PSICOLOGIA Flashcards
CHI SONO I PADRI FONDATORI DELLA PSICOLOGIA SCIENTIFICA?
James e Wundt nel 1879.
CHE TIPOLOGIE DI METODO UTILIZZA LA PSICOLOGIA? SPIEGALO. QUALE INVECE NON UTILIZZA?
La psicologia si fonda su teorie scientifiche anziché ingenue, poiché quest’ultime sono teorie che costruiamo nella vita quotidiana per spiegare ciò che accade nell’ambiente attorno a noi, ma non sono affidabili perché non sono verificabili con il metodo scientifico.
Di conseguenza, la psicologia utilizza il metodo scientifico perché applica il metodo sperimentale allo studio del comportamento e dei processi mentali.
COME FUNZIONA IL METODO SPERIMENTALE?
Il metodo sperimentale prevede l’esecuzione di un esperimento per studiare la relazione tra due o più variabili. La variabile è una proprietà di un evento che varia e le cui variazioni possono essere misurate, assegnando così un valore numerico.
Esistono due tipi di variabile: quella indipendente è controllata dallo sperimentatore, mentre quella dipendente è misurato dallo sperimentatore.
CHE COSA SONO GLI STUDI CORRELAZIONALI?
Negli studi correlazionali viene studiata la relazione tra due o più variabili ma, a differenza degli studi scientifici, le variabili non possono essere manipolate dallo sperimentatore.
COME SI STRUTTURA LA CATENA PSICOFISICA DELLA VISIONE?
La catena psicofisica della visione è il modo in cui un individuo percepisce un oggetto esterno. Essa si struttura in diversi passaggi:
1. La luce riflessa dall’oggetto arriva all’occhio dello sperimentatore
2. Forma un’immagine sulla retina
3. Genera impulsi elettrici nei recettori
4. Gli impulsi viaggiano tramite fibre nervose
5. Arrivano al cervello
6. Vengono elaborati
7. L’osservatore percepisce l’oggetto
QUALI SONO LE ETICHETTE A CUI CORRISPONDE OGNI PASSAGGIO?
Ad ogni passaggio della catena psicofisica corrisponde una precisa etichetta:
- Stimolo distale = l’oggetto esiste indipendentemente dall’osservatore
- Stimolo prossimale = immagine catturabile in un punto di vista
- Sensazione = registrazione parziale dello stimolo prossimale
- Percezione = organizzazione delle sensazioni degli stimoli distali
- Riconoscimento = l’osservatore riconosce l’oggetto
SPIEGA LA PERCEZIONE PER IL RICONOSCIMENTO
La percezione per il riconoscimento serve per creare un modello interno degli oggetti e degli eventi del mondo, per fare questo si utilizza la via visiva ventrale. Lo stimolo sensoriale viene trasformato per creare rappresentazioni sempre più stabili e astratte in un sistema di riferimento indipendentemente dall’osservazione.
SPIEGA LA PERCEZIONE PER L’AZIONE
Serve per guidare e controllare le azioni che un organismo compie sugli oggetti che lo circondano e per fare questo si utilizza la via visiva dorsale. In questo caso le informazioni visive vengono analizzate privilegiando i sistemi di riferimento riferiti al corpo dell’agente. L’obiettivo è quello di guidare i movimenti.
COSA SUCCEDE SE AVVIENE UNA LESIONE DELLA VIA VISIVA VENTRALE?
Se è presente una lesione della via visiva ventrale, nell’individuo avviene una agnosia visiva, ovvero viene danneggiato il giudizio percettivo ma resta normale il controllo visuo-motorio.
COSA SUCCEDE SE AVVIENE UNA LESIONE DELLA VIA VISIVA DORSALE?
Se è presente una lesione della via visiva dorsale, nell’individuo avviene una atassia ottica, ovvero è danneggiato il controllo visuo-motorio ma resta normale il giudizio percettivo.
CHE COS’È L’ATTENZIONE?
L’attenzione è una funzione mentale che ci permette di essere consapevoli di un evento o una serie di eventi. Consiste nel controllo, nell’orientamento e nella selezione dell’individuo di una o più forme di attività. L’attenzione svolge due funzioni principali: mettere in evidenza determinate informazioni e allo stesso tempo escluderne delle altre, per non essere sommersi da una marea di stimoli.
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DELL’ATTENZIONE CHE INDIVIDUA JAMES?
James individua nell’attenzione due caratteristiche principali: la focalizzazione è un processo per decidere quale stimolo prendere in considerazione; la concentrazione, invece, è uno sforzo cognitivo per mantenere l’attenzione focalizzata su uno stimolo.
CHE COS’È L’ATTENZIONE SELETTIVA?
L’attenzione selettiva è la capacità di selezionare una o più fonti della stimolazione in presenza di informazioni in competizione tra loro. È, quindi, la capacità di concentrarsi sull’oggetto che ci interessa e di elaborare le informazioni rilevanti per gli scopi che perseguiamo.
CHE COS’È L’ATTENZIONE DIVISA?
L’attenzione divisa è la capacità di mantenere la l’attenzione contemporaneamente a più stimoli. Dipende dalla difficoltà del compito e dalle risorse attentive che una persona possiede: tanto più un compito che svolgiamo è automatico, tanto più richiede meno risorse attentive.
CHE COS’È L’ATTENZIONE SOSTENUTA?
L’attenzione sostenuta è la capacità di mantenere un adeguato livello attentivo per compiti prolungati nel tempo.
CHE COS’È IL SONNO?
Il sonno è uno stato dell’organismo caratterizzato da una riduzione del livello di coscienza e da una ridotta reattività agli stimoli ambientali.
QUALI SONO LE FASI DEL SONNO NON REM?
Stadio 1: le onde cerebrali rilevate dall’ECG sono meno regolari e ridotte in ampiezza
Stadio 2: caratterizzato dalla comparsa e dei fusi e da una ascesa e discesa rapida di tutto l’ECG
Stadio 3 e 4: caratterizzati da onde lente e meno frequenti.
In questa fase i movimenti degli occhi sono assenti, il battito cardiaco rallenta e anche la respirazione e i muscoli sono rilassati.
COSA SUCCEDE DURANTE IL SONNO REM?
Dopo che una persona rimane addormentata per più di un’ora, si attiva la fase del sonno REM in cui l’ECG risulta molto attivo. L’individuo è completamente paralizzato, tranne il cuore, il diaframma, i muscoli degli occhi e quelli lisci. Questa fase è detta paradosso poiché led onde cerebrali sono simili a quelli di un individuo in stato di veglia.
CHE COS’È LA MEMORIA?
La memoria è uno strumento per affrontare la complessità dell’ambiente esterno. È caratterizzata da aspetti temporali, perché può far supporre che nel nostro cervello esista un magazzino dove vengono contenute tutte le nostre esperienze. In realtà, non è qualcosa di statico, ma è in costante lavoro per guidare i nostri movimenti e le nostre azioni, i quali non potrebbero esistere senza memoria.
Essa permette di collegare eventi del passato con comportamenti del presente e per una pianificazione del futuro.
Possiamo ricordare solo una quantità limitata di informazioni, infatti quello che viene immagazzinato in memoria è una selezione di ciò che ci ha colpiti di più.
QUALI SONO I MECCANISMI MNESTICI?
Codifica, ritenzione e recupero.