Importante Flashcards
Cosa intendiamo quando diciamo che: -L’educatore è una figura di connessione
. L’educatore è una figura di connessione:
l’educatore è il punto d’incontro tra le diverse professioni della cura.
Cosa intendiamo quando diciamo che: -L’educatore è un custode della parola
L’educatore, come custode della parola, presidia la qualità pedagogica delle parole. Riconosce l’importanza del linguaggio, sceglie con cura le parole.
Cosa intendiamo quando diciamo che: -L’educatore è l’esito e l’origine di un processo intenzionale
Diveniamo professionisti dell’educazione grazie ad un processo intenzionale e a nostra volta possiamo generarne altri
Cosa intendiamo quando diciamo che: -l’educatore è un ricercatore
L’educatore è un ricercatore in quanto è un rappresentante autorevole del sapere pedagogico, deve conoscere e aggiornarsi profondamente sulla materia.
Cosa intendiamo quando diciamo che: -educare significa occuparsi dell’intero
Occuparsi dell’intero, significa non solo di occuparsi di ciò che è qui ed ora ma anche di ciò sarà, sempre in un’ottica di formazione interdisciplinare dell’educatore.
Esponi le 4 macro dimensioni del GreenComp e le varie competenze
- Incarnare i valori della sostenibilità
- Accettare la complessità nella sostenibilità
- Immaginare futuri sostenibili
- Agire per la sostenibilità
Quali sono alcuni obbiettivi redatti dall’agenda 2030 per la parità di genere?
- Porre fine, ovunque, a ogni forma di discriminazione e violenza nei confronti di donne e ragazze
- Eliminare ogni forma di violenza nei confronti di donne e bambine (sfruttamento sessuale, traffico di donne)
- Eliminare ogni pratica abusiva come il matrimonio combinato, il fenomeno delle spose bambine e le mutilazioni genitali femminili
- Riconoscere e valorizzare la cura e il lavoro domestico non retribuito
Quali sono alcuni obbiettivi redatti dall’agenda 2030 sull’istruzione di qualità?
- Che tutti, giovani e adulti, uomini e donne, sviluppino alfabetizzazione e capacità di calcolo
- Aumentare la presenza di insegnanti qualificati
- Costruire e potenziare strutture educative che siano sensibili ai bisogni di tutti
Dimensioni concettuali fondamentali dell’educazione alla cittadinanza attiva
L’educazione alla cittadinanza attiva mira a promuovere la partecipazione responsabile e consapevole dei cittadini nella società; si fonda su dimensioni come la conoscenza, la competenza, la partecipazione e l’impegno.
MORTARI: In che senso l’educatore è intenzionalità e trasformazione?
L’agire educativo è intenzionalità in quanto implica la volontà consapevole di intervenire attivamente nel processo educativo attraverso il quale promuove il cambiamento nelle persone.
IORI: Su cosa è centrata la relazione educativa secondo Rogers?
Negli anni ‘70 Carl Rogers introdusse un approccio non direttivo nell’educazione, promuovendo esperienze educative libertarie che miravano a favorire la spontaneità esperienziale e la libertà di espressione di sé nei bambini
Cosa significa volere il bene dell’altro?
La cura non implica sempre una relazione affettiva con l’altro. Si può volere il bene dell’altro senza necessariamente voler bene all’altro, ossia senza sentirsi coinvolti in un legame affettivo
Cosa intendiamo quando diciamo che:
-l’educazione ha carattere dinamico
. L’educazione ha un carattere dinamico
Si compie all’interno di una relazione che è instabile, soggetta all’imprevisto e al cambiamento
Da dove deriva la parola “setting”?
La parola setting deriva dall’inglese “to set”, che rimanda al termine stare, la cui radice indoeuropea “sta” rinforza un concetto di stabilità. Da questo termine derivano anche altre parole come istituire o istituzione
Key competences for lifelong learning: spiega la competenza imprenditoriale (presentata a lezione)
Capacità di agire sulla base di idee e opportunità. Si fonda sulla creatività̀, sul pensiero critico, sulla risoluzione di problemi, sull’iniziativa, sulla perseveranza, sulla capacità di lavorare in gruppo al fine di programmare e gestire progetti che hanno un valore culturale, sociale o finanziario.
Key competences for lifelong learning: spiega la competenza in materia di cittadinanza (presentata a lezione)
Capacità di agire da cittadini responsabili, sulla base della conoscenza dei valori comuni dell’Europa, delle vicende, della storia nazionale, europea e mondiale, dei movimenti sociali e politici, dei sistemi sostenibili. È essenziale la consapevolezza della diversità̀, la capacità di pensiero critico e di risoluzione dei problemi, di argomentare e partecipare al processo decisionale, da quello locale e nazionale al livello europeo e internazionale.
Key competences for lifelong learning: spiega la competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare (presentata a lezione)
Consiste nella capacità di riflettere su sé stessi, gestire efficacemente il tempo e le informazioni, lavorare con gli altri in maniera costruttiva, mantenersi resilienti e gestire il proprio apprendimento e la propria carriera. Saper far fronte all’incertezza e alla complessità, imparare a imparare, favorire e mantenere il proprio benessere fisico ed emotivo, empatizzare e gestire il conflitto.
Key competences for lifelong learning: spiega la competenza digitale (presentata a lezione)
La competenza digitale presuppone l’interesse per le tecnologie digitali e il loro utilizzo con dimestichezza, spirito critico (controllando le fonti) e responsabile per apprendere, lavorare e partecipare alla società.
IORI: cosa si intende con Walfare rigenerativo?
Si tratta di un modello di welfare incentrato sull’investimento delle risorse attraverso la loro ri-generazione e la responsabilizzazione di aiutati e aiutanti nel perseguimento di obiettivi di benessere e di sviluppo sociale. Per passare dal welfare redistributivo al welfare moltiplicativo occorre cambiare mentalità e comprendere che il welfare non è solo un costo, ma produce vantaggi relazionali, economici, crea occupazione, produce maggiori entrate tributarie per lo Stato.
Che cos’è il quadro GreenComp e di quante dimensioni si compone?
Il quadro GreenComp identifica competenze in materia di sostenibilità da inserire nei programmi educativi (formali, non formali, informali) che promuovano atteggiamenti di sostenibilità nei confronti del nostro pianeta. Si compone di dodici competenze organizzate in quattro macro dimensioni: incarnare i valori della sostenibilità, accettare la complessità nella sostenibilità, immaginare futuri sostenibili, agire per la sostenibilità.
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Il quadro GreenComp (2022) può essere utilizzato in programmi di formazione in contesti formali, non formali e informali e per studenti di qualsiasi età, allo scopo di sviluppare competenze relative alla sostenibilità nell’ambito dell’apprendimento permanente.
Si compone di 12 competenze organizzate in 4 macro dimensioni.
Cosa ha a che fare l’educatore con il concetto di sostenibilità?
L’educatore deve educare ad una cittadinanza attiva e responsabile. Questo comprende lo sviluppo di competenze e atteggiamenti che rendono possibile il vivere in modo più sostenibile. Significa cambiare i modelli di consumo, di produzione, gli stili di vita, per trasformare le nostre società sia a livello individuale che a livello collettivo.
Cosa intende Enriquez quando parla di “fantasmi” del lavoro educativo?
Chi esercita attività di formazione, rischia durante il suo percorso,di riferirsi più o meno a una serie di modelli espliciti di fantasmi. Per fantasmi si intendono “immagini create dalla fantasia” alla quale si aderisce totalmente e unicamente, durante il percorso educativo.
Qual è la posizione di Brezinka su chi può essere educatore, esposta in “Metateoria dell’educazione”?
Il concetto di «educatore» è molto generale. Ci sono gli educatori naturali, le madri e i padri, e poi chiunque si dedichi all’educazione per professione, e a questi si aggiungono coloro che non si occupano prettamente di educazione ma, al tempo stesso, educano.
L’azione educativa si compie sempre in determinate circostanze socioculturali: essa s’inquadra nel contesto della vita di una società.
Quale elementi determinano un setting sufficientemente buono in ambito educativo?
o Attenzione al singolo e al gruppo
o Rispetto reciproco
o Coerenza nell’organizzazione degli spazi, dei tempi, delle regole
o Buon clima
o I conflitti e i problemi presenti hanno modi e tempi appositi in cui essere affrontati
Esponi l’Agenda 2030.
L’Agenda 2030 è una raccolta di 17 obbiettivi per lo sviluppo sostenibile stilati dall’ONU, da raggiungere entro il 2030, allo scopo di porre fine alla povertà, lottare contro l’ineguaglianza, affrontare i cambiamenti climatici, costruire società pacifiche che rispettino i diritti umani.
Di cosa tratta la raccomandazione europea “KEY COMPETENCES FOR LIFELONG LEARNING” redatta nel 2006 e poi aggiornata nel 2018?
È una raccomandazione redatta dal Parlamento Europeo, inizialmente nel 2006, e poi rivisitata nel 2018, nella quale sono state individuate le 8 competenze chiave per il lifelong learning (competenze che trasversalmente toccano ogni aspetto della vita, da sviluppare da ciascun individuo per tutte le età della vita)
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È una raccomandazione redatta dal Parlamento Europeo, inizialmente nel 2006, e poi rivisitata nel 2018, nella quale sono state individuate le 8 competenze chiave per il lifelong learning (competenze che trasversalmente toccano ogni aspetto della vita, da sviluppare da ciascun individuo per tutte le età della vita). Da questo documento, il sistema scolastico italiano assume, come orizzonte di riferimento verso cui tendere, il quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente.
Cos’è il MEMORANDUM SULL’ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE PERMANENTE (2000)?
Documento redatto dalla Commissione Europea nel 2000, che si è posta l’obiettivo di stimolare un dibattito sul concetto di lifelong learning e della sua applicabilità nei paesi europei a livello sia individuale sia istituzionale. Descrive e distingue i tre tipi di apprendimento: formale, non formale e informale. Inoltre propone sei messaggi chiave verso cui i diversi membri devono puntare.
Perché il paradigma dell’apprendimento nell’arco della vita muta?
Il precedente paradigma si basava sulla stabilità. La formazione portava al lavoro, e la carriera definiva l’identità dell’individuo, che rimaneva stabile nel tempo.
Con il tempo, aumentano le richieste di flessibilità e aggiornamento professionale. Oggigiorno, ogni apprendimento non è mai completo e concluso. Oggi prevale una condizione di instabilità, di continuo cambiamento.
L’alfabeto prassico della pedagogia: parla del trinomio educazione-istruzione-formazione
L’educazione si realizza prevalentemente nelle istituzioni non formali, come la famiglia, la chiesa, le libere associazioni oltre che la scuola; l’istruzione si esplica e realizza prevalentemente nella scuola e fa riferimento all’ambito del cognitivo e dei processi dell’acquisizione di conoscenze, saperi e competenze; la formazione si riferisce al processo individuale dell’acquisir forma.
L’alfabeto teorico della pedagogia: parla del principio euristico della pedagogia
Il principio euristico anima la ricerca in pedagogia e la rende una scienza in continua evoluzione e cambiamento. Favorisce l’emergere di soluzioni inedite, impreviste, intuitive e creative. Questo apre la strada all’utopia, non come meta ma come direzione, incoraggiando un approccio critico alle problematiche e un approccio trasformativo-progettuale
Come avviene il passaggio da pedagogia come ancilla (serva) della filosofia–> a pedagogia come scienza
-La pedagogia nasce come Filosofia. Due millenni dopo, dal 700 al 900 avverrà il processo di emancipazione della pedagogia dalla filosofia, nel quale la pedagogia si fa scienza.
-Poi diventerà scienza “ponte”, legando l’attività educativa e le altre discipline. è una scienza che riflette attraverso il contributo di molte altre scienze.
-Della filosofia resta l’aspetto critico, regolativo e riflessivo, ma il metodo di indagine della pedagogia non è più solo riflessione teorica.
Etimologia di pedagogia
Il termine pedagogia (paidagoghìa) trae origine dal greco e significa “educazione del bambino” (paidòs = bambino, figlio; aghein = condurre, guidare).
Quest’etimologia racchiude due concetti:
* Andare verso l’altro
* Accompagnare l’altro, nel senso di aver cura dell’altro e aver cura della relazione
Riguardo alla pratica dell’aver cura, tratta la differenza tra cure e care
- La ragione generativa della responsabilità di cura, si divide in cure o care.
-Cure: azioni orientate a rispristinare lo stato di salute, porre rimedio, riparare.
-Care: azioni volte a monitorare, proteggere, dedicare attenzione, avere considerazione.
Differenza tra legacci e legami
Il legaccio rappresenta quel filo relazionale che, nel momento in cui mi distanzio, diventa un cappio che soffoca, che stringe e che non rende autonomo.
Il legame rappresenta quel vincolo con l’altro che si può consolidare anche attraverso lo scioglimento: è qualcosa di profondo che viene interiorizzato e realizzato all’interno della prassi quotidiana.
Quali tipi di supervisione esistono in ambito educativo?
Supervisione psicologica: non è intesa come terapia individuale. S’intende come opera di supervisione che va ad analizzare i vissuti degli educatori rispetto al progetto che stanno elaborando;
Supervisione pedagogica: riguarda maggiormente il progetto educativo. interviene anche in situazioni specifiche durante il progetto, di cui è un vero e proprio monitoraggio
Elenca i fantasmi di Enriquez
- Il formatore
- Il terapeuta
- Il maieuta
- L’interpretante
- Il militante
- Il riparatore
- Il distruttore
- Il trasgressore
Cosa intende Le Boterf quando parla di “risorse”?
Con “risorse”, Le Boterf intende sia risorse all’interno del soggetto (conoscenze teoriche, conoscenze ambientali, conoscenze procedurali, abilità operative, abilità relazionali, capacità cognitive) che reti di risorse esterne al soggetto.
Queste risorse vanno mobilitate, integrate e trasferite per arrivare alla performance.
***Secondo Le Boterf, la competenza è il risultato dinamico di:
Secondo Le Boterf la competenza è il risultato dinamico di: saper agire, che presuppone il saper mobilitare, trasferire e integrare le risorse adeguate; voler agire, che riguarda la motivazione del soggetto ad esprimere la competenza; poter agire, che si riferisce al contesto e alle situazioni che rendono possibile l’espressione della competenza.
Riguardo alla parte sommersa del modello dell’iceberg, che cosa rappresentano i tratti?
I tratti sono le caratteristiche fisiche e reazioni costanti a situazioni o informazioni;
L’alfabeto teorico della pedagogia: nell’ambito dell’oggetto della pedagogia, parla dei tempi della formazione
Lo sviluppo accompagna le diverse età dell’uomo, e attraversa, senza gerarchizzare, l’infanzia, la giovinezza, l’età adulta e l’età anziana. Studi dimostrano che il cervello è e sempre assetato di apprendimento; questo determina la messa in crisi della concezione adultocentrica e considera l’istruzione la formazione e l’educazione le principali risorse per sviluppare e mantenere l’efficienza cognitiva ed emotiva.