parole Flashcards
Solipsismo
Nel solipsismo, si crede che solo la propria mente esista, poiché non si può provare l’esistenza delle menti degli altri
Scientismo
il scientismo sostiene che solo ciò che può essere dimostrato scientificamente è vero o ha valore, trascurando altri modi di conoscenza o di interpretare il mondo. Questo approccio può portare a una visione riduzionista della realtà e può sottovalutare o ignorare aspetti della conoscenza umana che non possono essere facilmente quantificati o misurati attraverso il metodo scientifico.
Monismo
Esiste solo un mondo che possiamo studiare (esclude quindi dualismi metafisici) e se ci chiediamo cos’è la mente, dobbiamo chiederci anche che spazio ricopre in questo mondo fisico.
quando ci chiediamo cos’è la mente e quale spazio essa occupi in questo mondo fisico, stiamo implicitamente adottando un approccio fisicalista o materialista nei confronti della mente. Questo significa che si ritiene che la mente, pur essendo un fenomeno complesso e ricco di sfumature, sia essenzialmente un fenomeno fisico, che può essere compreso e spiegato attraverso i principi della fisica, della biologia e delle neuroscienze.
Accesso Privilegiato
Solo noi siamo capaci di vedere nella nostra mente
Folk-Psychology
è la psicologia cosiddetta “del popolo”. Una conoscenza un pò datata della mente basata su esperienze pregresse e intuizioni primitive di cosa sia la mente e di come essa funzioni. Ci permette sia di parlare della mente sia di immaginarci cosa la mente sia. é un teoria empirica. Risulta inadeguata in quanto nel tempo non è stata rivista come le altre scienze, è incapace di spiegare fenomeni mentali complessi come la memoria e la sua tassonomia è confusa.
Prospettiva in prima persona
Si basa sull’idea che abbiamo un accesso privilegiato della mente. Possiamo studiare in maniera diretta solo la nostra mente. Ovviamente si pone il problema di come possiamo attribuire una mente agli altri. (Brentano)
Fenomenologia
Lo studio e la classificazione dei fenomeni, quali si manifestano all’esperienza nel tempo e nello spazio.
Prospettiva in terza persona
Vede lo studio della mente in maniera intersoggettiva e si prospetta di rispettare gli standard scientifici. Non lascia spazio a nessun dualismo ontologico. Tiene anche conto dei fondamenti biologici e dei comportamenti osservabili. Ha il problema di svalutare la soggettività in una prospettiva di studio oggettiva (comportamentismo, riduzionismo)
Cartesio
Accesso privilegiato, dualismo sostanziale, cogito ergo sum. Essenzialismo e teoria attaccapanni. Il corpo non è essenziale.
Concezione attaccapanni
Mentre le proprietà possono cambiare, la sostanza è ciò che rimane immutabile e garantisce l’identità.
David Hume
è anti-essenzialista: l’io non è altro che un fascio
di proprietà mentali, ovvero di fenomeni mentali
occorrenti; non esiste niente oltre a esse che possa
garantire l’identità personale
Principio di chiusura causale della fisica
Ogni evento fisico ha una causa fisica sufficiente per il verificarsi di tale evento. Questo principio crea problemi nello studio della mente perché chiude il corpo in un mondo governato da leggi deterministiche e genera la necessità di salvaguardare il libero arbitrio.
Nicholas Malebranche
Secondo l’occasionalismo, Dio interviene ogni volta che sembra esserci un interazione mente-corpo.
Dio è la causa sia dei fenomeni mentali che dei fenomeni corporei.
Causa occasionalis
Leibniz
L’idea di Leibniz sull’“armonia prestabilita” suggerisce che Dio ha creato l’universo in modo tale che il mondo fisico e il mondo mentale, o dei pensieri, siano sincronizzati in modo perfetto, senza che ci sia una reale interazione tra di essi. In altre parole, secondo questa prospettiva, non c’è bisogno di una relazione causa-effetto diretta tra gli eventi fisici e i pensieri; piuttosto, entrambi seguono un piano prestabilito da Dio, come se fossero due orologi perfettamente sincronizzati che funzionano indipendentemente l’uno dall’altro. Questa visione implica che il mondo materiale e il mondo mentale siano intimamente legati da un disegno divino, ma operino su piani separati e autonomi.
Epifenomeno
L’epifenomenalismo ammette che (alcuni) fenomeni mentali (→ sensazioni come il dolore, la percezione) abbiano una causa fisica, ma nega una loro efficacia causale della mente sul mondo fisico: i fenomeni mentali non possono produrre cause fisiche. In quest’ottica, i fenomeni mentali sono meri epifenomeni.
Franz Brentano (1838-1917)
La filosofia deve adattare il metodo delle scienze naturali: osservazione, descrizione e induzione. La psicologia si emancipa. Distinzione tra fenomeni psichici e fisici. Intenzionalità, unità e percezione interna.
Intenzionalità: un fenomeno mentale verte su un oggetto.
sei criteri per distinguere fenomeni psichici da fenomeni fisici:
1 sono presentazioni o si basano su presentazioni;
2 sono privi di estensione e di collocazione spaziale;
3 sono diretti verso qualcosa come oggetto (intenzionalità);
4 sono oggetto della percezione interna;
5 hanno un’esistenza effettiva e non solo intenzionale;
6 compaiano sempre come unità.
Intenzionalità:
Intenzionalità:
Concetto chiave della filosofia di Brentano, definisce la caratteristica distintiva dei fenomeni mentali: la loro capacità di riferirsi a qualcosa al di fuori di sé. Pensiamo a un desiderio, come il volere una torta: il desiderio è un atto mentale che si dirige verso un oggetto (la torta)
Intenzionalità primaria
si dirige verso oggetti reali, come la percezione di un albero.
Intenzionalità secondaria:
si dirige verso oggetti mentali, come il pensiero del concetto di “albero”.
Percezione interna:
Si riferisce alla consapevolezza diretta e immediata dei propri stati mentali o fenomeni mentali attuali. È la capacità di riconoscere e percepire i propri pensieri, emozioni, sensazioni e altre esperienze mentali che si verificano nel momento presente. Ad esempio, la percezione interna si manifesta quando si è consapevoli della propria gioia, tristezza, o quando si riconoscono i propri pensieri.
Osservazione interna:
é un fenomeno mentale occorrete che verte su un proprio fenomeno mentale passato. es: Io ricordo di essere stato arrabbiato. L’osservazione interna è vulnerabile all’errore in quanto non gode della chiarezza e dello stato mentale che si sta ricordando quando questi era occorrente.
Oggettività immanente:
All’inizio Brentano sembra asserire che se vedo un albero, l’albero è un oggetto immanente alla mia mente. é più corretto dire però che nella mia mente è il contenuto del mio pensiero e non l’oggetto.
Principio dell’unità della coscienza
sostiene che ogni atto mentale è caratterizzato da una consapevolezza unitaria e coerente. In altre parole, la nostra esperienza mentale è integrata e unificata, senza frammentazioni o divisioni significative.
Psicologia Brentaniana (empirica)
È una psicologia introspezionista e empirica che si fonda sulla descrizione e lo studio dei fondamenti neurofisiologici all’interno di laboratori di psicologia. Ha 3 problemi fondamentali: i soggetti degli esperimenti sono psicologi non imparziali, ci sono dubbi freudiani sulla non esistenza di stati mentali inconsci e una tale visione tiene conto del fatto che i fenomeni mentali ci sono stati sempre chiari e di fronte agli occhi da quando eravamo neonati. I fenomeni mentali non sarebbero mai frutto di situazioni sociali: prospettiva “Cartesiana”
psicologia descrittiva
La psicologia brentaniana si basa, dunque, sull’introspezione dei propri
fenomeni mentali (che hanno il grado più alto possibile di evidenza).
psicologia genetica
Essa va poi complimentata dallo studio della genesi dei fenomeni
mentali (e la loro base fisiologica) — anche con l’uso di esperimenti
svolti nei laboratori (che hanno un grado minore di evidenza, però).
Prospettiva Sociale
La mente si sviluppa in un processo che è determinato dal confronto con gli altri
Comportamentismo (Skinner, Watson, Pavlov, Wittgenstein)
Nasce dalla necessità di intersoggettività e scientificità. Tiene conto di una concezione sociale e mira a studiare non i fenomeni mentali ma i comportamenti di un soggetto e gli stimoli da cui derivano.
Black Box
Esperimento mentale di Wittgenstein del coleottero nella scatola. I processi interni non sono accessibili da fuori e devono, quindi, essere trascurati in quanto irrilevanti
il coleottero nella scatola
Se si costruisce la grammatica dell’espressione di
una sensazione secondo il modello ‘oggetto e designazione’, allora
l’oggetto viene escluso dalla considerazione, come qualcosa di
irrilevante.»
Sostiene, però, che i criteri di applicazione di termini come “dolore” ed
“esperienza” sono sociali; devono basarsi, quindi, sul comportamento
pubblico, e non su fenomeni mentali che sono accessibili solo al
soggetto.
variante metodologica
La variante metodologica del comportamentismo, non nega l’esistenza di fenomeni mentali, ma li considera irrilevanti e li mette “fra parentesi” per motivi metodologici (→ criteri di scientificità)
variante ontologica
variante ontologica, nega l’esistenza di fenomeni mentali privati e sostiene, quindi, che alle “espressioni mentali” non manca solo la base scientifica, ma anche quella metafisica (non hanno riferimento).