o anossia nei casi più gravi. La carenza di globuli rossi è detta anemia.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
109
Q

Cosa sono i leucociti?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
110
Q

Cosa sono le piastrine

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
111
Q

Come avviene la coaugulazione ?

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
112
Q

Trachea

A

trachea è un organo del sistema respiratorio che si estende dalla laringe alla parte superiore del torace, dove si biforca per formare i bronchi principali. La sua struttura e funzione sono cruciali per facilitare il passaggio dell’aria verso e dai polmoni. Ecco una descrizione della struttura e della funzione della trachea:

Struttura della trachea:

Cartilagini a forma di C:
La trachea è costituita da anelli di cartilagine a forma di “C” che conferiscono supporto strutturale e prevengono il collasso della trachea durante l’inspirazione.
Membrana mucosa:
La mucosa riveste internamente la trachea e contiene cellule mucose che producono muco. Il muco aiuta a intrappolare particelle estranee e batteri, fornendo un meccanismo di difesa.
Cellule ciliate:
Sulla superficie della mucosa, ci sono piccole ciglia mobili che si muovono in modo coordinato. Queste ciglia spingono il muco con le particelle intrappolate verso l’alto, contribuendo al processo di pulizia e depurazione.
Ghiandole sottomucose:
Situate nella sottomucosa, queste ghiandole producono muco aggiuntivo per mantenere la trachea umida e facilitare il passaggio dell’aria.
Muscoli tracheali:
Muscoli lisci circondano la trachea e possono contrarsi o rilassarsi per regolare il diametro della trachea, contribuendo al controllo del flusso d’aria.
Funzione della trachea:

Condotto dell’aria:
La trachea funge da condotto principale attraverso cui l’aria entra e esce dai polmoni durante il processo respiratorio.
Protezione delle vie respiratorie inferiori:
La cartilagine e le strutture di supporto prevengono il collasso della trachea e assicurano che le vie aeree rimangano aperte anche durante l’inspirazione.
Pulizia dell’aria:
Le ciglia mobili e la produzione di muco aiutano a depurare l’aria, intrappolando particelle estranee e rimuovendole attraverso il movimento delle ciglia.
Riscaldamento e umidificazione dell’aria:
La trachea contribuisce al riscaldamento e all’umidificazione dell’aria inspirata prima che raggiunga i polmoni.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
113
Q

Polmoni e pleura

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
114
Q

Faringe

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
115
Q

Laringe

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
116
Q

Bronchi

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
117
Q

Alveoli

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
118
Q

Meccanica respiratoria

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
119
Q

Surfsctsnte e muco

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
120
Q

Centri controllo respiratorio

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
121
Q

Cosa significa legame cooperativo

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
122
Q

Trasporto di gas nel corpo

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
123
Q

Andamento del legame ossigeno - emoglobina

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
124
Q

Come viene trasportata la CO2 nel sangue

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
125
Q

CO 2 e Ph

A

Molta CO2 fa abbassare il ph e aumentare la ventilazione

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
126
Q

Differenze tra mioglobina , emoglobina e emoglobina fetale

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
127
Q

Quali sono gli elementi che il metabolismo umano deve necessariamente apportare dall esterno oltre alle vitamine ?

A

Tra le molecole organiche ve ne sono alcune particolarmente
importanti perché le nostre cellule non sono in grado di fabbricarle:
per esempio,
alcuni amminoacidi
(amminoacidi essenziali)
e alcuni acidi grassi
(acidi grassi essenziali, come l’acido linoleico).

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
128
Q

Elenco macronutrimenti e funzioni

A

calcio (Ca)
prodotti caseari, uova, verdure a foglia verde, cereali integrali, legumi, noci,
carne
E tra i costituenti di ossa e denti; necessario per la contrazione muscolare e per l’attivazione di alcuni enzimi.
cloro (Cl)
sale da cucina (Nall), carne, uova, verdure, prodotti caseari
Regola il bilancio idrico; collabora alla digestione (come
HCL); è un anione nel liquido interstiziale.
magnesio (Mg)
verdure a foglia verde, carne, cereali integrali, noci, latte, legumi
Richiesto per l’attivazione di molti enzimi; va a costituire ossa e denti.
fosforo (P)
prodotti caseari, uova, carne, cereali integrali, legumi, noci
Si trova negli acidi nucleici, nell’ATP, nei fosfolipidi; serve alla formazione delle ossa e al metabolismo degli zuccheri.
potassio (K)
sodio (Na)
carne, cereali integrali, frutta, verdure
Svolge diverse funzioni nel sistema nervoso e nei muscoli;
è un catione all’interno delle cellule.

sale da cucina, prodotti caseari, carne,
uova
Svolge diverse funzioni nel sistema nervoso e nei muscoli;
è un catione nel liquido interstiziale.
zolfo (S)
carne, uova, prodotti caseari, noci,
legumi
Si trova nelle proteine e nei coenzimi; svolge un ruolo nel processo di detossificazione dalle sostanze dannose.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
129
Q

Cenni di micronutrienti

A

Tra i micronutrienti ricordiamo per esempio il fluoro, che aiuta a prevenire la carie; lo iodio, che si trova in pesce, molluschi e sale iodato e che serve per gli ormoni della tiroide, e il ferro, presente in molti enzimi e nell’emoglobina, la cui fonte alimentare sono la carne, le verdure verdi, le uova, i cereali integrali, i legumi e le noci.
Altri micronutrienti sono il cromo, il cobalto, il rame, il manganese, il molibdeno, il selenio e lo zinco. Alcuni micronutrienti sono richiesti in quantità talmente piccole che non si rilevano mai carenze; ciononostante, anchessi sono elementi essenziali.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
130
Q

Vitamine liposulubili

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
131
Q

Vitamine idrosolubili

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
132
Q

Quanti denti in adulti e bambini

A

Nell’adulto ci sono 32 denti permanenti: 16 nell’arcata superiore e
16 in quella inferiore.
Essi sono così suddivisi:
8 incisivi, 4 canini, 8 premolari, 12 molari.
La prima dentizione è detta decidua e si completa entro il secondo anno di vita. Il bambino ha 20 denti:
8 incisivi, 4 canini, 8 molari.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
133
Q

Esofago

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
134
Q

Esofago

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
135
Q

Intestino tenue

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
136
Q

Intestìni crasso

A

L’intestino crasso si divide in cieco, colon e retto. Il cieco è collegato all’ileo tramite lo sfintere ileo-cecale e alla sua estremità si trova l’appendice, la cui parete è ricca di nodi lin-fatici. Il colon è la porzione più lunga dell’intestino ed è distinto in colon ascendente, colon trasverso, colon discendente, sigma o colon sigmoide (qui avviene il riassorbimento dell’acqua e del sodio presenti nel chimo e si formano le feci). La parte finale del retto termina con l’ano ed è circondata da uno sfintere esterno di muscolatura scheletrica volontaria. Nell’in-testino crasso è presente una ricca flora intestinale, costituita da batteri, che producono le vitamine Ke del gruppo B.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
137
Q

Tessuto del canale digerente

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
138
Q

Lamina propria

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
139
Q

Grande e piccolo omento

A

grande omento peritoneale unisce la parte inferiore dello stomaco al colon trasverso. Si estende al di sopra del colon trasverso e dell’intestino tenue, come una specie di grembiule. Il piccolo omento è una membrana peritoneale che unisce la piccola curvatura dello stomaco all’ilo del fegato.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
140
Q

Cosa sono i mesi

A

lo stomaco e l’intestino tenue sono appesi all’interno della cavità addominale mediante i mesi, estrofles-
sioni del peritoneo, riccamente vascolarizzate e innervate.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
141
Q

Cosa sono i foglietti muscolari circolare e longitudinale

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
142
Q

Cosa secernono duodeno e digiuno

A

Le cellule della mucosa del duodeno e del
digiuno secernono alcuni
importanti ormoni:
la colecistochinina, che inibisce l’attività dello stomaco e stimola
quella del pancreas, la produzione di bile da parte del fegato e la contrazione della cistifellea;
la secretina, che potenzia le azioni della colecistochinina;
il peptide insulinotropo glucosio-dipendente, che inibisce l’attività gastrica e stimola la secrezione di insulina da parte del
pancreas.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
143
Q

Cosa accade in bocca nelka prima fase della digestione

A

cibo viene introdotto nell’apparato digerente attraverso la bocca o cavità orale, dove viene masticato e mischiato con la saliva. Alla cavità orale sono annessi lingua, denti e tre paia di ghiandole salivari: l
e parotidi, situate davanti e sotto le orecchie,
le sottomandibolari
le sottolinguali.
Le ghiandole salivari sono ghiandole esocrine che secernono la saliva, una miscela fluida composta per oltre il 99% di acqua che contiene molte sostanze tra cui muco ed enzimi. La saliva ha anche una funzione protettiva; contiene infatti un enzima chiamato lisozima che è in grado di uccidere i batteri.
Nella cavità orale il cibo viene triturato dai denti e mescolato con l’aiuto della lingua e della saliva.
Nella bocca,inoltre, inizia la digestione chimica grazie all’amilasi sa-livare, o ptialina, che viene secreta dalle ghiandole salivari e mischiata col cibo mentre questo viene masticato.
L’amilasi idrolizza l’amido, liberando molecole di maltosio (un disaccaride) e destrine (oligosaccaridi). L’azione dell’amilasi è ciò che rende un pezzo di pane o un cracker masticato leggermente dolci, se li tieni a sufficienza in bocca.
Il cibo così trattato si trasforma in bolo.
Il bolo masticato viene quindi spinto verso la gola dalla lingua; quando il cibo entra in contatto con il palato molle ha inizio la deglutizione, che spinge il bolo attraverso la faringe

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
144
Q

Tessuti gastrico

A
How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
145
Q

Cosa secerne lo stomaco ?

A

Lo stomaco ha anche funzioni secreto-rie. L’epitelio che riveste la sua mucosa, infatti, si introflette a formare profonde depressioni chiamate fossette gastriche, che contengono tre tipi di cellule secre-trici:
1. Le cellule principali secernono il pepsi-nogeno, un enzima in forma inattiva.
2. Le cellule parietali producono acido cloridrico (HCI), che ha il duplice scopo di uccidere i microrganismi che raggiungono lo stomaco e di convertire il pepsinogeno nella sua forma at-tiva, la pepsina, un enzima in grado di digerire le proteine.
3. Le cellule mucose, infine, secernono
muco.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
146
Q

Quali attività avvengono nel fegato ?

A

Nel fegato avvengono:
• il ciclo dell’urea
(questa molecola viene
sintetizzata nel fegato e poi trasportata al rene),
• la sintesi e il catabolismo dei lipidi,
• la sintesi del colesterolo,
• la gluconeogenesi,
• la glicogenosintesi e la glicogenolisi,
• la transaminazione, che trasforma gli amminoacidi in
intermedi del ciclo di
Krebs.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
147
Q

Cosa viene assorbito nell intestino tenue e cosa nel crasso?

A

Nel tenue : molecole organiche
Nel crasso : acqua e ioni

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
148
Q

Come è fatto il fegato ?

A

Diviso in lobi e formato da unità funzionali chiamate lobuli .

Nei lobuli troviamo tessuto epiteliale compost da epatociti disposti introrno a una vena .

Oltre agli epatocito troviamo anche piccole cellule chiamate cellule di kupffer adibite alla distruzione dei globuli rossi vecchi , batteri e materiale estraneo che arriva dal sangue

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
149
Q

Che tragitto percorre la bile dopo la sintesi avvenuta nel fegato ?

A

Canalicoli biliari, dotti biliari,dotto epatico , si unisce al dotto cistico e forma il coledoco (dotto biliare comune ) che sfocia nel duodeno insieme al dotto pancreatico .

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
150
Q

Cosa è la cistifellea ?

A

Magazzino dela bile quando l’intestino è vuoto

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
151
Q

Come è diviso il pancreas ?

A

In endocrino e esocrino

Endocrino : isole di langherans , produce ormoni che si riversano nel sangue (celebri insulina e glucagone )

Esocrino : succo pancreatico (enzimi digestivi ) contiene anche acqua e bicarbonato utili a neutralizzare lacidita del chimo.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
152
Q

Quali sono le lipoproteine prodotte dal fegato ?

A

Hdl: rimuovono colesterolo dai tessuti e lo portano al fegato per la sintesi della bile. 50% proteine 35% lipidi 15 colesterolo

Ldl: trasportano colesterolo nell orgsmismo affinché sia usato o immagazzinato 50 % colesterolo il resto proteine e lipidi a metà

Vldl: trigliceridi destinati a adipociti. 70 lipidi

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
153
Q

Come può viaggiare nel corpo la lipoproteine ?

A

Viaggia perché il nucleo idrofobo è circondato da proteine idrofile

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
154
Q

Dove avviene la digestione delle proteine ?

A

Nei microvilli intestinali grazie a peptidasi che tagliano i polipeptidi in catene più corte sino ad amminoacidi più facili da assorbir

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
155
Q

Principali enzimi digestivi e dove si trovano

A

Bocca:
Amilasi salivare: Inizia la digestione dei carboidrati, convertendo l’amido in zuccheri più semplici.
Stomaco:
Pepsina: Digestione delle proteine in peptidi più piccoli.
Lipasi gastriche: Inizio della digestione dei grassi.
Duodeno (parte iniziale dell’intestino tenue):
Lipasi pancreatiche: Continua la digestione dei grassi.
Tripsina, chimotripsina: Digestione delle proteine in peptidi più piccoli.
Amylase pancreatica: Completa la digestione dei carboidrati.
Ribonucleasi e desossiribonucleasi: Digestione degli acidi nucleici.
Tenue (Jejunum e Ileo):
Peptidasi: Completa la digestione delle proteine in aminoacidi.
Disaccaridasi: Completa la digestione dei carboidrati in zuccheri semplici (monosaccaridi).
Lipasi intestinale: Continua la digestione dei grassi.
Cieco e Colon:
Nelle sezioni finali dell’intestino, non ci sono enzimi digestivi significativi, ma avviene l’assorbimento finale di acqua e nutrienti.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
156
Q

Come avviene l’assorbimento dei grassi ?

A

L’assorbimento dei grassi.

I prodotti della digestione dei grassi sono assorbiti dalle cellule dell intestino, dove vengono usati per sintetizza nuovamente trigliceridi che sono esportati nei vasi linfatici.
1. 1 grassi alimentari vengono emulsionati in piccole goccioline chiamate micelle attraverso l’azione dei sali biliari nel lume intestinale.
2. La lipasi pancreatica idrolizza le molecole dei grassi presenti nelle micelle producendo acidi grassi e monogliceridi.

  1. Gli acidi grassi e i monogliceridi entrano nella cellula per diffusione dove vengono utilizzati nel reticolo endoplasmatico per sintetizzare di nuovo trigliceridi.
  2. I trigliceridi vengono impacchettati con colesterolo e fosfolipidi in chilomicroni ricoperti da proteine.
  3. 1 chilomicroni vengono introdotti in vescicole e lasciano la cellula
    per esocitosi.
157
Q

Come si calcola il numero dei gameti di un organismo conoscendo il corredo diploide ?

A

2 elevato a n (dove n è il numero aploide )

158
Q

Fasi cardiache e stato di apertura delle valvole

A

Nel ciclo cardiaco, le quattro principali valvole cardiache e arteriose svolgono ruoli cruciali durante le diverse fasi di contrazione cardiaca. Ecco la loro posizione in ciascuna fase:

1. Sistole atriale: Durante questa fase, le due atri si contraggono e si verifica un’onda di pressione che spinge il sangue dai due atri verso i ventricoli.
Durante questa fase, le valvole atrioventricolari (valvola mitrale a
sinistra e valvola tricuspide a destra) sono aperte per consentire al sangue di fluire dai atri ai ventricoli.

  1. Sistole ventricolare: Durante questa fase, i due ventricoli si contraggono e

pompano il sangue verso le arterie principali: l’arteria polmonare a destra e l’aorta a sinistra. Le valvole
atrioventricolari (mitrale e tricuspide) sono chiuse per impedire il reflusso del sangue negli atri. Le valvole arteriose (valvola polmonare a destra e valvola aortica a sinistra) si aprono per
consentire al sangue di essere pompato nelle arterie.
3. Diastole ventricolare: Durante questa fase, i ventricoli si rilassano, e la pressione arteriosa chiude le valvole
arteriose (valvola polmonare e valvola aortica) per impedire il reflusso del sangue dai vasi sanguigni nei ventricoli.
Le valvole atrioventricolari (mitrale e tricuspide) sono ancora chiuse.
4. Diastole atriale: Questa è la fase di riposo durante la quale gli atri si riempiono di sangue proveniente dalle vene. Le valvole atrioventricolari (mitrale e tricuspide) sono aperte per consentire il passaggio del sangue dagli atri ai ventricoli. Le valvole arteriose (valvola polmonare e valvola aortica) sono chiuse.

159
Q

Funzione del rene

A

L’apparato urinario umano comprende i due rend i due ureteri, la vescica urinaria e l’uretra I reni sono gli organi che svolgono la maggior parte del lavoro, mentre le altre compor del’apparato urinario costituiscono essenzialmente delle «vie di transito» o delle aree di ra ta temporanea. Le funzioni dei reni si possono nessumere nei seguenti punti:
• Escrezione di sostanze di scarto, in particolare dei rifiuti azotati.
• Regolazione della concentrazione ionica del sangue. I reni partecipano alla regolazion concentrazione ematica di numerosi ioni tra cui il sodio, il potassio, il calcio, lo ione cl
lo ione fosfato.
• Regolazione del volume e della pressione del sangue.
• Regolazione del pH del sangue.
• Produzione di ormoni come l’eritropoietina, che stimola la produzione di globuli midollo osseo, e come la renina.

160
Q

Struttura apparato urinario

A
161
Q

Percorso dell urina

A
162
Q

Cosa è il nefrone?

A

nefrone è l’unità funzionale del rene: è composto da un glomerulo e da un tubulo renale, avvolto da capillari peritubulari.

163
Q

Funzione glomerulo

A

Il glomerulo renale è una parte essenziale del nefrone, che è l’unità funzionale del rene. La principale funzione del glomerulo è quella di svolgere il processo di filtrazione del sangue, durante il quale il sangue viene depurato dai rifiuti, dalle tossine e da altre sostanze indesiderate per formare il filtrato glomerulare. Ecco come funziona la funzione del glomerulo:

Filtrazione: Il sangue arriva al glomerulo attraverso l’arteriola afferente, che è un vaso sanguigno che conduce il sangue al glomerulo. La pressione sanguigna nell’arteriola afferente è più alta rispetto all’arteriola efferente, che è il vaso sanguigno attraverso il quale il sangue lascia il glomerulo. Questa differenza di pressione sanguigna favorisce la filtrazione dei fluidi dal sangue attraverso le pareti dei capillari glomerulari e nella capsula di Bowman, una struttura a forma di coppa che circonda il glomerulo.
Filtrato Glomerulare: Il fluido che entra nella capsula di Bowman è conosciuto come filtrato glomerulare. Questo filtrato è composto da acqua, sostanze nutritive, rifiuti, sali e altre piccole molecole. Molte delle sostanze utili, come il glucosio e gli elettroliti, vengono filtrate attraverso il glomerulo insieme a sostanze di scarto.
Riassorbimento: Il filtrato glomerulare passa quindi attraverso il tubulo renale, dove alcune delle sostanze utili, come il glucosio e i sali, vengono riassorbite nella circolazione sanguigna. Questo processo è importante per conservare le sostanze necessarie per il corpo.
Eliminazione dei Rifiuti: Le sostanze di scarto, come l’urea e la creatinina, rimangono nel filtrato e vengono eliminate attraverso l’urina.
In breve, il glomerulo renale svolge una funzione fondamentale nel processo di filtrazione del sangue per eliminare le sostanze indesiderate e formare il filtrato glomerulare. Questo è il primo passo nella formazione dell’urina e nel processo di purificazione del sangue da rifiuti e tossine.

164
Q

Funzione capsula bowman

A

La capsula di Bowman riceve il filtrato glomerulare.

L’acqua e le molecole a basso peso molecolare attraversano le pareti dei capillari e passano all’interno della capsula di Bowman, mentre i soluti a peso molecolare elevato e le cellule rimangono nel sangue.

La composizione del filtrato glomerulare quindi è simile a quella del plasma ematico a eccezione del fatto che è privo di soluti a elevato peso molecolare come le proteine. Il filtrato glomerulare (detto anche ultrafiltrato)
rappresenta oltre il 10% del volume di sangue che ha attraversato il glomerulo ed è composto di acqua, ioni, glucosio, amminoacidi, urea e altri composti organici a basso peso molecolare.

165
Q

Cosa è l ultra filtrato

A

filtrato glomerulare (detto anche ultrafiltrato)
rappresenta oltre il 10% del volume di sangue che ha attraversato il glomerulo ed è composto di acqua, ioni, glucosio, amminoacidi, urea e altri composti organici a basso peso molecolare.

166
Q

Come è fatto il glomerulo ?

A

Il glomerulo - un gomitolo di capillari - è il sito dove avviene la filtrazione del san-gue. La velocità di filtrazione glomerulare è elevata sia perché la pressione del sangue nei capillari del glomerulo è insolitamente alta sia perché i capillari del glomerulo, insieme con il loro rivestimento di podociti, sono più permeabili della maggior parte degli altri letti capillari dell’organismo. L’acqua e le molecole a basso peso molecolare attraversano le pareti dei capillari e passano all’interno della capsula di Bowman, mentre i soluti a peso molecolare elevato e le cellule rimangono nel sangue.

167
Q

Cosa è il meccanismo di moltiplicazione controcorrente e a cosa serve ?

A

Il meccanismo di moltiplicazione controcorrente è un processo chiave che si verifica all’interno del nefrone, l’unità funzionale del rene, ed è fondamentale per la concentrazione dell’urina e il mantenimento dell’omeostasi del corpo. Questo meccanismo coinvolge il passaggio di fluidi attraverso le strutture renali e la creazione di gradienti osmotici che consentono al rene di concentrare l’urina. Ecco come funziona il meccanismo di moltiplicazione controcorrente:

Ansa di Henle: La moltiplicazione controcorrente avviene principalmente nell’ansa di Henle, una parte del nefrone che si trova tra il tubulo prossimale e il tubulo distale. L’ansa di Henle è suddivisa in una porzione discendente e una porzione ascendente.
Creazione di Gradienti Osmotici:
Porzione Discendente: La porzione discendente dell’ansa di Henle è permeabile all’acqua ma non al sodio e ad altri soluti. Quando il filtrato glomerulare passa attraverso questa parte, l’acqua viene riassorbita e il filtrato diventa ipertonico rispetto all’ambiente circostante. Ciò significa che la concentrazione di soluti nel filtrato aumenta man mano che l’acqua viene riassorbita.
Porzione Ascendente: La porzione ascendente dell’ansa di Henle è suddivisa in una parte sottile e una parte spessa. La parte sottile è permeabile al sodio ma non all’acqua, mentre la parte spessa è permeabile al sodio ma non all’acqua. Ciò consente il riassorbimento attivo del sodio e la creazione di un ambiente ipotonico nell’interstizio renale (spazio circostante all’ansa di Henle). Questo significa che l’ambiente circostante ha una concentrazione più bassa di soluti rispetto al filtrato nell’ansa di Henle.
Scambio Controcorrente nei Vasa Recta: I vasa recta sono i vasi sanguigni specializzati che circondano l’ansa di Henle. Questi vasa recta mantengono un flusso controcorrente rispetto all’ansa di Henle. Mentre il filtrato nell’ansa di Henle si muove in direzioni opposte (discendente e ascendente), il sangue nei vasa recta si muove in senso contrario. Questo permette al sangue di assorbire l’acqua e i soluti dall’interstizio renale senza dissipare il gradiente osmotico precedentemente creato. In altre parole, impedisce la perdita di concentrazione osmotica.
In questo modo, il meccanismo di moltiplicazione controcorrente renale consente ai reni di concentrare l’urina e di regolare l’equilibrio idrico del corpo. La creazione di gradienti osmotici e il movimento controcorrente dei fluidi nell’ansa di Henle e nei vasa recta sono essenziali per questo processo

168
Q

Come avviene il riassorbimento di acqua nel rene ?

A

L’acqua viene riassorbita nel rene principalmente attraverso il processo di riassorbimento tubulare, che avviene nei tubuli renali, in particolare nel tubulo prossimale e nella parte discendente dell’ansa di Henle. Il riassorbimento dell’acqua è un passo cruciale per regolare il bilancio idrico del corpo e per concentrare o diluire l’urina. Ecco come avviene il riassorbimento dell’acqua nel rene:

Tubulo Prossimale: Il tubulo prossimale è la prima parte del sistema tubulare dei nefroni. Qui, l’acqua è riassorbita passivamente attraverso le pareti dei tubuli grazie all’osmosi. La membrana cellulare delle cellule tubulari prossimali è altamente permeabile all’acqua, consentendo alle molecole d’acqua di seguire il gradiente di concentrazione e passare dalle urine nei tubuli al sangue nei capillari peritubulari. Questo processo riassorbe la maggior parte dell’acqua filtrata e delle sostanze nutritive utili.
Ansa di Henle: La parte discendente dell’ansa di Henle è altamente permeabile all’acqua ma non al sodio e ad altri soluti. Questo permette all’acqua di essere riassorbita nel fluido interstiziale circostante, creando un ambiente ipertonico all’interno del tubulo. La parte ascendente dell’ansa di Henle, in particolare la parte spessa, è permeabile al sodio ma non all’acqua. Questo consente il riassorbimento attivo del sodio nell’interstizio, contribuendo ulteriormente a creare un ambiente ipertonico nell’interstizio.
Tubulo Distale e Dotti Collettori: Nel tubulo distale e nei dotti collettori, l’acqua può essere ulteriormente riassorbita o lasciata nell’urina in base alle esigenze del corpo. L’ormone antidiuretico (ADH) regola il riassorbimento dell’acqua in queste regioni. L’ADH aumenta la permeabilità dell’acqua nelle cellule dei dotti collettori, consentendo il riassorbimento dell’acqua e la concentrazione dell’urina quando l’organismo ha bisogno di conservare acqua.
Il riassorbimento dell’acqua nei tubuli renali è uno dei principali meccanismi attraverso cui i reni regolano il bilancio idrico e la concentrazione delle urine. Il processo è altamente regolato dalle esigenze dell’organismo e dagli ormoni coinvolti nel controllo del bilancio idrico.

169
Q

Quale tratto dei tubuli renali è impermeabile all acqua ?

A

I segmento spesso del tratto ascendente dell’ansa di Henle pompa NaCI fuori dal filtrato e nel liquido interstiziale, ma l’H,0 non la può seguire perché questa regione del tubulo è impermeabile all’acqua. Il pompaggio continuo di NaCI, che si verifica nel tratto ascendente, spesso instaura un gradiente di concentrazione
nel midollo renale.

170
Q

Cosa sono :
Nefridi
Pronefro
Mesonefro
Metanefro

A

Negli invertebrati il sistema escretore è
rappresentato dai
nefridi. In alcuni pesci compare il pronetro,
costituito da pochi nefroni che si aprono nel peritoneo. Negli anfibi c’è il mesonefro.
Il metanetro è il rene definitivo degli amnioti e, a differenza dei precedenti, non presenta
tracce di metameria.

171
Q

Quale parte del nefrone è sensibile all ormone ADH ?

A

Parte teminale del dotto collettore

172
Q

Analisi delle urine

A
173
Q

A quanto deve essere mantenuto il ph umano ?

A

7,35 - 7,45

174
Q

Come collaborano i reni al mantenimento del ph?

A

Se si alza (più basico )le cellule dei tubuli secernono bicarbonato e trattengono idrogeno

Se si abbassa riassorbono bicarbonato e secernono idrogeno

175
Q

Tipi di risposta immunitaria

A

SISTEMA IMMUNITARIO
Cellule e molecole

Immunità innata (aspecifica)
Innata
Non specifica
Rapida
Non tiene memoria

Immunità acquisita (specifica)
Si sviluppa durante la vita
Molto specifica
Lenta
Tiene memoria

176
Q

Meccanismi immunità aspecifica

A

La risposta immunitaria aspecifica è rapida , innata ma non tiene memoria .
È composta da meccanismi fisici :

  • peli
  • mucose
  • pelle
    -ciglia
  • succhi gastrici
  • ambiente acido vaginale
  • lacrime

E meccanismi chimici

Flora normale
Febbre: Risposta generalizzata dell’organismo che inibisce la proliferazione dei patogeni e accelera i processi di
riparazione.
Tosse, starnuti : Espellono i patogeni dalle vie respiratorie superiori.
Risposta infiammatoria
(comprende la trasudazione
del plasma sanguigno e di fagociti dal sangue) : Limita la diffusione dei patogeni ai tessuti circostanti; concentra le difese; digerisce patogeni e cellule morte;
rilascia mediatori chimici che attraggono fagociti e linfociti.

Fagociti (macrofagi e granulociti neutrofili) : Inglobano e distruggono i patogeni che penetrano nell’organismo.
Linfociti natural killer : Attaccano e lisano cellule infettate da virus o cancerose

.
Interferone :Vengono rilasciati da cellule infettate da virus per proteggere il tessuto sano dall’ infezione virale;
mobilizzano le difese specifiche.

Proteine del complemento
Lisano i microrganismi, aumentano la fagocitosi e contribuiscono alla risposta infiammatoria e a quella degli anticorpi.

177
Q

Cosa contiene il pus

A

Liquido interstiziale, granulociti e macrofagi morti o morenti, batteri
costituiscono una sostanza giallastra,
densa, chiamata pus. In alcuni casi l’infiammazione può coinvolgere l’intero organismo (risposta
sistemica) con comparsa di febbre per l’azione dell’interleuchina- ,
secreta dai macrotagi
che agisce sul centro regolatore della temperatura dell’ipotalamo,
modificandone la regolazione.

178
Q

Processo infiammatorio

A

Riconoscimento del Danno o dell’Agente Patogeno: Il processo inizia quando il sistema immunitario riconosce la presenza di un danno tissutale o di agenti patogeni, come batteri, virus o altre sostanze straniere. Questo riconoscimento avviene grazie a molecole chiamate pattern recognition receptors (PRR) che identificano segnali molecolari associati al danno.
Rilascio di Citochine: Una volta riconosciuto il pericolo, le cellule immunitarie rilasciano citochine pro-infiammatorie, come l’interleuchina-1 (IL-1) e il fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-alfa). Queste citochine promuovono l’infiammazione attirando altre cellule immunitarie verso il sito del danno.
Vasodilatazione e Permeabilità Vascolare: Le citochine provocano la vasodilatazione delle arterie e l’aumento della permeabilità dei vasi sanguigni nella zona interessata. Questo porta all’accumulo di sangue e fluidi nell’area danneggiata, causando il gonfiore, il calore e il rossore tipici dell’infiammazione.
Migrazione delle Cellule Immunitarie: Le citochine attraggono le cellule immunitarie, come neutrofili e macrofagi, nel sito dell’infiammazione. Queste cellule lavorano per rimuovere i detriti cellulari e gli agenti patogeni.
Fagocitosi: Le cellule immunitarie, in particolare i neutrofili e i macrofagi, inglobano e distruggono i detriti cellulari, batteri o altri patogeni. Questo è un passo cruciale nella risoluzione dell’infiammazione.
Riparazione del Tessuto: Dopo che il danno è stato rimosso e gli agenti patogeni sono stati distrutti, il corpo inizia il processo di riparazione del tessuto danneggiato. Questo può comportare la proliferazione delle cellule e la produzione di nuovi vasi sanguigni.
Risoluzione dell’Infiammazione: Una volta che il tessuto è stato riparato, il sistema immunitario inizia a rilasciare citochine anti-infiammatorie per spegnere l’infiammazione e ripristinare l’omeostasi.

179
Q

Cosa attiva la febbre in caso di risposta immunitaria aspecifica

A

dell’interleuchina- ,
secreta dai macrotagi
che agisce sul centro regolatore della temperatura dell’ipotalamo,
modificandone la regolazione.

180
Q

Quali sono i principali gruppi di citochine

A

principali gruppi di citochine sono:
• interferoni, prodotti dai macrofagi, dai fibroblasti e dai leucociti, inibiscono la replicazione dei virus, stimolano l’attività dei macrofagi e attivano le cellule natural killer (NK), grossi
linfociti prodotti dal midollo osseo, che, attraverso la produzione di perforine, proteine che
distruggono la membrana plasmatica, uccidono le cellule tumorali e quelle infettate da virus;,
• interleuchine, prodotte da macrofagi e linfociti;

• fattori di necrosi tumorale (TNF), prodotti da macrofagi e linfociti T, agiscono nell’infiam-

181
Q

Cosa sono le proteine del complemento

A

Il complemento è costituito da 30 proteine del plasma antimicrobiche, molte delle quali sono
dotate di attività enzimatica e, agendo con reazioni a cascata, danno origine a proteine con diverse funzioni:

• alcune, inserendosi nella parete delle cellule, ne causano la lisi;
• altre attraggono i globuli bianchi verso il luogo dell’infezione; altre aumentano l’infiamma-zione, stimolando la produzione di istamina.

• altre, aderendo alla superficie dei batteri, li rendono più facilmente fagocitabili dai macrofagi e dai granulociti neutrofili;

182
Q

Cosa sono gli anticorpi

A

Gli anticorpi appartengono a una classe di proteine definite immunoglobuline. Esistono diversi tipi di immunoglobuline, ma tutte sono costituite da quattro catene polipeptidiche e hanno la forma di una Y. In ciascuna molecola di immunoglobulina, due di tali polipeptidi corrispondono a catene leggere identiche tra loro e le altre due a catene pesanti, anch’esse identiche. Le singole catene sono reciprocamente unite da ponti disolfuro. Ogni catena poli-
peptidica comprende inoltre una regione costante e una regione variabile.
Le sequenze amminoacidiche delle regioni costanti sono simili nelle diverse immunoglob-uline, e determinano la classe dell’anticorpo.

183
Q

Cosa è l aptene

A

L’aptene è una molecola che induce una risposta immunitaria solo se è legata a una molecola più grande, che funga da trasportatore
con proprietà
immunogeniche. Da solo non è in grado di stimolare il sistema immunitario.

184
Q

Quali sono le classi di anticorpi

A

IgM (Immunoglobulina M): Gli anticorpi IgM sono i primi ad essere prodotti in risposta a un’infezione. Sono spesso presenti in grandi quantità all’inizio di una risposta immunitaria. Sono molto efficaci nell’attivare il sistema del complemento, un gruppo di proteine del siero che aiutano a distruggere i patogeni.
IgG (Immunoglobulina G): Gli anticorpi IgG sono gli anticorpi più abbondanti nel corpo e sono responsabili della protezione a lungo termine contro le infezioni. Possono attraversare la placenta, fornendo immunità passiva al neonato.
IgA (Immunoglobulina A): Gli anticorpi IgA sono prevalentemente presenti nelle secrezioni mucose, come saliva, lacrime e muco. Sono importanti per la difesa delle superfici mucose del corpo.
IgE (Immunoglobulina E): Gli anticorpi IgE sono coinvolti principalmente nelle reazioni allergiche e nelle difese contro i parassiti. Sono presenti in piccole quantità nel sangue.
IgD (Immunoglobulina D): Gli anticorpi IgD svolgono un ruolo meno compreso, ma si trovano principalmente sulla superficie dei linfociti B, dove possono svolgere un ruolo nella regolazione della risposta immunitaria

185
Q

Funzione amilasi salivare

A

L’amilasi idrolizza l’amido, liberando molecole di maltosio (un disaccaride) e destrine (oligosaccaridi). L’azione dell’amilasi è ciò che rende un pezzo di pane o un cracker masticato leggermente dolci, se li tieni a sufficienza in bocca.

186
Q

Cosa si intende per risposta immunitaria umorale ?

A

La risposta immunitaria umorale è uno dei due principali rami della risposta immunitaria adattiva (o specifica) del sistema immunitario. Questo tipo di risposta coinvolge principalmente gli anticorpi, che sono proteine prodotte dai linfociti B (o cellule B) in risposta a una minaccia, come un’infezione da parte di un patogeno, come un batterio o un virus.

Ecco come funziona la risposta immunitaria umorale:

Riconoscimento dell’Antigene: Quando il sistema immunitario riconosce la presenza di un antigene, che è una molecola straniera o estranea, come un componente di un patogeno, i linfociti B vengono attivati. Gli antigeni possono essere proteine, zuccheri o altre molecole strutturali.
Attivazione dei Linfociti B: I linfociti B riconoscono specificamente l’antigene e vengono attivati per produrre anticorpi contro di esso.
Produzione di Anticorpi: I linfociti B attivati iniziano a produrre anticorpi specifici per l’antigene. Gli anticorpi sono proteine a forma di Y che hanno siti di legame specifici per l’antigene. Questi anticorpi circolano nel sangue e si legano all’antigene per neutralizzarlo o marcarlo per la distruzione da parte delle cellule del sistema immunitario.
Eliminazione dell’Antigene: Gli anticorpi possono neutralizzare gli antigeni in vari modi, ad esempio impedendo loro di entrare nelle cellule ospiti o distruggendoli direttamente. Inoltre, gli anticorpi possono attivare il sistema del complemento, che è un complesso di proteine del sangue che contribuisce a distruggere i patogeni.
Memoria Immunologica: Dopo la risoluzione dell’infezione, alcune delle cellule B attivate si trasformano in cellule di memoria B. Queste cellule mantengono la memoria dell’antigene e consentono al sistema immunitario di rispondere più rapidamente e in modo più efficace in caso di reinfezione da parte dello stesso patogeno.
La risposta immunitaria umorale è particolarmente efficace contro patogeni che si trovano all’esterno delle cellule del corpo, come i batteri circolanti o i virus extracellulari. Gli anticorpi hanno un ruolo chiave nella prevenzione dell’infezione da questi tipi di patogeni.

187
Q

Cosa si intende per risposta immunitaria cellulo mediata ?

A

a risposta immunitaria cellulo-mediata è uno dei due principali rami della risposta immunitaria adattiva o specifica del sistema immunitario, l’altro essendo la risposta immunitaria umorale. Questa risposta coinvolge principalmente le cellule del sistema immunitario, come i linfociti T, invece degli anticorpi. La risposta immunitaria cellulo-mediata è mirata principalmente al controllo e all’eliminazione di cellule infettate da patogeni, come virus o cellule tumorali. Ecco come funziona:

Presentazione dell’Antigene: Quando una cellula è infettata da un patogeno, come un virus, essa processa pezzi di antigeni virali e li presenta sulla sua superficie attraverso molecole chiamate complessi maggiore istocompatibilità (MHC). Questi complessi MHC permettono alle cellule del sistema immunitario di riconoscere le cellule infettate.
Attivazione dei Linfociti T: I linfociti T, che sono una classe di globuli bianchi, hanno recettori specifici che possono riconoscere gli antigeni presentati sulle cellule infette. Quando un linfocita T riconosce un antigene appropriato, si attiva e comincia a proliferare.
Distruzione delle Cellule Infettate: Una volta attivati, i linfociti T possono svolgere diverse funzioni per eliminare le cellule infettate. Ciò può includere l’attivazione dei linfociti T citotossici (CTL), che rilasciano sostanze chimiche che inducono la morte cellulare programmata (apoptosi) nelle cellule bersaglio infettate. Inoltre, i linfociti T possono attivare i macrofagi, che sono cellule del sistema immunitario in grado di fagocitare e distruggere le cellule infette.
Memoria Immunologica: Dopo la risoluzione dell’infezione, alcune delle cellule T attivate si trasformano in cellule di memoria T. Queste cellule mantengono la memoria degli antigeni e consentono al sistema immunitario di rispondere più rapidamente e in modo più efficace in caso di reinfezione da parte dello stesso patogeno.
La risposta immunitaria cellulo-mediata è essenziale per il controllo di infezioni virali, la distruzione di cellule tumorali e la difesa contro alcune infezioni batteriche e fungine. È una parte fondamentale della risposta immunitaria adattiva e collabora con la risposta immunitaria umorale per proteggere il corpo dalle minacce.

188
Q

Cosa è l’immunità passiva?

A

Esiste anche una immunità passiva: è dovuta al trasferimento di anticorpi dall’individuo
che li ha prodotti a un altro soggetto. È un’immunità temporanea e non mantiene memoria lè quella indotta per esempio dal siero antivipera).

189
Q

Come funziona un vaccino ?

A

Un vaccino può essere costituito da patogeni vivi la cui virulenza è attenuata con calore o soStanze chimiche, o patogeni morti o da loro subunità in grado di attivare una risposta immunitaria (si parla anche di vaccini attenuati, morti e a subunità; se ottenuti con tecniche di DNA ricombinante, si usa il termine di vaccini ricombinanti).
I vaccini stimolano la produzione di anticorpi e di cellule della memoria. Per questo il loro effetto è duraturo.

190
Q

Cosa è una reazione allergica ?

A

La reazione allergica si manifesta quando l’organismo reagisce in modo eccessivo (si dice che ipersensibile) al contatto con ‘antigene.
Esistono due tipi di reazioni allergiche: l’ipersensibilità immediata e l’ipersensibilità ritardata

191
Q

Come avviene una reazione allergica?

A

Sensibilizzazione: Nella prima esposizione all’allergene, il sistema immunitario riconosce l’allergene come una minaccia e produce specifici anticorpi chiamati immunoglobuline E (IgE) per combatterlo. Questi anticorpi si legano ai mastociti e ai basofili, tipi di cellule del sistema immunitario.
Seconda esposizione: Successivamente, in una successiva esposizione all’allergene, gli IgE legati alle cellule del sistema immunitario riconoscono l’allergene e scatenano una risposta allergica. Gli allergeni comuni includono polline, peli di animali, punture di insetti, cibi, farmaci e altri.
Rilascio di mediatori chimici: Quando gli IgE riconoscono l’allergene, le cellule immunitarie liberano mediatori chimici, come l’istamina, che causano i sintomi allergici. Questi mediatori provocano l’infiammazione, la vasodilatazione e la contrazione dei muscoli lisci, portando a sintomi come prurito, gonfiore, starnuti, tosse, congestione nasale, eruzione cutanea e, in casi gravi, reazioni anafilattiche potenzialmente mortali.
Risposta allergica: La risposta allergica può variare da lieve a grave. In casi più gravi, una reazione anafilattica può portare a sintomi gravi come difficoltà respiratoria, calo della pressione sanguigna, gonfiore del viso e minaccia di vita. Queste reazioni richiedono un intervento medico immediato con epinefrina.

192
Q

Cosa sono i virus ?

A

I virus ; le cui dimensioni sono tra 20 e 200 nm, non sono cellule . Sono formati da un acido nucleico e da alcune proteine. I virus, inoltre, non eseguono funzioni metaboliche, non sono completamente indipendenti e non sono in grado di riprodursi autonomamente: sono infatti parassiti intracellulari obligati, cioè si sviluppano e si riproducono soltanto all’interno delle cellule di determinati ospiti, che possono essere animali, vegetali, funghi, protisti o procarioti.
Per riprodursi, i virus utilizzano gli apparati della cellula ospite, di solito distruggendola. Al termine del processo la cellula libera le particelle virali figlie, che andranno a infettare nuove
cellule ospiti.

193
Q

Cosa sono i virioni ?

A

All’esterno delle cellule ospiti, i virus si presentano sotto forma di particelle singole, definite virioni.
Un virione, l’unità fondamentale del virus, è formato da un acido nucleico avvolto da un capside, un rivestimento costituito da una o più proteine. L’acido nucleico costituisce il genoma del virione e può essere DNA oppure RNA.

194
Q

Cosa sono i prioni ?

A

prioni sono agenti infettivi di natura
proteica, causa di malattie come l’encefalopatia
spongiforme;

I prioni sono agenti infettivi insoliti e altamente patogeni che differiscono dai virus, batteri e funghi. Ciò che li rende distintivi è il fatto che non contengono acidi nucleici, come il DNA o l’RNA, ma sono costituiti principalmente da proteine. Queste proteine “mutate” o “anormali” possono provocare malattie neurodegenerative gravi nei mammiferi, compreso l’uomo.

Il nome “prione” deriva da “proteinaceous infectious particle” (particella infettiva proteica). Il prione più noto è il prione della scrapie, che è stato inizialmente identificato in pecore affette da scrapie, una malattia neurodegenerativa. Tuttavia, il prione è stato successivamente collegato ad altre malattie umane e animali, tra cui la malattia di Creutzfeldt-Jakob, il morbo di Alzheimer e la malattia della mucca pazza (encefalopatia spongiforme bovina).

Il meccanismo di azione dei prioni coinvolge la conversione di proteine normali presenti nel cervello in forme anomale, creando così una catena di eventi patologici che porta a danni cerebrali significativi. Queste proteine anomale accumulano e formano aggregati insolubili chiamati placche proteiche, che interferiscono con la normale funzione del cervello.

Le malattie causate dai prioni sono spesso fatali, progressivamente degenerative e non hanno una cura efficace. La ricerca sui prioni è complessa e in corso, poiché comprendere come queste proteine anormali agiscano è fondamentale per sviluppare trattamenti potenziali. Le malattie prioniche sono considerate tra le malattie neurodegenerative più misteriose e devastant

195
Q

Cosa sono i viroidi?

A

viroidi sono agenti infettivi simili ai virus, costituiti da molecole di RNA
circolari, senza capside.

Infettano le piante

196
Q

Cosa sono i virus a ciclo litico ?

A

• Il virus compie un ciclo litico, cioè si riproduce immediatamente, uccidendo la cellula ospite che va incontro a lisi (si rompe), liberando la progenie del fago. Un virus che si riproduce esclusivamente attraverso il ciclo litico viene definito virulento.
Dopo che un virus virulento si è legato a un batterio e vi ha iniettato il proprio acido nucleico, quest’ultimo assume il controllo dell’attività metabolica dell’ospite.

197
Q

Cosa significa che il virus è virulento ?

A

Un virus che si riproduce esclusivamente attraverso il ciclo litico viene definito virulento.

198
Q

Cosa significa virus a ciclo lisogeno ?

A

virus compie un ciclo lisogeno, cioè posticipa la riproduzione inserendo il proprio acido nucleico nel genoma della cellula ospite. In questo caso il batterio infettato non va incontro a lisi e ospita, invece, l’acido nucleico virale nel proprio genoma. Nei batteri lisogeni il DNA fagico si integra nel cromosoma batterico.
A volte, un batterio lisogeno può essere indotto ad attivare il proprio profago. Tale attivazione
nuove particelle virali.
dà origine a un ciclo litico, in cui il profago abbandona il cromosoma batterico e produce

199
Q

Cosa sono i virus con rivestimento ?

A

Virus animali che possiedono una membrana derivata da quella cito plasmatica ospite precedentemente infettata

200
Q

Come può entrare in virus nella cellula ospite animale ?

A

Alcuni virus animali fanno ciclo litico come quello dei batteriofagi

• per endocitosi quando il virus, con o senza rivestimento, viene inglobato dalla cellula e, giunto all’interno, si libera e si attiva;
• per fusione tra la membrana cellulare e il rivestimento virale, ovviamente solo se il virus lo possiede

201
Q

Cosa è un provirus?

A

DNA virale integrato in un cromosoma di una cellula eucariotica è chiamato provirus.

Il provirus risiede stabilmente nel genoma ospite attivandosi di tanto in tanto per produrre nuovi virus

202
Q

Cosa sono gli organi linfoidi e come si dividono ?

A

organi linfoidi primari comprendono:
• il timo (maturazione linf. T)
> il midollo osseo rosso (maturazione linf. B)
Qui è dove i linfociti acquisiscono la capacità di esprimere recettori per l’antigene e raggiungono la maturità.
Gli organi linfoidi secondari comprendono:
• i linfonodi
• la milza
• le tonsille
• le placche di Peyer
Qui hanno inizio e si sviluppano le risposte agli antigeni.

203
Q

Cosa è un retrovirus ?

A

Il virus penetra nella cellula per fusione diretta tra il rivestimento virale e la membrana plasmatica dell’ospite. La caratteristica peculiare del ciclo vitale dei retrovirus è la sintesi di DNA guidata dall’RNA. Questo processo, catalizzato dall’enzima virale trascrittasi inversa, produce un provirus a DNA formato da cDNA (DNA complementare, trascritto a partire dal genoma a RNA), che rappresenta la forma sotto cui il genoma virale si integra nel DNA della cellula ospite.

204
Q

Quali organi controllano l omeostasi ?

A

Sistema nervoso ed endocrino , sotto guida di ipotalamo i cui assiti terminano nel lobo posteriore dell ipofisi (quest ultima regola molti ormoni )

205
Q

Quali sono gli ormoni a azione locale ?

A

Gli ormoni a azione locale si definisco
- para crini: su cellule bersaglio vicine
- autocrini : sulla cellula che li ha rilasciati

206
Q

Natura chimica degli ormoni

A

Gli ormoni sono sempre molecole di piccole dimensioni e possono avere composizione molto varia. La composizione condiziona le modalità di riconoscimento e di azione sulle cellule bersa-
glio. Possiamo dividere gli ormoni in tre categorie chimiche:
1. Gli ormoni peptidici sono proteine oppure brevi catene polipeptidiche. Queste molecole sono idrosolubili e di conseguenza possono essere trasportate nel sangue, ma non possono attraversare facilmente le membrane cellulari ricche di lipidi.
2. Gli ormoni steroidei derivano dalla molecola del colesterolo. Essendo liposolubili, questi ormoni attraversano con facilità le membrane cellulari e diffondono fuori dalle cellule che li sintetizzano senza essere impacchettati in vescicole. Dal momento che non sono solubili nel sangue, una volta in circolo devono legarsi a specifiche proteine di trasporto per poter raggiungere le cellule bersaglio.
3. Gli ormoni derivanti da amminoacidi sono molecole formate da singoli amminoacidi, spesso modificati e uniti ad altri gruppi. Alcuni di essi sono idrosolubili mentre altri sono liposolubili; di conseguenza, le modalità del loro rilascio dalle cellule variano in base a questo aspetto.
L
Anche se la risposta dipende dalla natura della cellula bersaglio, il meccanismo di azione dellormone dipende dalla sua natura chimica: gli ormoni liposolubili agiscono diversamente rispetto agli ormoni idrosolubili. Infatti, la struttura chimica degli ormoni è correlata alla posizio-neche loro specifici recettori occupano nella cellula. Esaminiamo i due meccanismi di azione.

207
Q

Cosa è l amp ciclico ?

A

L’AMP ciclico interviene nel funzionamento degli ormoni idrosolubili che non potendo attraversare la membrana
citoplasmatica attivano l’enzima che lo produce.
L’AMP trasmette il segnale all’interno della cellula e a sua volta attiva le chinasi, enzimi che attivano una cascata di foforilazioni.
Funziona come secondo messaggero.

208
Q

Cosa è l rna policistronico

A

L’RNA policistronico è un tipo di RNA che si trova in certi organismi, come i virus e alcuni batteri, e ha la particolarità di contenere più di un gene lungo la sua sequenza. Questi geni sono disposti in modo contiguo e codificano proteine diverse. La trascrizione di un RNA policistronico produce un unico RNA che può essere tradotto in diverse proteine tramite il processo di traduzione.

209
Q

Proicipali ormoni umani

A
210
Q

Meccanismo di azione di ormoni liposolbili

A

Gli ormoni liposolubili comprendono:
•ormoni steroidei (derivati dal colesterolo)
• ormoni tiroidei (derivanti dall’amminoacido tirosina legato ad atomi di iodio)

Gli ormoni liposolubili, in circolo, sono legati a specifiche proteine di trasporto. Una volta raggiunta la cellula bersaglio, fali ormoni diffondono al suo interno attraverso la membrana plasmatica, legandosi ai recettori specifici che si trovano nel citoplasma o nel nucleo della cellula bersaglio.

complesso ormone-recettore si lega al DNA in corrispondenza
di specifici geni che vengono attivati o disattivati

DNA viene trascritto in mRNA che dirige la sintesi di specifiche proteine nei ribosomi e le proteine prodotte modificano l’attività della cellula provocando, in tal modo, la risposta all ormone

211
Q

Meccanismo di azione di ormoni idrosolubili

A

L’ormone insulina non penetra nelle cellule, ma si lega a un recettore proteico che possiede due copie di due diverse subunità polipeptidiche (due a e due ß). Quando due molecole di insulina si legano alle subunità extracellula-
ri a del recettore, le subunità ß subiscono un cambiamento conformazionale che le trasforma in una proteina chinasi, cioè in un enzima che catalizza il trasferimento di un gruppo fosfato dall’ATP a specifiche proteine bersaglio. La fo-sforilazione modifica la conformazione e l’attività delle proteine bersaglio, le quali danno inizio alla risposta cellulare all’insulina, tra cui l’inserimento nella membrana plasmatica di trasportatori del glucosio, che permetteranno al monosaccaride di entrare nel citoplasma per diffusione facilitata.

212
Q

Ormoni da tessuti non endocrini lista

A

Cuore:
Il cuore produce l’ormone atriale natriuretico (ANP), coinvolto nella regolazione della pressione sanguigna e dell’equilibrio idrico.
Reni:
I reni secernono l’ormone eritropoietina (EPO), che stimola la produzione di globuli rossi nel midollo osseo.
Stomaco e Intestino Tenue:
Il tratto gastrointestinale rilascia diverse sostanze chiamate entericrine coinvolte nella regolazione della digestione e dell’assorbimento dei nutrienti.
Tessuto Adiposo:
Il tessuto adiposo può produrre ormoni chiamati adipochine, tra cui la leptina, coinvolta nella regolazione dell’appetito e del metabolismo.
Placenta:
Durante la gravidanza, la placenta produce vari ormoni come l’ormone gonadotropina corionica umana (hCG) e l’estrogeno.
Tessuti Nervosi:
Alcuni neuroni, specialmente quelli dell’ipotalamo, producono neuroormoni che influenzano la secrezione di ormoni da parte delle ghiandole endocrine.

Gastrima (cellule G)

213
Q

Come viene controllata l’attività secretoria ormonale?

A

L’attività di secrezione di tutte le ghiandole endocrine non è continua, ma viene modulata in relazione a fattori che variano da ormone a ormone. Le ghiandole endocrine, infatti, non si attivano da sole, ma in risposta a stimoli di varia natura:
• La maggior parte delle ghiandole viene attivata da ormoni prodotti da altre ghiandole. In genere il controllo parte dall’ipotalamo che stimola l’ipofisi, la quale a sua volta stimola un’altra ghiandola. Ciò accade per esempio nel caso della tiroide e delle gonadi.
• Altre ghiandole endocrine invece vengono stimolate da sostanze disciolte nel sangue: quando la concentrazione si modifica, la ghiandola risponde producendo l’ormone. Agiscono in questo modo il pancreas endocrino (la cui attività è regolata dalla glicemia) e le paratiroidi, che rispondono alle variazioni della calcemia.
In alcuni casi, infine, le ghiandole si attivano in risposta a un impulso elettrico prodotto da cellule nervose. E il caso delle cellule surrenali che secernono adrenalina quando vengono stimolate da segnali nervosi nelle situazioni di pericolo.

214
Q

Come avviene il meccanismo di regolazione ormonale chiamato feedback negativo ?

A

Indipendentemente dal tipo di stimolo che attiva la ghiandola, il controllo non è quasi mai uni-direzionale: di solito le ghiandole sono influenzate dalle molecole prodotte dalle loro cellule bersaglio tramite un meccanismo di feedback negativo. Il feedback negativo implica una serie di passaggi:
1. Lo stimolo attiva la ghiandola che secerne l’ormone;
2. Il tasso di ormone circolante aumenta e le cellule bersaglio rispondono;
3. L’aumento della concentrazione dell’ormone o la produzione di un segnale da parte delle cellule bersaglio inibisce l’attività della ghiandola che non produce più l’ormone.
Quando il tasso ematico di ormone scende sotto un certo livello, il segnale che stimola la ghiandola viene riattivato e il sistema riprende a funzionare. In questo modo la produzione dell’ormone avviene in modo ciclico e la ghiandola alterna fasi di attività a fasi di riposo.

215
Q

Ipofisi e ipotalamo

A

L’ipofisi è una piccola ghiandola accolta in una cavità del cranio proprio al di sopra della porzione posteriore del palato. L’ipofisi è costituita da una parte anteriore e una posteriore, che a sua volta è connessa tramite un peduncolo all’ipotalamo. Le due parti non solo svolgono funzioni differenti, ma hanno anche una diversa origine embrionale: la parte anteriore, detta anche adenoipofisi, origina dall’epitelio del cavo orale e produce ormoni sotto lo stimolo dell’ipotala-mo; la parte posteriore, o neuroipofisi, deriva dal tessuto nervoso e rilascia nel sangue ormoni
prodotti nell’ipotalamo.
La neuroipofisi non è una vera ghiandola, perché rilascia nella circolazione due ormoni pepti-dici che non produce, l’ormone antidiuretico e l’ossitocina, sintetizzati dalle cellule neurosecer-nenti dell’ipotalamo; poiché sono prodotti da cellule nervose, l’ADH e l’ossitocina sono considerati neurormoni.

216
Q

Quali sono i neurormonj dell ipotalamo che regolano la funzione della ipofisi anteriore ? Adenoipofisi

A

Tiretropo : TSH
Corticotropo:ACTH
Gonadotropo: LH, FSH
Lattotropo: Prolattina
Somatotropo : GH

“Ti Amo, Lo Faccio Per Gioco’ TSH, ACTH, LH, FSH, PRL, GH.

217
Q

Struttura e fusione della tiroide

A

ghiandola tiroide è posta davanti alla trachea ed è costituita da due lobi collegati da una regione detta istmo. La tiroide produce due tipi di ormoni: l’ormone tiroideo, che controlla l metabolismo cellulare, e la calcitonina che regola la calcemia, cioè il tasso di calcio presente nel sangue. Nel controllo della calcemia interviene anche l’ormone paratiroideo prodotto dalle paratiroidi, quattro piccole formazioni ghiandolari addossate simmetricamente alla superficie
dorsale della tiroide

La tiroide è formata da numerosi follicoli. Questa immagine al microscopio ottico mostra molti follicoli delimitati da cellule epiteliali (o tireociti); le cellule secernenti calcitonina (o cellule C) sono localizzate fra i tireociti e il connettivo di rivestimento del follicolo.

218
Q

Struttura e funzione delle ghiandole surrenali

A

Due , sopra ai reni sotto al diaframma

Divise in due parti :
- midollare : produce catecollamine, adrenalina, noradrenalina
- corticale : di natura epiteliale , produce ormoni steroidei quali mineralocorticoidi (aldosterone ) , glucocorticoidi (cortisolo ) , steroidi sessuali

219
Q

Chi produce insulina e glucagone ?

A

Entrambi prodotti dal pancreas endocrino , in particolare le isole di langherans .

Insulina è prodotta dalle cellule beta mentre il glucagone dalle alfa e la somatostatina dalle cellule delta

A: glucagone
B: insulina
D : somatostatina

220
Q

Viaggio del cibo e nomenclatura in ogni tratto

A

) Inizia nella bocca dove i cibi ammorbiditi dalla saliva. A questo punto, il cibo triturato e colmo di saliva si chiamerà bolo e verrà spinto dalla lingua attraverso la faringe, proseguendo giù per l’esofago.
2) Scende giù nello stomaco, un piccolo sacco che si dilata e si contrae grazie ai muscoli involontari (viscerali). Qui grazie all’azione dei succhi gastrici il bolo si trasforma in chimo.
Attraverso il piloro andrà giù nell’intestino.
3) Prosegue nell’intestino, un canale lungo sei metri. Nella prima parte, detta duodeno, il chimo si trasformerà in chilo grazie all’azione della bile, succo prodotto dal fegato, e dei succhi pancreatici, prodotti dal pancreas.
4) A questo punto il chilo passerà nell’intestino tenue, tubo rivestito dai villi intestinali, sporgenze ricche di vasi sanguigni. Qui avviene l’assorbimento del chilo da parte del sangue.
5) Le sostanze nutritive non assorbite si trasferiranno attraverso l’intestino crasso, organo in cui avviene l’assorbimento dell’acqua. Nella parte finale dell’intestino, chiamata retto, sono accumulate le sostanze non digerite, le feci, che verranno espulse attraverso l’ano.

221
Q

Cosa sono cardias e piloro

A

canale tramite cui l’esofago si collega allo stomaco è detto cardias, mentre l’orifizio che mette in collegamento stomaco e duodeno è detto piloro. La zona superiore assume il nome di piccola curvatura, mentre quella inferiore è definita grande curvatura.

222
Q

Cosa comprende l’apparato riproduttore maschile ?

A

Gonadi (testicoli)
Vie spermatiche (tubuli retti , rete testis, epididimo,vaso deferente,uretra)
Ghiandole annesse
Genitali esterni (testicoli)

Approfondimento vie spermatiche

Le vie spermatiche iniziano all’interno di ciascun testicolo con i tubuli seminiferi retti, piccoli canali deputati alla produzione degli spermatozoi (spermiogenesi) e alla loro escrezione. I tubuli si intrecciano quindi fino a formare la rete testis (o rete testicolare), formata da canali e lacune di varia grandezza. Dalla rete testicolare di ciascun testicolo partono dei dotti efferenti che raggiungono l’epididimo, piccolo corpo allungato – posto sul bordo posteriore-superiore del testicolo – che costituisce il tratto delle vie spermatiche compreso tra i condotti efferenti della rete testicolare e il dotto deferente (canale deputato al trasporto dello sperma). I funicoli o cordoni spermatici rappresentano il complesso del dotto deferente e dei vasi sanguigni e dei nervi che gli si affiancano nel suo decorso. I condotti eiaculatori, fondamentali per il trasporto dello sperma, attraversano la ghiandola prostatica e confluiscono nell’uretra prostatica.

L’uretra, che permette l’espulsione dello sperma al di fuori dell’organismo maschile, rappresenta infine l’ultimo tratto delle vie spermatiche (a esclusione della porzione iniziale, l’uretra rappresenta in realtà un condotto comune tra le vie spermatiche e quelle urinarie).

223
Q

Chi produce il fluido seminale ?

A

Vescichette seminali, prostata e ghiandole bulbouretrali

224
Q

Chi produce gli soermatozoi ?

A

Testicoli all’interno dei tubuli seminiferi

225
Q

A cosa serve il fluido seminale ?

A

Ricco di fruttosio e prostaglandine , prodotto dalle veschichette seminal , nutre e da energia agli spermatozoi

226
Q

Cosa è la prostata ?

A

Ghiandola il cui fluido basico neutralizza acidità delle vie spermatiche e produce un liquidò addensante per lo sperma

227
Q

Come avviene L erezione ?

A

Sna secerne ossido di azoti che fa rilassare le pareti delle arterie e aumenta il sangue che entra nel tessuto erettile

228
Q

Cosa sono i corpi cavernosi e spongiosi ?

A

Fanno parte del tessuto erettile del pene

corpi cavernosi e i corpi spongiosi sono due delle strutture anatomiche del pene nell’apparato riproduttivo maschile. Ecco una spiegazione di entrambi:

Corpi Cavernosi: I corpi cavernosi sono due strutture cilindriche all’interno del pene che si trovano sul lato superiore (dorsale) del pene. Sono composti da tessuto erettile che può riempirsi di sangue durante l’erezione. Questa è la parte del pene che diventa rigida e si ingrossa durante l’erezione, consentendo l’introduzione del pene nell’organo sessuale femminile durante il rapporto sessuale. I corpi cavernosi sono delimitati da un rivestimento di tessuto connettivo chiamato tunica albuginea.
Corpo Spongioso: Il corpo spongioso, o corpo spugnoso, è un’altra struttura all’interno del pene. È più piccolo dei corpi cavernosi ed è posizionato sulla parte inferiore (ventrale) del pene. Il corpo spongioso circonda l’uretra, il condotto che trasporta l’urina dalla vescica e che funge anche da passaggio per l’eiaculazione del seme durante l’atto sessuale. Durante l’erezione, il corpo spongioso può riempirsi di sangue, ma la sua funzione principale è quella di mantenere aperta l’uretra per consentire il passaggio dell’urina e del seme.

229
Q

Cosa sono le ghiandole bulbo uretrali ?

A

Bulb Lubr
Ale = acidità levati

Producono un secreto mucoso che lubrifica la cavità per facilitare il passaggio dello sperma e neutralizza l acidità dell uretra

230
Q

Cosa è l epididimo

A

Condotto connesso con L uretra attraverso il dotto deferente

Qui maturano gli spermatozoi e diventano mobili

All eiaculazione ci sono da 40 a 120 milioni di spermatozoi

231
Q

Cosa sono i testicoli ?

A

I testicoli sono due corpi ovoidali contenuti nello scroto (sacca avvolta da tessuto connettivo sospesa nella regione inguinale), formati da tubuli seminiferi costituiti da cellule spermatogeniche.

Verso la parte più esterna dei testicoli si trovano gli spermatogoni, verso il lume le cellule in vari stadi di maturazione.

232
Q

Come si arriva da cellula germinale a spermatozoi ?

A

Il processo di differenziazione degli spermatogoni negli spermatozoi coinvolge sia la mitosi che la meiosi. Ecco una panoramica del processo:

Mitosi degli Spermatogoni:
Gli spermatogoni sono le cellule staminali nella linea germinale maschile che si trovano nei tubuli seminiferi dei testicoli. Attraverso il processo di mitosi, gli spermatogoni si dividono per formare due tipi di cellule:
Spermatogoni di Tipo A: Continuano a subire mitosi per mantenere la popolazione di cellule staminali.
Spermatogoni di Tipo B: Subiscono differenziazione per formare cellule chiamate spermatociti primari.
Meiosi:
Gli spermatociti primari (diploidi) entrano nella meiosi, una forma di divisione cellulare che riduce il numero di cromosomi a metà. La meiosi comprende due divisioni: meiosi I e meiosi II.
Meiosi I: Gli spermatociti primari si dividono producendo due cellule chiamate spermatociti secondari, ciascuna con metà del numero di cromosomi del progenitore.
Meiosi II: Ogni spermatocita secondario si divide ulteriormente, producendo quattro spermatidi (cellule haploidi).
Differenziazione delle Spermatidi in Spermatozoi:
Le spermatidi subiscono una fase di differenziazione chiamata spermiogenesi per diventare spermatozoi funzionali.
Durante la spermiogenesi, le spermatidi sviluppano una testa contenente il nucleo genetico, un collare midollare e una coda. Il corpo midollare diventa il corpo centrale del futuro spermatozoo.
Maturazione negli Epididimi:
Gli spermatozoi immaturi si spostano dagli stadi più basali dei tubuli seminiferi attraverso il sistema del dotto deferente e maturano negli epididimi, acquisendo la capacità di motilità e la capacità di fecondare un ovulo.
In breve, il processo coinvolge la mitosi degli spermatogoni per mantenere la popolazione di cellule staminali e la meiosi per produrre spermatociti haploidi. Le spermatidi derivanti da questo processo subiscono poi una differenziazione per diventare gli spermatozoi maturi. Questo processo è essenziale per la produzione continua di spermatozoi nelle gonadi maschili.

233
Q

Cosa sono le cellule del sertoli ?

A

Avvolge nutre e protegge gli spermatozoi in maturazione

234
Q

Cosa sono le cellule di leydig

A

Sono nel tessuto tra i tubulibseminiferi e producono ormoni sessuali maschili

235
Q

Come è fatto uno spermatozoo maturo

A

Nucleo compatto , poco citoplasma , un mitocondrio.

Flagello , testa , segmento intermedio e collo

Il mitocondrio è nell intermedio

236
Q

A cosa serve il testosterone?

A

Sviluppo caratteri secondari sessuali (peli , barba , voce profonda )
Incremento tasso di crescita
Aumento muscolatura
Maturazione testicoli

237
Q

Cosa sono le tube di falloppio ?

A

Le tube uterine (note anche come tube di Falloppio) sono due canali lunghi una decina di centimetri che si estendono dalle ovaie all’utero. Esse presentano una apertura ondulante e sfrangiata che non è in diretto contatto con lovaia corrispondente: ciononostante le estroflessioni terminali, chiamate fimbrie, circondano parzialmente le ovaie, in modo che la tuba possa accogliere l’oocita quando viene espulso dal follicolo ovarico.
Nelle tube uterine ha luogo la fecondazione e le prime mitosi. Successivamente l’epitelio ciliato che ricopre la parete interna delle tube fa avanzare lentamente lo zigote verso l’utero.

238
Q

Cosa solo le ovaie

A

Le ovaie sono due piccoli corpi ovoidali collocati nella parte bassa dell’addome. Al loro interno, lungo la super-ficie, sono presenti numerosissimi follicoli ovarici con l’aspetto di piccole vescicole cave. Ogni follicolo contiene una cellula uovo immatura circondata da uno strato di cellule follicolari. Le cellule follicolari producono gli estrogeni.

239
Q

Dove vengono prodotti gli estrogeni

A

Cellule follicolari dell ovaio

240
Q

Cosa è la cervice ?

A

Restringimento o collo dell utero , al confine con la vagina

241
Q

Dove si impianta l’embrine ?

A

Endometrio uterino

242
Q

Come è fatto Lutero ?

A

Per rovesciata , collo (cervice ) verso la vagina .
Luogo di impianto dell embrione fecondano nelle tube e arrivato da epitelio ciliato .
Tre tessuti :
Endometrio: dove si attacca embrione
Miometrio : muscolare liscia
Perimetrio: esterno

243
Q

Cosa è la vagina ?

A

La vagina è un condotto che si apre all’esterno del corpo. Due serie di pieghe cutanee (gli organi genitali esterni) circondano l’apertura della vagina e quella dell’uretra, attraverso cui transita l’urina. Le pliche più interne, ricoperte da delicato epitelio, vengono dette piccole labbra; quelle più esterne, dai bordi più spessi, grandi labbra. La sua apertura esterna è ricoperta, in una donna vergine, da una membrana detta imene.

244
Q

Cosa sono oogoni?

A

Cellule staminali diploidi presenti nelle gonadi di embrioni femminili

245
Q

Cosa sono ooociti primari ?

A

Sono quiescenti , fermi in Profase 1 in meiosi 1 (ancora 2n)

246
Q

Cosa sono oociti secondari ?

A

Sono quelli che si formano alla riattiva azione della meiosi (pubertà ) , a fine meiosi avremo un oocita secondario (aploide ) e un corpo polare .

247
Q

Cosa è un ootide?

A

La cellula che si forma al termine della meiosi 2 dell’ ovocita secondario .
Si ottiene un ootide e un altro corpo polare

248
Q

Quanti ovociti primari maturano durante il ciclo mestruale ?

A

Da 6 a 12 ma dopo una settimana solo uno diventa oocita secondario , circondato da un cumulo ooforo

249
Q

Cosa è il cumulo ooforo?

A

Il cumulo ooforo è un rivestimento di cellule della granulosa in cui è contenuto l’ovocita primario circondato da una zona pellucida.

250
Q

Cosa è la zona pellucida?

A

Formata da glicoproteine , riconosce lo spermatozoo La zona pellucida è una membrana glicoproteica che avvolge l’uovo nei mammiferi. In particolare si tratta di un involucro primario (prodotto dall’oocita stesso durante l’oogenesi) posto tra la membrana plasmatica della cellula uovo e le cellule follicolari.

251
Q

Da cosa è formato il corpo luteo ?

A

Da cellule follicolari , e producono progesterone e estrogeni

252
Q

Cosa è il ciclo ovarico ?

A

Ciclo che porta allo sviluppo di oocita primario .

Dura 28 giorni , l’ovulazioen è il momento centrale e l ovocita secondario rimane 72 ore disponibile

Poi si forma il corpo luteo

253
Q

Cosa è il ciclo uterino ?

A

O ciclo mestruale
E lo ispessimento e sfaldamento delle pareti uterine
Inizia ispessimento 5 giorni prima di ovulazione e dura 9 giorni
Poi sfaldamento e mestruazioni (5 giorni )

254
Q

Differenza ovipari , ovovivipari, vivipari ?

A

Sono ovipari tutti gli uccelli, alcuni anfibi,
insetti, aracnidi,
molti rettili, i pesci e i monotremi, la cui femmina depone uova fecondate con crescita embrionale al di fuori dell’organismo materno.
Sono ovovivipari alcuni pesci (gli squali), alcuni rettili come la vipera e gli invertebrati, nei quali le uova sono incubate e si schiudono
dentro l’organismo
materno. Sono vivipari i mammiferi, alcuni rettili, qualche anfibio (la salamandra), alcuni artropodi e pesci. Qui lo sviluppo embrionale avviene all’interno della madre che nutre il feto.

255
Q

Cosa è l osteone e come è fatto ?

A

Componenti di un Osteone:
Canale di Havers:
Il centro di un osteone contiene un canale di Havers, un canale longitudinale che contiene vasi sanguigni e nervi, fornendo ossigeno e nutrienti alle cellule ossee.
Lamelle Concentriche:
Attorno al canale di Havers, ci sono lamelle concentriche di matrice ossea. La matrice ossea è costituita principalmente da cristalli di idrossiapatite, che conferiscono all’osso la sua durezza.
Lacune Osteoniche:
Le lacune osteoniche sono piccole cavità all’interno delle lamelle concentriche che ospitano gli osteociti, le cellule mature ossee. Gli osteociti sono responsabili del mantenimento e del rimodellamento della matrice ossea.
Canalicoli:
I canalicoli sono piccoli canali che collegano le lacune osteoniche e permettono agli osteociti di comunicare tra loro. Attraverso i canalicoli, gli osteociti possono scambiare nutrienti e segnali.
Lamina Cementante:
La lamina cementante circonda l’intero osteone, fornendo un confine tra osteoni adiacenti e contribuendo alla stabilità strutturale dell’osso.
Processo di Formazione di un Osteone (Osteogenesi):
Formazione della Matrice Ossea:
Gli osteoblasti, cellule ossee immature, secernono la matrice ossea ricca di collagene e minerali.
Inclusione degli Osteociti:
Gli osteoblasti intrappolati nella matrice ossea si differenziano in osteociti e vengono inclusi nelle lacune osteoniche.
Formazione dei Canalicoli:
Durante l’inclusione, gli osteociti estendono piccole proiezioni attraverso i canalicoli per comunicare e scambiare sostanze nutritive.
Aggiunta di Lamelle Concentriche:
Man mano che gli osteociti continuano a produrre nuova matrice ossea, si formano lamelle concentriche attorno al canale di Havers.
Gli osteoni sono organizzati in modo serrato negli ossi compatti, fornendo una struttura robusta e resistente, adatta a sostenere carichi meccanici e a proteggere gli organi vitali.

256
Q

Dove trovo nelle ossa lunghe il modlllo giallo e rosso ?
Cosa sono?

A

midollo osseo è una parte importante del sistema emopoietico, coinvolto nella produzione di cellule del sangue. Ci sono due tipi principali di midollo osseo: il midollo rosso e il midollo giallo.

Midollo Rosso Osseo:
Produzione: Il midollo rosso osseo è coinvolto principalmente nella produzione di cellule del sangue, inclusi globuli rossi (eritrociti), globuli bianchi (leucociti) e piastrine.
Posizione: Si trova nelle cavità delle ossa lunghe, come femore e omero, e nelle vertebre. Negli adulti, il midollo rosso è anche presente in parti più piccole di altre ossa.
Midollo Giallo Osseo:
Composizione: Il midollo giallo è costituito principalmente da adipociti (cellule adipose) e serve principalmente a immagazzinare grassi.
Produzione di Cellule del Sangue: In condizioni normali, il midollo giallo non è coinvolto attivamente nella produzione di cellule del sangue.
Posizione: Nel corso della vita, in particolare con l’invecchiamento, il midollo rosso può essere progressivamente sostituito dal midollo giallo. Il midollo giallo è più abbondante nelle ossa corte e nelle epifisi delle ossa lunghe.
È importante notare che, in risposta a determinate esigenze del corpo o a condizioni patologiche, il midollo giallo può essere convertito nuovamente in midollo rosso per aumentare la produzione di cellule del sangue. Questo fenomeno è noto come “conversione del midollo osseo”.

257
Q

Cosa è la spermiogenesi ?

A

Processo di sviluppo degli spermatidi.
Questi sono già aploidi ma devono maturare e sviluppare capacità di movimento .
È la fase finale dell spermatogenesi e avviene negli epididimi

258
Q

Cosa significa anficrino?

A

Anficrino : sia endocrino che esocrino

259
Q

Eventi dal rilascio di gonadotropine

A

Le gonadotropine, che includono l’ormone luteinizzante (LH) e l’ormone follicolo-stimolante (FSH), svolgono un ruolo fondamentale nel ciclo ovarico delle donne. Il ciclo ovarico è diviso in diverse fasi, ed è strettamente regolato dalle gonadotropine. Ecco come le gonadotropine influenzano il ciclo ovarico:

Fase Follicolare:
Fase Iniziale (Dai Giorni 1-14 approssimativamente):
FSH stimola la crescita e lo sviluppo dei follicoli ovarici nelle ovaie.
Il follicolo in crescita produce estrogeni, principalmente l’estradiolo.
Aumento di Estradiolo:
L’aumento di estradiolo esercita un feedback positivo sulla secrezione di FSH e LH.
Picco di LH:
Quando i livelli di estradiolo raggiungono un punto critico, si verifica un picco di LH, noto come picco di LH.
Ovulazione:
L’aumento repentino di LH scatena l’ovulazione, durante la quale il follicolo maturo rilascia l’ovocita (uovo) dalle ovaie.
Fase Luteale:
Formazione del Corpo Luteo:
Dopo l’ovulazione, la parte residua del follicolo si trasforma nel corpo luteo.
Il corpo luteo inizia a produrre progesterone.
Aumento di Progesterone ed Estradiolo:
Il corpo luteo produce progesterone ed estradiolo.
Questi ormoni preparano l’utero per l’impianto dell’ovulo fertilizzato.
Sequenza di Eventi (Se l’Uovo Non Viene Fertilizzato):
Se l’ovulo non viene fecondato, il corpo luteo regredisce e diminuiscono i livelli di progesterone ed estradiolo.
La diminuzione di questi ormoni porta alla mestruazione e al completamento del ciclo.
Ruolo delle Gonadotropine:
FSH: Stimola la crescita follicolare e la produzione di estradiolo.
LH: Induce l’ovulazione e favorisce la formazione e il mantenimento del corpo luteo.
Queste fasi e interazioni ormonali sono cruciali per la fertilità e la regolazione del ciclo mestruale nelle donne.

260
Q

Eventi nell ovaia (ciclo ovarico )

A
261
Q

Ormoni ovarici e ciclo uterino

A

Gli ormoni ovarici principali sono l’estrogeno e il progesterone. Durante la fase follicolare del ciclo ovarico, gli estrogeni vengono prodotti dai follicoli ovarici in crescita. L’estrogeno stimola la crescita dell’endometrio nell’utero e promuove la maturazione dei follicoli.

L’ovulazione è innescata da un picco di ormone luteinizzante (LH), che è provocato dall’aumento degli estrogeni. Dopo l’ovulazione, il follicolo ovarico svuotato si trasforma nel corpo luteo, che produce progesterone. Il progesterone prepara l’endometrio per l’impianto dell’ovulo fertilizzato e supporta una possibile gravidanza. Se la gravidanza non si verifica, il corpo luteo si degrada, i livelli di estrogeno e progesterone diminuiscono e inizia il ciclo mestruale.

In sintesi, gli estrogeni promuovono la crescita dell’endometrio e il maturare dei follicoli, mentre il progesterone prepara l’utero per la gravidanza e mantiene la fase luteale del ciclo ovarico.

262
Q

Quanto dura la gravidanza umana?

A

39 settimane

263
Q

Cosa sono i blastomeri ?

A

Cellule totipotenti fino a che diventano 8

264
Q

Cosa è il trofoblasto?

A

Rivestimento esterno embrione .
A 6 giorni si impianta in utero .
Vengono emessi i villi coriali che aumentano la superficie di contatto con il circolo sanguigno della madre.
A 8 giorni produce gonadotropina corionica che induce il corpo luteo a produrre progesterone

trofoblasto è un tessuto cellulare che serve a nutrire l’embrione. Dà origine alla placenta e ad altri annessi embrionali, ma non partecipa alla costituzione dell’embrione stesso.

Si tratta, dal punto di vista anatomico, della massa cellulare esterna della blastocisti, struttura che si forma nella prima parte del processo di embriogenesi, dopo la formazione del blastocele, prima dell’impianto.

265
Q

Quali sono le fasi di sviluppo embrionale ?

A

Le prime fasi di sviluppo dell’organismo umano comunque sono universalmente definite: zigote, morula, blastula e gastrula.

Le prime divisioni prendono il nome di segmentazione e si forma la morula.

La blastocisti si forma in associazione con il liquido prodotto dal trofoblasto .

La gastrulazione porta al differenziamento dei foglietti embrionali :
- endoderma
- ectoderma
- mesoderma

266
Q

Quali sono e Cosa origina dai 3 foglietti embrionali ?

A

Endoderma : più interno , dara origine al rivestimento degli apparato digerente e respiratorio pancreas e fegato

Ectoderma : strato più esterno e sarà origine a sistema nervoso organi di senso (occhi e orecchie ) strato epidermico della pelle e strutture annesse come peli unghie e ghiandole sudoripare e sebacee

Mesoderma : foglietto intermedio da origine a vasi e cuore muscoli e ossa

267
Q

Quali sono le membrane extra embrionali ?

A

L’amnios è la membrana più interna, che origina dalle cellule dell’epiblasto; essa cresce fino a circondare tutto ‘embrione e si riempie di un liquido, detto amniotico, che lo proteggerà fino al momento della nascita.
. Isacco vitellino è una struttura prodotta dalle cellule dell’ ipoblasto: produce le prime cellule del sangue e le progenitrici dei gameti.
Una tasca nella parete del sacco vitellino va a formare l’allantoide, che contribuisce alla formazione del cordone ombelicale (il quale collega l’embrione alla placenta) e della vescica em-brionale.
• La più esterna delle membrane extraembrionali è il corion. A partire dalla fine della seconda settimana, dalla superficie del corion si originano molte protuberanze chiamate villi coriali.
I villi coriali costituiscono la componente embrionale della placenta che racchiude l’intero embrione.

268
Q

Cosa fa la placenta ?

A

Nella maggior parte dei mammiferi, sostanze nutritive e cataboliti vengono scambiati tra sangue materno e fetale a livello della placenta, che si origina dal corion e dai tessuti della parete uterina.
La placenta svolge diverse funzioni di fondamentale importanza:
• favorisce il passaggio dei nutrienti dal sangue materno a quello fetale;
• permette gli scambi dei gas respiratori;
• consente l’eliminazione dei cataboliti attraverso la circolazione materna;
• partecipa alla regolazione endocrina delle funzioni connesse alla gravidanza: secerne
progesterone ed estrogeni dopo il terzo mese, quando il corpo luteo degenera.
Lembrione è collegato alla placenta tramite il cordone ombelicale. I vasi sanguigni embrionali invadono il tessuto della placenta formando i villi coriali. Il sangue materno scorre negli spazi che circondano i villi.

269
Q

Cosa è la neurolazione ?

A

Processo di differenziamento che avviene subito dopo alla gastrulazione .

Dopo la gastrulazione compaiono due nuove strutture :

  • la notocorda dal mesoderma che verrà sostituita dalla colonna vertebrale
  • il tubo neurale che si forma dalla fusione delle creste neurali originate dalla placca neurale (che si sviluppa dall’ ectoderma sovrastante la notocorda )

La neurulazione è un processo di organigenesi precoce rispetto agli altri organi

270
Q

Quando l’embriome diventa feto ?

A

Alla nona settimana l embrione diventa feto

271
Q

Quando inizia a battere il cuore dell embrione ?

A

Dalla quarta settimana

272
Q

Quale ormone aumenta le contrazioni uterine ?

A

Ossitocina rilasciata dalla ipofisi posteriore

273
Q

Come è diviso anatomicamente il sistema nervoso ?

A

Il sistema nervoso si divide in due parti principali: il sistema nervoso centrale (SNC) e il sistema nervoso periferico (SNP).

Sistema Nervoso Centrale (SNC):
Il SNC è costituito dal cervello e dal midollo spinale.
Il cervello è il centro di controllo del corpo, responsabile del pensiero, delle emozioni, delle funzioni motorie e sensoriali.
Il midollo spinale trasmette le informazioni tra il cervello e il resto del corpo e gestisce alcune funzioni riflessive.
Sistema Nervoso Periferico (SNP):
Il SNP si estende al di fuori del SNC e collega gli organi e i tessuti al sistema nervoso centrale.
Si suddivide ulteriormente in sistema nervoso somatico e sistema nervoso autonomo.
Il sistema nervoso somatico controlla le attività volontarie, come i movimenti muscolari volontari.
Il sistema nervoso autonomo regola le funzioni involontarie, come la frequenza cardiaca, la digestione e la respirazione.
In breve, il sistema nervoso centrale gestisce le funzioni cerebrali principali, mentre il sistema nervoso periferico connette il sistema centrale al resto del corpo, controllando sia le attività volontarie che quelle involontarie.

274
Q

Quali cellule rivestono l’assone ?

A

Nel sistema nervoso centrale le cellule che rivestono l’assone sono
gli oligodendrociti, mentre nel sistema nervoso periferico sono le cellule di Schwann.

275
Q

Cosa significa fibre mieliniche ?

A

L’assone può essere avvolto da una guaina mielinica, formata da particolari cellule gliali, le cellule di Schwann, che si avvolgono ripetutamente attorno all’assone (fibre mieliniche); gli assoni privi di guaina mielinica costituiscono le fibre amieliniche. La guaina mielinica si interrompe nei nodi di Ranvier.

276
Q

Cosa è il potenziale a riposo del neurone ?

A

Quando il neurone è a riposo (cioè quando non sta conducendo un impulso nervoso), il potenziale di membrana
è chiamato potenziale di riposo (-70 mV).

277
Q

Descrivi il potenziale di azione assonico

A

Lo sviluppo del potenziale di azione assonico è un processo che coinvolge cambiamenti nel potenziale di membrana di un neurone lungo il suo assone. Ecco una breve descrizione del processo:

Riposo: In condizioni di riposo, il neurone mantiene un potenziale di membrana negativo all’interno rispetto all’esterno, noto come potenziale di riposo. Ciò è dovuto alla presenza di ioni negativi all’interno della cellula e positivi all’esterno.
Stimolo Iniziale: Il potenziale di azione viene innescato da uno stimolo sufficientemente forte. Questo può essere un cambiamento locale nel potenziale di membrana, come un input sinaptico.
Depolarizzazione: Quando il neurone riceve lo stimolo, si verifica una rapida apertura dei canali del sodio (Na+) nella membrana cellulare. Ciò consente l’ingresso di ioni sodio all’interno della cellula, causando una rapida depolarizzazione della membrana.
Picco: Il potenziale di membrana raggiunge un picco positivo noto come potenziale d’azione. Durante questo periodo, i canali del sodio si inattivano, impedendo ulteriori ingressi di ioni sodio.
Ripolarizzazione: Subito dopo il picco, i canali del potassio (K+) si aprono, consentendo all’ioni potassio di uscire dalla cellula. Ciò ripristina gradualmente il potenziale di membrana negativo.
Iperpolarizzazione (in alcuni casi): In alcune situazioni, la membrana può temporaneamente diventare più negativa del potenziale di riposo, conosciuto come iperpolarizzazione. Questo può rendere il neurone meno eccitabile temporaneamente.
Ripristino: Infine, la pompa sodio-potassio ATP-dipendente ripristina la distribuzione degli ioni sodio e potassio ai valori di riposo. Il neurone è quindi pronto per generare un nuovo potenziale di azione.
Questo processo di sviluppo e propagazione del potenziale di azione consente al neurone di trasmettere segnali lungo il suo assone, contribuendo alle funzioni di comunicazione nel sistema nervoso

278
Q

Cosa significa conduzione saltatoria ?

A

Un potenziale dazione, negli assoni mielinizzati, sembra «saltare» da nodo a nodo (la cosiddetta «conduzione saltatoria», circa 50 volte più veloce di quella continua presente nei neuroni
senza mielina).

279
Q

Come avviene la trasmissione sinaptica ?

A

Potenziale d’azione: Quando un potenziale d’azione raggiunge la terminazione dell’assone (o boutone sinaptico) di un neurone presinaptico, provoca l’apertura dei canali del calcio voltaggio-dipendenti nella membrana presinaptica.
Entrata di ioni calcio: L’ingresso di ioni calcio attraverso questi canali è essenziale per il rilascio dei neurotrasmettitori. I livelli di calcio intracellulari sono normalmente bassi, ma questo evento depolarizzante induce un aumento temporaneo.
Ruolo delle sinapsine: Le sinapsine sono proteine associate alle vescicole sinaptiche. Quando il calcio entra nella terminazione presinaptica, le sinapsine promuovono la fusione delle vescicole con la membrana presinaptica. Agiscono anche come “ancore” tenendo le vescicole vicine alle regioni di rilascio.
Fusione delle vescicole: La fusione delle vescicole sinaptiche con la membrana presinaptica è mediata da complessi proteici che coinvolgono sinapsine e altre proteine di fusione.
Esocitosi: Il processo di fusione consente l’esocitosi, cioè il rilascio dei neurotrasmettitori nella fessura sinaptica. I neurotrasmettitori vengono rilasciati dalle vescicole attraverso un processo chiamato fusione vescicolare.
Legame dei neurotrasmettitori: I neurotrasmettitori rilasciati si diffondono nella fessura sinaptica e si legano ai recettori post-sinaptici sulla membrana del neurone postsinaptico.
Generazione di un potenziale postsinaptico: Il legame dei neurotrasmettitori ai recettori induce cambiamenti nella permeabilità ionica del neurone postsinaptico, generando un potenziale postsinaptico.
Riassorbimento o degradazione: Dopo il rilascio, i neurotrasmettitori possono essere riassorbiti dalle terminazioni nervose presinaptiche tramite trasportatori specifici o degradati da enzimi presenti nella fessura sinaptica.

280
Q

Cosa sono i ventricoli cerebrali ?

A

ventricoli cerebrali sono cavità all’interno del cervello umano che contengono liquido cerebrospinale. Ci sono quattro ventricoli cerebrali, e svolgono un ruolo importante nel sistema nervoso centrale. Ecco una breve descrizione di ciascun ventricolo:

Ventricoli laterali (primo e secondo ventricolo):
Sono i ventricoli più grandi e si trovano uno in ciascun emisfero cerebrale.
Comunicano tra loro attraverso un passaggio chiamato forame interventricolare.
Sono riempiti di liquido cerebrospinale e contengono i nuclei della base, che sono importanti per il controllo motorio.
Terzo ventricolo:
Si trova nel mezzo del cervello, tra i due emisferi cerebrali.
Comunica con i ventricoli laterali attraverso il forame interventricolare.
È parte del sistema ventricolare.
Quarto ventricolo:
Si trova nella parte posteriore del tronco encefalico.
Comunica con il terzo ventricolo attraverso un passaggio chiamato acquedotto cerebrale.
Comunica anche con lo spazio subaracnoideo che circonda il cervello e il midollo spinale, consentendo il flusso di liquido cerebrospinale in queste regioni.
I ventricoli cerebrali producono e contengono il liquido cerebrospinale, che svolge diverse funzioni essenziali:

Protegge il cervello da eventuali urti o shock.
Fornisce un ambiente chimico stabile per le cellule nervose.
Serve come veicolo per il trasporto di sostanze nutritive e scorie tra il sangue e le cellule del cervello.
Il liquido cerebrospinale è continuamente prodotto e assorbito, contribuendo così a mantenere una pressione costante nell’ambiente cerebrale.

All’interno dell’encefalo
sono presenti delle cavità, dette ventricoli,
ripiene di liquido cerebrospinale o cefalorachidiano;
il I e il Il ventricolo appartengono al telencefalo e comunicano attraverso il forame di Monro; il
Ill ventricolo comunica mediante l’acquedotto di Silvio con il IV ventricolo nel rombencefalo.

281
Q

Formazione del sn dal tubo neurale

A

Dal tubo neurale si formano 3 vescicole :
- prosencefalo
- mesencefalo
- rombencefalo

Da queste deriva l’encefalo mentre dalla restante parte del tubo neurale deriveranno midollo spinale Nervi cranici e spinali

282
Q

Cosa contengono spontanea bianca e sostanza grigia ?

A

Grigia : corpi cellulari e terminali dendrici
Bianca : assoni che appaiono bianchi per la presenza di mielina

283
Q

Come viene diviso l encefalo ?

A

lerello, costituito dai due emisteri cerebrali, destro e sinistro (telencefalo); 3. Il mesencefalo;
2 I diencefalo (che comprende lepitalamo, i talami, destro e sinistro, e l’ipotalamo);
4. Il ponte;
5. 1 cervelletto (ponte e cervelletto formano il metencefalo);
6. Il bulbo o midollo allungato (che forma il mielencefalo).

Mesencefalo, ponte e midollo allungato formano il cosiddetto tronco encefalico (o cerebrale).

284
Q

Struttura del cervello

A
  1. Il cervello, diviso in due emisferi, la cui superficie esterna è costituita da uno strato di sostanza grigia (la corteccia cerebrale), forma una serie di circonvoluzioni separate da solchi o da scissure più profonde, che suddividono ciascun emisfero in lobi. Al di sotto della corteccia cerebrale si trova la sostanza bianca, formata da fibre nervose mielinizzate e da gruppi di neuroni (nuclei cerebrali).
285
Q

Struttura del talamo

A

talamo è costituito da sostanza grigia in nuclei intervallati da sostanza bianca, considerati l”anticamera” del cervello in quanto qui gli stimoli provenienti dalle vie sensoriali vengono filtrati e modificati prima di essere trasmessi alla corteccia sensoriale generale.

286
Q

Ipotalamo

A
  1. L’ipotalamo, posto al di sotto del talamo, è formato da diversi nuclei di sostanza grigia circondati da sostanza bianca e controlla le attività corporee connesse all’omeostasi coordinan-
    dosi con l’apparato endocrino.
    Controlla le attività involontarie del sistema nervoso, regola l’attività dell’ipofisi e la produzione di ormoni (ossitocina e ADH), coopera con il sistema limbico nella produzione delle emozioni e regola i comportamenti ali-mentari, la temperatura corporea e 1 ritmi sonno-veglia.

L’ipotalamo comprende numerosi nuclei di sostanza grigia costituiti da gruppi di corpi cellulari di neuroni collegati con la corteccia cerebrale e con altri centri
nervosil
Nove nuclei ipotalamici presentano i neuroni parvocellular che elaborano Ormoni di rilascio RH che stimolano l’adenoipofisi alla sintesi e al rilascio dei propri ormoni e Ormoni di inibizione IH che inducono l’adenoipofisi ad arrestare la propria secrezione ormonale

L’ipotalamo è una porzione del diencefalo, localizzata nella zona centrale interna ai due emisferi cerebrali e connessa all’ipofisi sia anatomicamente che funzionalmente, che rappresenta il principale centro di controllo del sistema endocrino, regolando, proprio attraverso l’ipofisi, l’attività delle altre ghiandole.
L’ipotalamo secerne due importanti ormoni peptidici: l’ossitocina e l’ormone antidiuretico o vasopressina che vengono immagazzinati nella
neuroipofisi
L’ipotalamo secerne ormoni di rilascio e di inibizione che agiscono direttamente sull’ipofisi, inducendola a produrre ormoni che, a loro volta, regolano numerose funzioni del corpo
L’ipotalamo secerne prostaglandine, sostanze derivate dagli acidi grassi, che influenzano la temperatura basale, sono responsabili della febbre, stimolano la contrazione della muscolatura liscia uterina durante le mestruazioni o il parto e influenzano la coagulazione del sangue

287
Q

Mesencefalo

A
  1. Il mesencefalo collega il tronco encefalico al diencefalo; contiene nuclei di neuroni che
    elaborano
    informa-
    zioni visive e uditive e generano riflessi e comprendono il nucleo rosso e la sostanza nera, la cui degenerazione provoca il morbo di Parkinson.
288
Q

Ponte

A
  1. Il ponte forma una sporgenza sulla superficie anteriore del tronco encefalico ed è collegato posteriormente con gli emisferi del cervelletto. Contiene i nuclei motori e sensoriali di quattro nervi cranici, nuclei coinvolti nel controllo della respirazione e nuclei che elaborano e trasmettono impulsi motori. E attraversato da fasci, che collegano fra loro gli emisferi del cervelletto.
289
Q

Bulbo

A

Chiamato anche midollo allungato o miele encefalo

Dal bulbo passano le informazioni inerenti al gusto, al tatto e principalmente all’udito.

Vi hanno sede i centri bulbari della respirazione, bersaglio di svariate sostanze quali l’eroina e numerosi farmaci come gli antidepressivi, i sonniferi e i tranquillanti che inibiscono i centri respiratori. Presenta al suo interno anche il centro vasomotore responsabile principale del controllo del tono muscolare dei vasi, della frequenza cardiaca, del volume-sistole e quindi della pressione sanguigna.

Il midollo allungato, assieme al ponte di Varolio controlla il pH del sangue. Nel caso in cui questo dovesse diventare troppo basso (a causa dell’eccessiva formazione di acido carbonico, dovuta al legame tra anidride carbonica e acqua) queste due regioni del cervello inviano uno stimolo di contrazione ai muscoli intercostali e al diaframma

290
Q

Cervelletto

A
  1. cervelletto, posto dietro e sotto il cervello, è formato da due emisferi, separati da una sotile striscia di corteccia, detta verme. La loro superficie è formata da sostanza grigia finemente cir-convoluta. Controlla i muscoli posturali del corpo mantenendo il tono muscolare e l’equilibrio, programma e regola i movimenti volontari e involontari, attraverso la modulazione dell’attività della corteccia cerebrale, dei nuclei cerebrali e dei centri motori del tronco cerebrale.
291
Q

Meningi

A

Lencefalo e il midollo spinale sono avvolti da tre membrane di tessuto connettivo chiamate meningi: partendo dall’esterno troviamo la dura madre (la più robusta), l’aracnoide e la pia madre. L’aracnoide ha una struttura molto lassa, e lo strato tra l’aracnoide e la pia madre contiene un velo sottile di liquido cerebrospinale che protegge il sistema nervoso dagli urti.

292
Q

Differenziazione funzionale lobi cerebrali

A

Ilobo occipitale riceve gli stimoli visivi.
2 Ilobo parietale riceve le informazioni tattili e pressorie e interpreta gli stimoli complessi.
1. Ilbo frontale controlla l’attività motoria del corpo e contribuisce alla definizione della personal
4 Ilobo temporale elabora le informazioni uditive e permette il riconoscimento dei volti.

293
Q

Meiosi e segregazione indipendente

A

L’assortimento indipendente dei cromosomi durante la meiosi è dovuto al
modo in cui i cromosomi omologhi si separano e vengono distribuiti nei gameti.
Ciò contribuisce a una varietà genetica nella progenie. La causa di questo assortimento indipendente è la separazione casuale dei cromosomi omologhi durante la prima divisione meiotica, detta anafase I.

294
Q

Cellule umane divise per nucleo

A

Eritrociti (globuli rossi) - Gli eritrociti maturi nei mammiferi, inclusi gli esseri umani, perdono il loro nucleo durante lo stadio di maturazione.
Cellule umane polinucleate:

Cellule muscolari scheletriche - Le fibre muscolari scheletriche multinucleate sono il risultato della fusione di molte cellule durante lo sviluppo.
Osteoclasti - Le cellule coinvolte nella risoluzione dell’osso durante il rimodellamento osseo possono essere polinucleate.
Cellule umane con nucleo polilobato (polisegmentato):

Granulociti del sangue (neutrofili, eosinofili, basofili) - Queste cellule del sistema immunitario presentano nuclei con due o più lobi distinti.
Alcune cellule del sistema immunitario - Alcune cellule del sistema immunitario, come i linfociti, possono mostrare nuclei polilobati, anche se questo è meno comune rispetto ai granulociti.

295
Q

Cosa è il cardias

A

Cardias è il termine anatomico per definire l’orifizio superiore di comunicazione tra l’esofago e lo stomaco, al di sotto del diaframma.

cardias non presenta alcun apparato valvolare, come invece pensavano gli antichi anatomisti: infatti non vi è presente alcun ispessimento della muscolatura circolare liscia, ma solo una piega della mucosa nell’angolo tra il fondo dello stomaco e l’estremità dell’esofago. Si deve, invece, considerare una valvola il piloro.

296
Q

Cosa è il piloro

A

piloro (dal greco πυλωρός, pyloros, “guardiano della porta”) è un organo appartenente all’apparato digerente, situato nella parte inferiore dello stomaco.

piloro è circondato da un anello muscolare, lo sfintere pilorico, ed è caratterizzato da una disposizione a valvola della mucosa che ne ricopre la parete interna. Al termine della digestione gastrica, il piloro si apre per permettere il deflusso del chimo nel duodeno. I movimenti di apertura e chiusura sono regolati da fattori umorali e nervosi.

297
Q

Struttura di ciglia e flagelli

A

Ciglia e flagelli possiedono lo stesso tipo di struttura interna, l’assonema, un complesso altamente organizzato di microtubuli associato a diversi tipi di proteine comprendenti anche una dineina cigliare assai simile a quella citoplasmatica.
Si ricordi che il flagello permette il movimento della cellula, mentre le ciglia muovono l’ambiente circostante
Negli Eucarioti, il flagello si assembla a carico di microtubuli generati per polimerizzazione della proteina tubulina, analogamente a quanto avviene nel caso del ciglio, dal quale il flagello comunque tende a distinguersi per una maggiore lunghezza, oltre che per un movimento ondulatorio, serpentiforme. Questi microtubuli, che si configurano come cilindri cavi di 24 nm di diametro, si ordinano geometricamente a formare una struttura assile (detta assonema)
circoscritta dalla membrana plasmatica, che mostra un assetto definito con la formula 9+2 poiché si compone di nove doppiette di microtubuli disposte perifericamente a circondarne una coppia centrale. Ogni doppietta periferica di microtubuli si connette sia con la coppia centrale mediante raggi proteici flessibili, sia con una doppietta adiacente (ordinatamente in senso orario) mediante un paio di braccia costituite da una proteina motrice (denominata dineina)
capace di compiere modificazioni conformazionali reversibili sostenute
energeticamente dallATP. La struttura di ancoraggio del flagello, nota come corpo basale (chiamato cinetosoma), si estende dalla base del flagello fino all’interno della cellula; qui prende un assetto del tutto equivalente a quello del centriolo che organizza il fuso mitotico durante la divisione cellulare, basato sulla presenza di nove triplette di microtubuli periferiche e nessuna coppia centrale. I movimenti di curvatura del flagello, che ne determinano il movimento, sono generati da uno scorrimento tra doppiette di microtubuli guidato dalla forza motrice delle braccia di dineina.

298
Q

Differenza dna e rna

A

Struttura del Zucchero:
DNA: Contiene deossiribosio come zucchero a sei carboni.
RNA: Contiene ribosio come zucchero a sei carboni, che ha un gruppo ossidrile aggiuntivo rispetto al deossiribosio.
Basi Nitrogenate:
DNA: Adenina (A), Timina (T), Citosina (C), Guanina (G).
RNA: Adenina (A), Uracile (U), Citosina (C), Guanina (G).
Numero di Filamenti:
DNA: Forma generalmente una doppia elica a doppio filamento.
RNA: Può essere a singolo filamento o a doppio filamento in alcune situazioni.
Localizzazione cellulare:
DNA: Generalmente presente nel nucleo delle cellule e nei cloroplasti/mitocondri nelle cellule eucariotiche.
RNA: Può trovarsi nel nucleo, nel citoplasma e nelle strutture cellulari specializzate come il nucleolo.
Funzioni Principali:
DNA: Porta l’informazione genetica a lungo termine, fornendo le istruzioni per la sintesi delle proteine e il controllo dei processi cellulari.
RNA: Trasmette le istruzioni genetiche dal DNA alle strutture di sintesi proteica (ribosomi), partecipa direttamente alla sintesi proteica (mRNA), e svolge vari ruoli chiave nelle cellule (come tRNA e rRNA).
Stabilità:
DNA: Generalmente più stabile e meno suscettibile a danni rispetto all’RNA.
RNA: Può essere più suscettibile a degradazione chimica e può essere meno stabile a causa dell’ossidazione.
Forme e Strutture Secondarie:
DNA: Adotta principalmente una struttura a doppia elica B-DNA, con variazioni come l’A-DNA e la Z-DNA.
RNA: Può formare diverse strutture secondarie come l’elica a doppio filamento, i cicli di capelli, le strutture a bastone e le strutture a forcina.
Copia durante la Replicazione:
DNA: Durante la replicazione del DNA, la duplicazione avviene in modo semi-conservativo, formando due eliche di DNA identiche a quella originale.
RNA: Può essere sintetizzato come copia complementare di un singolo filamento di DNA durante il processo di trascrizione.

299
Q

Differenz cellule schwann e oligodendriciti

A

La differenza principale tra le cellule di Schwann e gli oligodendrociti risiede nella loro posizione anatomica nel sistema nervoso e nelle regioni in cui formano la guaina di mielina. Ecco un confronto più chiaro:

Posizione:
Cellule di Schwann: Si trovano nel sistema nervoso periferico (SNP), avvolgendo gli assoni al di fuori del cervello e del midollo spinale.
Oligodendrociti: Si trovano nel sistema nervoso centrale (SNC), avvolgendo gli assoni nel cervello e nel midollo spinale.
Localizzazione della Guaina di Mielina:
Cellule di Schwann: Ogni cellula di Schwann avvolge un singolo assoni nel sistema nervoso periferico, formando un segmento della guaina di mielina.
Oligodendrociti: Un singolo oligodendrocita può avvolgere porzioni di diversi assoni in diverse regioni del sistema nervoso centrale, contribuendo a più segmenti di guaina di mielina.
Numero di Assoni Serviti:
Cellule di Schwann: Ciascuna cellula di Schwann si occupa di un singolo assoni.
Oligodendrociti: Un oligodendrocita può estendere i suoi processi per avvolgere porzioni di più assoni, servendo quindi più neuroni.

300
Q

Cosa sono le vie piramidali e lemniscalj?

A

Le fibre che dalla corteccia discendono
lungo il midollo spinale sono dette piramidali o motorie; le fibre ascendenti che portano le informazioni dalla periferia alla corteccia
sono sensitive o
lemniscali. Nel bulbo le vie motorie e sensitive si incrociano in modo tale che il lobo destro della corteccia coordina la parte sinistra del corpo e
viceversa.

301
Q

Struttura del midollo spinale

A

Il midollo spinale è un cordone cilindrico, lungo circa 42-48 cm, che si estende dal bulbo fino alla seconda vertebra lombare, assottigliandosi progressivamente. A intervalli regolari, dal midollo emergono a destra e a sinistra i nervi spinali, che raggiungono le diverse parti del corpo.
Una sezione trasversale del midollo spinale mostra un’area centrale costituita da sostanza grigia, la cui forma ricorda a grandi linee il profilo di una farfalla con le ali aperte, circondata da sostanza bianca. Le due ali posteriori della sostanza grigia prendono il nome di corna dorsali, mentre le due sporgenze anteriori sono le corna ventrali.

Tra ogni coppia di vertebre, dal midollo fuoriescono le radici delle 31 coppie di nervi spinali (8 paia di nervi spinali cervicali, 12 paia di nervi spinali toracici, 5 paia di nervi spinali lombari, 5 paia di nervi spinali sacrali, 1 paio di nervi spinali coccigei), con una coppia di radici anteriori (o ventrali) e una coppia di radici posteriori (o dorsali).
In sezione trasversale, ha forma circolare con una zona di sostanza grigia a forma di H (corna anteriori e corna posteriori). La sostanza bianca che circonda la H è formata da assoni mie-linizzati. Nel midollo il segnale è trasferito dal neurone sensoriale ad un neurone intermedio (neurone associativo o interneurone) e da questo a un motoneurone, che fa partire uno stimolo per i muscoli.

302
Q

Elenco nervi cranici

A

Osserva Oltre l’Olimpo Ti Troverai A Fronteggiare Alcuni Grossi Vichinghi Ancora Imbermbi

Nervo olfattivo (I):
Funzione: Sensitivo (olfattivo).
Nervo ottico (II):
Funzione: Sensitivo (visivo).
Nervo oculomotore (III):
Funzione: Misto (motorio per i muscoli oculari e parasimpatico per la pupilla).
Nervo trocleare (IV):
Funzione: Misto (motorio per il muscolo obliquo superiore dell’occhio).
Nervo trigemino (V):
Funzione: Misto (sensitivo per il viso e motorio per alcuni muscoli della masticazione).
Nervo abducente (VI):
Funzione: Misto (motorio per il muscolo retto laterale dell’occhio).
Nervo facciale (VII):
Funzione: Misto (motorio per i muscoli della faccia e gustativo per il terzo anteriore della lingua).
Nervo vestibolococleare (VIII):
Funzione: Sensitivo (udito e equilibrio).
Nervo glossofaringeo (IX):
Funzione: Misto (motorio per i muscoli della gola, sensitivo per il gusto al terzo posteriore della lingua e monitoraggio di alcune funzioni visceriche).
Nervo vago (X):
Funzione: Misto (controlla diverse funzioni visceriche, comprese quelle del cuore, dei polmoni e dell’apparato digerente).
Nervo accessorio (XI):
Funzione: Misto (motorio per i muscoli sternocleidomastoideo e trapezio).
Nervo ipoglosso (XII):
Funzione: Misto (motorio per i muscoli della lingua).

303
Q

Cosa è il sistema nervoso autonomo

A

Il sistema nervoso
autonomo appartiene al sistema nervoso
periferico ed è suddiviso in ortosimpatico,
parasimpatico
ed enterico o metasimpatico.
Il sistema enterico è costituito dai neuroni che agiscono a livello intestinale.

304
Q

Funzione di orto e parasimpatico

A

G

305
Q

Funzione olfattiva

A

Il senso dell’olfatto coinvolge la percezione di odori attraverso il rilevamento di molecole odorose nell’aria circostante. Il processo olfattivo è complesso e coinvolge diverse strutture anatomiche e vie nervose. Ecco una descrizione dettagliata del funzionamento dell’olfatto:

  1. Cellule Olfattive:
    Localizzazione: Situate nell’epitelio olfattivo nella parte superiore delle cavità nasali.
    Tipi di Cellule:
    Cellule olfattive sensoriali: Contengono recettori olfattivi.
    Cellule di supporto: Sostengono e nutrono le cellule olfattive.
    Cellule basali: Producono nuove cellule olfattive.
  2. Recettori Olfattivi:
    Sono proteine sensibili agli odori presenti sulla membrana delle cellule olfattive.
    Si legano specificamente a molecole odorose.
    L’attivazione dei recettori genera impulsi nervosi.
  3. Neurotrasmissione Olfattiva:
    Gli impulsi nervosi vengono generati quando i recettori olfattivi sono attivati.
    Questi impulsi sono trasformati in potenziali d’azione nelle cellule olfattive.
    L’informazione è codificata sulla base del tipo di recettore attivato e della frequenza degli impulsi.
  4. Lamina Cribrosa:
    È uno strato sottile di tessuto osseo attraverso il quale passano gli assoni delle cellule olfattive.
    Collega direttamente la cavità nasale al bulbo olfattivo nel cervello.
  5. Bulbo Olfattivo:
    È una struttura situata alla base del cervello.
    Riceve gli impulsi olfattivi dalle cellule olfattive attraverso la lamina cribrosa.
    Elabora e trasmette le informazioni all’area olfattiva del cervello.
  6. Via Nervosa Olfattiva:
    Dal bulbo olfattivo, le informazioni olfattive vengono trasmesse al cervello attraverso il tratto olfattivo.
    Il tratto olfattivo proietta principalmente nell’area olfattiva primaria, situata nell’orbitofrontale del cervello.
    L’area olfattiva primaria interpreta le informazioni olfattive e le integra con altre informazioni sensoriali e cognitive.
  7. Percezione dell’Odore:
    La percezione finale dell’odore avviene quando le informazioni olfattive vengono elaborate nell’area olfattiva primaria.
    L’integrazione di queste informazioni contribuisce alla creazione di una percezione coerente dell’odore.
    Questo complesso processo consente al sistema olfattivo di rilevare una vasta gamma di odori e di trasmettere informazioni al cervello, contribuendo alla nostra esperienza olfattiva.
306
Q

Funzione gustativa

A

Il senso del gusto coinvolge la percezione di sapori attraverso la rilevazione di sostanze chimiche da parte delle papille gustative presenti sulla lingua e in altre parti della bocca. Ecco una descrizione dettagliata del funzionamento del gusto:

  1. Papille Gustative:
    Localizzazione: Situate principalmente sulla lingua, ma presenti anche sul palato, sulle tonsille, sulle guance e nella gola.
    Tipi di Papille Gustative:
    Papille Fungiformi: Sulla punta e sui lati della lingua.
    Papille Foliate: Nelle scanalature dei lati della lingua.
    Papille Caliciformi: Sulla parte posteriore della lingua.
  2. Cellule Gustative:
    Localizzazione: All’interno delle papille gustative.
    Tipi di Cellule:
    Cellule Gustative: Contengono recettori per i sapori.
    Cellule di Supporto: Sostengono e nutrono le cellule gustative.
  3. Recettori del Gusto:
    Sono proteine sensibili ai sapori presenti sulla membrana delle cellule gustative.
    Tipi di Recettori:
    Dolce: Percepito da sostanze zuccherine.
    Salato: Percepito da sali ionici.
    Aspro: Percepito da acidi.
    Amaro: Percepito da sostanze amare.
    Umami: Percepito da glutammato e altre sostanze.
  4. Neurotrasmissione Gustativa:
    L’attivazione dei recettori del gusto genera impulsi nervosi nelle cellule gustative.
    Gli impulsi nervosi sono trasmessi attraverso il nervo facciale, il nervo glossofaringeo e il nervo vago.
  5. Nervi Cranici e Centro Gustativo:
    Gli impulsi nervosi dal gusto viaggiano attraverso il nervo facciale (VII) e il nervo glossofaringeo (IX) per le regioni anteriore e mediana della lingua.
    Per la parte posteriore della lingua, gli impulsi sono trasmessi attraverso il nervo vago (X).
    Questi nervi trasmettono le informazioni al centro gustativo nel tronco encefalico.
  6. Centro Gustativo:
    Situato principalmente nel tronco encefalico.
    Elabora le informazioni gustative e le trasmette alle aree cerebrali superiori per la percezione del gusto.
  7. Percezione del Gusto:
    La percezione finale del gusto avviene quando le informazioni gustative sono elaborate nelle aree cerebrali superiori.
    L’integrazione di queste informazioni contribuisce alla creazione di una percezione coerente del gusto.
    Questo complesso processo consente al sistema gustativo di rilevare e distinguere una varietà di sapori, fornendo un’esperienza gustativa completa.
307
Q

Funzione meccanocettori

A

ChatGPT
I meccanocettori muscolari sono recettori sensoriali situati nei muscoli e nei tendini che forniscono informazioni fondamentali sullo stato e sul movimento muscolare. Questi recettori giocano un ruolo cruciale nella regolazione della contrazione muscolare, nel senso di posizione corporea (propriocezione) e nel controllo motorio. Ecco una descrizione dettagliata del funzionamento dei meccanocettori muscolari:

  1. Fusimi Neuromuscolari (Fusi Neuromuscolari):
    Localizzazione: Distribuiti tra le fibre muscolari.
    Struttura: Contengono fibre muscolari specializzate attorno ad un terminale nervoso sensoriale.
    Funzione: Rilevano la lunghezza e la velocità di cambiamento della lunghezza dei muscoli.
  2. Organi del Golgi (Tendini di Golgi):
    Localizzazione: Nelle giunzioni muscolo-tendinee.
    Struttura: Terminazioni nervose avvolte tra i fasci di collagene dei tendini.
    Funzione: Rilevano la tensione nei tendini durante il movimento muscolare.
  3. Ricevitori Barocettori Muscolari:
    Localizzazione: Principalmente nei muscoli.
    Struttura: Nervi sensoriali attorno ai vasi sanguigni muscolari.
    Funzione: Rilevano la pressione sanguigna nei muscoli durante l’attività.
  4. Corpuscoli di Ruffini Muscolari:
    Localizzazione: Nei tessuti muscolari e nelle articolazioni.
    Struttura: Fibre nervose avvolte in connettivo.
    Funzione: Rilevano la distorsione dei tessuti muscolari e le variazioni di temperatura durante l’attività muscolare.
  5. Corpuscoli di Paccini Articolari:
    Localizzazione: Nelle articolazioni e nei tessuti connettivi.
    Struttura: Capsule connettivali con fibre nervose.
    Funzione: Rilevano la pressione e la vibrazione durante il movimento articolare.
  6. Ricevitori di Stretch Muscolare (Muscolo Spindles):
    Localizzazione: Incorporati tra le fibre muscolari.
    Struttura: Contengono fibre muscolari specializzate e terminazioni nervose sensoriali.
    Funzione: Rilevano la lunghezza del muscolo e contribuiscono alla regolazione della lunghezza muscolare e al riflesso miotatico.
  7. Terminazioni Nervose Libere:
    Localizzazione: Distribuite nei tessuti muscolari.
    Struttura: Estremità terminali di fibre nervose senza rivestimento speciale.
    Funzione: Rilevano diversi stimoli, inclusi il dolore e la temperatura, nei tessuti muscolari.
  8. Corpuscoli di Krause Muscolari:
    Localizzazione: Nelle mucose dei muscoli.
    Struttura: Capsule connettivali con fibre nervose.
    Funzione: Rilevano temperature basse e medi il tatto leggero nei tessuti muscolari.
    Questi meccanocettori muscolari svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione della contrazione muscolare, nella coordinazione del movimento e nella percezione dello stato muscolare complessivo.
308
Q

Orecchio e equilibrio

A

ChatGPT
L’equilibrio è strettamente legato al sistema vestibolare nell’orecchio interno, che contiene organi sensoriali specializzati chiamati otoliti. Questi recettori sono essenziali per la percezione della posizione del corpo, il mantenimento dell’equilibrio e la coordinazione dei movimenti. Ecco una descrizione dettagliata del funzionamento dell’equilibrio, focalizzandosi sull’orecchio interno:

  1. Orecchio Interno (Labirinto Osseo):
    Localizzazione: Situato nella parte petrosa dell’osso temporale.
    Struttura:
    Labirinto Osseo: Contiene il labirinto membranoso e protegge gli organi dell’equilibrio.
  2. Orecchio Interno (Labirinto Membranoso):
    Struttura:
    Canali Semicircolari: Tre tubi fluidi disposti in tre piani percepiscono rotazioni.
    Utricolo e Sacculo: Contengono otoliti (cristalli di carbonato di calcio) e forniscono informazioni sulla posizione statica e accelerazioni lineari.
  3. Organizzazione Sensoriale:
    Recettori: I recettori dell’equilibrio sono cellule ciliate sensoriali nei canali semicircolari, nell’utricolo e nel sacculo.
    Otoliti: I cristalli di carbonato di calcio (otoliti) nei sacculi e nell’utricolo rispondono alla gravità e alle accelerazioni lineari.
  4. Attivazione dei Recettori:
    Movimento: Quando la testa si muove, il fluido nei canali semicircolari e i cristalli nell’utricolo e nel sacculo si muovono, stimolando le cellule ciliate.
  5. Trasmissione Nervosa:
    Nervi Vestibolari: I segnali nervosi generati dalle cellule ciliate vengono trasmessi attraverso i nervi vestibolari al cervello.
  6. Centri del Cervello:
    Nucleo Vestibolare: Situato nel tronco encefalico, elabora le informazioni vestibolari e regola il tono muscolare per mantenere l’equilibrio.
  7. Collegamenti con Altri Sensi:
    Visivo e Somatosensoriale: Le informazioni vestibolari vengono integrate con informazioni visive e somatosensoriali per una percezione equilibrata.
  8. Risposta Muscolare:
    Muscoli Posturali: La risposta muscolare viene regolata per compensare gli spostamenti e mantenere l’equilibrio.
  9. Riflessi Vestibolocollici e Vestibulospinali:
    Riflessi automatici: Risposte riflesse per mantenere la posizione della testa e del corpo.
  10. Adattamento:
    Plasticità Neurale: Il sistema vestibolare può adattarsi e regolare la sua sensibilità in risposta a cambiamenti nell’ambiente o nell’attività.
    Questo complesso sistema permette di percepire e mantenere l’equilibrio attraverso una combinazione di segnali provenienti dall’orecchio interno, dagli occhi e dal sistema somatosensoriale.
309
Q

Cosa è L umami ?

A

L’umami è un sapore rintracciabile nella
carne, in alcuni formaggi e funghi, che viene riconosciuto da recettori specifici per il glutammato.

310
Q

Cosa sono le omattidi?

A

L’occhio composto è caratteristico degli insetti. È formato da ommatidi, che variano da poche a molte unità: sono pochi negli insetti privi di ali e notturni, molti negli insetti cacciatori. L’occhio
composto si trova anche nei crostacei.

311
Q

Rivestimento bulbo oculare

A

1.sclera, che nella sua parte anteriore forma la cornea;
2. La coroide, che presenta un foro circolare detto pupilla, circondato dall’iride che regola l’entrata della luce;
3. La retina.

312
Q

In cosa consiste l’accomodazione ?

A

Per mettere a fuoco oggetti a distanze diverse bisogna cambiare la forma delle proprie lenti. I nostri occhi alterano la forma della loro lente (il cristallino) grazie alla presenza dei muscoli ciliari in un processo detto accomodazione.

313
Q

Come funziona la visione di oggetti vicini e lontani ?

A

Per la visione di oggetti vicini, i muscoli ciliari si contraggono, producendo una curvatura nella lente.

Per la visione di oggetti lontani, i muscoli ciliari si rilassano e i legamenti sospensori fanno assumere alla lente una forma più appiattita.

314
Q

Struttura della retina

A

La retina è costituita a sua volta da due strati: lo strato pigmentato è una pellicola di cellule contenenti melanina posta tra la coroide e lo strato nervoso. Lo strato nervoso è un’estensione periferica dell’encefalo che comprende i fotocettori e i neuroni che collaborano per trasmettere linformazione visiva alla corteccia.

315
Q

Cosa sono i fotorecettori e dove si trovano ?

A

fotocettori, che si trovano in profondità nello strato nervoso, comprendono i coni e i baston-
premola iole stile lungano naterosi nel gregorieriche delosine
bastoncelli, sono in grado di discriminare i colori.
La retina umana possiede circa 5 milioni di coni, la cui densità è massima a livello della fovea, che corrisponde al centro del campo visivo.
Per raggiungere ed eccitare queste cellule, la luce deve attraversare l’intero spessore della retina.
Siccome i coni si attivano solo in presenza di intensa luminosità, essi contribuiscono poco alla visione notturna, che dipende principalmente dai bastoncelli.
La sensibilità alla luce dei coni e dei bastoncelli (fotosensibilità) è garantita da una speciale famiglia di pigmenti, chiamati opsine a cui è legato il retinale (vitamina A), base chimica della visione. Questo, subendo un cambiamento conformazionale, scatena un potenziale d’azione.
Nell’uomo esistono tipicamente tre opsine dei coni, che assorbono la luce nel blu, nel verde e nel rosso. I bastoncelli, invece, contengono un singolo pigmento, la rodopsina.

316
Q

Dove la densità di coni nell’occhio umano è massima

A

Nella fovea

317
Q

Cosa sono le opsine ?

A

Pigmenti responsabili della sensibilità alla luce (legate a vitamina a)
I coni hanno tre opsine (blu verde e rosso ) i bastoncelli invece un solo pigmento, la rodopsina .

318
Q

Cosa sono le cellule amacrine ?

A

Le cellule amacrine sono un tipo di cellule nervose presenti nella retina dell’occhio. Esse svolgono un ruolo chiave nella trasmissione delle informazioni visive all’interno della retina e nella modulazione dei segnali provenienti dai fotorecettori e dalle cellule gangliari. Ecco alcune caratteristiche delle cellule amacrine oculari:

Localizzazione:
Le cellule amacrine si trovano all’interno dello strato delle cellule nucleari interne della retina, tra le cellule bipolari e gangliari.

Privi di assone perché sono sostituiti dai dendriti

319
Q

Che cosa è l anemia perniciosa?

A

Un caso particolarmente grave è quello dell’ane-mia perniciosa, in cui il carente assorbimento di vitamina B, è legato alla mancanza di uno specifico fattore intestinale. Questa forma di anemia è legata anche a gravi disturbi nel funzionamento del sistema nervoso, dello stomaco e dell’intesti-no e spesso conduce al decesso del paziente.

320
Q

Che cosa è l anemia falci forme ?

A

Tra i molti altri tipi di anemia è doveroso rammentare l’anemia falciforme, la cui causa è una mutazione genetica, che produce un’emoglobina anormale. Questa patologia è stata molto studiata dai biologi molecolari.

321
Q

Che cosa è la thalassemia ?

A

Infine, la talassemia è una malattia ereditaria che comporta anemia, cioè una diminuzione della presenza di emoglobina. Può essere di tipo alfa o beta a seconda che le mutazioni puntiformi o le delezioni siano a carico, rispettivamente, della catena alfa o beta dell’emoglobina.

322
Q

Che cosa è l anemia ?

A

lanemia è una condizione patologica caratterizzata dalla carenza del contenuto di emoglobina ne sangue. Poiché lemoglobina è legata al trasporto dellossigeno, i sintomi più tipici delle ane-misono pallore, dispnea (difficoltà nella respirazione) e debolezza.
La diminuita produzione di sangue può essere dovuta a varie cause, tra cui la carenza di acido folico o di vitamina B, necessari per la produzione dellemoglobina e, dunque, per l’eritropoiesi.
Queste due forme sono riconoscibili perche associate a eritrociti di dimensioni superiori alla norma e si curano con la somministrazione della sostanza carente.

323
Q

Quali sono gli elementi della vita degli organismi ?

A

Carbonio idrogeno ossigeno azoto fosforo zolfo

324
Q

Ciclo idrogeologico

A

Il ciclo idrogeologico
Il trasferimento ciclico dell’acqua attraverso gli oceani, l’atmosfera, le acque dolci e la terraferma è detto ciclo idrogeologico. Il ciclo idrogentopico si innesca dalla superficie degli oceani, da cui evapora più acqua di quella che vi torna attrarerso le precipitazioni. L’acqua evaporata in eccesso viene trasferita dai venti sulla terraferma dione forma le nubi, e quindi ricade sotto forma di pre-cipitazioni.

325
Q

Ciclo del carbonio

A

Attraverse la fotosintesi, il carbonio viene fissato in molecole organiche nelle cellule degli or-ganism. mtotrofi. Tutti gli organismi eterotrofi ottengono il proprio carbonio consumando gli autotro: o altri eterotrofi, i loro resti o i loro prodotti di rifiuto.

Le due riserve più grandi di carbonio Sono i minerali che lo contengono nelle rocce e il carbonio disciolto negli oceani

326
Q

Ciclo dell’ azoto

A

Il ciclo dell’azoto
Il gas azoto (N,) costituisce il 78% dell’atmosfera terrestre, tuttavia la maggior parte degli organismi non può utilizzare l’azoto in questa forma gassosa.
Soltanto poche specie di microrganismi infatti sono in grado di convertire l’N, atmosferico in forme utilizzabili dalle piante, un processo noto come fissazione dellazoto.
Altri microrganismi operano invece la denitrificazione, il principale processo che rimuove l’azoto dalla biosfera riportandolo nell’atmosfera.
Queste trasformazioni cicliche rendono conto di circa il 95% di tutto il flusso naturale dell’azoto sulla Terra.
Quando alle colture viene fornito più azoto di quello che è assorbito dalle piante, la parte in eccesso si trasferisce per dilavamento nelle falde acquifere, oppure viene drenata nei fiumi, nei laghi e negli essami.
L’aggiunta di nutrienti a questi corpi idrici, nota come eutrofizzazione, può avere effetti argerivi sugli ecosistemi acquatici.

327
Q

Ciclo del fosforo

A

Il ciclo del fosforo
Il fosforo rappresenta soltanto lo 0,1% circa della crosta terrestre, ma è un nutriente essenziale per tutte le forme di vita, perché è un componente del DNA, dell’RNA e dell’ATP.
Il fosforo non ha una fase gassosa in atmosfera, ma passa dalle rocce ai viventi con un ciclo molto lungo. L’attività umana rischia di causarne un accumulo eccessivo in terreni e acque dolci con
rischi di eutrofizzazione.

328
Q

Ordine gerarchico dalle molecole

A

Molecola
Cellula
Tessuto
Organo
Popolazione
Comunica
Ecosistema
Biosfera

329
Q

Cosa è una comunità ?

A

Popolazioni di diverse specie

330
Q

Cosa sono gli ecosistemi

A

Comunità biologiche che condividono localizzazione geografica

331
Q

Cosa è biosfera

A

Ecosistemi che scambiano energia tra loro

332
Q

Strutture analoghe e omologhe

A

Le relazioni evolutive sono stabilite a partire da: strutture omologhe
(quelle che hanno
un’origine comune, ma non necessariamente la stessa funzione)
e strutture analoghe
(quelle che non hanno un’origine comune, ma condividono la stessa
funzione)..

333
Q

Teoria di Cuvier

A

Catastrofismo : unica causa di estinzione sono le catastrofi

334
Q

Teoria di lamark

A

Ereditarietà dei caratteri acquisiti

335
Q

Fissismo

A

Teoria settecentesca per cui le specie sono immutabili e classificabili

336
Q

Teoria evoluzionistica e prove

A

Una volta fatto ritorno in patria, Darwin ebbe modo di riconsiderare gli appunti e il materiale secolto durante il suo lungo viaggio; questo lo condusse a porsi domande che lo indirizzarono ella strada della teoria dell’evoluzione.
Paleontologia, biogeografia e anatomia comparata forniscono prove a sostegno della teoria deil’evoluzione:
• esistono fossili di specie non più esistenti, ma non di animali contemporanei;
• la distribuzione geografica di fossili e specie non è spiegabile con la teoria creazionista;
• le omologie anatomiche (anatomia comparata) tra specie diverse suggeriscono una discendenza comune.
La lieve variabilità individuale all’interno della stessa specie fa sì che alcuni individui abbiano più probabilità di sopravvivere e riprodursi rispetto ad altri.
Si arrivò così all’enunciazione della teoria dell’evoluzione per selezione naturale:

337
Q

Prove mancanti a Darwin

A

La teoria darwiniana lascia aperte alcune questioni:
• mancano i fossili di alcune specie intermedie e di transizione;
• non spiega come si genera la variabilità individuale su cui agisce la selezione.

338
Q

Definizione pool genico

A

Somma degli alleli presenti in una popolazione e frequenza relativa

339
Q

Legge di hardy weimberg

A

concetto di equilibrio di Hardy-Weinberg è la chiave di volta della genetica di popolazione. La relativa equazione descrive una situazione modello in cui le frequenze alleliche rimangono costanti da una generazione all’altra e le frequenze genotipiche sono ricavabili da quelle alleliche.

In organismi a riproduzione sessuale la legge di Hardy-Weinberg richiede:
• assenza di mutazioni;
• assenza di flusso genico;
• grandi dimensioni della popolazione;
• accoppiamenti casuali;
• stesse probabilità di sopravvivenza per i diversi genotipi.

Nonostante in natura le popolazioni non rispettino mai la legge di Hardy-Weinberg essa è utile per prevedere le frequenze genotipiche
di una popolazione;
aiuta a individuare i meccanismi che inducono il cambiamento.

Formula
P2 + 2pq + q2 = I

P= frequenza allelica di A
Q= frequenza allelica di a

340
Q

Tipi di selezione naturale

A

La selezione naturale
La selezione naturale ha come conseguenza l’adattamento.
Si possono distinguere:
• selezione stabilizzante: favorisce valori intermedi riducendo la variabilità di un carattere;
• selezione direzionale: favorisce valori che si discostano dalla media in una sola direzione, può generare una tendenza evolutiva;
• selezhome divergente: favorisce valori estremi in entrambe le direzioni, aumenta la variabilità.
La selecieme sessuale porta alla formazione di caratteri sessuali secondari che favoriscono la fitness.

341
Q

Cosa influenza la selezione naturale

A

La selezione naturale è influenzata da vari fattori:
• Gli alleli neutrali non sono soggetti a selezione.
• La ricombinazione sessuale genera nuove combinazioni di alleli.
• La selezione dipendente dalla frequenza, instabilità ambientale e diversa distribuzione geografica delle sottopopolazioni favoriscono la variabilità.
• I pro i di sviluppo impongono dei vincoli alla selezione.

342
Q

Classificazione sistematica gerarchia

A

Dominio
Re Phylum aveva Classe e per Ordine della Famiglia Generò Specie

Secondo la classificazione
sistematica, l’ordine
gerarchico è: Dominio,
Regno, Phylum,
Classe, Ordine,
Famiglia, Genere,
Specie. Secondo la classificazione binomiale
o di Linneo, per esempio, Felis cattus è il gatto domestico: Felis indica il genere, cattus
la specie.

343
Q

Definizione di poliploidia

A

Produzione di individui provvisti di serie soprannumerarie di cromosomi all’interno della stessa specie (autopoliploidia ) o derivante da corredi cromosomici di specie diverse (allopoliploidia)

La poliploidia è comune nelle piante

344
Q

Cosa sono le barriere prezigotiche e postzigotiche ?

A

Le barriere prezigotiche e post-zigotiche sono meccanismi biologici che impediscono l’incrocio o la sopravvivenza degli individui appartenenti a specie diverse. Vediamo una spiegazione semplice di entrambi i concetti:

Le barriere prezigotiche sono date da:
• isolamento ambientale tra individui che occupano habitat diversi;
• isolamento temporale se i periodi riprodutavi non coincidono;
• isolamento meccanico per differenze di dimensioni o morfologia;
• isolamento comportamentale nel caso in cui certi partner non vengano accettati.
La selezione naturale può favorire l’evoluzione di barriere prezigotiche attraverso fenomeni di rinforzo in caso la prole ibrida sia meno adatta alla sopravvivenza.
Le barriere postzigotiche sono date da:
• riduzione della vitalità dello zigote;
• riduzione della vitalità dell’adulto;
• sterilità degli ibridi.

345
Q

Cosa si intende per radiazione adattativa ?

A

La radiazione adattativa è il fenomeno per cui a partire da un singolo antenato compare un elevato numero di specie figlie ognuna adattata a occupare una diversa nicchia ecologica.
Una radiazione adattativa ha inizio quando tra più popolazioni si evolve una differenza genetica in risposta a differenze negli ambienti occupati o nelle risorse utilizzate.

346
Q

Cosa è la teoria degli equilibri intermittenti?

A

teoria degli equilibri intermittenti proposta da Eldredge e Gould spiega le variazioni di ritmo del processo evolutivo.

347
Q

Classificazione di linneo

A

Linneo in poi il progredire degli studi ha determinato importanti modifiche nella classificazione di molti organismi e ancora oggi gli studiosi sono ben lontani dall’aver raggiunto un accordo: molto dipende dai criteri adottati.
La categoria più ampia di classificazione dei viventi si chiama dominio. I tre domini in cui sono dassificati tutti gli organismi sono: Archaea (archei), Bacteria (batteri), Eukarya (eucarioti).
I batterie gli archei sono procarioti unicellulari e comprendono due regni omonimi, mentre gli eucarioti sono sia unicellulari che pluricellulari e comprendono quattro regni: protisti, funghi,
piante e animali.

348
Q

Cosa sono i protisti?

A

I protisti possono essere:
• unicellulari (ciliati, amebe, foraminiferi e radiolari, dinoflagettali, diatomee, sporozoi, tripa-
nosomi, parassiti privi di mitocondri);
• simili ai funghi (oomiceti come le muffe d’acqua, funghi mucillaginosi plasmodiali e cellu-
• fotosintetici pluricellulari (un esempio sono le alghe brune e le alghe rosse);
• alghe glaucofite (unicellulari d’acqua dolce).

349
Q

Ciclo vitale delle piante

A

Il ciclo vitale delle piante:
• alterna generazioni aploidi e diploidi di individui pluri-cellulari;
• porta alla produzione di gameti per mitosi e di spore per meiosi.

Lo sporofito (generazione diploide) produce spore tramite meiosi e si alterna con il gametofito (generazione aploide) che produce gameti mediante divisione cellulare.

350
Q

Cosa è lo sporofito

A

Generazione diploide delle piante , produce spore tramite meiosi

351
Q

Cosa è il gametofito

A

Generazione aploide delle piante , produce gameti tramite divisione cellulare

352
Q

Piante terrestri non vascolari

A

Piante terrestri non vascolari
Le piante non vascolari sono piante di piccole dimensioni che assorbono l’acqua per capil ritàei minerali per diffusione dato che mancano di un sistema di trasporto dei nutrienti.
Si dividono in:
• epatiche: rappresentano il gruppo più antico di piante, hanno sporofiti piccoli e rizomi per l’ancoraggio al terreno;
• antocerote: sono provviste di semplici stromi che facilitano gli scambi gassosi con l’ambiente;
• muschi: gametofiti e sporofiti contengono cellule idroidi che facilitano il passaggio dell’acqua.

353
Q

Piante terrestri vascolari

A

Piante terrestri vascolari
Le piante vascolari, comparse 440 milioni di anni fa, sono dotate di un sistema vascolare che fornisce sostegno alla pianta e permette di trasportare acqua e nutrienti.
Il sistema vascolare è costituito da:
• xilema che grazie alle tracheidi trasporta acqua e minerali dalle radici alle parti aeree e fornisce sostegno meccanico;
• filoema che trasporta gli zuccheri dalle foglie alle altre parti della pianta.
Nelle piante vascolari avviene l’evoluzione di uno sporofito ramificato e indipendente dal gametofito e delle radici.

354
Q

Cosa sono gimnosperme e angiosperme ?

A

piante vascolari con semi sono le gimnosperme e le angiosperme: il seme delle gimnosperme e delle angiosperme è un embrione racchiuso da un rivestimento protettivo e corredato di una
riserva nutritiva.
Nelle gimnosperme, il seme non è racchiuso da un frutto.
Sono le più antiche piante con semi e comprendono i gruppi: cicadine, ginkofite, gnetofite e conifere.
I coni producono ovuli costituiti da sporangio e rivestimento protettivo, gli strobili producono granuli pollinici.
Nel ciclo vitale delle gimnosperme, quando i granuli di polline raggiungono i gametofiti ha luo go l’impollinazione. L’ovulo si divide per meiosi e le spore si sviluppano nei gametofiti femmi nili. Attraverso il tubetto pollinico le cellule spermatiche raggiungono la cellula uovo e avvien la fecondazione. L’embrione si sviluppa dallo zigote e l’ovulo si trasforma in seme. I coni liber:
no i semi che possono germinare diventando nuovi alberi.

ologia
PIANTE E FUNGHI
Nelle angiosperme, invece, il seme, racchiuso da un frutto, si sviluppa dal fiore.
Sono le piante più diffuse sulla Terra; e sono distinte in monocotiledoni e dicotiledoni
Nel cido vitale delle angiosperme, quando un granulo di polline arriva sulla superfici ieti. va di un fiore aviene l’impollinazione. Si forma poi un tubetto pollinico e ha luogo la soppia fecondazione. Un nucleo del granulo pollinico forma con la cellula uovo uno zigote diploide, l’altro, fondendosi a due nuclei aploidi del gametofito femminile, forma un nucleo triploide da cui si origina l’endosperma.

355
Q

Struttura angiosperma

A

Esaminiamo le varie parti di una angiosperma.
I sistemi conduttori sono articolati grazie a trachee e fibre.
Il sistema aereo e il sistema radicale sono formati dagli organi vegetativi:
• Il fusto porta in alto gli organi riproduttivi (fiore) e fotosintetici (foglie), inoltre porta gemme
ascellari o apicali.
• Le foglie sono responsabili della fotosintesi. Una rete di nervature garantisce al mesofillo l’apporto di acqua e minerali, i prodotti della fotosintesi vengono immessi nel floema. Gli stomi presenti sull’epidermide regolano gli scambi di acqua e anidride carbonica.
• Le radici ancorano la pianta al substrato e assorbono acqua e minerali.

Il fiore è l’organo sessuale della pianta, costituito da serie di foglie modificate:
• gli stami sono la serie più interna, ciascuno porta alla sommità un’antera (organo riproduttivo maschile) che produce polline;
. i carpelli (organi riproduttivi femminili) sono organizzati in pistilli costituiti da ovario, stilo
e stigma;
• i petali, più esterni, formano la corolla;
• i sepali, esterni ai petali, formano il calice.
Alcune piante producono fiori imperfetti contenenti solo l’organo maschile o quello femminile.

356
Q

Cosa è il mesofillo ?

A

Il mesofillo è uno strato di tessuto all’interno della foglia delle piante vascolari, ed è coinvolto nella fotosintesi e nelle funzioni metaboliche. È localizzato tra l’epidermide superiore e inferiore delle foglie e può essere suddiviso in due regioni principali: il mesofillo dorsiventrali nelle foglie bifacciali e il mesofillo isobilaterale nelle foglie unifacciali.

357
Q

Funghi

A

I funghi di solito si nutrono per assorbimento:
• I saprofiti assorbono i nutrienti dalla materia organica morta.
• I parassiti assorbono nutrienti da ospiti vivi, e possono essere facoltativi o obbligati; alcuni sono patogeni e causano le micosi.
• I mutualisti stabiliscono associazioni con altri organismi.
• Esistono anche funghi predatori che catturano protisti o animali microscopici.
Questi organismi possono essere unicellulari (tra cui i lieviti) o pluricellulari.
Il micelio (corpo) di un fungo pluricellulare è formato dalle ife. Le ife hanno pareti cellulari incomplete (setti) ricche di chitina che permettono il passaggio controllato degli organuli cellu-
lari. Alcuni funghi si ancorano al terreno mediante ife modificate dette rizoidi.
La riproduzione dei funghi è legata alla disponibilità nutritiva: il tasso di produzione di spore aumenta con la riduzione delle risorse alimentari.
Ifunghi possono riprodursi sia per via asessuata che per via sessuata.

La riproduzione asessuata può originare una progenie molto numerosa e può avvenire per:
• produzione di spore aploidi negli sporangi;
• produzione di spore nude all’apice delle ife;
• divisione cellulare simmetrica (fissione) o asimmetrica (gemmazione) nei funghi unicellulari;
• frammentazione del micelio.

La riproduzione sessuata avviene tra individui appartenenti a due diversi tipi sessuali.
Le ife appartenenti ai due tipi sessuali distinti si incontrano e danno origine allo zigote diploide.
Spesso il nucleo dello zigote va incontro a meiosi e genera nuclei aploidi che vengono incorporati nelle spore.
Quando le spore germinano, i loro nuclei vanno incontro a una serie di divisioni che portano alla formazione delle ife.

358
Q

Cosa sono i corpi di Nissl

A

corpi di Nissl, noti anche come sostanza tigroide, sono aggregati di reticolo endoplasmatico rugoso (RER) presenti nelle cellule nervose, in particolare nei corpi cellulari o soma neuronali. Queste strutture prendono il nome dal neuroscienziato tedesco Franz Nissl, che le ha descritte e studiate.

Ecco alcune caratteristiche chiave dei corpi di Nissl:

Composizione:
I corpi di Nissl sono costituiti principalmente da reticolo endoplasmatico rugoso (RER), che è coinvolto attivamente nella sintesi delle proteine. La presenza di molte ribosomi conferisce loro un aspetto granulare quando sono colorati.
Localizzazione:
Si trovano principalmente nel corpo cellulare dei neuroni, contribuendo alla produzione di proteine necessarie per le funzioni cellulari e sinaptiche.
Funzione:
La principale funzione dei corpi di Nissl è la sintesi delle proteine. Poiché le cellule nervose richiedono un notevole quantitativo di proteine per svolgere le loro funzioni, la presenza di corpi di Nissl riflette l’attività metabolica intensa nelle regioni in cui sono localizzati.
Colorazione:
I corpi di Nissl sono spesso evidenziati da colorazioni specifiche, come la colorazione di Nissl, che utilizza coloranti basici come la cresil violetta. Questi coloranti rivelano la presenza di RNA e ribosomi, conferendo una colorazione distintiva ai corpi di Nissl.
Variazioni nelle Dimensioni:
Le dimensioni e la densità dei corpi di Nissl possono variare a seconda del tipo di neurone e delle sue attività metaboliche.

359
Q

Quali sono i principali decompositori ?

A

I saprofiti

360
Q

Cosa sono i licheni ?

A

licheni sono organismi simbionti derivanti dall’associazione di due individui: un organismo autotrofo - un cianobatterio o un’alga - e uno eterotrofo, un fungo, in genere un ascomicete o un basidiomicete. Sono caratterizzati da un tallo e vengono classificati basandosi sulla tassonomia della specie fungina.

Simbiosi tra fungo e un microrganismo foto sintetico

361
Q

Cosa sono le micorrizie?

A

Associazioni simbiotiche tra funghi e radici
I funghi forniscono un ampia superficie di assorbimento e capacità di penetrante strutture fini del terreno : ne ricava o composti organici come gli zuccheri

362
Q

Cosa sono gli ascomiceti ?

A

Negli ascomiceti i prodotti della meiosi si trovano in una struttura microscopica sacci-
forme, l’asco. I corpi fruttiferi carnosi sono formati da ife sia dicariotiche che aploidi.

363
Q

Quali sono i principali gruppi fungini ?

A

Tra i principali gruppi fungini ricordiamo:
• i chitridiomiceti
• gli zigomiceti
• iglomeromiceti
• gli ascomiceti
• i basidiomiceti.
I chitridiomiceti sono microrganismi acquatici, che in caso di riproduzione sessuata producono gameti flagellati.
producono feromoni.
Gli zigomiceti sono per lo più terrestri saprofiti o parassiti, che durante la riproduzione sessuata I glomeromiceti sono funghi terrestri che formano le micorrize.
Gli ascomiceti sono un gruppo variegato che comprende funghi acquatici e terrestri.

Circa la metà forma licheni. La maggior parte forma strutture sessuali femminili e maschili che fondono i citoplasmi dando origine a ife dicariotiche. Gli aschi si formano al momento della fusione dei due nuclei e la successiva meiosi dà origine alle ascospore. Sono ascomiceti: i lieviti, ifunghi a coppa, le muffe che possono essere patogene o utili all’uomo.
I basidiomiceti producono strutture fruttifere note come basidiocarpi. Comprendono le vesce, ifunghi a cappello e a mensola. Il basidio collocato all’apice di un’ifa è la struttura sessuale al cui interno avvengono la fusione dei nuclei e la meiosi che origina le basidiospore. Le basidiospore, una volta espulse, originano ife aploidi che si fondono generando ife dicariotiche. Il micelio dicariotico si accresce e indotto da fattori ambientali produce un corpo fruttifero. Tra i funghi a cappello ce ne sono di commestibili e di velenosi. Alcuni basidiomiceti sono patogeni per le piante, altri formano micorrize.

364
Q

Cosa sono i basidiomiceti?

A

Nei basidiomiceti i prodotti della meiosi si trovano esposti su peduncoli definiti basidi. I corpi fruttiferi comprendono soltanto le ife dicariotiche e la fase dicariotica può durare a lungo.

365
Q

Cosa sono le spugne ?

A

I poriferi, o spugne, non hanno simmetria corporea, organi e tessuti.
Gli elementi scheletrici (spicole) silicei o in carbonato di calcio sono tenuti assieme dalla matrice extracellulare.
La maggior parte delle spugne si nutre per filtrazione. Si riproducono per via sessuata e ases-
suata.

366
Q

Cos sono i cnidari?

A

Gli nidari (per esempio, polipi e meduse) hanno simmetria radiale e una cavità gastro-rascolare.
[polipo (stadio sessile) si riproduce asessualmente per gemmazione originando colonie; la nedusa (stadio mobile) rilascia i gameti nell’acqua, le larve che originano dalla fecondazione si aiaccano al substrato e si sviluppano in polipi.
Sono divisi in scifozoi, antozoi e idrozoi.

367
Q

Cosa è il celoma?

A

Cavità corporea piena di liquidò

368
Q

Come son divisi gli animali a simmetria bilaterale?

A

-acelomati, senza cavità;
• pseudocelomati, con cavità in cui sono sospesi gli organi interni;
• celomati, con celoma rivestito dal peritoneo che avvolge gli organi interni.
Il celoma funziona anche da scheletro idrostatico.

369
Q

Struttura dei molluschi

A

molluschi hanno un piano strutturale diviso in tre settori:
• piede, una struttura muscolare per la locomozione e sostegno degli organi interni;
• massa viscerale, con cuore e apparati digerente, escretore e riproduttore;
• mantello, uno strato che riveste gli organi e secerne la conchiglia. Il mantello può formare la cavità palleale contenente le branchie deputate agli scambi gassosi e alla filtrazione alimentare Il sistema circolatorio dei molluschi è aperto e presenta un emocele.

370
Q

Come si dividono gli artropodi?

A

Gli artropodi
La cavità corporea negli artropodi si è trasformata in emocele.
I corpo di questi animali è segmentato e ha muscoli per il movimento del segmento e delle appendici articolate. Hanno un esoscheletro di chitina che previene la disidratazione.
Distinguiamo tra gli antropodi i crostacei, gli insetti, i miriapodi e i chelicerati.

371
Q

Struttura mammiferi

A

I mammiferi
I mammiferi hanno ghiandole sudoripare per la regolazione della temperatura corporea e ghiandole mammarie per la produzione di latte, pelliccia come rivestimento isolante e protet-tivo, e cuore a quattro camere.
Le uova vengono fecondate all’interno del corpo materno e gli embrioni si sviluppano per un certo periodo nell’utero.
I mammiferi monotremi depongono le uova, mancano di capezzoli e il latte viene leccato direttamente dalla pelliccia.
Nel caso dei mammiferi marsupiali i piccoli nascono in uno stadio immaturo e terminano lo sviluppo all’interno della tasca ventrale esterna (marsupio).
Consideriamo infine i mammiferi placentati: i piccoli nascono più sviluppati grazie alla placenta che connette l’embrione ai tessuti materni.

372
Q

Cosa sono i cordati ?

A

I cordati sono animali caratterizzati dalla presenza di:
• cordone nervoso dorsale;
• coda;
• notocorda, una struttura dorsale per il sostegno;
• fessure branchiali, presenti in determinati stadi dello sviluppo.
In base alla fonte di calore che determina la temperatura gli animali possono essere: endotermi (producono calore o lo disperdono attivamente), come mammiferi e uccelli; o esotermi (fonti di calore esterne), tutti gli altri animali.
Gli urocordati perdono la notocorda durante la metamorfosi; sono quasi tutti animali marini sessili (ascidie) o planctonici (salpe).
Nei cefalocordati la notocorda si estende per tutta la lunghezza del corpo.

373
Q

Cosa sono gli echinodermi?

A

Gli echinodermi sono animali deuterostomi che hanno simmetria bilaterale nella ara eral le nell’adulto. Sono privi di estremità cefalica e si muovono in tutte le direzioni.
Sono provvisti di endoscheletro e sistema vascolare acquifero.
Comprendono:
• 1 crinoidei,
• i ricci di mare,
• i cetrioli di mare,
• le stelle marine,
• le ofiure.

374
Q

Cosa sono dominanza, incompleta e penetranza ?

A

La dominanza si riferisce al modo in cui i geni si manifestano nei tratti ereditari. La dominanza completa si verifica quando un allele maschera completamente l’effetto dell’altro, mentre la dominanza incompleta si verifica quando nessun allele prevale completamente sull’altro, risultando in una combinazione di entrambi.

La penetranza si riferisce alla percentuale di individui con un dato genotipo che mostra il fenotipo associato. Ad esempio, un gene con penetranza incompleta potrebbe causare il fenotipo solo nel 80% degli individui con quel genotipo, mentre il restante 20% potrebbe mostrare un fenotipo diverso.

La dominanza incompleta si riferisce alla situazione in cui un eterozigote (portatore di due diverse varianti di un gene) mostra un fenotipo intermedio rispetto ai due genotipi omozigoti (individui con due copie identiche della stessa variante genetica). In altre parole, nessun allele domina completamente sull’altro, risultando in un fenotipo che è una sorta di combinazione dei due.

D’altra parte, la penetranza si riferisce alla percentuale di individui con un dato genotipo che esibisce il fenotipo associato. Una penetranza completa si verifica quando tutti gli individui con un particolare genotipo mostrano il fenotipo previsto, mentre una penetranza incompleta può significare che solo una percentuale di essi esprime il fenotipo.

In sintesi, la dominanza incompleta si riferisce alla natura intermedia del fenotipo in un eterozigote, mentre la penetranza si riferisce alla percentuale di individui con un dato genotipo che mostra il fenotipo associato.

375
Q

Cosa sono le chinasi ciclina dipendente?

A

Le chinasi ciclina-dipendenti (CDK) sono enzimi coinvolti nella regolazione del ciclo cellulare, che è il processo attraverso il quale una cellula si prepara, si divide e produce due cellule figlie identiche. Queste chinasi lavorano in collaborazione con le cicline, proteine che subiscono fluttuazioni cicliche durante il ciclo cellulare.

Le CDK sono enzimi che, quando attivate, aggiungono gruppi fosfato ad altre proteine, un processo noto come fosforilazione. Questa fosforilazione è un meccanismo chiave nella regolazione del ciclo cellulare, in quanto può attivare o disattivare altre proteine coinvolte nei vari stadi del ciclo cellulare.

Le CDK formano complessi con le cicline, creando le cosiddette “cicline ciclina-dipendenti”. La quantità e l’attività di queste cicline cambiano durante il ciclo cellulare, contribuendo a regolare gli eventi come la duplicazione del DNA e la divisione cellulare.

La regolazione precisa delle CDK e delle cicline è cruciale per mantenere l’integrità del ciclo cellulare e prevenire anomalie che potrebbero portare a malattie, inclusi i tumori. Pertanto, le CDK sono bersagli importanti per lo sviluppo di farmaci anticancro.

376
Q

Telomerasi nelle cellule tumorali ?

A

Non si degrada nelle cellule tumorali a differenza delle cellule somatiche

377
Q

Distribuzione ioni per mantenere il potenziale a riposo cellulare

A

All’esterno della cellula:
Elevata concentrazione di ioni sodio (Na+) e cloro (Cl-) nell’ambiente extracellulare.
All’interno della cellula:
Elevata concentrazione di ioni potassio (K+) all’interno della cellula.
Anche la cellula contiene proteine e anioni organici che contribuiscono alla carica negativa all’interno.
Membrana cellulare:
La membrana cellulare è permeabile selettivamente a questi ioni attraverso canali ionici.
Ci sono canali del sodio (Na+), canali del potassio (K+), e canali del cloro (Cl-) che regolano il flusso di questi ioni attraverso la membrana.
Durante il potenziale di riposo, la membrana cellulare è polarizzata, il che significa che c’è una differenza di carica tra l’interno e l’esterno della cellula. Il potenziale di riposo tipico di un neurone è di circa -70 millivolt. Questa polarizzazione è mantenuta attraverso il contributo dei canali ionici e della pompa sodio-potassio, che spinge attivamente ioni sodio fuori dalla cellula e ioni potassio all’interno. Questa distribuzione di ioni è essenziale per la generazione e la trasmissione degli impulsi nervosi.

378
Q

Cosa sono i ribozimi ?

A

Un ribozima (termine composto da acido ribonucleico ed enzima), anche noto come enzima a RNA o RNA catalitico, è una molecola di RNA in grado di catalizzare una reazione chimica similmente agli enzimi, che invece sono proteine.

379
Q

Fasi del ciclo uterino

A

ciclo uterino è il processo ciclico che coinvolge la parete dell’utero in preparazione per una possibile gravidanza. Si compone principalmente di tre fasi: mestruale, proliferativa e secretiva.

Fase Mestruale:
Durata: Circa 1-7 giorni.
Descrizione:
Inizia con il primo giorno del flusso mestruale.
Durante questa fase, lo strato funzionale dell’endometrio, che è stato preparato nel ciclo precedente, viene espulso se non si è verificata una gravidanza.
Il flusso mestruale è composto da sangue, muco cervicale e tessuto endometriale.
Fase Proliferativa (o follicolare):
Durata: Circa 6-14 giorni.
Descrizione:
Inizia subito dopo la mestruazione.
Durante questa fase, l’ipofisi rilascia l’ormone follicolo-stimolante (FSH), stimolando la crescita di uno o più follicoli ovarici.
Uno di questi follicoli diventa dominante e produce estrogeni, che stimolano la crescita e la proliferazione dell’endometrio.
L’endometrio diventa più spesso e ricco di vasi sanguigni in preparazione per un possibile impianto dell’embrione.
Fase Secretiva:
Durata: Circa 14 giorni.
Descrizione:
Inizia subito dopo l’ovulazione.
Durante questa fase, il follicolo dominante si rompe, rilasciando un ovocita maturo nell’ovidotto (ovulazione).
La parte rimanente del follicolo diventa una struttura chiamata corpo luteo, che inizia a produrre progesterone ed estrogeni.
Il progesterone prepara ulteriormente l’endometrio per l’impianto dell’embrione, aumentando la produzione di ghiandole endometriali e di muco cervicale.
Se non avviene la fecondazione, il corpo luteo degenera, i livelli di progesterone ed estrogeni diminuiscono, e ciò porta all’inizio della mestruazione e al ciclo successivo.
Queste fasi sono regolate da una complessa interazione tra gli ormoni ovarici (estrogeno e progesterone), l’ipotalamo e l’ipofisi, che controllano il rilascio di FSH e ormone luteinizzante (LH). Il ciclo uterino è essenziale per la preparazione dell’utero all’impianto e per mantenere la funzionalità riproduttiva della donna.

380
Q

Quali sono gli strati dell Endometrio?

A

L’endometrio è lo strato interno della parete uterina, ed è composto da diversi strati che subiscono cambiamenti ciclici durante il ciclo mestruale. Gli strati principali dell’endometrio sono:

Strato Funzionale (Strato Superficiale o Strato Compacto):
Questo strato è più esterno e coinvolto direttamente nel processo di mestruazione.
È il livello che viene espulso durante la mestruazione se non si verifica una gravidanza.
Subisce cambiamenti durante il ciclo, crescendo e sviluppandosi sotto l’influenza degli ormoni estrogeno e progesterone.
Strato Basale (Strato Profondo o Strato Basal):
Questo strato è più vicino alla muscolatura uterina ed è meno influenzato dai cambiamenti ormonali ciclici.
Serve da “base” o “fondamento” per la rigenerazione dello strato funzionale dopo ogni ciclo mestruale.
Durante il ciclo mestruale, sotto l’influenza degli ormoni ovarici (estrogeno e progesterone), l’endometrio subisce cambiamenti ciclici per prepararsi all’impianto dell’embrione, nel caso si verifichi la fecondazione. Se la gravidanza non si verifica, il corpo luteo (la struttura rimanente del follicolo ovarico dopo l’ovulazione) degenera, i livelli ormonali diminuiscono e ciò porta al distacco e all’espulsione dello strato funzionale durante la mestruazione.

Questi cicli di cambiamenti nell’endometrio sono fondamentali per la funzionalità riproduttiva della donna e sono regolati da una complessa interazione di ormoni riproduttivi e segnali chimici nel corpo

381
Q

Cosa rende impermeabile la membrana interna mitocondriale ?

A

La cardiolipina

382
Q

Sistema portale epatico

A

sistema portale epatico è un sistema vascolare che collega due diversi letti vascolari prima di raggiungere la circolazione sistemica. È particolare perché costituisce un’eccezione alla tipica struttura del sistema circolatorio. Vediamo la sua struttura e funzione:

Struttura del Sistema Portale Epatico:

Vene Porta:
Il sistema portale epatico inizia con le vene porta, che sono le principali vene portatrici di sangue. Queste vene raccolgono il sangue da diversi organi addominali, tra cui lo stomaco, l’intestino tenue e la milza.
Contrariamente alla maggior parte delle vene, le vene porta portano il sangue ricco di sostanze nutritive, prodotte nella digestione intestinale, direttamente al fegato anziché al cuore.
Fegato:
Il sangue proveniente dalle vene porta entra nel fegato, che svolge un ruolo centrale nel sistema portale epatico.
All’interno del fegato, il sangue attraversa una rete di capillari chiamata lobuli epatici, dove avviene la rimozione di sostanze nutritive, farmaci e tossine.
Vene Epatiche:
Il sangue, ora arricchito o depauperato di sostanze nutritive a seconda del processo metabolico, lascia il fegato attraverso le vene epatiche. Queste vene confluiscono in una vena principale chiamata vena epatica, che successivamente si unisce alla vena cava inferiore.
Funzione del Sistema Portale Epatico:

Elaborazione e Metabolismo dei Nutrienti:
Il fegato è coinvolto nell’elaborazione dei nutrienti assorbiti durante la digestione, tra cui glucosio, amminoacidi, lipidi e altri composti. Regola il rilascio e l’immagazzinamento di questi nutrienti per mantenere l’omeostasi metabolica.
Detossificazione e Rimozione di Sostanze Dannose:
Il sistema portale epatico consente al fegato di svolgere la detossificazione, rimuovendo e neutralizzando sostanze dannose o tossine assorbite dall’intestino.
Regolazione dei Livelli di Glucosio:
Contribuisce alla regolazione dei livelli di glucosio nel sangue, immagazzinando glucosio sotto forma di glicogeno o convertendolo in glucosio quando necessario.
Produzione di Proteine del Sangue:
Il fegato sintetizza molte proteine importanti del sangue, tra cui l’albumina e i fattori della coagulazione.
In sintesi, il sistema portale epatico facilita il trasporto del sangue dai vasi sanguigni dell’intestino al fegato, consentendo al fegato di svolgere numerose funzioni cruciali per il metabolismo e la salute generale dell’organismo.

383
Q

Come avviene il riassorbimento/rimodellamento osseo ?

A

Gli osteoclasti degradano la matrice ossea sotto controllo del paratormone secreta dalle paratiroid,i se c’è un abbassamento della calcemia (ipocalcemia)il paratormone guida le osteoclasti la degradazione della matrice.
Al contrario le cellule C della tiroide secernono calcitonina che stimola invece gli osteoblasti a depositare tessuto osseo in caso di aumento della calcemia iper calcemia

384
Q

Differenza emoglobina adulta e fetale

A

L’emoglobina adulta è composta da due catene alfa e due beta mentre l’emoglobina fetale è composta da due catene alfa e da due catene gamma

385
Q

Come si chiamano le proteine che regolano la apoptosi ?

A

Le proteine che regolano il processo apoptotici sono chiamate caspasi

386
Q

A quanto deve ammontare il ph fisiologico ?

A

Il pH fisiologicamente deve rimanere in un range fra 7,35 e 7,45 al di sotto si parla di acidosi collegata a una ipo ventilazione al di sopra a alcalosi collegata a una iper ventilazione fine

387
Q

Cosa è il cDNA ?

A

In biologia molecolare il DNA complementare (abbreviato in cDNA) è un DNA a doppia elica sintetizzato a partire da un campione di RNA messaggero maturo.

388
Q

L’ormone che determina lo scoppio del follicolo ovarico è:

A

Il ciclo mestruale dura in media 28 giorni e si divide in due fasi. Nella prima fase, che va dal primo al 14° giorno, l’ipofisi, ghiandola che regola l’intero meccanismo assieme all’ipotalamo, produce due ormoni: l’FSH (follicolo-stimolante) e l’LH (luteinizzante). Il primo serve a far giungere a maturazione il follicolo e a stimolare lo stesso a produrre gli estrogeni (ormoni che rigenerano la mucosa uterina sfaldatasi dopo l’ultima mestruazione, e che stimolano l’ipofisi a produrre I’LH). Il secondo (ormone luteinizzante) provoca l’ovulazione vera e propria, con lo scoppio del follicolo.