1. LUIGI XIV E L’EUROPA ASSOLUTISTA Flashcards

1
Q

Quale significato aveva il rituale quotidiano presso la corte di Versailles, in cui gli aristocratici assistevano al risveglio del re?

A

Il rituale simboleggiava la sottomissione degli aristocratici all’autorità quasi divina del re. Era una messa in scena che ribadiva la superiorità del sovrano, conquistata attraverso un lungo processo, in cui i nobili avevano smesso di trattarlo come un pari.

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2
Q

Come si differenziavano le corti di Schönbrunn e Potsdam da quella di Versailles?

A

Le corti di Schönbrunn e Potsdam, rispettivamente degli Asburgo d’Austria e dei sovrani di Prussia, replicavano i rituali di Versailles, sebbene in modo meno fastoso e solenne. Erano anch’esse simboli del potere assoluto dei sovrani.

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3
Q

Quali cambiamenti nei rapporti tra il re e la società si verificarono tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento?

A

In questo periodo, i sovrani iniziarono a imporsi con maggiore efficacia sulla società, limitando i privilegi dell’aristocrazia, del clero e delle città. Il re cercava di elevare il potere dello Stato al di sopra delle autorità locali, rendendo gli abitanti delle province sudditi prima del re e poi membri di una comunità locale.

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4
Q

Quali erano i simboli più vistosi dello Stato assoluto tra Seicento e Settecento?

A

Le corti reali e gli eserciti permanenti erano i simboli principali dello Stato assoluto. Questi eserciti erano finanziati da nuove imposte e spesso si comportavano con arroganza verso la popolazione civile, rappresentando l’autorità del re.

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5
Q

Che significato ha la frase ‘Lo Stato sono io’ attribuita a Luigi XIV?

A

La frase esprime l’ideale dell’assolutismo, in cui il sovrano e lo Stato erano una cosa sola. Il re aspirava a porre limiti drastici ai poteri locali e a rendere i sudditi più fedeli allo Stato centrale che alle loro comunità locali.

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6
Q

Come cambiò il comportamento dei nobili verso il re prima e dopo il tardo Seicento?

A

Prima del tardo Seicento, i nobili trattavano il re quasi come un pari, limitando il loro supporto militare e discutendo le imposte. Dopo, il re si impose con autorità, e i nobili vennero obbligati a sottomettersi al potere reale attraverso cerimoniali di corte e il rispetto della sua autorità.

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7
Q

Qual era il ruolo dell’esercito permanente nello Stato assoluto?

A

L’esercito permanente era uno strumento fondamentale per mantenere il potere dello Stato assoluto. Oltre a garantire la sicurezza del regno, esercitava un controllo diretto sui territori, spesso arrogandosi privilegi e costringendo la popolazione locale a sostenere i costi del loro mantenimento.

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8
Q

Quali erano le conseguenze per le comunità locali della presenza degli eserciti del re?

A

Le comunità locali dovevano sopportare la presenza di soldati, che spesso occupavano le case e maltrattavano la popolazione. Dovevano anche sostenere pesanti imposte per mantenere l’esercito, rinunciando a cibo e bevande per gli occupanti.

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9
Q

Quale fu il modello per gli ‘assolutismi’ europei e perché?

A

Il modello fu la Francia di Luigi XIV di Borbone. Salito al trono nel 1643, Luigi XIV regnò con il supporto del cardinale Mazzarino fino al 1661. La Francia sotto Luigi XIV è considerata un esempio di assolutismo per la sua capacità di centralizzare il potere e imporre un governo uniforme su un regno frammentato.

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10
Q

Come fu influenzato Luigi XIV dalla Fronda durante la sua giovinezza?

A

La Fronda, una rivolta contro il potere regio tra il 1648 e il 1653, segnò profondamente Luigi XIV, mostrandogli la fragilità del potere reale e spingendolo a consolidare il proprio controllo sui nobili e a rafforzare l’autorità centrale.

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11
Q

Qual era la condizione economica della Francia all’inizio del regno di Luigi XIV?

A

La Francia era economicamente indebolita e le casse dello Stato erano vuote a causa delle sommosse e dei debiti accumulati. Nonostante le sue potenzialità, il paese si trovava in una situazione di grave crisi finanziaria.

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12
Q

Come si presentava la Francia in termini di organizzazione legale e amministrativa prima del regno di Luigi XIV?

A

La Francia era un mosaico di diverse realtà locali, ognuna con le proprie consuetudini legali e amministrative. I contadini riconoscevano il potere dei feudatari locali più che quello del re, e molte città godevano di una significativa autonomia legale.

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13
Q

Qual era l’obiettivo di Luigi XIV riguardo alle consuetudini e ordinamenti locali?

A

Luigi XIV voleva eliminare le tradizioni locali che considerava un ostacolo all’uniformità del potere regio. Il suo obiettivo era creare un ordine nuovo in cui il re fosse l’unico interprete della volontà divina e il garante del bene nazionale.

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14
Q

Qual era il ruolo dei ‘pays d’État’ e dei ‘pays d’élection’ sotto Luigi XIV?

A

Nei ‘pays d’État’, gli Stati provinciali contrattavano con il re l’importo delle tasse, esentando i ceti privilegiati. Nei ‘pays d’élection’, invece, la gestione delle tasse era affidata agli intendenti di nomina regia (fatti creare precedentemente dal cardinale Richelieu), strumenti del controllo centrale.

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15
Q

Che funzione avevano i parlamenti provinciali e quali erano i loro poteri?

A

I parlamenti provinciali esaminavano le ordinanze del re e potevano teoricamente sospenderne l’attuazione se in conflitto con le leggi locali. Godevano di ‘diritti di rimostranza’ e ‘di registrazione’, che permettevano loro di chiedere modifiche alle leggi reali.

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16
Q

Come cambiò la legislazione sotto il regno di Luigi XIV rispetto ai suoi predecessori?

A

Luigi XIV cercò di unificare la legislazione in tutto il regno, un processo che i suoi predecessori avevano solo avviato in modo occasionale. Tuttavia, la diversità di leggi locali continuava a prevalere in molte province, creando un sistema legale disomogeneo.

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17
Q

Come descrive lo storico Daniel Roche la monarchia francese sotto Luigi XIV?

A

Daniel Roche descrive la monarchia francese come basata su un insieme di contratti tra il re e i diversi corpi della società, inclusi province, città, istituzioni ecclesiastiche e classi sociali, più che su un’autorità centralizzata e gerarchica.

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18
Q

Cosa si intende con il termine “corte”?

A

Persone (poi anche lo spazio) che circondano il re (famigliari, funzionari ecc…). Deriva dal latino cohors (“schiera”)

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19
Q

Chi ha dipinto la reggia di Versailles?

A

Jean-baptiste Martin

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20
Q

Chi ha dipinto “il re sole”?

A

Hyacinthe Riguard nel 1701. Il sovrano è raffigurato nella sua massima regalità (e con gli escusivi talon rouge, stringa rossa sulle scarpe che solo il re poteva portare)

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21
Q

Chi ha dipinto l’”allegoria di Luigi XIV protettore delle scienza e delle arti”?

A

Jean Garnier

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22
Q

Chi è il Gran Delfino di Francia?

A

Il figlio del re sole, a cui egli dedicò le sue “memorie”

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23
Q

In che modo Luigi XIV si liberò dell’ostacolo rappresentato dai parlamenti per governare secondo la propria volontà?

A

Luigi XIV obbligò i parlamenti a registrare comunque gli editti, limitando così la loro capacità di bloccare nuove leggi. Permise loro di presentare rimostranze solo in un secondo momento, ma le respinse regolarmente, eliminando così l’ostacolo principale al suo governo autocratico.

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24
Q

Quale fu il ruolo degli intendenti nel governo di Luigi XIV e come si differenziavano dagli officiers?

A

Gli intendenti erano funzionari nominati e revocabili dal re, il che li rendeva strumenti più diretti del potere reale. Si differenziavano dagli officiers, membri dei parlamenti con cariche venali e ereditarie, che non potevano essere rimossi o nominati direttamente dal re.

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25
Q

Quali cambiamenti attuò Luigi XIV nella struttura del governo centrale e nella figura del primo ministro?

A

Luigi XIV eliminò la figura del primo ministro e assunse direttamente la direzione del governo, distribuendo le funzioni di comando a un piccolo gruppo di ministri scelti per le loro competenze specialistiche. Questi ministri provenivano per lo più da famiglie non aristocratiche o dalla nobiltà minore, per assicurarsi la loro fedeltà.

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26
Q

Come Luigi XIV riorganizzò il territorio francese per renderlo più controllabile?

A

Luigi XIV creò trenta circoscrizioni amministrative chiamate géneralités, che si sovrapponevano alla vecchia ripartizione dei pays. Gli intendenti furono resi stabili e assegnati a queste circoscrizioni, permettendo un controllo più centralizzato e diretto della Francia rispetto al passato.

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27
Q

Quali poteri erano conferiti agli intendenti e come la popolazione li percepiva?

A

Gli intendenti avevano poteri molto ampi in ambito fiscale, giudiziario e militare. Sia la popolazione urbana che quella contadina si abituarono a riconoscere negli intendenti i rappresentanti della volontà del re, prestando loro la stessa obbedienza tributata ai governi locali o ai feudatari.

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28
Q

Che cos’è il mercantilismo secondo il progetto di Colbert?

A

Il mercantilismo è una politica economica nazionalista che prevedeva l’innalzamento dei dazi doganali per scoraggiare l’importazione di beni dall’estero e favorire la produzione interna, in modo da massimizzare le potenzialità produttive della Francia.

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29
Q

Quali misure adottò Colbert per risanare i conti pubblici della Francia?

A

Colbert ridusse d’ufficio i capitali dovuti dalla Corona ai privati, abbatté i tassi di interesse dovuti ai creditori e riorganizzò il sistema di riscossione delle tasse, riducendo i proventi degli appaltatori dal 25% al 4%, aumentando così gli introiti fiscali per la Corona.

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30
Q

Quali strategie adottò Colbert per rafforzare la manifattura francese?

A

Colbert impose dazi elevati sui manufatti stranieri e offrì facilitazioni a chi creava nuove industrie. Promosse gli investimenti economici nei settori che trasformavano materie prime in prodotti finiti e allestì manifatture di Stato per produzioni specifiche come ceramiche e arazzi.

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31
Q

Come cercò Colbert di rendere complementari l’economia della Francia e delle sue colonie?

A

Colbert potenziò la flotta per facilitare i trasporti tra la madrepatria e le colonie, cercando di rendere la produzione delle colonie complementare a quella francese, riducendo così la dipendenza dalle importazioni straniere.

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32
Q

Quali misure prese Colbert per migliorare le comunicazioni e le infrastrutture in Francia?

A

Colbert migliorò il servizio pubblico di posta e promosse la costruzione di nuove infrastrutture, come strade, ponti e canali navigabili, per facilitare i commerci e l’economia all’interno della Francia.

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33
Q

Qual era l’obiettivo di Luigi XIV nel subordinare i pays a Parigi?

A

L’obiettivo era ridurre la frammentazione e il particolarismo nel Regno di Francia, piegando le resistenze e dissidenze attraverso il rinforzo dello Stato e il controllo religioso.

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34
Q

Perché Luigi XIV vedeva i calvinisti (ugonotti) come una minaccia?

A

Luigi XIV temeva i calvinisti perché la loro religione, che valorizzava l’interiorità dell’individuo, rappresentava una minaccia all’uniformità della fede e al controllo delle coscienze.

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35
Q

Che cos’era l’Editto di Nantes?

A

L’Editto di Nantes, emanato nel 1598, consentiva l’esercizio del culto calvinista in una Francia a maggioranza cattolica per garantire la pacificazione religiosa.

36
Q

Quando e perché fu revocato l’Editto di Nantes?

A

L’Editto di Nantes fu revocato nel 1685 da Luigi XIV per cercare di uniformare le coscienze sotto una sola fede e un solo potere.

37
Q

Quali furono le conseguenze economiche della revoca dell’Editto di Nantes?

A

A seguito della revoca, circa 200.000 ugonotti, molti dei quali appartenenti alla borghesia mercantile e finanziaria, lasciarono la Francia, causando una perdita economica significativa.

38
Q

Che cos’era la Chiesa gallicana?

A

La Chiesa gallicana era la Chiesa cattolica di Francia, tradizionalmente controllata dai sovrani francesi, che dal 1516 godevano della prerogativa di nominare vescovi, abati e priori.

39
Q

Quale fu il motivo del conflitto tra Luigi XIV e il papa nel 1682?

A

Il conflitto tra Luigi XIV e il papa nacque da controversie fiscali, portando alla riaffermazione dell’indipendenza della Chiesa gallicana da Roma.

40
Q

Cos’è il giansenismo e perché era considerato pericoloso?

A

Il giansenismo, una dottrina teologica sostenuta da Cornelius Jansen, promuoveva una fede interiorizzata e critica delle pratiche esteriori della Chiesa. Era considerato pericoloso per la Corona e la Curia romana per il suo atteggiamento critico verso l’autorità ecclesiastica.

41
Q

Qual era la posizione di Blaise Pascal rispetto al giansenismo?

A

Blaise Pascal, filosofo e matematico, era un sostenitore del giansenismo e della sua critica all’esteriorità delle pratiche devozionali promosse dalla Controriforma.

42
Q

Come fu trattato il giansenismo sotto il regno di Luigi XIV?

A

Con il supporto papale, Luigi XIV represse duramente il giansenismo tra il 1705 e il 1707, temendo il suo potenziale antiautoritario, ma la tradizione giansenista sopravvisse e influenzò l’opposizione alla monarchia nel XVIII secolo.

43
Q

Quali erano i tre strumenti principali utilizzati da Luigi XIV per realizzare il suo progetto assolutista?

A

Luigi XIV utilizzò burocrazia, esercito e fisco come strumenti principali. La burocrazia e l’esercito necessitavano dei proventi forniti dal fisco, mentre la riscossione dei tributi richiedeva il supporto dell’esercito per essere attuata.

44
Q

In che modo Luigi XIV utilizzò l’esercito per attuare la sua politica centralizzatrice sul piano interno?

A

Luigi XIV inviava regolarmente i suoi reggimenti, spesso insieme ai funzionari civili, per stroncare rivolte locali, placare l’animosità cittadina contro le sue ordinanze e forzare la conversione degli ugonotti. In casi di resistenza, l’esercito attuava violenze e devastazioni.

45
Q

Quali furono i cambiamenti nel numero di arruolati durante il regno di Luigi XIV?

A

Tra il 1664 e il 1703, il numero degli arruolati sotto le bandiere regie passò da 45.000 a 400.000, includendo volontari, vagabondi arruolati a forza, reggimenti stranieri, e militi estratti a sorte da ogni parrocchia.

46
Q

Quale fu l’impatto dell’aumento della pressione fiscale durante il regno di Luigi XIV?

A

La pressione fiscale aumentò notevolmente per finanziare l’esercito. Nonostante l’introduzione di imposte come la capitazione e il decimo, la nobiltà riuscì a mantenere i propri privilegi, lasciando che il peso fiscale gravasse principalmente sui contadini, già oppressi dagli obblighi feudali.

47
Q

Perché la morte di Luigi XIV nel 1715 venne accolta con felicità?

A

Alla morte di Luigi XIV, sia i ceti umili che quelli privilegiati manifestarono gioia. I primi avevano subito guerre, tasse e privazioni, mentre i secondi si erano impoveriti a causa delle spese di corte e si sentivano privati del loro tradizionale ruolo di potere e protezione locale.

48
Q

Come Luigi XIV utilizzò il cerimoniale di corte come strumento di controllo politico?

A

Il cerimoniale di corte, con le sue competizioni per la vicinanza al re, era un mezzo raffinato per indebolire le pretese e le ambizioni dei nobili. Questo sistema obbligava l’aristocrazia a consumare risorse per apparire a corte, riducendo così le loro possibilità di ribellione.

49
Q

Quali furono le ragioni del risentimento della nobiltà verso il mercantilismo sotto Luigi XIV?

A

Il mercantilismo, che favoriva il commercio e le manifatture, fu visto dalla nobiltà come una minaccia alla loro posizione economica, poiché la loro ricchezza derivava principalmente dall’agricoltura, un settore trascurato dalle politiche del re.

50
Q

Perché lo Stato assoluto di Luigi XIV fu ammirato all’estero?

A

L’assolutismo di Luigi XIV fu ammirato all’estero per la sua capacità di limitare il potere nobiliare e per l’esercito imponente e vittorioso. Inoltre, la legislazione unitaria introdotta dal re era vista come un modello di semplificazione delle relazioni tra monarchia e sudditi.

51
Q

Quali furono i limiti della politica assolutista di Luigi XIV in termini di controllo amministrativo?

A

Nonostante i progressi nel rafforzamento della burocrazia, Luigi XIV disponeva di meno di 1.000 funzionari di nomina diretta. A questi si contrapponevano circa 40.000 detentori di uffici venali, spesso fonte di sabotaggio e ostruzionismo.

52
Q

In che modo Luigi XIV utilizzò la propaganda per consolidare il suo potere?

A

Luigi XIV curò ogni aspetto della sua immagine pubblica, presentandosi come eroe, santo o divinità. Feste, parate e processioni erano organizzate per trasmettere la sua maestosità e rafforzare la sua autorità e inaccessibilità di fronte ai sudditi.

53
Q

Chi ha dipinto rispettivamente “casa contadina con anziano”, “Luigi XIV inaugura la statua di Milone di Crotone” e “ritratto mitologico della famiglia di Luigi XIV”?

A

Louis Le Nain, Charles Lemonnier, Jean Nocret

54
Q

Domanda

A

Risposta

55
Q

Quali obiettivi perseguirono i regnanti europei della stessa epoca della Francia del re Sole?

A

I regnanti europei perseguirono l’organizzazione di un esercito permanente, l’allestimento di una burocrazia fidata ed efficace, la valorizzazione delle potenzialità produttive del proprio paese e il contenimento delle immunità e dei privilegi nobiliari ed ecclesiastici.

56
Q

Quali furono i protagonisti e il contesto del conflitto per il dominio delle vie commerciali del Mare del Nord nell’area baltica?

A

Tanto i re di Svezia quanto quelli di Danimarca furono avversari in un aspro conflitto militare legato alla concorrenza tra i due Stati per il dominio delle vie commerciali del Mare del Nord.

57
Q

Come consolidò il proprio potere il re di Danimarca e Norvegia Federico III nel 1665?

A

Federico III trasformò la Corona da elettiva a ereditaria, consolidando la continuità del rapporto tra Stato e dinastia.

58
Q

Quali misure adottò il re di Svezia Carlo XI per rafforzare il suo potere?

A

Carlo XI aumentò la propria base impositiva, sottraendo ai nobili grandi estensioni di terre da loro precedentemente usurpate, e nel 1693 emanò una dichiarazione in cui definiva assoluta la propria sovranità, ispirandosi a Luigi XIV.

59
Q

In quali paesi si sviluppò maggiormente l’assolutismo europeo tra Seicento e Settecento?

A

L’assolutismo europeo si sviluppò principalmente in Prussia e Russia durante questo periodo.

60
Q

Quale dinastia deteneva il potere sovrano in Prussia tra Seicento e Settecento?

A

Il potere sovrano in Prussia era detenuto dalla dinastia degli Hohenzollern, che dal 1415 godeva della dignità elettorale del Sacro Romano Impero.

61
Q

Quali territori aggiunsero gli Hohenzollern ai loro domini nel 1618 e quale fu la loro relazione con la Polonia?

A

Nel 1618 gli Hohenzollern aggiunsero ai loro domini il territorio della Prussia orientale, un granducato soggetto fino al 1660 al vassallaggio del re di Polonia.

62
Q

Quando e come la Prussia riuscì a rendersi indipendente dalla Polonia?

A

Nel 1701, dopo aver partecipato a un conflitto per il dominio sul Baltico, la Prussia riuscì a rendersi indipendente dalla Polonia e a trasformarsi in un regno.

63
Q

Quale fu l’evoluzione dell’esercito prussiano tra il 1688 e il 1733?

A

L’esercito prussiano passò da 30.000 uomini nel 1688 a 80.000 nel 1733, basato in parte sulla coscrizione obbligatoria.

64
Q

Come la Prussia divenne una società fortemente militarizzata rispetto alla Francia?

A

Nonostante l’esercito prussiano fosse numericamente inferiore a quello francese, la Prussia contava meno di 2 milioni di abitanti contro i 20 milioni della Francia, rendendo il paese molto più militarizzato e permeato dalla rigida disciplina delle caserme.

65
Q

Per quale scopo in Prussia si aumentarono le imposte e come cambiarono i rapporti tra sovrano e Landstände?

A

Le imposte furono aumentate per finanziare l’esercito, e per questo motivo i sovrani prussiani smantellarono gradualmente la consuetudine che richiedeva l’autorizzazione preventiva dei Landstände, le assemblee rappresentative provinciali, per la riscossione di nuove tasse.

66
Q

Come si evolve il rapporto tra il sovrano e l’aristocrazia in Prussia durante il Seicento e il Settecento?

A

In Prussia, l’aristocrazia vide limitate le sue prerogative e immunità, ma compensò la perdita di potere signorile ricevendo il comando quasi esclusivo nella burocrazia e nell’esercito, ottenendo prestigio tramite il servizio al sovrano.

67
Q

Quale fu il ruolo della borghesia colta nell’amministrazione prussiana e nell’economia?

A

La borghesia colta istruita nelle università contribuì alla realizzazione del cameralismo, una politica economica simile al mercantilismo francese, che mirava a promuovere le manifatture e i traffici nazionali.

68
Q

In cosa consisteva il cameralismo prussiano e come si evolse nel tempo?

A

Il cameralismo prussiano inizialmente era una politica economica volta a promuovere la prosperità nazionale, ma con il tempo si evolse in una vera e propria scienza della pubblica amministrazione.

69
Q

Come si sviluppò l’assolutismo in Russia durante i regni degli zar Romanov tra Seicento e Settecento?

A

Gli zar Romanov seguirono un modello simile a quello prussiano, riducendo al silenzio le assemblee rappresentative territoriali dominate dalla nobiltà e conferendo all’aristocrazia il predominio nell’esercito e nella burocrazia.

70
Q

Come si manifestò il dissenso religioso in Russia sotto il potere degli zar?

A

In Russia, una parte della comunità religiosa, i ‘vecchi credenti’, criticava la compenetrazione tra Chiesa ortodossa e potere politico, ricercando una maggiore spiritualità. Questi furono oggetto di sanguinose persecuzioni da parte del potere regio.

71
Q

Chi era Pietro il Grande e quale fu il suo contributo alla Russia?

A

Pietro il Grande, zar di Russia dal 1689, modernizzò il paese sul piano militare e burocratico, fondò San Pietroburgo e promosse l’adozione di modelli occidentali, inclusi un esercito e una marina di 350.000 uomini nel 1720.

72
Q

Quali furono i contributi di Pietro il Grande nella modernizzazione militare ed economica della Russia?

A

Pietro il Grande rafforzò l’esercito e la marina con un sistema di coscrizione e istituì manifatture statali per garantire equipaggiamenti alle forze armate, seguendo il modello mercantilista francese.

73
Q

Quale regolamentazione introdusse Pietro il Grande per riorganizzare la burocrazia e l’esercito?

A

Nel 1722 Pietro il Grande introdusse la Tavola dei ranghi, una suddivisione del personale dirigente in 14 gradi che permetteva l’accesso alla nobiltà ereditaria attraverso il servizio militare e burocratico.

74
Q

Domanda

A

Risposta

75
Q

Quali sono i domini della monarchia degli Asburgo di Vienna alla fine del Seicento?

A

I domini della monarchia degli Asburgo di Vienna alla fine del Seicento includevano l’Austria, la Boemia e, a partire dal 1683, l’intera Ungheria, che in precedenza era stata in parte soggetta all’Impero ottomano.

76
Q

In che modo gli Asburgo hanno cercato di ridurre l’influenza dell’aristocrazia ungherese?

A

Gli Asburgo hanno cercato di ridurre l’influenza dell’aristocrazia ungherese, in gran parte protestante, rifiutando di riconfermare il loro tradizionale diritto di eleggere il re, accusandola di aver sostenuto gli ottomani durante i conflitti contro Vienna.

77
Q

Qual è il ruolo della corte di Schönbrunn nell’assolutismo austriaco?

A

La corte di Schönbrunn, costruita a partire dal 1696, serviva a controllare le ambizioni dell’aristocrazia feudale, piegandola ai cerimoniali volti a glorificare il sovrano e stemperandone la vocazione guerriera e rurale.

78
Q

Perché il progetto assolutista degli Asburgo non riuscì completamente?

A

Il progetto assolutista degli Asburgo non riuscì completamente a causa della resistenza delle aristocrazie austriache, boeme e ungheresi, che conservarono poteri e privilegi. Inoltre, l’impero degli Asburgo comprendeva una varietà di territori con consuetudini diverse, rendendo difficile l’unificazione legislativa.

79
Q

Quali limiti incontrarono le tendenze autoritarie della casa regnante degli Asburgo?

A

Le tendenze autoritarie degli Asburgo furono limitate dal loro ruolo di imperatori, che li obbligava a salvaguardare il particolarismo dei territori tedeschi dell’Impero, impedendo la piena realizzazione dell’assolutismo.

80
Q

Come si differenziava l’assolutismo asburgico rispetto a quello francese o prussiano?

A

L’assolutismo asburgico non riuscì a creare uno stato unitario e omogeneo come quello francese o prussiano a causa della diversità etnica, linguistica e culturale dei suoi territori e della necessità di compromessi con le aristocrazie locali.

81
Q

Qual è l’eredità del progetto assolutista asburgico nel contesto dell’impero multietnico?

A

L’eredità del progetto assolutista asburgico risiede nella convivenza di popoli diversi all’interno dell’impero, con una gestione delle differenze culturali e linguistiche che impedì la formazione di uno stato centralizzato omogeneo, come avvenne in Francia o in Prussia.

82
Q

In che modo l’assolutismo influenzò la vita quotidiana dei sudditi?

A

Sotto l’assolutismo, i monarchi iniziarono a farsi stabilmente presenti nella vita quotidiana, avvicinando territori e popolazioni precedentemente ignare l’una dell’altra attraverso la costruzione di strade, canali e l’organizzazione di grandi eserciti.

83
Q

Quali differenze si osservano tra il progetto assolutista spagnolo e quello francese?

A

Il progetto assolutista spagnolo, a differenza di quello francese, fu ostacolato dalle rivolte autonomistiche del Seicento e dal crescente potere delle Cortes e delle assemblee locali, limitando le ambizioni centralizzatrici della monarchia spagnola.

84
Q

Perché l’assolutismo non riuscì a prendere piede in Polonia?

A

L’assolutismo non riuscì a radicarsi in Polonia perché, come in Vaticano, il sovrano veniva eletto dall’aristocrazia, che manteneva il controllo sul re e impediva la formazione di un potere centrale forte.

85
Q

Cosa successe quando il ramo asburgico di Spagna si estinse?

A

La corona passò ai Borbone di Francia, nella persona di Filippo V che, a discapito del distaccamento delle colonie spagnole, riuscì ad instaurare in ritardo un regime assolutista

86
Q

Cosa successe nella battaglia di Mohàcs (1526)?

A

L’ungheria cadde in mano agli ottomani (poi tornò agli Asburgo dal 1683)

87
Q

Chi ha dipinto “schombrunn” e “la famiglia di Filippo V”?

A

Bernardo Bellotto e Louis-Michel van Loo