La linguistica, un corso introduttivo Flashcards
Cosa studia la linguistica e in quali rami si articola?
La linguistica studia le lingue storico-naturali e il linguaggio, vale a dire la facoltà di linguaggio umana. La linguistica si divide in linguistica generale, che studia la variazione e l’articolazione sincronica della lingua in un dato momento, e linguistica storica o glottologia, che invece studia lo sviluppo e l’evoluzione della lingua nel tempo
In che livelli si articola la comunicazione umana?
Il linguaggio umano può essere categorizzato a seconda del grado di intenzionalità della trasmissione del messaggio:
- comunicazione in senso stretto, nella quale l’emittente e il ricevente sono intenzionali
- il passaggio di informazione, dove la ricezione è intenzionale, ma l’emissione non lo è
- formulazione di inferenze dove non c’è un vero e proprio emittente, ma solo un interpretante che deduce delle informazioni dagli elementi che si trova intorno
Cosa si intende per codice e segno?
Il segno rappresente l’unione di un significante (ciò che materialmente comunica il messaggio, come una scritta) e il significato, ovvero il concetto a cui il significante rimanda. La somma di tuttte queste corrispondenze forma il codice, che raccoglie appunto tutti i segni. Nello specifico caso dei segni linguistici, questi sono contenuti nel codice lingua
Quali sono i cinque tipi di segno esistenti?
- Indici, motivati naturalmente e non intenzionali (condizioni fisiche, elementi della realtà)
- Segnali, motivati naturalmente e intenzionali (posizioni volontarie del corpo, versi e richiami degli animali)
- Icone, motivate analogicamente e intenzionali (riproduzioni della realtà come mappe, fotografie etc)
- Simboli, motivati culturalmente e intenzionali (colori con determinate valenze, gesti verso il prossimo)
- Segni in senso stretto, arbitrari e intenzionali (le lingue parlate, la lingua dei segni)
Cosa si intende con arbitrarietà della lingua e cosa rappresenta il triangolo semiotico?
Quali sono i quattro livelli di arbitrarietà?
Il triangolo semiotico rappresenta graficamente i diversi tipi di arbitrarietà - ovvero di legame non naturale, ma convenzionale - che caratterizzano la comunicazione.
Il triangolo lega significante, significato e referente (quell’oggetto appartenente alla realtà a cui facciamo riferimento nella comunicazione).
I livelli di arbitrarietà sono:
1. rapporto fra segno e referente, perché non motivato da alcun legame naturale
- il rapporto fra significante e significato
- il rapporto fra forma e sostanza del significato (un segno può fare riferimento a più concetti diversi o ad uno solo a seconda della lingua, oppure possono essere necessari più segni per uno stesso concetto)
- rapporto tra forma e sostanza del significante (l’utilizzo dei suoni è per esempio diverso in diverse lingue: alcune per esempio considerano la lunghezza vocalica come carattere distintivo di una parola; l’italiano invece non lo fa)
Quali sono delle eccezioni all’arbitrarietà della lingua?
Esistono alcune eccezioni parziali all’arbitrarietà, che cioè sono caratterizzate da un grado inferiori di arbitrarietà, senza però perderla del tutto:
- onomatopee, che indicano dei suoni, cercando di riprodurli in maniera piuttosto fedele, ma senza farlo completamente
- iconismo, ovvero l’uso di materiale fonico in modo da rispecchiare la realtà (usare più materiale fonico quando si parla di qualcosa al plurale, come child/children in inglese), anche se questo non si verifica in ogni caso
- fonosimbolismo, ovvero l’associazione sistematica di alcuni suoni a certi concetti (la i per oggetti piccoli); anche questo non si verifica sempre
Cosa si intende per doppia articolazione? Di quali altre caratteristiche è responsabile la doppia articolazione?
La doppia articolazione, una delle proprietà più importanti della lingua, prevede che esistano due livelli di articolazione:
- quello di prima articolazione, che scompone le parole nelle unità minime in grado di comunicare significato, i cosiddetti morfemi
- quello di seconda articolazione, che divide le parole nelle più piccole unità di significante, non portatrici di significato, e chiamate fonemi
La doppia articolazione prevede che il sistema linguistico sia caratterizzato da una grande economicità, la capacità di esprimere un numero potenzialmente infinito di significati tramite poche unità di seconda articolazione; questo è dato anche dalla spiccata combinatorietà della lingua, che permette appunto questa complessa articolazione di unità piccole e finite.
Cos’è l’onnipotenza semantica?
Come questa si ricollega alla plurifunzionalità e alla riflessività?
L’onnipotenza semantica non è altro che la capacità della lingua di descrivere un numero potenzialmente infinito di concetti, proprio grazie alla combinatorietà e al fatto che gli elementi di seconda articolazione non siano in sè portatori di significato (se così fosse i significati esprimibili sarebbero più o meno limitati al numero di lettere dell’alfabeto).
L’onnipotenza semantica consente per altro di esprimere concetti legati a diverse funzioni, come i pensieri, le informazioni, le emozioni, e permette perfino di parlare della lingua stessa (la cosiddetta riflessività)
Cosa si intende per linearità e discretezza?
La linearità caratterizza la lingua implicando che questa si sviluppi in un dato ordine nel tempo e nello spazio. Questo significa che scombinando gli elementi che compongono il messaggio non si avrà lo stesso significato.
La discretezza è invece l’assoluta differenza fra gli elementi (dove “finisce” una segno ne inizia un altro, senza sfumature fra l’uno e l’altro).
In che senso la lingua è indipendente da stimoli? In che modo questo ci differenzia dagli animali?
L’essere umano non è unico per la capacità di esprimersi attraverso un linguaggio, ma lo è per la capacità di farlo senza che esiste un motivo o un’urgenza per cui sia necessario comunicare. Questo per esempio lo dimostra il fatto che sia possibile insegnare liguaggi simili a quelli umani ai primati, ma questi non li utilizzano a meno che non siano ricompensati o indotti nel farlo.
Quali fenomeni rendono equivoca la lingua?
- omonimia, a causa dei più significati che uno stesso significante può assumere
- sinonimia, ovvero la presenza di più significanti che esprimono lo stesso significato
Cosa differenzia le cosiddette lingue storico naturali da altri tipi di linguaggio?
Le lie lngue storico naturali sono trasmesse di generazione in generazione e nascono e si evolvono spontaneamente
Cosa sono langue e parole?
Con la langue si intende la competenza astratta che un parlante possiede nel parlare la propria lingua, mentre con parole si descrivono le singole prestazioni linguistiche.
Cosa sono asse paradigmatico e sintagmatico?
Sono due criteri tramite cui è possibile studiare la lingua: l’asse paradigmatico studia il rapporto in assenza degli elementi che compongono la frase, mentre l’asse sintagmatico quello in presenza
Quali sono gli assi di variazione delle lingue?
Sono l’asse diastratico, diafasico, diatopico e diamesico
Quali sono le caratteristiche dell’asse diastratico?
Prevede la variazione della lingua attraverso gli strati sociali, permettendo un certo grado di prevedibilità in base al grado di istruzione, all’ambiente di provenienza, l’occupazione etc etc
Quali sono le caratteristiche dell’asse diafasico?
La variazione diafasica si presenta a seconda dei diversi contesti in cui il parlante parla. Anche questo permette una certa prevedibilità ed è inoltre influenzato dai sottocodici appartenenti ad ognuno.
Solitamente un registro basso è caratterizzato da sintassi poco complessa, uso di parole ad ampio campo semantico e alta velocità di elocuzione, al contrario dei registri alti
Quali sono le caratteristiche dell’asse diamesico?
La variazione diamesica riguarda il tipo di strumento usato per comunicare (scritto o parlato). Se in passato questo permetteva di ipotizzare il registro della lingua in base al mezzo, attualmente scritto e parlato possono essere entrambi sia formali che informali
Quali sono le caratteristiche dell’asse diatopico?
L’asse diatopico considera le variazioni che la lingua presenta in base al luogo in cui viene parlata, non considerando però i dialetti.
Quali sono i meccanismi di mutamento di una lingua in senso diacronico?
La lingua, in quanto in continua mutazione, presenta vari tipi di cambiamento:
- sintattico
- morfologico, con la rianalisi (la ricomposizione scorretta dei morfemi), la grammaticalizzazione (rendere elementi grammaticali parti che non lo erano) e l’analogia (regolarizzazione di paradigmi)
- Fonetico, con assimilazione, dissimilazione, cadute, aggiunte, metatesi - spostamento dei foni in una parola -
- semantico, con neologismi o perdite di lessemi, estensioni o restringimenti semantici, rapporti di somiglianza fra significati
In che altri modi, oltre quelli degli assi del diasistema, si ha una mutazione sincronica della lingua?
Si possono avere fenomeni che coinvolgono parlanti bilingui, come il code switching, ma anche altri come il prestito linguistico da altre lingue e il calco, ovvero trasporre in italiano, con una sorta di traduzione letterale, parole di altre lingue.
Cos’è la fonetica e in che modo si divide la disciplina?
La fonetica studia in che modo i suoni creati dall’apparato fonatorio vengono emessi.
Nello specifico:
- la fonetica articolatoria studia in che modo e per quale articolazione vengono emessi i suoni
- la fonetica acustica studia in che modo e con quale consisstenza e caratteristiche il fono viene emesso e si propaga
- la fonetica uditiva studia per quale meccanismo il fone viene percepito e compreso dal ricevente
Da quali parti è composto l’apparato fonatorio e per quale meccanismo crea i suoni?
L’apparato fonatorio si compone di laringe, corde vocali (delle membrane che vibrano aprendosi e chiudendosi per permettere la creazione dei suoni), che assieme al flusso d’aria egressivo componogono il meccanismo laringeo. Proprio il movimento delle corde vocali e la frequenza con cui questa vibrazione avviene caratterizzano la frequenza fondamentale.
Abbiamo poi la faringe e l’ugola; quest’ultima può chiuedersi per far passare o meno l’aria nella cavità nasale.
A modificare ulteriormente il suono sono una serie di altri organi, come i denti, le labbra, gli alveoli e la lingua, molto importante nell’articolazione dei suoni.