Lezione 1 Flashcards
Quali sono le attestazioni più antiche del santuario di Delfi?
Iliade, inno omerico ad Apollo, elegia arcaica, tragedia attica, mitologia. Grande importanza di Delfi per Grecia arcaica.
In quali modalità ci sono stati tramandati i racconti mitici?
Iconografia (pittura vascolare, statue, bronzi, coppe sbalzate, monete)
Testi (poemi, tragedie, inni, mitografia ellenistica)
Ci possono essere scarti cronologici tra epoca di realizzazione delle iconografie di un certo mito e trascrizione letterale di quello stesso mito?
Sì, anche scarti abbondanti.
Miti raccontati da iconografie hanno sempre un corrispettivo testuale?
No.
Come bisogna ricostruire un racconto mitologico?
Bisogna confrontare tutte le testimonianze in nostro possesso (iconografiche e testuali) + bisogna valutare evoluzione di un certo mito nel tempo.
Perchè spesso è difficile ricostruire i miti relativi ad Apollo?
Grande quantità e anche varietà di attestazioni.
Che caratteristica hanno i miti relativi a realtà locali?
A quali momenti della vita di una città o di una comunità si riferiscono? Perché?
Sono stati trasmessi oralmente di generazione in generazione e messi per iscritto molto tardi, solo a partire dal V secolo.
Spesso si riferiscono a momenti fondamentali della storia di una città come per esempio il momento della fondazione, questo perché il momento delle origini di una comunità è momento chiave per unità comunitaria. Comprensione di sè dei gruppi passa per affermazione di una certa origine comune (dato antropologico fondamentale)
Perché moltissimi miti di fondazioni sono legati ad Apollo delfico?
Forte pervasività di Apollo delfico nella cultura arcaica e classica non solo a livello panellenico ma anche locale.
Che visione gli studiosi del passato avevano del mondo antico? Perché era sbagliata?
Fino al ‘900 si voleva vedere nel mondo antico il modello e l’antecedente del mondo moderno e contemporaneo, ma così non si tenevano mai in considerazione le enormi differenze tra noi e l’antichità. Non sempre per noi è facile decodificare mondo antico perché esso ha un codice diverso dal nostro che noi non possediamo.
Oggi studiosi sottolineano differenze tra antichità e modernità sotto ogni punto di vista: economico, sociale, antropologico…)
Perché erano importanti le pratiche divinatorie nel mondo antico?
Funzione sociale: si sentiva il bisogno di ricevere una guida, un consiglio nelle scelte più difficili, un incoraggiamento nell’affrontare le difficoltà. Si voleva sapere se gli dei erano favorevoli o meno a una certa impresa.
Radice antropologica di ciò è la riduzione del rischio, dell’angoscia di fronte all’azione e alle scelte.
In cosa consistevano le pratiche divinatorie nella realtà del mondo antico?
No profezia o lettura del futuro ma consigli su come comportarsi e come agire. Argomenti sempre molto concreti: rapporti familiari o commerciali, viaggi, affari, navigazione, guerre.
Quali sono alcune delle fonti più importanti in merito alle pratiche oracolari greche?
Le tavolette di bronzo con incise domande e risposta in prosa provenienti dal santuario di Zeus di Dodona.
Quanti erano i luoghi oracolari in Grecia? A chi erano dedicati?
Erano moltissimi, sia panellenici che locali. Dedicati a divinità ma anche ad eroi.
Oltre agli oracoli quali altre figure avevano una funzione simile? Perché consultati?
Indovini che davano consigli su come agire basandosi su volo uccelli, esaminazione del fegato degli animali sacrificati, ascolto di voci e rumori. Spesso consultati prima di azioni belliche per capire se si aveva o meno favore degli dei.
Cosa indica la radice -man? In quali parole si trova?
Indica uno stato mentale alterato, diverso da pazzia (anoia). Si trova in mantika (mantica, pratica divinatoria), mantis (indovino) e mania (stato mentale alterato per influsso di una divinità).