IMMUNOLOGIA Flashcards
(Indica) quali affermazioni sono FALSE riguardo i recettori dell’immunità innata
a) I recettori dell’immunità innata possono riconoscere acidi nucleici virali
b) I recettori dell’immunità innata sono prodotti per ricombinazione somatica di segmenti genici c) i recettori TOLL-LIKE non sono recettori dell’immunità innata
d) i recettori dell’immunita innata riconoscono strutture condivise da microbi di uno stesso gruppo
b) I recettori dell’immunità innata sono prodotti per ricombinazione somatica di segmenti genici c) i recettori TOLL-LIKE non sono recettori dell’immunità innata
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo i recettori dell’immunità innata
a) i recettori scavenger (o spazzini) sono espressi sulla membrana plasmatica dei fagociti b) le collectine sono recettori espressi sulla membrana plasmatica dei fagociti
c) le collectine sono recettori solubili presenti nel plasma
d) le ficoline sono recettori solubili che legano carboidrati con residui di mannosio
a) i recettori scavenger (o spazzini) sono espressi sulla membrana plasmatica dei fagociti
c) le collectine sono recettori solubili presenti nel plasma
Indica quali affermazioni sono vere riguardo ai recettori dell’immunità innata
a) Tra i recettori per le opsonine troviamo CR1
b) I principali ligandi per recettori del mannosio sono polimeri anionici e lipoproteine ossidate
c) I principali ligandi per recettori scavenger sono polimeri anionici e lipoproteine ossidate d) Il principale ligando del TLR3 è l’RNA virale a doppio filamento
a) Tra i recettori per le opsonine troviamo CR1
c) I principali ligandi per recettori scavenger sono polimeri anionici e lipoproteine ossidate d) Il principale ligando del TLR3 è l’RNA virale a doppio filamento
Sono esempi di PAMP:
a) I recettori accoppiati alle G-proteine
b) Il lipopolisaccaride batterico c) acidi nucleici virali
d) i recettori toll-like
b) Il lipopolisaccaride batterico c) acidi nucleici virali
I recettori Toll-like:
a) Il dominio TIR si trova anche nella porzione citoplasmatica dei recettori per IL-1
b) sono espressi solo sulla membrana plasmatica
c) Sono espressi sotto forma di dimeri sulla superficie cellulare
d) la porzione extracellulare è formata da moduli ripetuti ricchi in leucina e) Il TLR-9 lega CpG DNA (non metilato)
a) Il dominio TIR si trova anche nella porzione citoplasmatica dei recettori per IL-1
d) la porzione extracellulare è formata da moduli ripetuti ricchi in leucina e) Il TLR-9 lega CpG DNA (non metilato)
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo ai recettori Toll-like (TLR):
a) presentano un dominio TIR citoplasmatico, presente anche nei recettori per IL-1 e IL-18 b) il legame con i PAMP è responsabile dell’interazione fisica e della dimerizzazione dei TLR c) sono espressi solo sulla membrana plasmatica
d) TLR4 lega il complesso CD14-LPS mediante LBP
e) TLR3 lega molecole di RNA a doppio filamento
a) presentano un dominio TIR citoplasmatico, presente anche nei recettori per IL-1 e IL-18 b) il legame con i PAMP è responsabile dell’interazione fisica e della dimerizzazione dei TLR
e) TLR3 lega molecole di RNA a doppio filamento
Indica quali di queste affermazioni è/sono vere:
a) Si definisce aptene un epitopo antigenico che innesca una condizione di non responsività (tolleranza)
b) Si definisce immunogeno un epitopo antigenico in grado di innescare una risposta immunitaria c) Si definisce aptene un epitopo antigenico che necessita di un carrier per innescare una risposta immunitaria
d) Si definisce aptene un epitopo antigenico in grado di innescare una risposta immunitaria
e) Si definisce immunogeno un epitopo antigenico che necessita di un carrier per innescare una risposta immunitaria
b) Si definisce immunogeno un epitopo antigenico in grado di innescare una risposta immunitaria c) Si definisce aptene un epitopo antigenico che necessita di un carrier per innescare una risposta immunitaria
96) fra le seguenti proprietà quali caratterizzano l’immunità innata?
a. riconoscimento specifico del patogeno
b. permanenza di cellule della memoria
c. attivazione dei linfociti
d. nessuna
d. nessuna
dalla cellula progenitrice mieloide originano: a. tutte le cellule del sangue
b. i granulociti
c. i monociti
d. i linfociti
e. tutti i globuli bianchi
b. i granulociti
c. i monociti
la degradazione di patogeni extracellulari
a. Avviene all’interno di vescicole endocitotiche a ph acido
b. Avviene nel citoplasma
c. Origina peptidi che si legano a MHCI
d. Porta all’attivazione di una risposta di tipo citotossico
a. Avviene all’interno di vescicole endocitotiche a ph acido
quali caratteristiche distinguono le cellule dendritiche mature dalle cellule dendritiche immature?
a. elevata espressione di molecole MHC I e MHC II
b. bassa espressione di B7
c. elevata attività fagocitaria nei tessuti non a livello dei linfonodi)
a. elevata espressione di molecole MHC I e MHC II
quali affermazioni sulle cellule dendritiche sono vere?
a. originano a livello del midollo osseo
b. a livello tissutale hanno elevata capacità fagocitaria
c. a livello linfonodale si localizzano soprattutto nei follicoli
d. a livello tissutale esprimono bassi livelli di molecole costimolatorie
a. originano a livello del midollo osseo
b. a livello tissutale hanno elevata capacità fagocitaria
d. a livello tissutale esprimono bassi livelli di molecole costimolatorie
l’immunità innata si distingue dall’immunità adattativa per:
a. è mediata in parte da cellule con attività fagocitaria
b. i recettori cellulari coinvolti sono diversissimi e clonalmente distribuiti
c. si attua attraverso il riconoscimento di un numero più elevato di diverse strutture antigeniche specifiche di diversi patogeni
d. conferisce memoria immunologica
a. è mediata in parte da cellule con attività fagocitaria
quali affermazioni a riguardo dei recettori dell’immunità innata sono vere?
a. possono riconoscere nucleotidi CpG non metilati
b. non riconoscono l’ LPS
c. sono distribuiti clonalmente
d. hanno diversità elevatissima
e. sono particolarmente espressi sulla superficie dei linfociti
a. possono riconoscere nucleotidi CpG non metilati
quali delle seguenti affermazioni riguardo al TLR 4 sono vere?
a. si associa al CD14 recettore dell’ LPS
b. trasduce un segnale che porta all’attivazione delle chinasi di IkB c. è un recettore solubile
d. attiva la via di trasduzione di JAK - STAT
a. si associa al CD14 recettore dell’ LPS
b. trasduce un segnale che porta all’attivazione delle chinasi di IkB
Indica quali affermazioni sono vere riguarda i recettori dell’immunità innata
1. I principali ligandi per recettore del mannosio sono polimeri anionici E lipoproteine ossidate
2. Il principale ligando del TLR3 è l’RNA virale a doppio filamento
3. Riconoscono strutture condivise da microbi diversi
4. Tra i recettori per le opsonine troviamoci CR1
5. I principali ligandi per recettori scavenger sono polimeri anionici e lipoproteine ossidate
- Il principale ligando del TLR3 è l’RNA virale a doppio filamento
- Riconoscono strutture condivise da microbi diversi
- Tra i recettori per le opsonine troviamoci CR1
- I principali ligandi per recettori scavenger sono polimeri anionici e lipoproteine ossidate
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo il centro germinativo?
1. Le cellule dendritiche follicolari si localizzano nella zona chiara
2. Si forma quando cellule B attivate entrano nei follicoli linfoidi
3. Le cellule dendritiche follicolari (FDC) si localizzano nella zona mantello
4. È sede dei meccanismi di maturazione di affinità, scambio isotopico e ipermutazione
- Le cellule dendritiche follicolari si localizzano nella zona chiara
- Si forma quando cellule B attivate entrano nei follicoli linfoidi
- È sede dei meccanismi di maturazione di affinità, scambio isotopico e ipermutazione
La via alternativa di attivazione del C’:
a) viene regolata (stabilizzazione) dal fattore P
b) genera la C3 convertasi C3b-bb
c) amplifica l’azione della via classica determinando la deposizione di più molecole di C3b sul patogeno
d) può essere attivata SOLO per azione sella via classica del C’
e) è simile alla via classica di attivazione del C’
a) viene regolata (stabilizzazione) dal fattore P
b) genera la C3 convertasi C3b-bb
c) amplifica l’azione della via classica determinando la deposizione di più molecole di C3b sul patogeno
Quali delle seguenti affermazioni sono vere riguardo ai meccanismi di regolazione del complemento (C’)?
a) DAF può spostare Bb da una C3 convertasi già formata
b) il fattore H è una proteina di membrana che lega il C3b associato alle cellule dei vertebrati
c) CD59 previene la formazione del complesso di attacco alla membrana
d) MCP (CD46) taglia direttamente C3b, generando iC3b
a) DAF può spostare Bb da una C3 convertasi già formata
c) CD59 previene la formazione del complesso di attacco alla membrana
Nella via classica di attivazione del complemento:
a) C1s taglia C2 indipendentemente dal legame di quest’ultimo a C4b
b) C1q può iniziare la via classica attraverso la proteina C reattiva che prende contatto con la fosfocolina
c) C2b generata dal taglio di C2 è una serina proteasi
d) Sia C1r che C1s tagliano C4
e) C1s taglia C4 generando C4b che si lega covalentemente alla superficie del patogeno
b) C1q può iniziare la via classica attraverso la proteina C reattiva che prende contatto con la fosfocolina
c) C2b generata dal taglio di C2 è una serina proteasi
e) C1s taglia C4 generando C4b che si lega covalentemente alla superficie del patogeno
Tra i recettori per le proteine del complemento, CR3?
a) è un recettore accoppiato a G proteine
b) è parte del co-recettore delle cellule B (no, è CR2 associato ai co-recettori delle cellule B)
c) può legare iC3b
d) promuove l’adesione e la migrazione dei leucociti
e) è un’integrina
c) può legare iC3b
d) promuove l’adesione e la migrazione dei leucociti
e) è un’integrina
tra i recettori per le proteine del complemento, CR3? *
a) non stimola il processo di fagocitosi
b) è un’integrina
c) media l’adesione e la migrazione leucocitaria d) viene espressa anche sulle FDC
b) è un’integrina
c) media l’adesione e la migrazione leucocitaria d) viene espressa anche sulle FDC
Tra i recettori per le proteine del complemento, CR3
a) Inibisce il processo di fagocitosi
b) può essere espresso sulla membrana dei macrofagi
c) è parte del co-recettore delle cellule B
d) Può legare iC3b
b) può essere espresso sulla membrana dei macrofagi
d) Può legare iC3b
Quali delle seguenti affermazioni sui meccanismi di regolazione del sistema del complemento sono vere ?
a) la formazione del complesso di attacco alla membrana è controllata dalla proteina MCP
b) la formazione del complesso di attacco alla membrana è controllata dalla proteina CD59
b) l’inibitore di C1 (C1INH) è una proteina di membrana c) il fattore I è una proteina di membrana
d) il fattore I taglia e inattiva C3b
b) la formazione del complesso di attacco alla membrana è controllata dalla proteina CD59
d) il fattore I taglia e inattiva C3b
Quali delle seguenti affermazioni sui meccanismi di regolazione del sistema del complemento sono vere?
a) la formazione del complesso di attacco alla membrana è controllata dalla proteina MCP
b) l’assenza dell’inibitore di C1 (C1 INH) determina un eccesso di produzione di C2 e C4
c) la formazione del complesso di attacco alla membrana è controllata dalla proteina CD59 d) il fattore I taglia e inattiva C3b
e) deficienze nei componenti C5-C9 sono stati associati a suscettibilità verso molte infezioni batteriche (solo neisseria)
b) l’assenza dell’inibitore di C1 (C1 INH) determina un eccesso di produzione di C2 e C4
c) la formazione del complesso di attacco alla membrana è controllata dalla proteina CD59 d) il fattore I taglia e inattiva C3b
Nella via di attivazione del C’ attraverso la lectina (via MB-lectinica):
a) MASP-1 e MASP-2 sono serino-proteasi associate a MBL (lectina associata al mannosio)
b) Sia MASP-1 che MASP-2 tagliano C4 e C2
c) MASP-1 taglia C4 e C2
d) MASP-2 non si attiva quando MBL lega la superficie del patogeno*
e) MASP-1 si attiva quando MBL lega la superficie del patogeno
a) MASP-1 e MASP-2 sono serino-proteasi associate a MBL (lectina associata al mannosio)
e) MASP-1 si attiva quando MBL lega la superficie del patogeno
quali delle seguenti affermazioni sui meccanismi di regolazione del sistema del complemento sono vere
a. la formazione del complesso di attacco alla membrana è controllata della proteina C D59 b. l’inibitore di C1 (C1 INH) è una proteina di membrana
c. il fattore I cliva e inattiva C2b e C3b
a. la formazione del complesso di attacco alla membrana è controllata della proteina C D59
a quali Ig si lega la subunità C1q durante la via classica di attivazione del C’ a. catene μ e γ
b. catene μ e α
c. catene μ e alcune catene γ
d. catene δ e ε
c. catene μ e alcune catene γ
quali peptidi del complemento sono mediatori dell’infiammazione?
a. C4a b. C3a c. C5a d. C4b e. C3b
a. C4a b. C3a c. C5a
le proteine del sistema complemento sono a. termoresistenti
b. inattive in circolo
c. attivate da enzimi di glicosilazione
d. opsonine
b. inattive in circolo
d. opsonine
e proteine di controllo del complemento CR1, H, MCP
a. si legano a C3b sulla superficie delle cellule dell’ospite ma non del patogeno
b. si legano a C3b sulla superficie del patogeno ma non delle cellule dell’ospite c. stabilizzano il complesso C3B, Bb
d. formano il complesso delle proteine di attacco alla membrana
a. si legano a C3b sulla superficie delle cellule dell’ospite ma non del patogeno
C3 a, C4a e C5a sono?
a. anafilotossine
b. acrinesterasi c. caspasi
d. citotossine
a. anafilotossine
quali delle seguenti affermazioni sui meccanismi di regolazione del sistema del complemento sono vere?
a. la formazione del complesso di attacco alla membrana è controllata dalla proteina C D59
b. il fattore I taglia e inattiva C3b e C4b
c. l’inibitore di C1 ( C1 INH) è una proteina di membrana
d. il fattore I taglia e inattiva C2b
a. la formazione del complesso di attacco alla membrana è controllata dalla proteina C D59
b. il fattore I taglia e inattiva C3b e C4b (attenzione simile a domanda n.9)
che cosa determina l’inizio della via alternativa del Complemento? a) La formazione della C3 convertasi della via classica
b) La formazione della C5 convertasi della via classica
c) L’idrolisi spontanea del C3 nel plasma
d) L’azione del fattore I che taglia e inattiva C3b
c) L’idrolisi spontanea del C3 nel plasma
L’edema angioneurotico ereditario è:
a) dovuto a deficienza di inibitore C1(C1INH)
b) dovuto a deficienza di fattore H
c) dovuto a deficienza di C3 convertasi
d) caratterizzato da inattivazione cronica del complemento
a) dovuto a deficienza di inibitore C1(C1INH)
La C3 convertasi della via classica di attivazione del Complemento è data da: a) C3a-C5a
b) C3b-Bb
c) C4b-C2b
d) C1q: C1r2: C1s2
c) C4b-C2b
Nella via classica di attivazione del complemento
1. Sia C1r che C1s tagliano C4
2. C2b generata dal taglio di C2 è una serina proteasi
3. C1s taglia C4 generando C4b che si lega covalentemente alla superficie del patogeno
4. C1s taglia C2 indipendentemente dal legame di quest’ultimo a C4b
5. C1q può iniziare la via classica attraverso la proteina C reattiva che prende contatto con la
fosfocolina
- C2b generata dal taglio di C2 è una serina proteasi
- C1s taglia C4 generando C4b che si lega covalentemente alla superficie del patogeno
- C1q può iniziare la via classica attraverso la proteina C reattiva che prende contatto con la
fosfocolina
Nell’edema angioneurotico ereditario:
1. Nei pazienti si osserva una produzione eccessiva di C4 e C2
2. I pazienti possono sono soggetti a episodi frequenti di shock anafilattico (ingrossamento
della glottide)
3. È dovuta a una mutazione nel gene che codifica per CD59
4. La malattia si risolve con somministrazione della chinina C2
5. I globuli rossi dei pazienti sono distrutti per attivazione spontanea del sistema del complemento
- Nei pazienti si osserva una produzione eccessiva di C4 e C2
- I pazienti possono sono soggetti a episodi frequenti di shock anafilattico (ingrossamento
della glottide)
I macrofagi definiti “macrofagi residenti”:
a) assumono un genotipo specializzato negli organi che colonizzano
b) derivano da precursori midollari
c) le cellule si Kupffer nei sinusoidi epatici ne sono un esempio
d) non derivano da precursori presenti nel sacco vitellino e nel fegato fetale
a) assumono un genotipo specializzato negli organi che colonizzano
c) le cellule si Kupffer nei sinusoidi epatici ne sono un esempio
In una preparazione di sangue periferico come sono distribuite (in percentuale) le diverse sottopopolazioni linfocitarie
a) i linfociti B rappresentano circa il 30% dei linfociti totali
b) la % dei linfociti B è uguale a quella dei linfociti T
c) i linfociti T CD3+ rappresentano circa il 70% dei linfociti totali d) la % dei linfociti B è uguale a quella delle cellule NK
c) i linfociti T CD3+ rappresentano circa il 70% dei linfociti totali d) la % dei linfociti B è uguale a quella delle cellule NK
In una preparazione di sangue periferico (di un individuo sano) come sono distribuite (in percentuale) le diverse sottopopolazioni linfocitarie
a) i linfociti T CD3+ rappresentano circa il 70%
b) i linfociti T CD4+ rappresentano circa il 47%
c) i linfociti T CD8+ rappresentano circa il 47% d) i linfociti B rappresentano il 30%
e) I linfociti T CD3+ rappresentano circa il 30%
a) i linfociti T CD3+ rappresentano circa il 70%
b) i linfociti T CD4+ rappresentano circa il 47%
Il nostro sistema immunitario reagisce all’attacco di agenti patogeni o a molecole estranee in modo specifico o aspecifico. Quale/i delle seguenti reazione è/sono specifica/e?
a) Sistema del complemento
b) fagocitosi
c) Risposta cellulo-mediata da linfociti T citotossici
d) Risposta infiammatoria
e) risposta umorale
c) Risposta cellulo-mediata da linfociti T citotossici
e) risposta umorale
In una preparazione di sangue periferico come sono distribuiti i leucociti
a) I linfociti B e le cellule NK hanno valori percentuali molto differenti
b) i linfociti sono circa il 70%
c) I monociti sono circa 3-8%
d) i granulociti neutrofili sono la popolazione leucocitaria più abbondante nel sangue periferico
c) I monociti sono circa 3-8%
d) i granulociti neutrofili sono la popolazione leucocitaria più abbondante nel sangue periferico
Indica quali di queste affermazioni riguardanti gli anticorpi sono vere:
a) L’affinità di un anticorpo per un antigene è la forza di legame tra un determinante antigenico e il singolo sito di legame per l’antigene sull’anticorpo
b) Il legame antigene-anticorpo è costituito da legami covalenti
c) Il legame antigene-anticorpo è costituito da legami non covalenti reversibili
d) L’affinità di un anticorpo per un antigene indica il numero di anticorpi che si possono legare simultaneamente a un antigene
e) L’affinità di un anticorpo per un antigene indica la forza di legame globale di un anticorpo a un antigene
a) L’affinità di un anticorpo per un antigene è la forza di legame tra un determinante antigenico e il singolo sito di legame per l’antigene sull’anticorpo
c) Il legame antigene-anticorpo è costituito da legami non covalenti reversibili
In una preparazione di sangue periferico come sono distribuite (in percentuale) le diverse sottopopolazioni leucocitarie
a) le cellule NK rappresentano circa il 40% dei leucociti totali
b) I linfociti rappresentano circa il 30% dei leucociti totali
c) I monociti rappresentano circa l’8% dei leucociti totali
d) I granulociti neutrofili non rappresentano circa il 70% dei leucociti totali
e) i linfociti non rappresentano circa il 70% dei leucociti totali
b) I linfociti rappresentano circa il 30% dei leucociti totali
c) I monociti rappresentano circa l’8% dei leucociti totali
e) i linfociti non rappresentano circa il 70% dei leucociti totali
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo ai neutrofili?
a) sono le uniche cellule ad attività fagocitica
b) sono le prime cellule ad accorrere nel sito d’infezione in corso di un processo infiammatorio acuto
c) presentano granuli citoplasmatici contenenti lisozima, collagenasi ed elastasi
d) hanno un’emivita di circa un mese
e) sono più longevi dei macrofagi
b) sono le prime cellule ad accorrere nel sito d’infezione in corso di un processo infiammatorio acuto
c) presentano granuli citoplasmatici contenenti lisozima, collagenasi ed elastasi
In una preparazione di sangue periferico di un individuo sano come sono distribuite (in percentuale) le diverse sottopopolazioni leucocitarie:
a) I linfociti rappresentano circa il 70%
b) i monociti rappresentano circa il 3-8%
c) i monociti rappresentano circa il 20%
d) i linfociti rappresentano circa il 20-30%
e) i granulociti rappresentano circa il 2-5%
b) i monociti rappresentano circa il 3-8%
d) i linfociti rappresentano circa il 20-30%
un aptene
a. è una piccola molecola organica capace di indurre una risposta immunitaria b. non è una molecola antigenica
c. è un immunogeno
d. è una molecola in grado di indurre risposte anticorpali timo indipendenti
b. non è una molecola antigenica
gli anticorpi sono formati da
a. 2 catene pesanti e 2 catene leggere
b. regioni costanti, variabili, e ipervariabili c. 1 catena pesante e 1 catena leggera
d. 1 catena pesante e 2 catene leggere
a. 2 catene pesanti e 2 catene leggere
b. regioni costanti, variabili, e ipervariabili
l’immunizzazione passiva con anticorpi preformati
a. attiva il SI
b. conferisce memoria immunologica (non ho le plasmacellule)
c. fornisce una protezione prolungata
tutte errate
il riarrangiamento genico
a. è responsabile del polimorfismo dei geni delle Ig
b. è responsabile del polimorfismo dei geni MHC
c. richiede l’attivazione dei geni RAG1 e RAG2 d. è responsabile del polimorfismo dei geni TCR
a. è responsabile del polimorfismo dei geni delle Ig
c. richiede l’attivazione dei geni RAG1 e RAG2 d. è responsabile del polimorfismo dei geni TCR
quali fra le seguenti affermazioni a riguardo del CD8 sono vere
a. è espresso come monomero
b. interagisce con la catena beta delle MHCII
c. si associa alla ZAP70 durante l’attivazione dei linfociti T
d. è espresso sulla superficie del linfociti B
tutte errate
a differenza della tolleranza centrale, la tolleranza periferica
a. viene indotta nei linfociti immaturi
b. viene indotta nei linfociti maturi
c. viene indotta dal riconoscimento di ag self negli organi linfoidi periferici d. viene indotta dal riconoscimento di ag non self negli organi linfodi periferici
b. viene indotta nei linfociti maturi
c. viene indotta dal riconoscimento di ag self negli organi linfoidi periferici
si definisce valenza di un antigene
a. il numero di epitopi presenti su un ag
b. il numero di anticorpi che si possono legare simultaneamente all’antigene c. la forza di legame tra anticorpo e ag
b. il numero di anticorpi che si possono legare simultaneamente all’antigene c
in quale compartimento anatomico avviene l’innesco della risposta immunitaria? a. sito infezione
b. timo
c. midollo
d. organi linfoidi periferici
d. organi linfoidi periferici
gli anticorpi riconoscono a. solo ag proteici
b. epitopi solo conformazionali c. epitopi solo lineari
d. epitopi sia lineari che conformazionali
d. epitopi sia lineari che conformazionali
Una classica cellula APC:
a. può presentare solo peptidi endogeni mediante le molecole MHC di classe I
b. può presentare solo peptidi esogeni mediante le molecole MHC di classe II
c. puo presentare peptidi endogeni ed esogeni mediante rispettivamnte molecole MHC di classe I e II
a. può presentare solo peptidi endogeni mediante le molecole MHC di classe I
b. può presentare solo peptidi esogeni mediante le molecole MHC di classe II
c. puo presentare peptidi endogeni ed esogeni mediante rispettivamnte molecole MHC di classe I e II
un anticorpo specifico per un epitopo lineare di una proteina si lega ad essa: a. solo nel contesto della proteina nativa
b. solo nel contesto della proteina denaturata
c. sia nel contesto della proteina nativa che denaturata
d. solo dopo digestione proteolitica della proteina
c. sia nel contesto della proteina nativa che denaturata
in un anticorpo il sito di riconoscimento dell’antigene è formato da:
a. catena leggera e catena pesante
b. solo catene leggere
c. solo catene pesanti
d. catena leggera e porzione Fc della catena pesante
a. catena leggera e catena pesante
l’affinità di un anticorpo indica:
a. il numero di epitopi riconosciuti dall’anticorpo
b. il numero di anticorpi che si legano ad un antigene
c. la forza di legame tra un sito di riconoscimento per l’antigene e l’antigene d. l’interazione tra tutti i siti di riconoscimento per l’antigene e l’antigene (avidità)
c. la forza di legame tra un sito di riconoscimento per l’antigene e l’antigene
nel sistema linfatico associato alla cute quali sono le cellule specializzate nel trasporto dell’ag ai linfonodi e alla presentazione dell’ag?
a. Cellule dendritiche del Langerhans
b. FDC
c. Macrofagi d. Linfociti B
a. Cellule dendritiche del Langerhans
che cosa fa sì che la risposta anticorpale secondaria sia più rapida ed efficace della risposta primaria? a. la persistenza dell’antigene
b. la persistenza delle cellule della memoria
c. la persistenza delle cellule effettrici
d. l’eliminazione di cellule soppressorie
b. la persistenza delle cellule della memoria
Quali di queste affermazioni sono FALSE riguardo HLA-DO
a) viene espresso solo sulle cellule epiteliali timiche
b) viene indotta da IFN-gamma
c) lega HLA-DM e impedisce la dissociazione di CLIP dalle molecole MHC-II
d) è formato anche da una catena alfa monomorfa codificata nel locus MHC
e) non viene indotto da IFNgamma
f) Lega CLIP e ne impedisce la dissociazione dalle molecole MHC-II
e) è altamente polimorfico ed è codificato nel locus MHC
f) è un eterodimero formato da una catena alfa e una catena beta, codificate nel locus MHC
a) viene espresso solo sulle cellule epiteliali timiche
b) viene indotta da IFN-gamma
f) Lega CLIP e ne impedisce la dissociazione dalle molecole MHC-II
e) è altamente polimorfico ed è codificato nel locus MHC
Nel sistema MHC dell’uomo
a) I geni di classe prima sono localizzati sul cromosoma 17
b) Tutti i geni sono altamente polimorfici
c) IA e IE non sono molecole di classe seconda
d) I geni di classe seconda sono localizzati sul cromosoma 6 e) HLA-A, B e C sono molecole di classe I
c) IA e IE non sono molecole di classe seconda
d) I geni di classe seconda sono localizzati sul cromosoma 6 e) HLA-A, B e C sono molecole di classe I
Nel processo di biosintesi delle molecole MHC-I
a) il legame della calnexina alla catena α è mediato dalla β2 microglobulina
b) la calreticulina è un’ossidoreduttasi tiolica che rompe i ponti disolfuro tra il dominio alfa 2 dell’MHC-I durante il caricamento del peptide.
c) Le TAP si legano al complesso MHC-I α:β2 microglobulina mediante la tapasina
d) Il legame del peptide è necessario per l’espressione stabile delle molecole MHC-I in superficie
c) Le TAP si legano al complesso MHC-I α:β2 microglobulina mediante la tapasina
d) Il legame del peptide è necessario per l’espressione stabile delle molecole MHC-I in superficie
Nel processo di biosintesi delle molecole MHC-I
a) il legame della calnexina alla catena α è mediato dalla β2 microglobulina
b) L calreticulina è un’ossidoreduttasi tiolica che rompe i ponti disofuro tra il dominio alfa 2 dell’MHCI durante il caricamento del peptide
c) Le proteine TAP si legano al complesso MHC-I α:β2 microglobulina mediante la tapasina (NON DIRETTAEMENTE)
d) il legame del peptide è necessario per l’espressione delle molecole MHC-I in superficie
e) La stimolazione con IFN-gamma determina l’associazione del proteasoma con il complesso attivatore del proteasoma, PA28
f) le proteine Tap si legano direttamente al complesso MHC-I alfa:beta2 microglobulina
g) le estremità N-terminali di peptidi specifici per MHC-I non sono generate da ERAAP
h) ERAAP viene indotta da IFN-gamma
c) Le proteine TAP si legano al complesso MHC-I α:β2 microglobulina mediante la tapasina (NON DIRETTAEMENTE)
d) il legame del peptide è necessario per l’espressione delle molecole MHC-I in superficie
e) La stimolazione con IFN-gamma determina l’associazione del proteasoma con il complesso attivatore del proteasoma, PA28
h) ERAAP viene indotta da IFN-gamma
Nel processo di biosintesi delle molecole MHC-I quali delle seguenti affermazioni sono FALSE
a) la stimolazione con IFN-gamma determina l’associazione del proteasoma con il complesso attivatore del proteasoma, PA28
b) ERAAP viene indotta da IFN-gamma
c) Le proteine TAP si legano direttamente al complesso MHC-I alpha:beta2 microglobulina
d) Le estremità N-terminali di peptidi specifici per MHC-I non sono generate da ERAAP
c) Le proteine TAP si legano direttamente al complesso MHC-I alpha:beta2 microglobulina
d) Le estremità N-terminali di peptidi specifici per MHC-I non sono generate da ERAAP
Durante il processo di biosintesi delle molecole MHC-I
a) le molecole MHC-I non legano peptidi di origine endogena in compartimenti vescicolari
b) le estremità N-terminali del peptide specifico per MHC-I vengono generate dal proteasoma
c) Il dimero ERp57-tapasina è coinvolto nel meccansmo di editing del peptide
d) Le molecole MHC-I non legano peptidi di origine endogena nel lume del RER
a) le molecole MHC-I non legano peptidi di origine endogena in compartimenti vescicolari
c) Il dimero ERp57-tapasina è coinvolto nel meccansmo di editing del peptide
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo le molecole MHC
a) il legame con il peptide è necessario per l’espressione stabile delle molecole MHC in membrana b) le proteine TAP trasportano preferibilmente peptidi di 8-16 aa idrofobici o basici all’estremità C- terminale
c) i geni che codificano per TAP-1 e TAP2 non sono polimorfici
d) la catena invariante è importante anche per il trasporto delle molecole MHC-II verso le vescicole a pH basico
e) I peptidi che legano le molecole MHC-I hanno un aa idrofobico o basico all’N-terminale
f) I residui d’ancoraggio sono diversi in peptidi che legano molecole MHC-I diverse
h) nelle molecole MHC-I la tasca di legame per il peptide è formata dalle subunità alfa 2 e alfa 3
i) Nelle molecole MHC-II la tasca di legame per il peptide è aperta a entrambe le estremità
a) il legame con il peptide è necessario per l’espressione stabile delle molecole MHC in membrana b) le proteine TAP trasportano preferibilmente peptidi di 8-16 aa idrofobici o basici all’estremità C- terminale
f) I residui d’ancoraggio sono diversi in peptidi che legano molecole MHC-I diverse
i) Nelle molecole MHC-II la tasca di legame per il peptide è aperta a entrambe le estremità
Quali delle seguenti affermazioni è FALSA riguardo il sistema MHC
a) I patogeni non causano la pressione evolutiva che porta alla selezione degli alleli MHC che conferiscono protezione nei loro confronti
b) In generale gli antigeni citosolici sono presentati dalle molecole MHC-II
c) I patogeni possono sfuggire al sistema immunitario mutando gli epitopi immunodominanti in modo che non siano più affini per uno specifico allele MHC
d) La catena DR alfa è monomorfa
a) I patogeni non causano la pressione evolutiva che porta alla selezione degli alleli MHC che conferiscono protezione nei loro confronti
b) In generale gli antigeni citosolici sono presentati dalle molecole MHC-II ????
La degradazione di patogeni extracellulari e tossine:
a) avviene nel citoplasma
b) avviene all’interno di vescicole a ph basico
c) origina dei peptidi che sono associati a molecole MHC-I
d) può avvenire in seguito al legame con anticorpi specifici
e) avviene all’interno di vescicole a ph acido
f) origina dei peptidi che possono essere associati a moleole MHC-II
d) può avvenire in seguito al legame con anticorpi specifici
e) avviene all’interno di vescicole a ph acido
f) origina dei peptidi che possono essere associati a moleole MHC-II
Indica quali di queste affermazioni sono FALSE riguardo il legame con il peptide nelle molecole MHC-I
a) avviene solo se il peptide ha una dimensione di 8-10 aa
b) In generale avviene se il peptide è costituito da un aminoacido idrofobico o basico all’estremità N-terminale
c) è favorito dalla presenza di residui di ancoraggio presenti solo alle estremità N e C-terminale del peptide
d) è stabilizzato dal contatto tra gli atomi delle estremità N e C-terminale con regioni polimorfiche
a) avviene solo se il peptide ha una dimensione di 8-10 aa
b) In generale avviene se il peptide è costituito da un aminoacido idrofobico o basico all’estremità N-terminale
c) è favorito dalla presenza di residui di ancoraggio presenti solo alle estremità N e C-terminale del
peptide
d) è stabilizzato dal contatto tra gli atomi delle estremità N e C-terminale con regioni polimorfiche
Nelle molecole MHC la maggiore variabilità aminoacidica si localizza a livello
a) delle subunità alfa1 e beta1 delle molecole MHC-II
b) delle subunità alfa1 e alfa3 delle molecole MHC-I
c) delle subunità alfa2 e beta2 delle molecole MHC-II d) delle subuntià alfa1 e alfa2 delle molecole MHC-I
a) delle subunità alfa1 e beta1 delle molecole MHC-II
d) delle subuntià alfa1 e alfa2 delle molecole MHC-I
Quali affermazioni sono vere riguardo le immunoevasine virali:
a) interferiscono con la processazione degli antigeni che si legano a MHC-I
b) interferiscono con la processazione degli antigeni che si legano a MHC-II
c) possono bloccare il legame dei peptidi a TAP
d) possono bloccare il legame dei peptidi alla catena invariante e) non sono mai inibitori competitivi della tapasina
a) interferiscono con la processazione degli antigeni che si legano a MHC-I
c) possono bloccare il legame dei peptidi a TAP
quale molecola si trova associata dentro la cellula al complesso alle molecole MHC II?
a. la catena invariante
b. la beta 2 microglobulina c. la catepsina A
d. la perforina
e. nessuna
a. la catena invariante
le molecole MHCI nascenti
a. sono lunghe non più di 10-8 amminoacidi
b. si associano alla beta2 microglobulina a livello di vescicole di endocitosi
c. non si associano ad ag esogeni perchè complessate con la beta2 microglobulina d. legano peptidi derivanti dalla degradazione di proteine citosoliche
d. legano peptidi derivanti dalla degradazione di proteine citosoliche
la variabilità amminoacidica delle molecolej MHC è localizzata soprattutto a. nei domini β1 e β2 delle molecole di classe II
b. nei domini α1 e α2 delle molecole di classe I
c. nel dominio β1 delle molecole di classe II
d. solo nel dominio α1 delle molecole di classe II
b. nei domini α1 e α2 delle molecole di classe I
la beta2 microglobulina
a. è una molecola polimorfica
b. è codificata da un gene localizzato all’interno del sistema MHC
c. si dissocia dalle molecole MHCII a livello di compartimenti vescicolari citoplasmatici d. impedisce il legame di peptidi endogeni alle MHCII
tutte errate
il gene DRB codificante per la catena beta delle molecole HLA II è presente a. come gene monomorfico
b. con più di 300 varianti alleliche
c. con più di 50 varianti alleliche
b. con più di 300 varianti alleliche
quali affermazioni a riguardo delle MHC I e II sono vere:
a. non sono mai espresse in superficie associate a un peptide antigenico b. possono legare solo un peptide antigenico alla volta
c. possono legare contemporaneamente più peptidi antigenici
d. presentano l’ag agli stessi tipi funzionali di linfociti T
b. possono legare solo un peptide antigenico alla volta
la beta2 microglobulina associata alla catena alfa di MHCI è
a. proteina transmembrana
b. codificata da un gene localizzato nel sistema MHC nel cromosoma 6
c. molto polimorfica
d. coinvolta nella formazione della tasca per l’ag della molecola MHC I
tutte errate
quale funzione svolge la catena invariante?
a. trasferire peptidi dal citoplasma al RE
b. impedire il legame di peptidi endogeni a MHCI
c. impedire il legame di peptidi endogeni a MHCII d. impedire il legame di peptidi esogeni a MHCI
e. impedire il legame di peptidi esogeni a MHCII f. favorire il rilascio di clip da MHCII
c. impedire il legame di peptidi endogeni a MHCII
gli antigeni esogeni o extracellulari quando captate da cellule presentanti antigeni:
a. vengono elaborati attraverso il ciclo endocitico
b. vengono elaborati attraverso il ciclo citosolico
c. sono espressi sulla membrana associata a MHC I
d. sono espressi sulla membrana associata a MHC II
a. vengono elaborati attraverso il ciclo endocitico
d. sono espressi sulla membrana associata a MHC II
quali domini della molecola HLA-II interagiscono per formare la tasca di legame per ag? a. dominio alfa1 e alfa3
b. dominio alfa1 e beta2-microglobulina
c. dominio alfa1 e alfa2
d. dominio alfa1 e beta1
d. dominio alfa1 e beta1
un soggetto che non esprime MHCII
a. non può riarrangiare i geni del TCR nel timo
b. non può maturare i linfociti TCD8 nel timo
c. non può maturare ne linfociti TCD8 ne linfociti TCD4 nel timo d. ha una ridotta risposta immune cellulo-mediata
e. ha una ridotta risposta anticorpale
d. ha una ridotta risposta immune cellulo-mediata
e. ha una ridotta risposta anticorpale
quali affermazioni sono vere tenendo conto che giuseppe esprime gli antigeni di istocompatibilita’ DR1, DQ2, DQ3 E DP10?
a. Giuseppe non può donare un rene a Carlo, che esprime le molecole DR1, DR5, DQ2, DQ3,
DP7, DP10
b. Giuseppe può donare un rene a Maria, che esprime le molecole DR4, DQ2, DQ8, DP3, DP9 c. Carlo potrebbe esser donatore per Giuseppe
d. Maria potrebbe esser donatrice per Giuseppe
tutte errate
se i due alleli HLA-DR3 e HLA-DQ2 sono in linkage disequilibrium e la loro frequenza nella popolazione è rispetto del 20 e 10 % con quale frequenza si può trovare la combinazione DR3- DQ2 nella popolazione?
a. 1%
b. 2%
c. 6%
d. 30%
c. 6%
le proteine TAP
a. Trasportano peptidi
b. Trasportano proteine
c. Si associano a MHC II
d. Sono polimorfiche
a. Trasportano peptidi
d. Sono polimorfiche
un paziente affetto da BLS ha
a. Una malattia autoimmune
b. Un’immunodeficienza congenita
c. Assente o ridotta espressione di MHCII d. Normale numero di linfociti T CD4
e. Ridotto numero di linfociti T CD8
b. Un’immunodeficienza congenita
c. Assente o ridotta espressione di MHCII
quali cellule esprimono costitutivamente le molecole MHC di classe II a. neuroni
b. cellule epiteliali timiche
c. linfociti B
d. neutrofili
e. globuli rossi
b. cellule epiteliali timiche
c. linfociti B
le molecole TAP 1 e TAP 2
a. sono codifcate da geni localizzati nel complesso maggiore di istocompatibilità (MHC) b. sono necessarie per una corretta espressione di MHC I in superficie
c. trasferiscono peptidi nel RE dal citoplasma
d. degradano proteine del citoplasma
e. sono altamente polimorfiche
a. sono codifcate da geni localizzati nel complesso maggiore di istocompatibilità (MHC) b. sono necessarie per una corretta espressione di MHC I in superficie
c. trasferiscono peptidi nel RE dal citoplasma
.l’eterodimero DM
a. favorisce la dissociazione del peptide CLIP dalle molecole MHC II
b. impedisce il legame di peptidi endogeni alle molecole MHC II c. si associa alle molecole MHC I
a. favorisce la dissociazione del peptide CLIP dalle molecole MHC II
la funzione delle molecole MHC di classe I è quella?
a. presentare peptidi di origine endogena ai linfociti TC
b. presentare peptidi di origine esogena ai linfociti TC c. presentare peptidi di origine endogena ai linfociti TH d. presentare peptidi di origine esogena ai linfociti TH
a. presentare peptidi di origine endogena ai linfociti TC
un soggetto xxxxx di genitori eterozigoti per tutti i loci HLA di classe II
a. può essere eterozigote o omozigote per i vari loci HLA II
b. è sicuramente eterozigote per tutti i loci HLA II
c. esprime le molecole HLA di uno dei genitori
d. esprime molecole HLA II di un genitore e molecole HLA I dell’altro
a. può essere eterozigote o omozigote per i vari loci HLA II
L’espressione delle molecole MHC di classe II è:
a) costitutiva su tutte le cellule nucleate
b) indotta o aumentata dalla stimolazione con interferone gamma (IFNg) c) indotta o aumentata dalla stimolazione con interferone alfa (IFNa)
d) dipendente dall’espressione del fattore trascrizionale CIITA
e) dipendente dall’espressione del fattore trascrizionale NFAT
b) indotta o aumentata dalla stimolazione con interferone gamma (IFNg)
d) dipendente dall’espressione del fattore trascrizionale CIITA
Le proteine TAP:
a) trasportano peptidi dal reticolo endoplasmatico al citoplasma b) trasportano proteine non processate
c) si associano alle molecole MHC di classe II nascenti
d) sono altamente polimorfiche
tutte errate
Durante la selezione timica l’espressione del CD4 è strumentale per:
a) selezione cloni specifici per i peptidi presentati dalle molecole MHC-I
b) selezione cloni specifici per i peptidi presentati dalle molecole MHC-II c) selezionare tutti i cloni che esprimono un recettore riarrangiato
b) selezione cloni specifici per i peptidi presentati dalle molecole MHC-II
Quali delle seguenti affermazioni sono vere:
a. l’aplotipo MHC è l’insieme di tutti gli alleli MHC che si trovano su un cromosoma.
b. ogni individuo ha due aplotipi MHC, uno materno e uno paterno, uno solo viene espresso
c. ogni individuo può esprimere al massimo due alleli di un dato locus MHC. d. ogni individuo può esprimere al massimo quattro alleli di un dato locus MHC
a. l’aplotipo MHC è l’insieme di tutti gli alleli MHC che si trovano su un cromosoma.
c. ogni individuo può esprimere al massimo due alleli di un dato locus MHC.
Le molecole MHC possono legare:
a. un solo peptide per volta
b. più peptidi contemporaneamente
c. peptidi diversi
a. un solo peptide per volta
c. peptidi diversi
Se due topi appartengono a due ceppi congenici per l’MHC vuol dire che a) Condividono lo stesso genoma
b) Condividono lo stesso genoma eccetto il Sistema MHC
c) Condividono lo stesso MHC ma hanno genomi diversi
b) Condividono lo stesso genoma eccetto il Sistema MHC
Il sistema MHC del topo
1. I geni di classe seconda sono localizzati sul cromosoma 17 2. Viene definito sistema H2
3. Le molecole di classi seconde sono A, B, C
4. Le molecole di classe prima sono IA e IE
- I geni di classe seconda sono localizzati sul cromosoma 17 2. Viene definito sistema H2
Durante il riarrangiamento dei geni delle immunoglobuline l’aggiunta di nucleotidi P
a) è mediata dall’enzima TdT
b) è mediata dalla DNA polimerasi
c) avviene durante il riarrangiamento delle catene leggere e delle catene pesanti
d) contribuisce alla generazione della ipermutazione somatica
e) non contribuisce alla generazione dell’ipermutazione somatica
f) contribuisce alla generazione della diversità giunzionale
b) è mediata dalla DNA polimerasi
c) avviene durante il riarrangiamento delle catene leggere e delle catene pesanti
e) non contribuisce alla generazione dell’ipermutazione somatica
f) contribuisce alla generazione della diversità giunzionale
Quali di queste affermazioni sono FALSE riguardo le immunoglobuline
a) le IgG sono più efficaci delle IgE nell’opsonizzazione dei patogeni b) le IgA sono le principali responsabili dell’immunita mucosale
c) Le IgM legano il recettore FceRI ad alta affinità
d) Le IgE sono coinvolte SOLO nelle reazioni allergiche
c) Le IgG sono le uniche Ig ad aver funzione osponizzante
c) Le IgM legano il recettore FceRI ad alta affinità
d) Le IgE sono coinvolte SOLO nelle reazioni allergiche
c) Le IgG sono le uniche Ig ad aver funzione osponizzante
Durante il riarrangiamento dei geni delle immunoglobuline:
a) Artemis è responsabile del taglio della doppia elica tra le RSS e le sequenze codificanti b) Artemis viene attivata dalla proteina chinasi DNA-dipendente (DNA-PK)
c) Artemis è responsabile dell’apertura delle strutture a forcina (harpin)
d) Artemis è responsabile del meccanismo di unione delle estremità non omologhe
b) Artemis viene attivata dalla proteina chinasi DNA-dipendente (DNA-PK)
c) Artemis è responsabile dell’apertura delle strutture a forcina (harpin)
Nel meccanismo di riarrangiamento delle immunoglobuline:
a) L’ordine di riarrangiamento è: geni della catena pesante, geni della catena leggera kappa, geni della catena leggera lambda (solo se k non è stato produttivo)
b) Non si verifica mai lo scambio di classe da una catena leggera lambda a una catena kappa durante la vita di un dato clone di linfociti B
c) L’ipermutazione somatica introduce mutazioni puntiformi nelle regioni V e C dei linfociti B che hanno riarrangiato produttivamente
d) L’ordine di riarrangiamento è: geni della catena pesante, geni della catena leggera lambda, geni della catena kappa (solo se lambda non è stato produttivo)
a) L’ordine di riarrangiamento è: geni della catena pesante, geni della catena leggera kappa, geni della catena leggera lambda (solo se k non è stato produttivo)
b) Non si verifica mai lo scambio di classe da una catena leggera lambda a una catena kappa durante la vita di un dato clone di linfociti B
Nel riarrangiamento dei geni per le immunoglobuline:
a) artemis è un’endonucleasi responsabile dell’apertura delle strutture a forcina
b) artemis è una chinasi responsabile della riparazione della doppia elica di DNA
c) TdT è espresso solo sulle cellule linfoidi
d) nel riarrangiamento delle catene leggere delle Ig, TdT aggiunge alle giunzioni nuove sequenze nucleotidiche (non presenti nella linea germinatia)
e) nel riarrangiamento delle catene PESANTI delle Ig, TdT aggiunge alle giunzioni nuove sequenze nucleotidiche (non presenti nella linea germinatia)
a) artemis è un’endonucleasi responsabile dell’apertura delle strutture a forcina
c) TdT è espresso solo sulle cellule linfoidi
e) nel riarrangiamento delle catene PESANTI delle Ig, TdT aggiunge alle giunzioni nuove sequenze nucleotidiche (non presenti nella linea germinatia)
Il meccanismo di processazione differenziale (splicing alternativo) dell’RNA regola:
a) l’espressione in membrana delle immunoglobuline e la loro secrezione
b) la co-espressione in membrana di IgM e IgD
c) lo switch isotipico delle immunoglobuline
d) il riarrangiamento dei geni per la porzione V delle immunoglobuline
a) l’espressione in membrana delle immunoglobuline e la loro secrezione
b) la co-espressione in membrana di IgM e IgD
I geni delle catene leggere k e λ:
a) sono localizzati sullo stesso cromosoma
b) si associano solo con un tipo di catena pesante c) possono essere espressi dallo stesso linfocita B d) NON sono soggetti ad esclusione isotipica e) sono localizzati su cromosomi diversi
d) NON sono soggetti ad esclusione isotipica e) sono localizzati su cromosomi diversi
(drcondo me sono soggetti a esclusione isotipica quindi solo la e.)
Il taglio proteolitico di un’immunoglobulina con la papaina?
a) genera un frammento Fc e un frammento F(ab)2
b) genera un frammento Fc e 2 frammenti F(ab)
c) genera anche un frammento Fc contenente la regione cerniera d) genera anche un frammento Fc privo della regione cerniera
b) genera un frammento Fc e 2 frammenti F(ab)
c) genera anche un frammento Fc contenente la regione cerniera
Indica quali affermazioni sono FALSE riguardo alle IgE
a) Sono coinvolte nelle reazioni di ipersensibilità del II TIPO
b) Possono rimanere nel siero libere per circa 2 giorni
c) Legano ad alta affinità il recettore Fc epsilon RI
d) Non sono coinvolte nella difesa contro l’infezione da parassiti elminti
e) Hanno emivita più lunga quando sono legate ai loro recettori sulle mastcellule
a) Sono coinvolte nelle reazioni di ipersensibilità del II TIPO
d) Non sono coinvolte nella difesa contro l’infezione da parassiti elminti
Il meccanismo di scambio di classe delle immunoglobuline:
a) Assicura che sullo stesso linfocita B differenti regioni V si associano a regioni C differenti b) Avviene nei linfociti B che stanno maturando nel midollo osseo
c) Assicura alla stessa regione V di svolgere funzioni effettrici differenti
d) avviene dopo che i linfociti B hanno legato l’antigene
c) Assicura alla stessa regione V di svolgere funzioni effettrici differenti
d) avviene dopo che i linfociti B hanno legato l’antigene
Indica quali affermazioni sono vere riguardo lo scambio di classe delle immunoglobuline
a) Permette alla stessa regione V (stessa specificità antigenica) di svolgere diverse funzioni effettrici
b) Lo scambio di classe avviene durante lo sviluppo dei linfociti B
c) Tutti gli eventi di scambio isotipico sono produttivi perché le sequenze segnale di switch si trovano degli esoni dei geni C corrispondenti
d) lo scambio di classe è un processo casuale (ad esempio può avvenire casualmente che IgM diventi IgG o IgA)
a) Permette alla stessa regione V (stessa specificità antigenica) di svolgere diverse funzioni effettrici
Lo scambio di classe delle immunoglobuline
a) Avviene per ricombinazione di segnali di switch che si trovano negli introni al 5’ di ciascun gene C
b) Il primo evento di scambio coinvolge sempre il gene Cm
c) Il DNA interposto fra le sequenze di switch viene sempre deleto
d) Viene regolato anche dalla distribuzione anatomica dei linfociti B
e) avviene per ricombinazione di segnali di switch che si trovano negli introni al 3’ di ciascun gene C
b) Il primo evento di scambio coinvolge sempre il gene Cm
c) Il DNA interposto fra le sequenze di switch viene sempre deleto
d) Viene regolato anche dalla distribuzione anatomica dei linfociti B
Nello scambio di classe delle immunoglobuline:
a) le sequenze segnale di switch si trovano negli introni dei geni target b) l’enzima Apel taglia a livello dei siti abasici generati da UNG
c) l’enzima Apel taglia a livello dei siti abasici generati da AID
d) l’enzima Apel genera tagli nel doppio filamento di DNA
a) le sequenze segnale di switch si trovano negli introni dei geni target b) l’enzima Apel taglia a livello dei siti abasici generati da UNG
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo le IgG:
a) sono delle opsonine poco potenti
b) possono attivare la via classica di attivazione del complemento
c) le forme secrete (presenti libere nel siero) possono essere dimeriche d) rappresentano il 10% delle Ig sieriche totali
e) non sono responsabili dell’immunità neonatale
f) sono opsonine potenti
b) possono attivare la via classica di attivazione del complemento
f) sono opsonine potenti
Quali affermazioni sono vere riguardo le IgA:
a) funzionano soprattutto come anticorpi neutraliazzanti nel sangue e negli spazi extracellulari
b) Hanno un’emivita nel siero di circa 5 giorni
c) Le IgA secretorie si legano al recettore polilg che permette il trasporto verso il lume intestinale d) Nelle secrezioni sono presenti in forma monomerica
e) sono opsonine molto potenti
a) funzionano soprattutto come anticorpi neutraliazzanti nel sangue e negli spazi extracellulari (NO in secrezioni e mucose)
b) Hanno un’emivita nel siero di circa 5 giorni
c) Le IgA secretorie si legano al recettore polilg che permette il trasporto verso il lume intestinale
Indica quali affermazioni sono vere riguardo alle IgM
a) attivano la via alternativa di attivazione del complemento
b) Rappresentano circa il 5-10% delle Ig totali
c) Possono essere dimeriche
d) Sono costituite da 5 monomeri tenuti insieme dalla catena J e) Hanno funzione agglutinante
b) Rappresentano circa il 5-10% delle Ig totali
d) Sono costituite da 5 monomeri tenuti insieme dalla catena J e) Hanno funzione agglutinante
Le IgM
a) Stabiliscono un legame ad alta affinità con i mastociti
b) Sono direttamente coinvolte nell’attivazione della via alternativa del complemento c) Sono Ig a bassa affinità ma ad alta avidità
d) Le forme pentameriche non sono espresse sulla membrana dei linfociti B e) Vengono prodotte attraverso lo scambio di classe
c) Sono Ig a bassa affinità ma ad alta avidità
d) Le forme pentameriche non sono espresse sulla membrana dei linfociti B
() secondo me anche la c)
la mutazione somatica avviene:
a. nei segmenti V dei geni delle immunoglobuline dei linfociti B che hanno riarrangiato produttivamente
b. nei segmenti genici V del TCR dei linfociti T che hanno riarrangiato produttivamente
c. prima che i linfociti B hanno incontrato l’ag
d. dopo che i linfociti T hanno incontrato l’ag
a. nei segmenti V dei geni delle immunoglobuline dei linfociti B che hanno riarrangiato produttivamente
l’esclusione allelica indica che
a. un clone B esprime i geni delle Ig riarrangiati tutti di derivazione paterna o materna
b. un clone B esprime un unico set di geni delle Ig riarrangiati indipendentemente dall’origine parentale
c. il riarrangiamento produttivo di un allele K della catena leggera inibisce il riarrangiamento dell’allele lamda
d. il riarrangiamento produttivo di un allele k inibisce il riarrangiamento dell’altro allele k
b. un clone B esprime un unico set di geni delle Ig riarrangiati indipendentemente dall’origine parentale
d. il riarrangiamento produttivo di un allele k inibisce il riarrangiamento dell’altro allele k
le sequenze di ricombinazione sono
a. sequenze conservate di 7 e 9 basi localizzate 3’ ai geni V, 5’ ai geni J e 3’ 5’ ai geni D
b. sequenza conservate di 7 e 9 basi localizzate 5’ ai geni V 3’ ai geni J e 3’ 5’ ai geni D
c. sequenze variabili di 12 e 23 basi localizzate 5’ ai geni V, 3’ ai geni J e 3’ 5’ ai geni D
d. sequenze conservate di 12 e 23 basi localizzate 3’ ai geni V, 5’ ai geni J e 3’ 5’ ai geni D
a. sequenze conservate di 7 e 9 basi localizzate 3’ ai geni V, 5’ ai geni J e 3’ 5’ ai geni D
il riarrangiamento dei geni delle Ig avviene a. nel timo
b. nel midollo osseo
c. nel sangue
d. negli organi linfoidi secondari e. nei focolai d’infezione
b. nel midollo osseo
le diverse classi o sottoclassi Ig si distinguono in base a. T di catene pesanti e leggere
b. numero e localizzazione dei residui glucidici
c. numero di domini costanti della catena pesante
d. numero di domini costanti della catena leggera
b. numero e localizzazione dei residui glucidici
c. numero di domini costanti della catena pesante
l’ipermutazione somatica
a. avviene prima del riarrangiamento dei geni delle Ig
b. avviene contemporaneamente al riarrangiamento dei geni delle Ig c. avviene dopo riarrangiamento dei geni delle Ig
d. introduce mutazioni puntiformi nei geni V e C delle Ig
c. avviene dopo riarrangiamento dei geni delle Ig
durante la vita di un clone linfocitario B lo switch isotipico
a. avviene prima dell’incontro con ag
b. permette che la regione V delle Ig possa essere espressa in associazione con regioni C di isotipo diverso
c. permette che la regione C delle Ig possa essere espressa in associazione con catene leggere di
diverso isotipo
d. è regolato da citochine secrete da linfociti T
b. permette che la regione V delle Ig possa essere espressa in associazione con regioni C di isotipo diverso
d. è regolato da citochine secrete da linfociti T
quale meccanismo permette alle IgA di essere trasportate attraverso epiteli delle mucose? a. trasferimento passivo
b. endocitosi mediata da recettore
c. pinocitosi
d. diapesi
b. endocitosi mediata da recettore
le regioni CDR delle Ig
a. si trovano sulle catene H ma non L
b. si trovano sulle catene L ma non H
c. sono poco variabili
d. contribuiscono a formare il sito di legame per ag
tutte errate
(secondo me è la d.)D
le sequenze segnale di ricombinazione RSS sono localizzate a. 5’ ai geni V, 3’ ai geni J, 5’-3’ ai geni D
b. 5’ ai geni V, 3’ ai geni J e 5’-3’ ai geni D e 5’ ai geni C
c. 3’ ai geni V, 5’ ai geni J e 5’-3’ ai geni D
d. 3’ ai geni V, 5’ ai geni J e 5’-3’ ai geni D e 5’ ai geni C
c. 3’ ai geni V, 5’ ai geni J e 5’-3’ ai geni D
quale/i delle seguenti affermazioni sulle IgA sono vere? a. si associano a formare dimeri nella circolazione sanguigna b. possono attraversare gli epiteli
c. possono attraversare la barriera placentare
d. sono le immunoglobuline meno rappresentate in circolo
b. possono attraversare gli epiteli
quale/i delle seguenti affermazioni a riguardo dello switch isotipico delle immunoglobuline sono vere? a. richiede l’attivazione dei geni RAG1 e RAG2
b. è stimolato da citochine secrete da linfociti T
c. prevede la ricombinazione di un ulteriore segmento V alla parte costante C con delezione del
DNA interposto
d. porta alla produzione di immunoglobulina di classe diversa e di specificità antigenica diversa
b. è stimolato da citochine secrete da linfociti T
quali porzioni di un’immunoglobulina mantengono la capacità di legare l’antigene?
a. il frammento Fab
b. il frammento F(ab’)2 c. la regione cerniera
d. il frammento Fc
a. il frammento Fab
b. il frammento F(ab’)2
quale classe immunoglobulinica è meno rappresentata nel siero? a. IgA
b. IgD
c. IgE
d. IgG e. IgM
c. IgE
indicare quali delle seguenti affermazioni sono vere
a. tutte le immunoglob. che derivano da un clone linfocitario B hanno lo stesso idiotipo e allotipo
b. tutti gli individui di una specie producono normalmente tutti gli isotopi immunoglobulinici
c. anticorpi anti-allotipo si generano in un soggetto trasfuso con sangue di un individuo della stessa specie
a. tutte le immunoglob. che derivano da un clone linfocitario B hanno lo stesso idiotipo e allotipo
c. anticorpi anti-allotipo si generano in un soggetto trasfuso con sangue di un individuo della stessa specie
un anticorpo con attività opsonizzante:
a. impedisce l’entrata di un antigene in una cellula
b. facilita la fagocitosi di un antigene
c. appartiene esclusivamente alla classe IgM
d. si lega a recettori specifici per la porzione Fc(FcR)
b. facilita la fagocitosi di un antigene
d. si lega a recettori specifici per la porzione Fc(FcR)
la componente secretoria delle IgA:
a. favorisce la degradazione proteolitica delle IgA in ambiente mucoso b. permette l’associazione in dimeri o tetrameri delle IgA
c. deriva dal recettore poli-Ig
d. deriva dalla catena J
c. deriva dal recettore poli-Ig
quale meccanismo determina la secrezione di una Ig anziché la sua espressione sulla membrana? a. Ricombinazione somatica
b. Ipermutazione somatica
c. Splicing RNA
d. Switch isotipico
c. Splicing RNA
quale classe Ig è più rappresentata nel sangue a. IgA
b. IgG
c. IgE
d. IgM
b. IgG
IgM e IgD coespresse sulla superficie di un linfocita B
a. Riconoscono Ag diversi
b. Riconoscono lo stesso epitopo antigenico
c. Riconoscono epitopi antigenici diversi dello stesso antigene
b. Riconoscono lo stesso epitopo antigenico
il riarrangiamento dei geni delle Ig a. Avviene in tutte le cellule somatiche
b. Avviene nei linfociti T e B dopo che hanno incontrato Ag c. Avviene nelle fasi precoci dello sviluppo dei linfociti T
d. Avviene nelle plasmacellule
tutte errate
l’isotipo delle immunoglobuline
a. definisce la classe e la sottoclasse delle immunoglobuline
b. è dovuto a differenze nella porzione costante delle immunoglobuline
c. è dovuto a differenze nella porzione variabile delle immunoglobuline
d. induce una risposta anticorpale anti isotipo se le immunoglobuline di un soggetto vengono iniettate in un altro soggetto della stessa specie
a. definisce la classe e la sottoclasse delle immunoglobuline
b. è dovuto a differenze nella porzione costante delle immunoglobuline
quali Ig si legano alla superficie di basofili e mastocellule? a. IgA
b. IgD
c. IgE
d. IgG e. IgM
c. IgE
quali classi immunoglobuliniche possono assumere una forma multimerica:
a. IgM b. IgA c. IgD d. IgE
a. IgM b. IgA
quali anticorpi possono causare anemia emolitica al neonato?
a. IgG
b. IgA c. IgD d. IgM
a. IgG
Nel TCR le regioni ipervariabili (CDR) delle catene alfa e beta
a) CDR1 e CDR2 sono codificati dalla regione corrispondente alla giunzione DJ
b) CDR1 e CDR2 sono codificati dal segmento genico V
c) CDR3 è codificato dal segmento genico V
d) CDR3 è codificato dalla regione corrispondente alla giunzione DJ
e) CDR1 e CDR2 corrispondono alla parte periferica meno variabile del sito di legame per l’antigene h) CDR1 e CDR2 sono codificati dalla regione corrispondente alla giunzione DJ
b) CDR1 e CDR2 sono codificati dal segmento genico V
d) CDR3 è codificato dalla regione corrispondente alla giunzione DJ (non è VJ?)
e) CDR1 e CDR2 corrispondono alla parte periferica meno variabile del sito di legame per l’antigene
Le proteine appartenenti alla famiglia Tec
a) legano inositol fosfolipidi come PIP3
b) comprendono la proteina Btk
c) sono cotituite da domini SH2 e domini SH3 ma non da domini PH
d) sono costituite da domini SH2 e da domini PH ma non da domini SH3 e) sono costituite da domini SH2, domini SH3 e domini PH
f) non comprendono la proteina LAT
g) Hanno un dominio SH3 responsabile del legame a inositol fosfolipidi
a) legano inositol fosfolipidi come PIP3
b) comprendono la proteina Btk
e) sono costituite da domini SH2, domini SH3 e domini PH
f) non comprendono la proteina LAT
Le proteine appartenenti alla famiglia Tec
a) Non comprendono la proteina Btk
b) Il dominio PH è responsabile del legame a inositol fosfolipidi
c) comprendono la proteina Zap70
d) Sono costituite da domini SH2, SH3 e da domini PH
e) Sono costituite da domini SH2, SH3 ma non da domini PH
b) Il dominio PH è responsabile del legame a inositol fosfolipidi
d) Sono costituite da domini SH2, SH3 e da domini PH
La proteina Grb2
a) è un fattore di scambio GTP-GDP, necessario per l’attivazione di Ras
b) è una proteina adattatrice che recluta un fattore di scambio GTP-GDP, necessario per l’attivazione di Rac
c) è una proteina adattatrice che recluta un fattore di scambio GTP-GDP, necesario per l’attivazione di Ras
d) è un fattore di scambio GTP-GDP, necessario per l’attivazione di Rac
e) è omologa a Sos
f) Non è una proteina adattrice che recluta un fattore di scambio GTP-GDP, necessario per l’attivazione di Rac
c) è una proteina adattatrice che recluta un fattore di scambio GTP-GDP, necesario per l’attivazione di Ras
f) Non è una proteina adattrice che recluta un fattore di scambio GTP-GDP, necessario per l’attivazione di Rac
Indica quali di queste affermazioni sono vere riguardo il riarrangiamento dei geni del TCR
a) I segmenti genici della catena beta sono riarrangiati prima di quelli della catena alfa
b) Il riarrangiamento produttivo dei segmenti genici alfa porta alla delezione dei segmenti genici gamma
c) la catena alfa non è soggetta a esclusione allelica
d) i segmenti genici della catena beta sono riarrangiati dopo quelli della catena alfa
a) I segmenti genici della catena beta sono riarrangiati prima di quelli della catena alfa
c) la catena alfa non è soggetta a esclusione allelica
durante il riarrangiamento dei segmenti genici del TCR
a. riarrangiano prima i geni della catena α
b. ci possono essere riarrangiamenti produttivi per entrambi gli alleli della catena α c. riarrangiano contemporaneamente i geni della catena α e β
b. ci possono essere riarrangiamenti produttivi per entrambi gli alleli della catena α
le sequenze ARAM
a. contengono residui di tirosina fosforilabili
b. si trovano nella porzione citoplasmatica delle catene α e β del TCR c. contengono residui amminoacidi negativi
d. si trovano nella prozione extrecellulare delle catene α e β del TCR
a. contengono residui di tirosina fosforilabili
la molecola CD45
a. fosforila la lck e la fyn attivandole
b. fosofrila la lck e la fyn disattivandole c. defosforila la lck e la fyn disattivandole d. defosforila lck e la fyn attivandole
d. defosforila lck e la fyn attivandole
quale fra le seguenti affermazioni sono vere
a. ZAP70 contiene sequenze ARAM
b. ZAP70 contiene motivi SH
c. mutazioni del gene ZAP70 causano autoimmunità d. ZAP70 è una chinasi
b. ZAP70 contiene motivi SH
d. ZAP70 è una chinasi
quali meccanismi contribuiscono alla generazione della diversità del TCR?
a. riarrangiamento casuale fra segmenti multipli dei geni del TCR b. flessibilità giunzionale
c. giunzione alternativa dei segmenti genici D
d. mutazione somatica
a. riarrangiamento casuale fra segmenti multipli dei geni del TCR b. flessibilità giunzionale
c. giunzione alternativa dei segmenti genici D
la restrizione MHC del TCR dei linfociti T
a. viene acquisita già a livello del midollo osseo
b. viene acquisita grazie al processo di selezione positiva nel timo c. viene acquisita grazie al processo di selezione negativa nel timo
d. è mediata dalle APC di origine midollare presenti nel timo
b. viene acquisita grazie al processo di selezione positiva nel timo
quali tra le seguenti affermazioni a riguardo del CD3 sono vere? a. comprende 10 catene proteiche
b. la porzione citoplasmatica di ciascuna catena ha attività chinasica c. si associa alla PKC
d. è necessario per avere l’espressione in membrana del TCR
d. è necessario per avere l’espressione in membrana del TCR
Le Src chinasi p56 lck e p59 fyn sono:
a. associate alla porzione citoplasmatica delle catene del CD3 b. costitutivamente attive nelle cellule T
c. attivate per defosforilazione della tirosina “attivatoria”
d. attivate per defosforilazione della tirosina “inibitoria
d. attivate per defosforilazione della tirosina “inibitoria
la ciclosporina A agisce da farmaco immunosoppressore perché: a. Attiva la calcineurina
b. Blocca il trasporto nel nucleo di Nfkb
c. Inibisce il trasporto nel nucleo di NFAT
d. Inibisce la pKC
c. Inibisce il trasporto nel nucleo di NFAT
nelle cellule T attivate la proteina RAS a. Si associa al GDP
b. Attiva la via delle chinasi SAP
c. Attiva la via delle chinasi MAP
d. Induce la fosforilazione di c-JUN
c. Attiva la via delle chinasi MAP
tra i seguenti meccanismi quale NON contribuisce alla generazione della diversità del T cell receptor? a. riarrangiamento dei geni multipli
b. flessibilità giunzionale
c. giunzione alternativa dei segmenti genici D
d. mutazione somatica
d. mutazione somatica
il TCR
a. è un eterodimero a b nel 5% dei linfociti T
b. è un eterodimero g d nel 95% dei linfociti T
c. è associato al CD3 sulla superficie dei linfociti T helper ma non dei linfociti T citotossici d. riconosce un peptide antigenico solo se presentato dalla molecola MHC
d. riconosce un peptide antigenico solo se presentato dalla molecola MHC
le src Lck e Fyn
a. riconoscono e legano mediante il dominio SH2 i residui tirosinici non fosforilati
b. sono attivate a seguito di defosforilazione della tirosina presente nel dominio catalitico
c. sono disattivate a seguito della fosforilazione della tirosina presente nel dominio regolatorio a C term
d. sono costruttivamente attive nelle cellule T vergini
c. sono disattivate a seguito della fosforilazione della tirosina presente nel dominio regolatorio a C term
In una cellula T che ha riconosciuto un antigene MHC-ristretto
1. Il segnale di co-stimolazione (via CD28) induce l’espressione di CTLA-4 2. CTLA-4 lega B7 con maggiore avidità di CD28
3. CTLA-4 contribuisce allo spegnimento della risposta immunitaria ligando CD28 4. CTLA-4 lega B7 con la stessa avidità di CD28
5. Il segnale di co-stimolazione (via CD28) inibisce l’espressione di CTLA-4
- Il segnale di co-stimolazione (via CD28) induce l’espressione di CTLA-4 2. CTLA-4 lega B7 con maggiore avidità di CD28
Quali affermazioni sono vere riguardo IL-12
a) viene prodotta dai macrofagi attivati
b) viene prodotta principalmente da linfociti Th2
c) promuove la sintesi di IFN-gamma da parte dei linfociti T CD8+
d) è un potente attivatore delle risposte T cellulo-mediate
e) induce il differenziamento insieme a IFN-gamma dei linfociti Th verso Th1
a) viene prodotta dai macrofagi attivati
b) viene prodotta principalmente da linfociti Th2 (NOOO)
c) promuove la sintesi di IFN-gamma da parte dei linfociti T CD8+
d) è un potente attivatore delle risposte T cellulo-mediate
e) induce il differenziamento insieme a IFN-gamma dei linfociti Th verso Th1
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo l’IL-12
a) stimola il differenziamento dei linfociti Th in linfociti Th1
b) può essere prodotta dai linfociti T attivati mediante l’induzione di segnali CD40L-CD40 c) inibisce la sintesi di IFNgamma da parte dei linfociti T CD8 attivati
d) viene prodotta da macrofagi e da cellule dendritiche attivate
e) trasduce i segnali attraverso la via JAK/STAT
a) stimola il differenziamento dei linfociti Th in linfociti Th1
d) viene prodotta da macrofagi e da cellule dendritiche attivate
e) trasduce i segnali attraverso la via JAK/STAT
I recettori per le citochine di tipo II
a) legano fattori di crescita emopoietici
b) ne è un esempio il recettore per l’IFNγ
c) sono costituiti da due catene polipeptidiche entrambe deputate al legame della citochina specifica d) sono caratterizzati dalla presenza della sequenza aminoacidica: WSXWS
e) attivano la via di trasduzione JAK-STAT
f) sono recettori a sette eliche transmembrana
g) non includono i recettori per IL-2
h) ne sono un esempio i recettori per gli interferoni
i) non attivano la via di trasduzione JACK-STAT
l) possono legare citochine contenenti 4 alfa eliche
b) ne è un esempio il recettore per l’IFNγ
e) attivano la via di trasduzione JAK-STAT
g) non includono i recettori per IL-2
h) ne sono un esempio i recettori per gli interferoni
I recettori per le citochine di tipo II
a) Ne è un esempio il recettore per l’IFN gamma
b) Legano fattori di crescita emopoietici
c) attivano la via di trasduzione JAK-STAT
d) Ne è un esempio il recettore per IL-2
e) Sono caratterizzati nella porzione extracellulare dalla presenza della sequenza aminoacidica: WSXWS
a) Ne è un esempio il recettore per l’IFN gamma
c) attivano la via di trasduzione JAK-STAT
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo le chemochine
a) Trasducono il segnale attraverso l’attivazione di proteine G monomeriche b) La loro sintesi non viene mai indotta da stimoli infiammatori
c) Legano recettori a 7 eliche transmembrane
d) La loro sintesi può essere indotta in risposta a stimoli infiammatori e) sono tutte prodotte in modo costitutivo
f) non sono tutte prodotte in modo costitutivo
g) la loro sintesi può essere indotta da TNF alfa
h)trasducono il segnale attraverso l’attivazione di proteine G trimeriche
c) Legano recettori a 7 eliche transmembrane
d) La loro sintesi può essere indotta in risposta a stimoli infiammatori f) non sono tutte prodotte in modo costitutivo
g) la loro sintesi può essere indotta da TNF alfa
h)trasducono il segnale attraverso l’attivazione di proteine G trimeriche
L’interazione di TNF al suo recettore (TNFR-I)
a) determina l’associazione diretta di TRADD alle code citoplasmatiche di TNFR
b) NON determina l’associazione diretta di FADD alle code citoplasmatiche di TNFR (c’è sempre TRADD come proteina adattatrice)
c) può indurre l’attivazione di Nf-kB attraverso l’attivazione delle SAP chinasi
d) può indurre l’attivazione della caspasi 8
e) può indurre l’attivazione di NF-kB attraverso l’attivazione della caspasi 8
f) può indurre l’attivazione di NF-kB attraverso il reclutamento di TRAF e RIP
a) determina l’associazione diretta di TRADD alle code citoplasmatiche di TNFR
b) NON determina l’associazione diretta di FADD alle code citoplasmatiche di TNFR (c’è sempre TRADD come proteina adattatrice)d) può indurre l’attivazione della caspasi 8f) può indurre l’attivazione di NF-kB attraverso il reclutamento di TRAF e RIP
In un linfocita T helper attivato (TH2), l’utilizzo di un antagonista specifico per IL-4
a) blocca l’attivazione/proliferazione dei linfociti B
b) blocca lo scambio di classe verso IgE
c) favorisce l’attivazione dei macrofagi
e) Inibisce lo sviluppo e l’espansione delle stesse cellule TH2 f) inibisce l’attivazione dei macrofagi
g) favorisce lo scambio di classe verso IgE
a) blocca l’attivazione/proliferazione dei linfociti B
b) blocca lo scambio di classe verso IgE
c) favorisce l’attivazione dei macrofagi
e) Inibisce lo sviluppo e l’espansione delle stesse cellule TH2
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo gli interferoni di tipo I (IFNI)?
a) L’IFN beta è prodotto principalmente da macrofagi e cellule dendritiche plasmacitoidi
b) stimolano il differenziamento verso TH1, inducendo l’espressione del recettore per IL-12
c) aumentano l’espressione di MHC-II nelle cellule presentanti l’antigene
d) inibiscono la replicazione virale
e) stimolano la differenziazione verso TH2
f) aumentano l’espressione delle molecole MHC-I sulle cellule bersaglio
g) attivano le cellule NK a uccidere le cellule infettate da virus
h) IFN beta viene usato in clinica come agente antivirale in alcune forme di epatite
i) L’IFN alfa è prodotto principalmente da macrofagi e cellule dendritiche plasmocitoidi l) stimolano la sintesi di proteine che interferiscono con la replicazione virale
b) stimolano il differenziamento verso TH1, inducendo l’espressione del recettore per IL-12
d) inibiscono la replicazione virale
f) aumentano l’espressione delle molecole MHC-I sulle cellule bersaglio
g) attivano le cellule NK a uccidere le cellule infettate da virus
i) L’IFN alfa è prodotto principalmente da macrofagi e cellule dendritiche plasmocitoidi l) stimolano la sintesi di proteine che interferiscono con la replicazione virale
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo il TGFbeta?
a) ha un’azione attivatoria delle risposte immunitarie b) viene prodotto solo da linfociti T
c) rappresenta un segnale di spegnimento delle risposte infiammatorie d) inibisce l’attivazione dei macrofagi
e) inibisce il differenziamento dei linfociti Th verso la linea Th1
c) rappresenta un segnale di spegnimento delle risposte infiammatorie d) inibisce l’attivazione dei macrofagi
e) inibisce il differenziamento dei linfociti Th verso la linea Th1
Quali affermazioni sono vere riguardo l’IL-8:
a) viene prodotta dai linfociti T (no,dai macrofagi)
b) induce attivazione e degranulazione dei neutrofili
c) si lega al recettore CCR1 (no anche a CXCR2)
d) si lega ai recettori CXCR1 e CXCR2
b) induce attivazione e degranulazione dei neutrofilid) si lega ai recettori CXCR1 e CXCR2
Quale delle seguenti affermazioni è FALSA riguardo alle molecole di interferone?
a) Sono anticorpi specifici contro batteri gram-positivi b) Non sono molecole di natura proteica
c) Sono molecole di natura proteica
d) vengono prodotte in risposta a infezioni virali
e) agiscono stimolando la risposta cellulare all’agente patogeno
a) Sono anticorpi specifici contro batteri gram-positivi b) Non sono molecole di natura proteica
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo il TNF-alfa
a) Il legame di TNFalfa al suo recettore può indurre apoptosi della cellula bersaglio, mediante il reclutamento della proteina TRAF
b) Il legame di TNFalfa al suo recettore può indurre apoptosi della cellula bersaglio, mediante il reclutamento della proteina FADD
c) La produzione di TNFalfa da parte dei macrofagi può essere indotta dall’attivazione di TLR4 d) Promuove l’espressione di molecole di adesione sulla superficie delle cellule endoteliali
b) Il legame di TNFalfa al suo recettore può indurre apoptosi della cellula bersaglio, mediante il reclutamento della proteina FADD
c) La produzione di TNFalfa da parte dei macrofagi può essere indotta dall’attivazione di TLR4 d) Promuove l’espressione di molecole di adesione sulla superficie delle cellule endoteliali
l’IFNgamma
a) viene prodotto in seguito a stimolazione antigenica da linfociti Th1
b) viene prodotto in seguito a stimolazione antigenica da linfociti Th2
c) aumenta l’attività battericida dei macrofagi
d) aumenta la capacità di presentazione dell’antigene sulle APC
e) Induce l’espressione delle molecole MHC-II attivando direttamente la trascrizione dei geni MHC-II
a) viene prodotto in seguito a stimolazione antigenica da linfociti Th1c) aumenta l’attività battericida dei macrofagi
d) aumenta la capacità di presentazione dell’antigene sulle APC
l’IFNgamma*
a) induce il differenziamento di cellule Th1
b) viene prodotto in seguito a stimolazione antigenica da linfociti Th2
c) favorisce lo scambio di classe verso IgG
d) aumenta la capacità di presentazione dell’antigene sulle APC
a) induce il differenziamento di cellule Th1
c) favorisce lo scambio di classe verso IgG
d) aumenta la capacità di presentazione dell’antigene sulle APC
Indica quali affermazioni sono FALSE riguardo TNF-alfa:
a) è espresso sulla membrana sotto forma di trimero
b) nel corso di un processo infiammatorio promuove l’espressione di molecole di adesione sulla superficie delle cellule endoteliali
c) inibisce l’attività battericida dei neutrofili e dei macrofagi
d) induce la sintesi di proteine di fase acuta a livello epatico
e) non è espresso sulla membrana sotto forma di trimero
c) inibisce l’attività battericida dei neutrofili e dei macrofagi e) non è espresso sulla membrana sotto forma di trimero
IL-1 prodotta dai macrofagi in risposta a componenti microbici?
a) attiva l’endotelio vascolare
b) induce il reclutamento di cellule effettrici nel sito d’infezione
c) può promuovere la sintesi di IL-6
d) può indurre febbre agendo a livello dell’ipotalamo
a) attiva l’endotelio vascolare
b) induce il reclutamento di cellule effettrici nel sito d’infezione
c) può promuovere la sintesi di IL-6
d) può indurre febbre agendo a livello dell’ipotalamo
Lo shock settico associato alla produzione di TNF-α:
a) si osserva quando la sua concentrazione plasmatica è inferiore a 10^-9 M
b) si osserva quando la sua concentrazione plasmatica è superiore a 10^-7/9 M
c) può essere causato da una concentrazione massiva di LPS
d) è caratterizzato da trombosi intravascolare
e) è determinato anche dalla secrezione in circolo di TNFalfa da parte dei macrofagi epatici e della milza
b) si osserva quando la sua concentrazione plasmatica è superiore a 10^-7/9 M
c) può essere causato da una concentrazione massiva di LPS
d) è caratterizzato da trombosi intravascolare
e) è determinato anche dalla secrezione in circolo di TNFalfa da parte dei macrofagi epatici e della milza
Indica quali affermazioni sono vere riguardo le proteine di fase acuta
a) la proteina C reattiva lega la fosforilcolina sulla superficie del patogeno e attiva una risposta citotossica mediata da linfociti T citotossici
b) la secrezione delle proteine di fase acuta viene indotta principalmente da IL-6 secreta dai macrofagi attivati
c) non è parte del co-recettore delle cellule B
d) comprendono anche la lecina legante i mannani
e) le proteine di fase acuta vengono prodotte dagli epatociti, in seguito alla produzione di citochine secrete dai macrofagi attivati
b) la secrezione delle proteine di fase acuta viene indotta principalmente da IL-6 secreta dai macrofagi attivati
d) comprendono anche la lecina legante i mannani
e) le proteine di fase acuta vengono prodotte dagli epatociti, in seguito alla produzione di citochine secrete dai macrofagi attivati
il fattore di trascrizione attivato dell’interferone γ è a. STAT 1
b. STAT 3
c. STAT 6
d. STAT 4
a. STAT 1
il ligando CD40L è espresso da a. cellule B
b. macrofagi
c. cellule Th attivate
d. cellule TC CD8
c. cellule Th attivate
qual è il fattore cruciale per il differenziamento delle cellule TH in TH1?
a. IL_12
b. IFN_γ c. IL_7 d. IL_4
a. IL_12
IL_10 inibisce
a. la produzione di anticorpi da parte delle plasmacellule
b. la produzione di IL_4 e IL_5 da parte dei linfociti TH2
c. l’espressione di molecole costimolatorie e di MHCII sui macrofagi
c. l’espressione di molecole costimolatorie e di MHCII sui macrofagi
IL_12 è prodotta in maniera preponderante da: a. cellule B
b. cellule TH1
c. cellule TH2
d. cellule CTL
e. macrofagi
e. macrofagi
quali citochine sono preferenzialmente secrete dalle cellule TH1
a. IFN_γ b. IL_10 c. IL_2 d. TFN_β e. IL_4
a. IFN_γ c. IL_2 d. TFN_β
il recettore ad alta affinità per IL_2 è composto da
a. catene α-β-γ b. catene α-β
c. catene β-γ
d. catene β-γ-δ
a. catene α-β-γ
le chemochine interagiscono con recettori: a. tipo immunoglobulinico
b. tipo lectinico
c. sette alfa eliche transmembrana
d. tipo integrinico
c. sette alfa eliche transmembrana
IL_2 stimola la proliferazione a. solo linfociti TCD4
b. solo linfociti TCD8
c. di tutti i linfociti
d. macrofagi
c. di tutti i linfociti
quali citochine hanno forte azione antivirale:
a. interferoni
b. IL_10
c. TNF alfa
d. IL_4 e IL_5
a. interferoni
qual è la principale funzione delle chemochine? a. attivare CIL e NK
b. attivare cellule B
c. potenziare attività microbicida dei macrofagi
d. indurre la migrazione dei leucociti nei focolai
d. indurre la migrazione dei leucociti nei focolai
una citochina ad azione paracrina:
a. agisce a distanza su cellule lontane da quella secernente b. agisce su cellule vicine alla secernente
c. agisce sulla stessa cellula secernente
b. agisce su cellule vicine alla secernente
quale citochina può indurre o aumentare l’espressione di MHCII su alcuni tipi cellulari: a. IL_2
b. IL-10
c. IFN alfa
d. IFN gamma
e. IL_7
d. IFN gamma
quale citochina fa differenziare le cellule NK in cellule LAK con una più potente attività citotossica?
a- IL_15
b. IL_12
c. IL_2
d. IFN alfa
c. IL_2
l’ IL8 recluta preferenzialmente:
a. neutrofili
b. eosinofili c. linfociti B d. macrofagi
a. neutrofili
quale citochina aumenta l’espressione di TAP1 e TAP2 e induce LMP2 LMP7 nel macrofago? a. IL2
b. IL4
c. TNFalfa
d. IL12
e. IFNgamma
e. IFNgamma
come varia la produzione di IL-2 dei linfociti T CD4 stimolati dall’antigene rispetto ai linfociti T CD4 non stimolati?
a. aumenta del doppio
b. aumenta di 1000 volte
c. rimane inalterata
d. diminuisce nelle fasi precoci dell’attivazione ma poi aumenta
b. aumenta di 1000 volte
) quale citochina inibisce l’attivazione e la proliferazione dei linf. T? a. IL-2
b. TGF-beta
c. IL-4
d. IL-12
b. TGF-beta
quale citochina induce trombosi vascolare e collasso cardio-circolatorio quando secreta in circolo ad elevata concentrazione?
a. TGF-beta
b. TNF-alfa
c. CSF d. IL-10
b. TNF-alfa
i recettori per le citochine di tipo I o II inducono il segnale all’interno della cellula tramite l’attività di a. Fosfoinositoli di membrana
b. Janus chinasi (JAK) e STAT
c. Proteine g
d. Tirosin chinasi
b. Janus chinasi (JAK) e STAT
l’IL-12 prodotta da macrofagi:
a. stimola il differenziamento delle cellule T CD4 in TH1
b. stimola il differenziamento delle cellule T CD4 in TH2
c. inibisce il differenziamento delle cellule T CD4 in TH1
d. inibisce il differenziamento delle cellule T CD4 in TH2
a. stimola il differenziamento delle cellule T CD4 in TH1 d. inibisce il differenziamento delle cellule T CD4 in TH2
quale è il fattore cruciale di differenziazione delle cellule TH vergini in TH1? *
a. IL 12
b. IL 7 c. IL 4 d. INF g
a. IL 12
il fattore di necrosi a (TNFa) principalmente mediante l’infiammazione, induce e potenzia:
a. l’espressione di molecole nelle cellule endoteliali b. le attività microbicide di neutrofili e monociti
c. la sintesi di citotossine nei CTL e nei NK
d. la sintesi di proteine ad attività apoptotica
a. l’espressione di molecole nelle cellule endoteliali b. le attività microbicide di neutrofili e monociti
le proteine della fase acuta
a. sono prodotte dal pancreas
b. sono prodotte in risposta a citochine prodotte dai macrofagi attivati dai batteri c. hanno una azione chemotattica
b. sono prodotte in risposta a citochine prodotte dai macrofagi attivati dai batteri
Quali delle seguenti affermazioni non sono riferibili alle molecole di interferone? 1. Agiscono stimolando la risposta cellulare all’agente patogeno
2. Sono anticorpi specifici contro batteri Gram-positivi
3. Vengono prodotte in risposta ad infezioni virali
4. Non sono molecole di natura proteica
5. Sono molecole di natura proteica
- Sono anticorpi specifici contro batteri Gram-positivi
- Non sono molecole di natura proteica
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo le chemochine
1. La loro sintesi non viene mai indotta da stimoli infiammatori
2. Legano recettori a 7 eliche transmembrana
3. Sono tutte prodotte in modo costitutivo
4. Trasducono il segnale attraverso l’attivazione di proteine G monomeriche 5. La loro sintesi può essere indotta in risposta a stimoli infiammatori
- Legano recettori a 7 eliche transmembrana
- La loro sintesi può essere indotta in risposta a stimoli infiammatori
Durante l’ontogenesi B, l’espressione del recettore pre-B determina
a) blocco trascrizionale di RAG1 e RAG2
b) produzione del surrogato della catena leggera (no, stimola il riarrangiamento) c) riarrangiamento dei geni della catena pesante
d) riarrangiamento dei geni della catena leggera
e) entrata nel ciclo cellulare
f) inattivazione di RAG2
e) Blocco della produzione del surrogato della catena leggera
a) blocco trascrizionale di RAG1 e RAG2
d) riarrangiamento dei geni della catena leggera
e) entrata nel ciclo cellulare
f) inattivazione di RAG2
e) Blocco della produzione del surrogato della catena leggera
Il recettore CR2 (CD21)
a) è espresso prevalentemente sui linfociti B
b) può essere espresso dalle cellule dendritiche follicolari (FDC) c) può legare iC3b
d) è il recettore del virus di Epstein-Barr
a) è espresso prevalentemente sui linfociti B
b) può essere espresso dalle cellule dendritiche follicolari (FDC) c) può legare iC3b
d) è il recettore del virus di Epstein-Barr
Tra i recettori per le proteine del complemento, CR2
a) è parte del co-recettore delle cellule B b) può legare iC3b
c) non è il recettore del virus Epstein-Barr d) è espresso SOLO su linfociti B
e) è un recettore accoppiato a G proteine
a) è parte del co-recettore delle cellule B b) può legare iC3b
si definiscono centroblasti
a) cellule B proliferanti che esprimono alti livelli di CXCR5 e CXCR4
b) cellule B proliferanti che esprimono bassi livelli di Ig di superficie
c) cellule B proliferanti localizzate nella zona chiara del centro germinativo
d) cellule B proliferanti localizzate nella zona scura del centro germinativo e) cellule B proliferanti che esprimono alti livelli di Ig di superficie
a) cellule B proliferanti che esprimono alti livelli di CXCR5 e CXCR4
b) cellule B proliferanti che esprimono bassi livelli di Ig di superficie
d) cellule B proliferanti localizzate nella zona scura del centro germinativo
Il recettore del complento CR1 (CD35):
a) non è il recetttore del virus di Epstein-Barr
b) non è parte del corecettore delle cellule B
c) non viene mai espresso su cellule ad attività fagocitixa
d) non può essere espresso dalle cellule dendritiche follicolari
a) non è il recetttore del virus di Epstein-Barr
b) non è parte del corecettore delle cellule B
Quali molecole formano il complesso co-recettoriale dei linfociti B:
a) CD19
b) CD4
c) CD81
d) IgAlfa-Igbeta
e) CD21
a) CD19
c) CD81
e) CD21
Un antigene viene definito polivalente:
a) se è costituito da determinanti antigenici identici
b) se è costituito da determinanti antigenici differenti
c) se può indurre l’aggregazione/attivazione dei linfociti B
d) se non può indurre l’aggregazione/attivazione dei linfociti B
e) i polisaccaridi e gli acidi nucleici contengono determinanti antigenici di questo tipo f) sono tipicamente espressi sulle proteine globulari (espresse in forma libera)
a) se è costituito da determinanti antigenici identici
c) se può indurre l’aggregazione/attivazione dei linfociti B
e) i polisaccaridi e gli acidi nucleici contengono determinanti antigenici di questo tipo
Il legame di una cellula B ad un antigene opsonizzato dal C3d:
a) è mediato dal solo CD21 (CR2)
b) è mediato dal solo Ig (anticorpo di membrana/immunoglobulina di superficie)
c) è mediato dal CD21 e dall’Ig (anticorpo di membrana/immunoglobulina di superficie) d) è mediato dal complesso Ig-CD21-CD19-CD81
c) è mediato dal CD21 e dall’Ig (anticorpo di membrana/immunoglobulina di superficie)
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo i linfociti B vergini:
a) esprimono CXCR5
b) esprimono CCR7
c) nel linfonodo si localizzano preferenzialmente a livello del follicolo primario
d) nel linfonodo si localizzano preferenzialmente nelle corde midollari
e) Non esprimono CCR7
a) esprimono CXCR5
c) nel linfonodo si localizzano preferenzialmente a livello del follicolo primario
e) Non esprimono CCR7
Durante l’ontogenesi dei linfociti B, nello stadio proB:
a) RAG1 e RAG2 sono espresse
b) TdT non viene espressa
c) è espressa Igα ma non Igβ
d) è espressa Igβ ma non Igα
e) vengono espresse sia Igalfa che Igbeta
a) RAG1 e RAG2 sono espresse
e) vengono espresse sia Igalfa che Igbeta
Durante l’ontogenesi dei linfociti B:
a) mutazioni della tirosina kinasi di Bruton (Btk) impediscono la maturazione di cellule pre-B a B immature
b) mutazioni della tirosina kinasi di Bruton (Btk) impediscono la maturazione di cellule pro-B a pre-B
c) RAG1 e RAG2 sono attive durante tutto il processo di maturazione dei linfociti B
d) RAG1 e RAG2 sono attive solo in alcune fasi del processo di maturazione dei linfociti B
e) L’espressione del recettore pre-B determina il blocco della produzione del surrogato della catena leggera
a) mutazioni della tirosina kinasi di Bruton (Btk) impediscono la maturazione di cellule pre-B a B immature
d) RAG1 e RAG2 sono attive solo in alcune fasi del processo di maturazione dei linfociti B
e) L’espressione del recettore pre-B determina il blocco della produzione del surrogato della catena leggera
Come agiscono le Src kinasi Blk, Fyn e Lyn durante la trasmissione del segnale attraverso il BCR nei linfociti B
a) vengono attivate solo in seguito a riconoscimento antigenico
b) fosforilano CD45
c) fosforilano le tirosine dei motivi ITAM del dimero Igalfa-Igbeta
d) sono fosforilate da CD45
e) sono costitutivamente attive in tutti i linfociti B
a) vengono attivate solo in seguito a riconoscimento antigenico
c) fosforilano le tirosine dei motivi ITAM del dimero Igalfa-Igbeta
Nella via di attivazione dei linfociti B:
a) la proteina adattatrice BLNK facilita il reclutamento della chinasi TEC b) Tec attivata foforila e attiva PLCgamma2
c) syc attivata, si lega attraverso i domini SH2 alle fosfotirosine di Igbeta d) le syc possono attivarsi per transfosforilazione
a) la proteina adattatrice BLNK facilita il reclutamento della chinasi TEC b) Tec attivata foforila e attiva PLCgamma2
c) syc attivata, si lega attraverso i domini SH2 alle fosfotirosine di Igbeta d) le syc possono attivarsi per transfosforilazione
nei linfonodi dove si localizzano preferenzialmente le cellule B? a. nell’area paracorticale
b. nelle corde midollari
c. nei seni midollari
d. nei follicoli linfoidi primari e. nei centri germinativi
d. nei follicoli linfoidi primari e. nei centri germinativi
i linfociti B:
a. riconoscono o legano l’ag mediante le Ig di superficie
b. presentano l’ag ai linfociti T mediante le molecole MHC di superficie c. riconoscono solo ag di natura proteica
d. riconoscono gli ag solo se presentati dalle MHC
b. presentano l’ag ai linfociti T mediante le molecole MHC di superficie c
ANCHE LA a)
nei linfonodi le cellule B attive proliferano a livello
a. zona paracorticale
b. zona midollare
c. follicoli primari
d. centri germinativi dei follicoli secondari
tutte errate
(d?)
in un linfocito B, lo switch isotipico:
a. avviene prima del riarrangiamento dei geni delle Ig
b. avviene dopo il riarrangiamento dei geni delle Ig
c. è regolato dalla secrezione di citochine
d. è dovuto ad un meccanismo di processazione differenziale dell’RNA
b. avviene dopo il riarrangiamento dei geni delle Ig
c. è regolato dalla secrezione di citochine
quali affermazioni a proposito del complesso del recettore dei linfociti pre B sono vere?
a. si associa al CD3
b. si associa al dimero Igα-Igβ
c. è formato dalle catene leggere dell’immunoglobulina in associazione alle catene surrogato della catena pesante
d. stimola il riarrangiamento dei geni per la catena pesante delle Ig
b. si associa al dimero Igα-Igβ
quali affermazioni sono vere?
a. un linfocito B che esprime Ig con catene leggere k può - sotto stimolo citochimico - esprimere catene leggere lambda
b. un linfocito B riarrangia contemporaneamente sia i geni Ig materni che paterni, ma esprime le
catene Ig leggere e pesanti derivate dai geni riarrangiati di un unico genitore
c. in un linfocito B arrangiano prima i geni V della catena pesante poi i geni V della catena leggera
c. in un linfocito B arrangiano prima i geni V della catena pesante poi i geni V della catena leggera
come agiscono le src chinasi Blk, Fyn e Lyn durante la trasmissione del segnale attraverso il BCR nei linfociti B?
a. fosforilano le tirosine dei motivi ITAM del dimero Ig alfa e beta
b. fosforilano CD 45
c. sono a loro volta fosforilate da CD45
d. sono costitutivamente attive nei linfociti B
a. fosforilano le tirosine dei motivi ITAM del dimero Ig alfa e beta
l’attivazione delle cellule B naive contro antigeni timo dipendenti
a. richiede lo stimolo da parte dei linfociti TH
b. avviene indipendentemente dalla stimolazione TH
c. presuppone che le cellule B e le TH riconoscano lo stesso epitopo antigenico d. presuppone che le cellule B e TH riconoscano antigeni diversi
a. richiede lo stimolo da parte dei linfociti TH
L’esclusione allelica indica che:
a) Un clone B esprime i geni delle Ig riarrangiati tutti di derivazione paterna o materna
b) un clone B esprime un unico set di geni delle Ig riarrangiati indipendentemente dall’origine parentale
c. il riarrangiamento produttivo di un allele K della catena leggera inibisce il riarrangiamento dell’allele lambda
d. il riarrangiamento produttivo di un allele lambda della catena leggera inibisce il riarrangiamento dell’allele k
b) un clone B esprime un unico set di geni delle Ig riarrangiati indipendentemente dall’origine parentale
Durante l’ontogenesi B, l’espressione del recettore pre-B determina
1. Blocco trascrizionale di RAG1 e RAG2 2. Inattivazione di RAG2
3. Riarrangiamento della catena leggera 4. Entrata nel ciclo cellulare
5. Produzione del surrogato della catena leggera
- Blocco trascrizionale di RAG1 e RAG2 2. Inattivazione di RAG2
- Riarrangiamento della catena leggera 4. Entrata nel ciclo cellulare
Durante l’ontogenesi B, l’espressione del recettore pre-B determina
1. Riarrangiamento della catena leggera
2. Produzione del surrogato della catena leggera 3. Riarrangiamento della catena pesante
4. Blocco trascrizionale di RAG1 e RAG2
- Riarrangiamento della catena leggera
- Blocco trascrizionale di RAG1 e RAG2
Indica quali affermazioni sono vere riguardo ai linfociti T gamma-delta
a) Il 90% dei linfociti T intraepiteliali dell’intestino esprime un TCR gamma-delta b) Sono dotati tutti della stessa regione V
c) La maggior parte non esprime né CD4 né CD8
d) Non secernono mai citochine
e) Non riconoscono solo antigeni di natura proteica
c) La maggior parte non esprime né CD4 né CD8
e) Non riconoscono solo antigeni di natura proteica
Si definiscono T tropici
a) in generale compaiono nelle fasi iniziali dell’infezione
b) in generale compaiono nella fase tardiva dell’infezione
c) i ceppi virali X4 ne sono un esempio
d) i ceppi virali che infettano preferenzialmente i linfociti Th attivati e) I ceppi virali che possono portare alla formazione di sincizi in vitro
b) in generale compaiono nella fase tardiva dell’infezione
c) i ceppi virali X4 ne sono un esempio
d) i ceppi virali che infettano preferenzialmente i linfociti Th attivati e) I ceppi virali che possono portare alla formazione di sincizi in vitro
La morte dei timociti nel timo è dovuta a
a) mancata selezione negativa indotta dagli antigeni self
b) selezione positiva da parte delle molecole MHC espresse nel timo
c) mancata selezione positiva da parte delle molecole MHC espresse nel timo d) selezione negativa indotta da antigeni self
e) la maggior parte dei timociti muore nella corticale timica
c) mancata selezione positiva da parte delle molecole MHC espresse nel timo d) selezione negativa indotta da antigeni self
e) la maggior parte dei timociti muore nella corticale timica
Durante l’ontogenesi T i timociti doppi positivi
a) riarrangiano i geni della catena alfa
b) riarrangiano i geni della catena beta c) possono essere CD25+ CD44+
d) sono CD25- CD2-
e) sono sempre linfociti T immaturi f) sono CD3+
a) riarrangiano i geni della catena alfa
e) sono sempre linfociti T immaturi f) sono CD3+
Tra le seguenti molecole di adesione quali NON sono espresse sui linfociti T attivati:
a) VLA-4
b) LPAM-1 c) VCAM-1 d) LFA-1
b) LPAM-1 c) VCAM-1
Si definisce effettore un linfocita T:
a) che può derivare da linfociti T memoria attivate dall’antigene
b) che può essere attivato solo da cellule dendritiche
c) che può essere attivato da cellule dendritiche, cellule B e macrofagi d) esprime il recettore β-γ per IL-2
e) esprime il recettore α-β-γ per IL-2
a) che può derivare da linfociti T memoria attivate dall’antigene
c) che può essere attivato da cellule dendritiche, cellule B e macrofagi
e) esprime il recettore α-β-γ per IL-2
Nella trasduzione del segnale associata all’attivazione delle cellule T: a) PKC inibisce la chinasi IkBk
b) PCK induce (indirettamente) la fosforilazione di IkB
c) PCK induce (indirettamente) la defosforilazione di IKB
d) IkB defosforilato viene ubiquitinato e degradato
e) IkB fosforilato viene ubiquinato e degradato
b) PCK induce (indirettamente) la fosforilazione di IkB
e) IkB fosforilato viene ubiquinato e degradato
Nella trasduzione del segnale associata all’attivazione delle cellule T:
a) l’attivazione di Ras induce la trascrizione di Jun
b) l’attivazione di Ras induce la trascrizione di Fos
c) Rac-GTP attiva la via delle chinasi MAPK d) Ras-GTP attiva la via delle chinasi SAP e) Rac induce la fosforilazione di c-Jun
b) l’attivazione di Ras induce la trascrizione di Fos
e) Rac induce la fosforilazione di c-Jun
Nella trasduzione del segnale associata all’attivazione delle cellule T:
a) LAT e SLP-76 una volta attivate possono reclutare altre proteine adattatrici come GADS
b) ZAP70 lega tramite i domini SH3 le fosfotirosine dei domini ITAM della catena z del CD3 c) ZAP70 attivata defosforila le proteine LAT e SLP-76
d) ZAP70 attivata fosforila le proteine LAT e SLP-76
e) LAT fosforilata attiva direttamente PLCgamma1
a) LAT e SLP-76 una volta attivate possono reclutare altre proteine adattatrici come GADS
d) ZAP70 attivata fosforila le proteine LAT e SLP-76
Nella trasduzione del segnale associata all’attivazione delle cellule T
a) L’attivazione di Ras induce la trascrizione di Jun
b) L’attivazione di Ras induce la trascrizione di Fos
c) La calcineurina fosforila NF-AT
d) La calcineurina defosforila NF-AT
b) L’attivazione di Ras induce la trascrizione di Fos
d) La calcineurina defosforila NF-AT
Quali tra le seguenti affermazioni sono alla base dell’ipotesi della selezione clonale:
a) Tutti i linfociti indipendentemente dall’aver riconosciuto l’antigene proliferano nell’organismo
b) Un linfocita esprime in superficie recettori per l’antigene diversi
c) I linfociti T effettori attivati esprimono in superficie un recettore per l’antigene uguale a quello espresso dalla cellula parentale da cui ha avuto origine
d) Un linfocita esprime in superficie un unico tipo di recettore per l’antigene
c) I linfociti T effettori attivati esprimono in superficie un recettore per l’antigene uguale a quello espresso dalla cellula parentale da cui ha avuto origine
d) Un linfocita esprime in superficie un unico tipo di recettore per l’antigene
Quali affermazioni sono vere riguardo VLA-4: a) è over-espressa sui linfociti T attivati
b) è over-espressa sull’endotelio attivato
c) interagisce con VCAM-1
d) promuove la migrazione delle cellule T effettrici verso un focolaio infiammatorio
e) viene espressa precocemente in seguito all’interazione del linfocita T con l’antigene
f) viene espressa tardivamente in seguito all’interazione del linfocita T con l’antigene
d) Interagisce con ICAM-1
a) è over-espressa sui linfociti T attivati
c) interagisce con VCAM-1
d) promuove la migrazione delle cellule T effettrici verso un focolaio infiammatorio
f) viene espressa tardivamente in seguito all’interazione del linfocita T con l’antigene
Un linfocita T può diventare anergico quando:
a) il riconoscimento antigenico MHC-ristretto non è accompagnato dal segnale costimolatorio b) il riconoscimento di un Ag self induce l’espressione sul linfocita di recettori inibitori, come CTLA-4
c) quando vengono espressi sul linfocita sia Fas che Fas ligando
d) il riconoscimento di un Ag self induce l’espressione di CD28
c) il riconoscimento di un Ag self induce l’espressione sul linfocita T di recettori inibitori, come PDL-1
a) il riconoscimento antigenico MHC-ristretto non è accompagnato dal segnale costimolatorio b) il riconoscimento di un Ag self induce l’espressione sul linfocita di recettori inibitori, come CTLA-4
Il segnale CD40-CD40 ligando gioca un ruolo fondamentale nell’attivazione dei linfociti T, perché:
a) Stimola la secrezione di IL-12 da parte dei linfociti T
b) Stimola la secrezione di IL-12 da parte delle APC
c) Aumenta l’espressione di B7.1 e B7.2 sulle APC
d) non aumenta l’espressione di B7.1 e B7.2 sui linfociti T
b) Stimola la secrezione di IL-12 da parte delle APC
c) Aumenta l’espressione di B7.1 e B7.2 sulle APC
d) non aumenta l’espressione di B7.1 e B7.2 sui linfociti T
I linfociti T regolatori (Treg):
a) possono derivare da linfociti T CD4+ che incontrano antigeni self con media-alta affinità nel timo b) Possono essere generati anche dal riconoscimento di antigeni self in periferia
c) possono agire anche sulle APC inibendo la secrezione di IL-12
d) Possono secernere TGFbeta che inibisce la proliferazione dei linfociti T
a) possono derivare da linfociti T CD4+ che incontrano antigeni self con media-alta affinità nel timo b) Possono essere generati anche dal riconoscimento di antigeni self in periferia
c) possono agire anche sulle APC inibendo la secrezione di IL-12
d) Possono secernere TGFbeta che inibisce la proliferazione dei linfociti T
Il prodotto del gene AIRE:
a) viene espresso dalle cellule epiteliali (stromali) della corticale timica
b) viene espresso dalle celule epiteliali (stromali) della midollare timica c) è coinvolto nei meccanismi di selezione negativa nel timo
d) è coinvolto nei meccanismi di selezione positiva nel timo
e) è espresso sulle cellule T regolatorie
f) topi in cui AIRE è deleto sviluppano una sindrome poliendrocrina autoimmune (APS)
b) viene espresso dalle celule epiteliali (stromali) della midollare timica
c) è coinvolto nei meccanismi di selezione negativa nel timo
f) topi in cui AIRE è deleto sviluppano una sindrome poliendrocrina autoimmune (APS)
In un linfocita T attivato in seguito all’attivazione della PLCgamma1:
a) NF-ATc viene fosforilato dalla calcineurina e migra nel nucleo
b) NF-ATc viene defosforilato dalla calcineurina e migra nel nucleo
c) PKC trasloca in membrana e attiva indirettamente NF-kB
d) PKC trasloca nel nucleo e attiva indirettaemente NF-kB
e) NF-ATc viene defosforilato dalla calcineurina e migra del citoplasma
b) NF-ATc viene defosforilato dalla calcineurina e migra nel nucleo
c) PKC trasloca in membrana e attiva indirettamente NF-kB
Durante l’ontogenesi T i timociti doppi negativi:
a) non riarrangiano i geni della catena alfa
b) non riarrangiano i geni della catena beta
c) possono essere CD25+ CD44+
d) non possono essere CD3+ CD4+
e) Sono CD25- CD44-
f) riarrangiano i geni della catena beta g) riarrangiano i geni della catena alpha e) Possono esprimere CD3
a) non riarrangiano i geni della catena alfa
c) possono essere CD25+ CD44+
d) non possono essere CD3+ CD4+
f) riarrangiano i geni della catena beta
e) Possono esprimere CD3
Nel processo di attivazione delle cellule T, CsK:
a) Non viene attivata in seguito a riconoscimento antigenico
b) fosforila la tirosina inibitoria delle chinasi Syc
c) defosforila la tirosina inibitoria delle chinasi Syc d) fosforila la tirosina attivatoria delle chinasi Syc
e) fosforila la tirosina inibitoria delle chinasi Src
a) Non viene attivata in seguito a riconoscimento antigenico
e) fosforila la tirosina inibitoria delle chinasi Src
Quali di queste affermazioni sono VERE riguardo il CD8:
a) Si associa al TCR in seguito a stimolo antigenico MHC-ristretto
b) Può legare la base dei domini alfa 1 e alfa 2 di MHC-I
c) Si lega al dominio alfa 3 della molecola MHC-I
d) è espresso sulla superficie dei linfociti T citotossici sotto forma di monomero
a) Si associa al TCR in seguito a stimolo antigenico MHC-ristretto
b) Può legare la base dei domini alfa 1 e alfa 2 di MHC-I
c) Si lega al dominio alfa 3 della molecola MHC-I
Indica quali di queste affermazioni sono vere riguardo il CD8
a) è espresso sulla superficie dei linfociti T citotossici sotto forma di monomero
b) si lega al dominio alfa 3 della molecola MHC-II
c) la sua porzione citoplasmatica lega le srk-chinasi coinvolte nell’attivazione T d) è espresso sulla superficie dei linfociti T citotossici sotto forma di dimero
e) è sempre associato al TCR
c) la sua porzione citoplasmatica lega le srk-chinasi coinvolte nell’attivazione T d) è espresso sulla superficie dei linfociti T citotossici sotto forma di dimero
Nella via di trasduzione del segnale delle cellule T:
a) ZAP70 fosforila e attiva LAT
b) le chinasi TEC vengono fosforilate e attivate da chinasi Src
c) le chinasi TEC attive, fosforilano PLCgamma 1
d) il reclutamento in membrana delle chinasi TEC attraverso PIP3 richiede il segnale costimolatorio
a) ZAP70 fosforila e attiva LAT
b) le chinasi TEC vengono fosforilate e attivate da chinasi Src
c) le chinasi TEC attive, fosforilano PLCgamma 1
d) il reclutamento in membrana delle chinasi TEC attraverso PIP3 richiede il segnale costimolatorio
Nell’attivazione del linfocita T
a) PLCgamma 1 viene fosforilata da LAT
b) IP3 (inositolo 1,4,5 trifosfato) causa l’apertura di canali di calcio nel RER c) DAG attiva PKC
d) DAG inibisce PKC
b) IP3 (inositolo 1,4,5 trifosfato) causa l’apertura di canali di calcio nel RER (NO è il REL)
c) DAG attiva PKC
Le proteine appartenenti alla famiglia Syc
a) Hanno un dominio unico responsabile del legame covalente a ligandi carboidratici b) Non comprendono la proteina Zap70
c) Legano le fosfotirosine attraverso i loro domini SH3
d) Sono costituite da domini SH2 ma non da domini PH
e) comprendono la proteina Zap70
d) Sono costituite da domini SH2 ma non da domini PH
e) comprendono la proteina Zap70
Tra le molecole di adesione espresse sui linfociti T:
a) ICAM-3 è un’integrina
b) LPAM-1 viene espresso sulle cellule T attivate c) LPAM-1 è un’integrina
d) ICAM-3 interagisce con LFA-1
e) LFA-1 interagisce con ICAM-1
c) LPAM-1 è un’integrina
e) LFA-1 interagisce con ICAM-1
nei linfonodi dove si localizzano preferenzialmente le cellule T? a. nei follicoli linfoidi primari
b. nei centri germinativi
c. nell’area paracorticale
d. nelle corde midollari
e. nei seni midollari
c. nell’area paracorticale
il CD28 espresso dalle cellule T interagisce con a. CD5
b. MHC
c. B7.1 e B7.2
d. CD45 e CD3
c. B7.1 e B7.2
la selezione negativa delle cellule T nel timo
a. segue la selezione positiva
b. precede la selezione positiva
c. si compie in parallelo con la selezione positiva d. è l’unico tipo di selezione che si svolge nel timo
a. segue la selezione positiva
la selezione positiva consiste nel:
a. eliminare i cloni T che reagiscono contro gli ag del timo
b. nel far crescere i cloni T che reagiscono contro gli ag del timo
c. nell’eliminare i cloni T che reagiscono a bassa affinità contro il proprio MHCpeptide
d. nel far crescere i cloni T che hanno un qualsiasi recettore che reagisce contro il proprio MHC peptide
e. nel far crescere cloni T che hanno un qualsiasi tipo di recettore riarrangiato in maniera produttiva.
d. nel far crescere i cloni T che hanno un qualsiasi recettore che reagisce contro il proprio MHC peptide
durante la selezione timica l’espressione CD8 è strumentale per: a. selezionare i cloni specifici per peptidi presentati da MHCII
b. selezionare i cloni specifici per peptidi presentati MHC I
c. far diventare cellule doppio-positive CD4-CD8 solo CD4
d. selezionare tutti i cloni che esprimono un recettore riarrangiato
b. selezionare i cloni specifici per peptidi presentati MHC I
durante la maturazione delle cellule T nel timo quali sono le fasi temporali attraverso cui tali
cellule passano
a. acquisizione del repertorio di recettori, tolleranza, secrezione di citochine
b. restrizione del riconoscimento MHC, acquisizione del repertorio di recettori riarrangiati, separazione delle cellule CD4 CD8
c. tolleranza, selezione negativa, selezione positiva
d. acquisizione del repertorio, restrizione MHC, tolleranza
e. selezione positiva, selezione negativa, perdita CD4, conservazione CD8
d. acquisizione del repertorio, restrizione MHC, tolleranza
nei linfociti T attivati dal riconoscimento antigenico l’attivazione di RAS induce a. l’inattivazione della via delle MAP Kinasi
b. la fosforilazione di JNK
c. la trascrizione di c-Fos
d. l’attivazione della calcineurina
c. la trascrizione di c-Fos
quale è la relativa percentuale delle cellule T intratimiche
a. CD4-CD8 doppio positive 2-4%, CD4 40-45%, cD8 40-45%, CD4-CD8 doppio negative
1-14%
b. CD4-CD8 doppio positive 80-85%, CD4 0%, cD8 0%, CD4-CD8 doppio negative 15-20%
c. CD4-CD8 doppio positive 1-4%, CD4 5-10%, cD8 2-4%, CD4-CD8 doppio negative 80-85%
d. CD4-CD8 doppio positive 80-85%, CD4 5-10%, cD8 2-4%, CD4-CD8 doppio negative 1-14%
d. CD4-CD8 doppio positive 80-85%, CD4 5-10%, cD8 2-4%, CD4-CD8 doppio negative 1-14%
quale molecola viene indotta ex novo nei linfociti T attivati a. B7
b. CD40
c. CD40L
d. CD28
c. CD40L
al momento della selezione positiva i timociti sono a. CD4+ CD8-
b. CD4+ cD8+
c. CD4- cD8-
d. CD4- CD8+
b. CD4+ cD8+
L’interazione B7-CD28 è un segnale costimolatorio necessario per attivare: a. linfociti T effettori
b. linfociti T naive
c. entrambi precedenti
d. solo linfociti tCD4 naive
b. linfociti T naive
quali molecole di superficie permettono di distinguere i linfociti T non attivati dai B?
a. CD3
b. MHCI
c. MHCII d. Ig
a. CD3
c. MHCII
d. Ig
l’interazione di B7 con CTLA-4
a. induce proliferazione delle cellule T
b. inibisce proliferazione delle cellule T
c. porta al reclutamento di chinasi attivatore che fosforilano i motivi ITIM del CTLA-4 d. porta al reclutamento della ZAP70
b. inibisce proliferazione delle cellule T
quali cellule T sono specializzate nell’attivare i linfociti B inducendo la produzione di anticorpi neutralizzanti?
a. cellule CTL
b. cellule TH1
c. cellule TH2
d. cellule sia tH1 che tH2
c. cellule TH2
dopo attivazione antigenica dei linfociti T quale catena del recettore IL_2 viene espressa ex novo
a. α
b. β
c. γ d. δ
a. α
quali fasi della maturazione dei linfociti t avvengono nel timo? a. espressione Ag di istocompatibilità
b. riarrangiamento geni alfa-beta
c. acquisizione tolleranza
d. espressione del co-recettore
b. riarrangiamento geni alfa-beta
c. acquisizione tolleranza
d. espressione del co-recettore
durante l’attivazione dei linfociti T
a. viene inibita l’idrolisi dei fosfoinositoli
b. c’è una diminuzione di [Ca++] citoplasmatico
c. c’è un’aumentata attività della PKC (protein kinasi C)
d. NF-KB viene complessato con l’inibitore IKB e trattenuto nel citoplasma
c. c’è un’aumentata attività della PKC (protein kinasi C)
affermazioni vere sul CD8
a. è un dimero
b. è espresso solo sulla superficie dei linfociti T helper c. è associato alla ZAP70 nei linfociti T attivi
d. è il recettore del virus dell’influenza
a. è un dimero
quale interazione inter-molecola e un segnale co-stimolatorio per attivare i linfociti T? a. LFA1:ICAM1
b. CD28:B7-1
c. CTLA4:B7-1
d. CD5:CD22
b. CD28:B7-1
la zona paracorticale dei linfonodi contiene soprattutto: a. follicoli linfoidi con linfociti B
b. cellule T
c. macrofagi
d. immunoglobuline
b. cellule T
il rapporto tra linfociti T CD4+ e linfociti T CD8+ nel sangue periferico è circa: a. 1:1
b. 4:1
c. 2:1
d. 1:2
c. 2:1
l’innesco della risposta T contro antigeni estranei avviene: a. nel timo
b. negli organi linfatici periferici
c. nel midollo osseo
d. nel tessuto sede del focolaio d’infezione
b. negli organi linfatici periferici
quali affermazioni a riguardo delle cellule Th2 sono vere?
a. attivano l’immunità umorale
b. attivano cellule T citotossiche e macrofagi
c. secernono IFN-γ, IL-2 e TNF-β
d. sono attivate da IL-12 prodotta dai macrofagi
a. attivano l’immunità umorale
un individuo che esprime solo CD4 nei precursori timici a che tipo di cellule darebbe luogo a maturazione:
a. cellule ristrette per il riconoscimento MHC di classe I + peptidi
b. cellule ristrette per il riconoscimento MHC di classe II + peptidi
c. cellule non ristrette per MHC self + peptidi
d. cellule con riarrangiamenti del recettore T anomali e. cellule T di fenotipo TH1
b. cellule ristrette per il riconoscimento MHC di classe II + peptidi
e. cellule T di fenotipo TH1
l’attivazione delle cellule T dopo riconoscimento dell’antigene induce:
a. attivazione trascrizionale di geni per le citochine b. proliferazione cellulare
c. espressione del recettore a moderata affinità per IL2 d. espressione del CD4
a. attivazione trascrizionale di geni per le citochine b. proliferazione cellulare
quale segnale induce l’espressione del CD40 ligando sulla superficie dei linfociti T?
a. il riconoscimento dell’antigene presentato da MHC
b. l’interazione B7 - CD28
c. l’espressione di CTLA 4
d. il blocco dell’attività della calcineurina
a. il riconoscimento dell’antigene presentato da MHC
quali affermazioni riguardo ai linfociti T gamma delta sono vere?
a. si localizzano soprattutto a livello delle mucose e degli epiteli cutanei
b. rappresentano il 50% di tutti i linfociti c. riconoscono solo antigeni proteici
d. esprimono elevati livelli di CD4 e CD8
a. si localizzano soprattutto a livello delle mucose e degli epiteli cutanei
quali delle seguenti affermazioni sono vere?
a. i linfociti T originano nel midollo e maturano nel timo
b. i linfociti B originano nel midollo e maturano nel timo
c. i linfociti B originano nella milza e maturano nel midollo
d. i linfociti T originano nel timo e maturano negli organi linfoidi periferici
a. i linfociti T originano nel midollo e maturano nel timo
quali di queste affermazioni sono vere riguardo le cellule Natural killer (NK) a) I recettori KIR presentano sulla porzione citoplasmatica sequenze ITIM
b) CD2 lega le molecole MHC-I
c) il recettore CD94/NKG2 appartiene alla superfamiglia delle immunoglobuline
d) ammazzano cellule che esprimono bassi livelli o non esprimono molecole MHC-II
e) I recettori KIR presentano sulla porzione citoplasmatica sequenze ITAM
f) CD2 riconosce ligandi carboidratici
g) il recettore CD94/NKG2 non appartiene alla superfamiglia delle immunoglobuline h) ammazzano cellule che esprimono bassi livelli o non esprimono molecole MHC-II I) CD2 NON è un recettore attivatore
a) I recettori KIR presentano sulla porzione citoplasmatica sequenze ITIM
f) CD2 riconosce ligandi carboidratici
g) il recettore CD94/NKG2 non appartiene alla superfamiglia delle immunoglobuline
Quali di queste affermazioni sono FALSE riguardo le cellule Natural Killer (NK)
a) CD2 riconosce ligandi carboidratici
b) Il recettore CD94/NKG2 non appartiene alla superfamiglia delle immunoglobuline c) ammazzano cellule che esprimono bassi livelli o non esprimono molecole MHC-II d) I recettori KIR presentano sulla porzione citoplasmatica sequenze ITAM
e) CD2 non è un recettore attivatore
d) I recettori KIR presentano sulla porzione citoplasmatica sequenze ITAM
e) CD2 non è un recettore attivatore
In seguito a riconoscimento antigenico una cellula T citotossica, uccide
a) una cellula bersaglio alla volta
b) più cellule bersaglio contemporaneamente
c) la stessa cellula T citotossica
d) anche mediante la secrezione di citochine specifiche
a) una cellula bersaglio alla volta
d) anche mediante la secrezione di citochine specifiche
I recettori ad azione inibitoria espressi sulle cellule NK:
a) Riconoscono (legano) molecole MHC-II
b) Riconoscono ligandi carboidratici sulla superficie cellulare
c) Possono riconoscere (legare) HLA-G
d) Comprendono il recettore CD94:NKG2 della superfamiglia delle immunoglobuline e) Possono essere recettori KIR
c) Possono riconoscere (legare) HLA-G
e) Possono essere recettori KIR
L’azione citotossica dei linfociti T citotossici (CTL):
a) è mediata dall’azione del contenuto di granuli litici il cui rilascio è calcio-dipendente b) il processo di apoptosi della cellula bersaglio è mediato dai granzimi
c) è mediata dall’azione del contenuto di granuli litici il cui rilascio è ATP-dipendente
d) la perforina viene rilasciata dai granuli litici sotto forma di polimero
a) è mediata dall’azione del contenuto di granuli litici il cui rilascio è calcio-dipendente b) il processo di apoptosi della cellula bersaglio è mediato dai granzimi
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo le cellule T citotossiche
a) il rilascio dei granuli litici è ATP-dipendente
b) l’attività citotossica è associata solo all’azione della perforina e dei granzimi
c) il legame del TCR con l’antigene specifico indirizza il rilascio dei granuli litici nel punto di contatto con la cellula bersaglio
d) possono indurre la necrosi della cellula bersaglio
c) il legame del TCR con l’antigene specifico indirizza il rilascio dei granuli litici nel punto di contatto con la cellula bersaglio
d) possono indurre la necrosi della cellula bersaglio
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo le cellule T citotossiche:
a) sono le principali responsabili dell’eliminazione delle cellule infettate dai virus
b) l’attività citotossica non associata solo all’azione della perforina e dei granzimi
c) il legame del TCR con l’antigene specifico orienta il rilascio dei granuli litici nel punto di contatto con la cellula bersaglio
d) non inducono solo necrosi della cellula bersaglio
a) sono le principali responsabili dell’eliminazione delle cellule infettate dai virus
b) l’attività citotossica non associata solo all’azione della perforina e dei granzimi
c) il legame del TCR con l’antigene specifico orienta il rilascio dei granuli litici nel punto di contatto con la cellula bersaglio
d) non inducono solo necrosi della cellula bersaglio
quali delle seguenti affermazioni sulle cellule NK sono esatte
a. hanno il recettore inibitorio CD94/NkG2 che riconosce HLA
b. hanno recettori KIR attivatori (KIR sono recettori inibitori) c. costituiscono il 50% dei linfociti circolanti
d. possono esprimere diversi tipi di recettori inibitori
a. hanno il recettore inibitorio CD94/NkG2 che riconosce HLA
d. possono esprimere diversi tipi di recettori inibitori
le molecole di perforina
a. formano pori sulla membrana delle cellule bersaglio
b. agiscono in forma monomerica
c. polimerizzano sulla membrana del CTL
a. formano pori sulla membrana delle cellule bersaglio
quali sostanze secrete dai linfociti T citotossici possono avere un’azione apoptotica a. perforina
b. granzimi
c. fas ligando
d. IFN gamma
b. granzimi
c. fas ligando
le cellule nk:
a. rappresentano il 5-20% delle cellule circolanti del sangue
b. uccidono cellule target prive di molecole MHC di classe II c. mostrano riarrangiamento genico dei loro recettori
d. possono riconoscere patogeni rivestiti da Ab di isotipo IgA
a. rappresentano il 5-20% delle cellule circolanti del sangue
i linfociti T citotossici uccidono le cellule bersaglio
a. per liberazione di sost. tossiche contenute nei granuli
b. innescando il meccanismo apoptotico nelle cellule bersaglio c. mediante ADCC
d. inducendo la necrosi delle cellule bersaglio
a. per liberazione di sost. tossiche contenute nei granuli
b. innescando il meccanismo apoptotico nelle cellule bersaglio
d. inducendo la necrosi delle cellule bersaglio
I linfociti T citotossici sono deputati all’eliminazione di: a. batteri extracellulari
b. cellule infettate da virus
c. tossine batteriche
b. cellule infettate da virus
le cellule natural killer (NK) ammazzano:
a. cellule che esprimono HLA di classe I
b. cellule che non esprimono o esprimono bassi livelli di HLA di classe I c. cellule che non esprimono o esprimono bassi livelli di HLA di classe II
d. cellule che esprimono alti livelli di HLA di classe II
b. cellule che non esprimono o esprimono bassi livelli di HLA di classe I
i recettori attivatori delle cellule NK
a. Riconoscono MHCI
b. Riconoscono MHCII
c. Riconoscono ligandi carboidratici
d. Inibiscono l’uccisione da parte delle cellule NK
c. Riconoscono ligandi carboidratici
quali molecole sono espresse sulla superficie di un linfocita T citotossico
a. TCR
b. CD4
c. CD8
d. MHCI
a. TCR
c. CD8
d. MHCI
Se il midollo osseo di un topo F1 di genotipo MHC axb viene trapiantato in un topo ricevente A irradiato con genotipo MHCa
a) Il topo ricevente A rigetta trapianti di pelle di un topo B di genotipo MHC b
b) il topo ricevente A rigetta trapianti di pelle di un topo C di genotipo MHC c
c) il topo A non rigetta trapianti di pelle di un topo C con genotipo MHCc
d) il topo A non rigetta trapianti di pelle di un topo B di genotipo MHCb
b) il topo ricevente A rigetta trapianti di pelle di un topo C di genotipo MHC c
d) il topo A non rigetta trapianti di pelle di un topo B di genotipo MHCb
Indica quali affermazioni sono vere riguardo l’emoglobinuria parossitica notturna
a) i pazienti sono soggetti a episodi frequenti di shock anafilattico
b) è dovuta a una mutazione ereditaria di un gene sul cromosoma X
c) I globuli rossi dei pazienti sono distrutti per attivazione spontanea del sistema del complemento d) l’emoglobinuria parossitica notturna è dovuta a una mutazione del gene codificante per CD59
e) è dovuta ad una mutazione somatica di un gene sul cromosoma X
c) I globuli rossi dei pazienti sono distrutti per attivazione spontanea del sistema del complemento
e) è dovuta ad una mutazione somatica di un gene sul cromosoma X
Nell’infezione da HIV la deplezione dei linfociti T CD4+ infetti può essere causata da
a) Gemmazione dei virioni e perdita dell’integrità di membrana
b) distruzione autoimmune per cross-reattività fra molecole cellulari di membrana (HLA-II) e proteine virali (gp 160)
c) non è mai dovuta all’attivazione dell’ADCC
d) formazione di sincizi per interazione gp120(cellula infetta)/CD4(cellula non infetta), (in vitro)
a) Gemmazione dei virioni e perdita dell’integrità di membrana
b) distruzione autoimmune per cross-reattività fra molecole cellulari di membrana (HLA-II) e proteine virali (gp 160)
d) formazione di sincizi per interazione gp120(cellula infetta)/CD4(cellula non infetta), (in vitro)
In una preparazione di sangue periferico come sono distribuiti (in valore assoluto) i leucociti
a) I linfociti non hanno lo stesso valore numerico dei monociti
b) i linfociti sono circa 0,5x106/ml
c) I monociti sono circa 0,2-0,9x106/ml
d) i granulociti neutrofili sono la popolazione leucocitaria meno abbondante nel sangue periferico
a) I linfociti non hanno lo stesso valore numerico dei monociti
c) I monociti sono circa 0,2-0,9x106/ml
Il tropismo del virus HIV-1
a) Ceppi virali X4 infettano preferenzialmente i macrofagi
b) ceppi virali R5 infettano preferenzialmente i linfociti T CD4+ attivati
c) non viene determinato dal riconoscimento dei corecettori chemochinici d) la proteina virale gp120 è responsabile del tropismo virale
e) viene determinato dal riconoscimento del recettore CD4
d) la proteina virale gp120 è responsabile del tropismo virale
Nel processo di produzione di anticorpi monoclonali:
a) Le cellule ibride (mieloma-B) crescono in terreno HAT utilizzando la via di salvataggio
b) ogni ibridoma è un clone derivato dalla fusione di una cellula B e una cellula di mieloma c) le cellule di mieloma sono HGRPT positive
d) le cellule B muoiono perché sono HGRPT negative
e) le cellule ibride (mieloma-B) crescono in terreno HAT utilizzando la sintesi de novo dei nucleotidi
a) Le cellule ibride (mieloma-B) crescono in terreno HAT utilizzando la via di salvataggio
b) ogni ibridoma è un clone derivato dalla fusione di una cellula B e una cellula di mieloma
Indica quali di queste affermazioni sono vere per la produzione di anticorpi monoclonali
a) L’aminopterina blocca la crescita cellulare, bloccando la sintesi de novo dei nucleotidi
b) vengono utilizzate cellule di mieloma HGPRT+
c) vengono utilizzate cellule di mieloma HGPRT-
d) l’aminopterina blocca la crescita cellulare, bloccando la via di salvataggio di sintesi nei nucleotidi
a) L’aminopterina blocca la crescita cellulare, bloccando la sintesi de novo dei nucleotidi
c) vengono utilizzate cellule di mieloma HGPRT-
Anticorpi anti-idiotipo si possono ottenere:
a) iniettando Ig di topo in un topo singenico
b) iniettando Ig di topo in un coniglio
c) iniettando Ig di topo in un topo ceppo differente d) iniettando antigeni di topo in un topo singenico
a) iniettando Ig di topo in un topo singenico
Per la produzione di anticorpi monoclonali mediante (la generazione di) ibridomi:
a) si utilizza il terreno di coltura hat che contiene aminopterina ma non ipoxantina e timidina
b) si utilizzano delle cellule di mieloma HGPRT+
c) l’aminopterina contenuta in HAT blocca la sintesi de novo dei nucleotidi
d) le cellule B che si sono fuse tra loro vengono selezionte in base alla loro capacità di crescere in un terreno HAT
e) l’aminopterina è un analogo dell’acido diidrofolico e si lega con alta affinità alla diidrofolato riduttasi bloccando la formazione di FH4 (tetraidrofolato)
f) cellule di mieloma HGPRT negative possono sopravvivere in terreno di coltura contenente 6- tioguanina e utilizzare solo la via classica di sintesi de novo dei nucleotidi
e) si utilizza terreno HAT che contiene aminopterina che blocca la via di salvataggio e ipoxantina e guanina che sono substrati per la sintesi de novo
f) cellule di mieloma HGPRT negative possono sopravvivere in terreno di coltura contenente 6-tioguanina e utilizzare solo la via di salvataggio dei nucleotidi
c) l’aminopterina contenuta in HAT blocca la sintesi de novo dei nucleotidi
e) l’aminopterina è un analogo dell’acido diidrofolico e si lega con alta affinità alla diidrofolato riduttasi bloccando la formazione di FH4 (tetraidrofolato)
f) cellule di mieloma HGPRT negative possono sopravvivere in terreno di coltura contenente 6- tioguanina e utilizzare solo la via classica di sintesi de novo dei nucleotidi
Quali affermazioni sono vere riguardo il virus HIV:
a) L’espressione dei geni virali è controllata da due sequenze promotrici dette LTR
b) Il genoma virale può essere integrato nel genoma della cellula bersaglio sotto forma di provirus c) I geni pol codificano per la ribonucleasi, la trascrittasi inversa, proteasi e integrasi
d) Le proteine gp120 e gp41 mediano l’entrata del virus nella cellula bersaglio
e) le regioni che codificano per Tat, vif, vpu nef e rev non si sovrappongono a quelle di altri geni virali
a) L’espressione dei geni virali è controllata da due sequenze promotrici dette LTR
b) Il genoma virale può essere integrato nel genoma della cellula bersaglio sotto forma di provirus c) I geni pol codificano per la ribonucleasi, la trascrittasi inversa, proteasi e integrasi
d) Le proteine gp120 e gp41 mediano l’entrata del virus nella cellula bersaglio
Nella patogenesi dell’infezione da HIV-1, la fase di latenza clinica:
a) può durare molto tempo (mesi-anni) dopo l’infezione primaria
b) possono essere rilevati anticorpi anti-HIV-1 in circolo
c) il numero dei linfociti T CD4 rimane costante per tutto il periodo di latenza d) è caratterizzata da alta viremia
a) può durare molto tempo (mesi-anni) dopo l’infezione primaria
b) possono essere rilevati anticorpi anti-HIV-1 in circolo
In un topo con la mutazione “nude”:
a) Si osserva un difettoso sviluppo del timo
b) Trapianti di cellule staminali midollari ripristinano il repertorio di cellule T c) Si osserva una difettosa maturazione solo dei linfociti B
d) Si osserva una difettosa maturazione sia dei linfociti B sia dei linfociti T e) Si osserva una difettosa maturazione solo dei linfociti T
a) Si osserva un difettoso sviluppo del timo
e) Si osserva una difettosa maturazione solo dei linfociti T
La fase acuta dell’infezione da HIV-1 (stadio 1)
a) Il numero dei linfociti T CD4 scende sotto le 200 cellule per microlitro di sangue
b) è caratterizzata dall’attivazione dei linfociti T CD8+
c) si osserva da subito un’elevata concentrazione di anticorpi anti-HIV nel sangue (in corrispondenza del picco di viremia)
d) è caratterizzata da elevata viremia
e) è caratterizzata da una persistente replicazione del virus nei linfonodi
b) è caratterizzata dall’attivazione dei linfociti T CD8+
d) è caratterizzata da elevata viremia
Si definiscono anticorpi chimerici
a) anticorpi in cui la regione variabile è di origine umana e quella costante di origine murina
b) anticorpi in cui sia le regioni variabili che la regione costante è di origine umana
c) anticorpi in cui le sole regioni ipervariabili sono di origine murina e la regione costante è di origine umana
d) anticorpi in cui le sole regioni variabili sono di origine murina e la regione costante è di origine umana
e) anticorpi in cui la regione ipervariabile è di origine umana e quella costante è di origine murina
c) anticorpi in cui le sole regioni ipervariabili sono di origine murina e la regione costante è di origine umana
d) anticorpi in cui le sole regioni variabili sono di origine murina e la regione costante è di origine umana
La fase finale dell’infezione da HIV-1
a) il numero di copie del virus è alto nel sangue
b) il numero dei linfociti T CD4+ è inferiore a 200 cellule per ml nel sangue c) è caratterizzata principlamente da ceppi virali di tipo X4
d) I linfonodi sono integri
a) il numero di copie del virus è alto nel sangue
b) il numero dei linfociti T CD4+ è inferiore a 200 cellule per ml nel sangue c) è caratterizzata principlamente da ceppi virali di tipo X4
L’infezione primaria da HIV-1
a) è caratterizzata dall’aumento del numero dei linfociti T CD4+
b) è in genere mediata da virus macrofago-tropici
c) è caratterizzata dalla diminuzione del numero dei linfociti T CD8+
d) è caratterizzata dalla diminuzione del numero dei linfociti T CD4+
b) è in genere mediata da virus macrofago-tropici
d) è caratterizzata dalla diminuzione del numero dei linfociti T CD4+
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo alla milza:
a) la polpa bianca è costituita prevalentemente da linfociti
b) i linfociti T e B occupano le stesse aree
c) è sede principale dell’innesco della risposta immune contro antigeni presenti nel sangue
d) i linfociti T naive vi entrano attraverso le venule capillari ad alto endotelio (HEV)
e) nella polpa rossa vengono eliminati globuli bianchi senescenti
a) la polpa bianca è costituita prevalentemente da linfociti
c) è sede principale dell’innesco della risposta immune contro antigeni presenti nel sangue
e) nella polpa rossa vengono eliminati globuli bianchi senescenti
i vaccini che utilizzano patogeni uccisi
a. inducono soprattutto risposte anticorpali
b. inducono soprattutto risposte CTL
c. inducono entrambe le risposte CTL e anticorpali
a. inducono soprattutto risposte anticorpali
gli anticorpi monoclonali
a. riconoscono un unico determinante antigenico b. derivano da un singolo clone cellulare
c. derivano da più cloni cellulari
d. sono tutti della classe IgG
a. riconoscono un unico determinante antigenico b. derivano da un singolo clone cellulare
) il mieloma multiplo è un tumore di a. linfociti pre T
b. linfociti T immaturi
c. linfociti pre B
d. linfociti B immaturi
e. plasmacellule
e. plasmacellule
se si immunizza un animale con un Ag complesso nel suo siero si trovano:
a. anticorpi contro un unico determinante antigenico
b. una mistura di anticorpi contro più determinanti antigenici
c. una mistura di anticorpi appartenenti a diverse classi Ig ma tutti diretti contro un unico determinante antigenico
b. una mistura di anticorpi contro più determinanti antigenici
un anticorpo con regione C di origine umana e regione V di origine murina si definisce a. immuno tossina
b. anticorpo chimerico
c. eteroconiugato
b. anticorpo chimerico
il test elisa è
a. un saggio immuno-enzimatico
b. un saggio radio-immunologico
c. un saggio di immunofluorescenza
a. un saggio immuno-enzimatico
l’allattamento materno può essere considerato: a. ex. di immunità attiva
b. ex. di immunità passiva
c. ex. di vaccino
b. ex. di immunità passiva
quali affermazioni a riguardo dell’immunità passiva sono vere?
a. è indotta dall’inoculo di antigeni microbici
b. è indotta dall’inoculo di anticorpi ottenuti da animali immunizzati c. conferisce un’immunità duratura
d. induce memoria immunologica
b. è indotta dall’inoculo di anticorpi ottenuti da animali immunizzati
la vaccinazione contro un patogeno
a. Prevede l’inoculo di ag derivati dal patogeno
b. Prevede l’inoculo di ag contro il patogeno c. Non induce memoria
a. Prevede l’inoculo di ag derivati dal patogeno
l’immunodeficienza che caratterizza la sindrome di Di George è dovuta a:
a. difettoso sviluppo del timo
b. difettoso sviluppo della milza
c. anomalie nel differenziamento dei precursori linfocitari del midollo d. grave alterazione numerica e funzionale dei linfociti B
a. difettoso sviluppo del timo
un soggetto che possiede anticorpi contro i gruppi sanguigni A e B a quale gruppo appartiene?
a. gruppo 0
b. gruppo A c. gruppo B d. gruppo AB
a. gruppo 0
Anticorpi anti-isotipo si ottengono:
a) iniettando anticorpi di un individuo appartenente ad una specie in un individuo di un’altra specie
b) iniettando anticorpi di un individuo appartenente ad una specie in un individuo della stessa specie c) iniettando anticorpi di un individuo appartenente ad una specie in un individuo della stessa
specie e geneticamente identico
a) iniettando anticorpi di un individuo appartenente ad una specie in un individuo di un’altra specie
Un anticorpo chimerico è:
a) formato da parte variabile di origine murina e parte costante di origine umana
b) formato da parte variabile di origine umana e parte costante di origine murina c) più immunogenico per l’uomo rispetto ad un anticorpo monoclonale
d) meno immunogenico per l’uomo rispetto ad un anticorpo monoclonale
a) formato da parte variabile di origine murina e parte costante di origine umana
d) meno immunogenico per l’uomo rispetto ad un anticorpo monoclonale
Durante la maturazione tipica i Timociti vanno incontro a morte per quale motivo
A) Quando abbiamo riarrangiamenti produttivi nei loci delle catene a e b del TCR
B) Quando abbiamo riarrangiamenti non produttivi nei loci delle catene a e b del TCR C) Per mancata selezione negativa indotta dagli antigeni self
D) Per la selezione positiva mediata dalle molecole MHC espresse nel timo
B) Quando abbiamo riarrangiamenti non produttivi nei loci delle catene a e b del TCR
Quale di queste affermazioni sono Vere riguardo ai recettori delle chemochine
A) Non trasducono il segnale attraverso l’azione di proteine G monometriche
B) Trasducono il segnale attraverso l’azione di proteine G trimeriche
C) Il legame della chemochina sul recettore favorisce il legame della G proteina RAS al GTP D) Il legame della chemochina sul recettore favorisce il legame della subunità bg al GTP
E) Sono proteine integrale di membrana con 7 eliche transmembrana
A) Non trasducono il segnale attraverso l’azione di proteine G monometriche
B) Trasducono il segnale attraverso l’azione di proteine G trimeriche
E) Sono proteine integrale di membrana con 7 eliche transmembrana
Riguardo al virus HIV la mutazione di 32pb che conferisce resistenza alle infezioni A) È presente sia nella popolazione caucasica che in quella africana
B) Interessa il gene che codifica per il corecettore CXCR4
C) Nella condizione di eterozigosi non è frequente nei LTP
D) Interessa il gene che codifica per il corecettore CCR5
D) Interessa il gene che codifica per il corecettore CCR5
La selezione negativa:
A) È mediata anche Anche da cellule midollari epiteliali tipiche (TEC)
B) Produce Linfociti T che riconoscono ad alta affinità antigeni self presentati da MHC non self C) Produce Linfociti T che riconoscono ad altissima affinità antigeni self presentati da MHC self D) Ha come risultato la restrizione delle MHC
E) Ha come risultato la acquisizione della tolleranza centrale
A) È mediata anche Anche da cellule midollari epiteliali tipiche (TEC)
E) Ha come risultato la acquisizione della tolleranza centrale
Farmaci come la ciclosporina:
A) Attivano la proliferazione delle cellule T defosforilando NFAT
B) Inibiscono la proliferazione delle cellule T Attivando la calcineurina
C) Inibiscono la proliferazione delle cellule T inibendo la calcineurina
D) Inibiscono la proliferazione delle cellule T promuovendo la fosforilando di NFAT
C) Inibiscono la proliferazione delle cellule T inibendo la calcineurina
Il Locus MHC:
A) Dell’uomo è localizzato sul cromosoma 6
B) Tutte le catena ab di HLA (DR, DP e DQ) sono polimorfiche
C) Del topo è localizzato sul cromosoma 17
D) La tasca di legame per le molecole MHC di classe II è formata dai domini a1 e b2
A) Dell’uomo è localizzato sul cromosoma 6
C) Del topo è localizzato sul cromosoma 17
Quali delle seguenti affermazioni sono vere sullo scambio di classe: A) Può essere indotto da segnali citochinici come CD40/CD40L
B) È mediato da AID, UNG e APE 1
C) Non è mediato da Rag1, Rag2, UNG e APE 1
D) Non tutti gli eventi di scambio sono produttivi
A) Può essere indotto da segnali citochinici come CD40/CD40L
B) È mediato da AID, UNG e APE 1
C) Non è mediato da Rag1, Rag2, UNG e APE 1
La via classica del complemento:
A) C1q può legare direttamente il patogeno
B) C1q può fungere da opsonina per cellule ad attività fagociti
C) C1q può attivare la via classica del complemento attraverso PCR D) C1s attivo taglia prima C2 e poi C4
A) C1q può legare direttamente il patogeno
C) C1q può attivare la via classica del complemento attraverso PCR
Il recettore FCeRI
A) è un monomero
B) viene espresso solo sulla membrana dei mastociti C) lega le IgE a bassa affinità
D) lega le IgG ad alta affinità
tutte errate
MHC nell’uomo:
A) HLA A, B e C sono di classe 1
B) tutti i geni sono altamente polimorfi
C) i geni di classe II sono sul cromosoma 6 D) i geni di classe I sono sul cromosoma 17
A) HLA A, B e C sono di classe 1
C) i geni di classe II sono sul cromosoma 6
GRB 2:
A) è simile a SOS
B) non è una proteina adattatrice che recluta fattore di scambio per RAC C) è una proteina adattatrice che recluta fattore di scambio per RAS
D) recluta il fattore di scambio VAV per RAC
B) non è una proteina adattatrice che recluta fattore di scambio per RAC C) è una proteina adattatrice che recluta fattore di scambio per RAS
Selezione negativa nei T:
A) è mediata anche da cellule della midollare timica
B) genera recettori che si legano a Ag self associati a MHC non self C) genera recettori ad alta affinità per Ag self associati a MHC self D) porta alla restrizione MHC
A) è mediata anche da cellule della midollare timica
Nel linfonodo, i linfociti B:
A) si trovano nella zona corticale
B) si trovano nei centri germinativi
C) si trovano in una zona colonizzata anche dai linfociti T
D) si trovano in una zona separata da quella colonizzata dai linfociti T
A) si trovano nella zona corticale
B) si trovano nei centri germinativi
D) si trovano in una zona separata da quella colonizzata dai linfociti T
HIV fase di clearance:
A) transizione tra fase di latenza e fase tardiva
B) transizione tra fase acuta e fase di latenza
C) corrisponde alla fase iniziale con un’alta viremia D) fase in cui si ha la distruzione dei linfonodi
B) transizione tra fase acuta e fase di latenza
Nelle cellule NK:
A) i recettori KIR sono associati a domini ITAM
B) CD2 non è un recettore attivatorio
C) CD94-NKG2 non fa parte della superfamiglia delle Ig D) uccide cellule che esprimono bassi livelli di HLA I
C) CD94-NKG2 non fa parte della superfamiglia delle Ig D) uccide cellule che esprimono bassi livelli di HLA I
Le chinasi SRC:
A) sono tirosin chinasi recettoriali B) ne è un esempio ZAP 70
C) hanno domini SH2 e SH3
D) hanno domini SH2 e PH
C) hanno domini SH2 e SH3
LFA 1:
A) è un integrina espressa dai linfociti T attivati
B) si lega a VCAM 1
C) si lega ad alta affinità indipendentemente dal legame di TCR all’Ag D) è una selectina
tutte errate
Citochine di classe II:
A) non legano fattori emopoietici
B) ne è un esempio il recettore di IFN gamma
C) attiva la via Jak Stat
D) presenta nel dominio extracitoplasmatico la sequenza WSxWS (trp-ser-x-trp-ser)
A) non legano fattori emopoietici
B) ne è un esempio il recettore di IFN gamma
C) attiva la via Jak Stat
Nella trasduzione del segnale nelle cellule T:
A) CSK attiva le chinasi SRC
B) CD45 attiva le chinasi SRC fosforilandole
C) CSK è espresso solo nelle cellule T attivate
D) CSK è costitutivamente attivo nei linfociti T naive
D) CSK è costitutivamente attivo nei linfociti T naive
In un linfonodo:
A. La zona corticale contiene prevalentemente linfociti T e cellule dendritiche
B. La zona paracorticale contiene prevalentemente linfociti B
C. La zona midollare comprende prevalentemente macrofagi e plasmacellule
D. I linfociti T naive vi entrano attraverso le venule capillari ad alto endotelio (HEV)
C. La zona midollare comprende prevalentemente macrofagi e plasmacellule
D. I linfociti T naive vi entrano attraverso le venule capillari ad alto endotelio (HEV)
Quali di queste affermazioni sono VERE riguardo le Ig
A. L’immunizzazione di un coniglio con Ig umane induce la produzione di anticorpi anti-isotipo B. Tutte le Ig espresse da un dato linf. B hanno lo stesso idiotipo
C. Tutte le Ig espresse da un dato linf.B hanno lo stesso isotipo
D. Le IgG sono più efficaci delle IgE nell’opsonizzazione dei patogeni
A. L’immunizzazione di un coniglio con Ig umane induce la produzione di anticorpi anti-isotipo B. Tutte le Ig espresse da un dato linf. B hanno lo stesso idiotipo
D. Le IgG sono più efficaci delle IgE nell’opsonizzazione dei patogeni
In una preparazione di sangue periferico come sono distribuite in percentuale le diverse sottopopolazioni linfocitarie?
A. I linf. B rappresentano circa il 30% dei linfociti totali
B. la percentuale dei linfo. B è simile a quella delle cellule NK
C. i linfo T CD3+ rappresentano circa il 70% dei linf. Totali
D. La percentuale dei linfociti B è uguale a quella dei linf T CD4+
B. la percentuale dei linfo. B è simile a quella delle cellule NK
C. i linfo T CD3+ rappresentano circa il 70% dei linf. Totali
Nell’immunoterapia antitumorale possono essere utilizzati anticorpi monoclonali con diverse caratteristiche. Dal punto di vista dell’immunogenicità:
A. Un anticorpo murino è più immunogenico di un anticorpo chimerico
B. un anticorpo chimerico è meno immunogenico di un anticorpo umanizzato
C. un anticorpo chimerico è più immunogenico di un anticorpo umanizzato
D. L’anticorpo contro HER2/NEU è umanizzato e viene usato in terapia per alcuni tipi di tumore alla mammella
A. Un anticorpo murino è più immunogenico di un anticorpo chimerico
C. un anticorpo chimerico è più immunogenico di un anticorpo umanizzato
D. L’anticorpo contro HER2/NEU è umanizzato e viene usato in terapia per alcuni tipi di tumore alla mammella
Linfociti T citotossici isolati da un topo di genotipo H2b, infettato da Citomegalovirus (CMV)
A. uccidono cellule infettate de CMV e isolate da un topo congenico per MHC
B. uccidono cellule infettate dal virus della Corio meningite linfocitaria LMCV e isolate da un topo singenico
C. uccidono cellule infettate da CMV e isolate da un topo singenico
D. uccidono cellule infettate da LMCV e isolate da un topo congenico per MHC
C. uccidono cellule infettate da CMV e isolate da un topo singenico
La catena invariante
A. si associa alle molecole MHC-II nelle vescicole endocitiche
B. si associa alle molecole MHC-II nel reticolo endoplasmatico
C. impedisce il legame dei peptidi endogeni presenti nel RER alle molecole MHC-II D. promuove il legame dei peptidi endogeni presenti nel RER alle molecole MHC-I
B. si associa alle molecole MHC-II nel reticolo endoplasmatico
C. impedisce il legame dei peptidi endogeni presenti nel RER alle molecole MHC-II
L’attivazione del fattore trascrizionale AP-1 in un linfocito T attivato avviene: A. per attivazione della calcineurina
B. per attivazione trascrizionale del gene c-Fos da parte di Nf-kB
c. per attivazione trascrizionale del gene c-Fos da parte delle chinasi MAP
D. per fosforilazione del fattore c-jun indotta dalla chinasi RAC E. per defosforazione del fattore c-jun indotta da RAS-GTP
c. per attivazione trascrizionale del gene c-Fos da parte delle chinasi MAP
D. per fosforilazione del fattore c-jun indotta dalla chinasi RAC
Quali di queste affermazioni sono VERE riguardo il TNFα
A. la secrezione di TNFα da parte dei macrofagi può essere promossa dall’attivazione del recettore TLR-4 medita da LPS
B. viene prodotto solo dai linfociti T attivati
C. rappresenta un segnale di spegnimento delle risposte infiammatorie
D. inibisce l’attivazione dei macrofagi
A. la secrezione di TNFα da parte dei macrofagi può essere promossa dall’attivazione del recettore TLR-4 medita da LPS
I linfociti Th1
A. producono INFγ
B. stimolano l’immunità umorale contro batteri extracellulari e parassiti elminti
C. producono IL-10
D. sono specializzate nell’attivazione dei macrofagi infettati (ad esempio da patogeni intracellulari)
A. producono INFγ
D. sono specializzate nell’attivazione dei macrofagi infettati (ad esempio da patogeni intracellulari)
In seguito a stimolo antigenico nel complesso corecettoriale dei linfociti B A. CD21 lega direttamente l’antigene
B. CD19 fosforilato recluta il fattore di scambio vav nel complesso
C. CD19 defosforilato lega la chinasi PI3K
D. CD19 viene fosforilato dalle chinasi associate alle code citoplasmatiche del complesso del recettore B
B. CD19 fosforilato recluta il fattore di scambio vav nel complesso
D. CD19 viene fosforilato dalle chinasi associate alle code citoplasmatiche del complesso del recettore B
La Bare Lynphocyte Syndrome
A. è causata da mutazioni di geni MHC-II
B. non può mai essere causata da mutazioni nel fattore cellullare CIITA
C. è caratterizzata da difetti della presentazione degli antigeni ai linfociti T helper (Th) D. sia l’immunità umorale che cellulare sono difettose
C. è caratterizzata da difetti della presentazione degli antigeni ai linfociti T helper (Th) D. sia l’immunità umorale che cellulare sono difettose
I recettori per le citochine di tipo 1
A. legano fattori di crescita emopoietici
B. ne è un esempio il recettore per INFγ
C. avviano la via di trasduzione Jak-STAT
D. sono caratterizzati nella porzione extracellulare dalla presenza della sequenza amminoacidica WSXWS
A. legano fattori di crescita emopoietici
C. avviano la via di trasduzione Jak-STAT
D. sono caratterizzati nella porzione extracellulare dalla presenza della sequenza amminoacidica WSXWS
La fase acuta dell’infezione da HIV:
A. In poche persone infette si manifesta come una sindrome simil-influenzale B. I principali effettori della risposta immunitaria sono i linfociti T CD8+
C. I principali effettori della risposta immunitaria sono i linfociti T CD4+
D. Il numero dei linfociti T CD8+ rimane invariato
B. I principali effettori della risposta immunitaria sono i linfociti T CD8+
D. Il numero dei linfociti T CD8+ rimane invariato
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo le cellule NK:
A. I recettori KIR presentano sulla porzione citoplasmatica domini ITIM
B. CD2 lega le molecole MHC 1
C. Il recettore CD94/NKG2 appartiene alla superfamiglia delle Ig
D. Ammazzano cellule che esprimono bassi livelli o non esprimono molecole MHC-II
A. I recettori KIR presentano sulla porzione citoplasmatica domini ITIM
In un tumore si definiscono neoantigeni o antigeni specifici del tumore:
A. Antigeni generati da specifiche mutazioni delle cellule tumorali
B. La maggior parte è unica per ogni paziente
C. I linfociti B e T per questi antigeni sono stati rimossi dalla tolleranza centrale e periferica
D. I linfociti B e T per questi antigeni non sono stati rimossi dalla tolleranza centrale e periferica
A. Antigeni generati da specifiche mutazioni delle cellule tumorali
B. La maggior parte è unica per ogni paziente
D. I linfociti B e T per questi antigeni non sono stati rimossi dalla tolleranza centrale e periferica
Quali affermazioni sono vere riguardo HLA 1:
A. HLA-B e C sono polimorfiche
B. HLA-B e C possono rappresentare dei ligandi per i recettori inibitori espressi sulle cellule NK
C. HLA-B e C possono rappresentare dei ligandi per i recettori attivatori espressi sulle cellule NK
D. HLA-G è espresso sulle cellule placentari di origine fetale
E. HLA-G, polimorfico, è espresso sulle cellule placentari di origine fetale
A. HLA-B e C sono polimorfiche
B. HLA-B e C possono rappresentare dei ligandi per i recettori inibitori espressi sulle cellule NK
D. HLA-G è espresso sulle cellule placentari di origine fetale
Ciclo replicativo virus HIV-1:
A. gp 120 lega CD8
B. gp120 lega CD4
C. dopo il legame con il recettore gp120 lega il corecettore
D. dopo il legame con il recettore gp41 lega il corecettore
B. gp120 lega CD4
C. dopo il legame con il recettore gp120 lega il corecettore
Via di attivazione del complemento:
A. C3b non si lega covalentemente alla superficie del patogeno
B. C3b può fungere da opsonina per cellule ad attività fagocitica
C. C3b si forma in seguito all’attivazione di tutte le vie del complemento
D. Viene tagliato e inattivato da DAF
B. C3b può fungere da opsonina per cellule ad attività fagocitica
C. C3b si forma in seguito all’attivazione di tutte le vie del complemento
Le Ig E:
A. Hanno un’emivita nel siero di circa 2 giorni
B. Legano ad alta affinità il recettore FcγR1
C. Il legame delle IgE allo specifico recettore induce la secrezione del contenuto dei granuli degli
eosinofili
D. Sono le Ig più abbondanti nel siero
A. Hanno un’emivita nel siero di circa 2 giorni
C. Il legame delle IgE allo specifico recettore induce la secrezione del contenuto dei granuli degli
eosinofili (NO basofili e mastociti)
Affermazioni VERE sulle molecole MHC-I:
A. Catene α e β2-microglobulina sono codificate nel locus MHC
B. Presentano antigeni derivati da proteine citosoliche di origine endogena a linfociti T CD4+
C. Presentano antigeni derivati da proteine citosoliche di origine endogena a linfociti T CD8+
D. Le proteine TAP sono essenziali nel trasporto dei peptidi citosolici nel lume del RER
C. Presentano antigeni derivati da proteine citosoliche di origine endogena a linfociti T CD8+
D. Le proteine TAP sono essenziali nel trasporto dei peptidi citosolici nel lume del RER
Un Ibridoma per la produzione di anticorpi monoclonali si ottiene:
A. Dalla fusione di due cellule B
B. Dalla fusione di cellula B con cellula di mieloma mutata
C. Dalla fusione di cellula B con cellula di mieloma non mutata
D. Dalla fusione di due cellule di mieloma mutate
B. Dalla fusione di cellula B con cellula di mieloma mutata
Affermazioni vere su HIV
A. È un retrovirus
B. Il suo genoma è costituito da DNA
C. Si integra nel genoma delle cellule infettate sotto forma di provirus
D. Le particelle virali infettanti possono essere secrete dalle cellule infettate
A. È un retrovirus
C. Si integra nel genoma delle cellule infettate sotto forma di provirus
D. Le particelle virali infettanti possono essere secrete dalle cellule infettate
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo la restrizione MHC?
A. In topi transgenici per un TCR ristretto da MHC-I maturano solo cellule T’ CD8+
B. In topi transgenici per un TCR ristretto da MHC-Il maturano solo cellule T’ CD4+
C. In topi transgenici per un TCR ristretto da MHC-I maturano sia cellule CD8+ che CD4+
D. In topi transgenici per un TCR ristretto da MHC-I non maturano né cellule CD8+ né CD4+
A. In topi transgenici per un TCR ristretto da MHC-I maturano solo cellule T’ CD8+
B. In topi transgenici per un TCR ristretto da MHC-Il maturano solo cellule T’ CD4+
I linfociti T regolatori:
A. Non sono CD25+ FOXP3
B. Sono CD25+ CD4+ FOXP3- C. Sono CD25+ CD4+ FOXP3+ D. Sono CD25- CD4+ FOXP3+
A. Non sono CD25+ FOXP3
C. Sono CD25+ CD4+ FOXP3+
Il recettore del complemento CR2 (CD21):
A. È espresso prevalentemente sui linfociti T
B. Può essere espresso dalle cellule dendritiche follicolari (FDC) C. Può legare iC3b
D. È il recettore del virus di Epstein-Barr
B. Può essere espresso dalle cellule dendritiche follicolari (FDC) C. Può legare iC3b
D. È il recettore del virus di Epstein-Barr
Quali di queste affermazioni accomuna le cellule Th1 e Th2:
A. Riconoscono antigeni associati a molecole MHC-II
B. Sono importanti per la difesa contro parassiti expracellulari C. Sono importanti per l’eliminazione dei batteri intracellulari D. Esprimono il ligando di CD40
A. Riconoscono antigeni associati a molecole MHC-II
D. Esprimono il ligando di CD40
Quali affermazioni sono vere riguardo IL-10:
A. viene prodotta principalmente da linfociti Th2
B. è un potente attivatore funzionale dei macrofagi
C. inibisce la proliferazione e il differenziamento dei linfociti B D. può inibire l’espressione delle molecole MHC-II
A. viene prodotta principalmente da linfociti Th2
D. può inibire l’espressione delle molecole MHC-II
La componente secretoria delle IgA:
A. Protegge le IgA dalla degradazione proteolitica in ambiente mucoso
B. Non deriva dal recettore poli-Ig
C. Non deriva dalla catena j
D. Favorisce la formazione di IgA dimeriche
A. Protegge le IgA dalla degradazione proteolitica in ambiente mucoso
C. Non deriva dalla catena j
Durante il processo di biosintesi delle molecole MHC-I:
A. Le molecole MHC-I legano peptidi di origine endogena in compartimenti vescicolari B. Le molecole MHC-1 legano i peptidi di origine endogena nel lume del RER
C. Le proteine TAP-1/2, la calreticulina e la tapasina non fanno parte del complesso di
caricamento dei peptidi.
D. Le proteine TAP-1/2, la calreticulina e la tapasina fanno parte del complesso di caricamento
dei peptidi
B. Le molecole MHC-1 legano i peptidi di origine endogena nel lume del RER
D. Le proteine TAP-1/2, la calreticulina e la tapasina fanno parte del complesso di caricamento
dei peptidi
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo HLA-DM:
A. è altamente polimorfico ed è codificato nel locus MHC
B. non viene indotto da interferone gamma
C. promuove il rilascio di CLIP e il legame di peptidi di origine endogena alle molecole MHC-II D. promuove il rilascio dei peptidi che non si legano stabilmente (o debolmente) alle molecole
MHC-II
D. promuove il rilascio dei peptidi che non si legano stabilmente (o debolmente) alle molecole
MHC-II
La via di attivazione del C’ attraverso la lectina:
A. Genera una C3 convertasi uguale a quella della via alternativa di attivazione del C’
B. Può essere attivata per idrolisi spontanea di C3
C. E’ innescata da proteine solubili che legano i carboidrati
D. Genera la C3 convertasi C4b2b
C. E’ innescata da proteine solubili che legano i carboidrati
D. Genera la C3 convertasi C4b2b
Nella via di trasduzione del segnale indotta dai recettori per le citochine di tipo I:
A. le proteine STAT si associano mediante i loro domini SH3 alle fosfotirosine dei recettori B. le proteine STAT si associano alle fosfotirosine dei recettori sotto forma di dimeri
C. la fosforilazione di STAT ne promuove la dimerizzazione
D. il monomero STAT trasloca nel nucleo e attiva la trascrizione genica
C. la fosforilazione di STAT ne promuove la dimerizzazione
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo gli interferoni di tipo I (IFNI)?
A. L’IFN alfa è prodotto principalmente da macrofagi e cellule dendritiche plasmocitoidi
B. Stimolano il differenziamento verso TH1, inducendo l’espressione del recettore per IL-12 C. Aumentano l’espressione di MHC-II nelle cellule presentanti l’antigene
D. Inibiscono la replicazione virale
A. L’IFN alfa è prodotto principalmente da macrofagi e cellule dendritiche plasmocitoidi
B. Stimolano il differenziamento verso TH1, inducendo l’espressione del recettore per IL-12
D. Inibiscono la replicazione virale
Si definiscono T tropici
A. I ceppi virali che infettano preferenzialmente i linfociti T
B. I ceppi virali che possono portare alla formazione di sincizi in vitro C. Compaiono nella fase tardiva dell’infezione
D. In generale non compaiono nelle fasi iniziali dell’infezione
A. I ceppi virali che infettano preferenzialmente i linfociti T
B. I ceppi virali che possono portare alla formazione di sincizi in vitro C. Compaiono nella fase tardiva dell’infezione
D. In generale non compaiono nelle fasi iniziali dell’infezione
Quali delle seguenti affermazioni non è una funzione effettrice dell’anticorpo? A. opsonizzazione
B. neutralizzazione
C. attivazione del complemento
D. citotossicità delle cellule NK
tutte errate
Nel processo di attivazione delle cellule T, CD45 (RO):
A. Non è espressa solo nelle cellule T attivate
B. Fosforila la tirosina attivatoria delle chinasi p59 fyn e p56 Ick C. Ha funzione analoga a CsK
D. Defosforila la tirosina inibitoria delle chinasi p59 fyn e p56 Ick
D. Defosforila la tirosina inibitoria delle chinasi p59 fyn e p56 Ick
Tra le molecole di adesione espresse sui linfociti T:
A. ICAM-3 è un’integrina
B. LPAM-1 viene espresso sulle cellule T attivate
C. LPAM-1 è un’integrina
D. ICAM-3 interagisce con LFA-1
C. LPAM-1 è un’integrina
In seguito a stimolo antigenico, nel complesso co-recettoriae dei linfociti B: A. CD19 non viene fosforilato dalle chinasi associate al recettore
B. CD81 recluta il fattore di scambio Vav nel complesso
C. CD19 lega la chinasi PI3K
D. CD19 viene fosforilato dalle chinasi associate al recettore
C. CD19 lega la chinasi PI3K
D. CD19 viene fosforilato dalle chinasi associate al recettore
In un linfocita T attivato la molecola CTLA-4:
A. Contribuisce allo spegnimento della risposta T
B. Viene espresso anche sui linfociti T quiescenti
C. Aumenta l’espressione di B7.1 e B7.2 sulle APC
D. Non aumenta l’espressione di B7.1 e B7.2 sui linfociti T
A. Contribuisce allo spegnimento della risposta T
D. Non aumenta l’espressione di B7.1 e B7.2 sui linfociti T
Nella via di trasduzione del segnale delle cellule T:
A. ZAP70 fosforila e attiva la chinasi TEC
B. Le chinasi TEC attive possono essere reclutate in membrana grazie al legame del loro domino
SH2 a PIP3
C. Le chinasi TEC attive possono essere reclutate in membrana grazie al legame del loro domino
PH a PIP3
D. Il reclutamento in membrana delle chinasi TEC attraverso PIP3 richiede il segnale
costimolatorio
C. Le chinasi TEC attive possono essere reclutate in membrana grazie al legame del loro domino
PH a PIP3
D. Il reclutamento in membrana delle chinasi TEC attraverso PIP3 richiede il segnale
costimolatorio
Nell’immunoterapia antitumorale possono essere utilizzati anticorpi monoclonali con diverse caratteristiche. Dal punto di vista dell’immunogenicità:
A. un anticorpo murino è più immunogenico di un anticorpo chimerico
B. un anticorpo chimerico è meno immunogenico di un anticorpo umanizzato
C. un anticorpo chimerico è più immunogenico di un anticorpo umanizzato
D. l’anticorpo contro Her2/Neu è umanizzato e viene usato in terapia per alcuni tipi di tumore alla mammella
A. un anticorpo murino è più immunogenico di un anticorpo chimerico
C. un anticorpo chimerico è più immunogenico di un anticorpo umanizzato
D. l’anticorpo contro Her2/Neu è umanizzato e viene usato in terapia per alcuni tipi di tumore alla mammella
Durante l’ontogenesi T
A. i timociti doppi negativi riarrangiano i geni della catena alfa B. riarrangiano i geni della catena beta
C. si trovano nella regione sub-capsulare (corticale) D. si trovano nella regione midollare
B. riarrangiano i geni della catena beta
C. si trovano nella regione sub-capsulare (corticale)
Quali di queste affermazioni sono false riguardo le immunoglobuline: A. Le IgE sono coinvolte solo nelle reazioni allergiche
B. Le IgG sono le uniche Ig ad avere funzione opsonizzante
C. Le IgM legano ad alta affinità il recettore FceRI
D. Le IgA sono le principali responsabili dell’immunità mucosale
A. Le IgE sono coinvolte solo nelle reazioni allergiche
B. Le IgG sono le uniche Ig ad avere funzione opsonizzante
C. Le IgM legano ad alta affinità il recettore FceRI
La proteina Sos:
A. È un fattore di scambio GTP-GDP, necessario per l’attivazione di Ras
B. È una proteina adattatrice che recluta un fattore di scambio GTP-GDP, necessario per
l’attivazione di Rac
C. È una proteina adattatrice che recluta un fattore di scambio GTP-GDP, necessario per
l’attivazione di Ras
D. È un fattore di scambio GTP-GDP, necessario per l’attivazione di Rac
A. È un fattore di scambio GTP-GDP, necessario per l’attivazione di Ras
Quali affermazioni sono false riguardo al sistema MHC del topo: A. Le molecole di classe seconda sono IA e IE
B. Le molecole di classe seconda sono A, B, C
C. Viene definito sistema H-2
D. I geni di classe seconda sono localizzati sul cromosoma 17
B. Le molecole di classe seconda sono A, B, C
Il tropismo del virus HIV-1:
A. Viene determinato dall’espressione del recettore CD4
B. Viene determinato dall’espressione dei corecettori chemochimici
B. Viene determinato dall’espressione dei corecettori chemochimici
La fase acuta dell’infezione da HIV:
a. è caratterizzata da aumento del numero di copie del virus nel sangue
b. è caratterizzata dalla diminuzione del numero dei CD4
c. è caratterizzata dalla diminuzione del numero dei CD8
d. in questa fase iniziano ad essere prodotti anticorpi contro il virus
a. è caratterizzata da aumento del numero di copie del virus nel sangue
b. è caratterizzata dalla diminuzione del numero dei CD4
d. in questa fase iniziano ad essere prodotti anticorpi contro il virus
Le cellule dendritiche di Langerhans:
A) sono abbondanti della cute
B) derivano dal precursore immunitario del sacco vitellino e del fegato fetale C) colonizzano la cute dopo la nascita
D) derivano da precursori midollari che possono differenziarsi anche in monociti
A) sono abbondanti della cute
B) derivano dal precursore immunitario del sacco vitellino e del fegato fetale
Le proteine appartenenti alla famiglia TEC:
A) legano inositol fosfolipidi come PIP3
B) comprendono la proteina BTK
C) sono costituite da domini SH2 e domini SH3 ma non da domini PH D) sono costituite da domini SH2 e da domini PH ma non da domini SH3
A) legano inositol fosfolipidi come PIP3
B) comprendono la proteina BTK
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo ai neutrofili?
A) sono le uniche cellule ad attività fagocitica
B) sono le prime cellule ad accorrere nel sito d’infezione in corso di un processo
infiammatorio acuto
C) presentano granuli citoplasmatici contenenti lisozima, collagenasi ed elastasi
D) hanno un’emivita di circa un mese
B) sono le prime cellule ad accorrere nel sito d’infezione in corso di un processo
infiammatorio acuto
C) presentano granuli citoplasmatici contenenti lisozima, collagenasi ed elastasi
VLA4:
A) la sua espressione è up-regolata sui linfociti T attivati
B) è over-espressa sull’endotelio attivato
C) interagisce con VCAM-1
D) promuove la migrazione delle cellule T effettrici verso un focolaio infiammatorio
E) viene espressa precocemente in seguito all’interazione del linfocita T con l’antigene
A) la sua espressione è up-regolata sui linfociti T attivati
C) interagisce con VCAM-1
D) promuove la migrazione delle cellule T effettrici verso un focolaio infiammatorio
Nella via di attivazione del C’ attraverso la lectina (via MB-lectinica):
a) MASP-1 e MASP-2 sono serino-proteasi associate a MBL (lectina associata al mannosio)
b) Sia MASP-1 che MASP-2 tagliano C4 e C2
c) MASP-1 taglia C4 e C2
d) MASP-2 non si attiva quando MBL lega la superficie del patogeno
a) MASP-1 e MASP-2 sono serino-proteasi associate a MBL (lectina associata al mannosio)
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo i recettori per le chemochine?
A) non trasducono il segnale attraverso l’attivazione di proteine G monomeriche
B) trasducono il segnale attraverso l’attivazione di proteine G trimeriche
C) il legame della chemochina favorisce il legame di Ras al GTP
D) il legame della chemochina favorisce il legame delle subunità βγ al GTP
E) sono proteine integrali di membrana con 7 segmenti (eliche) transmembrana
A) non trasducono il segnale attraverso l’attivazione di proteine G monomeriche
B) trasducono il segnale attraverso l’attivazione di proteine G trimeriche
E) sono proteine integrali di membrana con 7 segmenti (eliche) transmembrana
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo i dimeri ζ-ζ o ζ-η:
A) se le subunità del CD3 non si associano alle catene ζ-η vengono degradate
B) le catene ζ-η originano dallo stesso trascritto attraverso un evento di splicing
differenziale
C) contengono aminoacidi carichi negativamente nel loro dominio transmembrana
D) contengono del dominio citoplasmatico sequenze ITIM
A) se le subunità del CD3 non si associano alle catene ζ-η vengono degradate
B) le catene ζ-η originano dallo stesso trascritto attraverso un evento di splicing
differenziale
C) contengono aminoacidi carichi negativamente nel loro dominio transmembrana
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo le cellule NK:
A) la loro attività litica Sun essere potenziata dall’IL-12 secreta da macrofagi e DC
B) la sintesi di IFNγ da parte delle NK può essere inibita da IL-12 prodotta da macrofagi e DC
C) CD94:NKG2 è un recettore attivatorio espresso sulla superficie delle NK
D) i recettori attivatori riconoscono ligandi carboidratici sulla superficie cellulare
A) la loro attività litica Sun essere potenziata dall’IL-12 secreta da macrofagi e DC
D) i recettori attivatori riconoscono ligandi carboidratici sulla superficie cellulare
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo il TGFβ:
A) non viene prodotto solo da linfociti T
B) rappresenta un segnale di spegnimento delle risposte infiammatorie
C) inibisce l’attivazione dei macrofagi
D) viene secreto ad alti livelli da alcuni tumori
A) non viene prodotto solo da linfociti T
B) rappresenta un segnale di spegnimento delle risposte infiammatorie
C) inibisce l’attivazione dei macrofagi
D) viene secreto ad alti livelli da alcuni tumori
Nel genoma del virus HIV la mutazione di 32pb che conferisce resistenza alle infezioni: A) È presente sia nella popolazione caucasica che in quella africana
B) Interessa il gene che codifica per il corecettore CXCR4
C) Nella condizione di eterozigosi non è frequente nei LTP
D) nella popolazione la frequenza è pari al 10%
D) nella popolazione la frequenza è pari al 10%
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo al riarrangiamento dei geni delle immunoglobuline:
A) avviene in maniera sequenziale secondo lo schema: 1. Formazione della sinapsi; 2. Taglio; 3. Apertura dell’hairpin e processamento; 4. Unione
B) avviene in maniera sequenziale secondo lo schema: 1. Formazione della sinapsi; 2. Apertura dell’hairpin e processamento ; 3. Taglio; 4. Unione
C) è mediato da proteine espresse solo da cellule linfoidi
D) avviene solo nei linfociti B in via di maturazione
A) avviene in maniera sequenziale secondo lo schema: 1. Formazione della sinapsi; 2. Taglio; 3. Apertura dell’hairpin e processamento; 4. Unione
C) è mediato da proteine espresse solo da cellule linfoidi
D) avviene solo nei linfociti B in via di maturazione
L’associazione del TNF al suo recettore (TNFR):
A) determina l’associazione diretta di TRAF alle code citoplasmatiche di TNFR
B) non determina l’associazione indiretta di RIP alle code citoplasmatiche di TNFR
C) può indurre l’attivazione di NF-kB attraverso il reclutamento di TRAF e RIP
D) può indurre la trascrizione di mediatori proinfiammatori attraverso il reclutamento di
TRAF e RIP
C) può indurre l’attivazione di NF-kB attraverso il reclutamento di TRAF e RIP
D) può indurre la trascrizione di mediatori proinfiammatori attraverso il reclutamento di
TRAF e RIP
L’attivazione del fattore trascrizionale AP1 in un linfocita T attivato avviene:
A) per attivazione della calcineurina
B) per attivazione trascrizionale del gene c-Fos da parte di NF-kB
C) per attivazione trascrizionale del gene c-Fos mediata dall’attivazione della via delle
chinasi MAP
D) per fosforilazione del fattore c-Jun indotta dall’attivazione della via delle chinasi SAP
E) per de-fosforilazione del fattore c-Jun
C) per attivazione trascrizionale del gene c-Fos mediata dall’attivazione della via delle
chinasi MAP
D) per fosforilazione del fattore c-Jun indotta dall’attivazione della via delle chinasi SAP
Le proteine p56lck e p59fyn, coinvolte nell’attivazione T: A) sono proteine chinasi attive in modo costitutivo B) sono inattivate da CD45
C) sono inibite da Csk
D) in un linfocita che non ha legato un Ag MHC-ristretto, sono associate alle code citoplasmatiche dei corecettori CD4 e CD8
C) sono inibite da Csk
La proteina Vav:
A) è un fattore di scambio GTP-GDP, necessario per l’attivazione di Ras
B) è una proteina adattatrice che recluta un fattore di scambio GTP-GDP, necessario per
l’attivazione di Rac
C) è una proteina adattatrice che recluta un fattore di scambio GTP-GDP, necessario per
l’attivazione di Ras
D) è un fattore di scambio GTP-GDP, necessario per l’attivazione di Rac
D) è un fattore di scambio GTP-GDP, necessario per l’attivazione di Rac
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo le immunoglobuline IgG:
A) sono coinvolte nell’ADCC (citotossicità anticorpo-dipendente) mediata dalle cellule NK B) sono opsonine potenti
C) giocano un ruolo importante nelle reazioni di ipersensibilità del I tipo (allergie)
D) non legano ad alta affinità il recettore FcαRI
E) possono attivare la via classica del complemento
A) sono coinvolte nell’ADCC (citotossicità anticorpo-dipendente) mediata dalle cellule NK
B) sono opsonine potenti
E) possono attivare la via classica del complemento
Durante l’ontogenesi del linfocita B:
A) mutazioni in Btk (tirosino chinasi di bruton) determinano il blocco nella transizione pro-B- preB
B) mutazioni in Btk determinano il blocco nella transizione pre-B a B immature
C) in modelli animali privi di λ5 il riarrangiamento dei geni della catena pesante avviene su entrambi i cromosomi
D) in modelli animali privi di λ5 il recettore pre-B non viene assemblato
B) mutazioni in Btk determinano il blocco nella transizione pre-B a B immature
C) in modelli animali privi di λ5 il riarrangiamento dei geni della catena pesante avviene su entrambi i cromosomi
D) in modelli animali privi di λ5 il recettore pre-B non viene assemblato
Durante l’ontogenesi T, nello stadio di linfocita doppio negativo:
A) i timociti possono essere CD44+ e CD25+
B) i geni codificanti per le catene alfa e beta del recettore T sono riarrangiate C) i timociti si trovano a livello della midollare timica
D) i timociti si trovano a livello della corticale timica
A) i timociti possono essere CD44+ e CD25+
D) i timociti si trovano a livello della corticale timica
le plasmacellule:
A) rappresentano uno stadio di maturazione/differenziamento dei linfociti B
B) esprimono alti livelli di immunoglobuline di superficie
C) possono andare incontro a meccanismi di mutazione ipersomatica D) possono andare incontro a scambio di classe (scambio isotipico)
A) rappresentano uno stadio di maturazione/differenziamento dei linfociti B
L’esperimento di Zinkernagel e Doherty grazie al quale presero il nobel:
A) dimostrò la selezione negativa nel timo
B) dimostrò la restrizione MHC
C) dimostrò l’azione effettrice dei linfociti TCD8+
D) dimostrò la restrizione MHC ’attraverso la dimostrazione che i TH attivati possono uccidere solo cellule **
B) dimostrò la restrizione MHC
nel riarrangiamento dei geni per le immunoglobuline:
A) la giunzione per delezione avviene tra segmenti genici con orientamento trascrizionale
opposto
B) la giunzione per delezione avviene tra segmenti genici con lo stesso orientamento trascrizionale
C) nella giunzione per inversione il DNA interposto tra i segmenti genici riarrangiati viene eliminato
D) nella giunzione per inversione il DNA interposto tra i segmenti genici riarrangiati viene riposizionato nella stessa posizione sul cromosoma
B) la giunzione per delezione avviene tra segmenti genici con lo stesso orientamento trascrizionale
Quali affermazioni sono vere riguardo all’immunità innata?
A) I recettori dell’immunità innata possono stimolare la fagocitosi e l’uccisione del patogeno ad essi legato
B) i recettori dell’immunità innata possono essere espressi su ad attività fagocitica
C) i recettori dell’immuntà innata si attivano solo in seguito al legame diretto con molecole specifiche espresse dal patogeno
D) i recettori dell’immunità innata possono stimolare la produzione di citochine proinfiammatorie
A) I recettori dell’immunità innata possono stimolare la fagocitosi e l’uccisione del patogeno ad essi legato
B) i recettori dell’immunità innata possono essere espressi su ad attività fagocitica
D) i recettori dell’immunità innata possono stimolare la produzione di citochine proinfiammatorie
il BURST respiratorio ( o catena respiratoria):
A) è un processo attraverso cui vengono prodotte specie reattive dell’ossigeno
B) è mediato dal complesso enzimatico della NADPH ossidasi nel mitocondrio
C) può essere attivato da citochine specifiche
A) è un processo attraverso cui vengono prodotte specie reattive dell’ossigeno
C) può essere attivato da citochine specifiche
Le proteine appartenenti alla famiglia Src:
A) sono tirosinochinasi recettoriali
B) comprendono la proteina ZAP70
C) sono costituite da domini SH2 e SH3 D) sono costituite da domini SH2 e PH
C) sono costituite da domini SH2 e SH3
Quali affermazioni sono vere riguardo alle cellule dendritiche mature?
A) Catturano e processano gli antigeni in periferia
B) esprimono elevati livelli di molecole di adesione come ICAM-1 C) non esprimono recettori per il mannosio
D) esprimono elevati livelli di molecole di adesione
B) esprimono elevati livelli di molecole di adesione come ICAM-1 C) non esprimono recettori per il mannosio
D) esprimono elevati livelli di molecole di adesione
LFA-1:
A) è un integrina espressa solo dalle cellule T attivate
B) interagisce con VCAM-1
C) lega il suo ligando ad alta affinità indipendentemente dal fatto che la cellula T abbia legato
l’antigene
D) è una selectina che lega il ***** di adesione cellulare
TUTTE ERRATE
Quali affermazioni sono vere riguardo alle molecole HLA-G?
A) HLA-G non viene riconosciuto dalle cellule T citotossiche
B) HLA-G viene riconosciuto dalle cellule T citotossiche C) **
D) **
A) HLA-G non viene riconosciuto dalle cellule T citotossiche
Nella patogenesi dell’infezione da HIV, la fase di latenza clinica:
A) dura in genere qualche settimana dopo l’infezione primaria
B) il numero di copie del virus è alto nel sangue
C) il numero dei linfociti T CD4 rimane costante per tutto il periodo di latenza D) il numero di copie del virus è basso nei linfonodi
TUTTE ERRATE
Quali affermazioni sono vere riguardo al TNFα?
A) Può essere prodotto in seguito a segnali indotti dal TLR4
B) viene prodotto anche dalle cellule T attivate
C) la forma secreta è un trimero
D) induce il reclutamento di neutrofili nel focolaio infiammatorio
A) Può essere prodotto in seguito a segnali indotti dal TLR4
B) viene prodotto anche dalle cellule T attivate
C) la forma secreta è un trimero
D) induce il reclutamento di neutrofili nel focolaio infiammatorio
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo HLA-DO?
A) è altamente polimorfico ed è codificato nel locus MHC
B) viene espresso solo sulle cellule epiteliali timiche
C) viene indotto da IFNγ
D) Lega CLIP e ne impedisce la dissociazione dalle molecole MHC-II
TUTTE ERRATE
Quali di queste affermazioni sono vere riguardo l’IL-12?
A) stimola il differenziamento dei linfociti Th in linfociti Th2
B) viene prodotta da macrofagi e da cellule dendritiche attivate
C) inibisce la sintesi di IFNgamma da parte dei linfociti T CD8 attivati
D) può essere prodotta dai linfociti T attivati mediante l’induzione di segnali CD40L-CD40 E) trasduce i segnali attraverso la via JAK/STAT
B) viene prodotta da macrofagi e da cellule dendritiche attivate
E) trasduce i segnali attraverso la via JAK/STAT
Quali interventi preventivi **** per contenere l’infezione da HIV
A) lo studio a mosaico ha permesso la realizzazione di un vaccino efficace nell’indurre la produzione di anticorpi contro HIV
B) lo studio a mosaico ha permesso la realizzazione di un vaccino efficace nell’indurre la produzione di anticorpi neutralizzanti contro HIV
C) la zidovudina è un inibitore non nucleotidico
A) lo studio a mosaico ha permesso la realizzazione di un vaccino efficace nell’indurre la produzione di anticorpi contro HIV
La fase acuta dell’infezione da HIV
A) è caratterizzata da un aumento del numero di copie del virus nel sangue B) è caratterizzata da una diminuzione del numero dei CD4
C) è caratterizzata da una diminuzione del numero dei CD8
D) in questa fase iniziano ad essere prodotti anticorpi contro il virus
A) è caratterizzata da un aumento del numero di copie del virus nel sangue B) è caratterizzata da una diminuzione del numero dei CD4
D) in questa fase iniziano ad essere prodotti anticorpi contro il virus
Il prodotto del gene AIRE
A) viene espresso dalle cellule stromali della corticale timica B) è coinvolto nei meccanismi di selezione negativa nel timo C) è coinvolto nei meccanismi di selezione positiva nel timo D) è espresso sulle cellule T regolatorie
B) è coinvolto nei meccanismi di selezione negativa nel timo
Indica quali affermazioni sono vere sul processo di licensing
A) è il processo attraverso cui i linfociti T attivati rendono le APC più efficaci nella stimolazione della risposta immunitaria
B) Le APC in seguito al legame con CD40L sui linfociti T attivati iniziano a produrre IL- 12
C) Le APC in seguito al legame con CD40L sui linfociti T attivati iniziano a produrre IL-2
D) Le APC in seguito al legame con CD40L sui linfociti T attivati iniziano a esprimere molecole costimolatorie
A) è il processo attraverso cui i linfociti T attivati rendono le APC più efficaci nella stimolazione della risposta immunitaria
B) Le APC in seguito al legame con CD40L sui linfociti T attivati iniziano a produrre IL- 12
D) Le APC in seguito al legame con CD40L sui linfociti T attivati iniziano a esprimere molecole costimolatorie
la citidina deaminasi indotta dall’attivazione (AID)
A) promuove l’ipermutazione somatica se deaminizza i residui di citidina delle regioni C
B) promuove l’ipermutazione somatica se deaminizza i residui di citidina delle regioni V C) lega DNA a doppio filamento a livello delle sequenza switch
D) è espressa sui linfociti T attivati
B) promuove l’ipermutazione somatica se deaminizza i residui di citidina delle regioni V
Durante il processo di biosintesi delle molecole MHC-I
A) le molecole MHC-I non legano peptidi di origine endogena in compartimenti vescicolari
B) Le molecole MHC-I non legano peptidi di origine endogena nel lume del RER
C) le estremità N-terminali del peptide specifico per MHC-I vengono generate dal proteasoma
D) Il dimero ERp57-tapasina è anche coinvolto nel meccansmo di editing del peptide
A) le molecole MHC-I non legano peptidi di origine endogena in compartimenti vescicolari
D) Il dimero ERp57-tapasina è anche coinvolto nel meccansmo di editing del peptide
L’associazione del TNF al suo recettore (TNFR):
A) determina l’associazione diretta di TRAD alle code citoplasmatiche di TNFR
B) determina l’associazione indiretta di TRAF alle code citoplasmatiche di TNFR
C) può indurre l’attivazione di NF-kB attraverso il reclutamento della caspasi-8
D) può indurre la attivazione della cascata Jun Fos attraverso il reclutamento della
caspasi 8
A) determina l’associazione diretta di TRAD alle code citoplasmatiche di TNFR
D) può indurre la attivazione della cascata Jun Fos attraverso il reclutamento della
caspasi 8
Nell’attivazione del linfocita T:
A) la fosfolipasi γ1 viene attivata dalle Tec
B) IP3 causa l’apertura dei canali del calcio nel reticolo endoplasmatico C) il diacilglicerolo attiva la pkc
A) la fosfolipasi γ1 viene attivata dalle Tec
B) IP3 causa l’apertura dei canali del calcio nel reticolo endoplasmatico C) il diacilglicerolo attiva la pkc
Nella trasduzione del segnale nelle cellule T:
A) CSK attiva le chinasi SRC fosforilando la tirosina attivatoria B) CD45 attiva le chinasi SRC fosforilando la tirosina attivatoria C) CSK è espresso solo nelle cellule T attivate
D) CSK è costitutivamente attiva nelle cellule quiescenti
D) CSK è costitutivamente attiva nelle cellule quiescenti
Farmaci come la ciclosporina:
A) Attivano la proliferazione delle cellule T promuovendo la defosforilazione di NFAT B) Inibiscono la proliferazione delle cellule T Attivando la calcineurina
C) Inibiscono la proliferazione delle cellule T inibendo la calcineurina
D) Inibiscono la proliferazione delle cellule T promuovendo la fosforilazione di NFAT
C) Inibiscono la proliferazione delle cellule T inibendo la calcineurina
Indica quali affermazioni sono vere riguardo al differenziamento dei linfociti T nelle cellule effettrici:
A) le DC attivate da specifici antigeni producono IL-4, IL-25, IL-17 che stimolano i T in fase di espansione clonale ad attivare GATA-3 che indirizza i T verso Th2
B) le DC attivate da specifici antigeni producono IL-4, IL-25, IL-17 che stimolano i T in fase di espansione clonale ad attivare GATA-3 che indirizza i T verso Th1
C) le DC attivate da specifici antigeni producono IL-2, IL-27 che stimolano i T in fase di espansione clonale ad attivare *****z21 il che indirizza i T verso Th1
D) diversi stimoli infiammatori inducono le DC a produrre IL-1, IL-18, IL-6, IL-21, IL-13 che stimolano i T in fase di espansione clonale ad attivare ** che indirizzano i T verso Th17
A) le DC attivate da specifici antigeni producono IL-4, IL-25, IL-17 che stimolano i T in fase di espansione clonale ad attivare GATA-3 che indirizza i T verso Th2
C) le DC attivate da specifici antigeni producono IL-2, IL-27 che stimolano i T in fase di espansione clonale ad attivare *****z21 il che indirizza i T verso Th1
D) diversi stimoli infiammatori inducono le DC a produrre IL-1, IL-18, IL-6, IL-21, IL-13 che stimolano i T in fase di espansione clonale ad attivare ** che indirizzano i T verso Th17
Quali delle seguenti affermazioni sono vere sullo scambio di classe delle Ig:
A) Può essere indotto da segnali come CD40/CD40L B) È mediato da AID, UNG e APE 1
C) è mediato da Rag1, UNG e APE 1
D) Non tutti gli eventi di scambio sono produttivi
A) Può essere indotto da segnali come CD40/CD40L B) È mediato da AID, UNG e APE 1
l’attivazione di una cellula T CD8 naive:
A) nella maggior parte dei casi richiede la presenza di una cellula TCD4 effettrice che riconosce l’Ag sulla stessa APC
B) non puo essere indotta direttamente da APC che esprimono normali livelli di molecole co-stimolatorie
C) richiede sempre la presenza di cellule TCD4 effettrici
A) nella maggior parte dei casi richiede la presenza di una cellula TCD4 effettrice che riconosce l’Ag sulla stessa APC
B) non puo essere indotta direttamente da APC che esprimono normali livelli di molecole co-stimolatorie
Quali affermazioni sono vere riguardo le IgA
A) il loro trasporto nel lume dell’intestino è promosso dalla catena J
B) hanno una vita di ***** giorni
C) giocano un ruolo importante nelle reazioni di ipersensibilità del I tipo D) legano ad alta affinità il recettore FcγR
E) quelle presenti nel **
B) hanno una vita di ***** giorni
E) quelle presenti nel **
Tra i recettori per le proteine del complemento, CR2 A) è un recettore accoppiato a G proteine
B) è parte del co-recettore delle cellule B
C) lega iC3b
D) è espresso SOLO su linfociti B
B) è parte del co-recettore delle cellule B
C) lega iC3b
Nell’attivazione del linfocita B naive
A) se l’antigene è di natura proteica attiva direttamente la cellula B
B) se l’antigene è di natura proteica è necessario un secondo segnale per attivare la cellula
B
C) se l’antigene è di natura proteica il secondo segnale può essere rappresentato dal
CD40L espresso sui linfociti Th
D) se l’antigene è di natura proteica il secondo segnale può essere rappresentato dal TLR4 espresso sui linfociti T
B) se l’antigene è di natura proteica è necessario un secondo segnale per attivare la cellula
B
C) se l’antigene è di natura proteica il secondo segnale può essere rappresentato dal
CD40L espresso sui linfociti Th
Tra i meccanismi di tumor escape, quali sono riconducibili al tumore?
A) L’assenza di molecole costimolatorie sulle cellule tumorali
B) aumento di cellule ad attività soppressoria (no, questo meccanismo di tumor escape è dovuto al sistema immunitario, non al tumore stesso)
C) ridotta espressione dell’antigene sulle cellule tumorali
D) aumento della produzione di citochine soppressorie da parte delle cellule del
microambiente tumorale e delle cellule del tumore stesso
A) L’assenza di molecole costimolatorie sulle cellule tumorali
C) ridotta espressione dell’antigene sulle cellule tumorali
D) aumento della produzione di citochine soppressorie da parte delle cellule del
microambiente tumorale e delle cellule del tumore stesso
In un linfocita T attivato in seguito all’attivazione della PLCgamma1:
A) NF-AT viene fosforilato dalla calcineurina e migra nel nucleo
B) NF-AT viene defosforilato dalla calcineurina e migra nel citoplasma C) PKC trasloca in membrana e attiva indirettamente NF-kB
D) PKC trasloca nel nucleo e attiva indirettaemente NF-kB
C) PKC trasloca in membrana e attiva indirettamente NF-kB
Per la produzione di anticorpi monoclonali quali di queste affermazioni sono vere
A) L’aminopterina blocca la crescita cellulare, bloccando la sintesi de novo dei nucleotidi
B) l’ametopterina blocca la crescita cellulare, bloccando la via di salvataggio di sintesi nei nucleotidi
C) vengono utilizzate cellule di mieloma HGPRT+
D) vengono utilizzate cellule di mieloma HGPRT-
A) L’aminopterina blocca la crescita cellulare, bloccando la sintesi de novo dei nucleotidi
D) vengono utilizzate cellule di mieloma HGPRT-