Bioenergetica e introduzione al metabolismo Flashcards

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1
Q

Definizione di metabolismo

A

Comprende la totalità dei processi attraverso cui gli organismi ricavano e utilizzano energia libera per svolgere diverse funzioni.

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2
Q

che differenza c’è tra il metabolismo di un unicellulare e il metabolismo di un pluricellulare?

A

Il metabolismo di un batterio o organismo unicellulare è molto semplice e avviene nella stessa cellula. In un organismo pluricellulare in cui vi è una specializzazione cellulare si fa riferimento al metabolismo di un particolare organo come fegato, rene, muscolo…; ma anche all’intero organismo.

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3
Q

Come si possono dividere i nutrienti?

A

in macronutrienti e micronutrienti.
I macronutrienti sono carboidrati, proteine, lipidi e acidi nucleici.
I micronutrienti sono principi nutritivi necessari, presenti in piccole quantità e che gli organismi non sono in grado di produrre, che danno luogo a una serie di funzioni fisiologiche indispensabili ai fini del metabolismo.
Si distinguono in vitamine e sali minerali.

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4
Q

Quali sono le 6 classi di enzimi?

A

ossidoreduttasi, transferasi, idrolasi, liasi, isomerasi, ligasi.

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5
Q

Da chi sono regolati gli enzimi?

A

da altre molecole che in nostro organismo produce

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6
Q

Tutti gli enzimi hanno attivatori e inibitori?

A

Non tutti, alcuni si adattano agli altri

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7
Q

Cosa fanno gli enzimi ossidoreduttasi?

A

catalizzano reazioni in cui si verifica un trasferimento di elettroni da una molecola all’altra. Sono presenti soprattutto nel catabolismo

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8
Q

Cosa fanno gli enzimi transferasi?

A

trasportano gruppi funzionali di diverse
tipologie, come gruppi metili o gruppi fosfato

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9
Q

Cosa fanno gli enzimi idrolasi?

A

scindono legami utilizzando l’acqua

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10
Q

Cosa fanno gli enzimi liasi?

A

scindono alcuni legami, come carbonio-carbonio o carbonio-azoto, attraverso processi diversi dall’idrolisi e dall’ossidazione

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11
Q

Cosa fanno gli enzimi isomerasi?

A

catalizzano l’interconversione tra 2 isomeri

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12
Q

Cosa fanno gli enzimi ligasi?

A

intervengono nella fase biosintetica per sintetizzare da 2 molecole di partenza una molecola più complessa

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13
Q

Quali sono le due parti del metabolismo?

A

catabolismo e anabolismo

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14
Q

Definizione di catabolismo

A

parte del metabolismo in cui i nutrienti vengono degradati in molecole più semplici, come piruvato, CO2, acqua e si ottiene energia, sotto forma di ATP e coenzimi ridotti, come NADH e FADH2. Le reazioni cataboliche sono ossidative ed esoergoniche in fatti l’energia libera rilasciata viene usata per svolgere i processi endoergonici.

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15
Q

Definizione di anabolismo

A

parte del metabolismo in cui le biomolecole sono sintetizzate da molecole di partenza. Si tratta di un meccanismo riduttivo e prevede reazioni endoergoniche in cui l e reazioni richiedono energia e coenzimi ridotti, che possono fornire perciò idrogeno.
Di conseguenza si può dire che gli animali sono organismi chemiotrofi, cioè ottengono energia per via chimica.

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16
Q

Come viene convertita l’energia chimica dei nutrienti?

A

L’energia chimica presente nelle sostanze nutrienti viene convertita in: energia chimica dei prodotti di sintesi, gradienti di concentrazione (come avviene a livello dei mitocondri in cui si verifica un gradiente di protoni, il quale viene usato poi per produrre ATP), gradienti elettrici come nel sistema nervoso, movimento col sistema actina miosina e calore attraverso il mantenimento della temperatura.

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17
Q

Come si calcola il ∆ G?

A

∆ Gᴼ = -RT ꞏ ln(Keq)

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18
Q

Cosa è la Keq

A

Concentrazione di prodotti / concentrazione dei substrati

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19
Q

Cosa vuol dire quando Keq&raquo_space;1

A

∆ G negativo, la reazione è spostata verso i prodotti, la reazione è spontanea

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20
Q

In quali condizioni ipotetiche è usata la variazione di energia libera standard?

A

[H+] = 1 , pH=0
non esiste
si usa quindi la variazione di energia libera standard trasformata

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21
Q

Cosa indica la variazione di energia libera standard trasformata? ∆G’ ᴼ

A

indica in quale direzione avviene una data reazione per raggiungere l’equilibrio, quando la concentrazione iniziale di ogni componente è 1,0 M, pH 7.0, temperatura 25C, pressione 1atm

non viene usata

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22
Q

Quale variazione di energia libera si utilizza?

A

la variazione di energia libera reale

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23
Q

cosa è la variazione di energia libera reale?

A

è una funzione delle concentrazioni reali dei componenti e della temperatura durante la reazione
∆ G= ∆G’ ᴼ RT lnQ
(dove Q è il rapporto di azione di massa, che tiene
conto del rapporto di concentrazione tra prodotti e reagenti nelle condizioni in cui si trova il tessuto)

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24
Q

Cosa sono le vie metaboliche?

A

Il metabolismo è infatti diviso in vie metaboliche, in cui il prodotto di una reazione è il reagente di quella seguente. Perciò in una via metabolica i prodotti vengono immediatamente incanalati verso la reazione successiva, mantenendo bassa la concentrazione di prodotti ed abbassando di conseguenza il Q; in questo modo Q diventa minore di 1 ed essendo il logaritmo di un numero tra 0 e 1 negativo può perciò rendere il ∆G reale negativo.

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25
Q

Cosa vuol dire reazioni accoppiate?

A

Mentre una reazione esoergonica (spontanea) avviene liberando energia, questa energia viene immediatamente utilizzata da un unico meccanismo enzimatico per fa accadere una reazione endoergonica (non spontanea)

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26
Q

Come si calcola il DeltaG totale di reazioni accoppiate?

A

faccio la somma dei DeltaG delle due reazioni

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27
Q

Fai un esempio di reazioni accoppiate

A

Quando il glucosio entra nelle cellule deve essere fosforilato in quanto l’aumento dell’ingombro sterico, della polarità e del numero di cariche negative impedisce la sua fuoriuscita dalla membrana e viene trasformato in
glucosio-6-fosfato.
Questo processo avviene grazie a una reazione accoppiata, dato che la reazione con gruppo fosfato (nell’immagine Pi= fosfato inorganico, con formula PO4 3-) presenta ΔG positivo e la reazione non avverrebbe. Tale reazione, viene quindi accoppiata all’idrolisi dell’ATP, la quale libera una grande quantità di energia (ΔG estremamente negativo, in condizioni standard con un valore di -30,5 kJ/mol).
La somma algebrica risultante è un valore negativo, di conseguenza, mediante l’azione dell’enzima esochinasi, si crea un unico processo enzimatico che riesce a far svolgere le due semireazioni efficacemente. Se, dunque si sommano la semireazione endoergonica con ΔG = +13,8 kJ/mol e l’idrolisi dell’ATP con ΔG =-30,5 kJ/mol, il risultato è un valore negativo (-16,7 kJ/mol).

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28
Q

Cosa sono i metaboliti?

A

molecole generate nella serie di reazioni di una via metabolica. Anche chiamati intermedi di reazione

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29
Q

perchè avvengono piccole reazioni invece che una unica grande?
(vie metaboliche)

A
  • inefficienza energetica
  • controllo e regolazione
  • possibilità di usare gli intermedi per altre cose
  • semplificazione di trasformazioni altrimenti molto complesse
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30
Q

Caratteristiche delle vie metaboliche

A
  • sono irreversibili
  • ogni via metabolica ha una prima tappa di comando
  • le vie cataboliche e le vie anaboliche sono differenti
31
Q

Cosa sono le tappe di comando?

A

hanno DeltaG &laquo_space;0 e sono controllate e regolate. si trovano all’inizio di ciascuna via metabolica ma non solo

32
Q

cosa vuol dire metabolismo intermedio?

A

questo termine pone l’accento sulle differenti funzioni degli intermedi metabolici, o metaboliti, come crocevia di differenti vie metaboliche

33
Q

Cosa sono gli intermedi metabolici?

A

sono molecole organiche che non sono ne unità costitutive di macromolecole ne molecole piccole completamente ossidate. esse vengono prodotte in seguito a degradazione di più composti e possono essere utilizzati in più vie metaboliche

34
Q

Cosa vuol dire che gli intermedi metabolici dentro la cellula si trovano in una condizione di equilibrio dinamico?

A

i processi attraverso cui vengono trasformate le molecole organiche sono regolati in modo che queste sostanza si trovino dentro la cellula ad una concentrazione costante.

35
Q

Cosa sono le scissioni omolitiche?

A

ogni atomo tiene legati a sé i propri elettroni; nel caso di legame C-H si forma un radicale del carbonio che presenta un elettrone libero e un idrogeno, mentre nel caso del legame C-C si formano due radicali;

36
Q

cosa sono le scissioni eterolitiche?

A

gli elettroni passano da un atomo all’altro; nel caso di legame C-H si forma un carboanione con carica negativa e un protone o viceversa un carbocatione e un ione idruro, mentre nel caso di legame C-C si formano un carbocatione e un carboanione.

37
Q

Quali sono i gruppi nucleofili coinvolti nelle scissioni?

A
  • ossigeno carico negativamente (per esempio un ossidrile o un
    carbossile deprotonato), presenti negli acidi grassi, amminoacidi e alcuni zuccheri;
  • gruppo sulfidrile carico negativamente;
  • carboanione;
  • gruppo amminico non carico, per via del doppietto libero dell’azoto;
  • imidazolo, per via del doppietto dell’azoto;
  • ione idrossido, carico negativamente.
38
Q

Quali sono i gruppi elettrofili coinvolti nelle scissioni?

A
  • carboni di gruppi carbonilici, dove la parziale carica negativa è data dalla maggiore elettronegatività dell’ossigeno; esso è particolarmente reattivo quando non stabilizzato da particolari ioni metallici o acidi
  • gruppo imminico protonato, attivato per l’attacco nucleofilo sul carbonio dell’immina protonata, che genera una carica parziale positiva sull’azoto;
  • fosforo di un gruppo fosfato;
  • protone.
39
Q

Quali sono i 5 tipi di reazioni biochimiche comuni?

A
  • formazione e rottura di un legame C-C
  • riarrangiamenti interni, isomerizzazioni ed eliminazioni
  • reazioni con radicali liberi
  • reazioni di trasferimento di gruppi
  • reazioni di ossidoriduzione
40
Q

Reazioni biochimiche: formazione e rottura di un legame C-C

A

Formazione e rottura di un legame C-C mediante
- condensazione aldolica, dove il carboanione agisce da nucleofilo e il gruppo carbonilico con parziale carica positiva agisce come elettrofilo, uniti formando una molecola più grande. Questo
meccanismo si ritrova per esempio nella via dei pentosi fosfati
- condensazione di Claisen, dove si sfrutta la polarità del gruppo carbonilico al fine di far avvenire l’attacco nucleofilo e il distacco di un altro pezzo della molecola. Questo avviene per esempio nella parte iniziale del ciclo di Krebs dove l’ossoalacetato cede il coenzima A al fine di creare citrato
- decarbossilazione dei β-chetoacidi con liberazione di CO2, dove avviene uno spostamento di elettroni favorito dalla presenza del gruppo carbonilico. Questo accade per esempio nella decarbossilazione del piruvato con la
formazione di acetilcoA e creazione di CO2

41
Q

reazioni biochimiche: Riarrangiamenti interni, isomerizzazioni ed eliminazioni

A

Un esempio è la trasformazione del glucosio-6-fosfato in fruttosio-6-fosfato (seconda reazione della glicolisi) dove si passa da aldeide a chetone mediante l’inversione tra C1 e C2 del doppio legame con l’ossigeno e del gruppo OH. Il processo, catalizzato da enzimi capaci di cedere e ricevere protoni (si comportano come acidi e basi generali), comincia con l’estrazione di un protone dal C2, trasferito poi al gruppo carbonilico parzialmente carico; ciò permette di creare il doppio legame C=C che caratterizza l’intermedio enediolo (ene- per il doppio legame e -diolo per la formazione dei due gruppi OH), il quale però si ritrasforma, rompendo il doppio legame C=C e utilizzando gli elettroni per creare un legame con un protone fornito dall’enzima; contemporaneamente viene estratto un protone da C2, permettendo la formazione di un legame C=O e ottenendo il prodotto finale

42
Q

reazioni biochimiche: reazioni con radicali liberi

A

Meno frequenti - I radicali sono gruppi con elettroni spaiati (X.), capaci di formare intermedi e in seguito prodotti finali, sfruttando la reattività dei gruppi radicali stessi

43
Q

reazioni biochimiche: reazione di trasferimento di gruppi

A

Tipo di reazione frequente, la più comune è il trasferimento di gruppi fosfato che permette una maggiore stabilizzazione della molecola risultante grazie a una minore repulsione elettrostatica; tale reazione è quindi spontanea con ΔG negativo

44
Q

reazioni biochimiche: reazioni di ossidoriduzione

A

Tali reazioni si verificano spesso a partire da
molecole ridotte come gli alcani, che si trasformano
in molecole progressivamente più ossidate, fino al
risultato finale: CO2. Questa catena di processi porta
alla perdita di idrogeni e l’acquisizione di ossigeni.
Un esempio è dato dalla trasformazione del lattato in
piruvato, mediante l’azione dell’enzima lattato
deidrogenasi che sposta due protoni e due elettroni
dal lattato al coenzima NAD+ che si riduce a NADH.

45
Q

Sulla base dell’energia derivata dall’idrolisi dell’ATP, come possono e essere i composti fosforilati? + esempi

A
  • ad alta energia, es. fosfoenolpiruvato, 1,3-bifosfoglicerato
  • a bassa energia, es. glucosio-6-fosfato, glicerolo-6-fosfato
46
Q

Qual è il ∆G’ ᴼ dell’ATP?

A

-30,5 KJ/mol

47
Q

Perchè l’idrolisi dell’ATP riesce a liberare così tanta energia?

A
  • La stabilizzazione dovuta alla risonanza del gruppo fosfato, la quale comporta
    un abbassamento dello stato energetico di questa molecola.
  • Il rilascio di gruppo fosfato comporta una diminuzione della repulsione di
    carica grazie all’allontanamento di cariche negative degli atomi di ossigeno.
  • Maggiore solvatazione dei prodotti finali rispetto ai reagenti iniziali.
48
Q

Cosa vuol dire che l’ATP è inteso come donatore immediato di energia libera?

A

L’ATP non ha ruolo di riserva energetica.
In una cellula una molecola di ATP viene consumata entro 1 minuto dalla sua formazione e ha un turnover molto rapido

49
Q

Qual è la quantità totale di ATP nell’organismo?

A

circa 100 grammi

50
Q

Qual è il consumo di ATP nell’essere umano a riposo o in movimento?

A

un essere umano a riposo consuma circa 40 kg di ATP nelle 24 ora, mentre in una corsa di due ore ne consuma 60 kg.

51
Q

Cosa rappresenta ΔGP?

A

potenziale di fosforilazione (energia libera reale per l’idrolisi dell’ATP)

52
Q

Qual è il vantaggio di mantenere alta la concentrazione di ATP?

A
  • l’ATP è necessaria; una situazione in cui la quantità di ATP non è sufficiente può compromettere la contrazione muscolare anche per quanto riguarda la contrazione muscolare cardiaca, dunque non è ammissibile un calo di ATP eccessivo;
  • a livello termodinamico è importante mantenere una concentrazione di ATP elevata per poter ottenere un potenziale di fosforilazione elevato, ben superiore a -30,5 kj*mol, per favorire l’energia di idrolisi dell’ATP stesso.
    Maggiore è il livello di ATP più la molecola presenta un potenziale di fosforilazione elevato.
53
Q

Cosa succede quando il livello di ATP scende?

A

diminuisce la quantità di “combustibile”, ma il combustibile stesso, l’ATP, perde la sua potenza in termini di ΔGP

54
Q

Qual è il ruolo della creatina/ fosfocreatina

A

La creatina è una piccola molecola che può essere ottenuta o con l’alimentazione ho direttamente dentro l’organismo. Quando questa viene fosforilata diventa una molecola ad alto stato energetico.
Lo scopo della fosfocreatina è quello di tamponare l’abbassamento iniziale dell’ATP dopo una contrazione muscolare immediata, per ripristinare ATP grazie all’elevato stato energetico della fosfocreatina dovuto alla stabilizzazione per risonanza del prodotto finale

55
Q

Come viene sintetizzata la creatina nel nostro organismo?

A

due passaggi:
1. Grazie all’associazione del gruppo ammidinico dell’arginina con l’azoto della glicina si forma guanidoacetato.
Viene liberato un derivato dell’arginina privato del gruppo amidinico: l’Ornitina (importante nel ciclo dell’urea) e il guanidoacetato,
2. Successivamente il guanidoacetato viene metilato ad opera del secondo enzima guanidoacetato metiltransferasi, il quale ricava il gruppo metilico dalla
SAM= S adenosilmetionina.

56
Q

Dove viene sintetizzata la creatina?

A

principalmente nel fegato, in quantità minore nei reni

57
Q

Dove serve la creatina?

A

principalmente nei muscoli scheletrici, un po’ meno nel cervello e nel muscolo cardiaco (di meno perchè è sempre attivo, a differenza del muscolo scheletrico)

58
Q

Dopo che la creatina arriva nel muscolo, cosa succede?

A

c’è un turnover tra creatina a fosfocreatina.
la fosfocreatina (anche la creatina ma meno) viene poi trasformata in creatinina che viene espulsa attraverso le urine

59
Q

Cosa indica l’accumulo di creatina nel fegato?

A

L’accumulo di creatina nel fegato per eccesso di sintesi o somministrazione di creatina esogena induce l’inibizione a feedback del processo biosintetico sul primo enzima glicina-amidinotrasferasi, vanificando l’accumulo di creatina stessa.

60
Q

Caratteristiche del catabolismo della creatina

A
  • Turn over della creatina di circa 2 gr al giorno;
  • La riserva di creatina nell’adulto è di circa 120 gr in funzione delle masse muscolari;
  • Parte della fosfocreatina viene spontaneamente e irreversibilmente convertita in creatinina destinata all’eliminazione: tutta la creatinina filtrata dai glomeruli viene eliminata con l’urina senza assorbimento tubulare;
  • Valori standard di creatinina nel sangue di adulti= da 0.6 a 1.3 milligrammi per decilitro di sangue (mg/dl) generalmente mantenuti costanti.
61
Q

Quali sono i valori di creatina standard nel sangue?

A

per gli adulti da 0.6 a 1.3 milligrammi per decilitro di sangue, generalmente mantenuti costanti

62
Q

Caratteristiche e funzionalità della creatina esogena

A
  • l’assorbimento intestinale di creatina esogena è di circa 100% con ingestione di 10/20 grammi al giorno e ritenzione quasi totale nei primi giorni
  • con somministrazione quotidiana, l’escrezione nelle urine di creatina raggiunge circa il 90% nei giorni successivi, quindi nonostante i primi giorni sia particolarmente efficiente poi viene eliminata con le urine quasi totalmente
  • la ritenzione di creatina è accompagnata da ritenzione idrica per sovraccarico osmotico e aumento di peso dell’individuo di 1-3 kg dopo somministrazione per 5-7 giorni
  • l’esercizio sotto massimale fatto prima dell’ ingestione di creatina può aumentare l’accumulo di circa il 10%
  • la somministrazione di creatina esogena può aumentare il contenuto di fosfocreatina nel muscolo al massimo del 20%.
  • non migliora la prestazione nell’esercizio aerobico perchè il contenuto normale di fosfocreatina è già sufficiente a mantenere l’apporto di ATP durante il periodo di transizione
  • può migliorare la prestazione in esercizi intensi e, soprattutto, ripetuti a brevi intervalli
63
Q

cosa è il metabolismo anaerobico?

A

tutte le vie anaerobiche che non prevedono l’utilizzo di ossigeno

64
Q

Cosa fa l’enzima miochinasi?

A

presente in tutte le cellule, particolarmente importante nel muscolo, svolge una reazione all’equilibrio:
2 ADP –> ATP + AMP
Un gruppo fosfato viene trasferito

65
Q

Qual è il vantaggio della reazione catalizzata dalla miochinasi?

A
  • formiamo ATP che ci serve in quanto nel mezzo di esercizio fisico
  • aumenta la concentrazione di ATP quindi il DeltaG reale vien mantenuto molto negativo. –> aumenta il potenziale di fosforilazione dell’ATP
  • produciamo AMP, che funziona come attivatore allosterico per alcuni enzimi chiave, come la glicogenofosforilasi e la fosfofruttochinasi1
66
Q

A cosa serve ATP —> ADP?

A

movimento
trasporto attivo
biosintesi
amplificazione del segnale

67
Q

a cosa serve ADP –> ATP?

A

ossidazione delle molecole nutrienti

68
Q

Man mano che la carica energetica del metabolismo cresce, cosa succede?

A

viene diminuita la velocità relativa delle vie di generazione dell’ATP e viene aumentata la velocità relativa delle vie di utilizzazione dell’ATP

69
Q

A che livello di carica di ottiene un equilibrio tra utilizzo e sintesi di ATP?

A

tra 0.8 e 0.95

70
Q

Quanto lattato al giorno produce un uomo adulto?

A

circa 120 grammi

71
Q

Qual è la concentrazione di lattato nel sangue?

A

1-2 millimoli/L a riposo, fino a 20 millimoli/L durante uno sforzo fisico intenso

72
Q

Cos’è il polifosfato inorganico?

A

potenziale donatore di gruppi fosforici, contribuisce alla formazione e alla funzione di membrane, influenza la struttura di alcuni canali e pompe ioniche, controlla la trascrizione genica in risposta a stress e sembra essere anche coinvolto in alcuni stati patologici, es tumori

73
Q

In molecole biologiche come capisco se una molecola è ridotta o ossidata?

A

i comporti più ridotti sono più ricchi di idrogeno e più carichi energeticamente, mentre i composti più ossidati sono più ricchi di ossigeno e piè scarichi energeticamente

74
Q

Che differenza c’è tra NAD e NADP?

A

NAD –> permette alla cellula di essere alle condizioni di fare il catabolismo nel modo migliore possibile
NADP –> interagisce con enzimi coinvolti nelle biosintesi e utilizza gli idrogeni come potenziale antiossidante