Storia Flashcards
Preistoria
Con buona probabilità l’inizio degli studi zoologici risale agli albori della specie umana. La necessità della conoscenza dei tipi e delle abitudini delle potenziali prede e dei predatori era ovviamente fondamentale per la sopravvivenza.
numerose incisioni, sculture e disegni rupestri relativi agli animali
Età Antica
I primi studi di zoologia, come scienza fine a se stessa, si ritrovano negli scritti di Aristotele. Tra gli antichi zoologi va sicuramente ricordato Plinio il vecchio.
Aristotele
Egli produsse diversi testi in cui si occupava di caratteristiche generali degli animali della loro anatomia e fisiologia, nonché di classificazione (indirizzati verso il progresso medico, o per ottimizzare altre attività umane e tale rimarranno gli studi zoologici per i successivi 2000 anni). Tra i suoi studi piü si-gnificativi vi sono dati sullo sviluppo del pulcino, sull’accoppiamento dei pescecani e delle api. Nella “Historia animalium” palesemente espresso il pensiero di un passaggio graduale dagli esseri inanimati alle piante e, successivamente, agli animali. Secondo la sua visione tutto ciö sarebbe avvenuto seguendo un principio perfezionatore. A dimostrazione dei suoi argomenti, Aristotele citava i poriferi e i cordati inferiori (ascidie) che considerava organismi intermedi tra gli animali e le piante. Ciononostante, egli probabilmente credeva in una “scala degli esseri” che, dopo le trasformazioni, era divenuta statica e che rappresentava l’espressione di un disegno di una “mente divina”.
Plinio il vecchio
Le sue argomentazioni naturalistiche sono raccolte in un’opera di ben 37 volumi: “Historia naturalis”. Tramandò molte superstizioni popolari: ad esempio, attribuiva alla salamandra pezzata poteri speciali come la capacitå di spegnere le fiamme con il solo contatto, oppure di avvelenare l’acqua in cui si fosse bagnata; queste credenze, si sono consolidate negli anni, quindi ancora oggi opinione diffusa che I’animale sia estremamente velenoso.
Medioevo
E’ un periodo buio per gli studi zoologici: si studiano gli animali per insegnamenti morali o religiosi. Gli animali non sono trattati in maniera oggettiva e non ci sono autori che si sono distinti in campo zoologico.
Età moderna
Diversi esponenti tra cui Marcello Malpighi e Carolus Linnaeus
Leonardo da Vinci
età moderna
Leonardo effettuò dissezioni di mammiferi per capirne la fisiologia; confrontò le articolazioni della mano e del piede dell’uomo con quelle dei primati e gli orsi, notandone la similitudine. Si occupò anche di studiare la per-cezione sensoriale, giungendo alla conclusione che i felini hanno sensi molto piü sviluppati dell’uomo, cosi come i rapaci hanno una vista eccezionale. Profuse però maggiore impegno nello studio dei meccanismi del volo degli uccelli, degli insetti, dei pipistrelli e persino dei pesci rondine, al fine di progettare macchine volanti. Tra le intuizioni più brillanti, l’ipotesi che i fossili che si ritrovano sulle montagne si fossero originati in mare.
Ulisse Aldrovandi
età moderna
Fu titolare della prima cattedra di scienze na-turali a Bologna, studiò e descrisse un numero impressionante di animali. Fu, quindi, un naturalista enciclopedico e realizzatore di uno dei primi musei di storia naturale.
Galileo Galilei
età moderna
II 600 fu un periodo molto florido per le scienze in generale. I metodi e gli strumenti divennero pill raf-finati e consentirono una netta accelerazione del progresso scientifico, specialmente nel campo della fisiologia e dell’anatomia. Un notevole contributo fu dato da Galileo Galilei (1564-1642), che non fu uno zoologo, ma diede un impulso fondamentale allo sviluppo di tutte le scienze consolidando la sperimentazione come metodo di ricerca.
William Harvey
età moderna
Will
Jan Swammerdam
età moderna
Descrisse i globuli rossi e studiö attentamente le contrazioni muscolari conseguendo risultati notevoli. Fu il primo approccio microscopico allo studio delle strutture corporee.
Marcello Malpighi
età moderna
-R
Robert Hooke
età moderna
Ben noto per l’osservazione della cellula studiando il sughero al microscopio.
Francesco Redi
età moderna
Attaccò e confutò la teoria della generazione spon-tanea; una teoria sopravvissuta per almeno un millennio, secondo cui la vita potesse originarsi dalla materia inanimata. II celebre, quanto elementare esperimento di Redi, con cui impediva il contatto delle mosche con la carne, dimostrò che solo la deposizione delle uova poteva dar luogo all’originarsi delle larve. Questo non impedì la continuazione di crudeli esperimenti sulla generazione spontanea, come ad esempio quelli del Bellini, il quale torturava i cani per dimostrare che il dolore provocava la comparsa di “vermi” (nematodi) nell’intestino.
Charles Bonnet
età moderna
Scoprì la partenogenesi naturale, un fenomeno piuttosto diffuso in natura, per cui un uovo si attiva ed inizia lo sviluppo senza l’intervento dello spermatozoo.
Anthony Van Leeuwenhoek
età moderna
Un commerciante di stoffe appassionato di microscopi, ebbe il merito di scoprire un mondo totalmente nuovo, quello dei protozoi. Successivamente descrisse anche i batteri e gli spermatozoi.
John Ray
età moderna
Fu il primo ad applicare il concetto di specie agli organismi viventi ed ad evidenziare le variazioni all ‘interno di una stessa specie.
Carolus Linnaeus
età moderna
Sviluppò il sistema tassonomico e la nomenclatura binomia.
Età contemporanea
La storia contemporanea si fa partire dalla Rivoluzione francese (1789), ma alcuni storici la spostano più avanti: Congresso di Vienna (1815) o moti rivoluzionari (1848).
Fra gli esponenti ricordiamo Charles DarwiGn.