Stereoisomeria - capitolo 5 Flashcards

1
Q

Che cos’è una molecola chirale e cosa una achirale?

A

Chirale è la Molecola la cui immagine speculare non è sovrapponibile a quella originale. Non ha un piano di simmetria
Al contrario l’immagine speculare di una molecola achirale è identica e quindi sovrapponibile alla molecola di origine. La molecola ha un piano di simmetria

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Q

Enantiomeri definizione

A

Sono due molecole che formano una coppia di immagini speculari non sovrapponibili.

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3
Q

Definizione di centro stereogenico

A

Anche detto carbonio stereogenico, è un atomo di carbonio legato a 4 gruppi differenti.
Esso da origine a stoeroisomeri (composti che hanno la stessa sequenza di legame tra gli atomi, ma diverse disposizioni degli atomi nello spazio).

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4
Q

Definizione di piano di simmetria

A

Anche detto piano speculare, è un piano che taglia una molecola in modo tale che la metà che sta da una parte del piano sia l’esatta rifelssione della metà che sta dall’altra parte.

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5
Q

Cosa è la configurazione di un centro stereogemico?

A

La disposizione dei quattro gruppi legati al centro è detta configurazione.

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6
Q

Gli enantiomeri che tipo di isomeri sono?

A

Isomeri configurazionali ed hanno configuarzioni opposte

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7
Q

Per che cosa differiscono gli enantiomeri?

A

Per la disposizione dei gruppi legati al centro stereogenico

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8
Q

Secondo quale ordine vengono messi i gruppi legati al centro stereogenico?

A

Secondo l’ordine di priorità (da quello con maggior priorità a quello con minore)
La priorità è determinata dal numero atomico: maggior numero maggior priorità
Se gli stomi sono gli stessi si procede nel confronto della molecola fino alla prima differenza, che determinerà la priorità

… ( resto delle regole che se non ricordi vai a rivederti)

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9
Q

Che cos’è la luce piano polarizzata?

A

È luce data da un raggio di luce le cui onde oscillano su piani paralleli.

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10
Q

In quale caso un fascio di luce è in grado di attraversare due campioni di materiali polarizzatori?

A

Solo se gli assi di polarizzazione dei materiali sono allineati.

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11
Q

Rotazione osservata definizione

A

È l’angolo di cui l’analizzatore deve essere ruotato nell’esperimento
Esso è uguale al numero di gradi di cui la sostanza otticamente attiva ha fatto ruotare il piano della luce polarizzata.

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12
Q

Se l’analizzatore deve essere ruotato a destra, in senso orario, come viene chiamata la sostanza? Per la sinistra invece?

A

Destra: se la sostanza attiva è detta destrorotatoria
Sinistra: la sostanza è detta levorotatoria

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13
Q

Da cosa dipende la rotazine osservata di un campione di una sostanza otticamente attiva?

A

Dipende da:

  • struttura molecolare
  • numero di molecole della sostanza
  • lunghezza del tubo
  • lunghezza d’onda della luce polarizzata
  • temperatura
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14
Q

Com’è definita la rotazione specifica (alfa) ?

A

Alfa / (l x c)
dove:
l = lunghezza del tubo
c = concentrazione in grammi pe millilitro

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15
Q

Quando la luce piano polarizzata attraversa una molecola tra cosa si ha interazione?

A

Tra la luce e gli elettroni della molecola

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16
Q

Cosa succede ad un raggio di luce che passa attraverso molecole achirali, è perché?

A

In questo caso, per ogni molecola di una data conformazione che ruota il piano della luce polarizzata in una data direzione, esisterà sempre un’altra molecola, di conformazione speculare, che ruoterà il piano di conformazione di un angolo uguale, in senso opposto. Gli effetti si annulleranno reciprocamente.
Il raggio di luce che passa attraverso le molecole achirali non subisce una variazione netta del piano di polarizzazione. Le molecole achirali sono otticamente inattive

17
Q

Che effetto hanno invece le molecole chirali sui raggi di luce polarizzata?

A

La miscela 50:50 di due enantiomeri non ruota il piano di polarizzazione (gli effetti si annullano reciprocamente)
I singoli enantiomeri di molecole chirali sono otticamente attivi. Quindi, la rotazione del piano della luce polarizzata, provocata dalla molecola, non è annullata da quella di un’altra molecola e il raggio di luce, nell’attraversare il campione, subisce una variazione del piano di polarizzazione.

18
Q

Sostanze otticamente attive definizione

A

Sostanze che provocano una rotazione del piano della luce polarizzata

19
Q

Definizione di sostanze otticamente inattive

A

Sostanze che lasciano inalterata la luce polarizzata

20
Q

La rotazione specifica di una sostanza otticamente attiva, che tipo di proprietà è?

A

È una proprietà fisica caratteristica della sostanza (come la Tb o Tf)

21
Q

Per cosa differiscono gli enantiomeri? Fai un esempio

A

Essi sono composti identici per tutte le proprietà eccetto per la chiralità. Pertanto sono diversi solo in quelle proprietà che sono anch’esse chirali.
Ad esempio la direzione della rotazione che essi provocano sulla luce piano polarizzata (senso orario o antiorario).
Il numero di gradi però non è una proprietà chirale, quindi hanno rotazioni specifiche uguali ma di segno opposto. Solo la direzione della rotazione è una prop. chirale

22
Q

Quand’è che la chiralità di un oggetto assume rilevanza?

A

Questa è rilevante solo quando l’oggetto interagisce con un altro oggetto chirale

23
Q

Cosa hanno in comune gli enantiomeri?

A

Essi hanno proprietà achirali identiche. Ovvero Tb, Tf, densità…

24
Q

Come si disegna la proiezione di fischer di una molecola?

A

Nel segmento orizzontale si mettono i due gruppi che rispetto al piano vengono in avanti, in direzione di chi legge.
Nel segmento verticale si mettono i gruppi che stanno sotto al piano della pagina.

25
Q

Nelle rappresentazioni steriche cosa è la mossa piu facile da fare per ottenere un enantiomero?

A

Scambiare due gruppi qualsiasi

26
Q

Definizione di diastereoisomeri

A

Stereoisomeri che non sono uno l’immagine speculare dell’altro.
Hanno la stessa configurazione in uno o più centri stereogenici ma diversa nei centri stereogenici restanti.

27
Q

Differenza tra enantiomeri e diastereoisomeri

A

Gli enantiomeri differiscono tra loro solo per le proprietà chirali (tb, tf,.. restano uguali), essi quindi non possono essere separati con metodi fisici che dipendono da proprietà achirali.
I diastereoisomeri invece, non essendo speculari, differiscono in tutte le loro proprietà, essi sono sostanze chimiche completamente diverse.

28
Q

Come si trova il massimo di forme stereoisomere di una molecola? E come il numero di coppie di enantiomeri?

A

Con n = n centri stereogenici diversi
2n è il numero di forme stereoisomere alla molecola
Ci saranno al massimo 2
n / 2 coppie di enantiomeri

29
Q

Che cos’è un composto meso?

A

È un diastereoisomero achirale di un composto con più centri stereoigenici.

30
Q

Con quali tecniche è possibile separare tra loro isomeri configurazionali (cis/trans..)

A

Sono separabili con le comuni tecniche achirali quali la distillazione o la cristallizzazione.

31
Q

Come vengono separati due molecole tra loro conformeri?

A

Es (etano sfalsato ed eclissato)

Essi si interconvertono così velocemente per rotazione dei legami da non poter essere separati

32
Q

Che cos’è una miscela racemica?

A

È una miscela 50 : 50 otticamente inattiva di due enantiomeri

33
Q

Cosa succede quando da reagenti achirali si ottengono prodotti chirali?

A

Si formano entrambi gli enantiomeri in quantità uguali e con la stessa velocità

34
Q

Cosa succede quando un composto chirale reagisce con un composto achirale e si forma un nuovo centro stereogenico?

A

La reazione fornisce dei diastereomeri con velocità disuguali e in quantità disuguali.
(Il nuovo centro stereogenico potrà essere S o R).

35
Q

Che cos’è la risoluzione?

A

È il processo di separazione di una miscela racemica nei due enantiomeri.

36
Q

Come è possibile risolvere una miscela racemica nei suoi componenti?

A

Un metodo consiste nel convertire i due enantiomeri in una coppia di diastereomeri, separare i diastereomeri e trasformarli nuovamente negli enantiomeri.

37
Q

Come si fa a separare due enantiomeri? Esempio concreto

A

Bisogna farli reagire con un reagente chirale. Otterremo così una coppia di diastereomeri che (avendo tutte proprietà diverse) sono separabili con metodi fisici ordinari. A questo punto bisogna farli reagire in modo da recuperare il reagente chirale e ottenere separatamente i due enantiomeri.