Verifica 10 Flashcards
Religiosità inizio 500
All’inizio del 500 i fedeli erano ossessionati dalla paura della morte e dal desiderio di salvezza. Ritenevano di dover placare la collera divina, considerata origine di tutti i mali e credevano che la fine del mondo e il giudizio universale fossero vicini in quanto molti vedevano avverarsi le profezie che prevedevano l’avvento dell’Anticristo.
In tale clima di confusione le credenze profane di sovrapposero alla dottrina religiosa, si riteneva che vi fosse una stretta corrispondenza tra gli avvenimenti del Cielo e della Terra. Si era soliti consultare le stelle e analizzare le congiunzoni astrali per cogliere segni della volontà divina.
I responsabili di tutti i mali vennero individuati negli ebrei, nelle streghe e in tutte le persone “diverse”:
- Ebrei → Accusati precedentemente di praticare l’usura, vennero ritenuti profanatori dell’ostia consacrata e accusati di uccidere bambini cristiani per berne il sangue. Visto che si rifiutavano di convertirsi, o se lo facevano restavano sospetti di segreta fedeltà, vennero perseguitati in modo sistematico, esempio ne è il martedì grasso dove a Roma e Ratisbona, era tradizione picchiarli.
- Streghe → Accusate di aver ricevuto i loro poteri sposandosi con Satana per stravolgere più velocemente l’ordine divino. Bastavano caratteristiche fisiche particolari o dicerie per essere sospettati. Una volta accusate venivano torturate in modo che confessassero i crimini, strangolate, messe sul rogo e infine le loro ceneri venivano disperse.
Tali atteggiamenti erano espressione di ignoranza popolare che si diffuse anche tra uomini di cultura.
Rivoluzione Religiosa
Dopo le istanze conciliaristiche, la chiesa riorganizzò la base temporale e spirituale.
A metà del 500 oltre 20 milioni di persone abbandonarono la chiesa cattolica per adedire alle nuove chiese cristiane. Vi fu quindi una rivoluzione religiosa passata alla storia come Riforma protestante le cui cause furono molteplici.
- Nel territorio pontificio vigeva una fiscalità sempre più esigente e a Roma confluiva una quantità enorme di denaro;
- Abolite le signorie a causa della tendenza accentratrice;
- Il papa consolidò il suo potere tramite il concordato ed era ormai assimilabile a signori e principi;
- Decadenza spirituale da parte del papato che si interessava soprattutto di beni materiali;
- Vita degli appartenenti alla chiesa era poco consona ai precetti evangelci;
- Il clero era corrotto, promotore di abusi e ignorante;
Vi era un forte contrasto tra il popolo bisognoso di un esempio da seguire e il papa completamente disinteressato dall’offrirlo.
Le forme di culto popolari diventavano irrazionali e vi erano fanatici predicatori. Il popolo ebbe una reazione troppo esaltata contro lo sviluppo di movimenti che volevano stabilire nuovamente l’equilibrio della chiesa.
La causa scatenante fu lo scandalo delle indulgenze.
La chiesa cattolica riteneva possibile la remissione delle proprie pene in parte o del tutto legate ad un determinato peccato. Tra il 400 e il 500 si abusò di tale pratica perché la gente viveva con il costante terrore della morte. A partire dal 500 iniziarono ad essere letteralmente vendute in quanto, nel 1515 Leone X introdusse una nuova indulgenza per chi avesse pagato per la costruzione della Cupola della chiesa di S. Pietro.
In Germania la riscossione delle elemosine era stata richiesta da Alberto di Brandeburgo, arcivescovo. Mandò nelle città e nelle campagne dei predicatori che chiedevano soldi assicurando il benessere spirituale, non solo di chi avesse pagato, ma anche ai parenti precedentemente defunti.
Tesi di Lutero
Il 31 ottobre 1517 Martin Lutero, monaco agostiniano tedesco, affissò alla porta della chiesa della sua città le 95 tesi con cui contestava gli abusi presenti nella predicazione delle indulgenze e invitava il papa e le gerarchie ecclesiastiche a riscoprire la spiritualità.
Lutero non negava il valore delle indulgenze ma si limitava a dire che loro efficacia era ristretta al perdono delle pene inflitte dalla Chiesa. Il popolo apprezzò il tono polemico delle tesi che portavano allo scoperto l’ostilità anticlericale di una nazione che assisteva al saccheggio delle proprie risorse.
Inizialmente la Curia romana non intervenne ma successivamente a Lutero fu inviata l’ingiunzione di presentarsi a Roma entro 60 giorni. Questo si rivolse al suo principe, Federico Di Sassonia, chiedendo che si svolgesse in Germania. Papa Leone X rispose sospendendo il processo in quanto erano in corso le trattative per l’elezione dell’imperatore e Federico era candidato. Quando venne eletto imperatore CarloV, il processo riprese e Lutero venne condannato nel 1520 quando il papà emanò la bolla Exsurge Domine con la quale dava a Lutero 60 giorni di tempo per ritirare quanto detto e la pena sarebbe stata la scomunica. Il 10 dicembre Lutero diede fuoco ad alcuni volumi di diritto canonico tra cui la stessa bolla papale.
Il corpo dottrinale i protestanti si sviluppò tra il 1520 e il 1530 ad Augusta. Secondo Lutero l’uomo è incapace di comprendere la grandezza di Dio e il suo piano e può salvarsi solamente con un continuo pentimento e non per mezzo delle opere. Vi era il bisogno di una fede senza tentennamenti e che leggessi i testi. Questi però devono avere un rapporto diretto con i fedeli di conseguenza la gerarchia ecclesiastica è inutile perché fa da mediatrice.
Gli elementi che il protestantesimo abbandona sono:
- ascetismo ;
- i sacramenti;
- il culto sfarzoso;
- l’autorità gerarchica;
- il celibato del clero;
Erasmo da Rotterdam
Alla fine del 400 furono molte le iniziative di riforma , chiamati tentativi di Riforma cattolica che si sollevavano contro gli abusi ecclesiastici.
Il massimo rappresentante fu Erasmo da Rotterdam, umanista che restando cattolico criticava il malcostume ecclesiastico, le ambizioni politiche dei papi e le superstizioni denunciandole nell’Elogio della pazzia.
Sosteneva che la religiosità autentica è di coloro che trovano nella propria interiorità la forza di lasciarsi rapire dalla spiritualità.
Riteneva fondamentale la lettura delle sacre scritture, studiò il greco per poter leggere direttamente i testi. Pubblicò la prima edizione del Nuovo Testamento con traduzione latina e si proponeva di epurare la Vulgata di san Girolamo dagli errori di trascrizione e dalle false interpretazioni.
Scontro con Lutero
Inizialmente difendeva Lutero nonostante non condividesse alcune affermazioni e la violenza con cui attaccava la chiesa. Erasmo venne criticato tanto dai luterani quanto dai cattolici, non si era mai schierato, cosa gli venne chiesta dallo stesso Papa Adriano VI. Nel 1524 pubblicò il De libero arbitrio, in cui contestava le concezioni di Lutero e difendeva valore irrinunciabile della libertà umana. Lutero gli rispose nel 1526 ribadendo le sue posizioni e cercando di convincere Erasmo a cambiare opinione opponendo una visione pessimistica.
Erasmo credeva di vivere nel secolo peggiore della storia della civiltà cristiana. Nel 1535 scoprì che il suo amico Thomas More e il vescovo John Fischer erano stati giustiziati per ordine di Enrico VIII perché si erano opposti allo scisma dalla Chiesa romana.
La riforma vagheggiata da Erasmo era guidata dalla comunità internazionale dei dotti perciò non trovava spazio nell’Europa del tempo.
Morì nel 1536 a Basilea nella notte tra l’11 e il 12 luglio.
Worms
Carlo V tentò l’espansionismo dell’impero, questo fu l’ultimo tentativo di universalizzazione dell’impero per il ritorno al sacro romano impero Convocò Lutero a Worms, che vi giunse il 16 aprile 1521. Il giorno successivo venne convocato davanti alla Dieta e all’imperatore negando di voler ritrattare.
Carlo V gli concesse di allontanarsi in quanto le questioni internazionali richiedevano la sua attenzione. In sua assenza però nessun principe tedesco si oppose alle concezioni di Lutero, Federico di Sassonia organizzò un falso rapimento in modo da sottrarlo alla giustizia imperiale e nel castello di Wartburg iniziò la traduzione in tedesco della Bibbia.
2 Regni
La riforma prese il nome di riforma dei principi, servì infatti a questi per rafforzare il potere lei principati. Tutti i servizzi vennero infatti laicizzati e la diffusione della Bibbia in tedesco favorì l’alfabetizzazione. Le chise divennero di carattere terriotoriale, sotto il controllo diretto dei principi.
Carlo V, pur desideroso di un ritorno al cristianesimo non poteva opporsi direttamente a Lutero per via del peso politico che ebbero i suoi scritti tra i principi. Non riusciva perciò ad affrontare contemporaneamente la politica estera, che lo metteva spesso in contrasto con i pontefici, e la situazione in Germania, che finì per trascurare dando libertà alla diffusione della riforma. Era perciò impossibile sconfiggere la riforma e le stesse istituzioni ecclesiastiche venivano meno. I ceti umili percepirono tale situazione come un fattore di debolezza e venne favorita l’individualizzazione della fede, facendo perdere la fiducia dei fedeli nella chiesa organizzata originando movimenti di ribellione non più coordinati tra di loro detti riforma popolare.
Frati e monache abbandonavano i monasteri, le celebrazioni liturgiche erano semplificate e i preti venivano cacciati dalle parrocchie. Lutero volle contrapporre il proprio prestigio agli esaltati, predicatori più radicali che compromettevano la riforma.
Istituì la dottrina dei due regni, chiesa e stato sono separati così come la vita interiore è distinta da quella esteriore. Interiormente si riconosce solamente la legge evangelica, regno della chiesa, mentre esteriormente si ubbidisce all’autorità politica, regno dello stato.
Rivolte
Alla riforma si accompagnarono delle contestazioni che non erano soltanto religiose, i contadini di fatto erano anche scontenti della loro posizione sociale, mentre da parte dei cavalieri ,che nell’ultimo periodo avevano perso il loro peso politico ,c’era la volontà di voler sfruttare questa occasione per riaffermarlo anche perché ormai gli unici interlocutori con l’imperatore erano i principi territoriali e i consigli cittadini.
La rivolta dei cavalieri si sviluppò tra il 1522 il 1523 e fu repressa da una lega di principi e vescovi.
La loro sollevazione terminó con un insuccesso anche perché compresero che fosse meglio rimanere all’interno della chiesa cattolica perché grazie ad essa avrebbero potuto occupare cariche ecclesiastiche che comportavano anche risorse economiche.
I contadini avevano questa rivendicazione sociale oltre che di partecipazione politica dello stato, infatti, molti avrebbero voluto l’applicazione della riforma in una riforma sociale.
Tra i diversi predicatori si distinse Thomas Müntzer , i cui discorsi infiammarono gli animi in diverse regioni della Germania.
Thomas rifiutava la teoria dei due regni di Lutero e riteneva che ogni cristiano dovesse lottare per una società giusta, secondo il volere di Dio.
La rivolta contadina non fu solo contadina ma vi parteciparono anche i contadini più agiati, artigiani , minatori ed esponenti della piccola borghesia cittadina quindi si è parlato di rivolta proto borghesia o rivolta dell’uomo comune che aveva l’obiettivo di riaffermare i diritti della comunità e salvaguardare l’ordine sociale all’interno dei villaggi.
L’odio dei contadini esplose nei saccheggi dei castelli, dei monasteri e delle chiese, nella persecuzione dei nobili e del clero: una serie di scorrerie che sconvolsero il paese per circa un anno, tra il 1524 e il 1525.
Con la brutale repressione di questa rivolta di fatto lo spazio politico di contadini e ceti medi si ridusse sempre di più .
L’unico elemento di coesione fu rappresentato da un documento, i 12 articoli, che riassumevano le rivendicazioni del movimento. In questo documento la richiesta di scegliere liberamente il parroco si accostava alla tradizionale difesa dei diritti di caccia e pesca e al rifiuto delle decime e degli obblighi feudali.
Ora dei Principi
Soltanto nel 1529 Carlo V poté tornare a interessarsi delle questioni tedesche, e lo fece durante una dieta convocata a Spira.
Di fatto nella dieta di Spira Carlo V ha tentato di attuare i decreti di worms e ha tentato di imporre ai principi una politica di tolleranza nei confronti delle minoranze cattoliche tuttavia la minaccia dei turchi lo spinsero a non perseguire la via dell’’intransigenza.
Infine la dieta di augusta nel 1530 fu l’ultimo vero tentativo di riunificazione della scissione religiosa. Questo non fu possibile perché le due parti erano talmente rigide che ogni tentativo di accomodamento fu impossibile da realizzare.
Per far fronte alle minacce di Carlo V i principi protestanti e 11 città imperiali diedero vita alla lega di smalcalda (1531), che presto poté giovarsi dell’alleanza della Francia, dell’Inghilterra e della Danimarca: il protestantesimo era ormai diventato una grande potenza politica.
Carlo V inizialmente non poté fare molto contro la lega di smalcalda perché era troppo occupato a scongiurare una sanguinosa minaccia turca tuttavia il fatto che il luteranesimo si fosse diffuso nelle regioni nord occidentali dell’impero spinse Carlo V ad attaccare la lega di smalcalda sconfiggendola nella battaglia di müklberg.
L’accordo definitivo con i protestanti si trovò all’interno della dieta di augusta del 1555.
In questa dieta venne introdotto un principio fondamentale “ il principio del cuius regio eius religio “ “dove c’è un principato c’è anche una religione” i principi potevano praticare liberamente la propria religione con la condizione di imporre la stessa religione ai propri sudditi mentre all’interno delle città erano ammesse le due confessioni .
Con l’affermazione di questo principio venne meno l’unità religiosa dell’impero al contrario invece i principi territoriali hanno ottenuto il rafforzamento della loro posizione in quanto da una parte avevano incamerato tutti i beni ecclesiastici appartenuti alla chiesa dall’altra parte stavolta i principi istituiscono delle specie di chiese nazionali e ed erano loro stessi a controllare tutte le istituzioni ecclesiastiche all’interno dei loro territori.
Zwingli
In Svizzera la riforma si diffuse con la predizione di Zwingli a Zurigo. Questi condivideva la polemica contro la Chiesa Romana e la predestinazione ma non accettava la dottrina eucaristica in quanto la considerava un semplice rito di ricordo all’ultima cena così come il battesimo era una cerimonia. Zwingli faceva forte riferimento al patriottismo, avendo partecipato come cappellano alle battaglie condusse una campagna aspra e severa sul reclutamento delle truppe svizzere per paesi stranieri e attuò una politica pacifica sotto gli ideali cristiani. Nel 1522 abbandonò la carica di parroco mettendosi a servizio della città di Zurigo con il compito di riformare la Chiesa locale. I riti cattolici vennero vietati e i beni ecclesiastici scolarizzati favorendo organismi assistenziali municipali, abolì immagini sacre e la messa. Nacque un tribunale matrimoniale che doveva vigilare sulla moralità pubblica. La riforma su piano politico acquisì l’adesione di Berna ma i cantoni cattolici non vollero rinunciare ai redditizi arruolamenti dei mercenari. Insorse una guerra civile in cui Zwingli morì nel 1531 durante la battaglia di Kappel. Successivamente la chiesa di Zurigo adottò il calvinismo.
Annabattismo
Zwingli chiese al consiglio cittadino di introdurre la riforma ma l’atteggiamento di sottomissione non venne accettata dagli anabattisti. Desideravano una comunità riformata indipendentemente dalla volontà civile, aveva però carattere estremo tendente al comunismo e non potè quindi avere successo in quanto comprometteva l’ordine sociale.
La chiesa doveva essere ristretta ai veri credenti, coloro che vivevano come se fosseor santi. Rifiutavano il battesimo infantile in quanto aveva valore solo se ricevuto da adulti perché rappresentava una vera conversione. Abolirono anche la violenza, allontanando chi non accettasse la dottrina.
Su piano politico rappresentavano una minaccia perché rifiutavano il servizio militare e vietavano ai fedeli di accedere alle cariche pubbliche, inoltre sostenevano la tolleranza verso ulteriori religioni.
Iniziarono ad essere perseguitati e messi a morte per annegamento, i rifugiati in Germania furono repressi da luterani e cattolici.
Nel 1534 nel Regno di Munster tentarono di dare vita ad una comunità abolendo proprietà privata, il denaro era necessario solo per il commercio esterno, il lavoro era diviso rigidamente e venne introdotta la poligamia. Venne poi cinta d’assedio per 16 mesi da una lega di principi che espugnarono la città e massacrarono gli abitanti.
L’anabattismo sopravvisse grazie a Menno Simons “mennoniti” che ripudiò ogni estremismo e riorganizzò la comunità che si sviluppò nuovamente.
Calvino
Giovanni Calvino, francese, fece stampare la sua opera “Istituzione della religione cristiana”, la più completa esposizione della teologia protestante.
Condivideva la giustificazione per sola fede ma radicalizzava la predestinazione, in quanto a salvarsi potevano essere solo gli eletti, prescelti di Dio che si distinguevano soprattutto per il lavoro e per il successo economico. L’uomo poteva però rendersi meritevole, sempre per volere di Dio, vivendo una vita retta e partecipando ai sacramenti oltre che valorizzando il lavoro. Riteneva che il cristiano non potesse ubbidire al sovrano se questo gli vietava di obbedire a Dio. Considerava validi solamente il battesimo e l’eucarestia, interpretata come comunione spirituale con Cristo senza però ammettere l’incarnazione di Cristo nell’ostia.
A differenza della dottrina luterana, quella calvinista si presenta da subito come un corpo unitario.
Fece partire la propria riforma da Ginevra, da lui condiserata come una nuova Gerusalemme, di cui divenne anche guida politica.
Con Calvino si ha una seconda generazione di riformatori e una seconda fase della diffusione della riforma. Il calvinismo dimostrò grande flessibilità di adattamento alle condizioni politiche e sociali più varie. Grazie all’esaltazione del lavoro divenne la confessione più adatta per supportare uno sviluppo economico dal punto di vista capitalistico. Si diffuse molto velocemente in tutta l’Europa.
Servet
A Ginevra non erano tollerati coloro che non aderivano alla chiesa calvinista o si dimostravano superstiziosi e nei loro confronti venivano imposte pesanti pene.
Una delle vittime più importanti fu Miguel Servet che venne giudicato eretico e condannato al rogo. Riteneva falsa la dottrina della trinità in quanto ostacolava la conversione di ebrei e musulmani. Inviò a Calvino una bozza della sua opera ma questi lo denunciò all’inquisizione di Lione che lo arrestò. Mentre si preparava al processo riuscì ad evadere e si rifugiò a Ginevra. Venne trovato e arrestato nuovamente. Negando la trinità bestemmiava Dio direttamente e la tolleranza nei suoi confronti sarebbe equivalsa a complicità.
Tutti i riformatori riconoscevano la necessità di porre delle limitazioni al dibattito dottrinale.
Diffusione Inghilterra
I rapporti tra Enrico VIII e la chiesa sono stati eccellenti per lungo tempo.
Enrico VIII dapprima promosse una riforma della Chiesa ispirata alle concezioni dell’Umanesimo cristiano.
Questa riforma, volta per lo più a coprire gli abusi del clero, fu attuata in accordo con l’autorità romana.
In effetti, il papa, aveva fatto una specie di concessione ad Enrico VIII per sposare Caterina d’Aragona perché in effetti non poteva sposarla.
Enrico VIII prima vuole ottenere il matrimonio ma poi non avendo eredi maschi da Caterina ha chiesto un altro favore al papa chiedendogli l’annullamento per potersi sposare con Anna Bolena.
La richiesta di annullamento si basava sul fatto che il matrimonio era stato possibile da una dispensa di Giulio II, in quanto aveva violato la legge divina che impediva il matrimonio tra fratelli e sorelle (secondo il diritto canonica dell’epoca, sposando suo fratello Arturo, Caterina era diventata, di fatto, sua sorella).
Questo poi ha portato al conflitto.
Essendo Caterina zia di un sovrano così importante, Carlo V, che ha almeno tentato di difendere la chiesa cristiana in germania il papa si trova in una posizione scomoda.
Di fatto Clemente VII rifiuta l’annullamento del matrimonio ed Enrico VIII davanti a questo rifiuto Enrico VIII con l’atto di supremazia del 1534 diventa capo della chiesa inglese.
Il gesto che poi ha fatto Enrico VIII con l’atto di supremazia affermando di essere lui il capo della chiesa e di non dipendere dalle decisioni del papa è stato anche sostenuto dalla società inglese.
Frattura tra il sovrano inglese e gli asburgo che controlla contemporaneamente sia la spagna che l’impero.
John Fisher, vescovo di Rochester, e Tommaso Moro vennero giustiziati insieme a tutti coloro che si rifiutarono di riconoscere il nuovo ordinamento.
Anche i tentativi compiuti da Roma per riconciliarsi con Enrico VIII dopo questi gesti di repressione furono interrotti.
Di fatto i sudditi ma anche le istituzioni parlamentari non contrastarono le decisioni di Enrico.
Ci sono state molte opposizioni a questo atto sovversivo di Enrico VIII che ha compiuto un atto rivoluzionario.
Oltre al caso di Enrico VIII e il problema della successione , nell’inghilterra del tempo c’era un malumore diffuso nei confronti della Chiesa da parte di tutta la società inglese.
L’anticlericalismo non colpiva soltanto i vescovi che erano assenteisti e mondani ma anche i monaci e in generali le istituzioni conventuali.
L’immissione sul mercato dei beni di ben 800 monasteri presenti nel suolo inglese ebbero un effetto molto positivo sull’economia e la società inglese.
Questa nuova chiesa, la chiesa anglicana, che identifica il capo dello stato e il capo della chiesa nella stessa persona nasce comunque debole perché la chiesa era soggetta al volere del re e quindi di fatto intrinsecamente debole.
Dal punti di vista teologico inizialmente la chiesa anglicana restò fedele a quella cattolica, con Edoardo VI venne introdotta la teologia calvinista. Si presentava perciò come un ibrido di diverse concezioni e una minoranza creò una tendenza puritana, calvinisti inglesi favorevoli ad un ordinamento presbiteriano, guidato da anziani eletti.
Diffusione Europa
La riforma luterana si diffuse rapidamente in tutta l’Europa del nord per la volontà dei monarchi di impadronirsi dei beni ecclesiastici. Un’eccezione è rappresentata dall’Irlanda per cui fu necessario mantenere la fede cattolica per regioni legate all’identità nazionale.
Europa centrale e orientale
Nei Paesi Bassi il calvinismo si diffuse nonostante i provvedimenti presi da Carlo V per imporre il rispetto della fede cattolica.
In Francia fino a metà degli anni 30 la riforma ebbe la piena tolleranza di Francesco I. Quando però si rese conto che gli ugonotti erano intenzionati a difendere la fede andando contro lo stato cambiò atteggiamento e predispose dal 1534 una severa politica di persecuzioni. Il calvinismo continuò nonostante tutto a diffondersi.
Nell’Europa Orientale l’assenza di monarchie forti impedì l’identificazione tra fede religiosa e autorità statali. Non si verificò l’imposizione della riforma da parte dei sovrani e le varie confessioni convivevano insieme a tutte le minoranze religiose che perseguitate nei propri paesi trovavano rifugio.
L’unica eccezione è rappresentata dalla Prussia, dove il sovrano impose la fede luterana.
Europa del sud
La spagna era considerata cattolicissima, e il sovrano spagnolo agiva in concomitanza con il papa.
L’italia è sempre stato un caso a parte in quanto sede stessa del papa e della chiesa cattolica.
Questo non significa che le idee di riforme non si diffusero anche in questi territori,
soprattutto all’inizio del 500 c’era un pessimo rapporto tra la società italiana e il papa e la chiesa ormai mondializzate.
il papato era uno dei massimi centri sia di potere che di cultura all’interno della penisola, inoltre,tutti i principi italiani erano legati alla chiesa da molti vincoli.
Quindi le istanze di riforma non hanno ottenuto alcun appoggio dalle cariche politiche ( differenza rispetto alla germania).
I circoli più importanti dell’evangelismo italiano si ricorsero a Roma attorno alla figura del cardinale Gaspare Contarini.
Venezia è stata la città in cui si ebbe una maggiore diffusione di queste idee ma anche in generale nel nord italia.
Effettivamente ci furono dei movimenti riformatori italiani soprattutto in queste città.
tuttavia questi pochi movimenti furono subitamente repressi da parte dei principi anche in modo violento da quel momento in poi nessuno ha tentato di riprendere al riforma in italia .
In tale modo tramonta definitivamente l’unità dell’occidente, in quanto viene a mancare la res publica christiana che costituiva il fondamento dell’unità dell’impero. Si rafforzarono le monarchie nazionali dando inizio ad un epoca di intolleranza e di guerre religiose.
Origini Riforma Cattolica
Riforma Personale
Con la perdita di potere a causa della diffusione del protestantesimo, ebbe inizio la Riforma Cattolica, moto di rinnovamento interno alla chiesa che riprende le aspirazioni medievali. La Controriforma invece era costituita da tutte le misure che contrastano la diffusione dei luterani.
Le congregazioni riformate o osservanti ripristinarono le regole primitive degli ordini religiosi e riportando le comunità monastiche all’attività di preghiera, predicazione e pratica ascetica.
Nei primi anni dei 1500 si diffusero congregazioni di sacerdoti con lo scopo di vivere secondo una regola comune. Si costituirono le Congregazionidi chierici regolari dei teatini, dei somaschi e dei barnabiti. Dalla volontà di rispettare in modo più rigido la regola dell’ordine si arrivò alla scissione dell’ordine francescano da cui ebbero origine i cappuccini che si impegnarono soprattutto in opere di assistenza e carità.
I movimenti di rinnovamento prendono il nome di riforma personale perché non riuscendo a promuovere una riforma comune a tutte le chiese gli ecclesiastici davano impulso a riforme partendo da se stessi.
Compagnia di Gesù
Una delle compagnie più importante fu la Compagnia di Gesù, questa era caratterizzata da:
- Obbedienza al papa, voto speciale aggiuntivo;
- Formazione culturale, 17 anni di studi;
- Apostolato, diffusione della fede con attività missionaria;
Si presentava come una compagnia di uomini scelti a disposizione del papa che divennero missionari, insegnanti, dotti e confessori di corti.
Intorno al 1560 si specializzarono soprattutto sull’insegnamento in quanto costituiva un settore strategico, miravano infatti a controllare la formazione della classe dirigente per orientarla verso il cattolicesimo. In breve tempo l’ordine era costituito da più di 1000 membri in 12 province con 80 collegi e gesuiti che insegnavano nelle università.