Pag 13-18 Flashcards
Definizione di unità enzimatica
quantità di enzima in grado di convertire 50 microM di substrato in 1 min a 25°
Definizione di attività specifica di un enzima
unità enzimatica rapportata ai mg di proteina
Definizione di saggio enzimatico
esperimento per misurare la comparsa di prodotto o la scomparsa di substrato in cui la concentrazione di enzima è irrilevante
Per cosa posso utilizzare un saggio in continuo?
Per monitorare il real time la concentrazione di substrato sfruttando:
- fluorescenza
- chemiluminescenza
- assorbanza
- ddp
- produzione di gas: monitoro la pressione
- generazione di uno stereoisomero: uso la racemasi e monitoro con un polarimetro
Elenco di esempi di saggi in continuo utilizzati?
- fumarato-idratasi: monitoro la scomparsa di fumarato (S che assorbe a 300nm)
- lattato-deidrogenasi: monitoro la scomparsa di NADH (cofattore che assorbe a 340nm)
Come posso fare un saggio in continuo di reazioni accoppiate?
- aconitasi: monitoro la comparsa di NADH grazie alla reazione accoppiata mediata da isocitrato deidrogenasi
- lattato deidrogenasi: monitoro la scomparsa di NADH che è associata alla produzione di ATP da parte della piruvato chinasi
Processo generale di un saggio in continuo?
1- preparo 6 campioni a concentrazioni crescenti di substrato
2- aggiungo enzima a condizioni fisse e cofattori a condizioni saturanti
3- costuisco una retta tempo/A: la velocità è proporzionale alla pendenza e il NADH è in rapporto 1:1 con l’enzima
Processo per un saggio in discontinuo?
1- preparo i campioni a concentrazioni crescenti di substrato, enzima fisso, cofattore saturante e tampone
2- scelgo T, tempi e pH
3- creo una retta di taratura con concentrazione di substrato/fluorescenza
4- quenching: blocco la reazione ai tempi stabiliti e misuro la fluorescenza
Che misure posso ottenere da un saggio in discontinuo?
- concentrazione di prodotto
- Vmax
- IC50: se metto substrato ad alte concentrazione e inibitore crescente
- Ki
Un esempio di reazione che posso monitorare con un saggio in discontinuo?
L’enzima NAMPT catalizza la sintesi del nicotinammide mononucleotide (NMN, non ha caratteristiche spettroscopiche o fluorimetriche) a partire dal NAM
Perchè non posso monitorare una proteina con meccanismo suicida con un saggio in continuo?
perché le condizioni di reazione cambiano ad ogni ciclo di reazione: il substrato resta attaccato all’enzima (c’è meno substrato) e c’è anche meno enzima disponibile al ciclo successivo.
Come posso monitorare una proteina con meccanismo suicida?
Faccio un saggio in discontinuo in cui
1- Creo campioni a concentrazione crescente di SNAP-Vista green
2- Per ogni campione effettuo un time-course: aggiungo l’enzima e lo faccio reagire con il substrato fluorescente.
3- Quenching di ogni campione: stoppo la reazione a tempi noti mediante aumento di temperatura. Faccio quindi 6 prelievi per ogni campione a tempi noti.
4- Creo una serie di curve tempo-risposta cioè quanta proteina viene modificata rispetto al tempo (grafico piccolo) sfruttando anche un’analisi SDS-page: ottengo bande fluorescenti ad intensità crescente
5- Calcolo la Kops cioè la costante di primo ordine che rappresenta la velocità e la comparo alla concentrazione di enzima-SNAP
Un esempio di proteina con meccanismo suicida che posso monitorare con un saggio in discontinuo?
SsOGT: un’alchil transferasi che lega il DNA rotto.
Se aggiungo ai campioni DNA metilato questo interferisce con la marcatura (+ DNA → – fluorescenza).
Ottengo quindi le curve a concentrazioni crescenti di DNA e posso rapportare la diminuzione di affinità con la concentrazione di DNA. Posso ottenere una retta che intercetta l’asse X in corrispondenza della costante di dissociazione (Kd).
Dato che il DNA lavora come inibitore, la Kd può anche essere considerata come Ki
Cosa permette di ottenere la cristallografia a raggi X
si ottengono dettagli atomici sulla posizione di una molecola nel sito di legame
Qual è la lunghezza d’onda dei raggi X e cosa mi permette di vedere?
0,1nm (1A)
Posso usarla per vedere legami covalenti (1-2A) o legami H (2,5-3A)
Che cos’è un cristallo?
è un’entità fisica con disposizione ordinata e periodica all’interno di un reticolo cristallino