SOCIOLOGIA Flashcards

1
Q

SOCIOLOGIA

A

La sociologia è la scienza che studia la società, le relazioni sociali, le strutture e i processi che influenzano il comportamento degli individui e dei gruppi. Analizza fenomeni come le istituzioni, le classi sociali, i valori culturali, e l’interazione tra le persone all’interno di diversi contesti sociali.

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2
Q

FERDINAND TÖNNIES

A

Ferdinand Tönnies (1855-1936) è stato un sociologo e filosofo tedesco, noto per le sue teorie sulle forme di socialità. Nato a Oldenburg, studiò a Kiel e Giessen. Tönnies è famoso per aver introdotto i concetti di Gemeinschaft (comunità) e Gesellschaft (società) nella sua opera principale, “Gemeinschaft und Gesellschaft” (1887).

Nella sua teoria, la Gemeinschaft rappresenta relazioni sociali intime e personali, tipiche delle piccole comunità tradizionali, mentre la Gesellschaft si riferisce a relazioni più formali e impersonali, caratterizzanti le società moderne. Tönnies sostenne che la transizione dalla Gemeinschaft alla Gesellschaft avesse implicazioni significative per la vita sociale e per le dinamiche relazionali. Le sue idee hanno influenzato profondamente la sociologia e le scienze sociali, contribuendo alla comprensione delle trasformazioni sociali nel contesto della modernizzazione. Tönnies morì nel 1936, lasciando un’importante eredità nel campo della sociologia.

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3
Q

Auguste Comte

A

Auguste Comte (1798-1857) è un filosofo francese considerato il fondatore della sociologia e il padre del positivismo. Nacque a Montpellier e studiò a Parigi, dove fu influenzato da pensatori come Saint-Simon. Comte propose di applicare i metodi scientifici allo studio della società, sostenendo che la sociologia dovesse essere una disciplina distinta, in grado di analizzare le leggi che governano il comportamento sociale. Le sue opere principali includono il “Corso di filosofia positiva”, in cui delineò la sua visione della gerarchia delle scienze e l’importanza della ricerca empirica. Comte sviluppò anche il concetto di “religione della umanità”, auspicando una nuova forma di unità sociale e morale. Morì nel 1857, lasciando un’eredità duratura nella sociologia e nella filosofia.

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4
Q

MONISMO METODOLOGICO

A

Il monismo metodologico è un approccio teorico che propone l’idea che le scienze sociali e naturali possano essere studiate utilizzando metodi di ricerca simili o addirittura identici. Questo concetto sostiene che esista un’unica realtà che può essere analizzata attraverso un’unica metodologia, indipendentemente dal fatto che si tratti di fenomeni sociali, psicologici o naturali.

In particolare, il monismo metodologico si contrappone a posizioni pluraliste, che affermano l’esistenza di diversi metodi di ricerca a seconda del campo di studio. I sostenitori del monismo metodologico ritengono che applicare gli stessi principi scientifici a diverse discipline possa portare a una maggiore comprensione dei fenomeni complessi, favorendo l’integrazione delle conoscenze. Questo approccio è associato a pensatori come Auguste Comte e, in parte, a Ferdinand Tönnies, che cercavano di stabilire una base scientifica per la sociologia.

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5
Q

FISICA SOCIALE

A

La fisica sociale è un concetto sviluppato nel XIX secolo, principalmente da Auguste Comte, che mira a applicare i metodi e i principi della fisica alle scienze sociali. Comte sosteneva che, come la fisica studia le leggi che governano il comportamento della materia e dell’energia, così la fisica sociale dovrebbe analizzare le leggi che regolano le interazioni e i comportamenti sociali.

Questo approccio si proponeva di identificare regolarità e schemi nei fenomeni sociali, simili a quelli studiati nelle scienze naturali. Sebbene il termine “fisica sociale” non sia ampiamente utilizzato oggi, l’idea di un’applicazione scientifica ai fenomeni sociali ha influenzato lo sviluppo della sociologia e delle scienze sociali nel loro complesso. La fisica sociale ha anche contribuito a promuovere l’idea che le scienze sociali potessero raggiungere un grado di rigorosità e sistematicità simile a quello delle scienze naturali.

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6
Q

STATICA SOCIALE

A

Si riferisce allo studio delle strutture sociali, delle istituzioni e delle relazioni che esistono in un dato momento. La statica sociale si concentra sulla stabilità, l’ordine e le interazioni tra le parti costitutive della società, come la famiglia, la religione, il governo e l’economia. In questo contesto, l’obiettivo è comprendere come le diverse componenti della società interagiscono tra loro per mantenere un equilibrio e una coesione sociale.

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7
Q

DINAMICA SOCIALE

A

si occupa dei cambiamenti, delle trasformazioni e delle evoluzioni che avvengono nel tempo all’interno delle società. Questo approccio analizza le forze sociali, culturali ed economiche che influenzano lo sviluppo e il cambiamento sociale, come l’innovazione, il progresso e le crisi. La dinamica sociale è essenziale per comprendere come le società si adattano e si trasformano in risposta a fattori interni ed esterni.

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8
Q

MARX

A

Karl Marx (1818-1883) è stato un filosofo, economista e sociologo tedesco, noto per essere uno dei fondatori del socialismo scientifico e per la sua critica al capitalismo. Nato a Treviri, studiò legge e filosofia a Bonn e Berlino.

Marx è famoso per le sue opere fondamentali, tra cui il “Manifesto del Partito Comunista” (1848), scritto insieme a Friedrich Engels, e “Il Capitale” (1867), dove analizza le dinamiche economiche del capitalismo e il concetto di plusvalore. La sua analisi del conflitto di classe e la teoria della storia come risultato di lotte tra diverse classi sociali hanno influenzato profondamente la teoria sociale, la politica e l’economia.

Marx trascorse gran parte della sua vita in esilio, vivendo a Parigi e a Londra, dove interagì con vari movimenti politici. La sua opera ha ispirato una vasta gamma di movimenti socialisti e comunisti nel mondo. Morì a Londra nel 1883, lasciando un’eredità duratura che continua a influenzare il pensiero critico e le lotte sociali contemporanee.

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9
Q

CLASSE SOCIALE

A

La classe sociale è un insieme di individui che condividono simili posizioni economiche, sociali e culturali all’interno di una società. Le classi sociali si distinguono generalmente in base a fattori come il reddito, il patrimonio, il livello di istruzione, la professione e lo status sociale. Le principali classi sociali includono la classe alta, la classe media e la classe lavoratrice. La teoria delle classi sociali è fondamentale per comprendere le dinamiche di potere, le disuguaglianze e i conflitti all’interno della società.

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10
Q

IL MANIFESTO DEP PARTITO COMUNISTA

A

Il “Manifesto del Partito Comunista”, pubblicato nel 1848 da Karl Marx e Friedrich Engels, è un testo fondamentale della teoria comunista e un’importante opera politica. Il manifesto inizia con la famosa affermazione “Un fantasma si aggira per l’Europa: il fantasma del comunismo” e analizza la lotta di classe come motore della storia.

In esso, Marx ed Engels descrivono la società capitalista come divisa tra due classi principali: la borghesia, che detiene i mezzi di produzione, e il proletariato, i lavoratori che vendono la loro forza lavoro. Gli autori sostengono che il proletariato deve unirsi per rovesciare il sistema capitalistico e instaurare una società senza classi, in cui i mezzi di produzione siano di proprietà comune.

Il manifesto non solo delinea le teorie di Marx e Engels sul comunismo, ma funge anche da appello all’azione per i lavoratori di tutto il mondo, invitandoli a combattere per i loro diritti e liberarsi dallo sfruttamento. Il testo ha avuto un’enorme influenza sui movimenti politici e sociali successivi, contribuendo a ispirare la rivoluzione russa e altre lotte per il socialismo nel XX secolo.

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11
Q

COMUNISMO

A

Il comunismo è un sistema politico, economico e sociale che mira alla creazione di una società senza classi in cui i mezzi di produzione (come fabbriche e terreni) siano di proprietà collettiva e gestiti democraticamente. Le idee comuniste si basano sulla teoria di Karl Marx e Friedrich Engels, secondo cui la storia è caratterizzata dalla lotta di classe e dal conflitto tra il proletariato (lavoratori) e la borghesia (capitalisti).

Il comunismo si propone di abolire la proprietà privata dei mezzi di produzione, sostenendo che ciò porta a disuguaglianze e sfruttamento. In una società comunista, il lavoro è organizzato secondo le necessità della comunità, e i beni vengono distribuiti in base ai bisogni di ciascuno, piuttosto che secondo il profitto.

Il movimento comunista ha preso forma nel XIX secolo, influenzando profondamente eventi storici come la Rivoluzione Russa del 1917 e l’istituzione di stati comunisti in vari paesi del XX secolo, tra cui l’Unione Sovietica, la Cina e Cuba. Tuttavia, l’applicazione del comunismo ha spesso suscitato dibattiti e critiche, in particolare riguardo alla mancanza di libertà politica, alla repressione e ai fallimenti economici in alcuni dei paesi che hanno adottato questo sistema. Nonostante le critiche, le idee comuniste continuano a influenzare i movimenti sociali e politici in tutto il mondo.

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12
Q

IDEOLOGIA

A

L’ideologia è un insieme di idee, valori e principi che guidano il comportamento e le opinioni di un individuo o di un gruppo. Le ideologie possono riguardare vari aspetti della vita, come la politica, l’economia, la cultura e la società, e servono a fornire una visione del mondo, giustificare azioni e orientare decisioni. Esse possono essere esplicite, come nei programmi politici, o implicite, influenzando la percezione e l’interpretazione della realtà.

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13
Q

IDEOLOGIA PER MARX

A

Per Karl Marx, l’ideologia ha un significato specifico legato alla sua analisi delle dinamiche sociali ed economiche. Marx considerava l’ideologia come un sistema di idee che riflette e giustifica gli interessi delle classi dominanti. Secondo lui, le idee dominanti in una società sono quelle della classe dominante, che utilizza l’ideologia per mantenere il potere e legittimare le disuguaglianze sociali.

Marx sosteneva che l’ideologia nasconde le reali condizioni di vita e le relazioni di potere, creando una “falsa coscienza” tra le classi subordinate. Questa falsa coscienza impedisce ai lavoratori di riconoscere il loro sfruttamento e di unirsi per combattere contro le ingiustizie del sistema capitalistico.

In sintesi, per Marx, l’ideologia non è solo un insieme di idee, ma uno strumento di controllo sociale che perpetua le disuguaglianze e ostacola il progresso verso una società senza classi.

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14
Q

COSCIENZA DI CLASSE

A

si riferisce alla consapevolezza e alla comprensione che un gruppo sociale ha della propria posizione all’interno delle strutture di classe e delle dinamiche di potere. Essa implica un riconoscimento condiviso delle condizioni economiche, sociali e politiche che caratterizzano la vita di una particolare classe, e la capacità di agire collettivamente per perseguire interessi comuni.

Secondo Marx, la coscienza di classe è fondamentale per la mobilitazione del proletariato (la classe lavoratrice) contro la borghesia (la classe capitalista). Una forte coscienza di classe può portare a un senso di unità e solidarietà tra i membri di una classe, stimolando l’azione collettiva e la lotta per i diritti e le condizioni migliori.

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15
Q

DURKHEIM

A

Émile Durkheim (1858-1917) è stato un sociologo francese, considerato uno dei fondatori della sociologia moderna. Nato a Épinal, studiò filosofia e sociologia a Strasburgo e successivamente a Berlino.

Durkheim è noto per il suo approccio scientifico allo studio della società e per aver stabilito la sociologia come disciplina accademica. La sua opera più influente, “La Division du travail social” (1893), esplora come la specializzazione del lavoro contribuisca alla coesione sociale. Altro lavoro significativo è “Le Suicide” (1897), in cui analizza il suicidio come fenomeno sociale, evidenziando come fattori sociali e culturali influenzino il comportamento individuale. Ha fondato la prima rivista di sociologia, “L’Année Sociologique”, e ha promosso l’idea che la sociologia dovesse studiare le “fatti sociali” come fenomeni oggettivi. Durkheim morì nel 1917, lasciando un’importante eredità nel campo delle scienze sociali e influenzando profondamente la sociologia contemporanea.

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16
Q

SOLIDARIETÀ MECCANICA

A

per descrivere il tipo di coesione sociale tipico delle società tradizionali e omogenee. Questo tipo di solidarietà si basa sulla somiglianza tra gli individui, che condividono valori, credenze e norme comuni, e su un forte senso di appartenenza a una comunità.

Nelle società con solidarietà meccanica, le relazioni sociali tendono ad essere semplici e dirette, e i legami tra le persone sono caratterizzati da una forte interdipendenza. La conformità alle norme sociali è elevata, e il comportamento deviante è frequentemente sanzionato dalla comunità.

17
Q

SOLIDARIETÀ ORGANICA

A

si sviluppa nelle società moderne e complesse, dove la coesione sociale deriva dalla diversità e dalla specializzazione delle funzioni. Nella solidarietà organica, gli individui sono legati da relazioni di interdipendenza, dovute alla divisione del lavoro e alla necessità di cooperazione per il funzionamento della società.

18
Q

WEBER

A

Max Weber (1864-1920) è stato un sociologo, economista e filosofo tedesco, considerato uno dei fondatori della sociologia moderna. Nato a Erfurt, studiò legge, economia e storia all’Università di Berlino. Weber è noto per i suoi contributi alla sociologia, all’economia e alla scienza sociale in generale.

La sua opera più influente è “L’etica protestante e lo spirito del capitalismo” (1905), in cui analizza il legame tra le credenze religiose, in particolare il protestantesimo, e lo sviluppo del capitalismo moderno. Weber sviluppò il concetto di “azione sociale”, enfatizzando l’importanza del significato soggettivo che gli individui attribuiscono alle proprie azioni.

Altri importanti contributi includono le sue riflessioni sulla burocrazia, l’autorità e la legittimità, e il suo metodo di ricerca qualitativo e interpretativo. Weber ha anche trattato temi come la razionalizzazione e la disincantamento della società moderna.

Durante la sua vita, Weber ha insegnato in diverse università e ha partecipato attivamente alla vita politica e culturale della Germania. Morì nel 1920 a Monaco di Baviera, lasciando un’eredità duratura nel campo delle scienze sociali e influenzando profondamente la sociologia, l’economia e la scienza politica.

19
Q

AZIONI SOCIALI

A

sono comportamenti umani che hanno un significato soggettivo e sono orientati verso gli altri. Weber distingue tra diversi tipi di azioni sociali, basandosi sul significato che gli individui attribuiscono alle loro azioni e sulle motivazioni che le guidano.

sostiene che l’analisi delle azioni sociali deve considerare il significato soggettivo attribuito dagli attori sociali, in modo da comprendere il contesto culturale e sociale in cui si svolgono.

20
Q

TIPO IDEALE

A

Un tipo ideale è una costruzione teorica, un modello concettuale che rappresenta una sintesi di caratteristiche, tratti e comportamenti che si possono osservare nella realtà sociale, ma non necessariamente in tutte le sue manifestazioni. Non si tratta di una descrizione perfetta della realtà, ma piuttosto di un punto di riferimento utile per l’analisi e la comprensione dei fenomeni sociali.