Vita cellulare Flashcards
FATTORI DI CRESCITA
Proteine che che agiscono specificamente su un tipo cellulare o più bersagli andando a regolarne il ciclo cellulare e promuovendovi segnalazione di sopravvivenza (nb. staminali).
Insieme ad ulteriore stimoli esterni possono determinare risposte di divisione, differenziamento, apoptosi e mobilità.
Recettori RTK eccetto che per TGF-beta (serin-treonin K).
DIFFERENZIAMENTO CELLULARE
Fenomeno legato all’espressione di geni diversi all’interno di diverse cellule.
TUTTE le cellule hanno lo stesso identico patrimonio genetico, ma hanno diversità morfologiche legate all’espressione di determinati geni e allo spegnimento di altri.
Infatti dal nucleo diploide di una cellula somatica (staminali autologhe) si può originare un individuo completo.
STAMINALI
Cellule dell’organismo non ancora differenziate.
La sua divisione è asimmetrica: 1 staminale e 1 progenitrice che si differenzierà.
- TOTIpotenti o embrionali eterologhe (ES)-> sono in grado di dare origine a tutte le popolazioni cellulari dell’organismo. Solo nello stato embrionale (massa cellulare interna della blastocisti).
- PLURIpotenti -> possono dare origini solo ad alcune popolazioni cellulari . Solo nello stato embrionale (foglietti della gastrula -> ectoderma, mesoderma ed endoderma).
- MULTIpotenti -> staminali già indirizzate a formare solo la popolazione cellulare del tessuto di appartenenza. Si trovano anche nell’adulto. Es. staminali emopoietiche (HSC) nel midollo osseo, staminali delle cripte intestinali (danno enterociti e cellule di Paneth) e staminali dell’epidermide.
DIVISIONE CELLULARE ASIMMETRICA
Ipotesi:
1.
Cellule staminali hanno fattori di staminalità che vengono ereditati da 1 figlia durante la divisione, che quindi rimane staminale, mentre l’altra li perde e diventa progenitrice.
Abbandonata.
2!
Dipende dalla NICCHIA STAMINALE (microambiente molto controllato in cui le staminali si trovano a contatto con cellule nutrici che costituiscono la nicchia stessa).
Es. -> osteoblasti danno fa cellule nutrici per le cellule emopoietiche del midollo.
Per questioni strettamente spaziali una delle cellule figlie viene spinta fuori dalla nicchia => perde contatto con l’ambiente diventando progenitrice.
Un modello ancora precedente si basava sulla differenziamento stocastico per cui il pool staminale iniziale si manteneva con delle divisione simmetriche in sui:
- una staminale dava 2 staminali
- una staminale dava 2 cellule progenitrici
CLONAZIONE TERAPEUTICA
Nucleo isolato di solito da GB (-> cellula somatica) viene inserito in un ovocita non fecondato.
NECROSI
- Interessa + cellule perchè la cellula che va in necrosi rilascia il suo contenuto che va a danneggiare le cellule vicine che possono quindi morire sempre per necrosi o subire uno stress tale che vanno in apoptosi.
- Denaturazione delle proteine
- Associata a deficit energetico
- Morte casuale da agenti esterni
Tipi:
+COAGULATIVA -> ambiente ipossico determina denaturazione proteica con conservazione della forma cellulare e dell’architettura tissutale.
+COLLIQUATIVA -> digestione enzimatica di cellule morte con formazione di liquido viscoso (ESSUDATO -> infiammatorio) che se si infetta si arricchirà di leucociti che poi moriranno terminata la loro funzione -> PUS.
+STEATONECROSI -> opera di lipasi pancreatiche che rompono legami esteri dei trigliceridi sui tessuti grassi (ac. grassi legano Ca2+ con formazione di aree bianche macroscopiche).
+CASEOSA -> via di mezzo tra 2. insieme di cellule lisate e detriti granulari con fronte infiammatorio delimitato e 3. aspetto biancastro (es. tubercolosi).
+GANGRENOSA -> perdita di apporto ematico con sviluppo di necrosi (tipo 1.) su più piani tissutali. Se c’è infezione abbiamo 2. e diventa gangrena umida.
+FIBRINOIDE -> durante reazioni immunitarie, deposito di complessi antigene-anticorpo lungo le pareti arteriose.
APOPTOSI
- Interessate singole cellule.
- Rimpicciolimento cellulare, condensazione e frammentazione nucleare e citoplasmatica (citoscheletro) e mantenimento integrità memb.
- Endoergonica.
- Morte programmata.
- Digestione da parte dei macrofagi non lasica traccia della cellula.
CASPASI (proteasi = enzimi proteolitici che rompono legame peptidico su siti contenenti aspartato e effettuano anche un secondo taglio sempre su aspartato)
Attivazione caspasi:
- Caspasi attivatrici
- Attivazione per prossimità -> più caspasi dello STESSO tipo si avvicinano e determinano il loro stesso taglio.
- Grazie alle subunità regolatrici (es. FAS e apoptosoma) che legano e attivano le caspasi.
VIA ESTRINSECA
+Segnale di morte (FAS-L(igando)) arriva dall’esterno
+Ligando lega i RECETTORI di MORTE FAS (famiglia TNF) che da monomerici trimerizzano.
+FAS si associa a FADD
+FAS e FADD contengono death domain che insieme formano DISC.
+DISC richiama procaspasi 8, la lega e la cliva, così da attivarla.
FLIP -> inibitore di FADD.
VIA INTRINSECA
+Segnale di morte dall’interno = deficit energetico, segnalazione dal mitocondrio.
+Citocromo C esce dal mitocondrio e si accumula nel citoplasma formando APOPTOSOMA.
+Apoptosoma attiva procaspasi 9.
Le vie spesso in sinergia -> caspasi 8 attiva molecola Bid (parte dalla famiglia Bcl-2) che si lega al mito favorendo fuoriuscita del citocromo c.
Dalle caspasi 8 e 9 si ha attivazione delle effettrici 3 e 7 che:
+Inattivano inibitori dell’apoptosi.
+Disgregano strutture cellulari.
+Tagliano proteine citoscheletro e quelle per riparazione DNA.
Infine si ha esposizione di FOSFATILSERINA che permette ai macrofagi di riconoscere la cellula e fagocitarla.
Famiglia proteine Bcl-2
Sulla memb. esterna dei mitocondri.
Regolano fuoriuscita del citocromo c dal mitocondrio => attivazione o meno della via intrinseca apoptosi.
PROAPOPTOTICHE -> Bax
ANTIAPOPTOTICHE -> Bcl-2
In equilibrio il numero delle pro e delle anti è uguale, se l’equilibrio si spessa pro > anti = innesco apoptosi.
Es. accumulo di p53 induce aumento di Bax.
AUTOFAGIA
Processo di autodigestione che può essere:
-Costitutiva -> in tutte le cellule, per controllare il normale turnover proteico e degli organi cellulari.
-INDOTTA -> quando la cellula si trova in stress intra (infezioni o accumulo proteine danneggiate) o extra cellulare (elevate Temp, ipossia e insufficienti nutrienti). Si può arrivare alla morte o alla sopravvivenza con la cellula che degrada proteine non necessarie per ricavarne nutrienti.
Se stress troppo elevato -> liberazione vacuoli che vanno in contro a nucleazione e maturazione in AUTOFAGOSOMI.
Autofagosomi + LISOSOMI (contenenti enzimi litici) = AUTOLISOSOMI che digeriscono proteine e organelli.
Geni ATG controllano il processo.
Autofagia e apoptosi sono in sinergia:
- Cooperano per morte cellulare.
- Autofagia può antagonizzare apoptosi favorendo sopravvivenza.
- Autofagia favorisce eventi associati all’apoptosi.
SENESCENZA