Paniere diritto commerciale - flashcard (aperte sintetiche by AI)

1
Q

02-02[APERTA] Definire l’imprenditore

A

L’imprenditore è chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi. Questo soggetto agisce con autonomia economica e rischio d’impresa, ovvero accettando l’incertezza nei risultati economici derivanti dalla sua attività.

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Q

02-03[APERTA] Definire l’impresa per conto proprio

A

Un’impresa per conto proprio è svolta da un imprenditore che agisce con risorse proprie o assumendosi direttamente i rischi d’impresa. Il profitto dell’attività e il rischio di perdita ricadono sull’imprenditore stesso, senza vincoli di subordinazione a terzi.

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3
Q

02-04[APERTA] Definire gli elementi che contribuiscono a distinguere un imprenditore da un professionista intellettuale

A

La distinzione tra imprenditore e professionista intellettuale sta nell’organizzazione e nel rischio economico. L’imprenditore esercita un’attività organizzata e si assume un rischio d’impresa, mentre il professionista presta principalmente competenze personali e intellettuali, senza un’organizzazione complessa.

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4
Q

02-05[APERTA] Definire il requisito della liceità dell’attività svolta dall’imprenditore

A

L’attività dell’imprenditore deve essere lecita, cioè rispettare le leggi e l’ordine pubblico. Attività illecite o contrarie alla morale non sono considerate valide e non possono usufruire delle tutele giuridiche previste per gli imprenditori.

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5
Q

06-03[APERTA] Definire la disciplina dell’impresa esercitata dal minore emancipato

A

Un minore emancipato può esercitare un’attività imprenditoriale solo con l’autorizzazione del tribunale. Questa tutela garantisce la presenza di un supporto legale per scelte economiche rilevanti, proteggendo il minore da rischi eccessivi.

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6
Q

08-09[APERTA] Definire la disciplina dell’impresa familiare

A

L’impresa familiare è un’impresa in cui collaborano membri della stessa famiglia, ai quali spettano diritti sugli utili e sulle decisioni aziendali proporzionali al contributo dato. La gestione resta in mano all’imprenditore, ma i familiari godono di protezioni specifiche.

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7
Q

09-11[APERTA] Definire la disciplina del regime pubblicitario

A

Il regime pubblicitario impone all’imprenditore di iscrivere atti e fatti rilevanti nel Registro delle Imprese per garantire trasparenza e opponibilità verso terzi. È un obbligo che rende accessibili informazioni sull’impresa e tutela i diritti dei creditori.

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8
Q

10-08[APERTA] Definire la disciplina delle scritture contabili

A

Le scritture contabili obbligatorie documentano la gestione aziendale e l’andamento economico dell’impresa. Devono essere redatte con chiarezza e veridicità, includendo il libro giornale, inventari e altri registri prescritti dalla legge.

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9
Q

11-06[APERTA] Definire la disciplina degli ausiliari dell’imprenditore commerciale

A

Gli ausiliari dell’imprenditore commerciale, come i procuratori o i commessi, assistono nell’esercizio dell’impresa. La loro attività è regolata dalla legge e dal contratto, con specifici limiti di autonomia e responsabilità in base al ruolo.

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10
Q

13-08[APERTA] Definire la disciplina dell’alienazione d’azienda

A

L’alienazione d’azienda trasferisce i beni, contratti e obblighi dell’azienda a un altro soggetto. Il cessionario assume i debiti e i contratti dell’azienda, mentre il cedente rimane responsabile verso i creditori pregressi per un periodo limitato.

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11
Q

13-09[APERTA] Definire la disciplina dell’affitto e dell’usufrutto d’azienda.

A

L’affitto e l’usufrutto d’azienda consentono di trasferire temporaneamente la gestione aziendale. L’affittuario o usufruttuario ha il diritto di gestire e beneficiare dell’azienda, mantenendo inalterato il patrimonio e restituendolo alla fine del contratto.

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12
Q

15-04[APERTA] Definire la disciplina della concorrenza in caso di alienazione, affitto ed usufrutto d’azienda

A

In caso di alienazione, affitto o usufrutto d’azienda, il cedente non può svolgere attività concorrente in modo dannoso per l’acquirente, salvo diversa pattuizione. Questo divieto tutela l’acquirente, preservando il valore competitivo dell’azienda.

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13
Q

15-05[APERTA] Definire la disciplina degli atti di concorrenza sleale

A

Gli atti di concorrenza sleale consistono in pratiche contrarie alla correttezza professionale, come diffamazione, uso illecito di marchi o imitazioni. La legge protegge così le imprese e il mercato, con sanzioni a tutela dei concorrenti lesi.

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14
Q

15-06[APERTA] Definire la disciplina degli accordi tra imprese che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare in maniera consistente la concorrenza nel mercato nazionale o in una sua parte rilevante

A

Gli accordi restrittivi della concorrenza, come cartelli o intese illecite, sono vietati dal diritto antitrust. La normativa protegge il mercato da monopoli e pratiche anticoncorrenziali, promuovendo trasparenza e accesso equo per tutte le imprese.

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15
Q

16-09[APERTA] Definire la disciplina del contratto di consorzio con attività interna

A

Nel consorzio con attività interna, le imprese si coordinano senza alterare la propria identità giuridica, condividendo risorse o progetti comuni. L’attività interna è rivolta solo ai consorziati e non comporta attività verso terzi.

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16
Q

16-10[APERTA] Definire la disciplina del contratto di consorzio con attività esterna

A

Il consorzio con attività esterna consente di operare verso terzi in nome del consorzio stesso. Ha soggettività giuridica e può stipulare contratti o partecipare al mercato come unico soggetto, pur rappresentando le imprese consorziate.

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17
Q

16-11[APERTA] Definire la disciplina del contratto di consorzio costituito in forma societaria

A

Il consorzio in forma societaria è costituito come una società vera e propria, con autonomia patrimoniale e giuridica. Opera con capacità di agire nel mercato e responsabilità limitata dei consorziati, simile a una società di capitali.

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18
Q

34-02[APERTA] Definire la disciplina della costituzione di s.r.l.

A

La costituzione di una s.r.l. richiede un atto pubblico, con l’indicazione dei dati dei soci e del capitale. L’atto costitutivo deve contenere oggetto sociale, capitale sociale, conferimenti e amministrazione. L’iscrizione al Registro delle Imprese formalizza la nascita della società.

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19
Q

36-07[APERTA] Definire la disciplina dei conferimenti nella s.r.l.

A

I conferimenti nella s.r.l. possono avvenire in denaro, beni o crediti. Devono essere versati al momento della costituzione e risultare da idonea documentazione. In caso di conferimenti non in denaro, è richiesta una relazione di stima.

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20
Q

36-08[APERTA] Definire la disciplina del sovrapprezzo nella s.r.l.

A

Il sovrapprezzo nella s.r.l. è una somma aggiuntiva richiesta ai soci per l’acquisto di nuove quote o per aumenti di capitale, superiore al valore nominale delle quote. Questa somma va a riserva, aumentando il patrimonio netto senza incidere sul capitale sociale.

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21
Q

36-09[APERTA] Definire la disciplina delle partecipazioni di s.r.l.

A

Le partecipazioni di una s.r.l. rappresentano la quota di capitale dei soci. Non sono frazionabili né rappresentate da azioni, ma possono essere trasferite tra soci o a terzi rispettando eventuali limiti previsti dallo statuto.

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22
Q

36-10[APERTA] Definire la disciplina dei diritti particolari del socio nella s.r.l.

A

Nella s.r.l., lo statuto può attribuire diritti particolari a singoli soci, come il diritto di nomina degli amministratori o vantaggi economici specifici. Tali diritti possono essere modificati solo con il consenso del socio interessato.

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23
Q

36-11[APERTA] Definire la disciplina del diritto di recesso nella s.r.l.

A

Il socio di una s.r.l. può recedere in casi previsti dallo statuto o dalla legge, come modifiche sostanziali dello statuto. Il recesso comporta la liquidazione della quota del socio, calcolata in base al valore patrimoniale della società.

24
Q

36-12[APERTA] Definire la disciplina dell’esclusione del socio nella s.r.l.

A

Il socio di una s.r.l. può essere escluso per gravi inadempienze o in altri casi previsti dallo statuto. L’esclusione deve essere deliberata dall’assemblea e comporta la liquidazione della quota del socio, come nel caso di recesso.

25
Q

36-13[APERTA] Definire la disciplina dei finanziamenti nella s.r.l.

A

I finanziamenti dei soci in una s.r.l. devono essere documentati e possono essere restituiti solo dopo aver soddisfatto i creditori esterni. In caso di difficoltà economica, tali finanziamenti possono essere postergati rispetto agli altri debiti.

26
Q

37-10[APERTA] Definire la disciplina dell’amministrazione nella s.r.l.

A

L’amministrazione di una s.r.l. può essere affidata a uno o più amministratori nominati dai soci. Gli amministratori gestiscono la società in conformità alle decisioni assembleari e agli obiettivi aziendali, rispondendo delle loro azioni.

27
Q

38-02[APERTA] Definire la disciplina dei controlli nella s.r.l.

A

Nelle s.r.l., i controlli possono essere affidati a un collegio sindacale o a un revisore unico, obbligatori solo se la società supera determinati limiti economici. Tali organi vigilano sulla gestione contabile e legale della società.

28
Q

39-03[APERTA] Definire la disciplina delle decisioni dei soci nella s.r.l.

A

Le decisioni dei soci in una s.r.l. sono prese in assemblea o con consultazioni scritte, se lo statuto lo consente. Le decisioni più rilevanti, come modifiche statutarie, richiedono il voto favorevole della maggioranza dei soci.

29
Q

42-13[APERTA] Definire la disciplina dei conferimenti nella s.p.a.

A

Nella s.p.a., i conferimenti possono avvenire in denaro, beni o crediti, ma devono essere versati almeno per il 25% del valore all’atto di costituzione. Per conferimenti in natura, è necessaria una perizia che accerti il valore.

30
Q

42-14[APERTA] Definire la disciplina della costituzione di s.p.a.

A

La s.p.a. si costituisce tramite atto pubblico, con capitale minimo e approvazione dell’atto costitutivo da parte dei soci. Una volta depositato e iscritto al Registro delle Imprese, la società acquisisce personalità giuridica.

31
Q

42-15[APERTA] Definire la disciplina del sovraprezzo nella s.p.a.

A

Il sovrapprezzo nella s.p.a. è una somma superiore al valore nominale delle azioni, richiesta per aumentare il capitale. Il sovrapprezzo confluisce in una riserva che rafforza il patrimonio netto della società, senza alterare il capitale nominale.

32
Q

44-08[APERTA] Definire la disciplina delle azioni di s.p.a.

A

Le azioni di una s.p.a. rappresentano la quota di capitale dei soci e possono essere nominative o al portatore. Conferiscono ai soci diritti patrimoniali e amministrativi, come voto e partecipazione agli utili, e possono essere trasferite liberamente.

33
Q

45-03[APERTA] Definire la disciplina dei finanziamenti nella s.p.a.

A

I finanziamenti nella s.p.a. possono provenire dai soci o da terzi. I finanziamenti soci sono postergati rispetto ai debiti verso terzi in caso di difficoltà economica e possono essere soggetti a specifiche regole di rimborso.

34
Q

45-04[APERTA] Definire la disciplina degli strumenti finanziari partecipativi nella s.p.a.

A

Gli strumenti finanziari partecipativi permettono alla s.p.a. di raccogliere capitale da soggetti esterni ai soci, offrendo loro diritti patrimoniali o amministrativi, come la partecipazione agli utili o il diritto di voto limitato.

35
Q

46-11[APERTA] Definire la disciplina delle deliberazioni assembleari nella s.p.a.

A

Le deliberazioni assembleari nella s.p.a. sono prese dall’assemblea dei soci, che si riunisce in sessioni ordinarie o straordinarie per decidere su questioni societarie, come bilancio e modifiche statutarie. Alcune decisioni richiedono maggioranze qualificate.

36
Q

47-09[APERTA] Definire la disciplina dell’amministrazione nella s.p.a.

A

L’amministrazione della s.p.a. è affidata a un consiglio di amministrazione o un amministratore unico, che agisce per il raggiungimento degli obiettivi societari. Gli amministratori rispondono dei danni causati da gestione negligente o fraudolenta.

37
Q

48-03[APERTA] Definire la disciplina dei controlli nella s.p.a.

A

La s.p.a. ha un collegio sindacale o un revisore legale per vigilare sulla gestione contabile e amministrativa. I controlli sono obbligatori per tutte le s.p.a., garantendo la correttezza della gestione e la trasparenza verso i soci.

38
Q

49-03[APERTA] Definire la disciplina del bilancio di s.p.a.

A

Il bilancio di una s.p.a. deve essere redatto annualmente, indicando situazione patrimoniale, economica e finanziaria. Approvato dall’assemblea dei soci, è depositato presso il Registro delle Imprese, garantendo trasparenza e informazione ai terzi.

39
Q

52-02[APERTA] Definire la disciplina del diritto di recesso nella s.p.a.

A

Nella s.p.a., il socio può recedere in caso di modifiche rilevanti allo statuto o per altre cause previste dalla legge. Il recesso comporta la liquidazione della quota di capitale del socio, calcolata secondo i valori di bilancio.

40
Q

57-03[APERTA] Definire le caratteristiche delle società cooperative a mutualità prevalente

A

Le cooperative a mutualità prevalente forniscono vantaggi economici principalmente ai soci, limitando distribuzione degli utili e privilegiando lo scopo mutualistico. Godono di agevolazioni fiscali ma devono rispettare vincoli di legge specifici.

41
Q

58-10[APERTA] Definire la disciplina della costituzione delle società cooperative

A

La costituzione di una cooperativa richiede un atto pubblico con almeno nove soci. L’atto costitutivo specifica lo scopo mutualistico, i conferimenti, e la governance. La cooperativa acquisisce personalità giuridica con l’iscrizione al Registro delle Imprese.

42
Q

58-11[APERTA] Definire la disciplina del diritto di recesso nelle società cooperative

A

Il socio di una cooperativa può recedere per cause previste dallo statuto o per cambiamenti sostanziali nello scopo sociale. Il recesso comporta la liquidazione della quota, calcolata sul valore patrimoniale della società.

43
Q

58-12[APERTA] Definire la disciplina dell’esclusione del socio nelle società cooperative

A

Il socio di una cooperativa può essere escluso per gravi inadempimenti, violazioni statutarie o altre cause previste dalla legge. L’esclusione, deliberata dall’assemblea o dagli amministratori, comporta la liquidazione della quota del socio.

44
Q

58-13[APERTA] Definire la disciplina dell’amministrazione nelle società cooperative

A

L’amministrazione delle cooperative è affidata al consiglio di amministrazione o all’amministratore unico, eletti dall’assemblea dei soci. Gli amministratori sono responsabili della gestione e devono perseguire gli obiettivi mutualistici stabiliti nello statuto.

45
Q

58-14[APERTA] Definire la disciplina delle decisioni dei soci nelle società cooperative

A

Nelle cooperative, i soci prendono decisioni in assemblea con il principio di voto capitario (un voto per socio), indipendentemente dal valore delle quote possedute. Le decisioni più importanti richiedono maggioranze qualificate.

46
Q

58-15[APERTA] Definire la disciplina dei finanziamenti nelle società cooperative

A

I soci di una cooperativa possono finanziare l’attività sociale con prestiti, che sono subordinati ai crediti di terzi in caso di liquidazione. I finanziamenti soci contribuiscono a sostenere le attività mutualistiche e richiedono autorizzazioni specifiche.

47
Q

58-16[APERTA] Definire la disciplina dei conferimenti nelle società cooperative

A

Nelle cooperative, i conferimenti dei soci possono avvenire in denaro o beni, secondo le modalità stabilite nello statuto. I conferimenti formano il capitale sociale, necessario per sostenere lo scopo mutualistico e il funzionamento della cooperativa.

48
Q

58-17[APERTA] Definire la disciplina delle partecipazioni nelle società cooperative

A

Le partecipazioni nelle cooperative rappresentano il contributo economico dei soci al capitale. Non sono liberamente trasferibili, poiché l’adesione è volontaria e basata su requisiti mutualistici, e si perdono in caso di recesso o esclusione.

49
Q

59-02[APERTA] Definire la disciplina dei controlli nelle società cooperative

A

Le cooperative devono istituire un collegio sindacale per vigilare sulla gestione contabile e sul rispetto delle norme mutualistiche. I controlli possono essere esterni o interni, obbligatori in cooperative di maggiori dimensioni.

50
Q

63-12[APERTA] Definire la disciplina dell’attività di direzione e coordinamento di società

A

L’attività di direzione e coordinamento avviene quando una società madre esercita influenza dominante su altre società del gruppo. Tale attività richiede trasparenza e tutela dei soci di minoranza e dei creditori, per evitare abusi di potere.

51
Q

65-06[APERTA] Definire la disciplina della trasformazione di società

A

La trasformazione di società consente di mutare la forma giuridica, mantenendo il patrimonio e i rapporti giuridici invariati. Richiede il consenso dei soci, salvo specifiche deroghe, e deve essere registrata per diventare opponibile ai terzi.

52
Q

66-05[APERTA] Definire la disciplina della fusione di società

A

La fusione di società comporta la combinazione di due o più imprese in una nuova entità o l’incorporazione in una esistente. È approvata dai soci con la redazione di un progetto di fusione e produce effetti solo con l’iscrizione nel Registro delle Imprese.

53
Q

67-04[APERTA] Definire la disciplina della scissione di società

A

La scissione consente a una società di dividere il proprio patrimonio trasferendolo a una o più società nuove o già esistenti. È deliberata dai soci, previa redazione del progetto di scissione, e diviene efficace con l’iscrizione nel Registro delle Imprese.

54
Q

68-04[APERTA] Definire le cause di scioglimento delle società di capitali

A

Le società di capitali si sciolgono per cause previste dallo statuto o per legge, come il raggiungimento dello scopo sociale, la decisione dei soci, o perdite gravi. Lo scioglimento richiede una fase di liquidazione per estinguere i rapporti giuridici.

55
Q

69-06[APERTA] Definire la disciplina della liquidazione delle società di capitali

A

La liquidazione delle società di capitali è il processo che segue lo scioglimento e mira a estinguere i debiti e liquidare il patrimonio. I liquidatori vendono i beni sociali e distribuiscono il ricavato ai soci, dopo aver soddisfatto i creditori.