PEDAGOGIA PER LE DIFFICOLTA' DI APPRENDIMENTO Flashcards
Quando sono stati ufficializzati i DSA?
I DSA sono stati ufficializzati dalla Legge 170 del 2010.
Che cosa intende per DSA nella legge 170 del 2010?
Si intende un deficit severo e specifico, persistente in determinate aree specifiche del cervello.
In quali modalità possono dividersi i disturbi dei DSA nella legge 170 del 2010?
- dislessia: disturbo legato alla difficoltà di leggere (non leggono in maniera fluida e si ha più difficoltà di lettura rispetto ad altre persone della stessa età);
- disortografia: disturbo legato alla capacità di apprendere le regole ortografiche e sintattiche;
- disgrafia: disturbo che riguarda i processi di realizzazione grafica (disturbo di tipo motorio e non linguistico);
- discalculia: disturbo relativo alla difficoltà di far di conto e operazioni con i numeri.
Perchè i DSA sono dei disturbi più difficili da diagnosticare?
I disturbi da DSA sono particolarmente difficili da diagnosticare perchè non sono evidenti (come lo è una persona cieca oppure in sedia a rotelle: è evidente che abbia dei disturbi).
Quali sono le differenze tra disturbo e difficoltà?
DISTURBO:
- è innato (oppure dovuto da traumi);
- resistente all’intervento (si possono trovare delle strategie o interventi mirati per migliorare la difficoltà);
- è resistente all’automatizzazione
DIFFICOLTA’:
- non è innata (deriva dal contestoin cui vive la persona);
- modificabile con interventi mirati;
- non resistente all’automatizzazione.
A quale altro disturbo vengono associati i DSA?
Vengono associati a questi disturbi, spesso, anche i disturbi dell’attenzione.
Quali possono essere i motivi per cui possono insorgere difficoltà di apprendiemnto?
- condizioni di disabilità;
- svantaggio socio - culturale;
- deprivazione di stimoli cognitivi;
- deprivazione affettivi - motivazionali (bambini cresciuti in orfanotrofio e poi adottati);
- svantaggio legato alla condizione di immigrazione (conoscenza della lingua e altro);
- esperienze traumatiche.
Che cosa è e da che chi è formata la Consensus Conference?
La Consensus Conference si tratta di un gruppo di esperti provenienti da diversi settori che si riuniscono per trovare una definizione di dislessia, disortografia, ortografia e discalculia e si occupano anche di decidere chi è che si deve occupare di proporre una diagnosi e a chi rivolgersi.
In sostanza, si tratta di chiarire: definizioni, criteri diagnostici e eziologici, procedure e strumenti dell’indagine diagnostica, individuare elmenti precoci.
Qual è la prima caratteristica che bisogna tenere a mente dei DSA?
La principale caratteristica dei DSA è quella della specificità, ovvero questo disturbo interessa una o più aree specifiche di azione della persona andando a lasciare intatto il funzionamento intellettivo in generale.
Quali sono i criteri da utilizzare per la definizione die DSA?
- il carattere evolutivo dei disturbi;
- la diversa espressività del disturbo nelle diverse fasi evolutive dell’abilità;
- la quasi costante associazione ad altri disturbi (comorbidità).
Quando, indicativamente, si diagnostica una diagnosi di DSA a un bambino/a?
Verso la fine del secondo anno della scuola primaria, periodo che coincide con il completamento del ciclo di istruzione formale del codice scritto ed è il periodo in cui si inizia ad automatizzarsi il processo di lettura.
Quando si diagnostica la diagnosi di discalculia a un bambino/a?
Verso la fine del terzo anno di scuola primaria; se viene diagnosticato prima è più facile che si trattino dei falsi postivi.
Quando viene normato il concetto di BES?
Il concetto di BES viene normato attraverso la normativa ministeriale del 27 dicembre 2012.
Cosa si intende per BES?
Deriva dal concetto anglosassone Special Educational Needs e si riferisce a particolari esigenze educative che gli alunni possono manifestare. A differenza dei DSA, possono essere di natura transitoria (separazione dei genitori) oppure permanente. Si tratta di esigenze educative particolari che possono manifestarsi per motivi fisici, biologici, fiologici, sociali e psicologici rispetto ai quali è necessario che la scuola offra una risposta specifica e personalizzata.
Le persone con BES hanno una diagnosi?
Non hanno una diagnosi proprio perchè si tratta di una categoria pedagogica e non clinica per questo non è prevista diagnosi.
A che cosa si riferisce l’acronimo BES?
A tutti quei bisogni che si manifestano negli apprendimenti, nel comportamento, nelle relazioni e rendono difficili l’adattamento al percorso scolastico e lavorativo.
A che cosa fa riferimento il termine BES?
Il termine BES fa riferimento a quanto espresso nella dichiarazione internazionale di Salamanca (1994). Ossia le persone che hanno BES devono poter accedere alle normali scuole che devono integrarli in un sistema pedagogico concentrato sul bambino, capace di soddisfare queste necessità.
Che cos’è il Q. I. e come è stato modificato nel tempo?
Il Q. I. viene utilizzato per quantificare l’intelligenza e si tratta di un conetto ancora molto attuale che non viene calcolato più in base al rapporto tra età cronologica ed età mentale, ma confrontando le prestazioni di un certo individuo con la media delle prestazioni ottenute da un gruppo campione.
Com’è cambiato il pensiero riguardo a che cosa sia l’intelligenza?
Le teorie sviluppate inizialmente sostenevano che i bambini intelligenti fossero soltanto quelli che erano più bravi a scuola e imparavano meglio le materie. Col tempo, si sono creati dei modelli nei quali vengono integrati anche degli aspetti biologici e aspetti contestuali in una concezione di intelligenza vista come qualcosa di dinamico e complesso. Per cui non è più qualcosa che si sviluppa in determinate fasi uguali per tutti (Piaget), ma viene visto come qualcosa che può essere incrementato e composto da varie tipologie di intelligenze.
Cosa affermano e quali sono i modelli attuali che riguardano l’intelligenza?
I modelli attuali, vogliono integrare aspetti biologici, gerarchici e contestuali in una concettualizzazione dell’intelligenza vista come sistema dinamico e complesso, fatto di interazioni tra processi mentali, influenze contestuali e abilità molteplici. I modelli più conosciuti sono due: la teoria triadica di Sternberg (1985) e la teoria delle intelligenze multiple di Gardner (1983).
Che cosa afferma la teoria triarchica di Sternberg?
- intelligenza analitica: individui che sono adatti a servirsi dei metacomponenti;
- intelligenza creativa: individui che usano i componenti per analizzare nuovi prodotti e dare nuove scoperte;
- intelligenza pratica: individui che usano componenti mentali per adattarsi o dare forma a un ambiente, oppure scegliere quello più adatto.
Che cos’è “Frames of mind”?
Si tratta di un testo del 1983 di Garners sulle intelligenze multiple. Questo saggio rappresenta una forte critica al mondo dell’istruzione dal momento che Gardner, fin dagli inizi degli anni Ottanta, sottolinea come il mondo della scuola vada a coltivare e a valutare in particolare due intelligenze (l’intelligenza logico – matematica e l’intelligenza linguistica – verbale), e a conferire scarsissima importanza alle altre, senza nemmeno coltivarle.
Cosa intende Gardner con intelligenze multiple?
Gardner non pensa che bisogna coltivare solamente due intelligenze del bambino e non prestare attenzione alle altre intelligenze. Per questo lui individua sette tipi di intelligenze proprio perché pensava che ci sono diverse facoltà mentali che lui chiama intelligenze multiple.
Quali sono le sette intelligenze multiple stabilite da Gardner?
- logico matematico
- linguistico verbale
- visivo spaziale
- ritmico musicale
- corporeo cinestetica
- naturalistica
- intrapersonale