Lezioni Flashcards

1
Q

Lezione 1

Quali testi saranno oggetto di particolare approfondimento in questo corso?

A

I sinottici e Luca in particolare, le lettere paoline e gli scritti giovannei.

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2
Q

Lezione 1

  1. In quale stile sono stati scritti prevalentemente i libri della Bibbia?
  2. In quale lingua sono stati scritti i testi del NT?
A
  1. In prosa
  2. In greco
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3
Q

Lezione 1

  1. Per quale motivo la narratologia è particolarmente importante nello studio della S. Scrittura?
  2. Quali sono i testi del NT in cui le tecniche narrative sono maggiormente evidenti?
A
  1. Perché aiuta a comprendere i concetti teologici espressi dall’Autore biblico.
  2. I quattro vangeli e gli Atti degli Apostoli
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4
Q

Lezione 1

  1. In quale periodo sono stati scritti i testi del NT?
  2. Da quale momento si è iniziato a parlare di AT?
  3. Come era definito precedentemente l’AT?
A
  1. Nel I secolo
  2. Dal momento in cui si sono “consolidati” i testi del NT
  3. “Le Scritture”
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5
Q

Lezione 1

Come sono chiamati i vangeli di Matteo, Marco e Luca quando sono considerati insieme e perché?

A

Vangeli sinottici, dal greco συν οπσις (siun opsis), “vista d’insieme”, in quanto è possibile seguirne in parallelo lo svolgimento degli avvenimenti che si susseguono in essi, annotando le somiglianze e le differenze presenti nella narrazione.

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6
Q

Lezione 1

In quali dei quattro vangeli viene presentata l’infanzia di Gesù?

A

In Matteo e Luca, mentre Marco e Giovanni presentano al lettore un Gesù adulto all’inizio della sua missione nel mondo.

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7
Q

Lezione 1

Quali caratteristiche possono avere le diverse unità narrative, all’interno dei vangeli?

A

I vangeli presentano un’alternanza di unità dialogiche e altre più prettamente narrative.

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8
Q

Lezione 1

Fai alcuni esempi di espedienti retorici propri della letteratura ebraica utilizzati nel NT, descrivendone lo scopo.

A
  1. Inclusione (un certo termine viene utilizzato all’inizio e alla fine di una pericope)
  2. Parole chiave (termini ripetuti nel vangelo)
  3. Determinazione delle pericopi (o unità narrative) tramite indicazioni spazio-temporali
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9
Q

Lezione 1

Quale espressione appare in modo ricorrente nel Vangelo di Luca e perché?

A

“E avvenne che…” (Ἐγένετο δὲ ἐν τῷ, Egheneto dé en to) oppure “E avvenne in quei giorni” (_Ἐγένετο δὲ ἐν ταῖς ἡμέραις, Egheneto dé en tais emerais_), che Luca ripete circa 40 volte. L’espressione denota l’inizio di una nuova scena.

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10
Q

Lezione 1

In quale punto del suo Vangelo Luca elenca una serie di importanti personaggi dell’epoca per poi mettere in risalto l’azione di Dio nella storia? Quale fatto viene messo in evidenza?

A

All’inizio del capitolo 3, in cui Luca inserisce nel racconto i nomi dell’imperatore Tiberio, del governatore Ponzio Pilato, dei tetrarchi Erode, Filippo e Lisània e dei sommi sacerdoti Anna e Caifa.

L’evento messo in evidenza grazie al contrasto con questo elenco dei potenti del mondo, è la discesa della parola di Dio su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.

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11
Q

Lezione 1

All’inizio del capitolo 2, Luca scrive di un censimento fatto sotto il governatorato siriano di Quirinio. Che cosa intende qui richiamare alla mente del lettore e perché?

A

Al censimento fatto da Davide e descritto in 2 Sam 24. Lo scopo è quello di ricordare che la città in cui nacque Davide, cioè Betlemme, è la stessa in cui nasce Gesù, come si legge proprio in Luca 2,4.

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12
Q

Lezione 1

Quale altro termine è spesso utilizzato nel NT per attirare l’attenzione del lettore sugli eventi che seguono? Quante volte è ripetuto in Luca e a quale scopo?

A

ἰδού (idou), “ecco!”; corrisponde all’ebraico הִנֵּה (inné). Luca lo utilizza circa 50 volte, spesso per introdurre un nuovo personaggio che ha una certa rilevanza nel racconto.

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13
Q

Lezione 1

Fai qualche esempio di uso dell’interiezione “ecco!” in Luca.

A

In Luca 2,20, in cui l’angelo Gabriele si rivolge a Zaccaria: Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno”

In Luca 2,38, in cui Maria risponde all’annunzio dell’angelo Gabriele: Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto».

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14
Q

Lezione 1

Luca in diversi punti del suo Vangelo fa riferimento a episodi dell’AT.

In quale libro è riportato un canto simile al Magnificat di Maria e chi lo pronuncia? Oltre a Maria, chi altri ci ricorda questa donna dell’AT?

A

Un canto dell’AT simile al Magnificat è quello di Anna in 1 Sam 2,1-10. Anche Elisabetta, in quanto sterile e che ottiene da Dio la grazia di avere un figlio.

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15
Q

Lezione 1

Quali somiglianze possiamo scorgere tra Samuele (1 Sam 2,26) e ciò che Luca ci dice dell’infanzia di Giovanni Battista (Lc 1,80) e di Gesù (Lc 2,40)?

A

Di tutti si dice, seppure usando termini leggermente diversi, che crescevano in virtù davanti a Dio e agli uomini.

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16
Q

Lezione 1

Qual è il concetto di sapienza, secondo Luca?

A

La sapienza per Luca è principalmente il saper interpretare la storia.

17
Q

Lezione 1

Nel Vangelo di Matteo troviamo alcune espressioni che ci fanno comprendere che con Gesù la storia è giunta alla sua pienezza. Quali?

A

“Si adempiano le Scritture” oppure: “Questo accadde perché si adempissero le Scritture” o altre frasi simili.

18
Q

Lezione 1

Quali domande possiamo farci nell’analizzare un testo con l’analisi narratologica?

A

“Chi è l’eroe?”, “Cosa intende raggiungere?”, “Come sono distribuiti i diversi temi nel testo?”

19
Q

Lezione 1

In che senso possiamo affermare che Gesù non corrispondere all’idea classica di “eroe”?

A

Gesù tende allo “svuotamento di sé”, e anche la finalità dei miracoli che Egli compie sono finalizzate a manifestare la gloria di Dio, non la propria.

20
Q

Lezione 1

Gesù viene ricercato come un vero criminale, pericoloso sia per l’autorità religiosa, sia per quella politica. Qual è invece l’idea classica di “eroe” presente in altri testi?

A

Generalmente, gli eroi sono coloro che sanno restituire ai loro seguaci l’autorità politica e umana perdute, mettendo in evidenza la propria forza e capacità di leader.

21
Q

Lezione 1

Gesù e Ulisse. Quali similitudini e quali differenze tra questi due “eroi”?

A

Entrambi fanno un cammino, Gesù verso la propria Passione, Morte e Risurrezione e perché attraverso queste affinché si compiano le Scritture, Ulisse eterno viaggiatore alla ricerca di una nuova meta, dominato dal Fato, come tutti gli eroi greci.

22
Q

Lezione 1

Cos’è l’analisi strutturale, in narratologia? Prova a fare degli esempi di applicazione dell’analisi strutturale in Luca.

A

Un metodo che, analizzando la struttura di un testo (come il Vangelo), ci consente di comprendere meglio una particolare porzione di quel testo.

All’inizio del Vangelo di Luca, ad esempio, si nota che l’evangelista struttura il testo raccontando di due diversi annunci da parte dell’angelo Gabriele ai quali contrappone due diversi modi di accoglierli (da parte di Zaccaria e di Maria).

23
Q

Lezione 1

Chi era Algirdas Julien Greimas e che cosa affermava a proposito degli eroi?

A

A. J. Greimas (1917-1992) era un semiologo che si occupò dell’analisi testuale dell’AT. Secondo Greimas l’eroe deve superare tre prove:

  • Nella PROVA QUALIFICANTE l’eroe è impegnato ad acquisire una competenza per passare all’azione
  • Nella prova DECISIVA l’eroe è impegnato nella lotta contro l’antagonista
  • Nella prova GLORIFICANTE l’eroe è acclamato e compensato per il compito eseguito
24
Q

Lezione 1

La struttura dell’“eroe” proposta da Algirdas può essere applicata anche al Vangelo di Luca quando presenta Gesù. In che senso e in quali passi?

A
  1. In Lc 2,40-52 Gesù, all’età di dodici anni, supera una prima prova nel Tempio, discutendo con i dottori (prova qualificante)
  2. In Lc 4,1-13 Gesù supera tutte le tentazioni di Satana utilizzando le Scritture (prova decisiva)
  3. Con la Passione, Morte e Risurrezione, infine, Gesù supera la prova glorificante
25
Q

Lezione 1

In quante sezioni è possibile suddividere il Vangelo di Luca?

A

In quattro sezioni principali:

  1. Lc 1,1-4,13: introduzione e preparazione in Giudea
  2. Lc 4,14-9,50: ministero di Gesù in Galilea, in cui Luca rivela molte realtà importanti su Gesù
  3. Lc 9,51-19,28: narrazione del cammino di Gesù dalla Galilea a Gerusalemme
  4. Lc 19,29-24,53: controversie con i farisei; ritorno di Gesù in Gerusalemme; Passione, Morte e Risurrezione
26
Q

Lezione 1

Una volta identificata la struttura, è possibile dedurre da questa ulteriori elementi utili alla comprensione del testo. Cosa è possibile dedurre dalla struttura del Vangelo di Luca?

A

In Luca 1, l’angelo appare due volte, una volta a Elisabetta e una volta a Maria. In Luca 24 abbiamo due creature celesti che si trovano accanto al sepolcro.

In Luca 4, Gesù rifiuta il potere puramente mondano offertogli da Satana, mentre in Luca 23 e 24, Gesù viene presentato come Re di un Regno ultraterreno.

All’inizio troviamo tre donne (Maria, Elisabetta e Anna), alla fine ancora tre donne sotto la Croce.

All’inizio Luca ci racconta della mancanza di fede e dello scetticismo di Zaccaria, alla fine l’incredulità dei discepoli di Emmaus e degli altri discepoli.

La fede di Maria descritta all’inizio del Vangelo ha come contrappunto la fede e l’adorazione dei discepoli nel contemplare l’Ascensione di Gesù nel capitolo conclusivo.

Tutto questo ci fa capire che Luca, nello scrivere il suo Vangelo, ha inserito all’inizio diversi elementi anticipatori della sua conclusione, dando al lettore l’opportunità di comprendere da subito lo svolgimento dell’intera storia.

27
Q

Lezione 1

Cosa s’intende con “lettura laterale” e qual è la sua utilità?

A

S’intende la lettura sinottica dei vangeli di Matteo, Marco e Luca. La lettura sinottica o laterale ci consente di comprendere meglio le caratteristiche stilistiche dei diversi evangelisti e soprattutto su quale tema mette l’accento ciascuno di essi.

28
Q

Lezione 1

Una lettura laterale o sinottica delle tentazioni di Gesù nel deserto nei vangeli di Luca e di Matteo (Lc 4,1-13 e Mt 4,11) svela che ciascuno dei due Evangelisti ha scelto una diversa sequenza di tentazioni. Sapresti dire perché?

A

Luca fa in modo che il termine “tentazione” appaia sia all’inizio (v. 1), sia due volte alla fine del brano (vv. 12-13, “non tenterai il Signore Dio tuo” e “avendo esaurito ogni specie di tentazione”), incorniciandolo in questo concetto che per l’Evangelista è fondamentale.

Infatti, in 22,46 ripete: “Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione”. Tra l’altro, in entrambi i brani (le tentazioni e il capitolo 22, ambientato nel Getsemani), è sottolineata l’importanza della preghiera.

29
Q

Lezione 2

Cosa s’intende per “lettura metaforica”?

Fai degli esempi in cui Gesù

A

Una lettura fatta con l’intento di applicare al passo un punto di vista figurativo e simbolico del racconto, come quando si legge una favola.

Gesù propone alcuni racconti, come quello del Buon Samaritano o del fariseo e del pubblicano, che possono essere definiti come “favole” e ai quali ben si adatta la lettura metaforica e l’applicazione personale.

30
Q

Lezione 2

La genealogia di Gesù che Luca riporta in Lc 3,23-38 fornisce alcuni dettagli che consentono di fare una lettura metaforica del passo. Quali?

A

La genealogia è composta da settantasette personaggi e il numero 77 è simbolico; l’ultimo personaggio nominato è Adamo, che è detto “figlio di Dio”.

31
Q

Lezione 2

Quale tipo di metafora utilizza Gesù nella risurrezione della figlia del capo della sinagoga (Lc 8,52)?

In quale altro episodio Gesù opera un miracolo analogo?

Qual è lo scopo di questi racconti di risurrezione?

A

Parla della morte come di un sonno. Nel risuscitarla, inoltre, le dice “Alzati!”, proprio come si fa con una persona che si vuole risvegliare dal sonno.

In Luca 7,12–16, dove Gesù risuscita il figlio unico di una vedova.

Attraverso questi brani, Luca prepara il lettore alla comprensione di Gesù come di Colui che dona la vita e la cui vicenda non può perciò concludersi con la morte, ma con la Risurrezione.

32
Q

Lezione 2 - 19:20

Prova a indicare quali domande può essere utile farsi quando si approccia il testo secondo l’analisi narratologica.

A

Per comprendere il racconto, può essere utile farsi alcune domande riguardanti il personaggio che rappresenta l’eroe. Ad esempio:

  1. Chi è l’eroe e quali elementi indicano che l’eroe è proprio lui?
  2. Quali sono gli oppositori e i seguaci dell’eroe?
  3. Nel racconto, si intravede il narratore e una sua interpretazione dei fatti (ad esempio: “ciò accadde perché si compissero le Scritture)?
  4. Sono presenti accelerazioni temporali, omissioni temporali, rallentamenti, analessi (flashback narrativi; per esempio: “e i discepoli si ricordarono di quello che Egli aveva detto”) oppure prolessi (anticipazioni narrative)?
  5. Qual è la trama e qual è la struttura di questo brano?
  6. Qual è la delimitazione del brano (pericope)?