Medioevo Flashcards
Introduzione Medioevo e modello della città.
Il Medioevo comincia con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, quando Odoacre depone l’ultimo imperatore Romolo Augusto, nome simile per ironia della sorta a quello del fondatore della città di Urbe. Prima della caduta, però, il modello della città entrò in crisi: si registrò un calo demografico della popolazione (da 1 milione di abitanti di Cesare si passò ad appena 20.000), a causa delle guerre e carestie, oltre le pandemie che si diffondevano entrando in contatto con popoli meno attenti all’igiene.
La città iniziò a svuotarsi e la popolazione iniziò a trasferirsi nelle campagne. In questo periodo si formano molte delle città ancora oggi esistenti, alcune nate in maniera spontanea, altre frutto di un preciso piano. La distinzione non è sempre immediata, perché spesso la nuova città si adatta alla conformazione del suolo anche se frutto di un piano tecnico, conformazione che le conferisce un aspetto piuttosto irregolare.
Le città spesso hanno nomi come “Castel”, “Borgo Antico” e “Villanova”.
Nella prima fase del medioevo si registra la contrazione della popolazione nei principali centri, in una zona più interna e ristretta, sempre all’interno delle mura romane, assieme al fenomeno di trasferimento nelle campagne, dando origine a borghi rurale (con il fenomeno delle ville) e attorno a castelli o monasteri.
Nella seconda fase, con la ripresa economica e l’istituzione di una nuova forma giuridica, il Comune, vi fu l’ampliamento delle città di fondazione romana e la formazione di nuove.
Allegoria del Buon Governo
Ambrogio Lorenzetti affrescò in una sala del Palazzo Civico di Siena “L’Allegoria del Buon Governo”; si tratta di un affresco in cui sono rappresentati gli effetti del buono e cattivo governo sia all’interno della città, che nelle contrade.
In particolare, nel centro urbano si percepisce gioia e armonia (rappresentata dalle fanciulle che danzano), assieme al controllo economico, con le botteghe, gli operai e la costruzione delle torri (simbolo di espansione).
Nelle campagne, invece, vi sono campi dorati e filari, con fattorie e contadini al lavoro e le strade colme di viaggiatori e mercanti.
Formazione attorno a monasteri
Nel Medioevo il cattolicesimo ebbe un forte ruolo, tanto che, chiese e monasteri erano spesso proprietari di grandi estensioni di terreno, donate come beneficio.
I monasteri spesso sorsero in luoghi ben difendibili. Un esempio è MONTECASSINO, ove le abbazie occupavano un’ampia area recintata, contenente le case i cortili e gli impianti a servizio della comunità. La chiesa (basilicale) era contigua al monastero e distribuita attorno ad un chiostro.
Montecassino
Le abbazie occupavano un’ampia area recintata, contenente le case i cortili e gli impianti a servizio della comunità. La chiesa (basilicale) era contigua al monastero e distribuita attorno ad un chiostro.
San Gallo
L’esempio di San Gallo è noto per la funzione generatrice dell’attuale centro urbano. Degna di nota anche la distribuzione degli edifici che ne compongono l’insieme. Oltre alla chiesa, il monastero e ai chiostri, impostati su uno schema ortogonale, vi sono numerosi edifici utili per le varie attività (mensa, ospizio, stalle, residenze dei fabbri, calzolai, lavandai).
Lo schema è quello a lisca di pesce, lo sviluppo originato dal monastero è testimoniato dal tracciato stradale dell’arteria principale che si dirige con asse rettilineo verso di esso.
Formazione di centri attorno ai Castelli
Inizialmente i Castelli sorsero presso i resti delle antiche acropoli romane; è in questo periodo che ebbero maggiormente la funzione generatrice del centro urbano. Successivamente vennero realizzati in città e nei borghi.
La nuova istituzione: il Comune
Con il Comune la vita cittadina entrò in una nuova fase. Il Comune aveva la responsabilità diretta nel governare. Vennero realizzate le prime grandi opere civili e religiose che determinarono il volto delle piazze. La città inoltre venne arricchita con palazzi, la cerchia muraria spesso ampliata o condolidata.
Città di fondazione romana
Dopo il Mille, attorno alle vecchie mura romane, cominciarono a sorgere sobborghi e conventi.
Spesso la popolazione in cerca di asilo si stabilì nei resti delle vecchie strutture (come ad esempio l’Anfiteatro di Lucca o il Palazzo di Diocleziano)
Città di nuova fondazione: 3 tipologie
PRIMO TIPO: Città sorte lungo le strade. Queste possono essere di vario genere. La più frequente è quella data dallo sviluppo lineare di una strada, spesso porticata. Un altro esempio è l’allargamento della strada in corrispondenza di una chiesa, dando origine ad una piazza a forma di fuso, ove si affacciano le abitazioni. Vi sono casi in cui la strada subisce una biforcazione, creando un isola che costituisce l’abitato, per poi congiungersi nella parte opposta. Infine la formazione di centri attorno ad un elemento generatore, sorto su incrocio stradale, dando origine allo schema radiocentrico.
SECONDO TIPO: Centri sorti su colli o posizioni dominanti, che seguono l’andamento del terreno.
Se il nucleo si trova su una cresta si ha lo schema lineare; se il nucleo è nel punto di incontro di più colli, si ha la forma tentacolare; se il nucleo occupa la cima si ha una conformazione anulare.
TERZO TIPO: In località marine, in vicinanza di laghi o fiumi la città presenta una struttura a pettine o doppio pettine, con le strade principali che corrono parallele alla costa
Città secondo un piano
I nuovi centri avevano forma quadrata o rettangolare, coordinata con il reticolo stradale interno. Sebbene la forma delle mura fosse la più scomoda, si può ritenere che venisse utilizzata per la semplicità di tracciato o perché la funzione difensiva non spettava tanto alla città ma al castello
La rete interna, disposta su schema ortogonale di influenza romana, con le strade principale che congiungevano i portici d’ingresso opposti della città e la presenza di piazze antistanti le chiese, testimoniano la creazione secondo un piano preciso.
Le strade, le piazze e le torri
STRADE. Nel Medioevo lo schema ortogonale e radiocentrico non venivano utilizzati con uno schema preciso, ma spesso si partiva dalla forma lineare e si giungeva alle forme più complesse, in base le necessità di vita e l’andamento del terreno.
Le strade medievali sono principalmente contorte e brevi, per questioni di difesa (sbarramenti) e per questioni naturali (per difendersi dai venti dominanti). Sono nel tardo Medioevo venne introdotta la strada rettilinea.
Le sezioni erano limitate, ma esisteva una proporzione tra l’ampiezza delle strade e l’altezza degli edifici.
PIAZZA. Nelle città di fondazione romana, dove una volta sorgeva il foro, all’incrocio dei due assi principali, venne data una nuova fisionomia della piazza, che si presenta nella forma da noi oggi riconosciuta. Era sede dei due poteri: la cattedrale e il palazzo civico.
La piazza era chiusa, basata su criteri di intimità e limitata da strade strette e limitate in numero.
Veniva spesso garantita la continuità degli edifici laterali con archi e sottopassaggi. In Italia la più comune era quella a L, nata dalla funzione di due piazze sul cui punto angolare si ergeva il Comune o la Cattedrale.
Assisi
Di notevole interesse il sistema delle due piazze che costituisce l’elemento di satura tra la città e il complesso di chiese. Risulta visibile la distribuzione su terrazzamenti.
Orvieto
La più estesa città sorta su terrazzamento difesa dalla natura. Di origine Romana non vi sono molti resti, se non l’attuale piazza ove sorgeva il foro e la basilica trasformata in chiesa.
Genova
Anch’essa di fondazione romana, con il castro ancora visibile nella maglia stradale, con il reticolo ortogonale. Nel 200 la città iniziò la sua espansione, e venne ripreso il vecchio schema ortogonale, con la distanza delle strade che scendono a mare uguale a quella del Castrum.
Chiaravalle
Di impostazione sul modello di Clairvaux, ne riprende anche la distribuzione interna e l’organizzazione generale. Le costruzioni furono erette attorno ad un chiostro.