percezione Flashcards
Che cos’è la percezione?
È un processo cognitivo attraverso il quale otteniamo informazioni sull’ambiente a partire da stimolazioni sensoriali.
La percezione ci permette di guidare le azioni in base alle informazioni ricevute.
Quali sono i passaggi del processo percettivo?
- L’ambiente manda informazioni ai nostri organi sensoriali
- Le informazioni vengono rielaborate dalle specifiche aree sensoriali nel cervello
- Le informazioni sono convertite in percezioni
- Infine, si genera un’azione efficace in risposta all’ambiente.
Questo processo coinvolge la trasformazione delle sensazioni in esperienze psicologiche soggettive.
Che cosa rappresenta lo stimolo distale?
È l’oggetto presente nella realtà con caratteristiche fisiche misurabili, indipendenti dall’osservatore.
Gli stimoli distali sono oggetti nel nostro ambiente che emettono energia.
Che cos’è lo stimolo prossimale?
È l’energia che attiva gli organi di senso e varia in base a fattori come illuminazione e posizione relativa.
Ad esempio, nella visione, gli oggetti riflettono la luce che attiva i fotorecettori.
Cosa rappresenta il percetto?
È il prodotto dell’elaborazione delle informazioni, non una copia fedele della realtà fisica.
Il percetto è una rappresentazione mentale soggettiva dello stimolo prossimale.
Chi ha formulato i principi di psicologia della forma?
Koffka nel 1935.
Koffka ha sottolineato che la nostra percezione dell’ambiente dipende dalle esperienze e dai sensi.
Qual è il ruolo degli organi di senso nel processo percettivo?
Catturano l’energia e le stimolazioni nell’ambiente, attivando i recettori che portano a risposte fisiologiche.
Queste risposte sono le sensazioni grezze prima di essere rielaborate.
problema ottica inversa
quando guardiamo una tazza vediamo solo una parte di essa, il nostro cervello deve indovinare la forma completa della tazza basandosi su quello che vede la tazza di sta in un oggetto solido esteso in tre dimensioni spaziali dotato di forma e grandezza.sulla retina non solo la tridimensionalità va persa ma anche la forma e la grandezza danno perse perché la proiezione della tazza sulla superficie retinica dipende da molti parametri
I nostri sistemi percettivi cosa conoscono ? e qual’è il primo problema ?
non conoscono direttamente le proprietà dello stimolo distale ma devono ricostruirle a partire dall’informazione disponibile. Primo problema la proiezione bidimensionale sulla retina
una singola immagine retinica a quante configurazioni può corrispondere? E lo stimolo prossimale?
Una singola immagine etnica può corrispondere a infinite configurazioni nel mondo 3d.ci sono molte possibili in realtà che potrebbero produrre la stessa immagine sulla retina.lo stesso stimolo prossimale può derivare da diversi stimoli distali: diversi stimoli distali possono infatti proiettare la stessa immagine sulla retina
lo stimolo prossimale perde qualcosa?
Lo stimolo prossimale perde qualcosa dato che non è la coppia della realtà, due elementi condividono la stessa forma inclinazione la stessa luminosità sulla nostra retina è uguale l’immagine
il processo percettivo quindi cosa deve risolvere?
il processo percettivo deve risolvere alcuni problemi ovvero poiché la nostra immagine retinica della realtà è semplificata alcune caratteristiche degli oggetti si perdono
come percepiamo il mondo in maniera stabile indipendente da questi problemi che abbiamo visto come facciamo a superarli?
Le caratteristiche stabili di un oggetto devono essere mantenute nel concetto grazie alla costanza percettiva: processo che corregge il più possibile l’indeterminazione ottica
Com’è possibile passare da un mondo esterno stabile e da un’esperienza fenomenica altrettanto stabile?
Due possibili approcci: bottom Up processo puramente guidato dai dati sensoriali guidato dai dati che ci arrivano dal mondo reale. Top Down processo modulato da conoscenze pregresse e o dall’esperienza
Esempio flusso ottico
passeggeri di un’auto, paesaggio sembra muoversi
elementi corrispondenti al flusso ottico
Elementi più vicini sembrano muoversi più velocemente rispetto a quelli lontani, gli elementi ai lati del campo visivo sembrano muoversi più velocemente rispetto a quelli al centro, tutto sembra fluire dove uno si sta dirigendo cioè punto di espansione, io percepisco un movimento quindi crea una percezione di movimenti ma la realtà non è di movimento
teoria gibson
secondo lui non c’è bisogno di un’elaborazione cognitiva complessa per intraprendere queste informazioni perché è l’ambiente stesso a guidare l’elaborazione del concetto attraverso percezione diretta dei dati sensoriali, il flusso ottico continui già le informazioni.le informazioni percettive secondo lui sono già nell’ambiente per essere colte e non c’è bisogno dell’interpretazione e quindi sono già presenti nello stimolo prossimale queste informazioni
Che cosa guida la percezione diretta?(gibson)
La velocità di movimento, la direzione del movimento, la struttura dell’ambiente circostante
affordances
la simulazione non è caotica ci offre un ordine intrinseco grazie a una distribuzione spaziale temporale di disponibilità, alcuni oggetti che rendono chiaro di come percepiamo in maniera diretta ci sono alcuni oggetti che ci suggeriscono immediatamente le azioni che possiamo fare, la struttura dell’oggetto ci fa capire che che azione fare con quell’oggetto, opportunità di azione
Quindi il processo percettivo non necessita memoria o esperienze pregresse? (secondo gibson)
No perché sono in grado di cogliere direttamente informazioni dall’ambiente
perché parliamo di teoria ecologica?(gibson)
perché parliamo della relazione uomo ambiente, non ho bisogno di crearmi una rappresentazione cognitiva per cogliere affordance perché vengono colte in maniera immediata
top-down/percezione indiretta
secondo gli studiosi il concetto non dipende solo dai dati sensoriali, informazione sensoriale non è sufficiente per arrivare all’elaborazione di un concetto. cogliamo elementi della realtà grazie a quello che sappiamo. la percezione è un processo continuo che partendo dagli indizi forniti dallo stimolo prossimale utilizza strategie euristica esperienze precedenti il contesto o regole predefinite per creare una rappresentazione dell’ambiente che ci circonda
quali schemi lavorano in parallelo per elaborare il percetto ? (top-down)
Memoria o aspettativa
chi è fondatore top-down?
Von helmotz
the big N
se pensiamo al titolo noi elaboriamo tramite la percezione indiretta e riusciamo a vedere una N ma se lo elaboriamo tramite percezione diretta bottom up riusciamo a vedere solo due figure geometriche ed una tera bianca
strategie euristiche ?
scorciatoie di pensiero
percezione visiva
la maggior parte delle ricerche hanno dato più spazio a questo tipo di percezione, tra il 20 30% della nostra corteccia si occupa di esaminare ed elaborare l’informazione visiva.le diverse proprietà dello stimolo sono analizzate da processi distinti sia dal punto di vista anatomico sia dal punto di vista funzionale e poi combinate per arrivare ad un unico percento, anche se analizziamo i processi separatamente per facilità di comprensione questi interagiscono a tutti livelli
I segnali visivi degli occhi arrivano dall’area visiva primaria organizzata in due proiezioni principali:
Via ventrale: propagazione attraverso lobo temporale riconosce
via dorsale verso la parte posteriore del lobo parietale serve per elaborare le informazioni circa la posizione reciproca degli oggetti
Chi ha introdotto il modello di percezione azione?
Milner e goodale 1992
Qual è la funzione della via ventrale del modello di percezione azione?
La via ventrale responsabile della “Guida del riconoscimento cosciente” ovvero della percezione visiva degli oggetti chiamata “visual Perception”