Testi Flashcards

1
Q

Io trasmetto e non invento.

A

Confucio

Tradizione orale del passato che lui trasmette ed elabora.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
2
Q

A quindici anni, decisi di apprendere.
A trenta, ero saldo sulla via.
A quaranta, non avevo più dubbi.
A cinquanta, compresi il decreto del cielo.
A sessanta, il mio orecchio era perfettamente intonato.
A settanta, agivi seguendo il mio cuore, senza per questo trasgredire alcuna norma.

A

Confucio.

Importanza studio ed educazione.
Uomo di valore.
Conoscenza teoria unita alla pratica.
La Via.
Ren.
La spontaneità.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
3
Q

Il carattere di un uomo è il suo destino .

A

Altro, simile al pensiero di confucio

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
4
Q

La virtù morale deriva dall’attitudine.

A

Altro, simile al pensiero di confucio

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
5
Q

Semina un’azione e mieterai un’abitudine; semina un’abitudine e mieterai un carattere; semina un carattere e mieterai un destino.

A

Altro, simile al pensiero di confucio

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
6
Q

Studiare senza riflettere è vano, riflettere senza studiare è pericoloso.

A

Confucio.

Studio e coltivazione di sè.
Uomo di valore.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
7
Q

Una volta ho trascorso un intero giorno senza mangiare e un’intera notte senza dormire per rimanere a riflettere, ma non mi è stato d’aiuto alcuno. Molto meglio allora dedicarsi allo studio.

A

Confucio

Studio e coltivazione di sè.
Uomo di valore.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
8
Q

Maestro disse: ‘Ti vanti di saper recitare a memoria le trecento Odi? Ma supponi di esser chiamato a un incarico di governo e di non essere all’altezza, o di essere inviato in missione all’estero e di risultare incapace di rispondere di testa tua: a che ti servirà allora tutta la tua erudizione?’

A

Confucio

Conoscenza è il sapere fare, pratica

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
9
Q

O discepoli, perché mai nessuno di voi apprende le Odi? Le Odi possono essere usate per destare l’immaginazione, per aumentare l’attenzione, per far aggregare la gente, per reclamare, in casa nel servire il padre e all’estero per servire il proprio signore; ricorderete inoltre molti nomi di uccelli, animali, erbe e alberi”

A

Confucio

Relazioni sociali importanti
Classico delle Odi
Importanza dello studio in relazione all’azione pratica

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
10
Q

L’uomo di valore conosce ciò che è giusto, l’uomo dappoco non conosce che il proprio vantaggio.

A

Confucio

Distinzione tra uomo di valore e uomo dappoco.
Importanza studio.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
11
Q

Lin Fang chiese: Qual è la cosa più importante nelle cerimonie rituali?’
Il Maestro rispose: ‘Gran bella domanda davvero! In ogni cerimonia preferisci la parsimonia alle stravaganze. Nelle cerimonie funebri, la sincerità del dolore conta più della scrupolosa osservanza dell’etichetta’

A

Confucio

L’importante non l’azione ma l’intenzione nel fare i riti.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
12
Q

Se non sono presente (con tutto me stesso) alla cerimonia sacrificale è come se non fossi presente affatto.

A

Confucio.

L’importante non l’azione ma l’intenzione nel fare i riti.

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
13
Q

Vincere il proprio io per rivolgersi ai riti, questo è il ren.

A

Confucio.

Io = dimensione eccessiva e manchevole.
Azione rituale, postura

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
14
Q

“Disciplinare se stessi e ritornare alle tradizionali norme rituali e di buona condotta: così si diventa persona di grande virtù (ren). Se per un sol giorno tutti disciplinassero se stessi e tornassero alle tradizionali norme rituali e di buona condotta, il mondo intero ritroverebbe la virtù. Diventare una persona di grande virtù dipende solo da se stessi, non dagli altri”.

A

Confucio

Azioni rituali, li

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
15
Q

‘Il Maestro disse: ‘Se non vi è il rituale a regolarle, la gentilezza si fa molestia, la prudenza si fa viltà, l’audacia si fa ribellione, la rettitudine si fa intolleranza.’”

A

Confucio

Azione rituale, li.
Interiorizzazione rito = spontaneità

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
16
Q

“In pubblico, comportati sempre come se fossi in presenza di un ospite di riguardo. Quando sei al governo, tratta il popolo con la stessa gravità di chi partecipa a un sacrificio solenne. Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te. In tal modo, che tu sia al servizio dello stato o di una grande famiglia, non susciterai nessun risentimento”.

A

Confucio

Azione rituale, li, postura
Regola della reciprocità

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
17
Q

“II cappello di lino scuro è prescritto dalle regole cerimoniali, ma oggi tutti portano un cappello di seta nera. È più economico e io mi sono adeguato alla maggioranza. Inchinarsi nella parte bassa [della sala dove siede il sovrano] è prescritto dalle regole cerimoniali, ma oggi tutti si inchinano dopo essere già saliti nella parte alta.
È arrogante e quindi, contrariamente a quanto fa la maggioranza, io mi inchino nella parte bassa.

A

Confucio

Azione rituale
No etica, ma postura
I riti possono essere modificati

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
18
Q

L’uomo di livello superiore considera il proprio giudizio morale il fondamento di ogni cosa e lo mette in pratica in accordo con le tradizionali norme rituali e di buona condotta.

A

Confucio

Concetto di yi = ciò che è giusto
uomo di valore
azione rituale - postura

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
19
Q

Il giusto è ciò il gentiluomo considera come sostanza, è attraverso il cerimoniale che egli lo pone in atto, ed è attraverso l’umiltà che gli dona espressione; attraverso l’affidabilità lo adduce poi a perfezione. Ecco il gentiluomo!

A

Confucio

Concetto di yi = ciò che è giusto
uomo di valore
azione rituale - postura

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
20
Q

L’uomo di valore è imparziale e mira all’universale; l’uomo dappoco ignorando l’universale, si occupa soltanto di ciò che è parziale.

A

Confucio

uomo di valore
studio
ren

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
21
Q

Per praticare il ren, occorre cominciare da se stessi: desiderare la sicurezza altrui quanto la propria, auspicare il successo altrui quanto il proprio attinge in te l’idea di ciò che puoi fare per gli altri- questo ti porterà sulla via del ren!

A

Confucio

ren
caratteristiche di chi possiede il ren

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
22
Q

Il maestro disse “non oso certo affermare di aver raggiunto il ren, e tanto meno la saggezza suprema.
Tutto ciò che posso dire è che vi tendo con tutta l’anima, senza stancarmi mai di insegnare”

A

Confucio

Ren

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
23
Q

La via del maestro si riassume in questo: lealtà verso se stessi e reciprocità nei confronti degli altri

A

Confucio

Le tre caratteristiche della persona con ren
come si realizza il ren?

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
24
Q

Reciprocità non è forse la parola chiave? Ciò che non vuoi sia fatto a te, non farlo agli altri

A

Confucio

Le tre caratteristiche della persona con ren
come si realizza il ren?

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
25
Q

Il maestro disse” se governate con la coazione delle leggi e mantenete l’ordine a forza di castighi, il popolo si limiterà ad obbedire, e ignorare il senso della vergogna. Se governate con la virtù e armonizzate con i riti, il popolo non solo conoscerà il senso della vergogna, ma saprà anche disciplinari da sè.

A

Confucio

sovrano come uomo di valore
agire senza agire

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
26
Q

Non fu forse Shun a realizzare un governo perfetto senza agire? E cosa faceva Shun? Assumeva semplicemente una postura rispettosa volgendo a sud.

A

Confucio

sovrano come uomo di valore
agire senza agire

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
27
Q

Governare significa essere nella rettitudine

A

Confucio

sovrano come uomo di valore
agire senza agire

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
28
Q

Chi governa tramite l’eccellenza morale -disse il Maestro- può essere paragonato alla stella polare, fissa al suo posto e a tutte le stelle attorno che le rendono omaggio

A

Confucio

sovrano come uomo di valore
agire senza agire

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
29
Q

Nell’antichità, per far risplendere la luce della virtù per tutto l’universo, si iniziava riordinando il proprio paese. Per riordinare il proprio paese, si inizia riordinando la propria famiglia. Per riordinare la propria famiglia, si iniziava perfezionando se stessi. Per perfezionare se stessi, si iniziava rendendo diritto il proprio cuore. Per rendere diritto il proprio cuore, si iniziava rendendo autentica la propria intenzione. Per rendere autentica la propria intenzione, si iniziava sviluppando la propria conoscenza, e si sviluppava la propria conoscenza esaminando le cose […] Per il Figlio del Cielo come per l’uomo comune, l’essenziale consiste nel perfezionare se stessi. È impossibile lasciare quanto è essenziale in preda al disordine e sperare di governare quanto è inessenziale. Non si è mai visto che si possa trascurare quanto ci sta a cuore per dare importanza a quanto non ne ha.

A

Confucio

No libero arbitrio, o si sviluppa o no
Coltivazione di sè

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
30
Q

Zi Gong disse “ Sì possono udire dal maestro lezioni di civiltà, ma la sua parola intorno alla natura dell’uomo e alla via del cielo non è data udirla.

A

Confucio

Non parla del Cielo e della natura

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
31
Q

I confuciani ritengonoche il cielo non veda e che gli spiriti non siano divini. Cielo e spiriti ne sonno dispiaciuti, e questo è abbastanza per portare rovina al mondo.

A

Mozi “accusa di empietà contro Confucio”

Non parla del Cielo e della natura
Tian più etico che divino

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
32
Q

Se non sai onorare gli uomini, come puoi pensare di onorare divinità e spiriti

A

Confucio

Non parla del Cielo e della natura

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
33
Q

Dedicarsi con impegno a ciò che è giusto per il popolo e mostrare rispetto per spiriti e divinità pur tenendoli a debita distanza , è indice di sapienza.

A

Confucio

Non parla del Cielo e della natura

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
34
Q

Non comprendiamo la vita, come potremmo comprendere la morte?

A

Confucio

L’uomo si deve interessare solo alla sua esperienza concreta e a perseguire il dao

How well did you know this?
1
Not at all
2
3
4
5
Perfectly
35
Q

La perfezione morale è il dato del cielo; aspirare alla perfezione morale è il dio dell’uomo.

A

Mencio

moralità deriva dal cielo, germogli
lo sviluppo è compito nostro

36
Q

Le caratteristiche dell’uomo lo rendono capace di essere buono. È questo che intendo per sua bontà. Ma se egli prende ad essere malvagio, ciò non sarà da imputare al sui potenziale. Il senso di quanto è umano e giusto, dei riti e del discernimento non sono stati impressi su di noi dall’esterno, sono dentro di noi; ma occorre prenderne coscienza.

A

Mencio

Malvagità
Germogli

37
Q

Zilu chiese: ‘Se il principe di Wei contasse sul vostro aiuto per governare, cosa fareste in primo luogo?’ Il Maestro: ‘Rettificherei i nomi, senza dubbio’.
Zilu chiese ancora: ‘Ho inteso bene?’ ‘Il Maestro forse si sbaglia! Rettificare i nomi, avete detto?’
E il Maestro replicò: ‘Zilu quanto sei rozzo!’ ‘Quando non sa di cosa sta parlando, un uomo di valore preferisce tacere. Se i nomi non sono corretti, non si possono fare discorsi coerenti. Se il linguaggio è incoerente, gli affari di governo non si possono gestire. Se questi sono trascurati, i riti e la musica non possono fiorire. Se la musica e i riti sono negletti, le pene e i castighi non possono essere giusti. Se i castighi sono ingiusti, il popolo non sa più come muoversi. Ecco perché l’uomo di valore usa soltanto nomi che implicano discorsi coerenti, e parla soltanto di cose che può mettere in pratica. Ecco perché l’uomo di valore è prudente in quello che dice.

A

Confucio

rettificazione dei nomi

38
Q

“La natura umana è buona allo stesso modo in cui l’acqua scorre verso il basso. Non c’è uomo senza bontà, così come non c’è acqua che non scorra verso il basso. Certo, se voi la colpite e la fate schizzare verso l’alto, potreste farla saltare fin oltre la vostra fronte. E se voi la incanalate e la sospingete, potreste anche condurla in cima alla montagna Ma è forse questa la natura dell’acqua? In tal caso, essa non farebbe che obbedire alla forza. Analogamente, l’uomo può essere indotto a fare il male, ma in tal caso la sua natura subisce violenza.”

A

Mencio

Germogli
malvagità

39
Q

“È un qi immenso e straordinariamente potente. Se è nutrito di rettitudine senza subire danno, esso riempie tutto lo spazio tra Cielo e Terra. È il qi complementare al senso morale e aderente al Dao, che deperisce se di ciò è privo. È prodotto da una pratica cumulativa e costante del senso morale, non da atti singoli e isolati, e deperisce se il comportamento non si accorda con il cuore.”

A

Mencio

Dao innato
sviluppo della moralità innata

40
Q

“L’uomo possiede in sé questi quattro germogli, allo stesso modo in cui possiede quattro membra. Possedere questi quattro germogli e ritenersi incapaci di svilupparli, è far torto a se stessi; ritenere incapace il proprio sovrano, è far torto al proprio sovrano. Chiunque possedendo in sé i quattro germogli saprà svilupparli al massimo grado, sarà simile al fuoco che arde o alla fonte che sgorga. Se ne sarà capace, si vedrà affidato il mondo intero, se ne fosse incapace, non saprebbe neppure servire suo padre e sua madre.

A

Mencio

Germogli
fisiologia morale

41
Q

“Mencio disse: ‘Ogni uomo ha un cuore che reagisce a ciò che è intollerabile… Supponete che delle persone vedano d’improvviso un bambino sul punto di cadere in un pozzo; ebbene, tutte reagiranno con un senso di spavento e di compassione che non sarà motivato né dall’esigenza di mantenere buoni rapporti coi genitori, né dal desiderio di avere una buona reputazione presso amici e vicini, né dal fastidio per le grida del bambino.’
Da ciò si deduce che senza un cuore che compatisca gli altri non si è umani; senza un cuore improntato a modestia e deferenza, non si è umani; senza un cuore che distingua il vero dal falso, non si è umani. Un cuore che compatisce è il germe del senso dell’umanità; un cuore che prova vergogna è il germe del senso della giustizia; un cuore improntato a modestia e deferenza è il germe del senso rituale; un cuore che distingue il vero dal falso è il germe del discernimento.”

A

Mencio

Germogli
Malvagità
Fisiologia morale

42
Q

«Il corso del Cielo ha la sua norma costante… Se ad esso si risponde con l’ordine, si otterrà prosperità. Se ad esso si risponde con il disordine, si avrà rovina. Se si incrementa l’agricoltura e si misurano le risorse, allora il Cielo non darà povertà. Se si accumulano scorte abbondanti e si procede secondo le stagioni, allora il Cielo non darà infermità. Se si pratica la Via senza incertezza, allora il Cielo non darà disgrazia. Perciò alluvione e siccità non potranno recare carestia, calura e gelo non potranno recare malattie, e neppure straordinari eventi potranno recare rovina. Ma se si trascura l’agricoltura e si sprecano le risorse, allora il Cielo non darà ricchezza. Se si fanno scarseggiare le provviste e si muove contro le stagioni, allora il Cielo non darà abbondanza. Se si abbandona la Via e si agisce in modo sconsiderato, allora il Cielo non darà fortuna.»

A

Xunzi

Cielo no etico, in costante movimento
No colpa dell’uomo ma sua responsabilità

43
Q

«Perciò anche senza alluvione o siccità si soffrirà fame e sete, e ci si ammalerà anche senza la calura e il gelo, e si andrà in rovina anche senza che siano prodotti eventi straordinari. Le stagioni giungeranno così come avviene nelle epoche di ordine, ma si patiranno calamità ignote alle età in cui prevale l’ordine. Dunque non incolpare il Cielo, perché ciò che accade è frutto del tuo agire. Sicché colui che ha chiara la distinzione tra Cielo e Uomo è degno davvero d’essere chiamato ‘l’uomo perfetto’»

A

Xunzi

Cielo no etico, in costante movimento
No colpa dell’uomo ma sua responsabilità

44
Q

«Ordine e disordine dipendono forse dal Cielo? A mio parere, sole, luna , stelle, fenomeni astrali erano gli stessi al tempo di Yu come all’epoca di Jie. Con Yu regnò l’ordine, con Jie il disordine. Ordine e disordine non sono dunque opera del Cielo.»

A

Xunzi

Cielo no etico, in costante movimento
No colpa dell’uomo ma sua responsabilità

45
Q

«Quando le stelle cadono, o gli alberi mandano suoni, tutti hanno paura, e si chiedono di che cosa si tratti. Per me, non è nulla; nient’altro che un moto di Cielo e Terra, di un mutamento di Yin e Yang; è la manifestazione di eventi rari. È comprensibile che la gente se ne stupisca, ma non è il caso di averne timore.»

A

Xunzi

Cielo no etico, in costante movimento
No colpa dell’uomo ma sua responsabilità

46
Q

«Tra i possibili eventi, i segni funesti causati dall’attività umana sono i più temibili… se chi governa è inetto e perde la fiducia del popolo, se scarseggia il grano e a caro prezzo è venduto, se la gente è affamata e muore per le strade – questi io chiamo ‘umani prodigi’»

A

Xunzi

Cielo no etico, in costante movimento
No colpa dell’uomo ma sua responsabilità
+non è colpa del cielo se succedono disgrazie ma è colpa dell’uomo che non le ha previste in anticipo e i riti non servono per sistemate perchè sono inevitabili dato che la natura è amorale

47
Q

«Perché, se si esegue la cerimonia per la pioggia, piove? Non certo perché la si compie. Anche se non la si facesse, pioverebbe ugualmente.»

A

Xunzi

Riti non influenzano ma contribuiscono all’ordine
Valore culturale
No superstizioni
sono il modello di regole di comportamento da seguire per diventare da a-morale a essere consapevole

48
Q

«L’uomo che per il freddo e l’umidità abbia contratto la febbre e, nella speranza di riottenere salute, offra in sacrificio un maiale e batta il tamburo del rito, di certo consuma il tamburo e perde il maiale, ma null’altro ne ottiene.»

A

Xunzi
Riti non influenzano ma contribuiscono all’ordine
Valore culturale
No superstizioni
sono il modello di regole di comportamento da seguire per diventare da a-morale a essere consapevole

49
Q

«Compiere il rito per riparare all’eclissi di sole e luna, eseguire la danza della pioggia quando v’è siccità, praticare la divinazione prima di decidere questioni di gran conto, tutto questo non mira ad ottenere ciò che si chiede, ma a preservare la cultura. Ciò che è per l’uomo di valore è cultura, per il popolo appartiene al sovrannaturale. Il primo atteggiamento è fasto, il secondo nefasto.»

A

Xunzi

Riti non influenzano ma contribuiscono all’ordine
Valore culturale
No superstizioni
sono il modello di regole di comportamento da seguire per diventare da a-morale a essere consapevole

50
Q

«Qual è l’origine dei riti? L’uomo nasce con i desideri. Se non ottiene quanto desidera, non s’acquieta se non quando abbia ottenuto di soddisfarli. Se ne cerca la soddisfazione senza darsi misura e limiti di ripartizione, ne sorgerà contesa, e dalla contesa, il disordine, e dal disordine, distruzione e penuria. Gli antichi sovrani aborrivano tale disordine; perciò istituirono i riti e il senso morale, per garantire una ripartizione che appagasse i desideri degli uomini e rispondesse alle loro esigenze, in modo che i desideri non eccedessero la misura dei beni, e che i beni fossero sempre in misura adeguata rispetto ai desideri. Gli uni e gli altri, essendo commisurati, poterono così accrescersi. Tale è l’origine dei riti.»

A

Xunzi

Riti non influenzano ma contribuiscono all’ordine
Valore culturale
No superstizioni
sono il modello di regole di comportamento da seguire per diventare da a-morale a essere consapevole

51
Q

«La natura dell’uomo è malvagia; ciò che vi è di buono in essa è artificialmente acquisito.»

A

Xunzi

uomo a-morale come il Cielo, ma tende all’immorale
riti per diventare morale

52
Q

«Mencio sostiene: ‘La natura dell’uomo disposto ad apprendere è buona.’ Io dico che non è affatto così. Questo equivale ad ignorare cosa sia la natura dell’uomo, ad ignorare la distinzione fra ciò che in lui è naturale e ciò che è invece artificialmente acquisito.»

A

Xunzi

uomo a-morale come il Cielo, ma tende all’immorale
riti per diventare morale

53
Q

«La natura è opera del Cielo, non è qualcosa che si possa apprendere né conseguire con la pratica. Riti e senso morale, invece, sono opera dell’uomo superiore: l’uomo ne diviene capace grazie all’educazione, e li realizza compiutamente con la pratica. Ciò che non può essere appreso né conseguito con la pratica proviene dal Cielo, ed è quanto chiamo ‘naturale’. Ciò di cui si diventa capaci con l’educazione e che si consegue con la pratica proviene dall’uomo, ed è quanto chiamo ‘artificialmente acquisito’. Questa è la distinzione fra ‘naturale’ ed ‘acquisito’.»

A

Xunzi

uomo a-morale come il Cielo, ma tende all’immorale
riti per diventare morale
Riti non influenzano ma contribuiscono all’ordine

54
Q

«La natura umana è malvagia: l’uomo dovrà per prima cosa affidarsi agli insegnamenti positivi dei maestri e solo allora la sua natura sarà retta, dovrà apprendere a fondo i principi morali e solo allora sarà disciplinata.»

A

Xunzi

uomo a-morale come il Cielo, ma tende all’immorale
riti per diventare morale

55
Q

«In linea di massima, la ragione per cui Yu divenne Yu è che praticò la benevolenza e la giustizia, attendendosi alle regole e alla correttezza. Ne consegue che tutte queste virtù hanno dei modelli che ci permettono di conoscerle e di metterle in pratica. Ogni uomo della strada ha tuttavia in se stesso quanto serve per conoscerle e le risorse necessarie per poterle mettere in pratica. Di conseguenza è chiaro che egli può diventare come Yu.»

A

Xunzi

uomo a-morale come il Cielo, ma tende all’immorale
riti per diventare morale

56
Q

«Emozioni, sentimenti e pensieri degli uomini, se procedono in accordo con i riti sono ordinati. Se non procedono in accordo con i riti, divengono disordinati e confusi, negligenti e trascurati. Cibo e bevanda, abito, dimora e movenze, se sono in accordo con i riti, sono armoniosi e appropriati… Dunque l’uomo senza i riti non può esistere.»

A

Xunzi

uomo a-morale come il Cielo, ma tende all’immorale
riti per diventare morale

57
Q

«La gente comune può essere indotta a seguire la via, ma non si può pretendere che la comprenda.»

A

Xunzi

Forse perchè non è nella natura dell’uomo ed è quindi difficile per lui realizzarla ed essere quindi un uomo etico

Perchè non impara con i maestri e non fanno riti?

58
Q

«Passai un intero giorno a riflettere, traendo da questa esperienza meno beneficio di quanto avrei potuto ricavarne da un solo momento dedicato allo studio.»

A

Xunzi

importanza dello studio, la cultura trasforma la natura

59
Q

«[La morale] è qualcosa che si può imparare a padroneggiare con lo studio e realizzare compiutamente con la pratica.»

A

Xunzi

importanza dello studio, la cultura trasforma la natura
Riti
a-moralità

60
Q

«Dove ha inizio e dove ha fine lo studio? A mio modo di vedere, un buon programma prevede di cominciare con la recitazione dei Classici e di concludere con la lettura dei testi sui riti. L’obiettivo iniziale è diventare un uomo colto, quello finale diventare un saggio. Se ci si applica con il massimo impegno per un lungo periodo, i risultati non mancheranno. Lo studio non termina mai, si conclude solamente con la morte. Per questo motivo, anche quando il proprio programma è stato condotto a termine, non si deve smettere di studiare nemmeno per un istante; solo così si raggiungeranno gli obiettivi prefissati.»

A

Xunzi

importanza dello studio, la cultura trasforma la natura

61
Q

«Alla nascita, l’uomo è per natura gretto. Se non avrà maestri e insegnamenti positivi vedrà ogni cosa nell’ottica del proprio esclusivo interesse. Se poi dovesse vivere in un’epoca di grande confusione, proprio perché è gretto per natura, prenderebbe le peggiori abitudini. L’insegnamento positivo dei maestri è il tesoro più grande che l’uomo possa avere… Senza l’insegnamento positivo dei maestri l’uomo darà libero sfogo alla natura innata, in caso contrario privilegerà la natura acquisita… Saggio è colui la cui natura istintiva è stata placata dalle norme rituali e di buona condotta e la cui istruzione equivale a quella dei suoi maestri.»

A

Xunzi

uomo a-morale come il Cielo, ma tende all’immorale
riti per diventare morale
importanza dello studio, la cultura trasforma la natura

62
Q

«Indistintamente qualcosa prese forma, qualcosa nato prima di Cielo e Terra. Silente! Vago! Romito e inalterabile. Definir lo potremmo madre di Cielo e Terra. Il suo nome io ignoro, ma dao lo si designa. Se costretto fossi a nominarlo, grande lo direi. Essere grande vuol dir congedarsi, congedarsi vuol dir allontanarsi, ritornare. Grande è il dao, grande è il Cielo, grande è la Terra, e il sovrano, pure, grande è. Quattro, nel regno, son le cose grandi, e il sovrano tra esse risiede. L’uomo fa della Terra il suo modello, la Terra lo fa del Cielo, il Cielo del dao e il dao ha per modello la naturale spontaneità.»

A

Laozi

Dao
Spontaneità
Coltivazione del qi

63
Q

«Il dao generò l’uno, e da uno furon due, e da due, tre, e da tre ecco i diecimila esseri. Questi portan sul dorso yin e stringono al petto yang. E dal congiungersi dei soffi vitali all’armonia giungono.»

A

Laozi

i vari Qi

64
Q

«Il respiro dell’uomo autentico sale dai talloni, mentre quello dell’uomo comune proviene dalla gola.»

A

Zhuangzi

coltivazione del qi
qigong
respirazione

65
Q

«Unifica la tua attenzione. Invece di ascoltare con l’orecchio, ascolta con il cuore. Invece di ascoltare con il cuore, ascolta con il qi. L’udito si ferma all’orecchio, il cuore si ferma a ciò che si accorda con lui. Il qi è il vuoto che accoglie tutte le cose. Soltanto il Dao accumula il vuoto. Questo vuoto è il digiuno del cuore.»

A

Zhuangzi

digiuno del cuore,
coltivazione del qi
svuotarsi

66
Q

«[Il saggio] tratta le cose da cose e non viene da esse trasformato in cosa.»

A

Daoismo

consapevolezza della realtà sempre in movimento e quindi temporanea

67
Q

«L’uomo perfetto fa del proprio cuore uno specchio. Non si attacca alle cose, né va loro incontro. Si limita a rispondervi, senza cercare di trattenerle. È così che è in grado di dominare le cose senza venirne in se stesso toccato.»

A

Zhuangzi

metafora dello specchio, spontaneità

68
Q

«Non avere dentro di te posizioni prefissate:
Nel prendere forma le cose si rivelano.
Muovendoti, sii come l’acqua;
Stando fermo, sii come uno specchio;
Reagisci come fa l’eco.»

A

Zhuangzi

metafora dello specchio, spontaneità
acqua, cedevolezza
eco, immediatezza

69
Q

“Confucio contemplava le cascate di Luliang […]”

A

Zhuangzi

metafora dell’acqua
nuotatore

70
Q

La storia del cuoco Ding

A

Zhuangzi

gongfu
spontaneità
coltivazione del qi

71
Q

«Praticare lo studio è sempre più accrescersi
Praticare il Dao è sempre più decrescere
Decrescere al di là del decrescere, fino ad attingere il non-agire
Non far nulla, e non v’è nulla che allora non si compia.»

A

Laozi

avanzare retrocedendo
ritorno allo stato originario fino alla spontaneità

72
Q

“Supponendo che ci mettiamo a discutere, voi ed io, e che voi abbiate la meglio su di me, e non io su di voi, questo significherebbe una volta per tutte che voi avete ragione e io torto? […]»

A

Zhuangzi

vanità del linguaggio
non afferra la realtà
utile quotidianamente ma non per comprendere il dao
affermazioni assolute bloccano il movimento

73
Q

Un giorno Hui Shi disse a Zhuangzi_ “È possibile che un uomo sia privo delle caratteristiche umane?” […]

A

Zhuangzi

chiedere a Chiara
uomo si libera da xing e dalle caratteristiche intrinseche
diventare uomo vero, Santo?

agire senza agire

74
Q

“Il nome che come tale può esser preso, nome eterno non è.»

A

Laozi

Dao non si può descrivere
vanità del linguaggio

75
Q

«Gli uomini che sono alla ricerca del Dao credono di trovarlo nei libri. Ma gli scritti non valgono più della parola. Certo, la parola ha un valore, ma esso risiede nel senso. Ora, il senso si riferisce a qualcosa, ma questo qualcosa non si può comunicare a parole.
Dunque, è per questo che gli uomini attribuiscono valore alle parole e tramandano gli scritti. Il mondo apprezzi pure tutto questo, ma io reputo che non lo meriti, perché ciò che vi viene apprezzato non è ciò che v’è di più prezioso.»

A

Zhuangzi

vanità del linguaggio
non afferra la realtà
utile quotidianamente ma non per comprendere il dao
affermazioni assolute bloccano il movimento

76
Q

«Dal momento che le cose esistono, il discorso può venire a capo e la conoscenza può circoscriverle; questo è il punto supremo nel mondo delle cose. Ma colui che contempla il Dao non le insegue al punto in cui scompaiono, non risale al punto in cui hanno origine: questo è il punto a cui la discussione si
ferma.»

A

Zhuangzi

vanità del linguaggio
non afferra la realtà
utile quotidianamente ma non per comprendere il dao
affermazioni assolute bloccano il movimento

77
Q

«A sessant’anni, Confucio, non aveva fatto altro che cambiare opinione sessanta volte. Ogni volta che aveva incominciato col dire ‘è così’, aveva poi concluso con ‘non è così’. Delle cose che affermo ora, io non conosco nulla che possa esser certo di non dover negare altre cinquantanove volte.»

A

Zhuangzi

vanità del linguaggio
non afferra la realtà
utile quotidianamente ma non per comprendere il dao
affermazioni assolute bloccano il movimento

78
Q

«Non serve varcar la porta di casa
Per conoscere il mondo
Né dalla finestra scrutare
Per conoscere la Via del Cielo.
Più esci e t’allontani,
Meno sai.
Il Saggio, pertanto, sa senza muoversi,
Nomina [le cose] senza neppure scorgerle.
[Agli esseri] assicura piena realizzazione, senza adoprarsi.»

A

Laozi

uomo coltivato e vuoto - conoscenza mistica che coglie tutto

79
Q

«Un giorno, Zhuangzi sognò di essere una farfalla; era felice di essere una farfalla: quale piacere, quale libertà! […]»

A

Zhuangzi

la realtà esiste ma la conoscenza del reale è illusoria

80
Q

«Se agirete liberando la forza (de 德) che è in voi e procederete seguendo il dao, avrete già ottenuto il massimo. Perché, dunque, insistete tanto su ren e yi come chi si mette alla ricerca del proprio figliolo scomparso andando iniro e battendo a più non posso una grancassa? Ahimè! Così, signore, perturbate seriamente la natura dell’uomo.»

A

Zhuangzi

Critica alla visione confuciana ( ren e yi=giustizia)
La via del dao taoista è l’unica da seguire

81
Q

La molteplicità dei dao e delle tecniche lacera l’unità del mondo”

A

Zhuangzi

Il dao è la realtà suprema

82
Q

«Lascia perdere la promozione dei più capaci
E il popolo smetterà la sua contesa.
Lascia perdere la tua saggezza e il tuo discernimento,
E il popolo ne trarrà centro volte profitto.
Lascia perdere il tuo senso d’umanità e di giustizia
E il popolo ritroverà l’amore che lega padre e figlio.»

A

Laozi

critica agli altri discorsi
daodejing come manuale politico

83
Q

«Non cercare di primeggiare con le armi
Perché primeggiare con le armi chiama risposta
Colui che agisce distruggerà
Colui che prende perderà
Il Santo, non agendo su nulla, nulla distrugge
Non impadronendosi di nulla, nulla ha da perdere.»

A

Laozi

daodejing come manuale politico
agire senza agire
agire dal nulla è innaturale e immorale.
tutto si genera da uno stato di quiete

84
Q

«L’uomo del bene supremo è come l’acqua
L’acqua, benefica a tutti, di nulla è rivale
Essa ha dimora nei bassifondi da tutti sdegnati
E alla Via è assai vicina
Niente al mondo è più cedevole e più debole dell’acqua
Ma per intaccare ciò che è duro e forte, niente la supera
Niente potrebbe prenderne il posto
Che la debolezza vince la forza
E la mollezza vince la durezza
Non v’è nessuno sotto il Cielo a non saperlo
Benché nessuno lo sappia mettere in pratica.»

A

Laozi

roudao, la via morbida
metafora dell’acqua

85
Q

«L’esperienza è di per sé sofferenza vera e propria nella misura in cui è dinamica, mutevole, incontrollabile e, alla fine, insoddisfacente.»

A

Buddhismo

86
Q

“Quando il mondo precipitò nel disordine, i santi e i saggi si nascosero e il Dao fu diviso: ciascuno sotto il Cielo ne prese una porzione per farsi valere. Accadde così come avviene per l’udito, la vista e l’olfatto, che hanno ciascuno la propria funzione, ma non comunicano fra loro: le cento scuole, nella molteplicità delle loro tecniche, possono tutte annoverarne di eccellenti, utili per tale o talaltra circostanza; ma nessuna abbraccia la totalità. Colui che ne possiede soltanto una parte frantuma la bellezza di Cielo-Terra e frammenta il principio dei diecimila esseri.

A

Zhuangzi

Il tipo critica tutte le altre scuole perchè non ritiene che abbraccio la totalità quanto quella taoista è in particolare il suo punto di vista