Intercorso Flashcards

1
Q

Che cosa s’intende per ordinamento giuridico?

A

L’ordinamento giuridico è l’insieme del diritto positivo . Il diritto positivo è l’insieme delle regole vigenti ,tempo per tempo, in un ordinamento giuridico , cioè un insieme qualsiasi di norme.

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2
Q

Che rapporto esiste tra realtà sociale e realtà normativa?

A

Il rapporto tra realtà sociale e realtà normativa è complesso e interconnesso. La realtà sociale si riferisce alla situazione effettiva e concreta di una determinata società, che comprende i comportamenti, le relazioni e le dinamiche sociali che si verificano all’interno di essa. D’altra parte, la realtà normativa si riferisce al sistema di norme, leggi e regolamenti che regolano e guidano il comportamento sociale.

Le norme e le leggi sono spesso il risultato delle esigenze e delle dinamiche della società, e quindi sono strettamente legate alla realtà sociale in cui vengono create e applicate. Allo stesso tempo, le norme e le leggi influenzano e modellano la realtà sociale, definendo cosa è accettabile o inaccettabile all’interno di una determinata società.

Quindi, il rapporto tra realtà sociale e realtà normativa è bidirezionale: la realtà sociale influenza la creazione e l’applicazione delle norme, mentre le norme influenzano e modellano la realtà sociale. Questo significa che i due aspetti sono interconnessi e si influenzano reciprocamente nel determinare il funzionamento e lo sviluppo di una società.

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3
Q

Che rapporto esiste tra diritto e morale?

A

Il rapporto tra diritto e morale è complesso e discusso dagli studiosi. In generale, si può dire che esiste una relazione stretta tra queste due dimensioni, ma non sono totalmente sovrapponibili. La morale si occupa di definire ciò che è giusto o sbagliato in base a principi etici e valori condivisi da una società, mentre il diritto si occupa di regolare e disciplinare le relazioni tra le persone attraverso norme e leggi stabilite da un’autorità governativa.

Tuttavia, spesso le norme giuridiche si rifanno ai principi morali della società in cui sono inserite e vi è un reciproco influenzamento tra diritto e morale. Ad esempio, l’omicidio è considerato moralmente sbagliato dalla maggior parte delle persone e la legge punisce chi commette omicidio.

In alcuni casi, però, il diritto può essere in contrasto con la morale o può non tenerne conto. Ad esempio, alcune leggi possono essere considerate ingiuste da un punto di vista morale, mentre altre questioni morali possono non essere regolate dal diritto.

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4
Q

Cos’è una fattispecie e un fatto giuridico?

A

Una fattispecie, in diritto, è la situazione particolare disciplinata da una norma giuridica, nella quale sono descritte le condizioni il cui avverarsi rende la norma stessa applicabile. L’avvenimento o la situazione prevista dalla fattispecie è detta “fatto giuridico”.

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5
Q

Cos’è una norma giuridica?

A

Le norme giuridiche sono regole dettate o riconosciute dallo stato ( o da altra autorità) e hanno due caratteristiche fondamentali: sono generali o astratte.
La generalità della norma consiste nel fatto che esse si rivolgono alla totalità dei consociati o a un gruppo omogeneo di essi.
L’astrattezza della norma consiste in ciò,che essa non è dettata con riferimento a uno specifico caso concreto, bensì con riferimento a una fattispece astratta.
La noma può essere accompagnata da una sanzione articolo 2043 cc “ qualunque fatto,doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno inguisto , obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno”.

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6
Q

Che differenza c’è tra disposizione e norma? Cosa sono articoli e commi?

A

La norma è una regola di condotta, stabilita d’autorità o convenuta di comune accordo e di origine consuetudinaria, che ha per fine di guidare il comportamento dei singoli o della collettività, di regolare un’attività pratica, o di indicare i procedimenti da seguire in casi determinati.
Esse sono strumenti di valutazione del comportamento,il loro linguaggio è prescrittivo perché comunica valutazioni che vietano o permettono comportamenti ma non descrivono emozioni. Hanno le seguenti caratteristiche:
Sono generali perché valgono per tutti
Sono astratte perché derivano da un comportamento astratto, ipotetico
Sono bilaterali perché quando lo stato impone un obbligo impone anche un diritto
Sono obbligatorie perché possono essere imposte con la forza e sanzioni
La norma può essere derogabile o inderogabile. La norma derogabile è anche detta dispositiva, è una norma che è bensì dettata dal legislatore ,ma che può essere disattesa dai privati. In altre parole, il legislatore detta la regola, ma lascia libere le parti di stabilire un diverso regime.
Le norme inderogabili sono l’esatto contrario esse sono imperative devono essere applicate come sono e non ammettono diverso regime .
Dunque:
Una disposizione è un dettaglio specifico o un comando specifico contenuto all’interno di una norma, che fornisce istruzioni più dettagliate su come la norma deve essere applicata o rispettata. Le disposizioni possono essere ulteriori regolamentazioni, specifiche indicazioni o dettagli pratici su come seguire la norma.
Il PRINCIPIO è una norma che impone la massimizzazione di un valore
Gli articoli e i commi sono strumenti di divisione del testo normativo, utilizzati per strutturare e organizzare le disposizioni di legge in maniera chiara e ordinata.

Gli articoli sono le singole disposizioni contenute in una legge, un codice o un regolamento, e sono generalmente numerati in modo progressivo (ad esempio, articolo 1, articolo 2, articolo 3, e così via). Gli articoli contengono le norme giuridiche o le disposizioni specifiche su un determinato argomento.

I commi, invece, sono delle suddivisioni interne dell’articolo e servono a strutturare ulteriormente il testo normativo. Possono essere numerati con numeri romani o arabi (ad esempio, comma I, comma II, comma III o comma 1, comma 2, comma 3). I commi vengono utilizzati per inserire ulteriori specifiche o precisazioni rispetto alla disposizione contenuta nell’articolo.

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7
Q

Cosa sono le disposizioni normative? Che caratteristiche possono avere?

A

Le disposizioni normative Una disposizione normativa, in generale, si riferisce a una regola, a una norma o a un’istruzione stabilita da un’autorità competente, come un governo, un’istituzione pubblica o un’organizzazione, per regolare determinati aspetti della vita sociale, economica o giuridica. Queste disposizioni possono essere codificate in leggi, regolamenti, direttive o altri atti normativi e sono vincolanti per coloro che sono soggetti alla giurisdizione dell’autorità che le ha emesse. Le disposizioni normative servono a garantire l’ordine, la sicurezza, la giustizia e il buon funzionamento di una società o di un’organizzazione.possono essere dettagliate o generali. ( Dettagliate esaminano dei casi nello specifico, generali che valgono per tutti).

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8
Q

Che differenza c’è tra principi e regole?

A

Principio e regola sono norme.
La regola diversamente dal principio descrive un fatto specifico e ne stabilisce la disciplina
La regola è una norma che richiede un insieme sufficientemente specifico di comportamenti per la sua realizzazione
Il principio è una norma che impone la massima realizzazione di un valore- non definibilità in astratto delle fattispecie alle quali è applicabile - si può attuare con varie intensità e soluzioni. Norma aperta ad una molteplicità di soluzioni.

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9
Q

Cosa sono le regole speciali? E quelle eccezionali?

A

Le regole eccezionali
Sono eccezionali le norme che prevedono una disciplina totalmente discordante rispetto a quella generale come,per esempio quelle dettate per far fronte a situazioni contingenti in presenza delle quali il legislatore detta principi antitetici [opposti], cioè totalmente difformi, rispetto a quelli del diritto comune.
Le regole speciali sono quelle che si trovano al di fuori del codice civile,le quali dettano talvolta anche principi difformi (ma non antitetici) rispetto a quelli codicistici.

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10
Q

Cosa s’intende per fonti del diritto e qual è la gerarchica?

A

Possiamo definire come fonte del diritto il fatto o l’atto che in un determinato ordinamento, è idoneo a produrre norme giuridiche. Secondo l’articolo 1 delle disposizioni preliminari al codice civile sono fonti del diritto:
1leggi

2regolamenti
3norme corporative (non più in uso)
4gli usi
Sono le fonti da cui derivano le norme giuridiche, e sono in ordine gerarchico:
1La costituzione della repubblica Entrata in vigore il 1 gennaio 1948
2 Fonti UE, norme composte da direttive e regolamenti che hanno il compito di unificare la normativa, gli stati membri regolano le normative interne in base a trattative :
TUE trattato unione europea
TFUE trattato funzionamento unione europea
CGUE corte di giustizia dell’Unione europea ( le fonti derivano dalla giurisprudenza della cgue)
3 leggi ordinarie, costituite dal governo,corrette dal parlamento:
Le fonti primarie cioè la legislazione tra cui il codice civile del 1942 A cui sono subordinati il decreto legislativo, approvato dal parlamento con la quale demanda al governo la creazione di una legge , e il decreto-legge che è emanato dal governo senza una previa delegazione da parte del governo e ha valenza 60 gg prina di diventare legge.

4 regolamenti amministrativi , emanati dal governo , ministri , regioni,province
5 la consuetudine [insieme di comportamenti abituali in determinate fattispecie].

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11
Q

Che valore ha la costituzione?

A

È la carta fondamentale dello stato (1948) è la prima tra le fonti del diritto a livello gerarchico e sancisce i diritti e i principi cardine della società.

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12
Q

Che valore ha il codice civile del 1942?

A

Ha valore legislativo, si basa sui principi dettati dalla costituzione. Esso espone le normative da attuare in determinate fattispecie.

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13
Q

Quali sono le principali fonti del diritto dell’ue?

A

Sono i trattati ovvero la legislazione europea, quindi TUE TFUE E CGUE e i trattati internazionali.

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14
Q

Cos’è la consuetudine?

A

consuetudine [insieme di comportamenti abituali in determinate fattispecie].

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15
Q

Com’è tutelata la persona all’interno dell’ordinamento giuridico?

A

Attraverso normative atte alla tutela dei diritti della personalità.

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16
Q

Che caratteristiche hanno i diritti della personalità?

A

Sono :
Inalienabili ( non si può non esserne a conoscenza e non puoi modificarli)
Universali
Imprescrittibili ( sono sempre validi)
Irripetibili
Inviolabili
Indisponibili (che non possono essere trasmessi dal titolare a un altro soggetto e si possono estinguere con la morte del titolare.)
Non possono quindi essere rinnegati,limitati solo ad alcuni,perduti, sono unici e indipendenti nel singolo, protetti dalla legge nella loro inviolabilità e irrinunciabili.
Sono assoluti cioè è il diritto che può essere fatto valere nei confronti di tutti.

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17
Q

Cosa s’intende per diritto alla vita e all’integrità psicofisica?

A

È il diritto a vivere una vita dignitosa all’interno della società, nel rispetto dei principi dell’individuo e della sua integrità psicofisica, quindi senza che gli sia arrecato danno dal punto di vista fisico né psicologico.

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18
Q

Come viene tutelato il diritto alla salute?

A

La salute va intesa come stabilità psico fisica Sanità pubblica gratuita. Art 32 della costituzione comma 1. Ci sono anche delle regole riguardanti il proprio corpo es art 5 costituzione che vieta la vendita di organi

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19
Q

Cosa s’intende per diritto al nome e all’identità personale?

A

Il diritto al nome sancisce che ogni individuo deve essere in possesso di un nome,un cognome e di un’identità e non può esserne privato poiché rappresenta l’identificazione sociale di ogni soggetto , viene riconosciuto nell’Articolo 22 della costituzione. Inoltre nessuno può utilizzare il nome di altri se non espressamente autorizzato dall’interessato

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20
Q

Cosa s’intende per diritto all’immagine?

A

Per immagine s’intende l’espressione esteriore della personalità di un individuo. Tale diritto è tutelato dall’articolo 10 del c.c.
È il diritto sul potere decisionale sulla propria immagine all’interno della società. Se viene arrecato un danno o viene utilizzata la propria immagine al di fuori della legge l’individuo può chiedere un risarcimento danni. È poi tutelata dagli art 96-97. Dunque non si può utilizzare l’immagine di un individuo senza il suo consenso tranne che in casi particolari ad esempio per via della notorietà di un individuo ad esempio presidente della Repubblica.

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21
Q

Per diritto all’onore?

A

La tutela della reputazione e consequenzialmente dell’onore dell’individuo dunque sono diritti della persona e possono avere anche una tutela penale.

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22
Q

Diritto alla privacy?

A

Il diritto alla riservatezza della propria sfera individuale. Abbraccia anche l’ambito di proprie informazioni in possesso di terzi, essendo che i C.D. BIG DATA analizzando e profilando ogni soggetto possono incidere sulle scelte dell’individuo sono state regolamentate dal regolamento Europeo.

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23
Q

GDPR?

A

general data protection regulation. Il regolamento rappresenta anche con riferimento al nostro ordinamento la fonte normativa centrale in materia

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24
Q

Cosa si intende per diritto di informazione?

A

Il diritto dell’individuo di essere informato costantemente con informazioni veritiere, è direttamente collegato al diritto di manifestare liberamente come disposto dall’art 21 della costituzione. Si manifesta in tre modalità: il diritto ad informare,essere informato e informarsi.

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25
Q

Cosa si intende per fatto ed effetto

A

Il fatto giuridico è qualsiasi evento idoneo secondo l’ordinamento a produrre conseguenze giuridiche sia Esso naturale ovvero quando non è prodotto dalla volontà umana sia umano ovvero quando è posto in essere da un soggetto giuridico come frutto di un’attività consapevole e volontaria in tal caso è qualificato come atto giuridico.
L’effetto è la conseguenza giuridica che si collega al fatto.

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26
Q

Cosa sono i comportamenti dichiarativi?

A

comportamenti dichiarativi sono azioni attraverso le quali un soggetto esprime la propria volontà in modo esplicito, ad esempio mediante una dichiarazione verbale o scritta.

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27
Q

Come possono essere distinti i fatti giuridici?cosa sono atti e negozi?

A

I fatti giuridici possono essere distinti in
Atti illeciti : sono quelli contrari alle norme imperative , all’ordine pubblico e al buon costume e che sono posti in essere , in violazione di un obbligo di legge , arrecando danno ad un altro soggetto giuridico
Gli atti leciti : sono quelli posti in essere in maniera conforme all’ordinamento.
I Negozi giuridici sono manifestazioni di volontà, poste in essere per ottenere un determinato effetto giuridico e quindi vi è sia la consapevolezza, che l’intenzione a produrre effetti.

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28
Q

Cosa sono i comportamenti concludenti?

A

comportamenti concludenti sono azioni che portano alla conclusione di un affare giuridico, ad esempio la firma di un contratto.

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29
Q

Cosa s’intende per liceità e meritevolezza?

A

La liceità si riferisce alla conformità di un comportamento alle norme giuridiche, mentre la meritevolezza riguarda la moralità o la correttezza di un comportamento.

30
Q

Cos’è la funzione di un fatto giuridico? Perché la struttura è variabile in astratto?

A

La funzione di un fatto giuridico è creare, modificare o estinguere situazioni giuridiche soggettive. La struttura del fatto è variabile in astratto perché dipende dalle diverse fattispecie previste dall’ordinamento giuridico

31
Q

Come possono essere gli effetti del fatto?

A

Gli effetti del fatto possono essere costitutivi (creano una nuova situazione giuridica), modificativi (modificano una situazione giuridica esistente) o estintivi (estinguono una situazione giuridica).

32
Q

Cosa s’intende per situazione soggettiva?

A

La situazione soggettiva è la posizione giuridica di un soggetto in relazione agli altri soggetti e al mondo esterno, ad esempio il diritto di proprietà su un bene.

33
Q

Cos’è un rapporto giuridico?

A

Il rapporto giuridico è la relazione tra due o più soggetti regolata dal diritto, più precisamente la relazione che intercorre tra due o più situazioni soggettive correlate. In ogni rapporto giuridico vi sono degli elementi costanti : i soggetti,il contenuto e l’oggetto del rapporto :
I SOGGETTI sono le persone fisiche o le organizzazioni collettive a cui l’ordinamento giuridico nel caso di soggetti attivi riconosce il potere di far valere le proprie pretese mentre nel caso di soggetti passivi fa aggravare il dovere giuridico di tenere un determinato comportamento i soggetti tra i quali intercorre un rapporto giuridico si chiamano parti mentre i soggetti esterni al rapporto si chiamano terzi.
L’OGGETTO DEL RAPPORTO È IL BENE O L’ATTIVITÀ UMANA INTESA COME PRESTAZIONE A CUI SI RIFERISCE IL RAPPORTO GIURIDICO
IL CONTENUTO è il complesso dei poteri e dei doveri predisposto dall’ordinamento giuridico a protezione degli interessi coinvolti nel rapporto.

34
Q

Cos’è il diritto soggettivo?

A

DIRITTO SOGGETTIVO
Vi è un diritto soggettivo, quando la legge attribuisce al soggetto un potere per difendere il proprio diritto.
Non tutti gli interessi sono tutelati da una norma giuridica (interesse di vincere il superenalotto). Al diritto
soggetto che spetta ad un soggetto, vi si contrappone un obbligo di qualcun altro, che può essere obbligo
positivo: (obbligo di fare qualcosa: pagare un debito) o un obbligo di astensione (se vi è un diritto di
proprietà in capo ad un soggetto, si contrappone l’obbligo di astensione degli altri consociati, astenersi a
violare il diritto di proprietà altrui).
Vi sono delle distinzioni:
- Diritti assoluti: possono essere fatti valere verso chiunque (es. diritto di proprietà, integrità fisica)
come i Diritti reali e della personalità
- Diritti relativi: possono essere fatti valere soltanto verso un numero limitato di soggetti (creditore
ha il diritto di ricevere una somma di denaro da parte di un debitore); tra questi vi sono i diritti
personali di godimento (es. in presenza di un contratto di locazione, il locatore si obbliga a far
godere al conduttore una cosa mobile o immobile per un dato tempo verso un determinato
corrispettivo).

35
Q

Diritti reali e di credito?

A

I diritti reali sono quei diritti che si esercitano direttamente su una cosa, conferendo al titolare un potere diretto e immediato sulla stessa. In altre parole, il titolare di un diritto reale ha la facoltà di godere e disporre della cosa in maniera esclusiva e assoluta. Esempi di diritti reali sono la proprietà, l’usufrutto, l’uso, l’abitazione e il pegno.

I diritti di credito, invece, sono quei diritti che attribuiscono al titolare la pretesa di ottenere da un’altra persona il pagamento di una somma di denaro o di una prestazione di carattere non pecuniario. In questo caso, il creditore non ha un potere diretto sulla cosa del debitore, ma può esigere l’adempimento da parte di quest’ultimo attraverso azioni esecutive o giudiziarie. Esempi di diritti di credito sono il credito derivante da un contratto, da un titolo di credito o da una sentenza.

36
Q

1) Cosa si intende per persone fisiche?

A

La PERSONA FISICA, viene considerata come uomo nella sua individualità e nel rapporto con gli altri, dotato di capacità giuridica; e sia, per chi discorre le due figure, come soggetto giuridico, ovvero come titolare di situazioni soggettive, ma che concerne anche gli enti

37
Q

Capacità giuridica e personalità?

A

CAPACITÀ GIURIDICA intesa come capacità di un individuo, ad essere titolare di diritti,doveri e obblighi Ai sensi dell’art.1, la capacità giuridica, si acquista alla nascita, in modo automatico, ed è richiesto che il feto, nasca vivo. La capacità giuridica, cessa solo in seguito alla morte del soggetto, ai sensi dell’art.22, il quale, dispone che per nessun motivo, un individuo, può essere privato della capacità giuridica.

38
Q

3) Quando si acquista e quando si perde la capacità giuridica?

A

Ai sensi dell’art.1, la capacità giuridica, si acquista alla nascita, in modo automatico, ed è richiesto che il feto, nasca vivo. La capacità giuridica, cessa solo in seguito alla morte del soggetto, ai sensi dell’art.22, il quale, dispone che per nessun motivo, un individuo, può essere privato della capacità giuridica.

39
Q

4) Cosa si intende per residenza? Per domicilio e dimora?

A

Art 43 c.c. definisce il domicilio,la residenza e la dimora.
Il domicilio è costituito sia da un elemento intenzionale ,ossia la volontà di costruire e mantenere in un luogo la sede dei propri affari; sia da un elemento materiale ossia che effettivamente in quel luogo il soggetto ha la sede dei propri affari. Quando si parla di affari, l’ordinamento non intende solo quelli di natura patrimoniale,ma anche familiare,personale e sociale.
La residenza è il luogo in cui la persona ha la dimora abituale , il concetto di dimora non è definito dalla legge e può essere come il luogo in cui la persona abita .

40
Q

5) Cosa si intende per scomparsa? Per assenza?

A

La scomparsa è l’allontanamento della persona dalla sua ultima residenza o domicilio con mancanza di notizie può essere nominato un curatore per i beni. Lo stato di assenza si dichiara dopo due anni dall’ultima notizia dello scomparso e permette l’apertura del testamento.

41
Q

6) Com’è disciplinata la morte presunta?

A

In caso il soggetto sia scomparso da almeno 10 anni si dichiara la morte presunta. La morte produce l’estinzione della persona fisica e determina la cessazione delle sue capacità. Si può verificare l’apertura della successione e lo scioglimento del matrimonio.

42
Q

Cos’è la capacità di agire? Quando si acquista?

A

La capacità di agire è la capacità di disporre di diritti e assumersi validamente obblighi La capacità di agire È una capacità di gestione. La capacità di agire si acquisisce con la maggiore età. Art. 2, comma 1, cod.
civ.: “La maggiore età è fissata al compimento del diciottesimo anno, Con la maggiore età si acquista la capacità di compiere tutti gli atti per i quali non sia stabilita un’età diversa”. Ci sono alcuni casi in cui la capacità di agire può essere acquisita prima della maggiore età, in particolari situazioni.essa si fonda su due aspetti :
La relatività: ovvero l’esclusione,la limitazione della capacità come per gli interdetti giudiziali e legali o l’incapacità dei minori.
L’età: dove il legislatore ha diviso l’età in minore e maggiore età la maggiore età si raggiunge con il compimento di 18 anni e permette l’acquisto della capacità giuridica vi sono alcuni casi in cui tale capacità viene affidata prima del compimento della maggiore età ovvero la capacità di discernimento intesa come capacità di scelta e razionalizzazione affidata per esempio al minore emancipato per contrarre matrimonio. Dunque tutti i minori sono incapaci legali

43
Q

2) Cosa si intende per capacità di discernimento?

A

La capacità di discernimento è la capacità di scelta e razionalizzazione affidata ad un soggetto prima del compimento dei 18 anni ad esempio nel caso dell’emancipazione.

44
Q

Cosa ha comportato il passaggio dalla potestà dei genitori alla
responsabilità genitoriale?

A

L’ordinamento attribuisce il potere-dovere potestà al genitore sul minore. Si parla di potere perché i genitori possono sia esercitare il potere sul minore riguardo i suoi beni e sia il dovere di operare per gli interessi del minore stesso senza abusarne questa potestà è elastica poiché nei primi anni di vita la esercitano appieno per poi affievolirsi con la crescita fino a sparire con la maggiore età . Dunque il passaggio dalla potestà alla responsabilità genitoriale è avvenuto per difendere i diritti del minore in quanto nella prima il genitore ha potere sul figlio mentre nella seconda si definisce responsabile in quanto difensore degli interessi del figlio.

45
Q

Cos’è la tutela, com’è disciplinata?

A

Documento

46
Q

Cosa s’intende oer emancipazione? Che compiti ha il curatore?

A

Documento

47
Q

Il minore emancipato può esercitare attività d’impresa?

A

Si

48
Q

Cos’è l’amministratore di sostegno? quando viene nominato?

A

La persona che,a causa di una infermità mentale o di una menomazione fisica o psichica , si trovi nell’impossibilità di provvedere ai propri interessi, può essere assistita da un amministratore di sostegno. L’amministratore di sostegno dunque è la persona incaricata di provvedere alla tutela di un’altra persona che per motivi di varia natura è impossibilitata a provvedere ai propri interessi.

49
Q

Cosa s’intende per interdizione?

A

L’interdizione è l’incapacità di un soggetto di esercitare la propria capacità giuridica in alcune situazioni in cui non è capace d’intendere e di volere. Vi sono tre forme di INTERDIZIONE:
interdizione giudiziale,rivolto a maggiorenni o minori, incapaci di provvedere ai propri interessi, a causa della loro condizione di abituale infermità di mente.
Interdizione legale,vista come una pena accessoria per coloro che sono stati condannati all’ergastolo o ad una reclusione superiore ai 5 anni.
Interdizione mentale che è un’alterazione delle facoltà mentali tali,da dar luogo ad un’ incapacità totale di provvedere ai propri interessi.

50
Q

Cos’è l’inabilitazione?

A

L’inabilitazione può anzitutto essere pronunciata allorché il soggetto sia in fermo di mente ma il suo stato non sia talmente grave da giustificare interdizione. In questo caso l’incapacità è un incapacità relativa l’inabilitato può compiere liberamente tutti gli atti di ordinaria amministrazione ma ha bisogno dell’assistenza del curatore per quelli di straordinaria amministrazione.

51
Q

) Cos’è l’incapacità naturale? Quale disciplina è prevista per gli atti compiuti
da persona incapace di intendere o di volere?

A

L’incapacità naturale è l’effettiva incapacità di intendere e di volere l’atto che si sta compiendo, diversa dall’incapacità di agire che configura una posizione del soggetto giuridico . La realizzazione di un atto negoziale in stato di incapacità legale o naturale sancisce sempre l’annullabilità del contratto. Le cause dell’incapacità naturale non sono solo turbamenti della psiche ma anche tutto ciò che può alterare la sfera emozionale dell’individuo rendendolo incapace.

52
Q

1) Cosa si intende per enti? E per persone giuridiche

A

Un’organizzazione di persone che perseguono una finalità comune vengono definite enti o persone giuridiche alle quali l’ordinamento giuridico riconosce la qualità di soggetti di diritto con capacità giuridica e con capacità di agire. La soggettività degli enti è diversa rispetto a quella delle persone fisica in quanto all’ente non sono applicabili le disposizioni normative quali quelle relative ai rapporti familiari, scomparsa, morte presunta.
Soggettività= soggetto che possa essere titolare di rapporti giuridici attivi e/o passivi.
Sul piano strutturale gli enti possono essere organizzazioni :
A base associativa
A base istituzionale
Sul piano degli interessi perseguiti :
Pubblici
Privati
E con finalità
Lucrative
Ideali

53
Q

2) Il codice del terzo settore ha introdotto novità rilevanti?

A

Il codice del terzo settore 2017 , ha introdotto importanti novità per il settore non profit, tra cui nuove forme giuridiche, norme sulla loro trasparenza e sul loro controllo. L’obiettivo è quello di migliorare la governance e le capacità delle organizzazioni non profit di perseguire finalità di utilità sociale.

54
Q

3) Quale disciplina è prevista per le associazioni non riconosciute?

A

L’associazione non riconosciuta è chiamata così perché non ha richiesto o ottenuto il riconoscimento ed ha un fondo comune costituito dai contributi dei consociati . Ha un’autonomia patrimoniale imperfetta per cui i creditori possono rivalersi sul fondo comune e alle sue obbligazioni rispondono i membri stessi.

55
Q

Per le associazioni riconosciute?

A

L’associazione è un’organizzazione stabile, formata da una pluralità di persone o di enti che avvalendosi di un patrimonio persegue uno scopo comune non lucrativo e meritevole di tutela. Per costituirsi ha bisogno di un atto costitutivo e di uno statuto in cui sono contenute le regole . Gli organi dell’associazione sono l’assemblea che ha il compito di prendere le decisioni più importanti sulla vita del’ente e di individuare gli amministratori
E gli amministratori che gestiscono l’associazione e agiscono all’esterno in nome e per conto dell’ente.

56
Q

) Cos’è una fondazione? Com’è disciplinata

A

La fondazione è un’organizzazione stabile,creata per la gestione di un patrimonio,destinato al perseguimento di uno scopo di pubblica utilità , individuato dal fondatore. Per la creazione esso necessita di un atto costitutivo detto negozio di fondazione , in cui si manifesta la volontà di costruire l’ente ed inoltre , vi è anche un negozio di dotazione che è accessorio al primo, con il quale si trasferiscono i beni la fondazione diviene soggetto autonomo di diritto con la concessione del riconoscimento E prima che avvenga per quanto riguarda le obbligazioni ne rispondono solo gli amministratori e il fondatore. Nella fondazione manca l’assemblea e il compito di gestione va agli amministratori quando lo scopo è stato esaurito o divenuto impossibile o il patrimonio è diventato insufficiente l’autorità amministrativa invece di dichiarare estinta la fondazione può trasformarla attraverso la fusione con più enti oppure devolvere il patrimonio a fondazioni che si avvicinano il più possibile alla volontà del fondatore.

57
Q

) Cos’è un comitato?

A

Il comitato è un insieme di persone che si accordano per una raccolta fondi con pubblica sottoscrizione , per perseguire un interesse generale e non egoistico. Per la costituzione è sufficiente un accordo verbale e che l’esistenza e le finalità siano dichiarate all’esterno. Importante è il vincolo di destinazione del fondo poiché non può essere in nessun modo di evoluto per uno scopo diverso da quello pattuito e manifestato punto del comitato si rilevano due fenomeni quello associativo nella fase della costituzione della raccolta fondi e quello della fondazione nella fase della gestione. Il comitato ha una propria soggettività che confluisce nella figura del presidente ma, in mancanza di tale, è individuata nella persona che ricopre la carica più alta punto. Qualora non sia stata richiesta la personalità giuridica per i comitati opera l’autonomia patrimoniale imperfetta.

58
Q

Che cos’e la prescrizione?

A

La prescrizione è il periodo di tempo indicato dalla legge entro il quale una persona deve far valere un proprio diritto. Regolamentata dall’art 2934 comma 1. Essa è utile in quanto è volta a favorire la certezza del diritto e a incentivare l’utilizzazione attiva delle risorse economiche

59
Q

Da quando decorre la prescrizione?

A

La prescrizione inizia a decorrere a partire dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere art 2935

60
Q

►Quali sono i termini di prescrizione?

A

Il termine ordinario di prescrizione sono 10 anni ,vi sono poi termini speciali di prescrizione.

61
Q

►Cos’è la prescrizione presuntiva?

A

Le prescrizioni presuntive non costituiscono ipotesi di prescrizione in senso proprio. La prescrizione presuntiva significa che, se una persona ha commesso un reato e non è stata punita entro un certo periodo di tempo stabilito dalla legge, allora si presume che quella persona non possa più essere punita per quel reato. È un po’ come se il tempo avesse cancellato il reato e la persona non potesse più essere giudicata per quello che ha fatto. È importante perché aiuta a garantire che le persone non vengano perseguitate per sempre per un loro errore passato, ma anche a proteggere la società assicurandosi che i reati vengano perseguiti in modo tempestivo.

62
Q

► Cosa si intende per sospensione della prescrizione? Quali sono le cause?

A

Se interviene la sospensione il decorso della prescrizione si arresta al periodo maturato fino a quel momento e torna a riprendere soltanto nel momento in cui cessa la causa di sospensione. Può verificarsi in considerazione dei particolari rapporti sussistenti tra le parti e in considerazione della condizione del titolare , suscettibile di impedire l’esercizio del diritto ( es non può avvenire contro un militare in guerra).

63
Q

►Cos’è l’interruzione della prescrizione?
Quando si verifica?

A

Quando si verifica l’interruzione ha inizio un nuovo periodo di prescrizione cioè il computo del termine della prescrizione ricomincia da capo

Se si compie un atto che implica la cessazione dell’inerzia del titolare del diritto. Comporta interruzione della prescrizione la notificazione dell’atto con cui si inizia un giudizio oppure un atto che valga a costituire in mora il debitore, in oltre lo determina anche il riconoscimento del diritto da parte del soggetto contro il quale esso può essere fatto valere.

64
Q

Cos’è la decadenza?

A

La decadenza si verifica quando il mancato esercizio del diritto per un certo periodo di tempo conduce alla sua estinzione. Tuttavia la decadenza persegue esclusivamente una finalità di certezza giuridica. Se il diritto non è esercitato entro il termine stabilito il titolare lo perde. La decadenza può essere evitata esclusivamente con il compimento degli atti previsti alla legge o dal contratto.. la decadenza non è suscettibile di interruzione e non operano cause di sospensione salvo ipotesi eccezionali.

65
Q

) Cosa si intende per beni?

A

I beni come dispone l’articolo 810 del c.c. sono le cose che possono formare oggetto di diritto. Il termine cose viene utilizzato come sintesi verbale per indicare tutto ciò che di materiale o di immateriale può formare un oggetto di diritto. Un bene, essendo oggetto di situazioni soggettive è definito anche come oggetto di un rapporto giuridico e per essere considerato tale,deve possedere un valore,ovvero deve esistere in quantità limitata ed essere suscettibile di appropriazione.

66
Q

2) Come possono essere distinti e cosa comportano le varie distinzioni (tutte)?

A

I beni possono essere distinti in :
BENI MATERIALI ovvero le entità percettibili con l’uso dei sensi e immateriali, quelli che non possono essere toccati.
BENI IN COMMERCIO E FUORI COMMERCIO: dove i primi possono essere acquistati mentre i secondi non possono essere né venduti, né acquistati, come i beni demaniali dello stato.
BENI PUBBLICI E PRIVATI : dove per beni pubblici si intende quelli che appartengono allo stato o ad un ente pubblico e quindi al demanio pubblico , disposti dall’articolo 823 del cc che , a loro volta , vengono distinti in necessariamente demaniali quando possono appartenere solo ed esclusivamente allo stato ed accidentalmente demaniali quando diventa di proprietà dello stato come le strade e le ferrovie e privati.
BENI MOBILI E IMMOBILI, disposti dall’art 812 del cc in cui i beni immobili vengono definiti come beni che non possono essere trasportati perché o naturalmente o artificialmente sono incorporati al suolo , mentre quelli mobili sono la restante parte.
BENI DIVISIBILI E INDIVISIBILI dove la divisibilità è possibile solo quando le singole parti divise conservano un valore economico del bene intero.
BENI FUNGIBILI E INFUNGIBILI a cui si fa riferimento per indicare quei beni che possono essere sostituiti e altri dove la quantità e la qualità è insostituibile.
BENI GENERICI E SPECIFICI dove i primi appartengono ad un determinato genere mentre gli altri vengono considerati per la loro indivisibilità.
BENI PRODUTTIVI se producono esclusivamente frutti naturali, cioè quelli che derivano direttamente da un altro bene, a prescindere dall’eventuale opera dell’uomo (prodotti agricoli), e beni improduttivi, cioè quelli che producono esclusivamente frutti civili, quelli che coincidono con i redditi che si traggono dal godimento del bene, concesso ad altri (canone di locazione)
BENI CONSUMABILI E INCONSUMABILI, che si differenziano per il fatto che i primi, dopo aver fruito del bene, si trasformano o si estinguono, come il cibo mentre i secondi, hanno un utilità temporale a fecondità ripetuta (vestito)

67
Q

) Cos’è la proprietà? Come è disciplinata nel codice civile ed in Costituzione?

A

La proprietà, è il pieno ed esclusivo diritto di disporre delle cose, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi, stabiliti dall’ordinamento (art.832 del c.c.). Nella costituzione è garantita tra i rapporti economici e l’ordinamento ne determina i modi di acquisto,di godimento o dei suoi limiti . È uno strumento attraverso il quale il soggetto realizza la sua personalità.

68
Q

) Quali sono i poteri di godimento e di disposizione del proprietario?

A

L’art. 832 del c.c. dispone che il proprietario, ha il diritto di godere e di disporre delle cose, in modo pieno ed esclusivo, ma entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi, stabiliti dalla legge. Al proprietario, quindi, vanno riconosciuti:
Il POTERE DI GODIMENTO, inteso come facoltà di usare o no la cosa, di deciderne le modalità di uso e di trasformarla o distruggerla
Il POTERE DI DISPOSIZIONE è la possibilità di compiere atti giuridici o di scegliere la destinazione economica del bene o di disporre materialmente della cosa. Inoltre, attribuisce anche la facoltà di scegliere il tempo di utilizzazione e di godimento della stessa.
Godimento e disponibilità, sono pieni ed esclusivi:
Pieni nel senso che della cosa o sulla cosa, il proprietario, potrebbe farne ciò che vuole
Esclusivi poiché sarebbe vietata ogni intromissione altrui sulle scelte del proprietario

69
Q

) Esiste una pluralità di statuti proprietari?

A

Esistono varie tipologie di proprietà, che variano da quella relativa ai mezzi di produzioni, a quella di una abitazione o a quella di un indumento. Pertanto, la proprietà, si caratterizza per i profili più diversi e da ciò, ne consegue una variegata disciplina, perché è impensabile applicare la stessa disciplina, per 2 tipologie di proprietà ben diverse.

70
Q

Quali sono limiti ed obblighi del proprietario? Cosa è previsto per i rapporti di vicinato?

A

Accanto alla proprietà, vi sono logicamente, degli obblighi e dei limiti, che si differenziano in vincoli pubblici, che riguardano la legislazione pubblicistica e i vincoli privati, che riguardano i possibili conflitti tra proprietari. Ulteriori limiti e obblighi, emergono dalla legislazione speciale; si pensi, in particolare, alla materia edilizia ed urbanistica in genere e alla sempre più pressante, necessità di tutelare l’ambiente e soprattutto, la sua difesa dalla distruzione e abusivismo. Collegate ai limiti, sono le limitazioni della proprietà, conseguenti all’esercizio dell’espropriazione, riconosciuto dalla pubblica amministrazione, in materia di pubblica utilità. Con l’espropriazione, si sottrae la proprietà, ad un soggetto, allo scopo di destinare il bene espropriato, ad una finalità di interesse generale.
Per quanto riguarda i limiti relativi ai RAPPORTI DI VICINATO, il legislatore, prevede una disciplina specifica, al fine di tutelare un soggetto, dal vedersi ledere i propri diritti, ed in particolare, la propria situazione di godimento. Tali rapporti, sono disciplinati dall’ ordinamento e vieta di compiere:
Atti emulativi, cioè quelli che recano pregiudizi ad altri soggetti, come l’elevazione di un muro che tolga la visuale al proprietario vicino
Immissioni, ossia immissioni di fumo, di calore, esalazioni, rumori e tutto ciò che va oltre la tollerabilità
Una specifica disciplina, riguarda le distanze, che si pone lo scopo, di salvaguardare il godimento del diritto altrui. La stessa funzione, ha la comunione forzosa del muro di confine, che dà la facoltà, al proprietario di un fondo contiguo al muro, di poter chiedere la comunione del muro e diventarne, così, contitolare. Per acquistare la comproprietà sul muro, si deve indennizzare il vicino, per la metà del valore della terra, su cui fonda il muro. Quanto alle aperture e vedute, queste sono sottoposte ad una disciplina che tende a tutelare l’esigenza, di godere, nei propri ambienti, di luce naturale e vedute panoramiche. La luce, è l’apertura che senza possibilità di guardare sul fondo vicino, consente l’entrata di aria e luce naturale; mentre la veduta, è l’apertura che consente di vedere, sul fondo vicino.

71
Q

7) Proprietà fondiaria, che distinzione esiste tra edilizia e rurale?

A

La proprietà fondiaria comprende due tipi principali di proprietà: edilizia e rurale.

La proprietà edilizia si riferisce alla proprietà di terreni su cui sono costruiti edifici come case, condomini, negozi, uffici, ecc. Questi terreni possono essere utilizzati per scopi residenziali, commerciali, industriali o istituzionali.

La proprietà rurale, d’altra parte, si riferisce alla proprietà di terreni agricoli o rurali su cui vengono coltivate colture, allevati animali o svolte altre attività agricole. Questi terreni possono essere utilizzati per la produzione di cibo, fibre, biomassa o altri prodotti agricoli.

Quindi, la principale distinzione tra proprietà edilizia e rurale è il tipo di attività che si svolge sui terreni. Mentre la proprietà edilizia è destinata alla costruzione di edifici per scopi residenziali o commerciali, la proprietà rurale è destinata all’agricoltura e ad altre attività agricole.