Manuale letteratura Flashcards
Domande sui 30 autori del Manuale di Letteratura latina
quali sono le caratteristiche della produzione scritta romana prima del formale inizio della letteratura latina con Livio Andronico?
quali sono le forme pre-letterarie usate a Roma?
quali sono le caratteristiche generali del teatro arcaico? (organizzazione, contesto di messa in scena etc.)
quali sono le caratteristiche della commedia arcaica romana, anche rispetto al corrispettivo greco?
quali sono le caratteristiche della tragedia arcaica romana, anche rispetto al corrispettivo greco?
quali caratteristiche ha l’Atellana?
Breve biografia, contesto storico e opere (solo nomi) di Livio Andronico
che apporto significativo ha dato Livio Andronico alla letteratura latina?
Breve biografia, contesto storico e opere (solo nomi) di Nevio
Che caratteristiche possiamo affermare che avesse - più o meno con sicurezza - il teatro di Nevio?
Quali sono gli elementi di innovazione nel Bellum Poenicum di Nevio?
- unione dello strato omerico (excursus su Enea) a quello storico (I guerra punica)
- grande conoscenza di Omero, necessaria a costruire questo parallelismo
- trattazione di fatti storici vicini nel tempo
- ampio intervento degli dei come regolatori dei fatti storici
Qual è lo stile del Bellum Poenicum di Nevio?
- uso di figure di suono, molto importanti
- parte epica: pathos, nuovi costrutti sintattici e composti per reggere il confronto con il greco
- parte storica: creazione dello stile storiografico: narrazione continua, linguaggio semplice e concreto, utilizzo di termini tecnici; ricerca formale
- in generale novità e forte sperimentalismo
Breve biografia, questione sul nome e opere (solo nomi) di Plauto
quali sono le caratteristiche delle trame e dei personaggi di Plauto?
qual è il rapporto di Plauto coi modelli greci?
Breve biografia, contesto storico e opere (solo nomi) di Ennio
Che caratteristiche hanno gli Annales di Ennio?
qual è lo stile degli Annales?
che contenuti morali portano con sè gli Annales di Ennio?
- sostegno all’aristocrazia e racconto della virtus degli individui
- sostegno alla spinta colonizzatrice di Roma
- elogio non solo della guerra, ma anche di attività più contemplative
Breve biografia, contesto storico e opere (solo nomi) di Terenzio
- nascita non precisa, ma a Cartagine agli inizi del II secolo a.C.
- a Roma come schiavo di Terenzio Lucano
- Stretti rapporti con l’Emiliano e Gaio Lelio, suoi protettori
- 6 commedie: Adelphoe, Hecyra, Eautontimorumenos, Eunuchus, Phormio, Andria
- polemiche e poco successo letterario
- accuse varie per vicinanza a Scipione
- morte prima della III guerra punica
In che preciso contesto storico-culturale di mutamento si colloca l’opera (e anche l’insuccesso) di Terenzio?
Da una parte: con la progressiva ellenizzazione si accolgono elementi di gusto più greco, come indagine della psicologia dei personaggi e una comicità meno volgare e fisica (com’era invece quella di Plauto)
Dall’altra: nel pubblico romano si opera una progressiva spaccatura, coi gusti delle classi colte che si allontanano sempre più da quelli del popolo, che infatti non apprezza questa comicità più raffinata e complessa. Inoltre al processo di ellenizzazione risponde anche una parte politica conservatrice, la stessa che si oppone a Terenzio e diffonde calunnie sul suo conto
che caratteristiche hanno la trama, i personaggi e lo stile di Terenzio, anche in relazione al teatro Plautino?
Personaggi:
- indagine psicologica (ma sempre all’interno del tipo fisso!)
- personaggi insoliti e talvolta imprevedibili (es. la suocera buona)
- indagine sui rapporti umani fra i personaggi
Trama:
- intrecci tipici della commedia nea greca (complicati, difficili da seguire, con inganni e riconoscimenti), presente contaminazione fra trame diverse
- stravolgimento di un ordine che non torna necessariamente a posto alla fine della storia –> poco rassicurante
Stile:
- meno elementi bassi (insulti, risse, scoregge, imprecazioni, urla)
- linguaggio meno ingegnoso e creativi di quello plautino
- linguaggio che si avvicina a quello delle classi colte
che funzione ha il prologo in Terenzio?
Viene utilizzato non per anticipare la trama (come era in Plauto), ma per chiarimenti letterari da parte dell’autore (per es. sui modelli usati), oltre che per rispondere alle critiche che spesso gli venivano mosse
Con quale tradizione precedente - sia greca che romana - si interfaccia la satira di Lucilio?
In ambiente greco:
- no veri precedenti
- alcune caratteristiche in comune con Callimaco per la poesia leggera, di occasione varia e con impulso realistico
In ambiente romano:
- Precedente in Ennio, con elementi personali, realistici e vari
- tuttavia Ennio non fissa il metro della satira nè i confini del genere, inoltre vi si dedica marginalmente rispetto al resto della sua produzione letteraria
Che apporto dà Lucilio alla satira romana? Da cosa sono caratterizzati i suoi componimenti?
Lucilio rispetto a Ennio:
- introduce l’esametro come metro fisso per la satira
- tratta temi vari, quali l’amore, la cucina, i viaggi e questioni letterarie
- si occupa unicamente di satira
Le sue satire sono caratterizzate da forte realismo e da un intento educativo, anche se non è chiaro quanto unitario e organizzato potesse essere il programma dietro alle satire
In che contesto storico-culturale si inserisce la poesia neoterica?
Si colloca circa nella prima metà del I secolo a.C.
Il contesto culturale è quello di una Roma che, in virtù delle sue conquiste sempre maggiori in Oriente, è stata fortemente ellenizzata e condizionata dall’arte e dalla letteratura greca, con un consequenziale indebolimento di tutti quei generi più “tradizionali” e politicamente impegnati
quali sono le caratteristiche generali dei neoteroi? Citare anche alcuni nomi di neoterici
I neoteroi:
- praticano generi e componimenti vicini a quelli alessandrini, come l’epillio, l’epigramma e altre forme di dimensioni piuttosto contenute
- trattano argomenti vari e leggeri, con anche inserti amorosi (importantissimi in Catullo) e mitologici
- curano i propri componimenti tramite un incessante labor limae, alla ricerca della raffinatezza e dell’equilibrio estremi tipiche della letteratura ellenistica
- sono accostati agli epicurei per il loro persegimento dell’otium e del piacere privato, con il totale disinteressamento dalla politica; tuttavia è importante ricordare che gli epicurei rinnegavano l’amore e tutte le altre passioni
Alcuni neoterici sono Valerio Catone, Calvo, Cinna, Atacino e M. Furio Bibaculo
Breve biografia, contesto storico e opere (solo nomi) di Catullo
- Nascita nell’87 a.C. da una famiglia agiata
- frequentazione di personaggi di spicco e ambienti aristocratici a Roma
- Morte precoce nel 57 a.C.
Scrive 116 carmi (raccolti e ordinati dopo la sua morte da terzi), di cui 1/60 nugae, 61/68 carmina docta, 69/116 epigrammi. Importante la storia d’amore con Clodia, assai presente nei componimenti sotto il nome di Lesbia.
Quali sono le caratteristiche dei carmi brevi di Catullo (epigrammi e nugae)?
Stilisticamente: cercano di trasmettere l’immediatezza e la spontaneità, quasi fossero componimenti scritti sul momento, ma è bene ricordare che questi elementi sono solo apparenti e l’effetto è dato dall’autore grazie ad un grande labor limae
Nei contenuti: l’amore è l’elemento predominante, ma è sempre tormentato da rifiuti e ricongiungimenti continui con l’amata. Nonostante rifiuti il mos maiorum tradizionale, il poeta rivisita in chiave amorosa valori tradizionali come la pietas e la fides. Il contesto in cui Catullo si muove è sempre quello mondano
quali sono le caratteristiche dei carmina docta di Catullo?
- lunghezza maggiore
- riferimento a generi tipicamente alessandrini (epillio, epitalamio)
- elementi alessandrini: inserti epici, ekphrasis, racconto a cornice, racconto dell’aition
- tema della fides
- c. 61 epitalamio, per il matrimonio di L. Manlio Torquato e Iunia Aurunculeia, di accompagnamento al corteo della sposa
- c.62 epitalamio, cantato a contrasto da un coro di fanciulle e uno di ragazzi
- c. 63, epillio, evirazione di Attis in un culto di Cibele, e successivo pentimento
- c.64 poemetto in esametri, nozze di Peleo e Teti e racconto a cornice delle vicende di Teseo e Arianna, a partire dall’ekphrasis della coperta nuziale
- c.66 traduzione della chioma di Berenice di Callimaco
quali sono gli elementi comuni e quali quelli di differenza fra i carmi brevi e quelli dotti di Catullo?
In comune:
- esaltazione di amore, fides e pietas
- stile curato e pathos
- vivacità
Differenze:
- nei carmina docta lessico più alto e selezionato, letterario; importanti gli elementi mitologici
- nei carmi brevi inserti scurrili e riferimenti al quotidiano
Breve biografia, contesto storico e opere (solo nomi) di Lucrezio
- nasce nel 98 a.C. (notizia probabile ma non certa), forse in Campania (ma anche questa notizia non è certa), da classe sociale non meglio specificata
- avrebbe studiato l’epicureismo presso la scuola epicurea di Napoli
- sarebbe morto forse nel 55 a.C.
La sua opera è il poema didascalico in esametri De rerum natura, in sei libri
Come viene accolto l’epicureismo a Roma nel periodo di Lucrezio? che controversie porta con sè?
L’epicureismo viene visto con diffidenza a Roma, innanzitutto per il potere “trainante” che aveva, e che gli permetteva di raccogliere molti seguaci anche fra le classi più umili e non istruite, grazie alla facilità di comprensione del suo pensiero.
Inoltre presentava vari concetti contrati al mos maiorum, quali:
- allontanamento dalla vita politica e pubblica in favore del raggiungimento della pace personale
- disprezzo di tutte le superstizioni e la false credenze, fra queste anche l’interesse e l’intervento degli dei nelle questioni umane
che elementi di differenza presenta il poema didascalico di Lucrezio con quelli della precedente tradizione greca e romana?
Nella precedente tradizione romana il poema didascalico era stato praticato da Ennio e Accio, ma senza particolare impegno o valore letterario. Lucrezio si differenzia da questo col grande impegno e serietà rivolti nei confronti della sua opera e della dottrina epicurea
I precedenti greci erano invece nati in ambito alessandrino, con lo scopo di far sfoggio di erudizione trattando argomenti poco noti o particolari, di cui venivano date informazioni spesso parziali o non proprio corrette, senza contare l’amore degli alessandrini per i mirabilia, i fatti eclatanti e dalle sfumature miracolose (spesso falsi).
L’opera di Lucrezio rifiuta ogni mirabilia e superstizione, e si impegna a svolgere una trattazione seria, attenta, che illustri in maniera completa la dottrina epicurea, senza compiere una semplice operazione di compilazione, come spesso facevano gli alessandrini.
perché Lucrezio decide di utilizzare la forma del poema didascalico?
Usare la forma poetica per trattare una materia complessa come la filosofia, per di più una filosofia che tanto si distaccava dalla tradizione romana, permetteva a Lucrezio di rendere più piacevole e “digeribile” l’epicureismo. Qui viene introdotta la celebre immagine del bicchiere dal bordo cosparso di miele per somministrare più facilmente l’amara medicina al bambino.
Quali novità presenta la trattazione dell’epicureismo da parte di Lucrezio rispetto al Περί Φύσεως dello stesso Epicuro?
Epicuro non aveva mai trattato la propria dottrina in maniera tanto completa all’interno di un’unica opera, inoltre Lucrezio dimostra le applicazioni pratiche, quotidiane e umane dell’epicureismo, mostrando come fisica, morale, antropologia rientrino tutte all’interno di un sistema coerente
Quale dovrebbe essere il fine ultimo del De Rerum Natura?
L’opera dovrebbe mostrare al lettore un modo di ragionare e di percepire la realtà e la natura che lo liberi da inutili paure e superstizioni, e gli permetta così di vivere una vita più tranquilla.
Illustra una natura governata da forze meccaniche, non interventi divini, un essere umano dal passato animale e primitivo, non discendente da strane e meravigliose creature, e mette infine in evidenza come in sostanza l’uomo abbia bisogno di poco per vivere contento.
Da cosa è caratterizzato lo stile di Lucrezio?
- numerose ripetizioni degli stessi concetti per consolidarli, oltre che l’uso di similitudini e immagini familiari che avvicinino astratti concetti filosofici alla comprensione da parte del lettore
- uso di formule fisse per indicare il passaggio da un argomento all’altro
- formazione di un linguaggio tecnico e filosofico che il latino non possiede, formato in buona parte da Lucrezio a partire da neologismi, nuovi costrutti e da calchi dal greco
- richiami all’attenzione rivolti al lettore
- in alcuni punti innalzamento del pathos e maggiore sentimento
Breve biografia, contesto storico e opere (solo nomi) di Cesare
- Nasce nel 100 a.C.
- personaggio di spicco nel panorama politico e militare di Roma
- membro del primo triumvirato
- ucciso nel 44 a.C.
la sua produzione letteraria conta numerose orazioni (per noi perse), i due commentarii, il trattato De Analogia
che caratteristiche ha il De bello civili di Cesare?
- eventi del 49/48 a.C.
- no esaltazione eccessiva della propria figura o delle proprie azioni
- giustificazione delle proprie decisioni
- volontà di allontanare il ceto medio dal sostegno dato all’aristocrazia
- rassicurazioni verso la popolazione affaticata dai disordini
- no progetto politico preciso all’interno dell’opera
che caratteristiche ha il De bello gallico di Cesare?
- non è chiaro se sia stato composto gradualmente durante la campagna oppure in breve tempo alla sua conclusione (elementi di sostegno a entrambe le eventualità)
- fatti dal 58 al 52, con divisione in 7 libri+ottavo scritto da Irzio, legato di Cesare
- giustificazione delle proprie azioni e delle sconfitte
cosa possiamo dire riguardo all’accuratezza dei fatti riportati da Cesare e al suo modo di narrarli? Qual è il fine ultimo di questo modo di narrare gli eventi?
I fatti in sè non sono totalmente scorretti, tuttavia Cesare li modifica leggermente, compie piccole omissioni, spostamenti, ne fa una presentazione tale da piegare in suo favore le vicende, sostenendone una certa interpretazione piuttosto che un’altra.
Giustifica inoltre le proprie sconfitte tramite la cieca azione della Fortuna, imprevedibile.
Cosa possiamo dire dell’attività oratoria (per noi persa) di Cesare?
Delle orazioni di Cesaresare ci rimangono giudizi entusiastici fatti da suoi contemporanei o comunque da autori a lui vicini nel tempo
Quali sono le teorie linguistiche riportate da Cesare nel De analogia?
Cesare era un atticista, il che implicava uno stile piuttosto asciutto, controllato e misurato, che appunto si basasse sull’analogia e sull’equilibrio.
Nell’opera esprime la necessità proprio di un trattamento razionale del latino, con una selezione attenta del lessico usato.
Breve biografia, contesto storico e opere (solo nomi) di Sallustio
- Nasce nell’86
- sostenitore di Cesare e dei populares
- ottiene, grazie alla sua vicinanza con Cesare, il governo della provincia dell’Africa Nova
- accusato di malversazione, si ritira a vita privata e si dedica alla scrittura di opere storiografiche
- muore nel 35 o nel 34
Che caratteristiche ha il genere monografico intrapreso da Sallustio?
- permette di analizzare e presentare con maggiore cura i fatti di un singolo avvenimento storico, studiandone meglio anche gli attori in gioco
- è l’espressione di un nuovo e parallelo tipo di storiografia, diversa dalla tradizionale esposizione annalistica
- si adatta all’indagine delle cause della crisi morale e politica di Roma
- nel proemio spesso Sallustio si giustifica riguardo alla propria scelta di intraprendere questo genere, considerato come occupazione non degna di un uomo che pratica/praticava attivamente politica
Di cosa tratta il De Catilinae coniuratione? che valore hanno i suoi due excursus?
- della congiura di Catilina, avvertita come un sintomo di questa corruzione morale
- I excursus: archeologia di Roma con trattazione della sua ascesa e del suo declino
- II excursus: analisi dei fatti che vanno da Silla alla guerra civile, alla ricerca delle cause della corruzione
per descrivere i personaggi storici presenti Sallustio utilizza lo strumento del ritratto
quali caratteristiche e peculiarità emergono dalle figure di Cesare, Catilina, Catone e Cicerone del De Catilinae coniuratione?
Cesare: dipinto positivamente, portatore di virtù dinamiche, nuove, come la forza, l’energia e la brama di gloria
Catone: in incarna le virtù più tradizionali, come intregritas e la severitas
Cicerone: è molto ridimensionato, non è dipinto come la coraggiosissima e straordinaria figura politica che salva la sua patria, ma piuttosto come un semplice magistrato che fa il proprio dovere
Catilina: incarnala corruzione morale, la pericolosa brama di potere che punta sempre di più al rovesciamento della repubblica
Di cosa tratta il Bellum Iugurthinum? Cosa punta a criticare?
L’opera parla della guerra contro Giugurta portata avanti da Roma fra il 111 e il 105 a.C.
L’opera critica lo schieramento aristocratico immobilista che non era in grado di prendere in mano le redini della situazione e fare gli interessi di Roma fermando Giugurta. Va precisato che il quadro riportato da Sallustio è impreciso, dal momento che anche all’interno della classe aristocratica era presente un gruppo intenzionato - così come i populares - a intervenire contro il re numida.
Quali personaggi (facenti parte dei populares) presenti nel Bellum Iugurthinum fanno da portavoce alle idee di Sallustio? Cosa affermano?
> Memmio: condanna del governo dei pauci
> Mario: necessità della plebe di arruolarsi, il malgoverno degli aristocratici optimates, governo della virtus, necessità che l’elite italica si faccia valere
Breve biografia, contesto storico e opere (solo nomi) di Cicerone
Nasce ad Arpino nel 106. Durante la giovinezza ha modo di studiare a Roma, in Grecia e in Oriente, dove studia in particolare filosofia e retorica.
Attorno all’80 inizia la propria carriera oratoria, che continuerà fino alla fine delle sua vita. Fra ra gli anni 70 e 60 inoltre percorre il cursus honorum, fino a diventare console nel 63, anno in cui affronta la congiura di Catilina.
Viene esiliato a causa dell’azione di Clodio nel 58 a.C., ma torna a Roma nel 57.
Cerca di avvicinarsi a Cesare in seguito alla sconfitta di Pompeo, e in seguito alla morte di Cesare nel 44 prova ad avvicinarsi ad Ottaviano attacando Antonio, scelta che però gli costa la vita. Vieneine ucciso per ordine di Antonio nel 43.
Opere retoriche: De oratore, Orator, De optimus genere oratorum e Brutus
Opere politiche: De legibus, De re publica
Opere morali: Laelius de amicitia, Cato Maior de senectute, tusculanae disputationes, opere sulla questione della religione e della divinità (de fato, de providentia, de natura deorum, de divinatione)
Opere poetiche: Aratea, Marius, De consulatu suo
Epistolario
Parlare della carriera forense di Cicerone
80 - Pro Roscio Amerino - ancora stile asiano, contro liberto di Silla
70 - Verrinae - Verre accusato di concussione; Cic. batte Q.O. Ortalo
66 - de imperio Gn. Pompei - Cic. a favore dei pieni poteri a Pompeo per la campagna contro Mitridate
63 - catilinarie - contro Catilina e la sua congiura
63 - pro Murena - A favore di politico visto come suo successore
56 - Pro Sestio
56 - Pro Caelio - occasione per attaccare Clodio; difesa dei nuovi costumi dei giovani
52 - Pro Milone -
Orazioni Cesariane - numerosi (e finti) elogi a Cesare per ingraziarselo
44/43 - Filippiche - contro Filippo
Quali sono le opere poetiche di Cicerone? Cosa si può dire di C. come poeta?
Le opere poetiche scritte da Cicerone in gioventù, principalmente gli Aratea, hanno caratteristiche erudite, ma non dimostrano particolare bravura
Le opere scritte da Cicerone in età matura invece sono importanti solo relativamente all’opera di regolarizzazione dell’esametro portata avanti dall’autore; particolarmente derisa fu De consulatu suo.
In generale Cicerone non è mai stato particolarmente apprezzato come poeta
Quali sono le opere retoriche di Cicerone? Quali sono i loro contenuti?
De oratore: in tre libri, ambientata nel 91, dialogo fra Licinio Crasso e Marco Antonio. I libro: ampia preparazione culturale dell’oratore vs preparazione da autodidatta e fatta sul campo; II libro: dispositio, inventio e memoria; III libro: l’importanza dell’actio
Orator: delectare, probare, flectere
De optimo genere oratorum: apprezzamenti ed elogi rivolti ai due oratori greci Demostene ed Eschine
Brutus: dialogo fra Cicerone, Bruto e Attico; ripercorse le tappe della carriera e dell’evoluzione dello stile di Cicerone; disprezzo dell’asianesimo.
Quali sono le opere morali di Cicerone? Quali sono i loro contenuti?
Laelius de amicitia (44): breve dialogo di elogio dell’amicizia tra boni viri, utile alla società e a cementare il legame fra i boni; spiegazione della particolare amicizia romana (anche beneficio politico) e augurio di rapporti sinceri e interclasse.
Cato maio de senectute (44): dialogo riflessivo sulla vecchiaia, che porta al decadimento del corpo e all’inattività politica. Catone rappresenta l’individuo integerrimo che ha saputo in vecchiaia bilanciare otium e impegno politico.
Tusculanae disputationes: dialogo in cui lo stesso Cicerone si rivolge ad un interlocutore anonimo. Il tema centrale è quello della felicità, per il quale Cicerone si avvicina allo stoicismo più severo.
De officiis (44): riflessione sui doveri della classe dirigente romana, che deve saper coniugare l’utile e l’honestum e riprendere un giusto controllo sulla società. L’opera sembra stemperare il rigorismo tipico del mos maiorum (che già nella pro Caelio si era dimostrato superato), ed è principalmente rivolta ai giovani, il futuro di Roma.
De finibus bonorum et malorum: l’opera riflette su diversi sistemi filosofici. Scarta l’epicureismo e sembra avvicinarsi allo stoicismo, anche se non ad uno stoicismo intransigente e severo come quello di Catone. Cicerone dimostra dunque una certa apertura e flesibilità, tenendosi sempre lontano dalle posizioni troppo estreme
Quali sono le opere politiche di Cicerone? Quali sono i loro contenuti?
De re publica (54/51): l’opera, scritta sottoforma di dialogo fra l’Emiliano e Lelio ambientato nel 129 a.C., vuole discutere della forma “mista” dell’ordinameto romano (forma monarchica, aristocratica e democratica), individuando in questa il motivo della grandezza di Roma e trattando le rispettive forme degenerate di ogni potere. Qua viene introdotta l’idea di un princeps che collaborasse e coesistesse assieme agli altri organi della repubblica romana, al fine di renderla più stabile e coordinarla. Alla fine dell’opera viene raccontato un sogno avuto dall’Emiliano durante la terza guerra punica, in qui gli era apparso in sogno il nonno Africano e il padre, che gli avevano rivelato il celeste destino riservato agli uomini che avevano fatto il bene dello stato.
De legibus: l’opera tratta, sempre sulla scia di quella platonica, la questione delle leggi, descritte come date dalla divinità, oltre che il ruolo dei magistrati a Roma. Anche questa è un dialogo, che si tiene fra Cicerone stesso, Attico e il fratello Quinto.
Qual è la visione di Cicerone sulla conoscenza filosofica?
Cicerone in sostanza tende a non condividere le idee delle dottrine troppo estreme (come il primo stoicismo, molto duro), e scarta sicuramente l’epicureismo.
Egli prende in considerazione varie dottrine, e adotta un modus operandi che prevede di valutare di volta in volta il modo di comportarsi. Verso l’ultimo periodo della sua vita si avvicina maggiormente allo stoicismo.
Per quanto rigurada la conoscenza, egli aderisce alla dottrina probabilista, la quale afferma che le informazioni della realtà non possano essere conosciute con certezza, ma si tratti di conoscenze probabili.
Qual è la visione di Cicerone sulla vecchiaia?
Come espresso all’interno del Cato maior, la vecchiaia è vista come un momento di decadimento fisico (e non di rado anche mentale), che per di più comporta l’allontanamento dalla scena politica, molto cara a Cicerone. Come esempio di stile di vita ideale egli individua l’esempio di Catone (che nell’opera a cui dà il titolo è per altro addolcito), che seppe anche in vecchiaia coniugare otium e impegno politico.
Qual è la visione di Cicerone sull’amicizia?
Come descritto nel Laelius, l’autore parla dell’amicizia romana come un particolare rapporto che non era semplicemente basato sull’affinità fra due individui, ma che sottintendeva anche un vantaggio politico.
Cicerone si augura che sia possibile in futuro formare dei rapporti sinceri, che possano - anche a livelo politico - cementare il legame fra i boni, i cittadini più validi destinati a risanare la repubblica romana. Questi rapporti non escludono amicizie “interclasse”, dal momento che il vir bonus non appartiene necessariamente solo all’aristocrazia.
Qual è la visione di Cicerone sui doveri della classe dirigente?
Il compito della classe dirigente non è quello di governare secondo i propri interessi, prosciugando le finanze di Roma, ma è quello di coniugare l’utile (il proprio interesse personale) all’honestum (ciò che è bene per lo stato), riprendendo il controllo sulla scena politica, sempre più governata da personalità forti che accentrano e polarizzano attorno a sè il potere (Silla, Pompeo, Cesare).
Qual è la visione di Cicerone sulla virtù?
La virtù del buon cittadino si basa secondo Cicerone sulla socialità, la giustizia e la benenficienza. Il buon cittadino deve infatti collaborare per raggiungere e mantenere il benessere nella comunità.
A creare in ciascuno la virtù a partire da degli istinti e inclinazioni naturali sarebbe la ragione, che non deve mai mancare (si pensi a Sallustio che nel Bellum Iugurthinum descriveva Giugurta come ricco di virtù in potenza, ma troppo “barbaro” per saperle concretizzare).
Di primaria importanza è anche il concetto della magnanimità, che indica quella naturale inclinazione dell’individuo capace a primeggiare sugli altri (inclinazione che, a livello più generale, dimostra anche la stessa città di Roma sugli altri popoli). Questo affermarsi guadagnando cariche e ricchezze tuttavia appare in contrasto con quanto detto nel de officiis, che disprezza le ricchezze terrene. Questo si spiega così: questo guadagnare le ricchezze deve essere messo al servizio dell’altro e della propria opera benefattrice, per evitare che un’ottima virtù si trasformi in tirannide. È dunque fondamentale in controllo del desiderio personale.
Come possono essere definiti la lingua e lo stile di Cicerone?
Breve biografia, contesto storico e opere (solo nomi) di Virgilio
Quali sono le caratteristiche delle Bucoliche?
- 10 brevi componimenti in esametri
- scritte fra il 42 e il 39
Quali sono le caratteristiche e di cosa parlano le Georgiche?
- opera didascalica in 4 libri
- pubblicate nel 29 a.C.
quali sono le due grosse parti in cui può essere divisa l’Eneide?
Quali elementi l’Eneide ha di differenza rispetto ai poemi omerici?