vascolarizzazione, cranio, innervazione, fosse, cavità e muscoli della masticazione Flashcards

1
Q

fossa cranica anteriore

A

-è formata dalle ossa frontale, etmoide e dalla piccola ala dello sfenoide
-alloggiano i lobi frontali
-il suo pavimento rappresenta allo stesso tempo il tetto della cavità nasale
-il limite tra questa e la fossa cranica media decorre subito posteriormente al dorso della sella turcica e lungo il margine superiore della piramide dell’osso temporale

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2
Q

fossa cranica media

A

-alloggiano i lobi temporali, l’ipofisi, i lobi mediali dell’emisfero encefalico e le grandi ali dello sfenoide

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3
Q

fossa cranica posteriore

A

-è formata dall’osso occipitale e dalle superfici posteriori della parte petrosa delle ossa temporali
-alloggia il cervelletto, separato dai lobi occipitali soprastanti dal tentorio del cervelletto (piega della dura madre)

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4
Q

decorso dell’arteria carotide interna

A

-origina dall’arteria carotide comune
-attraversa l’orifizio del canale carotideo (tra lingula sfenoidale e apice della piramide temporale)
-continua salendo lungo il solco carotideo dello sfenoide, venendo bagnata dal sangue venoso del seno cavernoso posto ai lati del corpo dello sfenoide
-si ripiega su se stessa (perché limitata superiormente dai processi clinoidei anteriori) formando il sifone carotideo.
Da tale arteria avranno origine l’arteria oftalmica che irrorerà le strutture oculari e le arterie cerebrali anteriori e medie.

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5
Q

cosa si origina dal sifone carotideo?

A

Si originano l’arteria cerebrale media, che si dirige lateralmente e l’arteria cerebrale anteriore, che sale medialmente. Queste partecipano alla formazione del circolo arterioso cerebrale assieme alle arterie cerebrali posteriori (il sifone è messo in comunicazione con l’arteria cerebrale posteriore tramite l’arteria comunicante posteriore), che sono rami dell’arteria basilare, formata a sua volta dall’unione delle due arterie vertebrali.

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6
Q

quali sono i legamenti associati all’articolazione temporomandibolare?

A

-il legamento laterale, che si fonde direttamente con la capsula articolare
-il legamento sfenomandibolare, che si estende dalla spina dello sfenoide alla lingula della mandibola e funge da fulcro per il movimento di abbassamento della mandibola, limitandolo
-il legamento stilomandibolare, che si forma tra il processo stiloideo e l’angolo della mandibola. Si tratta di un ispessimento della fascia connettivale che riveste la ghiandola parotide, che fa parte della lamina superficiale della fascia profonda del collo

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7
Q

quali sono le 2 superfici articolari dell’articolazione temporomandibolare?

A

-il condilo della mandibola, con la sua superficie articolare rivestita dalla capsula articolare
-la superficie (anteriore) articolare della fossa mandibolare, presente nella parte squamosa dell’osso temporale

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8
Q

dimmi 5 cose sul muscolo massetere

A

-fa parte dei muscoli della masticazione
-origina dall’osso zigomatico e dal margine inferiore dell’arcata zigomatica, portandosi in basso ricoprendo la superficie laterale del ramo della mandibola, per poi inserirsi vicino all’angolo della mandibola, provocando una rugosità
-ha la funzione di elevazione della mandibola, cioè un movimento che si oppone alla forza di gravità
-la sua parte superficiale dà anche un contributo alla protrusione, mentre la parte profonda permette la retrazione della mandibola
-è palpabile e visibile nel corso della sua attività

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9
Q

dimmi 5 cose sul muscolo temporale

A

-è il più potente tra i muscoli masticatori
-origina dal pavimento della fossa temporale, sotto la linea temporale inferiore, sulla superficie laterale del cranio, coprendo lo pterion
-lungo la linea temporale superiore si inserisce la fascia del muscolo, ovvero la lamina connettivale che lo riveste (fascia temporale)
-le sue fibre muscolari, convergono in basso verso lo stesso apice che si inserisce sul processo coronoideo della mandibola, lungo il margine anteriore del processo stesso e del ramo della mandibola, mentre le sue fibre posteriori hanno un decorso quasi orizzontale, permettendo la retrazione della mandibola
-è palpabile e visibile nel corso della sua attività

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10
Q

dimmi 4 cose sui muscoli pterigoidei

A

-sono localizzati più profondamente, tra la base del cranio e la mandibola
-sono divisi in laterale e mediale ed entrambi hanno due capi d’origine (superiore e inferiore per il laterale, profondo e superficiale per il mediale)
-laterale: il capo superiore origina dalla superficie infratemporale e dalla cresta infratemporale sulla grande ala dello sfenoide, mentre l’inferiore origina dalla faccia laterale della lamina laterale del processo pterigoideo. I capi si portano poi verso la fossetta pterigoidea al di sotto del condilo della mandibola, permettendo la depressione e la protrusione della mandibola
-mediale: il capo superficiale origina dalla tuberosità del mascellare , mentre il profondo origina dalla superficie mediale della lamina laterale del processo pterigoideo. I capi si inseriscono sulla faccia mediale del ramo della mandibola fino all’angolo, partecipando ad elevazione e protrusione della mandibola.

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11
Q

dimmi 3 cose sul muscolo buccinatore

A

-fa parte dei muscoli mimici
-si trova nella parete laterale della cavità orale
-partecipa attivamente alla masticazione perché aumenta la tensione della parete laterale della guancia, in modo tale che la sua mucosa non si insinui tra i denti, evitando l’accumulo di bolo nel vestibolo della cavità orale (tra la parete laterale e l’arcata alveolare)

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12
Q

decorso dell’arteria carotide esterna

A

-origina dall’arteria carotide comune a livello della biforcazione sul margine superiore della cartilagine tiroidea dello scheletro della laringe anteriormente
-continua a a salire lungo il collo partecipando sia alla vascolarizzazione del collo sia del viscerocranio
-si divide in due rami terminali: arteria temporale superficiale e arteria mascellare

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13
Q

origine delle arterie

A

le arterie originano tutte dall’aorta: origina dal ventricolo sx, procede con un breve tratto ascendente, si forma l’arco dell’aorta e procede con il tratto dell’aorta discendente toracica, la quale attraversa il diaframma e prende il nome di aorta discendente addominale. Dall’arco dell’aorta originano precisamente 3 rami: l’arteria carotide comune sx, l’arteria succlavia sx e l’arteria brachiocefalica, da cui originano a loro volta l’arteria carotide comune dx e l’arteria succlavia dx

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14
Q

rami dell’arteria carotide esterna

A

-arteria tiroidea superiore: origina dalla faccia anteriore della carotide e raggiunge la tiroide e la laringe
-arteria linguale: origina dalla faccia anteriore della carotide e raggiunge lingua e pavimento della cavità orale
-arteria facciale: origina dalla faccia anteriore
-arteria faringea ascendente: origina dalla faccia mediale della carotide e si dirige verso le pareti della faringe
-arteria occipitale: origina dalla faccia posteriore della carotide e raggiunge la regione occipitale e nucale del cranio
-arteria auricolare posteriore: origina dalla faccia posteriore della carotide e partecipa alla vascolarizzazione di padiglione auricolare e cute in quella parte dello scalpo

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15
Q

decorso dell’arteria facciale

A

passa leggermente al di sotto del ramo mandibolare per poi emergere sulla faccia anteriore del corpo della mandibola, scavalcando il margine inferiore del corpo della mandibola, anteriormente al margine anteriore del massetere, per poi procedere lungo la faccia irrorando i muscoli, le mucose e la cute della regione facciale, che raggiungerà grazie alle sue ramificazioni: l’arteria labiale inferiore e superiore e l’arteria angolare, la quale si estende fino alla cavitò orbitale

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16
Q

rami della parte mandibolare dell’arteria mascellare

A
  • arteria timpanica anteriore: irrora la faccia interna della membrana timpanica
  • arteria auricolare profonda: irrora la superficie esterna della cavità timpanica e l’articolazione temporo-mandibolare
  • arteria meningea media: decorre sulla faccia interna dello pterion ed entra nella cavità cranica attraverso il foro spinoso attraversando una specie di anello formato dalle due radici del nervo auricolotemporale, ramo del nervo mandibolare
  • arteria meningea accessoria: entra nella fossa cranica attraverso il foro ovale, accompagnando il nervo mandibolare e vascolarizzando i muscoli pterigoidei nella zona infratemporale.
  • arteria alveolare inferiore: si porta in basso lungo la faccia mediale del ramo della mandibola per impegnarsi nel foro mandibolare, decorrendo all’interno della mandibola e uscendo dal canale mandibolare attraverso il foro mentale da dove emerge il suo ramo mentale. Da essa hanno origine le radici dei denti dell’arcata alveolare e prima di impegnarsi nel foro invia nel canale mandibolare il ramo diretto al muscolo miloioideo e al ventre anteriore del muscolo digastrico.
17
Q

rami della parte pterigoidea dell’arteria mascellare

A

rami temporali profondi: irrorano il muscolo temporale
arteria masseterica: irrora il muscolo massetere
ramo pterigoideo: irrora i muscoli pterigoidei mediale e laterale
ramo buccale: irrora il muscolo buccinatore

18
Q

rami della parte pterigopalatina dell’arteria mascellare

A
  • arteria sfenopalatina: attraversa il foro sfenopalatino per poi entrare nella cavità nasale e irrorare i tessuti della parete laterale e mediale del setto della cavità nasale
  • arteria infraorbitaria: si dirige verso la cavità orbitaria attraversando il solco e il canale infraorbitario, che alla fine si apre nel foro infraorbitario.
  • arteria alveolare superiore anteriore, media e posteriore
  • arteria palatina discendente: attraverso il canale palatino giunge al tetto della cavità orale dove si divide in arteria palatina maggiore e minore per vascolarizzare i tessuti associati al palato duro e molle
  • arteria faringea
19
Q

dimmi 2 cose sul triangolo sub-occipitale

A

-quest’area è delimitata dal muscolo grande retto posteriore e da due muscoli obliqui (inferiore e superiore della testa)
-in quest’area emerge l’arteria vertebrale al di sopra dell’arco posteriore dell’atlante, per poi attraversare la membrana atlanto-occipitale posteriore del canale vertebrale, che si porta verso il margine posteriore del grande foro occipitale

20
Q

dimmi 3 cose sulla vena giugulare interna

A
  • drena il sangue dalle vene endocraniche dei seni venosi della dura madre
  • è situata nella guaina carotidea insieme ad arteria carotide comune e nervo vago
  • fuoriesce dal cranio attraverso il foro giugulare, situato alla base del cranio tra occipitale e temporale
21
Q

vena giugulare esterna

A
  • drena il sangue dalla regione occipitale e nucale del cranio
  • sbocca nella vena succlavia e nei pressi di questo sbocco viene raggiunta dalla vena giugulare anteriore, che origina nei pressi dell’osso ioide e raccoglie il sangue dalla regione superficiale del collo
22
Q

plesso venoso pterigoideo

A
  • si trova nella fossa infratemporale
  • riceve il sangue refluo dalla zona di distribuzione dei rami dell’arteria mascellare e da esso si forma una o più vene mascellari
  • le vene mascellari si uniscono alla vena temporale superficiale e formano la vena retromandibolare, che decorre dietro il ramo della mandibola e presso la sua estremità distale forma due divisioni: anteriore e posteriore. La divisione posteriore si unisce alla vena auricolare posteriore per formare la vena giugulare esterna, mentre quella anteriore si unisce alla vena facciale la quale raccoglie il sangue proveniente dalla regione anteriore del viscerocranio per formare la vena facciale comune, che sboccherà nella vena giugulare interna
  • questo plesso non ha valvole e il suo drenaggio può proseguire verso le vene giugulari, la vena facciale, il seno cavernoso, le vene della cavità orbitaria ( la vena oftalmica inferiore comunica con il plesso venoso tramite le vene comunicanti, mentre quella superiore comunica con il seno cavernoso tramite la fessura orbitaria superiore
23
Q

limiti della fossa temporale

A

anteriormente: processo frontale dell’osso zigomatico e processo zigomatico dell’osso frontale
superiormente: linea temporale inferiore
lateralmente: fascia temporale dell’osso temporale
inferiormente: arcata zigomatica, cresta infratemporale dello sfenoide
medialmente: ossa frontale, parietale, temporale (parte squamosa) e sfenoide (grande ala)

24
Q

contenuto della fossa temporale

A
  • muscolo temporale
  • arteria temporale superficiale e arteria mascellare: rami terminali dell’arteria carotide esterna. L’arteria mascellare invia le arterie temporali profonde per irrorale il muscolo temporale
  • nervi temporali profondi: rami del nervo mandibolare che con le sue fibre motrici innerva i muscoli della masticazione
  • nervo zigomaticotemporale: è uno dei rami del nervo zigomatico, che a sua volta è ramo terminale del nervo mascellare. Passa nel forma zigomatico-temporale dello zigomatico per entrare nella fossa temporale.
25
limiti della fossa infratemporale
anteriormente: faccia posteriore del corpo della mascella con la tuberosità mascellare nella sua parte più inferiore, in corrispondenza del terzo molare mascellare superiormente: superficie infratemporale della grande ala dello sfenoide al di sotto della cresta infratemporale posteriormente: fossa mandibolare e i processi mastoideo e stiloideo medialmente: lamina laterale del processo pterigoideo e muscoli tensore ed elevatore del velo palatino lateralmente: ramo della mandibola
26
contenuti della fossa infratemporale
- muscoli pterigoidei mediale e laterale - arteria mascellare con i suoi rami della parte mandibolare - plesso venoso pteriogoideo - nervo mandibolare con i suoi rami. Con le sue fibre motrici innerva 4 muscoli della masticazione, 2 muscoli tensori (del velo palatino e del timpano) e 2 muscoli nel pavimento della cavità orale - nervo della corda del timpano: attraversa la cavità dell'orecchio medio decorrendo tra la membrana timpanica e il martello. contiene le fibre sensitive speciali (che emegono all'origine del tronco encefalico all'interno del nervo facciale) che vanno ad innervare i calici gustativi e contiene le fibre efferenti viscerali del parasimpatico per l'innervazione delle ghiandole al di sotto della rima buccale. - ganglio ottico - nervo piccolo petroso, ramo del nervo glossofaringeo, il quale entra nella fossa accompagnando il nervo mandibolare attraverso il foro ovale e porta alle fibre parasimpatiche pregangliari che raggiungono i neuroni nel ganglio ottico, con le quali formano sinapsi, le fibre postgangliari entrano nel nervo auricolotemporale per portare lo stimolo alla ghiandola parotidea.
27
comunicazioni della fossa infratemporale
- fossa cranica media tramite il foro ovale attraversato dal nervo mandibolare e dal nervo piccolo petroso, foro spinoso attraversato dall'arteria meningea media - fossa pterigopalatina tramite la fessura pterigomascellare attraversata dal nervo alveolare inferiore e dall'arteria alveolare superiore - cavità orbitaria tramite la parte laterale della fessura orbitaria inferiore attraversata dalla vena oftalmica inferiore, vene comunicanti e plesso venoso pteriogoideo - canale mandibolare tramite il foro mandibolare attraversato da nervo e arteria alveolari inferiore - fossa temporale tramite uno spazio delimitato lateralmente dall'arcata zigomatica e medialmente dalla cresta infratemporale dello sfenoide
28
limiti della fossa pterigopalatina
- anteriormente: faccia infratemporale dell'osso mascellare - medialmente: lamina perpendicolare dell'osso palatino - posteriormente: processo pterigoideo dello sfenoide - lateralmente: fossa infratemporale tramite la fessura pterigomascellare
29
contenuto della fossa pterigopalatina
- arteria mascellare con i suoi rami - vene satelliti dell'arteria mascellare, che sono tributarie del plesso venoso pterigoideo da cui emergono le vene mascellari - ganglio pterigopalatino, al quale giungono le fibre parasimpatiche pregangliari provenienti dal nervo grande petroso superficiale, che decorrono dal nervo facciale al ganglio tramite il canale pterigoideo. raggiunto il ganglio fanno sinapsi con i neuroni visceromotori parasimpatici. Il canale pterigoideo è attraversato anche da fibre postgangliari simpatiche che provengono dal nervo petroso profondo.
30
comunicazioni della fossa pterigopalatina
- cavità nasale tramite il foro sfenopalatino attraversato dall'arteria sfenopalatina e dal nervo nasopalatino. - fossa cranica media tramite il foro rotondo attraversato dal nervo mascellare, e canale pterigoideo attraversato dal nervo vidiano, da fibre del nervo grande petroso superficiale e del nervo petroso profondo - nasofaringe tramite il canale palato-vaginale - cavità orale tramite il canale palatino - fossa infratemporale tramite la fessura pterigomascellare - cavità orbitaria tramite la fessura orbitaria inferiore