APPUNTI Flashcards

1
Q

Cos’è un libro?

A

-Nella sua forma classica un oggetto costituito da un insieme di fogli, stampati ma anche manoscritti, delle stesse dimensioni, rilegati insieme in un certo ordine e racchiusi da una copertina. L’evoluzione del libro rappresenta uno dei percorsi fondamentali di tutta la civiltà umana: dalle prime forme delle più antiche culture all’evoluzione greco-romana; dalla civiltà medioevale all’epoca moderna con la fondamentale invenzione della stampa e le sue successive evoluzioni sino alla nascita e ai possibili sviluppi del libro digitale.
-Termine generale che usiamo per questa tipologia di «materiali».
-Seguiremo l’evoluzione del formato e delle tecniche di produzione, che continuano a condizionare la nostra società (insieme alla realtà delle biblioteche).

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2
Q

Circuito della comunicazione registrata/ circuito vitale del libro e delle altre risorse (FOTO)

A

-Tradizionalmente detto Circuito della comunicazione registrata
-5 punti
- L’AUTORE scrive un’opera (una relazione, un saggio, un romanzo) e la sottopone a un editore che la valuta, la seleziona, la confeziona neicontenuti e nella grafica e la pubblica in una versione stampata o elettronica. Pervendere un libro l’EDITORE (TIPOGRAFO) si avvale di una rete di DISTRIBUZIONE, cioè di quell’insieme diattività commerciali e di servizi che si occupano di portare i prodotti – nel nostro caso:libri, riviste, e-book – dalla produzione al consumo. La distribuzione, a sua volta, ricorre alle LIBRERIE tradizionali e online. Il LETTORE può così acquistare le opere che gli interessano o che gli servono. Egli entra in contatto con i libri anche grazie alle (BIBLIOTECHE). Il ciclo vitale è naturalmente influenzato dal contesto storico in cui si svolge. Il contesto politico,sociale, economico, religioso influenza il circuito (es. la censura)

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3
Q

Monografie? Cosa c’è oltre alle monografie nella raccolta di una biblioteca?

A

-Monografia= gni pubblicazione non periodica concepita come trattazione sistematica di un singolo argomento. In biblioteconomia sinonimo di libro.
-Esistono altri tipi di documenti cartacei che fanno parte delle raccolte delle biblioteche, ad esempio-> Pubblicazioni periodiche o periodici: pubblicazioni con cadenza regolare (settimanale, mensile ecc.) e di varia natura (scientifica, culturale in generale, informativa, a fumetti, d’evasione ecc.).

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4
Q

La risorsa?

A

In biblioteconomia si intende qualsiasi entità che veicola uncontenuto intellettuale o artistico. Il termine viene preferito adocumento, o a materiale.
Entità, tangibile o intangibile, che comprende un contenutointellettuale e/o artistico che è concepita, prodotta e/opubblicata come un’unità e costituisce la base di unadescrizione bibliografica distinta. Le risorse possonoincludere testo, musica, immagini fisse e in movimento,grafiche, carte geografiche, registrazioni sonore evideoregistrazioni, dati o programmi elettronici, anchepubblicati serialmente

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5
Q

Possesso e accesso delle risorse?

A

Possiamo avere risorse non fisicamente possedute, ma rese accessibili tramite web: pagine web; periodicielettronici; ebook; audiolibri; podcast; video; dizionari ed enciclopedie online. Ecco il problema delle biblioteche dinon poter offrire tutto: una parte delle risorse sono disponibili solo tramite abbonamento, e vi sono realtàcommerciali che non prevedono la sottoscrizione da parte di entità come biblioteche (es. Netflix). Vi sono risorsedisponibili liberamente online, altre a pagamento (come ebook, per le biblioteche pubbliche uno dei più importantiè “MLOL”= la piattaforma di prestito digitale con la più grande collezione di contenuti per tutte biblioteche italiane). Esistono abbonamenti a riviste scientifiche, e in ciò la biblioteca media acquistando queste risorse.

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6
Q

Tipologie di risorse?

A

1)Audiovisive: Ogni risorsa informativa in cui coesistano suono e video. Sono materiali audiovisivi una proiezione di diapositive accompagnate da un commento sonoro, un film, un programma televisivo
2)Multimediali: risorsa che comprende due o più distinti supporti o forme differenti dello stesso medium, nessuno dei quali è identificabile come primario. Destinata di solito a venir usata come unità; Unità informativa analogica o digitale che può contenere insieme testi, immagini e audio (musica scritta + videoregistrazioni, testi + cartografie, etc.)
3)Elettroniche: quella tipologia di materiale documentario che è accessibile solo tramite un computer
4)A stampa: risorsa in forma leggibile dall’occhio o in forma a rilievo per le persone con limitata capacità visiva

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7
Q

Supporto e contenuto?

A

-Supporto: medium fisico sul quale o nel quale si possono memorizzare dati, suoni, immagini, programmi, etc. Per alcune categorie di materiale il supporto fisico consiste di un mezzo di memorizzazione (p.e. nastro, pellicola) talvolta incassato in una custodia di plastica, di metallo, etc. (p.e. cassette, cartucce) che è parte integrante della risorsa.
-Contenuto: indica la tipologia di contenuto presente nel supporto (musica, testo, immagine, suoni, etc.)

In alcuni casi si è interessati solo al contenuto, altri in cui il contenitore (supporto) è fondamentale (es. audiolibroperché sono cieco).

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8
Q

Definizioni biblioteca nel tempo?

A

definizione Treccani del 1930 è datata. Vi sono altre appendici (2000; 2006…) nel tempo:
>“Termine usato per indicare una raccolta di libri organicamente ordinata per l’uso ed anche la suppellettile e gliambienti che la contengono” (E. Bottasso) (anni 50).Quindi pensata per una determinata comunità nel tempo.
> “La biblioteca è una organizzazione di documenti e delle notizie che li riguardano, tale che sia possibile efacilitato il reperimento dei documenti cercati, in quanto già noti e identificati, o con l’incontro con quei documentiche si presume possano risultare utili” (A. Serrai) (anni 80).Introduce l’idea di necessità di un catalogo, presupponendo utenti che usufruiscono dei libri, in quantonon tutti i libri sono direttamente accessibili a scaffale aperto.Oltre a documenti noti e identificati si parla anche di “ricerca per documento non noto” e dunque per il suocontenuto intellettuale (es. “un libro sul giardinaggio”).
> “La biblioteca è un istituto che eroga servizi a partire da una collezione di documenti, fisicamente posseduti odisponibili in rete” (G. Solìmine)Focus sui servizi: è la chiave.
>La biblioteca è uno degli organismi in cui si articola l’ambito di circolazione dell’informazione scritta, che siarticola a sua volta nella triade produzione / uso / conservazione. Una biblioteca non può dirsi tale se non ha: un patrimonio; un inventario; un catalogo; personale.

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9
Q

Come si possono distinguere le biblioteche?

A

Le biblioteche si possono distinguere per:
- Funzioni (in base ai compiti)
- biblioteche di conservazione
- biblioteche pubbliche
_ per ragazzi
- biblioteche di ricerca
- Titolarità (in base alla proprietà patrimoniale)
- private statali
- di enti locali
- di università, scuole, istituzioni

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10
Q

Quali sono gli impegni di una biblioteca?

A

Gli impegni di una biblioteca sono presentati sotto specie di:
• Fini
• Obiettivi
• Funzioni

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11
Q

Fini?

A

-Si riferiscono ai significati che la biblioteca ha per la società ingenerale o per una sua parte. Tali fini si riferiscono al raggiungimento di valori ritenuti importanti di per sé oppure utili o desiderabili per lo sviluppo civile ed economico e per il progresso scientifico e tecnologico.
• la diffusione delle conoscenze
• la formazione professionale
• l’elevazione culturale
- L’adempimento dei fini è ciò che la biblioteca fa quandorisponde alle esigenze per le quali è stata istituita.

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12
Q

Obbiettivi?

A

-Rappresentano le mete particolari e concrete che la biblioteca si propone di raggiungere.
-Obiettivi generali di una biblioteca:
- individuare le conoscenze e quindi le risorse occorrenti all’utenza
- individuare l’utenza e la sua composizione
- provvedere affinché la mediazione bibliotecaria avvenga tenendo conto delle caratteristiche e capacitàdell’utenza
- curare affinché sia facilitato l’accesso alle risorse
- assistere l’utente nella formulazione delle sue esigenze e nell’accertamento bibliografico delle risorseche potrebbero soddisfarle
- potenziare, attraversando la cooperazione interbibliotecaria, la copertura bibliografica e la disponibilità delle risorse occorrenti
- selezionare, raccogliere e conservare le risorse
- realizzare l’accesso alle risorse e al loro contenuto per mezzo delle tecniche di catalogazione
- stimolare e facilitare l’utilizzazione delle risorse

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13
Q

Funzioni?

A

-Sono la traduzione in operazioni e servizi dei fini e degli obiettivi; si possono raggruppare intorno a 5 aree applicative:
1. impianti e attrezzature
2. materiale librario (documentale) / risorse
3. assistenza agli utenti
4. contatti e rapporti esterni
5. amministrazione

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14
Q

La biblioteca nel circuito della conoscenza ? (FOTO)

A

La biblioteca nel circuito della conoscenza
Uso della conoscenza ⇒ Ruolo dell’autore(composizione) ⇒ Ruolo dell’editore (stampa e distribuzione) ⇒ Ruolo della biblioteca (selezione e acquisizione dei documenti) ⇒ Ruolo della biblioteca(trattamento e gestione dei documenti) ⇒ Ruolo della biblioteca (disseminazione dell’informazione e fornitura dei documenti) ⇒ Ruolo dell’utente(ricerca) ⇒ Ruolo dell’utente (assimilazione).

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15
Q

Storia biblioteche: l’antichità?

A
  1. Biblioteche orientali; collezioni di tavolette, difficilmente definibili biblioteche in senso stretto
    - tavolette d’argilla: i primi supporti, archivio più che biblioteca; legata a necessità praticaBiblioteca di Assurbanipal doveva contenerne circa 30.000 (668-627 a.C.)
    Rinvenute tavolette babilonesi oggi al British Museum
  2. Egitto:
    -tavolette sostituite dal rotolo di papiro, ottimo supporto anche se fragile, e si può scrivere solo su un lato.Continuano a essere usati anche dai romani (villa papiri Ercolano).
    Più antica biblioteca nota: biblioteca reale di Giza (III millennio a.C.)
  3. Grecia:
    - sviluppo scrittura alfabetica, diminuisce la complessità della scrittura
    -diffusione della scrittura anche al di fuori dei contesti politici e religiosi
    -V sec. a.C. sviluppano le prime collezioni librarie

-Modello biblioteca occidentale si rifà alle istituzioni fondate in Oriente dai successori di Alessandro Magno, in particolare quella di Alessandria, dove erano raccolti, copiati documenti, è il primo caso di una testimonianza biblioteconomica. Museo d’Alessandria (Tolomeo I 323-280): istituzione nuova dedicata all’insegnamento e allo studio con una biblioteca a vocazione universale, con collezioni documentali e artistiche.

-Nel mondo Romano, tradizione fondata soprattutto sulle biblioteche private: simbolo di prestigio e distinzione. Nascono anche biblioteche pubbliche, la più famosa quella fondata da Giulio Cesare, poi Augusto; l’organizzazione di queste biblioteche si basava su un fondo di volumina, ossia rotoli di papiro , che fungevano come base dei testi.
Biblioteca Ulpia: più importante della roma antica.
Modelli organizzativi: erano luoghi di studio, copiatura testi, luoghi di incontro e discussione. Si suppone avessero cataloghi ma non ne abbiamo testimonianze.

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16
Q

Il medioevo?

A

MEDIOEVO:
Periodo tardo antico - alto medievale:
Trasformazioni nell’Impero romano: le incursioni barbariche e le conquiste arabe comportano perdite nel patrimonio librario.
Vi è il passaggio dal rotolo al codex (riprodotta sola una parte dei testi antichi)
La caduta di Roma (476 a.C.) provoca una frattura nel mediterraneo e la produzione libraria si sposta nei monasteri, che tendono ad avere biblioteche con scriptorium. Ruolo importante cristianesimo, imposto nel 391 con l’editto di Teodosio.

-A Cesarea: Origene fissò la sua nuova dimora a Cesarea marittima (232). Insieme al suo protettore e amico Teoctisto, fondò una nuova scuola teologica, che venne dotata della più ricca biblioteca di tutta l’antichità cristiana.
-Grazie all’attività dei monaci altomedievali abbiamo tramandate le testimonianze classiche.
Cassiodoro: considerato fondatore del monachesimo occidentale.
Il Vivarium è stato un monastero fondato nel VI secolo da Flavio Magno Aurelio Cassiodoro nei pressi di Squillace, in Calabria. All’interno del monastero Cassiodoro istituìanche un centro di studi sulla Bibbia e una biblioteca, luogo di conservazione della letteratura classica (greca e latina).

-Biblioteca-abbazia di montecassino: ruolo importante di San Benedetto.

-Sviluppo delle attività legate al libro nelle isole britanniche (Iona, Bangor). Emerge nel VIII il monachesimo inglese e irlandese per missioni evangelizzatrici. Oltre ai monasteri diventano centri importanti nella produzione e conservazione dei libri le cattedrali, con scuole annesse.

-Alcuni esempi di collezioni in cattedrali: di Verona, dal VI; Dublino biblioteca del Trinity college.

-Periodo della rinascita carolingia: progetto di riforma legato al nuovo impero, che riguarda diffusione della regola benedettina e rinnovo dell’insegnamento per mezzo di scuole cattedrali e monastiche, soprattutto un programma di riproduzione dei libri considerati fondamentali per l’insegnamento. Ideazione di una nuova scrittura (minuscola carolina) da parte di Alcuino. Sviluppo delle biblioteche.

-Biblioteche occidentali: in casse/armadi, scriptorium, in chiese… nel periodo premoderno presentano 3 modelli:
1. comunitarie (abbazie, capitoli, scuole, università, collegi)
2.dei principi, strumenti di distinzione socio-politica
3.private, per i propri studi (G. d’Artegna, di circa 40 codici), molto poche: costo della carta, ma in via di sviluppo.

-Dal XIV secolo intellettuali sempre più interessati alla riscoperta dei testi antichi.
Stampa a caratteri mobili: invenzione rivoluzionaria e necessaria per velocizzare la produzione (manoscritti molto lenti)

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17
Q

Biblioteche umanistiche (Quattrocento)?

A

BIBLIOTECHE UMANISTICHE- Quattrocento, nascita della stampa
-Petrarca raccoglie circa 200 volumi; ideatore di un modello di biblioteca (mito della biblioteca come istituzione attorno a cui rete di dotti e intellettuali) al contempo luogo di lavoro e socialità.

-Periodo dello sviluppo dell’ellenismo umanistico: “riscoperta dei classici greci”. Aumenta interesse e conoscenza della lingua greca: Firenze e venezia centri importantissimi di stampa di codici antichi. (Salutati, Bracciolini;Boccaccio; Niccoli). Bessarione decise di lasciare i propri libri alla Serenissima (rep. di Venezia) e costituiranno il nucleo della biblioteca.

Biblioteca Malatestiana: lasciata ai monaci del convento insieme a una rendita per mantenerla. Esempio di architettura bibliotecaria e organizzazione: tre navate con finestre; codici incatenati-> I volumi, manoscritti preziosi, erano sistemati su banchi lignei con un sistema di codici incatenati (libri fissati con catene per impedirne il furto, ma comunque consultabili sul posto).

Biblioteca del convento di piazza San Marco di Firenze. Ora non più biblioteca.

-Cambia con la nascita della stampa il sistema: aumentano esponenzialmente le quantità di libri, anche se rimane un legame con i manoscritti:
1.I committenti particolarmente ricchi fanno copiare comunque da amanuensi libri stampati.
2.Oppure stampa su pergamena (piùcostosa ma tiene meno l’inchiostro) invece che carta.

-Biblioteca Vaticana: fu Niccolò V (1447-1455) a decidere che i codici latini, greci ed ebraici, incrementati durante il suo pontificato dai 350 trovati ai circa 1.200 presenti al momento della sua morte (24 marzo 1455), fossero aperti alla consultazione e alla lettura degli eruditi. Il progetto di Niccolò V per la biblioteca fu ripreso, completato e realizzato da Sisto IV (1471-1484), con una bolla (Ad decorem militantis Ecclesiae, 15 giugno 1475-> in questa data avvia l’allestimento), la nomina di un bibliotecario (Bartolomeo Platina) e il sostegno economico necessario. Totale di circa 2.500 manoscritti.

-Modelli architettonici
• Prima le biblioteche confinate in edifici facenti parte di istituzioni religiose
• Successivamente ci fu la costruzione di locali appositamente pensati per accogliere i libri (architetture generalmenteispirate alle chiese: tre navate
• XVI secolo: modello della sala aperta che rimanda all’architettura classica

> Cambia la struttura del vaso librario:
1.da una struttura a tre navate
2.ad ambienti unici e + ampi (esempio Biblioteca medicea laurenziana, disegnata da Michelangelo). + Biblioteca Marciana a Venezia.

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18
Q

Tra 1500 e 1600? Il seicento?

A

Tra 500-600: Evoluzione delle biblioteche
La riforma protestante condiziona moltissimo; aumenta molto la produzione libraria e inizia a essere necessario ilcontrollo bibliografico: Introduzione di una misura assimilabile al deposito legale, cioè L’Editto di Montpellier, emanato nel 1537 dal re di Francia Francesco I, sancisce l’obbligo per tutti gli stampatori e librai del regno di depositare una copia di ogni libro stampato presso la Biblioteca Reale. Questo provvedimento è considerato il primo esempio di deposito legale in Francia, con l’obiettivo di preservare la produzione libraria e controllarne la diffusione.Nei paesi riformati attenzione verso la cultura scritta e il libro, iniziano a circolaretraduzioni di testi sacri, successivamente al concilio di Trento controllo e censura.

-Si iniziano a creare scuole e istituti di insegnamento con biblioteche per formare classi dirigenti ma anche un clero che può insegnare.

-Nasce il genere della bibliografia: elenchi organizzati di libri, e con Gesner viene pubblicata la prima: Bibliotheca universalis. (FOTO)

-Nel 1595 Biblioteca dell’università di Leida pubblica il proprio catalogo organizzato per argomenti. (FOTO)

-Nel SEICENTO nuovi modelli: scaffale lungo i muri con decorazioni soffitto-parietali (Biblioteca MilanoAmbrosiana).
Prime biblioteche pubbliche: Roma Angelica; Oxford Bodleiana.
Nel 600 iniziano anche riflessioni sull’organizzazione: i materiali aumentano, nasce trattatistica biblioteconomica(anche se il termine è più recente). Naudé: primo trattato biblioteconomico: Advis pour dresser une bibliothèque. (FOTO 1-4, varie biblioteche tra cui Old Library, oxford divinity school)

-Biblioteche private costituiranno la base di biblioteche pubbliche: come la manfrediana, la malatestiana…

-Nuovo modello architettonico con scaffalatura doppia e ballatoio o con scaffalature a centro sala.

-Problematiche legate alla classificazione e catalogazione emergono sempre più per aumento di materiali einteresse verso discipline scientifiche

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19
Q

Il settecento?

A

SETTECENTO
-Ravenna biblioteca nel monastero in città dei monaci di Sant’Apollinare in Classe (Pietro Canneti, stabilitosi nel famoso monastero ravennate di Classe, vi impiantò un accademia ecclesiastica destinata a trattare argomenti distoria sacra) a partire dal 1707.
-Roma: Casanatense, il catalogo di Audiffredi molto importante. FOTO
-Firenze: raccolte del granduca e di Magliabechi; Marucelli
-Bologna: BUB (Marsili) Biblioteca universitaria di Cagliari (XVIII sec.).
-Biblioteca universitaria di Cagliari (XVIII sec.). FOTO

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20
Q

L’ottocento?

A

Nell’OTTOCENTO avvio delle biblioteche nazionali.
Nascono le public libraries (public Libraries Act, momento chiave, prima volta che ci si confronta con un pubblicoe organizzazione biblioteconomica diversa).

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21
Q

Nascita della disciplina biblioteconomica moderna?
Perché siamo l’unico paese ad avere 2 biblioteche nazionali centrali (BNC) e quali sono?

A

Nascita della disciplina biblioteconomia moderna.
Questione italiana post unitaria (unità= 1861): periodi di riorganizzazioni, bisogna gestire a livello statale un notevole patrimonio, radicato in realtà locali che vogliono mantenere.

-L’italia è l’unico paese con due biblioteche nazionali centrali, di solito solo una. Bisogna fare attenzione che non si sovrappongono le loro funzioni.
-Le due Biblioteche Nazionali Centrali, di Firenze e di Roma, hanno il compito di raccogliere e documentare tutto quanto viene stampato inItalia.
Ma quindi xchè abbiamo due BNC?
⇒ Con la capitale a Firenze si forma la BNC, quando Roma diventa capitale c’è la necessità di BNC. Si decide di lasciarle entrambe. Inizialmente quella di Roma è nel Palazzo cinquecentesco del Collegio Romano, oggi sede del MiC (Ministero della Cultura) . Quella di Firenze ha il compito di redigere la bibliografia nazionale italiana

  • Architetto Bazzani: a Firenze, sull’arno (‘66 perdita patrimonio per alluvione). (BNCF)
  • Roma (BNCR) anni 70.

(Biblioteca Sala Borsa, Bologna (sala borsa); Biblioteca San Giorgio Pistoia (in vecchi depositi di materiale ferroviario); Biblioteca San Giovanni Pesaro (struttura monaster))

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22
Q

Analisi dei dati delle biblioteche italiane? FOTO: confronto settembre 2024; settembre 2023; 2022

A

-Nei dati notiamo che le biblioteche censite sono aumentate
- Le biblioteche di enti territoriali (principalmente comunali)
- Le biblioteche delle università statali, stanno calando, perché le stanno accorpando
- 46 biblioteche pubbliche statali del ministero della cultura

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23
Q

Le 46 biblioteche pubbliche statali del Ministero della cultura (Mic) ?
Le biblio pubbliche statali in sintesi e le loro funzioni?

A

-sono 46, dipendono dalla Direzione generale biblioteche e diritto d’autore del MiC.
Il Ministero della Cultura, nella sua funzione di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, è responsabile della gestione del patrimonio librario nazionale delle Biblioteche Pubbliche Statali, per il tramite di questa Direzione Generale.

-Le 46 Biblioteche Pubbliche Statali conservano e raccolgono la produzione editoriale italiana a livello nazionale e locale: tutelano e valorizzano le proprie raccolte storiche, acquisiscono la produzione editoriale straniera in base alle specificità delle proprie raccolte e tenendo conto delle esigenze dell’utenza, documentano il posseduto,forniscono informazioni bibliografiche e assicurano la circolazione dei documenti.
-Le due Biblioteche Nazionali Centrali, di Firenze e di Roma, (BNCF e BNCR, che sono anch’esse comprese in queste) hanno il compito di raccogliere e documentare tutto quanto viene stampato in Italia.
-Il patrimonio documentario custodito dalle Biblioteche pubbliche statali ammonta a circa 40 milioni di esemplaritra manoscritti, incunaboli, edizioni a stampa, periodici, edizioni musicali e straordinarie raccolte di mappegeografiche, incisioni e stampe

• 2 Biblioteche nazionali centrali: Roma (Vittorio Emanuele II), Firenze
• 6 Biblioteche nazionali: Milano (Braidense), Venezia (Marciana), Napoli (Vittorio Emanuele III), Bari(Sagarriga Visconti Volpi), Potenza e Cosenza
• 9 Biblioteche “universitarie”: Genova, Pavia, Modena (Estense), Padova, Pisa, Roma (Alessandrina),Napoli, Cagliari, Sassari
• 1 Biblioteca “nazionale universitaria”: Torino
• 11 Biblioteche annesse a monumenti nazionali (abbazie)
• 17 altre Biblioteche:
-Cremona: Statale
-Firenze: Marucelliana, Riccardiana e Medicea Laurenziana
-Gorizia: Isontina
-Lucca: Statale
-Macerata: Statale
-Parma: Palatina
-Roma: Angelica, Baldini, Casanatense, Vallicelliana, Medica statale, di archeologia e storiadell’arte, di storia moderna e contemporanea
-Torino: Reale
-Trieste: Statale

-Le nostre biblioteche sono tendenzialmente di conservazione.
-Aspetto problematico della denominazione: concetto di biblioteca universitaria, che in realtà non sono universitarie ma dello stato. Spesso quelle veramente universitarie sono dette accademiche per distinguerle.
es. La BUB dipendeva dal ministero, poi l’università se ne è fatta carico. Invece una come quella di Roma, universitaria Alessandrina, è dentro al campus ma dipende dallo stato.

Alcune sono relativamente nuove, come la Biblioteca Statale di Macerata.

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24
Q

ICCU e SBN?

A

ICCU: Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le informazioni bibliografiche. E’ uno degli istituti centrali del ministero che ha la finalità di mantenere/gestire il catalogo collettivo delle biblioteche italiane, detto SBN.
Catalogo SBN: (Servizio Bibliotecario Nazionale) è il catalogo collettivo delle biblioteche italiane.
Catalogo digitale — Il Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) è la rete delle biblioteche italiane promossa dal Ministero della Cultura con la cooperazione delle Regioni e dell’Università coordinatadall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU).
Realizzata sulla base di un protocollo d’intesa sottoscritto dal Ministero della Cultura, dal Ministero dell’Universitàe della Ricerca Scientifica e Tecnologica e dal Coordinamento delle Regioni con l’obiettivo di superare la frammentazione delle strutture bibliotecarie, propria della storia politico-culturale dell’Italia, la rete del SBN è oggi costituita da biblioteche statali, di enti locali, universitarie, scolastiche, di accademie ed istituzioni pubbliche eprivate operanti in diversi settori disciplinari. Fare in modo che avessero in unico strumento per catalogare inmodo condiviso; per ridurre i costi di catalogazione e software catalografici e ottimizziamo il lavoro.

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25
Q

Distinzione delle biblioteche in base alla titolarità?

A

Distinzione in base alle funzioni e ALLA TITOLARITA’ (qui sotto):
1)Biblioteche delle università-biblioteche accademiche (quelle delle università statali dipendono dal MUR= Ministero dell’Università e della Ricerca).
Biblioteche di università statali / private. Sono 98, di cui 68 statali e 30 private. Di queste ultime, 11 sono telematiche.
Legge 30 dicembre 2010, n. 240 (Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico ereclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario)
•Nascita dei sistemi bibliotecari di ateneo, per incentivare l’efficienza.
-Servizi: dovrebbero supportare didattica; ricerca; terza missione.
-AlmaRE: è la Biblioteca delle Risorse Elettroniche dell’Ateneo di Bologna ed è il risultato della cooperazione ditutte le Biblioteche dell’Ateneo nelle attività coordinate e condivise di selezione, acquisizione, messa adisposizione e valorizzazione delle collezioni documentali in formato elettronico a supporto della ricerca, dellaformazione e della terza missione.
Terza missione: si riferisce all’insieme di attività attraverso cui le biblioteche, in particolare quelle universitarie e pubbliche, contribuiscono allo sviluppo culturale, sociale ed economico della società,

2)Biblioteche pubbliche di ente locale (e territoriale): dovrebbero costituire l’ossatura principale all’interno di unpaese. L’aggettivo non si riferisce tanto all’appartenenza istituzionale della biblioteca (ente pubblico), bensì alla sua destinazione; aperte a tutta la comunità.
- Biblioteche comunali / provinciali / regionali
1.COMUNALI: Es. Biblioteca San Giorgio di Pistoia; Biblioteca Comunale San Giovanni Lupatoto di Verona;Biblioteca Comunale Aurelio Saffi, Forlì;
2.PROVINCIALE: di Foggia
3.REGIONALE: Sardegna (85k volumi)

3)Biblioteche ecclesiastiche, di fondazioni ecc..:
Es.- Fondazione Querini Stampalia: non si tratta esclusivamente di una fondazione con biblioteca, ma anche raccolta d’arte antica e contemporanea.
- Fondazione Ugo e Olga Levi: biblioteca specializzata in fondi digitali.
-BeWeb: Beni ecclesiastici in WEB. Nel portale bibliografico nazionale degli istituti culturali ecclesiasticiconfluiscono 7.8 milioni di descrizioni bibliografiche delle biblioteche ecclesiastiche presenti nel ServizioBibliotecario Nazionale e le descrizioni presenti in Manus OnLine, garantendo un accesso di ricerca unico ai beniculturali di proprietà ecclesiastica.
Es. biblioteca provinciale dei frati minori cappuccini di Bologna.
-Biblioteca ambrosiana: Fondata dal cardinale Federico Borromeo nel 1607, inaugurata nel 1609, fra le prime aconsentire l’accesso a chiunque fosse in grado di leggere e scrivere.

4)Biblioteche scolastiche: dipendono dal Ministero dell’Istruzione)
Es.- Biblioteca del Liceo Classico Statale Ennio Quirino Visconti, Roma.

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Varie definizioni di biblioteconomia

A

-(Serrai) : Se la biblioteca è da intendersi come una raccolta ordinata di risorse documentarie, la biblioteconomia(termine composto dall’unione di biblioteke e nomos, ‘regola’) è la disciplina che si occupa di definire i criteri e le modalità per la loro raccolta e il loro ordinamento.

-Biblioteconomia è un termine moderno: in inglese Library Science.

-Disciplina applicata il cui oggetto è la progettazione, la gestione e la valutazione dei servizi documentari, cioè della mediazione fra una raccolta di documenti e una utenza, sia sotto l’aspetto della disponibilità fisica sia,soprattutto, sotto l’aspetto della individuazione e selezione intellettuale (ovvero, essendo impossibile raccoglieretutto, come seleziono le risorse in base ai bisogni dell’utenza? Oggi un’importante questione per troppomateriale/risorse disponibili). E’ oggetto della biblioteconomia dunque anche l’analisi dell’utenza.

-La biblioteconomia è la disciplina che fondamentalmente si occupa dell’elaborazione dei principi che regolanol’istituzione e il funzionamento sia delle singole biblioteche che dei sistemi e delle reti bibliotecarie.Tendenzialmente le biblioteche per l’erogazione di servizi si uniscono in reti bibliotecarie: soprattutto per l’attivitàdi catalogazione, economie di sistema per l’acquisto di risorse (soprattutto digitali), per migliorare la qualità deiservizi offerti (come il prestito interbibliotecario).
es. Esiste per esempio la rete bibliotecaria di Romagna-San Marino: che comprende tutte le province di arearomagnola.

-Il fulcro della disciplina si può individuare nell’attività di mediazione tra le memorie di segni registrati (risorse) e isistemi cognitivi degli esseri umani, cioè tra la conoscenza contenuta nei libri e nelle risorse digitali possedutedalle biblioteche o raggiungibili tramite queste in rete, e la capacità degli utenti di entrare in contatto con questi contenuti.
La biblioteca come spazio fisico ma anche virtuale-digitale interagisce con i bisogni degli utenti.
La biblioteconomia, oltre a preoccuparsi del raggiungimento degli obiettivi, deve anche perfezionare i metodi e leprocedure impiegate per farlo, tenendo conto dell’efficacia e dell’economia dei risultati.

-Il fulcro della disciplina si può individuare nell’attività di mediazione tra le memorie di segni registrati (risorse) e isistemi cognitivi degli esseri umani, cioè tra la conoscenza contenuta nei libri e nelle risorse digitali possedutedalle biblioteche o raggiungibili tramite queste in rete, e la capacità degli utenti di entrare in contatto con questicontenuti.
-La biblioteca come spazio fisico ma anche virtuale-digitale interagisce con i bisogni degli utenti.
-La biblioteconomia, oltre a preoccuparsi del raggiungimento degli obiettivi, deve anche perfezionare i metodi e leprocedure impiegate per farlo, tenendo conto dell’efficacia e dell’economia dei risultati.

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Nascita del termine (cenni storici)?

A

-Come disciplina che si occupa della selezione e dell’ordinamento delle risorse documentarie, la biblioteconomiaesiste da quando esistono le biblioteche.
La parola Biblioteconomia nasce in Francia nel XIX secolo: impiegata per dare un nome all’insieme delle conoscenze e delle tecniche occorrenti per allestire, ordinare e amministrareuna raccolta di libri; in altre parole, il termine indica l’insieme delle conoscenze che pongono al centro dei propri interessi la biblioteca e che, in particolare, si occupano del suo funzionamento e della sua gestione di una biblioteca.

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Quali sono i 3 fattori che costituiscono la dinamica del “sistema biblioteca”?

A

1)i materiali(le risorse; cosaserve per far funzionare la biblioteca);
2)le attività(servizi proposti. Raccolta, gestione e ordinamento sono terminiindicativi di una vasta area semantica alla quale ricondurre pratiche quali acquisizioni, catalogazione, reference,valutazione e tutela delle risorse);
3)le funzioni (il soddisfacimento dei bisogni dell’utente nel presente o nel futuro, perquanto possano essere previsti).

-Le loro interrelazioni sono oggetto di studio della biblioteconomia.
-La biblioteconomia contemporanea si distacca pertanto da quella dei secoli passati per il mutare dei materiali edelle attività, non per la sua funzione principe: il soddisfacimento dei bisogni del lettore.

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La biblioteconomia contemporanea? Tipologie?

A

La biblioteconomia contemporanea si distacca pertanto da quella dei secoli passati per il mutare dei materiali edelle attività, non per la sua funzione principe: il soddisfacimento dei bisogni del lettore.

  • Biblioteconomia documentale: selezionare acquisire…
  • Biblioteconomia gestionale: gestione, progetti e loro realizzazione
  • Biblioteconomia sociale/Critical Librarianship: il focus sono gli utenti, la comunità, e gli aspettiproblematici dell’attività di selezione e organizzazione della conoscenza comportano, in quanto legata alcontesto sociale.
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Ranghanatan? Le 5 leggi della biblioteconomia?
(leggi sugli appunti)

A

-padre della biblioteconomia moderna, insegnate di matematica con approccio di insegnanemento differente dai colleghi
-si rese conto che i libri delle biblioteche erano utilizzati pochissimo ed erano rari i lettori che le frequentavano-> a causa della mancanza di un catalogo + scarsa preparazione del personale senza formazione biblioteconomica.
-decise di imparare il mestiere di bibliotecario ed a seguito del confronto con Edward B. Ross (amico e mentore) ricevette l’idea che sintetizzava il suo pensiero “i libri sono fatti per essere usati” e che gli servì da ispirazione il libro The five laws of Library Science.

1.Books are for use : I libri esistono per essere utilizzatiI libri sono la materializzazione di idee, non oggetti fisici o prodotti di particolari individui, ad eccezione delleopere letterarie. Ma potrebbero esserci impedimenti:• Ubicazione • Arredi (scaffale aperto [ordinati secondo schemi di classificazione]-chiuso) • Orari • Personale. Ilibri sono effettivamente utilizzati? Se no sono fatti per la conservazione.Il problema della conservazione in Italia riguarda public libraries e anche biblioteche accademiche;Catalogazione: recupero del pregresso, non è sicuramente tutto stato catalogato online. Ovviamente i libri sonofatti per essere conservati, ma secondo quale criterio?

2.Every reader his book : A ogni lettore il suo libroIl lettore deve poter individuare il libro che tratta del soggetto o che contiene l’opera di suo interesse.
• Libri per tutti • Educazione (Siamo negli anni 30 in India, per cui Ranganathan differenzia la comunità cittadina da rurale,ci sono esigenze diverse, anche a livello di età) • Adulti e bambini • (finanziamenti, legislazione)
Ogni lettore di una potenziale comunità di riferimento ha ciò di cui ha bisogno? Vi è una diversificazione dellecollezioni documentarie. Tutto ciò comporta necessità di finanziamenti adeguati e l’importanza di una legislazioneforte che supporti l’azione delle biblioteche.

3.Every book his reader : A ogni libro il suo lettoreIl libro deve poter essere individuato per le sue caratteristiche. Il libro per essere adatto al lettore deve essere“sottoposto” a procedure biblioteconomiche come • Scaffale aperto (modalita di collocazione delle risorse inambienti direttamente accessibile al pubblico). I vantaggi sono evidenti: poter accedere liberamente agli scaffali.Avere schemi di classificazione permette di incontrare risorse utili che non stavamo cercando. Riduce lo spazio fisico fra la raccolta e l’utente. Lo scaffale chiuso ha vantaggi quasi esclusivamente di tipo logistico econservativo (es. dimensioni libri diversi in uno stesso scaffale, che portano anche un problema di conservazionefisica [polvere, muffe tarli, che se non sono utilizzati non me ne accorgo]). I vantaggi dello scaffale chiuso riguardano la possibilità di utilizzare spazi di stoccaggio.
• Accessibilità riguarda anche come e per quali utenti la biblioteca mette in gioco strumenti che permettano agliutenti di usufruire delle risorse: sia la struttura fisica e l’infrastruttura digitale • Catalogo come strumento dimediazioni tra utenti e raccolte, approfondiremo più avanti. • Reference, servizio chiave della biblioteca, è ilservizio di “consulenza”, ma si intendono anche le opere di sola consultazione. E’ il servizio di mediazione svoltonon dal catalogo ma dal bibliotecario. Erano servizi che non esistevano nelle prime biblioteche, nasce verso lafine dell’800 e con le opere di Ranganathan diventa servizio chiave. (Nel portale di ICCU hanno introdotto unchatbot che fa servizio di reference) • Pubblicità comunicare bene le proprie raccolte, funzioni e servizi perentrare in contatto con la comunità.

4.Save the time of the reader : Risparmia il tempo del lettoreEssere efficienti, evitando perdite di tempo → corollario: Save the time of the staff: risparmia il tempo delpersonale. • Collocazioni dei materiali facilmente utilizzabili dagli utenti. La classificazione decimale dewey delloscaffale aperto non è funzionale per tutto, sì per la saggistica, altre soluzioni per la letteratura (ordinealfabetico/macroaree linguistiche)
• Segnaletica
Strumenti di mediazione come
• Catalogo, indicizzazione periodici • Reference • Prestito (come box restituzione libri; autoprestito).

5.A library is a growing organism : La biblioteca è un organismo che cresce, che si sviluppa (ovviamente nonall’infinito in modo smodato). Bisogna quindi stare attenti a:
• Previsioni di crescita, calcolare spazi, essere in grado di pianificare acquisizione di spazi esterni • Personale,prevedere crescita personale o turnover, e cambiamento di personalità. Corsi di formazione e aggiornamento.
•Acquisizioni, scarti, di risorse. Anche ri-acquisizioni di risorse rovinate.
The five laws of library science nel 1931
PRIMA LEGGE
books are for use
SECONDA LEGGE
every reader his book
TERZA LEGGE
every book his reader
QUARTA LEGGE
save the time of the reader
QUINTA LEGGE
a library is a growing organism

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Le 5 nuove leggi della biblioteconomia?

A

M. Gorman:
le ha formulate nel 1995, in risposta ai cambiamenti tecnologici e culturali che stavano trasformando il ruolo delle biblioteche.
– Five new laws:
1. Le biblioteche servono l’umanità

Le biblioteche non sono solo luoghi di raccolta di libri, ma istituzioni che favoriscono l’educazione, la crescita culturale e l’inclusione sociale. Devono essere accessibili a tutti, senza discriminazioni.

  1. Rispettare tutte le forme in cui la conoscenza è comunicata

Non esistono solo i libri cartacei: la conoscenza si diffonde attraverso ebook, riviste digitali, database, video, podcast e altri media. Le biblioteche devono accogliere tutte queste forme senza pregiudizi.

  1. Usare la tecnologia in modo intelligente per migliorare il servizio

Le biblioteche devono adottare la tecnologia per facilitare l’accesso alle informazioni, ma senza sostituire il ruolo umano. Il digitale deve essere un mezzo, non un fine.

  1. Proteggere il libero accesso alla conoscenza

La censura è un pericolo: le biblioteche devono difendere la libertà di informazione e garantire che tutti abbiano accesso alla conoscenza senza limitazioni imposte da governi o aziende.

  1. Onorare il passato e creare il futuro

Le biblioteche conservano il patrimonio culturale, ma devono anche innovarsi per rispondere alle nuove esigenze della società. Devono essere un ponte tra la memoria del passato e il progresso futuro.
• Libraries serve humanity-
• Respect all forms by which knowledge is communicated-
• Use technologyintelligently to enhance service-
• Protect free access to knowledge -
• Honor the past and create the future-

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Manifesto IFLA- unesco 2022? IFLA? UNESCO? Vari punti?
(vedi appunti)

A

-Viene qui pubblicata la traduzione ufficiale in lingua italiana del nuovo Manifesto IFLA-UNESCO delle biblioteche pubbliche 2022,rilasciato dall’IFLA il 27 luglio 2022,durante l’87 Conferenza mondiale a Dublino.Il nuovo Manifesto, che aggiorna la versione del 1994, costituisce uno strumento fondamentale per l’advocacy delle biblioteche. (=L’advocacy delle biblioteche è l’insieme di azioni e strategie volte a promuovere il valore delle biblioteche presso il pubblico, le istituzioni e i decisori politici. L’obiettivo è garantire supporto, finanziamenti e riconoscimento per le biblioteche come strumenti essenziali per l’accesso alla conoscenza, l’educazione e la comunità.)
La nuova edizione, infatti, prende in considerazione i cambiamenti tecnologici e sociali avenuti in questi anni affinché il Manifesto possa continuare a riflettere le realtà delle biblioteche di oggi e la loro missione. La prima edizione del manifesto risale al 1994 (parte del manuale che non si studia) e la seconda risale al 2022,lo si trova nella rivista AIB Studi (=Associazione Italiana Biblioteche).

-IFLA: International Federation of Library Associations and Institution. Raggruppa a livello mondiale tutte leassociazioni/istituzioni bibliotecarie a livello nazionale o locale al fine di promuovere le biblioteche, favorirecondivisione di progetti, pratiche…difende i loro interessi in ambiti internazionali.Dal punto di vista organizzativo è organizzata in divisioni professionali e sezioni più gruppi diinteresse speciale con divisioni a livello regionale; Collabora con l’UNESCO.

-UNESCO → Organizzazioni delle nazioni unite per l’educazione, scienza, cultura,comunicazione e informazione. I suoi programmi contribuiscono agli obiettivi di svilupposostenibili definiti nell’Agenda 2030 adottata nel 2015. Hanno collaborato in vari settori, alle linee guida per lebiblioteche pubbliche ma anche per altre occasioni, per esempio nella conferenza (anni ‘60) mondialedella catalogazione fatta a Parigi, considerata la prima, sulla definizione di principi di catalogazione condivisi.

● “La libertà, la prosperite lo sviluppo della societe degli individui sono valori umani fondamentali. Essi potranno essere raggiunti soltanto grazie alla capacità di cittadini ben informati di esercitare i propridiritti democratici e svolgere un ruolo attivo nella società.”

● “La partecipazione costruttiva e lo sviluppo della democrazia dipendono da un’istruzione soddisfacente,oltre che dall’accesso libero e illimitato alla conoscenza, al pensiero, alla cultura e all’informazione.”

In ottica eurocentrica alcune cose potrebbero sembrare scontate, ma non lo sono. Definiamo in modo più precisofunzioni, ruoli e obiettivi di una biblioteca pubblica:

● “La biblioteca pubblica, porta d’accesso locale alla conoscenza, crea i presupposti di base perl’apprendimento permanente, l’autonomia nel processo decisionale e lo sviluppo culturale dell’individuo e dei gruppi sociali. ”

-Ribadisce necessità di avere una biblioteca radicata nel territorio che conosca la propria comunità di riferimento.Importanza del concetto di apprendimento permanente: long life learning: accostare al periodo di formazioneformale (es. università) la capacità di fare percorsi di formazione informali (curiosità personali, necessitàlavorative, aggiornamento professionale…). L’autonomia nel processo decisionale è importante perché ladisinformazione o fake news possono produrre danni. E lo sviluppo culturale dell’individuo e dei gruppi sociali(network diffusi a livello mondiale può creare nuovi gruppi sociale che possono andare oltre il locale), è la base diconoscenza sana in quanto fornisce l’accesso e consente la condivisione e creazione di conoscenze di ogni tipo;

● “Essa è alla base di società della conoscenza sane, in quanto fornisce l’accesso e consente lacreazione e la condivisione di conoscenze di ogni tipo, comprese quelle scientifiche e locali, senzabarriere commerciali, tecnologiche o legali.”

La conoscenza non è solo umanistica ma anche scientifica. Interesse locale: varia dal luogo.

● “In ogni nazione, ma soprattutto nei Paesi emergenti, le biblioteche contribuiscono a garantire che ilmaggior numero possibile di persone acceda al diritto all’istruzione e alla partecipazione alle societàdella conoscenza e alla vita culturale della comunità.”

Democrazia, consentire a tutti di avere uguali possibilità (senza discriminazioni di alcun tipo); gratuità altracomponente fondamentale (tutto? e ciò che è a pagamento perché? e cosa?).

● “Questo Manifesto proclama la fiducia dell’UNESCO nella biblioteca pubblica come forza viva perl’educazione, la cultura, l’inclusione e l’informazione, come agente essenziale per lo sviluppo sostenibilee per la realizzazione individuale della pace e del benessere spirituale attraverso le menti di tutti gliindividui.”

Biblioteca è un’istituzione che si occupa di formare e informare.

● “L’UNESCO incoraggia pertanto i governi nazionali e locali a sostenere e impegnarsi attivamente nellosviluppo delle biblioteche pubbliche.”

Legislazioni che facilitano e finanziamenti che permettono la buona riuscita. (es. Malatesta Novello unico alasciare soldi, lungimirante).

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Q

Punti principali del manifesto IFLA-UNESCO?
(vedi appunti)

A

1.LA BIBLIOTECA PUBBLICA
● La biblioteca pubblica è il fulcro locale dell’informazione, che mette prontamente a disposizione (è moltolegato a quanto è finanziato dagli enti) degli utenti ogni tipo di conoscenza e di informazione.C’è sempre il problema della censura; non sempre si mette tutto sia per la quantità di prodotti pubblicati ognianno, per cui è pressoché impossibile per la quantità, ma anche per selezionare raccolte con un senso.L’aspirazione all’universalismo ed avere tutto è bello ma impossibile. E’ necessario attuare selezioni di risorse dainserire nella biblioteca. Si dovrebbero basare sulla fisionomia delle raccolte esistenti, ma spesso incide almenoin parte la casualità, o infine un’effettiva volontà di scegliere argomenti su una base di utenti di riferimento. Dovrebbe anche esistere un’analisi dell’utenza potenziale , di coloro che non vanno in biblioteca. Come fare adattirare pubblici potenziali?
In Italia questa percentuale si colloca 20-30%, in Scandinavia 70%.
» Capire abitudini delle persone, far entrare le biblioteche nell’immagine collettiva, un luogo usato e sfruttato epotenzialmente utile.
● Essa è una componente essenziale delle società della conoscenza, in quanto si adatta continuamenteai nuovi mezzi di comunicazione per soddisfare il compito di fornire un accesso universale alleinformazioni e consentirne un uso significativo per tutti. Fornisce uno spazio pubblicamente accessibileper la produzione di conoscenza, per la condivisione e lo scambio di informazioni e cultura, e per lapromozione dell’impegno civico.Deve essere un’istituzione democratica: quanti spazi pubblici abbiamo? gratuiti, liberamente accessibili… Pochi.La biblioteca pubblica deve molto tendere al welfare, stato sociale e benessere.
● Le biblioteche sono creatrici di comunità, raggiungono in modo proattivo nuovi pubblici e utilizzano unascolto efficace per sostenere la progettazione di servizi che soddisfino le esigenze locali econtribuiscano a migliorare la qualità della vita. Il pubblico ha fiducia nella propria biblioteca e, incambio, la biblioteca pubblica ambisce a mantenere informata e consapevole la propria comunità inmodo dinamico.
● I servizi della biblioteca pubblica sono erogati sulla base delle pari opportunità di accesso per tutti,indipendentemente dall’età, dall’etnia, dal genere, dalla religione, dalla nazionalità, dalla lingua, dallostatus sociale e da qualsiasi altra caratteristica. Si devono fornire servizi e materiali specifici a quegliutenti, ad esempio le minoranze linguistiche, le persone con disabilità, quelle con scarse competenzedigitali o informatiche (aggiunta 2022), con un limitato livello di alfabetizzazione, o le persone inospedale oppure in carcere, che, per qualsiasi motivo, non possono utilizzare i servizi e i materialiordinari.
● Tutte le fasce d’età devono trovare materiale adatto ai propri bisogni (eco Ranganathan). Le collezioni ei servizi devono includere tutti i tipi di media appropriati e tecnologie avanzate, nonché materialitradizionali. L’alta qualità, la pertinenza alle esigenze e alle condizioni locali e la rispondenza allediversità linguistiche e culturali della comunità sono fondamentali. Il materiale deve riflettere le tendenze attuali e l’evoluzione della società, nonché la memoria dell’impegno e dell’immaginazione umana. Lecollezioni e i servizi non devono essere soggetti ad alcuna forma di censura ideologica, politica oreligiosa, né a pressioni commerciali.Il concetto di censura è molto complesso, a volte fatto in buona fede, in molti casi no; si dovrebbe esseretotalmente neutri, ma c’è sempre un punto di vista.
2.MISSIONI DELLA BIBLIOTECA PUBBLICA
Le seguenti missioni chiave, che riguardano l’informazione, l’alfabetizzazione, l’istruzione, l’inclusività, lapartecipazione civica e la cultura, dovrebbero essere al centro dei servizi delle biblioteche pubbliche.Attraverso queste missioni chiave, le biblioteche pubbliche contribuiscono agli Obiettivi di sviluppo sostenibile ealla costruzione di società più eque, umane e sostenibili:
- fornire l’accesso a un’ampia gamma di informazioni e idee senza censure, sostenendo l’istruzioneformale e informale a tutti i livelli e l’apprendimento permanente che consente alle persone in tutte le fasi della vita di perseguire in maniera continua, volontaria e autogestita la ricerca della conoscenza;
- fornire opportunità di sviluppo creativo personale e stimolare l’immaginazione, la creatività, la curiosità el’empatia;
- creare e rafforzare l’abitudine alla lettura nei bambini dalla nascita all’età adulta; spesso si perde l’abitudine, non concentrandosi sulla fascia infantile.
-avviare, sostenere e partecipare ad attività e programmi di alfabetizzazione per sviluppare le capacità dilettura e scrittura e facilitare lo sviluppo delle competenze informative, mediatiche e digitali per tutte le persone a tutte le età, nello spirito di preparare una società informata e democratica;
-fornire servizi alle proprie comunità sia di persona sia a distanza (insegnamento della pandemia),attraverso tecnologie digitali che consentano l’accesso alle informazioni, alle collezioni e ai programmiogni qualvolta sia possibile;

Abitudini, cambi generazionali difficili; non è obbligatorio avere supporti tecnologici, ma alcune questioniburocratiche ti obbligano, come uscirne? e non tutti hanno le competenze che servono
- garantire a tutte le persone l’accesso a qualsiasi tipo di informazione di comunità e alle opportunità diorganizzare la comunità, riconoscendo il ruolo della biblioteca come elemento centrale del tessutosociale;

Spesso sopperiscono ai compiti dei servizi sociali, anche se non dovrebbero; uscendo dalla carta, nella realtàtante soluzioni devono essere rivalutate in base all’agire umano
- fornire alle comunità l’accesso alle conoscenze scientifiche, come i risultati della ricerca e leinformazioni sanitarie che possono avere un impatto sulla vita degli utenti, e consentire lapartecipazione al progresso scientifico;
- fornire servizi informativi adeguati alle imprese, alle associazioni e ai gruppi di interesse locali;
- preservare e rendere accessibili i dati, le conoscenze e il patrimonio locale e indigeno (compresa latradizione orale), creando un ambiente in cui la comunità locale possa assumere un ruolo attivonell’identificazione dei materiali da acquisire, conservare e condividere, in conformità con i desideri dellacomunità stessa;
- promuovere il dialogo interculturale e favorire la diversità culturale;
- promuovere la conservazione e l’accesso significativo alle espressioni e al patrimonio culturale,l’apprezzamento delle arti, l’accesso aperto alla conoscenza scientifica, alla ricerca e alle innovazioni,espressi sia attraverso i media tradizionali, sia mediante il materiale digitalizzato e quello nativo digitale.(conservazione del digitale comincia ad occupare spazio).
3.FINANZIAMENTI, LEGISLAZIONI E RETI
L’accesso all’edificio e ai servizi della biblioteca pubblica deve essere, in linea di principio, gratuito — in un mondo in cui le disparità economiche sono sempre più elevate; povertà economica porta ad un’altra serie di cose
⇒ povertà informativa, educativa, limitazioni di mobilità…
-La biblioteca pubblica è una responsabilità delle autorità locali e nazionali. Deve essere sostenuta da unalegislazione specifica e aggiornata, allineata ai trattati e agli accordi internazionali — Legge 18 del 2000 sui Beni culturali (dovrebbe essere aggiornata) legislazione è la cornice (il museo porta soldi, ti consente di manipolare dipiù ciò che vuoi raccontare)
-Deve essere finanziata dai governi nazionali e locali. Deve essere una componente essenziale di qualsiasi strategia a lungo termine per la cultura, la fornitura di informazione, l’alfabetizzazione e l’istruzione.
-Nell’era digitale, la legislazione sul diritto d’autore e sulla proprietà intellettuale deve assicurare alle biblioteche pubbliche la stessa capacità di acquisire e offrire accesso ai contenuti digitali a condizioni ragionevoli che hannonel caso delle risorse fisiche — politiche di aumento dei prezzi, mettendo in difficoltà le biblioteche che peròcome enti pubbliche devono comprare (speculano sopra) – comitati editoriali che si sono dimessi in blocco percercare di uscire da queste logiche di mercato.
-Per garantire il coordinamento e la cooperazione delle biblioteche a livello nazionale, la legislazione e i pianistrategici devono anche definire e promuovere una rete bibliotecaria nazionale basata su standard di servizio concordati. La rete delle biblioteche pubbliche deve essere progettata in relazione alle biblioteche nazionali,regionali, di ricerca e speciali, nonché alle biblioteche di scuole, istituti superiori e università.
4.FUNZIONAMENTO E GESTIONE
È necessario formulare una politica chiara, che definisca obiettivi, priorità e servizi in relazione alle esigenze dellacomunità locale. L’importanza della conoscenza locale e della partecipazione della comunità è preziosa per taleelaborazione e le comunità locali devono essere coinvolte nel processo decisionale.La biblioteca pubblica deve essere organizzata in modo efficace e mantenere standard professionali difunzionamento.I servizi devono essere accessibili, fisicamente o digitalmente, a tutti i membri della comunità. Ciò comportaedifici bibliotecari ben collocati e attrezzati, strumenti di qualità per la lettura e lo studio, nonché tecnologieaggiornate e orari di apertura adeguati e comodi per gli utenti. Vanno compresi anche i servizi di prossimità percoloro che non possono recarsi in biblioteca.I servizi bibliotecari devono essere adattati alle diverse esigenze delle comunità nelle aree rurali e urbane,nonché alle necessità dei gruppi marginali, degli utenti con bisogni speciali, degli utenti multilingui e dellepopolazioni indigene all’interno della comunità.Il bibliotecario è un intermediario attivo tra gli utenti e le risorse, sia digitali che tradizionali. (Figura delbibliotecario normativa che lo definisce).Per garantire servizi adeguati sono indispensabili risorse sia umane sia materiali idonee, nonché una formazioneprofessionale e continua del bibliotecario, affinché sia in grado di affrontare le sfide attuali e future. La dirigenzasi dovrebbe consultare con i bibliotecari professionisti per la definizione di risorse adeguate per quantità e qualità.È necessario fornire programmi di sensibilizzazione e di educazione degli utenti per aiutarli a trarre beneficio datutte le risorse.La ricerca corrente dovrebbe concentrarsi sulla valutazione dell’impatto delle biblioteche e sulla raccolta di dati,al fine di dimostrare ai decisori politici l’utilità delle biblioteche per la società. I dati statistici dovrebbero essereraccolti a lungo termine, poiché spesso gli effetti benefici delle biblioteche sulla società si osservano nellegenerazioni successive.
5.PATERNARIATI
La creazione di partenariati è essenziale per consentire alle biblioteche di raggiungere un pubblico più ampio e diversificato.
È necessario garantire la cooperazione con i partner rilevanti, ad esempio gruppi di utenti, scuole,organizzazioni non governative, associazioni bibliotecarie, imprese e altri professionisti a livello locale,regionale,nazionale e internazionale.
ATTUAZIONE DEL MANIFESTO
I decisori a livello nazionale e locale e la comunità bibliotecaria in generale, in tutto il mondo, sono qui sollecitatiad attuare i principi espressi in questo Manifesto.

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34
Q

In che modo i documenti entrano a far parte della biblioteca (modalità di acquisizione)?

A

I documenti entrano a far parte delle raccolta di una biblioteca in diversi modi:
- Acquisto
- Dono
- Norma di legge: acquisizione non volontaria, inoltre non riguarda tutte le biblioteche italiane
- Scambio: non riguarda sempre tutte le biblioteche.

.Quando parliamo di acquisizione dobbiamo tenere in considerazione la fisionomia delle raccolte-collezioni. Ad eccezione delle nuove biblioteche che devono acquisire da zero i libri, esiste già una raccolta di base, dunque lemodalità di acquisizione dipendono dalla fisionomia delle raccolte

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35
Q

1) Acquisti ?

A

Andrebbero fatti seguendo gli impegni di un programma scritto, che si fondi sulla fisionomia bibliografica della biblioteca, in relazione alla sua composizione, alla sua vocazione e alla sua destinazione (comunità di riferimento)

36
Q

Griglia di whittaker? (valutazione per le acquisizioni librarie)

A

fornisce una griglia di valutazione per le acquisizioni librarie. Si considera:
1. Autorevolezza; (autore: formazione, titoli, esperienza, ruolo ricoperto, appartenenza ad una scuola dipensiero, altre opere scritte, riconoscimenti ottenuti) (editore: commerciale, governativo, istituzionale,individuale) (curatore, prefatore, revisore, traduttore, illustratore, fotografo, impaginatore, stampatore). 2.Contenuto; - struttura; - impaginazione; - manifattura; - posizionamento rispetto ad altri prodotti editorialisimili.

37
Q

Approval plan? ( modalità di acquisto)

A

1)Approval plan: Le origini dell’approval plan risalgono ai primi anni Sessanta negli Stati Uniti. Si intende unamodalità di acquisizione di materiale (non solo) librario, sulla base di profili di sviluppo delle raccolte e di inteseformali sottoscritte con i fornitori di servizi.Le biblioteche hanno un’idea di come sviluppare le raccolte, e si affidano a fornitori di servizi, societàspecializzate in fornitura di documenti per biblioteche (es. https://www.leggere.it/, biblioteche pubbliche; ocasalinilibri: soprattutto biblioteche di ricerca o accademiche di tutto il mondo). Il loro compito: pre catalogazionedei materiali stessi, talvolta catalogazione stessa, e il libro “ready to shelf” (con etichetta, antitaccheggio…).
2)approval plan base: il fornitore mi fornisce documenti sulla base di budget, vocazione dellabiblioteca, ecc. senza che il bibliotecario indichi precisamente. Permette di risparmiare tempo allo staffsoprattutto per le biblioteche grandi, o quelle accademiche che essendo specifiche è facile individuare i materialiche interessano.
3)Oppure il bibliotecario non riceve direttamente i libri ma schede catalografiche e bibliografie, sulla base dei qualisi acquisiscono libri.

Per l’Italia l’azienda di punta per questo servizio è Casalini Libri che, come le altre aziende straniere, ha stipulatoaccordi specialmente con biblioteche universitarie del Nord America e d’Europa.
Es. Library of Congress aveva fatto un accordo con Casalini libri per libri ready to shelf; anche laBiblioteca statale Bavarese a Monaco, per la parte relativa a letteratura italiana.

38
Q

Acquisizione di e-book? Quali sono le diverse modalità di acquisto?

A

Modalità:
-abbonamenti
-pacchetti
-ordini di titoli singoli
-ordini in continuazione
-prestiti a breve termine
-PDA (Patron-driven acquisition or selection)-> basati sulle scelte dei “patroni”= utenti durante le loro navigazioni.

39
Q

Acquisizione di e-book? Modalità di acquisto?

A

Modalità:
-abbonamenti
-pacchetti
-ordini di titoli singoli
-ordini in continuazione
-prestiti a breve termine
-PDA (Patron-driven acquisition or selection)

40
Q

2) Donazione: valutazione delle donazioni per la loro gestione?

A

Gestione delle donazioni:
- valutazioni sulla congruenza (con il resto della raccolta, sennò costa in termini di spazi, personale e tempo)
- “ degli spazi (es. a bologna ha acquisito la biblioteca di Umberto Eco,migliaia di libri)
- “ della sovrapposizione con le raccolte esistenti
- “ sullo stato di conservazione
- “ sui costi gestionali (i donatori possono fare richieste noneconomicamente sostenibili)
-> Per i doni esistono regolamenti: Es. Biblioteca Panizzi, Reggio Emilia

41
Q

3)Per Norma di legge? Deposito legale? Archivio Nazionale e Archivio Regionale. Focus Emilia-Romagna.

A

Il deposito legale è l’obbligo stabilito da molti ordinamenti giuridici ai produttori e distributori di libri e di altridocumenti di depositare i loro prodotti editoriali presso particolari organismi depositari (biblioteche) che sono aloro volta obbligati a catalogarli e conservarli. Obbligo reciproco. Per alcune biblioteche il deposito legale è unproblema. Inoltre sono esclusi dal prestito.

In Italia la normativa del 2004 porta novità sostanziali su modalità e tempi del deposito legale, individua i nuovisoggetti che ne hanno l’obbligo (art. 3 Legge n. 106/2004), gli istituti destinatari, nonché le tipologie di documenti destinati al deposito legale (art. 4 legge n. 106/2004), con la finalità di costituire un archivio nazionale ed unoregionale della produzione editoriale (art 1 legge n. 106/2004).

Deposito legale:
Secondo quanto previsto dal Regolamento, con un Decreto firmato dal Ministro in data 28 dicembre 2007 epubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 38 del 14 febbraio 2008, sono stati individuati gli istituti depositari deidocumenti della produzione editoriale regionale. Con il successivo Decreto del 10 dicembre 2009 è statoriformulato l’elenco degli istituti depositari per le regioni Lombardia e Umbria.
● Obbligo di consegna di una copia a ciascuna BNC (Roma e Firenze), dunque in archivio Nazionele;
● e per gli archivi regionali.

Per quanto riguarda l’Emilia Romagna: Istituti destinati alla conservazione delle copie delle produzioni editorialiregionali realizzate e diffuse sul territorio regionale:
A) sedi di conservazione di una copia di tutti i documenti destinati al deposito legale (documenti: stampati, diffusi su supporto informatico, sonori e video, di grafica d’arte, video d’artista e fotografici) - tranne i film• Biblioteca “Passerini Landi”, Piacenza • Biblioteca Palatina, Parma • Biblioteca “Panizzi”, Reggio Emilia •Biblioteca Estense Universitaria, Modena • Biblioteca Universitaria, Bologna • Biblioteca Ariostea, Ferrara •Biblioteca “Saffi”, Forli • Biblioteca Classense, Ravenna • Biblioteca “Gambalunga”, Rimini

B) sede di conservazione di tutti i documenti stampati (libri, opuscoli, pubblicazioni periodiche, carte geografiche e topografiche, atlanti, manifesti, musica a stampa) e di quelli diffusi su supporto informatico, ad eccezione diquelli sonori e video
•Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, Bologna

C) sede di conservazione del film iscritti nel pubblico registro cinematografico
•Cineteca Comunale, Bologna

**Biblioteca di Parma è statale; Di bologna e Modena sono universitarie. Non è quindi la titolarità che determina ildeposito legale. L’archiginnasio di Bologna è sede depositaria di conservazione di tutti i documenti stampati.

Problema futuro: deposito legale del digitale. Al momento di web archiving se ne occupa la BNCF.

42
Q

4) Scambio?

A

Scambio con altre istituzioni di pubblicazioni edite dalla biblioteca o dall’ente a cui la biblioteca appartiene (noncon cose acquistate).

43
Q

Quali sono le attività per la gestione dei documenti fisici acquisiti da una biblioteca?

A

Ci occupiamo dei documenti fisici acquisiti da una biblioteca:
1- Inventariazione
2- Catalogazione
3- Collocazione
4- Gestione dei depositi e dello scaffale aperto
5- Attività e verifiche conservative
(Le prime tre più o meno nello stesso momento)

44
Q

Inventariazione

A

Operazione meccanica.Viene dato un numero progressivo ai documenti acquisiti, entrano a far parte delposseduto patrimoniale dell’ente, svolta con software catalografico che dà un numero progressivo di inventario.Nell’era pre digitale esistevano registri inventariali.Servono per esempio anche nel caso di assicurazioni, per vedere cosa si vuole assicurare.

Per i periodici, solitamente viene indicato solo il primo fascicolo di ogni annata (i restanti vengono registrati suappositi «schedoni» amministrativi). Controllo per verificare la copertura del periodico. Si possono fareabbonamenti con fornitori di servizi.

Avviene sempre la timbratura del documento: è un documento parte del patrimonio della biblioteca, e per evitarefurti. Ora codice a barre di inventario, leggibile con penna ottica. E’ timbrato anche nell’ultima pagina scritta.Se si vedono etichette sovrapposte può essere un cambio di posto nello scaffale.Nei libri vecchi schede catalografiche.

Tendenzialmente i timbri sono a inchiostro (aumentano i processi di degrado della carta), altri sono timbri asecco: tramite pressione lasciano imprimitura sulla carta.Serie inventariali: gestirne tante aumenta il rischio di confondersi.

45
Q

Catalogazione? Due tipologie? Standard e normativa di riferimento? Triplice accezione e definizione? Catalogare rispetto a 2 sistemi di riferimento?

A

Per poter rendere disponibili effettivamente i documenti è necessario catalogarli, devono essere presenti nellostrumento di mediazione del catalogo. Ciò vale anche per lo scaffale aperto: anche i libri in scaffale aperto sono catalogati.

Attività molto tecnica e complessa della pratica biblioteconomica. Esistono principalmente due tipi dicatalogazione:
- Descrittiva: per il suo aspetto fisico, partendo dai dati che il documento stesso comunica.
- Per soggetto e classificata o semantica: serve a individuare il contenuto intellettuale di una risorsa eorganizzarlo.

Standard e normativa di riferimento:
obiettivo è avere descrizioni e contenuti intellettuali ugualiindipendentemente dalla biblioteca che cataloghi; al massimo differenze di catalogazione semantica in base allabiblioteca es. una biblioteca molto specializzata non posso utilizzare categorie (schemi di classificazione) troppo generali.

ISBD: Sigle per standard principale per descrivere i documenti:
REICAT: regole italiane di catalogazione
RDA: standard per la creazione di dati catalografici in buona parte del mondo sta diventando il piu usato internazionalmente
Nuovo soggettario; CDD: strumenti per la catalogazione semantica

Catalogazione – triplice accezione:
» Insieme dei processi e delle tecniche tesi a un’adeguata rappresentazione delle risorse documentarie permezzo delle loro registrazioni. Attività fondamentale per avere conoscenza del posseduto del patrimonio dellebiblioteche.

> > I processi di allestimento dei cataloghi e le relative tecniche per costruirli, mantenerli e aggiornarli. I cataloghinon sono entità statiche, si evolvono anche nelle modalità di registrazione delle informazioni

> > L’indagine teorica sui principi e i criteri che governano quei processi fondamentale per conoscere il possedutodella biblioteca non sono unità statiche, si evolvono e si evolvono anche le modalità di registrazione in base acosa vogliamo che il catalogo faccia, scegliamo una modalità e caratteristiche funzionali raccogliamo solo i datisignificativi, funzionali per descrivere e identificare la risorsa (in base a che tipo di risorsa abbiamo, abbiamoelementi significativi diversi – può interessare il supporto, la dimensione del carattere che esce dagli standard erange, i libri antichi ad esempio).

Definizione ⇒ Attività intellettuale e tecnica che si occupa della rappresentazione simbolica di un complesso didocumenti sotto forma di registrazioni codificate secondo norme e formati standardizzati al fine dell’allestimentodel catalogo, ovvero dello strumento essenziale di mediazione informativa tra l’universo bibliografico e i bisognidel lettore.

-Catalogare un documento significa rilevarne la posizione all’interno dell’universo bibliografico (catalogare undocumento non significa farlo solo sull’unità, ma entra in relazione con l’universo bibliografico, altri documenti) estabilirne le coordinate rispetto a due fondamentali sistemi di riferimento:
a) un sistema disciplinare e contenutistico, che richiede di individuare le ascendenze culturali a cui essoattinge (non si può determinare il soggetto di un’opera senza conoscere il tema trattato);
b) un sistema bibliografico-editoriale, che richiede di formalizzare il nome di un autore in riferimento allediverse manifestazioni delle sue opere e alle forme citazionali della storia letteraria, nonché diriconoscere un’edizione in riferimento ad altre edizioni.
Es. i libri per bambini molto difficili da catalogare, anche per allegati diversi (dvd).

46
Q

Catologo?

A

-Un catalogo di biblioteca è linguaggio che mette in relazione la biblioteca con gli utenti. Strumento di mediazionefra le raccolte della biblioteca e l’utente.Vantaggi cataloghi fisici passati: aiutava l’autoapprendimento, e vederlo fisicamente di dava l’idea delledimensioni. Con cataloghi digitali e in generale con internet siamo abituati a ottenere risposte e rapide.

-Il catalogo è un sistema bibliografico, ovvero uno strumento di organizzazione della conoscenza. Quindi siorganizza in base a una specifica situazione storico-culturale (storicamente e culturalmente fondato: es. fanciulliminorati). Indicativamente da Bacone si riorganizza il sistema di ordine della conoscenza (inizio 1600).

-La consapevolezza degli obiettivi che il sistema-catalogo deve raggiungere – definiti dal quadro costituito daiprincipi di catalogazione e dalle funzioni che deve assolvere – costituisce per il catalogatore la condizioneindispensabile per una coerente applicazione delle regole di catalogazione e per una corretta attività dielaborazione delle registrazioni delle risorse documentarie.

OPAC: online public access catalog: interfaccia che permette di consultare il database catalografico all’utente

47
Q

Evoluzione dei cataloghi (4 fasi) FOTO X ESEMPI

A

Possiamo individuare 4 fasi (fisicità):
1- Cataloghi a volume (come registri inventariali), è fisso quindi è più difficile inserire nuove risorse— Esempio di catalogo a volume, sia a stampa (Roma, Casanatense, Audiffredi, uso della maiuscola perl’ordinamento alfabetico, uno strumento molto moderno; un esempio di catalogo ben fatto) che manoscritto.

2- Cataloghi a schede mobili (come quelli all’interno del libro, avevano un buchino per metterle nelloschedario con una barra metallica per mantenere l’ordinamento alfabetico) – è più vantaggioso quando arrivano delle novità — Esempio di scheda cartacea, manoscritta e a stampaNella british library il catalogo a volume nel corso del tempo si era incasinato, con l’aumento delle acquisizioni; leaggiunte era tante quanto i volumi presenti di base e quindi dovevi guardare entrambi, rischi di non essere sicurodi quello che hai e rischi di comprare la stessa cosa; il catalogo a schede mobili risolvono questo problema, sicambiano le schede; anche questi hanno dei limiti: di interfaccia per gli utenti.

3- Cataloghi elettronici - OPAC (online public access catalogue) : diverse generazioni di OPAC ; evoluzione opac (riproducevano le funzionidel cartaceo, poi si sono sviluppate e hanno acquisito nuove funzioni, fino ai discovery tool). Interfaccia per l’utente molto più semplificata e accessibile.

4- Discovery tool ⇒ C’è un aggiunta di possibili risorse oltre a quelle presenti nei cataloghi: vengonointegrate da altre fonti e database, dai periodici o altro documento che non è presente nel catalogo

48
Q

I principali strumenti in Italia Catalogo SBN (vedi all’inizio delle cards)

A

I principali strumenti in Italia, i cataloghi oggi:
Catalogo SBN ⇒ Catalogo digitale
Cos’è? Servizio bibliotecario nazionale — Il Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) è la rete delle bibliotecheitaliane promossa dal Ministero della Cultura con la cooperazione delle Regioni e dell’Università coordinatadall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU).Realizzata sulla base di un protocollo d’intesa sottoscritto dal Ministero della Cultura, dal Ministero dell’Universitàe della Ricerca Scientifica e Tecnologica e dal Coordinamento delle Regioni con l’obiettivo di superare laframmentazione delle strutture bibliotecarie, propria della storia politico-culturale dell’Italia, la rete del SBN è oggicostituita da biblioteche statali, di enti locali, universitarie, scolastiche, di accademie ed istituzioni pubbliche eprivate operanti in diversi settori disciplinari. Fare in modo che avessero in unico strumento per catalogare inmodo condiviso; per ridurre i costi di catalogazione e software catalografici e ottimizziamo il lavoro.

49
Q

Struttura? Differenza titolo e titolo dell’opera?

A

Le biblioteche che partecipano a SBN sono raggruppate in Poli (alcune con tante biblioteche, altri con poche senon addirittura solo una, come a Firenze) locali costituiti da un insieme più o meno numeroso di biblioteche chegestiscono tutti i loro servizi con procedure automatizzate. I Poli sono a loro volta collegati al sistema Indice SBN,nodo centrale della rete, gestito dall’ICCU, che contiene il catalogo collettivo delle pubblicazioni acquisite dallebiblioteche aderenti al Servizio Bibliotecario Nazionale.Con le procedure SBN le biblioteche lavorano in autonomia e al tempo stesso sono integrate in un sistemacooperativo basato su una rete nazionale. La principale funzionalità che rende possibile tale integrazione èquella di catalogazione partecipata. Infatti in SBN un determinato documento viene catalogato solo dalla primabiblioteca – tra quelle aderenti alla rete – che lo acquisisce. Tutte le altre biblioteche, per catalogare il medesimodocumento, ne catturano la descrizione bibliografica già presente sull’Indice aggiungendo la proprialocalizzazione.Nel 1985 sono stati costituiti i primi Poli: la Biblioteca nazionale centrale di Roma e quella di Firenze. Unasperimentazione di cui facevano parte anche la biblioteca di Fiesole e la rete di Romagna, Ravenna è stata tra iprimi poli di SBN.Nel 1992, con il collegamento di altri Poli alla rete SBN, è stato attivato il sistema centrale denominato IndiceSBN che ha dato il via alla rete nazionale attraverso il collegamento tra i Poli locali e l’Indice nazionale.Dal 1997 il patrimonio informativo contenuto nell’Indice SBN è disponibile all’utenza mediante il sistema OPAC(Online Public Access Catalog), ossia il Catalogo SBN aperto al pubblico, che nel tempo ha visto la realizzazionedi interfacce diverse. Ancora gli utenti non ne avevano diretto accesso, ma solo i bibliotecari.Nel 2002, con l’avvio del progetto Evoluzione dell’Indice SBN, oltre a razionalizzare, integrare e ristrutturare labase dati centrale dell’Indice, è stata prevista l’apertura ad altri sistemi e la gestione di livelli di cooperazionediversificati.Emilia Romagna diviso in macroaree (es. RAV – Polo rete bibliotecaria di Romagna e San Marino) PoloBolognese ⇒ da biblioteche comunali, civiche, tutte quelle di Bologna, archiginnasio e sala borsaOPAC SBN – interfaccia base, i cataloghi negli ultimi 20 anni si sono spostati verso le interfacce che possiamochiamare google like; è un motore di ricerca in un database predefinito; altre ricerche si possono fare in motori diricerca che cercano tra più cataloghi – Meta OPACTendenzialmente è meglio se si ricerca nel singolo polo per avere direttamente le specifiche informazioninecessarie.» La ricerca semplice ci consente di selezionare determinati record bibliografici; divisi in pacchetti diinformazione; il catalogo elettronico consente, a differenza del cartaceo deciso dal bibliotecario, una ricerca piùampia, ma meno precisa, però è suddivisa in campi che consentono di ricercare in maniera più specifica.» Ricerche avanzate usate solo dal 10% degli utenti (il 5% saranno i bibliotecari). Non vengono indicizzati sologli autori, ma anche i curatori, traduttori, illustratori (per alcune risorse l’autore è più o meno utile) e SBN daanche modo di scegliere secondo che classificazione cercare la risorsa di cui si ha bisognoTitolo e titolo dell’opera differenza? il titolo dell’opera rispetto al titolo introduce il titolo di forme (con cui l’opera èpiù conosciuta o il titolo dell’opera nella sua edizione originale) in base all’edizione può comparire in mododiverso il titolo; il catalogo per fare in modo di collocare e raggruppare, per rendere possibile all’utente di trovaretutte le edizioni di un autore.Per l’autore cerco una forma preferita e scelgo il titolo orginale e lo uso per consentire, tramite questo titolouniforme, di unire e far comparire tutte le opere riguardo a ciò che abbiamo cercato; a volte però inseriscono untitolo dell’opera preferitoSpoglio ⇒ catalogazione di qualcosa che è contenuto in qualcos’altro;Vi viene indicata la forma preferita dell’autore (forma ⇒ nome autore Homerus, iliade)Schede di autorità ⇒ per titolo e una per autore; abbiamo bisogno di registrazioni separate (che il registro digitaleconsente di fare agevolmente; che aveva già fatto in cartaceo Audiffredi) — che mi dica le varianti di questonome, la datazione, la nota informazione, lingua, paese e fonti utilizzate; virtual international authority file – nomie titoli di opere e tutte le possibile varianti presenti nei cataloghi partecipi (VIAF) con numeri che rappresentano ilcampo di codifica dei dati usato;Due formati Marc 21 primo formato sviluppato alla fine degli anni ‘60, creato dalla bibliotecaria Arietta Abramusato per stampare più agevolmente e poi è stato usato come mezzo codificativo universale; poi ogni stato acreato il suo Marc (?? UNIMARC o MARC21) e a livello internazionale l’IFLA ha promosso un Universal Marcusato liberamente da tutte le biblioteche (per essere leggibile dalla macchina).

50
Q

Catalogazione, un pò di storia ?

A

La catalogazione «moderna» nasce a metà dell’Ottocento: prima volta in cui vengono esplicitate le regole dicatalogazione; si facevano anche in precedenza, ma mai nessuno aveva esplicitati regole e principi secondo iquali venivano realizzati; a fine Ottocento Cutter ci dice come realizzarlo.- Panizzi- Jewett- Cutter- ICCP- IMCE- IME_ICC

51
Q

Funzioni del catalogo (all’inizio e alla fine dalla card)+ principi di catalogazione: principi di parigi

A

Funzioni del catalogo
1876 Charles Ammi Cutter, Rules for a printed dictionary catalog.
Obiettivi del catalogo:
- Mettere una persona in grado di trovare un libro di cui sia noto a) l’autore; b) o il titolo; c) o il soggetto.
- Mostrare cosa la biblioteca possiede: d) di un determinato autore; e) su un determinato soggetto; f) diun determinato genere di scritti
– chi cataloga deve mettere in atto delle procedure, nel primo casopossiamo basarci su quello che l’autore comunica?
- Facilitare la scelta di un libro: g) relativamente alla sua edizione (in senso bibliografico); h) relativamenteal suo carattere (in senso letterario o topico).
Dobbiamo partire dal contenitore, non possiamo prescindere dall’oggetto fisico; l’oggetto della catalogazione è la questione.

Principi di catalogazione
● 1961 ⇒ Principi di Parigi, incontro nell’ottobre; IFLA e Unesco hanno organizzato questa conferenza dicatalogatori per redigere le singole norme catalografiche a livello internazionale, favorire lo scambiodelle risorse e ridurre i costi della catalogazione – si innesta sulla volontà dell’IFLA del controllobibliografico universale, sogno del controllo di tutte le pubblicazioni che risale a Gesner fino agli inizi1900, portato avanti dall’IFLA, ogni paese è responsabile del controllo delle proprie pubblicazioni.
Principi di Parigi – basato su catalogo cartaceo
1. Scope of Statement
2. Functions of the Catalog
3. Structure of the Catalog
4. Kinds of Entry
5. Use of Multiple Entries
6. Function of Different Kinds of Entry
7. Choice of Uniform Heading
8. Single Personal Author
9. Entry under Corporate Bodies
10. Multiple Authorship
11. Works Entered under Title
12. Entry Word for Personal Names

Principi di Parigi applicabili anche oggi, nell’era digitale
● Punto 3: il catalogo deve avere almeno una scheda per ogni libro catalogato, e più di una scheda ogniqualvolta sia necessario
● Punto 4: sono definiti i concetti di scheda principale, scheda secondaria e rinvio (tecniche per creare strutturesintetiche, per risparmiare tempo e energie del catalogatore)
● Punto 9: viene introdotto il concetto di ente collettivo: “qualsiasi istituzione, organizzazione o assemblea dipersone nota con un nome sociale o collettivo” a volte confusionale

Funzioni del catalogo
● Il catalogo deve essere uno strumento efficace per accertare
2.1 se la biblioteca contiene un libro particolare identificato:
a) per mezzo del suo autore e titolo Oppure
b) se l’autore non è nominato nel libro, per mezzo del titolo soltanto, oppure
c) se autore e titolo sono inadatti o insufficienti all’identificazione, un conveniente sostituto del titolo;
2.2 a) quali opere di un particolare autore e b) quali edizioni di una particolare opera esistono nella biblioteca
● Funzione di localizzazione: consente di accertare se la biblioteca possiede un determinato documento(l’accesso coincide con la formulazione presente sul documento [nel caso del catalogo per autore]
● Funzione di collocazione: mostra quali documenti condividono una caratteristica comune (è importantequindi descrivere la risorsa e i punti di accesso).

Funzione di collocazione
1. collega le espressioni e le manifestazioni di un’opera (terminologia FRBR)
2. collega tutte le opere che sono il prodotto di un singolo agente responsabile della loro creazione, ovvero leopere che hanno una origine comune
3. collega tutte le opere che trattano di un soggetto comune, ovvero le opere che hanno un’intenzione comune

52
Q

Principi 2003-2007 IME_ICC (Ifla Meeting of Experts on an International Cataloguing Code)

A

2003-2007: IME ICC (IFLA Meeting of Experts on an International Cataloguing Code) incontri in varie aree delmondo definiti Steps towards an International Cataloguing Code.
Per rinnovare il codice di catalogazione e cercare di crearne uno internazionale, ma è fallimentare il tentativo.

Dichiarazione di principi internazionali di catalogazione, 2009 (rivisti nel 2016)Necessità di revisione dei Principi di Parigi:
• ampliamento delle tipologie dei materiali documentari (non solo di tipo librario; dagli anni ‘60 al 2000 c’era statauna progressiva automazione; l’SBN è di metà anni ‘80; codifica dati metà anni ‘60 – innovazione)
• automazione e struttura relazionale del catalogo
• modalità ed esigenze di ricerca degli utenti
• lingue del catalogo
• non più biblioteche isolate, ma reti di biblioteche (condivisione del catalogo e altri servizi a volte)
• indicizzazione non solo descrittiva, ma anche di indicizzazione semantica

Oggi sono di nuovo in fase di revisione e sembra che stia semplificando i principi, ma non la cambia radicalmente.

Dichiarazione di principi internazionali di catalogazione (2009-2016)
• Sostituiscono i Principi di Parigi
• Pongono al centro l’interesse dell’utente
• Si estendono a tutti i tipi di materiali
• Adottano il modello concettuale e la terminologia FRBR, FRAD e FRSAR (=modelli concettuali x la catalogazione utilizzati tra 1998 e 2010, poi fusi nel Library Reference Model)
• Includono i dati di autorità
• Definiscono gli elementi di base per le funzionalità di ricerca
• Si riferiscono all’ambiente dei cataloghi on lineAccess – entità, relazioni, attributi dell’entità – modelli relazionali, per chiarire come funziona l’universocatalografico e capire come funziona
• Ambito di applicazione
• Principi generali ⇒ costruzione e lo sviluppo di codici di catalogazione; principio principale è quellodell’interesse dell’utente, chiunque cerchi nel catalogo; ma ci sono differenti tipi di utenti: età, lingua, livelli discolarizzazione, interessi, generi, religione diverse – si favorisce la maggioranza; non è tutto così neutro — sono11 i principi generali
• Entità, attributi e relazioni
• Obiettivi e funzioni del catalogo ⇒ identificare, selezionare, acquisire, navigare, esplorare;
• Descrizione bibliografica
• Punti di accesso
• Elementi di base per le funzionalità di ricerca

53
Q

IFLA LRM (Library reference model)

A

IFLA - library reference model
un modello di riferimento per l’universo bibliografico
Nasce dalla fusione e rielaborazione di FRBR (1998) FRAD (2009) FRSAD (2010)

Figure dei catalogatori molto richieste dal mondo del lavoro

A livello catalografico: negli anni ‘90 il mondo della catalogazione subisce un cambiamento; primo modellofunzionale ⇒ ci si pone il problema di ridurre i costi e di provare a modellare un universo bibliografico, quali sonogli elementi e aspetti importanti per far trovare agli utenti le risorse e si mettono in relazione alle esigenze degliutenti — funzione utente, attività svolte dall’utente nei cataloghi (cercano di identificare, selezionare eacquisire) Quale parte è più significativa? è più importante il titolo o dove è stata editata la risorsa; dipende daltipo di ricerca che si vuole fare.

Tre modelli concettuali ⇒ si vuole un modello unico: IFLA LRM: modello concettuale di alto livello, strutturaespressa in entità - relazione (ER) e visione coerente dell’universo bibliografico.

Funzione utente: attività svolte dall’utente nei cataloghi
● chiarisce l’ambito funzionale del modello
● sono modellati i dati necessari per soddisfare queste funzioni
● modello è orientato all’utente finale
● le operazioni interne della biblioteca non sono direttamente presenti nelle funzioni
● Trovare ⇒ raccogliere informazioni su una o più risorse di interesse ..
● identificare ⇒ …
● Selezionare ⇒ ….
● Ottenere ⇒ accedere al contenuto delle risorse
● Esplorare ⇒ … scoprire risorse usando le relazione tra di esse (contestualizzare)

Con l’LRM si decidono quali entità sono più rilevanti per la ricerca della risorsa e tipologie di relazioni e attributi

LRM – come modellare l’ambito, a livello di universo bibliografico, ci interessa il contenuto intellettuale, dal puntodi vista del modello l’opera (LMR - E2), come contenuto artistico e intellettuale, nella mente di chi lo scrive;Livello più materiale ⇒ quello dell’espressione (LMR - E3), che tipo di genere è (es. romanzo, poesia,…
)LMR - E4 Manifestazione è l’edizione
LMR - E5 Item ⇒ copia effettivamente posseduta (possiamo volerne cercare una nello specifico)
LMR - E6 Agente ⇒ persona fisica, ma se non è umano (stazioni tecnologiche automatizzate o intelligenzaartificiale)
Entità in relazione tra di loro: modello concettuale dell LRMRes ⇒ opera - espressione - item collegate e l’agente che interagisce con queste MAPPA
Alla base di una serie di principi

54
Q

iSBD (International standard bibliographic description) vedi all’inzio degli appunti

A

ISBD - International standard bibliographic description: ci aiuta nella descrizione delle risorse documentali e loscopo principale è fornire caratteri uniformi per la condivisione delle informazioni bibliografiche.E’ uno standard che detta le regole per descrivere bibliograficamente qualsiasi documento e tende ad andare dalgenerale al particolare.

Aree
0 area della forma del contenuto e tipo di supporto
1 area del titolo e della formulazione di responsabilità - quali agenti hanno avuto ruolo in questa risorsa
2 area dell’edizione
3 area specifica del materiale o del tipo di risorsa (non libri/monografie); riporta informazioni molto importanticome la periodicità (semestrale o quotidiano) oppure la scala se è una carta geografica
4 area della pubblicazione, produzione, distribuzione, ecc…
5 area della descrizione materiale
6 area della serie e delle risorse monografiche multiparte (informazioni che non sappiamo dove mettere)
7 area delle note
8 area dell’identificatore della risorsa e delle condizioni di disponibilità

Punteggiatura usata in senso convenzionale e non grammaticale!

55
Q

REICAT-2009; Regole italiana di catalogazione
vedi all’inizio degli appunti

A

REICAT - 2009
Regole italiane di catalogazione
Sono nate perché si è ritenuto che la RICA (regole preesistenti 1979) non fossero più rispondenti alle mutateesigenze delle biblioteche e dell’utenza, all’evoluzione delle teoria e della pratica catalografica a livellointernazionale, alle nuove tipologie di materiali sempre più presenti nelle biblioteche, ma soprattutto al passaggiodel catalogo cartaceo …

Codice è articolato in 3 parti:
Capitolo introduttivo (csp. 0)
Parte I: relativa alla descrizione bibliografica e informazioni sull’esemplare
Parte II: dedicata a opere e espressioni, è quella più nuova e maggiormente sviluppata, sia rispetto alla RICA -che ne trattava solo in parte e …Titoli uniformiEspressioni di una stessa opera
Parte III: dedicata alle relazioni di responsabilità (scelta dei punti di accesso e forma di questi) distingue leresponsabilità in base ai livelli concettuali (a livelli di opera e a livelli più bassi)Parla di intestazioni (che sarebbe sempre il titolo)
Non viene più stampata dal 2009: troppo consistente e più facile da trovare le informazionionline e quindi viene aggiornata solo online (2017)
In base a situazioni particolari ci possono essere degli adattamenti.

56
Q

Catalogazione semantica o indicizzazione?
4 elementi del processo di indicizzaz. e tipologie di ind. semantica?
Soggetto (definizione)?
Indicizzazione?
Nuovo soggettario? (vedi anche più giù)
Thesaurus?
Stringhe di soggetto?
CDD, Dewey?
I servizi della biblioteca?

A

Catalogazione semantica o indicizzazione:
-il documento viene indicizzato per il suo contenuto concettuale ha lo scopo di rispondere a richieste informative e ricerche su un argomento, un soggetto, una materia
-I punti per accesso semantico
-Nel periodo di catalogo a schede mobili era un oggetto fisico e il catalogo semantico era un altrooggetto fisico; il catalogo di Cutter invece dizionario: sia intestazioni per autore che per soggettoin ordine alfabetico
-Il processo di indicizzazione semantica considera 4 elementi:
1.contenuto: individuazione e scelta dei contenuti concettuali rappresentativi del documento
2.indice: la formalizzazione dei contenuti in termini o etichette identificanti
3.struttura: costruzione e impiego di sistemi di organizzazione della conoscenza e controllodell’insieme dei termini e valori rappresentati (bisogna essere coerenti, uniformi e univoci)
4.sistema di ricerca: approntamento di dispositivi efficaci nel rispondere con documenti adatti aidiversi interessi informativi (omonimi, stessi ambiti semantici, mai chiamare con la stessaparola)

-Tipi di indicizzazione semantica
1.indicizzazione assegnata: gli indici sono creati e applicati dall’operatore seguendo un particolaresistema o linguaggio di indicizzazione – quella fatta dell’operatore
2.indicizzazione derivata: i termini del documento stesso valgono come indici - automatica
3.indicizzazione postcoordinata: i termini di indice attribuiti a un documento non sono legati traloro e quindi sono ricercabili singolarmente
4.indicizzazione precoordinata: i termini di indice scelti sono presentati secondo relazioni ….stringhe di soggetto
5.alfabetica: l’indice rappresenta il soggetto del documento direttamente e con espressioni dellalingua naturale in un linguaggio controllato
6.sistematica o classificata: l’indice rappresenta il soggetto del documento inserendolo nelcontesto delle classi di significati secondo cui è trattato con notazioni convenzionali…

-Problema? cosa intendiamo per soggetto: anche in relazione alle finalità per cui lo stiamotrattando.
Cos’è? tema del documento oggetto di studio scelto dall’autoresignificato che un documento possiede per chi lo utilizza o lo utilizzerebbeogni concetto o combinazione dei concetti che rappresenti un tema all’interno del documento

Indicizzazione
Tecnica per costruire accessi attraverso il contenuto semantico di documenti
Comprende:
-processo di analisi concettuale del documento (per individuarne il contenuto semantico) –lettura tecnica
-traduzione del contenuto informazionale nel linguaggio di un sistema di indicizzazione
Analisi concettuale:operazione preliminare e indispensabileha la funzione di identificare il contenuto informazionale di un documentocondotta attraverso ….
3 fasi:…
Linguaggio di indicizzazione :
strumento per la rappresentazione
Guida che ci spiega come indicizzare che è ben estesa ⇒ non si sogetta la narrativa e i libriantichi (per non essere anacronistici e veicolare il contenuto a tutto il pubblico)
-Nuovo soggettario
C’è un manuale applicativo per i casi particolari
-Thesaurus — vocabolario controllato, gerarchia, discipline, spiega per cosa usato un termine,quali sono i termini più generali, quali i termini associati; altri equivalenti di strumenti diindicizzazione di altri Paesi
-L’indicizzazione per soggetto dipende molto dalla lingua e spesso gli equivalenti non sonosempre uguali
-Stringhe di soggetto: che contengono la parola ricercata — vengono combinati più termini e l’ordine del termine nelle stringhe viene spiegata nella guida e solitamente le ultime sono lospazio e il tempo e non sempre il temine che cerchiamo appare per primo nella stringa (puòapparire anche per secondo) — Aggiornamenti continui sulle terminologie
-Elementi costitutivi:
-lessico o vocabolario
-semantica
-sintassi — che determina l’ordine con cui poniamo i termini nelle stringhe di soggetto, inmaniera logica
Vocabolario controllato ⇒ un concetto sia rappresentato sempre con lo stesso termine(uniformità) e che con ogni termine sia rappresentato sempre un solo concetto (univocità)Semantica ⇒ è la componente del linguaggio di indicizzazione che rappresenta le relazioni apriori fra concetti, in particolare fra termini assegnati ai documenti e altri termini che sonopresenti per implicazione
-3 classi di relazioni semantiche:
-equivalenza
-gerarchiche
-associative
Copiare è importante: guardi come altri hanno fatto quella cosa e se è corretta la ripropongo
-Sintassi ⇒ studia le relazioni a posteriori e le regole …
-NUOVO SOGGETTARIO⇒ è lo strumento realizzato dalla Biblioteca Nazioale Centrale di Firenze,BNFC per l’indicizzazione per soggetto; è costituito da un sistema a più componenti di cui leprincipali sono:
1.un insieme di norme sintattiche…
2.un thesauros multidisciplinare in lingua italiana contenente la terminologia impiegabilenell’indicizzazione
3.Internet archive: wayback machine – screenshot di tutte le pagine dei siti nel tempo
4.Il catalogo classificato: non usiamo una lingua naturale, è più condivisibile, internazionalePermette di rintracciare opere che presentano proprietà o caratteristiche comuni secondo …
-Classificare:distribuire in categorie (piante, animali, reperti archeologici, documenti…I)ricondurre …
-Schema di classificazione ⇒ per organizzare la conoscenzasi riferisce all’organizzazione dei libri sugli scaffali di una biblioteca e all’organizzazione delleinformazioni in un catalogo o una bibliografia e riguarda i bibliotecari che organizzano laconoscenza trasmessa dai documenti
-Classi:possono essere espresse:con notazioni numeriche arabe, come nel CDD o nella CDUcon notazioni alfanumeriche (lettere e numeri) come nel sistema della Library of Congress

-CDD – Dewey
Sistema di classificazione bibliografica per disciplina, ideato nel 1873 da Melvil Dewey per labiblioteca dell’Amg herts College di Boston e pubblicato nel 1876 costituito da notazioni numeriche arabe strutturate su base gerarchica …
Costituita da:
-10 classi principali
-cento divisioni
-mille sezioni
-a loro volta suscettibili di ulteriori suddivisioni (espansioni)
-Struttura:
fondata sull’ordine baconiano della conoscenza 1600 (Memoria-Fantasia-Ragione) invertitoRagione: 000 Generalità – 100 Filosofia – 200 teologia – 300 Scienze sociali — 400 linguaggio– 500 scienza — 600 tecnoloia — 700 arti
Fantasia: 800 letteratura
Memoria: 900 storia e geografia
-Edizioni:
Giugno 2011 ⇒ 23° edizione
E’ la classificazione bibliografica più diffusa nel mondo; usata in più di 138 Paesi e da oltre 60bibliografie nazionali, tradotta in più di 30 lingue
Non è utile nelle librerie perché un autore attivo in più campi, si trova sparso nella raccolta;meno intuitiva
-Principi fondamentali:
disciplina (ambiti) — la 000 generalità, interdisciplinaregerarchia: si va dal generale allo specifico (600 tecnologia – 630 agricoltura e tecnologieconnesse; 636 allevamento animali, 636.7 cani, 636.8 gatti)
Classi oggi: ….
Ultima edizione aggiornata solo online — Webdewey che è a pagamento (riservata aibibliotecari nell’uni di BOLO, cha ha comprato pacchetti di accesso)

-I servizi della biblioteca:?
-Tag ⇒ usati per facilitare le ricerche
-Criterio ⇒ rilevanza – come si misura? tra i campi più significativi sono presenti quei termini, ingenere a partire dai titoli e campi in cui gli autori hanno usato quel termine
-Concetto di impronte ⇒ specifiche del libro antico, quattro serie di quattro caratteri checostituiscono una sorta di codice fiscale, se due libri hanno la stessa impronta, faranno partedella stessa edizione (anche se non sempre, in certi casi potrebbe cambiare frontespizio oedizione, nel caso in cui in passato per il costo della stampa, si evitava di ristampare tutto e sicambiava solo copertina, frontespizio e introduzione)C
omunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) hanno usato delle tag per poter consentire agliutenti di avere questa sottocategorizzazione di risorse
KVK – Meta OPAC ⇒ tra più cataloghi; più ampliamo la ricerca, più aumentiamo l’imprecisioneEdit 16 ⇒ libri stampati nel 1500 in Italia (marca – logo tipografo e edizione sono moltoimportanti)
Alma start – discovery tool di ateneo; posseduto del catalogo di Bologna e del polo di BOLO Editoria scientifica prima viene rivalutato da due revisori che non conoscono gli autori del testo⇒ revisione tra pari
LISA – library and information Science abstractAccesso fornito dalla Biblioteca di Bologna – se no a pagamento

57
Q

Catalogazione semantica: CDD e Nuovo soggettario? (audio giuli)
Differenza tra carta dei servizi e carta delle collezioni?
(audio Giuli)

A

CATALOGAZIONE SEMANTICA
Gli strumeti sono:
1.CCD
-10 classi-> sezioni-> sottosezioni che vanno dal generale al particolare
-spiegazione del contenuto della risorsa tramite numeri leggibili dalla macchina
2.NUOVO SOGGETTARIO
-crea delle stringhe di soggetto x descrivere il contenuto della risorsa in modo comprensibile alluomo e alla macchina
-viene utilizzato il Thesaurus: particolare vocabolario

CARTA DEI SERVIZI
-obbligatoria
-strumento x l’utente
-scrittura amichevole
-vs regolamento (normativa)
CARTA DELLE COLLEZIONI
-realizzata solo da alcune biblio che hanno tempo e risorse
-strumento soprattuto per il bibliotecario
-scrittura + burocratica

58
Q

La carta dei servizi? (vedi carta della classense e di san giorgio)

A

è il documento che individua i principi, le disposizioni e gli standard qualitativi dei serviziofferti dalla biblioteca, al fine di tutelare le esigenze degli utenti in termini di efficacia, efficienza ed economicità(rimando a Ranganathan).» Si può parlare anche di carta della qualità: gli standard qualitativi.Essa rappresenta l’impegno della biblioteca a fornire informazioni chiare sulle modalità di erogazione dei servizi edella relativa qualità, in conformità agli standard stabiliti nella direttiva regionale (in questo modo si esplicitanodiritti e doveri di biblioteca degli utenti e si può valutare e migliorare il servizio, offrendo servizi semprequalitativamente migliori e mirati), agendo sulla chiarezza del rapporto fra biblioteche e lettori e sulle strategie dimiglioramento continuo del servizio.Inoltre la carta dei servizi contribuisce a rendere espliciti diritti e doveri di tutti coloro che usufruiscono dei servizidella biblioteca. Si intende infine offrire all’utente l’opportunità di interagire con la biblioteca affinché possadiventare parte attiva di un percorso di crescita e coinvolgimento, inteso anche a formulare proposte dimiglioramento per rendere i servizi bibliotecari più completi e a misura dell’utente.»(Lankes riflette spostando molto il focus dalle raccolte all’interazione bibliotecari-utenti: importantecaratteristica contemporanea: consentire lo scambio, luogo di sfera pubblica).Ci sono linee guida e proposte di bozze di carta dei servizi, che di base dovrebbe prevederea) parte con principi generali e fini istituzionali della bibliotecab) principi ai quali la biblioteca ispira la sua azione nell’erogazione del servizio (per esempio: uguaglianza,imparzialità e continuità del servizio; accessibilità, diritto di scelta, tutela della privacy, partecipazione etrasparenza; efficienza, efficacia ed economicità; monitoraggio e valutazione dei risultati); (di solito giàespressi nel manifesto IFLA UNESCO o linee guida IFLA e Unesco sulle biblioteche pubbliche)c) specificare gli strumenti per l’erogazione del servizio (sede, raccolte documentarie e loroorganizzazione, qualificazione del personale);d) elencazione dei servizi forniti e delle modalità con cui vengono erogati; standard e indicatori di qualitàche la biblioteca si impegna a rispettare;e) informazione e partecipazione (diritti e doveri dei soggetti coinvolti nell’organizzazione e fruizione delservizio);f) tutela dei diritti degli utenti (come fare reclami, richieste di rimborso, aspetti regolamentari).

59
Q

Differenza tra Regolamento della biblioteca e carta dei servizi?

A

C’è una differenza tra Regolamento della biblioteca e Carta dei servizi:
REGOLAMENTO
-è normativo; aggiornato solitamente meno frequentemente della carta dei servizi.
- fissa le finalità e i compiti del servizio bibliotecario, ne descrive l’organizzazione e fissa i principi generalicui deve ispirare la sua attività.
- è un riferimento normativo che fornisce un quadro all’interno del quale sono elaborati gli strumenti dicomunicazione con l’utente, siano questi la guida o la carta dei servizi.
- nel caso delle biblioteche comunali, di norma il regolamento è un atto del Consiglio comunale, che èl’organo di programmazione dell’Ente, per questo contiene le regole di base che difficilmente sonosoggette a mutamenti e adattamenti del servizio a condizioni diverse nel tempo
LA CARTA DEI SERVIZI
-non ha valore normativo,
- intende rendere disponibili ai cittadini tutte le informazioni utili a favorire un rapporto diretto tra la Biblioteca e i propri utenti. Nella Carta sono descritte le modalità di erogazione dei servizi e sonodichiarati gli obiettivi che la Biblioteca si impegna a raggiungere, definendo gli standard di qualità cheogni cittadino può direttamente controllare. È un patto fra Biblioteca ed utenti che prevede impegni reciproci e regole trasparenti.

60
Q

La carta delle collezioni? (San giorgio di Pistoia)

A

-Esiste una carta della collezione, alcune biblioteche, non molte, hanno una carta delle collezioni, un’analisi di tutto il posseduto per comprenderne i puntidi forza, i settori da incrementare, i settori di maggior-minor interesse. Una carta di collezione di un sistemaintegrato dovrebbe coprire tutto il sistema della rete di biblioteche che comprende per offrire un servizio migliore.
Consorziandosi si diventa più efficienti: se in una rete bibliotecaria c’è coordinazione e un sistema di prestitointerbibliotecario che funziona, un catalogo condiviso, le biblioteche possono “suddividersi” i libri da comprare. Facendo sistema si può avere una miglior offerta per la comunità.

-Non è requisito fondamentale, anche se auspicabile. La carta dei servizi era un patto, un impegno dellabiblioteca verso gli utenti e viceversa. La carta delle collezioni pur essendo rivolto agli utenti è un documento piùtecnico e serve per la gestione delle biblioteche. Presenta la natura e articolazione delle collezioni/raccolte,esplicita criteri di selezione, quanti materiali sono acquisiti per tale sezione e detta indicativamente le linee di sviluppo.
-E’ costituita innanzitutto da un’analisi delle comunità a cui si rivolge (chi sono gli utenti potenziali della biblioteca).Analizza poi le collezioni esistenti e presenta le linee di sviluppo che la biblioteca vuole dare alle proprie raccolte.
-La carta delle collezioni è aggiornata meno frequentemente rispetto a quella dei servizi, sia per complessità siaperché una volta fatto lo sforzo si tende a non aggiornarlo.
-In linea di massima per tutte le tipologie di raccolte sono indicati i criteri di selezione; il concetto di livelli dicopertura; formato dei materiali; lingua dei documenti.
Es. dell’istituzione biblioteche del Comune di Bologna
La raccolta si saggistica è considerata nell’insiemePremessa: è il documento che guida le biblioteche dell’Istituzione nella formazione, gestione e sviluppocoordinato delle raccolte.
“Alcuni aspetti caratteristici della comunità bolognese” ⇒ recupero dati della comunità, presenti a livellodell’anagrafe comunale. Come pluralismo etnico e culturale, larga presenza di giovani e studenti, presenza diimportanti fiere; studio essenziale per definire finalità della biblio.
-Uso della lingua un po’ più burocratico.
-Riferimenti legislativi: base legale per la gestione delle raccolte: non approfondire.
-Si esplicitano i compiti differenti assegnati alle varie biblioteche dell’istituzione: hanno natura diversa, e diconseguenza finalità diverse. Es la biblioteca dell’Archiginnasio si caratterizza per la specificità delle raccolte edelle attività di conservazione, incremento e valorizzazione del patrimonio documentario storicamente costituitosied essendo sede dell’archivio regionale della produzione editoriale emrom. legale accoglie anche volumi in copiaunica o particolari scartati dalle biblioteche comunali. Promuove e sostiene la ricerca. La Biblioteca Sala Borsa ha il compito di documentare la contemporaneità in una prospettiva interculturale e multimediale. favoriscealfabetizzazione e conoscenza, documenta con la raccolta locale la società bolognese contemporanea.Le “biblioteche di quartiere” all’interno di questa realtà vi sono le “biblioteche specializzate” come la Biblioteca delCentro Amilcar Cabral, con particolare riguardo alle culture extraeuropee. La Biblioteca-Archivio di CasaCarducci rappresenta la più antica “casa d’autore”.
-Nel 2014 circa 2M di documenti, quindi ampiamente oltre il minimo necessario.
-Criteri di selezione: come compriamo i materiali? possono variare secondo le classi di materie (ovvero sono gliambiti della classificazione decimale Dewey) e le diverse sezioni e raccolte speciali della biblioteca. Fra i criteriutilizzabili dalla generalità degli addetti alla selezione: bisogni espressi e inespressi degli utenti; desiderata degliutenti; coerenza con le raccolte già presenti; verifica del grado di disponibilità e accessibilità dei documenti(tenendo conto delle opportunità che il prestito intersistemico offre agli utenti); e molti altri. La selezione deidocumenti parte da fonti accreditate.
-Concetto di livello di copertura: sono previsti per l’ambito bolognese dallo 0 al 4:
- fuori ambito: non coperto dalla biblioteca, materiale insufficiente all’informazione di base, nonaggiornato, derivato da acquisizione non voluta e non soggetto a nuove acquisizioni
- prima informazione: scelta limitata di risorse generali di orientamento
divulgazione: presenza di documenti che possono soddisfare esigenze informative di non esperti delsettore
- specialistico: ampia copertura bibliografica di materiale sia italiano sia straniero su qualunque supportoadatto a soddisfare esigenze informative e di conoscenza approfondite e adatte anche a studiosispecialisti
- estensivo: collezione con materiali significativi nei diversi formati anche lingua straniera, riguardanti unsettore definito e limitato. La raccolta tende all’esaustività dell’offerta documentaria, sia attraverso ilcostante aggiornamento sia mediante il recupero di pubblicazioni pregresse
-Raccolta di saggistica: parte significativa
-Particolare attenzione ad alcune tematiche legate ad esigenze diffuse ed emergenti come apprendimento dellalingua e cultura italiana; sfruttamento razionale del tempo libero; formazione e riqualificazione; nuove attenzionial benessere psicofisico; alfabetizzazione digitale.
-Formato: prevalentemente a stampa
-Lingua: oltre a italiana, significativa offerta di monografie in lingua inglese, francese, tedesca e spagnola; piùspecifiche in Biblioteca Salaborsa.
-Raccolta di narrativa e letteratura; fumetti; locale; raccolte multimediali
-La biblioteca Cabral e Salaborsa mettono a disposizione una raccolta di opere di consultazione…
-Raccolte di periodici, notevole, periodici correnti/spenti.Bisogna indicizzare per capire cos’è contenuto nel fascicolo di un determinato periodico. Es. a livello di catalogo dico AIB studi, ma se non approfondisco quali articoli contiene l’utente non lo può sapere sin quando non lo va aprendere. Lo “spoglio di periodici” consente una maggiore diffusione ed in particolare reperibilità delle informazioni; i contributi, collegati direttamente alla risorsa principale, sono maggiormente rintracciabilisoprattutto dal punto di vista della localizzazione e della disponibilità presso le biblioteche; L’attività di ricercarisulta più efficace e con una netta diminuzione del tempo impiegato poiché può essere effettuata per titolo,autore o a volte per soggetto; Con la procedura di spoglio sono accessibili indici di periodici che consentono ditrovare le citazioni di articoli; Possibilità di recupero delle informazioni su specifici argomenti selezionati in basealle proprie esigenze.
-In Salaborsa e biblioteche di quartiere spazi per ragazzi + per adulti (genitori, insegnanti, bibliotecari, studiosi).Uno dei principali criteri di selezione diventano la qualità dei documenti e la durata fisica del supporto (esicurezza dei materiali).
-Escluso il deposito legale probabilmente perché non destinati all’uso ma conservazione, massimo consultazionein sede.
-Carta delle collezioni della Querini Stampalia di Venezia
-Carta delle collezioni delle Biblioteche comunali pistoiesi (S. Giorgio e Forteguerriana).
-Struttura sempre simile: analisi di comunità e utenti (diversi: due realtà da finalità diverse, la Forteguerriana è piùper ricerche).

61
Q

I servizi delle biblioteche? (vedi i Servizi della biblioteca san giorgio di pistoia)

A

Quindi stiamo vedendo elenco di alcuni servizi delle biblioteche (può essere domanda d’esame).
Esempi: prestito e le sue declinazioni; consultazione in sede; prenotazione; internet e risorse digitali; document delivery; cataloghicome servizi e strumenti di mediazione; visite guidate; attività culturali e promozione della lettura (macrocategoriacomprende tanti servizi).

62
Q

La figura professionale del bibliotecario?
La situazione italiana
Chi è il bibliotecario?

A

La situazione italiana
Ci sono norme e requisiti emanati da quello che era il Mibact (attuale MIC), nel 2019.
Chi è il bibliotecario? colui che lavora in biblioteca? vedremo la definizione della figura professionale delbibliotecario analizzando due documenti:
1. Norma UNI 11535 (2023) figura professionale del bibliotecario; prima versione è del 2014
2. Requisiti di conoscenza, abilità e competenza della figura professionale di bibliotecario emanati dal MIBACT allegato 4 del DM 244/2019 “Regolamento concernente la procedura per la formazione deglielenchi nazionali di archeologi, archivisti, bibliotecari […]”
La seconda ha un taglio molto legato alla specificità delle biblioteche del Mic, quindi statali, quindi principalmentedi conservazione.

Premesse per capire in che contesto sono nati questi documenti:Il Quadro europeo di riferimento per l’apprendimento permanente (EQF = European qualifications framework), faparte di tutte quelle norme e strumenti messi a disposizione dalla comunità europea per consentire scambio frapaesi. Ciò vale anche per mobilità a livello universitario. Consente agli Stati membri di mettere in relazione ilproprio sistema di qualificazione professionale con quello degli altri paesi, al fine di favorire il riconoscimentoreciproco delle qualifiche e dei titoli e quindi la mobilità transnazionale dei giovani e dei lavoratori.

I risultati di apprendimento sono definiti in termini di conoscenze, abilità e responsabilità e autonomia, il risultatocomplessivo è un indice, compreso tra 1 (elementari) e 8 (dottorato, master) che si propone di identificare inmodo veloce ed univoco il livello di approfondimento raggiunto in un certo ambito

In linea di massima per la figura del bibliotecario le competenze corrispondono almeno a livello 6-7.

In italia esistono professioni ordinistiche, per le quali bisogna essere iscritti a un ordine (avvocati, medici…) e nonordinistiche (sono regolamentate da una legge, tra queste rientra anche la professione del bibliotecario, anche seesistono albi di iscritti, ma che sono più formali e non obbligatori). Per poter accedere a determinati concorsipubblici è spesso sufficiente un diploma di scuola superiore: tendenzialmente i concorsi per bibliotecari sono dilivello C, perché costa meno allo stato

Elabora e pubblica norme di tutti i settori, quindi documenti normativi volontari (norme UNI, specifiche tecniche,rapporti tecnici e prassi di riferimento) in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario. Fa parte dell ISO(International Organization for Standardization) organizzazione che si occupa di emanare standard in tutti isettori, necessari per consentire qualsiasi attività. (https://www.iso.org/home.html)» UNI 11535: norma del 2014: qualificazione delle professioni per il trattamento di dati e documenti (Figuraprofessionale del bibliotecario: requisiti di conoscenza abilità e competenza).» UNI 11535 del 2023: (Attività professionali non regolamentate = ordinistiche / non)Nel 2019 il MIBACT ha fatto uscire un regolamento concernente la procedura per la formazione degli elenchinazionali di archeologi, archivisti, bibliotecari… La legge 110 del 2014 prevede l’istituzione di Elenchi nazionalidei professionisti competenti ad eseguire interventi sui beni culturali.Ciascun profilo professionale si articola in tre fasce I, II e III corrispondenti ai livelli del quadro europeo dellequalifiche EQF 8, 7 e 6.Risultano iscritti al 18 settembre 2020 352 bibliotecari, divisi fra prima (210) e seconda (142) fascia. Non risultanoiscritti alla terza fascia. http://professionisti.beniculturali.it/- Documento allegato 4al tempo simile alla norma UNI del 2014, che ora però è stata aggiornata. A pag 2 i compiti fondamentalidel bibliotecario: si nota una tendenza molto su conservazione ordinazione dei materiali (vocazionebiblioteche statali).Non è obbligatorio essere inseriti nell’albo dei bibliotecariL’Associazione Italiana Biblioteche, la principale ma non l’unica in italia, mantiene un elenco degli associati,ovvero coloro con determinati requisiti. Elenco associati AIB – Associazione italiana bibliotechehttps://www.aib.it/chi-siamo/elenco-associati/La professione del bibliotecario è intellettuale, esercitata a diversi livelli di complessità e in diversi contestiorganizzativi, pubblici e privati: in ambito di ricerca e formazione o in altri enti, organismi, associazioni.E’ il professionista che svolge in tutto o in parte le attività descritte nella presente norma, nel rispetto dei principideontologici richiamati nell’Appendice B.Non ci può lasciare la nuova norma UNI, ma queste slide sono tratte da lì.Il bibliotecario esercita, indipendentemente dalle specializzazioni funzionali e dai differenti contesti organizzativi einquadramenti contrattuali, attività di carattere professionale nell’ambito dell’organizzazione dei prodotti dellaconoscenza, della mediazione culturale, dell’orientamento alla ricerca e dell’alfabetizzazione informativa; dellaformazione, organizzazione, valutazione e conservazione dei documenti; dei servizi bibliografici e didocumentazione; della promozione culturale, della formazione e della ricerca.» alfabetizzazione informativa è riduttiva rispetto alle literacy (capacità di leggere immagini, utilizzarestrumenti digitali… la visual literacy per esempio diventerà sempre più importante, visto che aumentano leimmagini create dall’intelligenza artificiale.L’attività del bibliotecario è finalizzata al soddisfacimento dei bisogni culturali e informativi degli utenti, anchepotenziali, e può svolgersi a favore di persone fisiche oppure di enti, istituzioni o soggetti pubblici o privati, nelrispetto degli aspetti etici e deontologici pertinenti (vedere Appendice B).Il bibliotecario opera per il conseguimento degli obiettivi individuati avvalendosi di specifiche conoscenze, abilitàe competenze culturali, scientifiche, tecniche, gestionali, nell’ambito delle Scienze biblioteconomiche, finalizzatea promuovere e mediare l’accesso alla conoscenza, all’informazione, alla lettura e a favorire la creazione dinuova cultura nella comunità di riferimento. Formano altresì oggetto della professione di bibliotecario lo studio ela ricerca nel campo della biblioteconomia e delle discipline affini e collegate. I bibliotecari svolgono pertantoattività a forte contenuto intellettuale, che comportano la gestione di processi anche ad elevata complessità enecessitano di una specifica preparazione culturale, scientifica, metodologica, tecnica, ottenuta mediantepercorsi di istruzione e formazione teorica e pratica e conformata a principi etici. L’aggiornamento continuocostituisce parte necessaria della professione.

63
Q

Conoscenza - Abilità
Competenza- Autonomia e responsabilità

A

Conoscenza - Abilità
Quando parliamo di conoscenze si intende il risultato dell’assimilazione di informazioni attraversol’apprendimento. Le abilità sono la capacità di applicare conoscenze e di usare il know-how per portare a terminecompiti e risolvere problemi.
Competenza - Autonomia e responsabilità
Competenza: Comprovata capacità di utilizzare un insieme strutturato di conoscenze, abilità e capacità personali,sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personaleAutonomia e responsabilità: Capacità della persona di applicare conoscenze e abilità in modo autonomo eresponsabile

64
Q

5 compiti del bibliotecario + 9 conoscenze richieste dalla norma UNI (ente italiano di normazione)

A

1.identificare le esigenze informative della comunità di riferimento; definire gli obiettivi strategici e operatividi servizio e progettarne l’allestimento e lo sviluppo; monitorare e valutare i risultati delle attività; gestirele risorse umane, patrimoniali, strumentali e finanziarie;
2.garantire agli utenti - in locale o da remoto - l’accesso, la consultazione, il recupero delle informazioni, ilprestito e la riproduzione dei documenti; promuovere la biblioteca tramite selezione, elaborazione,offerta e comunicazione al pubblico di informazioni e documenti posseduti o accessibili; erogare servizidi carattere educativo e culturale, attuare programmi di educazione permanente, di alfabetizzazioneinformativa e di promozione della lettura;
3.formare, organizzare e tutelare le raccolte mediante procedure di selezione, acquisizione, descrizione,conservazione, diffusione di documenti;
4.acquisire e gestire i sistemi informativi alimentati dalla biblioteca
5.svolgere attività di studio e ricerca relativamente alla biblioteconomia e alle discipline affini e collegate.Emergono tratti di una biblioteconomia gestionale e rivolta agli utenti

Conoscenze richieste da questa norma
Attività 1. Progettazione e sviluppo delle raccolte bibliografiche e documentarie
- Biblioteconomia
- Storia del libro e dell’editoria
- Fonti editoriali, bibliografiche e documentarie
- Conoscenza del mercato editoriale
- Principi, metodi e tecniche di gestione e sviluppo delle raccolte
- Normative tecniche nazionali e internazionali
- Normative sull’editoria, deposito legale, diritto d’autore
Attività 2. Trattamento e ordinamento dei documenti
- Biblioteconomia
- Storia del libro e delle biblioteche
- Metodologie di organizzazione, aggiornamento e scarto delle raccolte
- Principi metodi e tecniche di ordinamento delle raccolte e collocazione
- Legislazione in materia di beni culturali
- Principi metodi e tecniche di conservazione preventiva
- Normative tecniche nazionali e internazionali
- Normativa sulla sicurezza
Attività 3. Descrizione e indicizzazione dei documenti e produzione dati
- Biblioteconomia
- Principi metodi e tecniche di catalogazione descrittiva e semantica
- Normative tecniche nazionali e internazionali
- Schemi di metadati e modelli ontologici
- Conoscenza necessaria allo svolgimento dell’attività nei diversi ambiti operativi, di lingue, alfabeti, scritture esimboli
Attività 4. Conservazione e tutela dei documenti
- Biblioteconomia
- Storia del libro e delle biblioteche
- Principi, metodi e tecniche di salvaguardia, conservazione e restauro dei materiali e degli ambienti
- Principi, metodi e tecniche di conservazione a lungo termine
- Principi, metodi e tecniche di trattamento per il trasporto e l’esposizione dei materiali
- Normative tecniche nazionali e internazionali
- Normativa sulla sicurezza
- Normativa sulla tutela
Attività 5. Progettazione, acquisizione e gestione della strumentazione, dei sistemi informativi e dei flussi dilavoro per la produzione di dati e documenti digitali
- Biblioteconomia
- Principi, metodi e tecniche di funzionamento e di sicurezza dei sistemi di gestione per biblioteche
- Architettura dell’informazione
- Elementi di architettura di sistema e di rete
- Elementi di linguaggi di interrogazione, di protocolli di comunicazione e di gestione
- Architettura della biblioteca digitale
- Normative tecniche nazionali e internazionali
- Normativa in materia di archiviazione e gestione dei dati
- Elementi del mercato dei prodotti e dei servizi nel settore merceologico di riferimento
- Diritto d’autore in ambiente digitale
- Legislazione in materia di protezione dei dati
Attività 6. Servizi agli utenti e promozione della biblioteca
- Biblioteconomia
- Bibliografia
- Storia del libro
- Principi, metodi e tecniche di ricerca documentaria e informativa
- Normative tecniche nazionali e internazionali- Diritto d’autore
- Metodi per la gestione delle relazioni con il pubblico
- Principi, metodi e tecniche di comunicazione
- Principi, metodi e tecniche per l’analisi della soddisfazione degli utenti
- Conoscenza di almeno una lingua straniera
- Norme in materia di protezione dei dati
Attività 7. Progettazione, valutazione e gestione delle attività e dei servizi di biblioteca
- Biblioteconomia
- Elementi di diritto amministrativo
- Elementi di statistica
- Normative tecniche nazionali einternazionali
- Principi, metodi e tecniche di analisi, pianificazione gestionale e verifica dei risultati
- Principi,metodi e tecniche per la valutazione dei servizi di biblioteca
- Principi, metodi e tecniche di management e digestione della qualità
- Principi, metodi e tecniche di gestione dell’innovazione
- Principi, metodi e tecniche della comunicazione
- Principi, metodi e tecniche di bibliometria
Attività 8. Gestione delle risorse umane, delle risorse finanziarie e del patrimonio
- Biblioteconomia
- Legislazione in materia di beni culturali
- Elementi di diritto amministrativo e contabilità
-Elementi di diritto del lavoro
- Normativa sulla sicurezza
- Normative tecniche nazionali e internazionali
- Principi,metodi e tecniche di analisi e pianificazione gestionale
- Principi, metodi e tecniche di organizzazione del lavoro -Principi, metodi e tecniche di gestione dell’innovazione
- Principi, metodi e tecniche della comunicazione
Attività 9. Studio e ricerca nel campo della biblioteconomia e delle discipline affini e collegate
- Biblioteconomia
- Bibliografia
- Storia della biblioteconomia
- Storia del libro
- Storia delle biblioteche
-Normative tecniche nazionali e internazionali
- Conoscenza delle metodologie e dei contesti/della ricerca e delladidattica
- Principi, metodi e tecniche redazionali
- Principi, metodi e tecniche della comunicazione
- Principi,metodi e tecniche di bibliometria

65
Q

Compiti del bibliotecario e attività secondo il MIBACT (attuale MIC=ministero della cultura) nell’agato 4 sui “requisiti di conoscenza, abilità e competenza della figura professionale di bibliotecario”

A

COMPITI DEL BIBLIOTECARIO - MIBACT
I compiti fondamentali del Bibliotecario sono tre, suddivisi quindi in “sottocompiti”:
• A. Gestire le biblioteche
• B. Ordinare e descrivere
• C. Conservare

Attività - MIBACT
Sono dettagliate per le tre diverse fasce, con differenze legate alla maggiore o minore responsabilità:
• A. Individuare, analizzare e documentare beni librari ed elementi del patrimonio culturale biblioteconomico
• B. Tutelare e conservare i beni librari
• C. Dirigere biblioteche
• D. Svolgere attività di studio, ricerca, formazione ed educazione nel campo della biblioteconomia e dellediscipline affini e collegate

• A.1. Progettare e sviluppare le raccolte • A.2. Trattare e ordinare i documenti • A.3. Descrivere e indicizzare idocumenti e produrre dati • B.1. Conservare e tutelare i documenti • C.1. Acquisire e gestire la strumentazione, leattrezzature e i sistemi informativi • C.2. Erogare servizi agli utenti e promuovere • C.3. Progettare, valutare egestire le attività e i servizi di biblioteca • C.4. Gestire le risorse umane, le risorse finanziarie e il patrimonio (I e IIfascia) • D.1. Studiare e ricercare nel campo della biblioteconomia e delle discipline affini e collegate (I fascia)

66
Q

Lo scarto e criteri dello scarto

A

Abbiamo collezioni acquisite e catalogate.
Fondamentale per le raccolte è lo scarto, o in inglese weeding.-> vedi schema inglese: SA (Selection and Acquisition)->CP (Cataloging and processing)->CR (Circulation and Reference) ->CREW (Continuous review evaluation and weeding)
Lo stato si inserisce nel processo.Il metodo chiamato CREW (revisione e valutazione continua).

Il benefici del weeding: salvare spazio e tempo, rendere la collezione piùaccattivante, migliorare la reputazione delle biblioteche; rispetta le esigenze della raccolta; you have constant feedback on the collection’s strengths andweaknesses. ⇒ Il controllo continuo fornito dal metodo del crew sulle necessità direstauri o rilegature, avvisa il personale della biblioteca di libri persi o rubati chedevono essere sostituiti e garantisce un conteggio più accurato dei volumi.;fornisce un feedback costante sui punti di forza e di debolezza della collezione.

Criteri dello scarto
I fattori da considerare per lo scarto: (1) Obiettivi della biblioteca; (2) Esigenze e richieste della comunità di utentidella biblioteca; (3) La disponibilità di materiale più adeguato; (4) La capacità del budget a disposizione di fornirefondi per l’acquisto di articoli più soddisfacenti; (5) Il rapporto di un particolare documento con altri suquell’argomento; (6) Accordi di cooperazione con altre biblioteche e possibilità per gli utenti di utilizzare altrebiblioteche della zona; (7) Il grado di utilità della biblioteca come archivio o centro di una storia locale; (8) Lapossibile utilità futura di un particolare documento; (9) La disponibilità di informazioni più aggiornate su internet;(10) La capacità della biblioteca di prendere in prestito il documento attraverso prestito interbibliotecario.

Sono più o meno gli stessi criteri dell’acquisizione ma ribaltati.

67
Q

Linee guida generali
contenuto scadente; documenti esteticamente scadenti; materiale inutilizzato

A

Contenuto scadente
-Informazioni superate e obsolete; (soprattutto su argomenti che cambiano rapidamente o che richiedonoun’assoluta attualità, come informatica, legge, scienza, salute e medicina, tecnologia, viaggi).
-Argomenti banali; compresi quelli che non sono più di interesse o che sono stati trattati in modo superficiale acausa della loro popolarità in un determinato momento, così come titoli legati alla cultura popolare obsoleta
-Stile di scrittura mediocre; in particolare materiale scritto in fretta per soddisfare un interesse popolare ormaisuperato
-Informazioni imprecise o false; incluse informazioni obsolete e fonti che sono state sostituite da nuovi titoli oedizioni
Serie di libri (collane) inutilizzate; (anche se è possibile conservare volumi specifici se rispondono alle esigenzelocali e sono utilizzati).
-Serie ripetitive; soprattutto quelle che non sono più popolari o che sono state pubblicate per soddisfare unarichiesta popolare che non esiste più.
-Edizioni superate; (in generale, non è necessario conservare più di un’edizione precedente, scartando le nuoveedizioni).
-Risorse non presenti negli elenchi standard; dunque mai prese in considerazione da fonti ufficiali, valutate dallecomunità scientifiche di riferimento; o che non sono mai state recensite nelle fonti di revisione standard
-Materiali che contiene terminologia o opinioni di parte, razziste o sessiste;
-Duplicati non necessari; soprattutto se usurati o logori
-Materiali autopubblicati o di piccoli editori che non sono in circolazione; soprattutto se sono stati aggiunti comeregali

Documenti esteticamente scadentiArticoli usurati e logori; Edizioni mal rilegate o stampate, logore o con pagine strappate; Oggetti sporchi,deformati, infestati da insetti o altrimenti segnati, mutilati o “modificati” dagli utenti; Libri con caratteri molto piccolio immagini di scarsa qualità; Cd o dvd graffiati, pellicole o nastri magnetici fragili (nel caso di video eaudiocassette); Supporti rovinati a causa dell’usura o con parti rotte o mancanti; Libri con pagine ingiallite, fragili,strappate, nastrate o mancanti; Libri con sovracopertine o copertine datate, soprattutto per i libri per bambini egiovani adulti.Tutto ciò vale per le biblioteche pubbliche.

Materiale inutilizzato
Articoli che non hanno circolato negli ultimi 3-5 anni e che non sono stati utilizzati per la consultazione o laricerca interna, ecco perchè si chiede di lasciare i materiali consultati sui tavoli; Copie duplicate che non sono piùnecessarie, indipendentemente dalla loro condizione; Periodici non indicizzati, dunque di cui non abbiamoriferimenti in alcun database o non sono stati sottoposti a spoglio; Periodici che sono disponibili in banche datifull-text; Volumi inutilizzati in set o serie; Titoli non necessari in aree tematiche meno utilizzate, ricordiamo lecarte di collezioni e le specifiche circa i livelli di copertura; Materiali sui temi caldi popolari più di cinque anni fa;Un numero di libri superiore a quello necessario per ogni singolo argomento; Formati non piu popolari, nellacomunità soprattutto se la tecnologia necessaria per utilizzare il formato non è più posseduta da persone dellacomunità; Materiale che non è più importante per la collezione a causa dei cambiamenti demografici locali, deiprogrammi scolastici o di altri fattori.

Checklist dei fattori per lo scarto (anche per le acquisizioni volendo, considerando il senso inverso):
-Data: quando è stato pubblicato l’articolo? Quando è stato aggiunto alla collezione?
-Autore: l’autore è ancora letto o è probabile che venga letto in futuro? Il libro è un’opera minore?
-Editore: il libro è stato autopubblicato o pubblicato da una casa editrice “istantanea” che potrebbe non avercurato l’editing e la stampa?
-Condizioni fisiche: ci sono fattori che rendono l’oggetto poco attraente?
-Copie aggiuntive: sono disponibili altre copie che potrebbero essere in condizioni migliori?
-Altri libri sullo stesso argomento nella collezione: se questo libro viene scartato, quali altri sono disponibili?
-Costo della sostituzione: l’oggetto può essere sostituito? Si tratta di un oggetto costoso che potrebbe beneficiaredi una rilegatura o di un restauro piuttosto che di una sostituzione?
-Tempo di permanenza sugli scaffali: per quanto tempo l’oggetto è rimasto sullo scaffale senza circolare?
-Rilevanza dell’argomento per la comunità: il materiale è di interesse per qualcuno della comunità?

68
Q

Linee guida per lo scarto

A

La prima cifra si riferisce agli anni trascorsi dall’ultima data di copyright del libro (età del materiale contenuto nel libro); La seconda cifra si riferisce al tempo massimo consentito senza utilizzo (in termini di anni dall’ultimacircolazione registrata e supponendo che l’articolo sia stato nella collezione della biblioteca per almeno quelperiodo di tempo);

Il terzo elemento si riferisce alla presenza di vari fattori negativi, chiamati fattori MUSTIE, che influenzeranno ladecisione di scarto.
M = fuorviante (e/o di fatto impreciso) - Misleading
U= Brutto (usurato e non più riparabile o rilegabile) Ugly
S= Superato (da un’edizione veramente nuova o da un libro molto migliore sull’argomento) Superseded
T= Banale (senza alcun merito letterario o scientifico; di solito di interesse effimero in un certo periodo delpassato) Trivial
I= Irrilevante per i bisogni e gli interessi della vostra comunità. Irrelevant
E= Il materiale o le informazioni possono essere ottenuti rapidamente altrove attraverso il prestitointerbibliotecario, il prestito reciproco o in formato elettronico. Elsewhere

69
Q

Servizio di reference?

A

In biblioteconomia il reference indica le attività di consulenza, informazione e orientamento che i bibliotecarisvolgono con gli utenti delle biblioteche. E’ un servizio che si sviluppa abbastanza tardi, per esigenze specifiche.In italiano si può tradurre con consultazione. Nasce alla fine del 1800 in ambito statunitense perrispondere alle esigenze di una popolazione universitaria in aumento, differenziata dal punto di vistaeconomico-sociale, e dunque c’era necessità di coadiuvare studenti che provenivano da realtà diverse all’utilizzo di una biblioteca.

Nella lingua inglese vi sono infatti le espressioni: reference books = libri di consultazione reference library =biblioteca di consultazione reference room = sala di consultazione

Il servizio di reference è l’insieme delle attività svolte in una biblioteca perché i bisogni informativi e conoscitividella propria utenza di riferimento siano soddisfatti. E’ uno dei servizi che più può essere modificato dallosviluppo tecnologico. Queste attività riguardano l’organizzazione e l’accesso, la valutazione delle risorseinformative (reference sources), ma soprattutto l’assistenza e consulenza all’utenza finale nel recupero delleinformazioni allo scopo di superare il suo gap cognitivo.Nel linguaggio della biblioteconomia italiana viene tradotto come servizio di informazioni. Il reference service è definito anche come un processo di comunicazione interpersonale che ha lo scopo di procurare una informazionea chi ne ha bisogno sia direttamente, sia indirettamente.

“Alphabetica” portale ICCU meta motore di ricerca, banche dati. Dotato di intelligenza artificiale.

Capacità del bibliotecario di capire i bisogni degli utenti + conoscenza del bibliotecario di un determinato settoreper dare una risposta agli utenti, che si acquisisce anche lavorando.

70
Q

Reference: domanda informativa, livelli di complessità della domanda?

A

Livelli di complessità delle domande informative: crescente di complessità.
1. andrebbero evitate le domande di orientamento, dette anche di localizzazione o direzionali, perchéfanno perdere tempo allo staff agli utenti. Sono domande elementari che riguardano la ubicazione dispazi, uffici, servizi della biblioteca, di cataloghi, di apparecchiature ecc. Possono riguardare anche (o inalternativa) le procedure di lavoro seguite in quella particolare biblioteca. Per rispondere, al bibliotecarionon è necessario altro che la sua conoscenza diretta e il tempo richiesto è minimo.

  1. domande a risposta pronta: (ready reference). Richiedono una risposta rapida, ottenibile in pochi minuticonsultando per l’utente le opere di consultazione generale oppure indirizzando direttamente l’utentealle opere di consultazione più appropriate. Anche se le carte dei servizi mostrano come risposte sonodate con tempi diversi.Possono essere distinte in- bibliografiche (quella che fornisce dei dati bibliografici. Può essere la segnalazionecompleta di autore, titolo, luogo di edizione, editore e collazione; o il completamento diquesti dati; oppure la loro verifica. Ma può anche consistere nell’indicazione del titolodi un’opera all’interno della quale trovare una risposta)- fattuali (dette anche tematiche) sono invece quelle che forniscono informazioni “finali”su un fatto, un evento, una persona o una data, senza riferimento al documento chele contiene.
  2. domande a obiettivo individuato (specific search). Richiedono (da parte del bibliotecario o dell’utente)una ricerca a fasi multiple, individuando prima, con l’aiuto delle opere di consultazione, le fonti chepossono contenere le informazioni cercate e poi estraendole da lì. Il bibliotecario può svolgere perl’utente entrambi i passaggi, fermarsi al primo e facendo poi proseguire l’utente, oppure indicare l’interoprocesso. Anche queste possono essere distinte in bibliografiche o fattuali a seconda della naturadell’informazione finale cercata.
  3. ricerche specialistiche. Le richieste di questo tipo impongono al bibliotecario di raccogliere epadroneggiare dati molteplici da fonti numerose e diverse, spesso di consultare opere possedute pressoaltre biblioteche, in certi casi, di ricorrere alla consulenza di specialisti dell’argomento di cui si tratta. Iltempo necessario può essere di giorni. Spesso approdano a delle bibliografie (raramente rispostefattuali).
  4. richieste di consulenza. Raccolgono in sé le caratteristiche di tutte le precedenti in quanto, per offrireall’utente quanto è di suo interesse, devono affrontare il problema da tutti i punti di vista:dall’orientamento ai servizi della biblioteca alla localizzazione del materiale e delle raccolte all’internodell’istituto e al di fuori di esso; dall’individuazione delle opere necessarie per impostare e proseguire laricerca alle notizie su fatti, dati e personaggi necessari per inquadrare l’argomento.
71
Q

Reference: Servizio diretto

A

fatto nel bancone di accoglienza o spazio specifico
- fornitura di risposte a domande brevi (quick reference o ready reference)
- di pronta risposta,informazioni fattuali, localizzazione documenti
- guida e orientamento alla ricerca, per domande fattuali complesse, per ricerche tematiche o a soggettoad obiettivo individuato
- Assistenza nella ricerca
- Consulenza ed esecuzione della ricerca, valore aggiunto
- Riorientamento
- Istruzione degli utenti

72
Q

Reference: Servizio remoto

A

• Servizio telefonico - diretto – negoziato
• Reference digitale asincrono - e-mail, web form (moduli), secondo determinate regole, spesso con rispostepreparate
• Reference digitale sincrono - chat, skype, etc.
• IA? Cfr. Alphabetica https://alphabetica.it/web/alphabetica/ reference: quale set di dati interroga l’AI?

73
Q

Reference: le 3 Filosofie di servizio

A

Le tre filosofie di servizio fondamentali sono:
1• Il modello conservatore (o minimo, o educativo), secondo il quale il bibliotecario non rintraccia personalmentel’informazione cercata, ma spiega all’utente come fare per recuperarla lui stesso. Efficace quando il bibliotecarioè realmente in grado di spiegare all’utente come trovare ciò che sta cercando.
2• Il modello liberale (o massimo, o sostitutivo), secondo il quale il bibliotecario utilizza tutti i mezzi a suadisposizione per rintracciare l’informazione cercata dall’utente e offrirgliela. Propone dunque il risultato senzaindicare le fonti utilizzate.
3• Il modello moderato (o medio, o equilibrato), secondo il quale il bibliotecario può seguire di volta in volta ilmodello massimo o minimo, non a caso o in base al tempo disponibile, ma cercando di raggiungere un equilibriofra le risorse disponibili e gli effettivi bisogni e capacità degli utenti, senza sprecare tempo inutilmente ma senzaneanche penalizzare chi ha effettivamente bisogno di maggiore aiuto.

74
Q

Reference: Intervista

A

Momento centrale del servizio informativo è il dialogo tra bibliotecario e utente, in cui si cerca di far emergere epoi di soddisfare il bisogno informativo, che attraversa varie fasi evolutive
• bisogno istintivo o inconscio, vago, indistinto e non tradotto in termini linguistici;
• bisogno conscio, linguistico ma ancora ambiguo;
• bisogno formalizzato, linguisticamente ben definito e articolato;
• bisogno mediato, è una riformulazione delle esigenze di informazione che avviene dopo avere avuto lapossibilità di esaminare quanto può offrire il sistema informativo (nel caso particolare, la biblioteca) a cui ci sirivolge con una richiesta precisa

Durante l’intervista che il bibliotecario fa all’utente la domanda iniziale dell’utente viene fatta passare attraversocinque filtri, in modo il bibliotecario possa individuare i dati importanti per aiutarlo nella ricerca:
• determinazionedell’argomento;
• obiettivo e motivazioni di chi pone la questione (determina in modo pesante le possibilirisposte); • caratteristiche personali di chi pone la questione;
• rapporto tra la formulazione della domanda el’organizzazione delle fonti;
• risposte previste o accettabili .

Lankes promuove l’idea di biblioteche come conversazioni e scambi, che diventano momento essenziale.

75
Q

Deontologia professionale

A

Principi etici e norme di comportamento che i bibliotecari devono seguire nel loro lavoro?
1.Garanzia dell’accesso a tutti gli utenti
2. Diritto di accesso degli utenti
3. Obiettività e accuratezza delle risposte
4. Completezza e precisione della risposta rispetto alla natura della richiesta
5. Privacy
6. Segreto professionale
7. Formazione permanente-ricorrente e aggiornamento
8. Irresponsabilità per l’uso delle informazioni fornite
9. Evitare interpretazioni delle informazioni
10. Informare, non educare e non familiarizzare

76
Q

Tutela e conservazione

A

Meno legata alle biblioteche pubbliche, ma le riguarda anche. Non sono concetti precisi perché possono esseredefiniti in vario modo. Prendiamo la normativa di riferimento, il Codice dei beni culturali
TUTELA: Consiste nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette, sulla base di un’adeguataattività conoscitiva, ad individuare i beni costituenti il patrimonio culturale ed a garantire le protezione e laconservazione per fini di pubblica fruizione. (Importante sottolineare i fini di pubblica fruizione, che non devonoessere limitati a chi ha soldi per poter accedere).
CONSERVAZIONE
conservazione del patrimonio culturale è assicurata mediante una coerente, coordinata eprogrammata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro.
Prevenzione ⇒ si intende il complesso delle attività idonee a limitare le situazioni di rischio connesse albene culturale nel suo contesto. Facendo valutazioni.
Manutenzione ⇒ si intende il complesso delle attività e degli interventi destinati al controllo dellecondizioni del bene culturale e al mantenimento dell’integrità, dell’efficienza funzionale e dell’identità del bene edelle sue parti.
Restauro ⇒ si intende l’intervento diretto sul bene attraverso un complesso di operazioni finalizzateall’integrità materiale (no abbellimenti) ed al recupero del bene medesimo, alla protezione ed alla trasmissionedei suoi valori culturali.
(vedi testo sotto che non riesco a copiare: prevezione indiretta e diretta)

77
Q

Minacce per il patrimonio della biblioteca

A
  • Natura stessa del materiale (sono materiali organici)
  • Calamità naturali e provocate dall’uomo- Ambiente in cui è conservato
  • Modo in cui viene trattato
    Le raccolte librarie tradizionali contengono un’ampia serie di materiali organici, come carta, tessuto, pelli animalie adesivi.
78
Q

Piano di gestione delle calamità

A

Strumento fondamentale per lo sviluppo di una politica di conservazione in biblioteca.
Quattro indagini aiuteranno a formare la base della valutazione:
Edificio; Predisposizione e risposta alle calamità;Ambiente; Raccolte.
1.EDIFICIO
Individuare ogni minaccia alla sicurezza o all’ambiente determinata dalla posizione dell’istituto (zona sismica,soggetta ad alluvioni…) ; descrivere la storia e l’uso degli edifici; accertare le condizioni della struttura esterna einterna degli edifici.
2. PREDISPOSIZIONE E RISPOSTA ALLA CALAMITA’ Descrivere i rischi potenziali, dovuti all’uomo o naturali, per gli edifici e per le raccolte; passare in rassegna leattuali precauzioni contro questi rischi; esaminare i piani di predisposizione e risposta alle calamità.
3. AMBIENTE
Non il paesaggio, ma le condizioni microclimatiche presenti in biblioteca. Molto più legato a biblioteche diconservazione. Riferire sulle misure ambientali poste in opera per conservare le raccolte; aspetti positivi e puntideboli di tali misure; persone responsabili del loro mantenimento. Spesso condizioni ambientali favorevoli e adatte ai materiali non sono le stesse adatte all’uomo.
4.RACCOLTE
Accertare l’attuale condizione delle raccolte e individuare i problemi potenziali.La descrizione del tipo e della quantità dei documenti nelle raccolte aiuterà a tracciare un quadro del patrimoniodella biblioteca.

79
Q

Fattori ambientali

A

I fattori ambientali di temperatura, umidità, luce e le sostanze inquinanti atmosferiche possono tutti provocarereazioni di degrado perché intervengono su materiali organici. La natura chimica, meccanica e biologica diqueste reazioni può variare a seconda dei materiali. E’ praticamente impossibile eliminare del tutto il degrado madobbiamo cercare di rallentarlo il più possibile.

1.- UMIDITA’ RELATIVA (UR)
L’umidità ha un impatto sulla conservazione dei materiali. Può essere espressa come rapporto (in percentuale)della pressione del vapore in un campione di aria umida rispetto alla pressione del vapore di saturazione allastessa temperatura. L’umidità relativa dipende dalla temperatura. Aumentando la temperatura, se non siaggiunge altro vapore acqueo all’aria, l’umidità relativa diminuisce.

Temperatura e umidità relativa: non esiste un livello ideale di temperatura e umidità relativa per tutti i tipidi materiale librario, ma solo intervalli di valori che riducono al minimo specifici tipi di alterazione in materiali eoggetti. A essere pericolosi sono gli sbalzi di umidità e temperatura.

Esempio: la carta manterrà la stabilità chimica e la consistenza fisica più a lungo in un deposito costantemente abassa temperatura (sotto i 10°C) e a bassa umidità relativa (30-40%). Le carte di oggi in pasta di legno sonomeno durevoli rispetto al passato.La pelle e la pergamena richiedono una umidità relativa almeno al 50% per continuare a svolgere la loro funzionemeccanica.

  1. TEMPERATURA
    Le reazioni chimiche aumentano nei materiali organici con l’aumento dell’umidità e temperatura. Mentre l’umiditàpuò catalizzare le reazioni chimiche, l’aumento della temperatura ne accelera la velocità. Ogni 10°C di aumentodella temperatura la velocità di reazione di degradazione chimica in materiali tradizionali di biblioteca e diarchivio, come carta e libri, raddoppia. Viceversa, ogni 10°C di diminuzione, la velocità si dimezza.

Il caldo accompagnato da bassa umidità relativa porterà eventualmente all’inaridimento e infragilimento di certimateriali: pelle, pergamena, velino, carta, adesivi, etichette adesive su cassette audio, video ecc.adesivi e colle senza umidità tendono a seccare.

Abbiamo range di temperatura che consentono di essere tranquilli sui materiali

Il caldo accompagnato da umidità relativa elevata favorisce lo sviluppo di muffe e crea un ambiente propizio peranimali infestanti e insetti
Il freddo (temperatura inferiore a 10°C) accompagnato da elevata umidità relativa e scarsa circolazione d’aria determinerà umidità ed eventuale sviluppo di muffe.

UR: tendenzialmente una ur compresa tra 55-65% sono abbastanza buone per ogni materiale, rende minimo ildanno meccanico dal momento che i materiali conservano la loro flessibilità. Una umidità relativa costantementeal di sopra del 65% può provocare sia nel materiale librario tradizionale che in quello moderno unammorbidimento delle colle con perdita della loro forza adesiva.

In futuro il problema della conservazione del materiale dell 800/900, su supporti poco durevoli.

Sopra il 70% aumentano gli attacchi biologici come muffe, anche a bassa temperatura. In zone con scarsa circolazione d’aria l’umidità relativa non dovrebbe superare il 60%; inoltre, anche quando c’è una buonaventilazione, l’umidità relativa non dovrebbe superare il 65% allo scopo di evitare lo sviluppo di muffe. E quando iniziano ad esplodere è molto complesso bloccare le infestazioni. E soprattutto si espandono in questione di giorni.

Un umidità relativa bassa (meno del 40%) riduce al minimo le alterazioni chimiche, ma può provocarerestringimento, irrigidimento, rottura e infragilimento dei materiali.

La cosa più importante per la conservazione delle raccolte librarie è evitare oscillazioni e forti variazioni ciclichedi temperatura e umidità relativa che provocano maggiori danni rispetto a valori costantemente elevati. Ma qualibiblioteche sono in grado di avere ambienti con umidità e temperature controllate in tutti gli ambienti per le raccolte? E’ molto difficile. Si cerca di trovare un compromesso tra esigenze conservative, costi di adattamentidell’ambiente, e benessere degli umani che frequentano quegli spazi.

80
Q

Livelli raccomandati di temperatura e umidità relativa (UC)

A

In generale: Il materiale librario dovrebbe essere immagazzinato e utilizzato in condizioni stabili in cui nonprevalga né il caldo, né il secco, né l’umido. Dovrebbe essere fatto il massimo dello sforzo per raggiungere valoriideali per il livello della temperatura e dell’umidità relativa. Irrealistico mantenere in un edificio la temperatura aun valore prestabilito durante tutto l’anno, specialmente in regioni con elevate escursioni termiche, senza andareincontro a costi proibitivi.

Se la temperatura cresce al di sopra dei 20° è essenziale che i livelli di umidità relativa non aumentino o nonscendano oltre livelli accettabili. • Nelle biblioteche e negli archivi la temperatura è comunemente stabilita sullabase di quello che è ritenuto appropriato per il benessere delle persone, (20-22°C per attività sedentarie). Gliesseri umani sono sensibili alle variazioni di temperatura, ma relativamente insensibili alle variazioni di umidità,mentre è proprio il contrario per la maggior parte del materiale librario.

Di solito i materiali antichi sono conservati in ambienti speciali, ma possono anche essere collocati in alcuniambienti per effetti estetici, dunque non protetti.

81
Q

Inquinamento

A

Problematico non solo per noi, ma anche per i documenti. L’inquinamento dell’aria è per larga parte associatoalle città e alle attività industriali ed è un’altra causa di danni alla carta e agli altri materiali organici. Gli agenti inquinanti dell’aria variano molto in natura, dai gas alle particelle pulviscolari quali sporcizia e polvere. Tutto ciò siriflette sulle raccolte: pratica da effettuare sempre è la spolveratura, tendenzialmente nelle settimane di Agosto incui la biblioteca è chiusa. Sia per garantire agli utenti materiali puliti.

82
Q

Luce

A

La luce è energia e l’energia è necessaria perché abbiano luogo le reazioni chimiche. Tutte le lunghezze d’ondadella luce - visibile, infrarosso e ultravioletto (UV) – accelerano la decomposizione chimica dei materiali organicimediante ossidazione.

Inoltre la carta ingiallita perde elasticità.

•Sale di lettura: 200-300 lux: è difficile raggiungere tali livelli con una combinazione di luce naturale e artificiale,che soddisfi personale e studiosi.
•Magazzini: sufficienti 50-200 lux. Per ottenere questi livelli sarebbe necessario escludere completamente la lucenaturale e affidarsi totalmente all’illuminazione artificiale.In situazioni particolari si possono schermare i vetri con pellicole che filtrano e riducono lunghezze d’onda. Si tratta sempre di trovare un equilibrio tra esigenze dei materiali e persone che frequentano l’ambiente.

83
Q

Muffe? Prevenzione delle insorgenze di muffe?

A

Spore fungine pronte a diventare muffe sono sempre presenti nell’aria e sugli oggetti e si svilupperanno ognivolta che le condizioni siano favorevoli. In genere umidità (umidità relativa superiore al 65%), oscurità e scarsacircolazione d’aria sono le condizioni ideali.
• Il calore è un fattore, ma certe muffe e batteri prosperano anche a basse temperature

Prevenzione delle insorgenze di muffe
• Controllare che le raccolte o le attrezzature di nuova acquisizione non presentino muffe.
• Mantenere la temperatura e UR su valori moderati (inferiori a 20°C e al 65% di UR).
• Favorire la ventilazione.
• Spolverare.
• Non collocare i libri a diretto contatto con pareti esterne.
• Non tenere piante nell’edificio.
• Ispezionare regolarmente le raccolte per tenere sotto controllo la comparsa di muffe in modo che qualsiasiinsorgenza sia segnalata prima che diventi seria

(VEDI FOTO TABELLA) La temperatura e umidità tendono a essere più basse di tab. 1.Se si mantengono condizioni stabili si riducono le possibilità.Di volta in volta il curatore effettuerà la scelta più opportuna.

84
Q

Insetti e altri animali infestanti

A

Gli insetti che più comunemente provocano danni in biblioteche e archivi in tutto il mondo sono blatte, pesciolinid’argento, lepismatidi, coleotteri e termiti.
Trattamenti
• Ricercare sempre l’alternativa meno tossica
• Monitorare ambiente
• Eliminare o contenere tutte le fonti diprobabile infestazione.

85
Q

Uso dei materiali: accortezze

A

Agenti che possono creare più problemi sono bibliotecari e utenti (manipolazioni errate, scarsa cura).
• Procedure biblioteconomiche sul materiale librario
– Annotazioni scritte (spesso danni a causa di inchiostri) possono anche accelerare ossidazioni dei materialiperché gli inchiostri sono in parte ferrosa
– Segnature (collocazioni)
– Ex-libris (usati per incollare le etichette. possono provocare peggioramento della soluzione conservativa)Bisognerebbe sensibilizzare gli utenti alla corretta manipolazione dei documenti.
• Norme per le sale di lettura
– Sostegno dei libri al momento dell’utilizzo
– Avvisi ai lettori
– Fotocopiatura 38 (luce è stress violento per le carte)
• Metodi di immagazzinamento e di trattamento
– Scaffali e collocazione di libri (no troppo stretti, in ordine per formato per formato)
– Prelievo e trasporto dei libri (non dalla parte superiore)
– Carrelli per libri e libri su carrelli
• Mostre (non lasciarli in mostra per troppo tempo, o almeno cambiare pagina)

86
Q

Fotografie e pellicole: termini? 3 tipi di materiali fotogarfici su pellicola?

A

• Supporto: lo strato di supporto può essere di vetro, pellicola plastica, carta o carta ricoperta di resina.
• Legante: l’emulsione o strato legante, più comunemente gelatina, ma anche albumina o collodio, fa aderire alsupporto il materiale dell’immagine finale o la sostanza che dà l’immagine.
• Materiale dell’immagine finale: il materiale dell’immagine finale, costituito di argento, coloranti o particelle dipigmento, è di solito sospeso nell’emulsione o strato legante. Nel corso degli anni sono stati utilizzati svariatimateriali dell’immagine finale e leganti. Attualmente, comunque, quasi tutte le fotografie in bianco e nero sonocomposte di argento sospeso in gelatina.

Indicazioni per l’ambiente di immagazzinamento
• I supporti fotografici sono particolarmente sensibili ai fattori ambientali.
• Di norma la temperatura dei magazzini dovrebbe essere mantenuta il più possibile bassa e si dovrebberoadottare misure per ridurre l’esposizione alla luce, alle radiazioni ultraviolette, all’inquinamento atmosferico epulviscolare.
• Le stampe in bianco e nero e i negativi dovrebbero essere tenuti a temperatura inferiore ai 18°C e al 30-40% diumidità relativa.
• Il materiale a colori dovrebbe essere collocato in magazzini freddi (al di sotto di 2°C) e al 30-40% di umiditàrelativa se si vuole assicurarne una lunga conservazione.
• Per raccolte fotografiche composte di materiale vario è consigliata una umidità relativa al 35-40%.
• Si dovrebbero assolutamente evitare oscillazioni di temperatura e umidità relativa.

Materiale su pellicola
• Esistono tre tipi principali di materiali fotografici su pellicola: – nitrato di cellulosa, – acetato di cellulosa –poliestere.
• Questi materiali sono stati utilizzati come supporto per negativi, diapositive, film, microfilm e altri prodotti fotografici.

1.Pellicola di nitrato di cellulosa
• Prodotta tra il 1889 e il 1951 e utilizzata tra il 1900 e il 1939. • Instabile e altamente infiammabile. • A temperatura ambiente, ma anche più bassa, si deteriora lentamente e continuamente rilasciando gas durante ilprocesso. • La reazione può indurre la combustione spontanea della pellicola.

2.Pellicola di acetato di cellulosa
• Introdotta nel 1935, dal 1939 in poi ha quasi completamente sostituito il nitrato di cellulosa. • Si decomponelentamente a temperatura ambiente emettendo gas che hanno un odore simile all’aceto, per cui il fenomeno èconosciuto come “sindrome dell’aceto”.
• Può distruggersi completamente.

  1. Pellicola di poliestere
    Comunemente nota come “pellicola ininfiammabile”. Le pellicole contenenti una base di poliestere (polietilenetereftalato) sono comunemente raccomandate per registrazioni fotografiche di maggior durata.
87
Q

Registrazioni sonore su disco; supporti magnetici; supporti ottici?

A

Registrazioni sonore su disco
Dischi di vinile
-Benché il vinile sia stabile, la sua vita non è indefinita. I dischi di vinile sono fatti di polivinilcloruro (PVC), che sidegrada chimicamente se viene esposto a radiazioni ultraviolette o a calore. Si ottiene perciò stabilitàaggiungendo sostanze chimiche alla resina durante la fabbricazione. Questo non previene la degradazione, mala controlla. I dischi di vinile resistono allo sviluppo di funghi e non risentono di livelli di umidità elevati.

Supporti magnetici
-I nastri magnetici hanno una durata molto più breve di quanto si presuma. Nastri magnetici di più di 15 annirichiedono quasi certamente particolare attenzione e la maggior parte dei nastri di più di 20 anni richiedonol’intervento di specialisti.

Supporti ottici
-Le peggiori sollecitazioni nel trattamento di un disco ottico sono date da flessioni troppo energiche odall’applicazione di una punta aguzza sulla superficie. Queste azioni deformano il sostrato cancellando solchi erendendo illeggibili parti del disco.I dischi ottici dovrebbero essere immagazzinati in ambiente non polveroso, fresco (circa 20°C) e moderatamenteasciutto (umidità relativa al 40%). Condizioni di maggior calore e umidità determineranno l’ossidazione degli stratimetallici riflettenti, lo sbiadimento dei colori e il deterioramento dei sostrati polimerici e dei rivestimenti. Nonlasciare i dischi al sole.