TEORIA CLASSICHE Flashcards
Cosa ipotizza Adam Smith?
La produzione di scorte permette di immettere queste scorte sul mercato, permettendo ai nuovi lavoratori di avere beni di sussistenza nel periodo successivo t+1. È quindi necessario un Surplus. Il reddito complessivo aumenta grazie a questo meccanismo. Non aumenta il PIL pro capite, in quanto i soss di una persona non variano alla variare della produzione. Il modello di sviluppo economico di Adam Smith si basa sull’idea che la crescita economica derivi principalmente dalla divisione del lavoro (suddividere il processo produttivo in compiti specifici e specializzati aumenta l’efficienza e la produttività, favorendo così la crescita economica) e dal libero mercato (un mercato privo di eccessive interferenze statali, la “mano invisibile” guidasse l’economia verso l’equilibrio e la crescita naturale).
Qual è un difetto del modello di Adam Smith?
Smith riteneva che il surplus prodotto dall’economia dovesse essere reinvestito in attività produttive per sostenere la crescita. Tuttavia, se questo surplus veniva destinato al consumo di beni di lusso, anziché all’accumulazione di capitale, si generava uno spreco di risorse che rallentava lo sviluppo economico.
In altre parole, secondo Smith, l’eccessivo consumo di beni non produttivi (come oggetti di lusso) sottraeva risorse che avrebbero potuto essere impiegate per investimenti produttivi, limitando così il potenziale di crescita a lungo termine.
Cosa sostiene Thomas Malthius?
Dopo la rivoluzione industriale migliorano le condizioni di vita delle persone, grazie agli sviluppi in campo tecnologico e farmaceutico.
Se lapopolazione aumenta, allora bisogna aumentare anche la produzione: la quantità di terra coltivabile però è finita. Allora si creano le dighe, per poter sottrare terre dalle acque. La qualità di queste nuove terre è peggiore e quindi le terre disponibili raggiungere il livello massimo. Bisognerà arrestare l’aumento della popolazione.
Cosa si intende per trappola Malthusiana?
La trappola malthusiana è una teoria economica secondo cui, in società pre-industriali, ogni aumento della produzione agricola portava a un aumento della popolazione, che a sua volta annullava i benefici economici ottenuti.
In questo modello:
* Quando la produzione alimentare cresce, la popolazione aumenta di conseguenza.
* Con più persone da sfamare, le risorse pro capite tornano a livelli di sussistenza.
* Di conseguenza, il tenore di vita rimane stagnante, nonostante i progressi nella produzione.
La trappola malthusiana descrive quindi un ciclo in cui i miglioramenti economici non riescono a tradursi in un benessere duraturo, poiché la crescita demografica assorbe ogni surplus produttivo.
Questa teoria spiega perché, per secoli, molte società siano rimaste in condizioni di povertà nonostante i progressi tecnologici agricoli. Solo con la Rivoluzione Industriale, grazie all’aumento della produttività e a un controllo più efficace della natalità, molte economie riuscirono a sfuggire a questa trappola.
Qual è la soluzione alla trappola Malthusiana?
La soluzione alla trappola malthusiana
si basa su interventi che spezzano il legame tra crescita economica e incremento demografico, permettendo così di migliorare stabilmente il tenore di vita. Le principali strategie includono:
1. Progresso tecnologico e innovazione agricola:
* L’introduzione di nuove tecniche agricole, come la rotazione delle colture, l’uso di fertilizzanti e l’adozione di macchinari, aumenta la produttività agricola in modo tale che la produzione alimentare possa crescere più velocemente della popolazione.
* La Rivoluzione Industriale è stato un esempio storico di come il progresso tecnologico abbia permesso di superare la trappola malthusiana.
2. Controllo demografico
* L’adozione di pratiche di pianificazione familiare, il miglioramento dell’istruzione (soprattutto femminile) e la diffusione di metodi contraccettivi contribuiscono a ridurre il tasso di natalità.
Cosa teorizza David Ricardo?
La teoria economica di David Ricardo si concentra su concetti chiave come i rendimenti marginali decrescenti (all’aumentare della coltivazione di terra meno fertile, la resa totale tende a diminuire, pur impiegando la stessa quantità di lavoro e capitale), la distribuzione del reddito (man mano che l’economia cresce e si accumula ricchezza, anche il livello del salario di sussistenza tende ad aumentare) e il ruolo del capitale fisso e del capitale circolante (merci-salario). La sua visione si sviluppa a partire dalle idee di Thomas Malthus e Adam Smith, ma introduce importanti novità per spiegare la dinamica della crescita economica e le sue limitazioni.
Cosa teorizza Karl Marx?
La teoria della crescita economica di Karl Marx si basa su concetti centrali come l’accumulazione di capitale, l’equilibrio instabile tra settori produttivi e i cicli economici. Vediamo i punti fondamentali della sua analisi.
Cosa intende con accumulazione di capitale?
Marx parte dall’idea che i capitalisti puntino a massimizzare i propri profitti, sfruttando il lavoro dei dipendenti. Il profitto nasce dalla differenza tra il valore del lavoro incorporato nei beni prodotti e il salario pagato ai lavoratori.
Poiché il valore del lavoro supera lo stipendio, questa differenza rappresenta il plusvalore, cioè la fonte del profitto per i capitalisti.
I capitalisti, però, non consumano tutto il loro profitto: una parte viene reinvestita per espandere la produzione e generare crescita economica.
Cosa si intende con equilibrio instabile tra i mercati?
Marx distingue l’economia in due settori principali:
* Settore dei beni di consumo: produce beni destinati al consumo diretto.
* Settore dei beni capitali: produce macchinari e strumenti necessari per la produzione.
Questo equilibrio è casuale e non esistono meccanismi automatici che lo garantiscano: se uno dei due settori produce più di quanto l’altro riesca ad assorbire, si crea uno squilibrio
Quali sono i due cicli economici?
L’economia alterna fasi di:
* Espansione: investimenti in capitale e nuove assunzioni.
* Recessione: crisi dovuta a sovrapproduzione, licenziamenti e riduzione della domanda.
Cosa ipotizza Schumpeter?
La teoria della crescita economica di Joseph A. Schumpeter si distingue per l’importanza attribuita alle innovazioni di rottura e al ruolo dell’imprenditore innovatore.
Cosa sono le innovazioni di rottura?
Il principale motore della crescita economica non è solo l’accumulazione di capitale (come per Marx), ma soprattutto l’innovazione. Le innovazioni di rottura possono riguardare:
-Nuovi prodotti che creano mercati inesistenti.
-Nuovi processi produttivi che trasformano radicalmente il modo di produrre.
Qual è il ciclo dell’innovazione?
Questo meccanismo ciclico di innovazione → crescita → crisi → nuova innovazione è alla base del cosiddetto “distruzione creatrice”, secondo cui le innovazioni distruggono i vecchi modelli produttivi per far emergere nuovi e più efficienti processi e prodotti.
Come incentivare l’innovazione?
La possibilità per l’imprenditore innovativo di ottenere profitti straordinari è essenziale per incentivare l’innovazione.
* Strutture di mercato come il monopolio e l’oligopolio non sono viste negativamente, ma come strumenti utili per garantire che l’innovatore possa trarre vantaggio economico dal proprio investimento.
* Le istituzioni (ad esempio, attraverso i brevetti) devono quindi proteggere temporaneamente queste posizioni privilegiate, in modo che l’innovatore possa recuperare i costi sostenuti.
Quali sono le differenze da Marx e Schumpeter?
Motore della crescita: Per Marx, la crescita economica si basa sull’accumulazione di capitale fisso, ovvero impianti e macchinari che aumentano la produttività. Per Schumpeter, invece, il principale fattore di crescita è l’innovazione di rottura, ovvero l’introduzione di nuovi prodotti o processi produttivi.
* Protagonista del cambiamento: In Marx il soggetto chiave è il capitalista, che investe in macchinari per aumentare il profitto. In Schumpeter il ruolo centrale è affidato all’imprenditore innovativo, colui che introduce l’innovazione e avvia una nuova fase di espansione economica.
* Ruolo del lavoro: Secondo Marx, la crescita porta a una crescente sostituzione del lavoro con il capitale, causando un aumento strutturale della disoccupazione. Per Schumpeter, invece, le innovazioni inizialmente generano aumento dell’occupazione e dei salari, seguiti però da una fase recessiva in cui la disoccupazione torna a salire.
- Destino del capitalismo: Marx prevede che il capitalismo collasserà a causa della crescente consapevolezza dello sfruttamento da parte della classe operaia, che porterà a una rivoluzione proletaria. Schumpeter, invece, ritiene che il sistema capitalista si estinguerà gradualmente a causa della progressiva erosione dei profitti, che scoraggerà gli imprenditori dall’investire in nuove innovazioni, portando il sistema verso un lento auto-declino.
- Ciclo economico: Entrambi riconoscono che il capitalismo è caratterizzato da fasi cicliche di espansione e recessione. Tuttavia, per Marx queste oscillazioni derivano da squilibri strutturali tra settori economici, mentre per Schumpeter sono strettamente legate al ciclo di vita delle innovazioni.
Recap
Accumulo di capitale: 1. La crescita economica dipende dall’accumulo di capitale, finanziato dal risparmio. Tuttavia, un eccesso di risparmio può ridurre i consumi e rallentare la crescita.
2. Demografia:
- Teoria di Malthus: La crescita demografica potrebbe portare a carestie e al collasso economico, anche se l’innovazione tecnologica ha finora evitato questo scenario.
- Fenomeno inverso: Nelle economie sviluppate, la riduzione delle nascite porta all’invecchiamento della popolazione, creando nuove sfide economiche.
3. Trasferimento di lavoratori: Lo spostamento di forza lavoro dall’agricoltura all’industria ha favorito la crescita economica, poiché molti lavoratori agricoli avevano una produttività marginale nulla, mentre risultavano più produttivi nel settore industriale. Questo fenomeno è ancora oggi rilevante in Paesi come Cina e Vietnam.
- Fenomeno inverso: Nelle economie sviluppate, la riduzione delle nascite porta all’invecchiamento della popolazione, creando nuove sfide economiche.