L'etã Comunale🦄🦄🦄🦄🦄🦄 Flashcards
Idea chiave
Lo sviluppo della vita economica porta alla presa del potere da parte delle ricche e nobili famiglie
I protagonisti
Responsabili del governo della città membri delle famiglie ricche e importanti sono eletti da maschi in eta d’armi
Nascono le universitá
Bisogno di persone istruite per commerci e attività politiche.
Quindi nascono le scuole private laiche e le universitÃ
Nel1088 a Bologna nasce l’università per il diritto giuridico ed ecclesiastico
Il volgare letterario
Dal1000 il volgare è la lingua usata nei documenti.
Nel xiv secolo il volgare letterario diventa la lingua delle opere letterarie
Una nuova forma di governo: il comune
Sul finire del XI Secolo In molte citta italiane formalmente ancora dipendenti dall’impero gruppi di ricchi cittadini che spesso avevano collaborato con il vescovo nell’amministrazione della cittá costruirono una nuova forma di governo attruibuendosi il potere dell’imperatore
Sto nuovo governo se llama comune
Circostanze che favoriscono la nascita dei comuni
Anche se fra l’11º e il 14º secolo sorsero città in varie regioni d’Europa in Francia in Germania nelle Fiandre il fenomeno comunale riguardò soprattutto nell’Italia del centro e del Nord esso fu favorito da due circostanze da un lato la debolezza degli imperatori oppure di re duchi conti che avevano perduto gran parte della loro autorità dall’altro l’esigenza di trovare nuove forme politiche più adatte a regolare la convivenza delle popolazioni cittadine che erano in rapida e tumultuosa crescita nell’Italia meridionale la presenza del forte regno normanno limitò invece no sviluppo di poteri autonomi in città fiorenti come Amalfi Napoli e Salerno
Differenze fra comuni italiani e città europee
Alcune caratteristiche differenziavano comuni italiani da quelli del Nord Europa per prima cosa le città nordeuropee non furono mai pienamente autonoma e poterono disporre esclusivamente dei diritti concessi loro dai re o dai nobiliI comuni italiani invece fin dalla loro nascita si diedero leggi e magistrati amministrarono la giustizia batterono moneta imposero tributi chiamarono i cittadini alle armi inoltre fuori dall’Italia le città non tentarono mai di espandersi nella campagna intorno al contrario i comuni italiani lottarono fin dal 12º secolo per sottomettere il contado cioè il territorio circostante la città spesso governato da un conte o da un signore rurale qualche signore si sottomise spontaneamente altri vennero costruiti con la forza a trasferirsi dentro le mura stelline per essere tenuti sotto controllo infine nella maggior parte delle città nordeuropee gli abitanti erano soprattutto mercanti e artigiani nei comuni italiani invece la popolazione comprendeva oltre alla comunità mercantile anche aristocratici uomini di cultura proprietari terrieri medi e piccoli contadini immigrati
Il comune dei consoli
In Italia alla base della vita comunale era l’assemblea cittadina chiamata in vario modo arengo parlamento con giovane è formata dalla popolazione maschile che prestava servizio militare ne erano esclusi i servi le persone senza fissa dimora i non cristiani presenti agli ebrei e tutte le donne comprese quelle di origine aristocratica annunciata dal rintocco di una campana l’assemblea si riuniva Per i Joe Cannon per eleggere i consoli coloro che governavano effettivamente la città e per prendere decisioni o meglio per confermare decisioni già prese dalle autorità i consoli appartenevano alle famiglie più ricche e potenti erano eletti però da quattro a denti e al momento di assumere la carica si impegnavano solennemente a garantire sicurezza pace e giustizia ma difficilmente potevano mantenere queste promesse le famiglie più in vista della città infatti erano spesso in lotta fra loro per conquistare il potere e predominio
Il Comune del podestÃ
Per porre fine ai conflitti dai primi decenni del 13º secolo il 200 diversi comuni affidarono il governo a un magistrato unico e il podestà per amministrare la città egli doveva conoscere bene il diritto e per guidare l’esercito cittadino doveva essere esperto nell’uso delle armi restava al potere per un tempo determinato di solito un anno al termine del quale se aveva svolto bene il suo incarico riceveva un altro compenso a differenza dei consoli il podestà doveva provenire da un’altra città perché si pensava che essendo forestiera potesse meglio operare per il bene comune senza alcun riguardo per gli interessi di questa o di quella famiglia con i podestà si cominciarono a mettere per iscritto gli statuti comunali la parola statuto deriva dall’espressione latina statum est che significa e stabilito documenti in cui erano raccolte le norme che regolano la vita della comunitÃ
Lotte di fazione e conflitti politici
Tuttavia per tutto il 200 i comuni continuarono a essere scossi da violenti conflitti che spesso si trasformavano in vere guerre urbane la popolazione era divisa in frazioni gruppi politici che facevano uso della lotta armata quanto una frazione era sconfitta coloro che ne facevano parte venivano uccisi o mandati in esilio insieme alle loro famiglie i loro beni erano confiscati le loro case distrutte nuovi gruppi di cittadini definiti a quel tempo popolari lo stavano per essere ammessi alle più alte cariche di governo ancora privilegio di poche famiglie aristocratiche i popolari erano mercanti banchieri o artigiani che appartenevano a potenti corporazioni oppure ad associazioni di fanti che combattevano a piedi nelle esercito comunale solo i nobili infatti si battevano a cavallo e si aspettavano una ricompensa per i servizi resi alla comunità in tempo di guerra
Il Comune popolare
Verso la metà del 13º secolo corporazioni di mestiere e associazioni popolari alleate a quella parte di nobili esclusa dal governo si riunirono in un grande e potente partito di popolo i mercanti più autorevoli che si misero alla testa del partito decisero di nominare come capo un capitano del popolo che spesso era un forestiero proprio come il podestà e crearono nuovi organi di governo giudici assemblee nacque così una sorta di comune parallelo contrapposto a quello ufficiale a poco a poco in alcune città il popolo riuscì ad avere la prevalenza e la dote era particolarmente forte giunse perfino ad allontanare dal potere i magnati vale a dire i cittadini più ricchi e più potenti spesso di origine nobile ma a volte anche di origine mercantile che fino ad allora avevano diretto la vita politica a Firenze per esempio nel 1293 furono esclusi dalle cariche pubbliche i cittadini non iscritti a corporazioni d’arte o mestiere nobili di solito non lavoravano e non facevano parte di nessuna corporazione perciò restarono fuori dalla vita politica cittadina
Il potere passa ai nuovi ricchi
Il potere politico fini nelle mani di alcune grandi famiglie di nuovi ricchi che appartenevano alle arti più importanti erano perlopiù banchieri internazionali grandi mercanti padroni di manifatture tessili avevano case in città e terre in campagna si erano imparentati con i nobili Per mezzo di matrimoni e ne imitavano lo stile di vita a Firenze questi nuovi ricchi erano chiamati popolo grasso il resto della popolazione cittadina assai più numerosa comprendeva piccoli artigiani commercianti apprendisti e operai veniva chiamato popolo minuto E in politica contava poco o niente
Le arti maggiori
Ogni arte aveva un proprio stemma ecco gli stemmi delle sette arti dette arti maggiori alle quali nel 13º secolo appartenevano i cittadini più ricchi e potenti di Firenze ben tre Calimala della lana della seta avevano a che fare con l’artigianato tessile il più sviluppato del medioevo
Arte della Lana
Arte di Calimala nome di una via di Firenze in cui abitavano i più importanti mercanti di panni di lana importati dall’estero
Arte della seta
Arte dei vaiai lavoranti di Vaio un tipo di pelliccia e pellicciai
Arte dei medici e speziali venditori di spezie e di erbe medicinali
Arte dei cambiavalute
Arte dei giudici e dei notai
Luogo?
La debolezza del potere imperiale e la necessità di una nuova struttura politica.
Nascita di autogoverni cittadini chiamati comuni