test Flashcards

1
Q

Differenza tra libreria e framework:

A
  • Libreria: È un insieme di funzionalità che si possono chiamare/utilizzare all’interno del proprio codice, mantenendo il controllo del flusso dell’applicazione. L’uso di una libreria è opzionale e modulare.
    • Framework: Fornisce una struttura e un modello su cui costruire l’applicazione. Il framework chiama e utilizza il tuo codice, dettando in parte l’architettura e il flusso del programma.
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2
Q

Vantaggi/Svantaggi di React (confronto con Angular):

A
  • Vantaggi di React:
    • Semplicità: Usa JSX per il rendering dei componenti, che è facile da imparare.
    • Performance: Grazie al Virtual DOM, React ottimizza il rendering, rendendolo più veloce.
    • Riusabilità dei componenti: Consente di creare componenti che possono essere riutilizzati in diverse parti dell’applicazione.
    • Svantaggi di React:
      • Curva di apprendimento per i nuovi utenti: Può essere impegnativa per chi non ha esperienza con il concetto di componenti e JSX.
      • Gestione dello stato: In applicazioni molto grandi, la gestione dello stato può diventare complessa senza l’uso di librerie aggiuntive come Redux.
    • Angular:
      • Framework completo: Fornisce un insieme più ampio di strumenti out-of-the-box per lo sviluppo di applicazioni (e.g., HTTP client, routing).
      • Curva di apprendimento più ripida: Richiede la conoscenza di concetti come dependency injection, modules, decorators.
      • Performance: Angular usa il DOM reale che può essere meno performante di React per applicazioni di grandi dimensioni.
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3
Q

Cos’è il Virtual DOM?

A
  • Il Virtual DOM è una rappresentazione in memoria del DOM reale. React lo utilizza per ottimizzare le modifiche al DOM, aggiornando solo le parti che sono effettivamente cambiate, anziché rirenderizzare l’intera interfaccia utente.
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4
Q

Cos’è uno State? Differenza con Props:

A
  • State: È un dato interno a un componente che può cambiare nel tempo. Gli stati sono usati per tenere traccia delle informazioni che cambiano in risposta alle interazioni dell’utente o ad altri fattori.
    • Props: Sono le proprietà passate ai componenti dai loro genitori. Sono immutabili dal componente che le riceve, servendo come dati di configurazione.
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5
Q

Differenza tra componente funzionale e uno di classe:

A
  • Componente funzionale: Definito da una funzione che ritorna un elemento React. Con l’introduzione degli Hooks in React 16.8, i componenti funzionali possono utilizzare stati e altre funzionalità di React.
    • Componente di classe: Definito estendendo React.Component o React.PureComponent. Ha metodi di ciclo di vita e può mantenere il proprio stato.

Entrambi i componenti possono gestire lo stato e le props, ma l’approccio sintattico è diverso. I componenti funzionali sono più concisi e hanno una sintassi più semplice, mentre i componenti di classe sono più flessibili e possono gestire metodi di ciclo di vita del componente. Con l’introduzione dei hook in React, come useState e useEffect, i componenti funzionali hanno guadagnato molta più flessibilità, riducendo la necessità di utilizzare i componenti di classe.

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6
Q

Gestione degli eventi in React:

A

Gli eventi in React sono gestiti utilizzando attributi simili a quelli HTML, ma seguono la convenzione camelCase. React incapsula gli eventi nativi del browser in un set di eventi sintetici per garantire la compatibilità cross-browser.

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7
Q

Cosa sono gli Hooks:

A

Gli Hooks sono funzioni che consentono di “agganciarsi” alle funzionalità di React (come lo stato e il ciclo di vita) da un componente funzionale, senza dover scrivere una classe.

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8
Q

Ciclo di vita di un componente:

A

Il ciclo di vita di un componente in React può essere diviso in tre fasi: montaggio, aggiornamento, e smontaggio. Ogni fase ha metodi specifici che vengono eseguiti in momenti diversi (es. componentDidMount, componentDidUpdate, componentWillUnmount).

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9
Q

Come comunicano i componenti tra loro:

A

I componenti comunicano principalmente tramite props per passare dati da genitore a figlio. Per la comunicazione inversa o tra

componenti non correlati, si possono usare callback o contesti/global state management libraries come Redux o Context API.

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10
Q

Direttive Angular

A

Le direttive sono istruzioni specifiche di Angular che consentono di manipolare il DOM o modificare il comportamento di un componente. Esistono tre tipi principali: Componenti, Direttive strutturali (modificano il layout aggiungendo o rimuovendo elementi DOM, es. *ngFor, *ngIf) e Direttive di attributo (cambiano l’aspetto o il comportamento di un elemento, es. [ngClass], [ngStyle]).

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11
Q

Differenza tra direttive e pipe:

A

Le direttive modificano o manipolano il DOM o il comportamento dei componenti. Le pipe trasformano i dati visualizzati nei template. Pipe famose includono date, currency, json.

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12
Q

Unidirectional Data Flow in React:

A

Significa che il flusso di dati all’interno di un’applicazione React segue una direzione unica. Lo stato si muove dall’alto verso il basso (dai componenti genitori ai figli) tramite le props, rendendo più prevedibile e facile da capire il flusso dei dati.

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13
Q

Problemi di sicurezza in applicazioni React:

A

Problemi comuni includono attacchi XSS (Cross-Site Scripting), dove l’input dell’utente non viene correttamente sanificato. Soluzioni: usare dangerouslySetInnerHTML con cautela, validare e sanificare gli input, utilizzare Content Security Policy (CSP).

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14
Q

SEO: perché è importante e quali sono le criticità?

A

Il SEO (Search Engine Optimization) è essenziale per qualsiasi sito web che desidera aumentare la sua visibilità online. Attraverso tecniche di SEO, è possibile migliorare il posizionamento di un sito web nei risultati dei motori di ricerca come Google, Bing, e altri. Ciò è fondamentale perché la maggior parte degli utenti tende a cliccare sui primi risultati di ricerca, e essere posizionati in alto può significare un aumento significativo del traffico verso il sito.

Importanza del SEO:
- Aumento della visibilità: Migliorando il posizionamento nei motori di ricerca, un sito guadagna maggiore visibilità, il che può tradursi in un aumento del traffico.
- Credibilità e fiducia: I siti che appaiono ai primi posti nei risultati di ricerca sono percepiti come più affidabili e credibili dagli utenti.
- Targetizzazione del traffico: Il SEO consente di attrarre visitatori realmente interessati ai prodotti o servizi offerti, grazie all’uso di parole chiave specifiche.
- Migliore esperienza utente: Molte tecniche SEO riguardano il miglioramento dell’usabilità e dell’accessibilità del sito, che a sua volta migliora l’esperienza degli utenti.

Criticità:
- Costante evoluzione degli algoritmi: I motori di ricerca aggiornano frequentemente i loro algoritmi, rendendo necessario un aggiornamento continuo delle strategie SEO.
- SEO Black Hat: Tecniche non etiche per migliorare il posizionamento possono portare a penalizzazioni da parte dei motori di ricerca, danneggiando la visibilità a lungo termine.
- Concorrenza: In settori altamente competitivi, raggiungere le prime posizioni può essere molto difficile e richiedere investimenti significativi in termini di tempo e risorse.
- Misurazione dei risultati: Sebbene esistano strumenti per monitorare l’efficacia delle strategie SEO, capire l’impatto diretto su vendite e conversioni può essere complesso.

In sintesi, il SEO è una componente cruciale della strategia digitale di un’azienda, capace di guidare traffico qualificato e aumentare la visibilità online. Tuttavia, richiede un impegno costante e una buona conoscenza delle pratiche migliori e delle linee guida dei motori di ricerca per evitare penalizzazioni e garantire risultati sostenibili.

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15
Q

Liquid/Shopify

A

Liquid è un linguaggio di template open-source sviluppato da Shopify ed è utilizzato principalmente per la crezione di temi personalizzati su piattaforme Shopify. Si tratta di un linguaggio di programmazione che consente agli sviluppatori di definire dinamicamente i contenuti che vengono visualizzati sulle pagine web dei negozi online gestiti tramite Shopify. Liquid permette di caricare dinamicamente dati dal database di Shopify, come informazioni sui prodotti, prezzi, e immagini, direttamente nei template dei siti web.

Caratteristiche principali di Liquid:
- Flessibilità: Permette di creare layout personalizzati e dinamici per negozi online, adattando l’aspetto del sito alle specifiche esigenze del marchio.
- Controllo dei dati: Attraverso l’uso di oggetti, tag e filtri, gli sviluppatori possono manipolare i dati e controllare il modo in cui vengono visualizzati nel sito.
- Facilità d’uso: Anche se richiede una comprensione di base del codice, Liquid è progettato per essere accessibile agli sviluppatori con diversi livelli di esperienza.
- Integrazione: Liquid è strettamente integrato con la piattaforma Shopify, consentendo un accesso semplificato ai dati del negozio e alle funzionalità di e-commerce.

Shopify è una piattaforma di e-commerce che consente agli imprenditori e alle aziende di creare e gestire negozi online. Shopify utilizza Liquid come motore di templating per i suoi temi, offrendo agli utenti la possibilità di personalizzare l’aspetto del loro sito web di e-commerce senza dover modificare il codice sorgente direttamente.

Importanza di Liquid in Shopify:
- Personalizzazione: Gli utenti possono personalizzare i loro temi Shopify per soddisfare le esigenze specifiche del loro business, migliorando l’esperienza utente e l’identità del marchio.
- Sviluppo di temi: I designer e sviluppatori possono creare temi Shopify unici per la vendita o per uso personale, sfruttando la flessibilità di Liquid.
- Integrazione di dati: Liquid facilita l’integrazione di dati dinamici, come cataloghi prodotti e collezioni, rendendo facile per i proprietari di negozi gestire e presentare i loro prodotti.

In sintesi, Liquid è un componente fondamentale dell’ecosistema Shopify, che abilita la personalizzazione avanzata dei negozi online e permette agli sviluppatori di creare esperienze di shopping ricche e dinamiche per gli utenti finali.

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16
Q

Hai visto le validazioni sui form (Reactive Form)?

A

Nello sviluppo di applicazioni web con Angular, le validazioni sui form giocano un ruolo cruciale nell’assicurare che gli input degli utenti siano corretti prima di essere elaborati o inviati a un server. Angular fornisce due approcci principali per gestire i form: Template-driven e Reactive Forms. Qui, ci concentreremo sui Reactive Forms, che offrono un controllo più granulare e flessibile sulla validazione.

Reactive Forms sono basati su un modello di programmazione reattiva, che permette di gestire i form in modo più dinamico e programmatico. Questo approccio utilizza gli FormControl, FormGroup, e FormArray per tracciare il valore e lo stato di validazione dei campi del form in un modello di dati reattivo.

Validazioni in Reactive Forms:
- Validazioni Sincrone: Sono funzioni che controllano in tempo reale l’input dell’utente e restituiscono un oggetto di errore se i dati non soddisfano i criteri specificati. Esempi includono Validators.required, Validators.email, Validators.minLength, ecc., che possono essere applicati direttamente agli FormControl.
- Validazioni Asincrone: Utilizzate per validazioni che richiedono un controllo server-side o operazioni che non possono completarsi immediatamente. Queste restituiscono una Promise o un Observable che risolve un oggetto di errore se il criterio di validazione non è soddisfatto.

Implementazione della Validazione:
1. Definizione del Form: Creare un FormGroup con gli FormControl, specificando le validazioni sincrone e/o asincrone.
2. Aggiunta delle Validazioni: Le validazioni vengono aggiunte utilizzando il costruttore di FormControl o il metodo setValidators su un controllo esistente.
3. Visualizzazione dei Messaggi di Errore: Utilizzare i template Angular per mostrare i messaggi di errore basati sullo stato di validazione di ciascun FormControl.

Esempio:
```typescript
this.myForm = new FormGroup({
email: new FormControl(‘’, [Validators.required, Validators.email]),
password: new FormControl(‘’, [Validators.required, Validators.minLength(8)])
});
~~~

Questo esempio crea un form con due campi, email e password, ciascuno con specifiche validazioni sincrone applicate.

Vantaggi dei Reactive Forms per la Validazione:
- Maggiore flessibilità e controllo: Permettono di manipolare con precisione il comportamento del form e delle validazioni.
- Gestione dinamica: Facilitano l’aggiunta, la rimozione o la modifica di controlli del form e delle loro validazioni a runtime.
- Migliore scalabilità: Sono particolarmente utili per form complessi e dinamici, dove le validazioni possono variare in base ad altre condizioni.

In conclusione, i Reactive Forms in Angular offrono un metodo potente e flessibile per implementare validazioni lato client, garantendo che i dati forniti dagli utenti siano corretti prima di essere elaborati ulteriormente.

17
Q

Cos’è un componente in Angular?

A

In Angular, un componente è uno degli elementi fondamentali che compongono l’architettura di qualsiasi applicazione Angular. Un componente controlla una parte dell’interfaccia utente (UI) per l’applicazione attraverso la sua vista, che è definita in un template HTML. Ogni componente consiste in una classe che gestisce dati e comportamenti, accompagnata da un template HTML che definisce la vista, e uno o più decoratori che specificano il tipo di metadata, come il selettore del componente e il percorso del file del template.

Struttura di un Componente:
1. Classe Componente: Gestisce la logica dell’applicazione. Definisce proprietà e metodi che possono essere legati ai dati visualizzati nel template e possono reagire agli eventi dell’utente.
2. Template: Un file HTML che definisce la vista del componente. Il template utilizza il data binding per comunicare con la classe del componente, mostrando o aggiornando l’interfaccia utente in risposta ai cambiamenti nei dati.
3. Decoratori: Angular fornisce decoratori che permettono di aggiungere metadata alle classi dei componenti. Il decoratore più comune è @Component, che permette di specificare metadata aggiuntivi come il selettore, i percorsi ai template, e gli stili.

Esempio di un Componente Angular:
```typescript
import { Component } from ‘@angular/core’;

@Component({
selector: ‘app-example’,
templateUrl: ‘./example.component.html’,
styleUrls: [’./example.component.css’]
})
export class ExampleComponent {
title = ‘Benvenuto in Angular’;
}
~~~

Funzionalità Chiave:
- Data Binding: I componenti in Angular utilizzano il data binding per coordinare i dati tra la classe del componente (modello) e il suo template (vista).
- Direttive: I componenti possono utilizzare direttive per manipolare il DOM o per estendere la funzionalità del template.
- Iniezione delle Dipendenze: Angular utilizza un potente sistema di iniezione delle dipendenze che fornisce ai componenti le classi di cui hanno bisogno per eseguire il loro lavoro, come servizi per il recupero dei dati o la logica di business.
- Modularità: I componenti promuovono la riusabilità del codice e la separazione delle preoccupazioni, consentendo di costruire applicazioni complesse composte da componenti riutilizzabili e manutenibili.

I componenti sono fondamentali nell’architettura di Angular, permettendo agli sviluppatori di costruire applicazioni strutturate e organizzate in modo chiaro, dove ogni componente gestisce una specifica funzionalità o area dell’interfaccia utente.

18
Q

Data binding: collegamento tra la parte dati e la parte HTML. Quali sono?

A

Il data binding in Angular è un meccanismo che consente la comunicazione tra il modello (la logica dell’applicazione) e la vista (il template HTML), permettendo di sincronizzare i dati in modo bidirezionale o unidirezionale. Angular offre diversi tipi di data binding per gestire come i dati e gli eventi vengono condivisi tra la classe del componente e il suo template. Questi meccanismi rendono l’interfaccia utente dinamica e reattiva ai cambiamenti dei dati o agli input dell’utente.

I principali tipi di data binding in Angular sono:

  1. Interpolation ({{ }}):
    • Usato per inserire valori calcolati come stringhe all’interno del markup HTML. Angular valuta l’espressione tra le parentesi graffe e converte il risultato in una stringa che viene visualizzata nel template.
    • Esempio: <p>{{ title }}</p> mostra il valore della proprietà title del componente nel paragrafo.
  2. Property Binding ([ ]):
    • Consente di impostare il valore di una proprietà di un elemento DOM o di un componente figlio dal componente padre.
    • Esempio: <img [src]="imageUrl"> imposta l’attributo src di un’immagine all’URL specificato nella proprietà imageUrl.
  3. Event Binding (( )):
    • Ascolta gli eventi che si verificano sul DOM (come click, input, ecc.) e chiama un metodo sul componente quando l’evento si verifica.
    • Esempio: <button (click)="save()">Save</button> chiama il metodo save() quando il pulsante viene cliccato.
  4. Two-way Binding ([()]):
    • Combinazione di property e event binding. Usato principalmente con i form e i controlli di input per realizzare un binding bidirezionale tra il modello dati del componente e la vista, permettendo a entrambi di aggiornarsi reciprocamente in tempo reale.
    • Esempio: <input [(ngModel)]="name"> sincronizza il valore dell’input con la proprietà name del componente.

Importanza del Data Binding:
- Semplifica lo sviluppo: Riduce la necessità di scrivere codice esplicito per manipolare il DOM, rendendo più semplice la costruzione di interfacce utente dinamiche.
- Migliora la manutenibilità: Il codice è più facile da leggere e mantenere, poiché la logica di visualizzazione e la logica dell’applicazione sono chiaramente separate ma comunque facilmente interconnesse.
- Reattività: I cambiamenti ai dati del modello si riflettono immediatamente nella vista e viceversa, migliorando l’esperienza utente con interfacce reattive e aggiornamenti in tempo reale.

Angular fornisce un sistema potente e flessibile per il data binding che facilita la creazione di applicazioni web complesse e interattive, consentendo agli sviluppatori di costruire applicazioni robuste ed efficienti.

19
Q

Hai mai usato l’event emitter, cosa è

A

Sì, l’EventEmitter è un concetto chiave in Angular, particolarmente quando si lavora con componenti che necessitano di comunicare tra loro. Si tratta di un oggetto che permette ai componenti di emettere eventi personalizzati che possono essere ascoltati e gestiti da altri componenti o servizi. Questo meccanismo è particolarmente utile per la comunicazione da figlio a genitore o per interazioni tra componenti non direttamente correlati.

Come Funziona l’EventEmitter

L’EventEmitter è una classe disponibile nel pacchetto @angular/core. Viene solitamente utilizzato in combinazione con @Output(), un decoratore che segnala che la proprietà sottostante è un output del componente, ovvero qualcosa che il componente può emettere verso l’esterno.

Esempio di Uso

Immagina di avere un componente figlio che presenta un pulsante. Quando questo pulsante viene premuto, desideri che il componente genitore sia informato dell’evento. Puoi utilizzare EventEmitter per realizzare questo tipo di interazione.

  • @Output() Decoratore: Utilizzato per marcare una proprietà in un componente come un output, che può essere legato a un evento nel template del componente genitore.
  • EventEmitter: Utilizzato per creare un nuovo evento che può essere emesso.
  • emit(): Metodo di EventEmitter usato per inviare l’evento. Può trasportare un valore opzionale che rappresenta il dato associato all’evento.

L’uso di EventEmitter in questo modo promuove una comunicazione chiara e diretta tra componenti, consentendo di costruire applicazioni Angular scalabili e manutenibili.

20
Q

Sai cosa è Lazy loading?

A

Il Lazy Loading è una tecnica di ottimizzazione per le applicazioni web e mobile che consiste nel caricare le risorse, come moduli o componenti, solo quando sono necessari. Questo approccio può migliorare significativamente le prestazioni dell’applicazione riducendo il tempo di caricamento iniziale e minimizzando l’utilizzo della memoria e della banda.

21
Q

RxJS

A

RxJS (Reactive Extensions for JavaScript) è una libreria per la programmazione reattiva che consente di lavorare con flussi di dati asincroni e basati sugli eventi in JavaScript e altri linguaggi di programmazione. È ampiamente utilizzata in applicazioni Angular, ma può essere implementata in qualsiasi progetto JavaScript per gestire operazioni asincrone in modo più efficace ed elegante.

Concetti Chiave di RxJS

  • Observable: Un’entità che emette flussi di dati o eventi nel tempo. Gli Observable possono emettere zero o più valori e possono essere sia finiti che infiniti.
  • Observer: Un insieme di callback che sa come ascoltare i valori emessi dall’Observable. Gli Observer definiscono cosa fare quando un Observable emette un valore, quando si verifica un errore, o quando il flusso è completato.
  • Subscription: Rappresenta l’esecuzione di un Observable e può essere utilizzata per annullare l’ascolto degli eventi.
  • Operators: Funzioni che consentono di manipolare i dati emessi dagli Observable, come filtrarli, trasformarli o combinarli, prima che raggiungano l’Observer.
  • Subject: Un tipo speciale di Observable che permette di emettere valori a più Observer. I Subject sono utili per il multicasting, ovvero la trasmissione di valori a più subscriber.

Perché Usare RxJS?

  • Gestione di Eventi Asincroni: RxJS fornisce strumenti potenti per gestire eventi asincroni e flussi di dati, rendendoli più prevedibili e facili da manipolare.
  • Composizione di Operazioni Asincrone: Gli operatori di RxJS consentono di comporre logiche asincrone complesse in modo dichiarativo, migliorando la leggibilità e la manutenibilità del codice.
  • Annullamento di Operazioni Asincrone: RxJS facilita l’annullamento di richieste asincrone, come le chiamate HTTP, attraverso l’utilizzo di Subscription.
  • Gestione di Stati: Con RxJS, è possibile creare e gestire stati applicativi in modo reattivo, reagendo ai cambiamenti di stato man mano che si verificano nel tempo.
22
Q

Interfaccia/Classe astratta: definizione e differenze

A

Nella programmazione orientata agli oggetti, le interfacce e le classi astratte sono due concetti fondamentali utilizzati per definire i contratti per le classi, stabilire una struttura di base che altre classi possono implementare o estendere. Sebbene abbiano scopi simili, ci sono differenze chiave tra loro.

Interfaccia

Un’interfaccia è un tipo di riferimento in linguaggi di programmazione come TypeScript e Java che definisce un contratto che altre classi possono implementare. Un’interfaccia può includere la dichiarazione di metodi e proprietà, ma non la loro implementazione. Le classi che implementano un’interfaccia devono fornire un’implementazione per tutti i metodi dichiarati nell’interfaccia.

  • Uso principale: Per definire un contratto che specifica cosa deve essere fatto, ma non come.
  • Multipla implementazione: In molti linguaggi, una classe può implementare più interfacce, permettendo una forma di ereditarietà multipla.
  • Contenuto: Solo dichiarazioni di metodi e proprietà. Nessuna implementazione o variabili di stato.

Classe Astratta

Una classe astratta è una classe che non può essere istanziata direttamente e serve come classe base da cui altre classi possono ereditare. Può includere metodi astratti (senza implementazione) così come metodi con implementazione. Le classi derivate sono obbligate a implementare i metodi astratti, ma possono anche sovrascrivere i metodi concreti ereditati.

  • Uso principale: Fornire una classe base comune che condivide un’implementazione.
  • Ereditarietà singola: La maggior parte dei linguaggi (come Java e C#) non supporta l’ereditarietà multipla per le classi, quindi una classe può ereditare direttamente solo da una classe astratta.
  • Contenuto: Può includere metodi astratti e concreti, variabili di stato e costruttori.

Differenze Chiave

  • Istanziabilità: Le classi astratte non possono essere istanziate direttamente, mentre le interfacce non sono mai istanziabili.
  • Implementazione: Le interfacce non possono contenere alcuna implementazione di metodi o variabili di stato; tuttavia, le classi astratte possono includere sia metodi astratti (senza corpo) sia metodi con implementazione.
  • Ereditarietà vs Implementazione: Una classe può estendere una sola classe astratta ma può implementare più interfacce.
  • Scopo: Le interfacce sono spesso usate per definire un contratto comune tra classi diverse, mentre le classi astratte sono usate per fornire una base comune e un’implementazione parziale che altre classi possono estendere.

Esempio in TypeScript

```typescript
interface Animal {
eat(): void;
}

abstract class Mammal {
abstract makeSound(): void;

sleep(): void {
console.log(“Zzz…”);
}
}

class Dog extends Mammal implements Animal {
eat(): void {
console.log(“The dog eats.”);
}

makeSound(): void {
console.log(“Bark”);
}
}
~~~

In questo esempio, Animal è un’interfaccia che definisce un contratto per eat(), Mammal è una classe astratta con un metodo astratto makeSound() e un metodo concreto sleep(). Dog è una classe concreta che estende Mammal e implementa Animal, fornendo implementazioni per eat() e makeSound().

In sintesi, la scelta tra interfaccia e classe astratta dipende dallo scopo del design: se è necessario definire un contratto per classi diverse senza fornire un’implementazione, si dovrebbero usare le interfacce; se è necessario condividere codice tra classi, le classi astratte sono la scelta migliore.

23
Q

SQL Join:

A
  • LEFT JOIN ritorna tutti i record dalla tabella di sinistra e i record corrispondenti dalla tabella di destra. Se non ci sono corrispondenze, i risultati dalla tabella di destra avranno valori NULL.
    • INNER JOIN ritorna solo i record che hanno corrispondenze in entrambe le tabelle.
24
Q

Query SQL per ottenere la lista dei dipendenti con il salario massimo:

A

SELECT *
FROM dipendenti
WHERE salario = (SELECT MAX(salario) FROM dipendenti);

25
Q

Dependency injection:

A
  • È un design pattern utilizzato per gestire le dipendenze tra classi. In Angular, il sistema di dependency injection consente di fornire le dipendenze di una classe al momento della creazione tramite un “injector”.

Certamente! La Dependency Injection (DI) è un concetto fondamentale in Angular che viene utilizzato per gestire le dipendenze tra i vari componenti di un’applicazione. In poche parole, la DI in Angular consiste nel fornire alle classi i loro oggetti dipendenti invece di farle istanziare da sé stesse. Questo approccio promuove una migliore separazione dei concetti e facilita la gestione delle dipendenze, migliorando la manutenibilità e la testabilità del codice.

Ecco una spiegazione semplice del processo di Dependency Injection in Angular:

  1. Registrazione delle dipendenze: In Angular, le dipendenze vengono registrate all’interno di un modulo utilizzando il sistema di dependency injection fornito dal framework. Puoi specificare quali servizi o oggetti sono disponibili per essere iniettati nei componenti.
  2. Iniezione delle dipendenze: Quando un componente ha bisogno di utilizzare un servizio o un altro oggetto dipendente, invece di creare direttamente l’istanza di quella dipendenza, il framework Angular provvede a fornirla al componente. Questo avviene tramite i costruttori delle classi dei componenti, dove le dipendenze vengono dichiarate come parametri.
26
Q

Ho 8 palline una pesa poco di più, quante pesate minime devo fare per trovare la più pesante?

A

Per risolvere questo quesito logico, possiamo utilizzare una tecnica chiamata “pesatura a bilanciere”.

Ecco il metodo:

Dividi le 8 palline in tre gruppi di uguale numero di palline (2 gruppi di 3 palline e un gruppo di 2 palline).
Pesa due dei tre gruppi di 3 palline utilizzando una bilancia. Ci sono tre possibilità:
a. Se un gruppo pesa di più, allora la pallina più pesante è in quel gruppo.
b. Se entrambi i gruppi pesano uguale, la pallina più pesante è nel gruppo non pesato.
Ora abbiamo identificato il gruppo di 3 palline che contiene la pallina più pesante (se non è stata trovata nella prima pesata). Ora dobbiamo individuare la pallina più pesante all’interno di questo gruppo.
Prendi due palline da questo gruppo e pesale insieme.
a. Se una delle palline pesate insieme è più pesante, allora quella è la pallina più pesante.
b. Se le due palline pesano uguale, allora la pallina più pesante è quella rimasta nel gruppo non pesato.
Quindi, in totale, dovrai fare al massimo due pesate per trovare la pallina più pesante tra le 8.

27
Q
A

Per risolvere questo problema, possiamo utilizzare il concetto di “lavoro”. Se una persona scava una buca in un certo tempo, possiamo considerare che la quantità di lavoro svolto è inversamente proporzionale al tempo impiegato. Quindi, se una persona impiega il doppio del tempo, farà la metà del lavoro.

Detto ciò, consideriamo che la quantità di lavoro svolto sia rappresentata dalle persone impiegate e dal tempo impiegato.

La prima persona scava una buca in 5 ore, quindi in un’ora svolge 1/5 del lavoro.
La seconda persona scava la stessa buca in 10 ore, quindi in un’ora svolge 1/10 del lavoro.
Insieme, le due persone scaveranno in un’ora la somma del lavoro che ciascuna di loro svolge individualmente:

1
5
+
1
10
=
2
10
+
1
10
=
3
10
5
1

+
10
1

=
10
2

+
10
1

=
10
3

Quindi, insieme, le due persone insieme svolgono
3
10
10
3

del lavoro in un’ora.

Dopo 2 ore e 30 minuti (2.5 ore), avranno svolto:

2.5
×
3
10
=
15
20
=
3
4
2.5×
10
3

=
20
15

=
4
3

Quindi, avranno svolto
3
4
4
3

del lavoro dopo 2 ore e 30 minuti.

Per calcolare la percentuale del lavoro completato in 2 ore e 30 minuti, possiamo dividere la quantità di lavoro completato per il totale e moltiplicare per 100:

3
4
1
×
100
=
3
4
×
100
=
75
%
1
4
3


×100=
4
3

×100=75%

Quindi, dopo 2 ore e 30 minuti, avranno completato il 75% della buca.

28
Q

Come performa il sito di BasicNet

A

SEO: 54

- Il documento non ha una meta descrizione
- I link non contengono testo descrittivo
- Gli elementi immagine non hanno attributi[alt]
- I link non possono essere sottoposti a scansione dei crawler

Best Practice: 93

Accessibilita: 69

Prestazioni: 54
 Dato dallo slider di immagini principali
 Pricipale problema —> Largest Contentful Paint : Il Largest Contentful Paint (LCP) è una metrica di prestazioni web che misura il tempo impiegato per caricare il più grande elemento visibile sullo schermo durante il caricamento di una pagina web. In altre parole, indica quanto tempo ci vuole affinché il principale contenuto visibile di una pagina web venga visualizzato per la prima volta.