immuno Flashcards

1
Q

In una preparazione di sangue periferico come sono distribuiti (in valore assoluto) i leucociti

● I linfociti non hanno lo stesso valore numerico dei monociti
● i linfociti sono circa 1.5-4 milioni/ml
● I monociti sono circa 0,2-0,9x10^6/ml
● i granulociti neutrofili sono la popolazione leucocitaria più abbondante nel sangue periferico
● i granulociti eosinofili sono circa 0,1-0,5 x 10^6/ml
● i linfociti sono circa 8 milioni/ml
● i linfociti sono circa 1,8-7,2 x 106/ml
● i monociti sono circa 8 milioni/ml
● i monociti sono circa 0,05-0,1 x 106/ml

A

● I linfociti non hanno lo stesso valore numerico dei monociti
● i linfociti sono circa 1.5-4 milioni/ml
● I monociti sono circa 0,2-0,9x10^6/ml
● i granulociti neutrofili sono la popolazione leucocitaria più abbondante nel sangue periferico
● i granulociti eosinofili sono circa 0,1-0,5 x 10^6/ml

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2
Q

Indica quali affermazioni sono vere riguardo le cellule dendritiche plasmacitoidi
● esprimono principalmente i recettori TLR7 e TLR9
● derivano da precursori presenti nel midollo osseo
● catturano patogeni presenti nel sangue e li possono presentare ai linfociti T presenti nella milza
● producono elevate quantità di interferone gamma in risposta a infezioni virali
● sono conivolte nell’attivazione dei linfociti B nei linfonodi

A

-esprimono principalmente i recettori TLR7 e TLR9
● derivano da precursori presenti nel midollo osseo
● catturano patogeni presenti nel sangue e li possono presentare ai linfociti T presenti nella milza

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3
Q

Quali tra le seguenti affermazioni sono alla base dell’ipotesi della selezione clonale:
● I processi di selezione clonale e di espansione clonale avvengono durante la risposta
immunitaria adattiva
● Tutti i linfociti indipendentemente dall’aver riconosciuto l’antigene proliferano nell’organismo
● Un linfocita esprime in superficie recettori per l’antigene diversi
● I linfociti T effettori attivati esprimono in superficie un recettore per l’antigene uguale a quello
espresso dalla cellula
parentale da cui ha avuto origine
● Un linfocita esprime in superficie un unico tipo di recettore per l’antigene

A

I linfociti T effettori attivati esprimono in superficie un recettore per l’antigene uguale a quello espresso dalla cellula parentale da cui ha avuto origine
● Un linfocita esprime in superficie un unico tipo di recettore per l’antigene
● I processi di selezione clonale e di espansione clonale avvengono durante la risposta immunitaria adattiva

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4
Q

nel sistema linfatico associato alla cute quali sono le cellule specializzate nel trasporto dell’ag ai linfonodi e alla presentazione dell’ag?

● Cellule dendritiche del langerhans
● FDC
● Macrofagi
● Linfociti

A

● Cellule dendritiche del langerhans

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5
Q

Eosinofili

A

● Sono importanti nella difesa contro i parassiti
● Posseggono attività citotossica

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6
Q

fagocitosi frustrata

A

Il rilascio di enzimi per incapacità di fagocitare complessi immuni

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7
Q

A quali linee di differenziazione dà origine il precursore comune linfoide:

● Cellule NK
● Linfociti B
● Piastrine
● Eosinofil

A

● Cellule NK
● Linfociti

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8
Q

Gli antigeni endogeni
● Sono necessari per l’espressione delle molecole MHC di classe I sulla superficie cellulare
● Vengono degradati nelle vescicole endosomiali
● Subiscono proteolisi nel citosol ad opera del proteosoma
● Spiazzano a livello del post-golgi la catena invariante
● Vengono associati a molecole MHC di classe II

A

● Subiscono proteolisi nel citosol ad opera del proteosoma
● Sono necessari per l’espressione delle molecole MHC di classe I sulla superficie cellulare

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9
Q

La rottura della tolleranza verso antigeni self e’ favorita da:
● Esposizione continua a basse dosi di antigene circolanti
● Esposizione delle cellule immunitarie ad antigeni self nel corso della loro maturazione
● Cross-reattività con antigeni microbici
● Liberazione in circolo di autoantigeni sequestrati

A

● Cross-reattività con antigeni microbici
● Liberazione in circolo di autoantigeni sequestrati

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10
Q

Il ruolo delle selectine è:
● Anticorpi e complemento
● Macrofagi
● Eosinofili
● Cellule NK
● CTL

A

● Anticorpi e complemento
● Macrofagi

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11
Q

È vero che le risposte cellulari di tipo adattativo:
● Hanno un periodo di induzione di alcuni giorni
● Sono oligo o mono clonali
● Hanno un’induzione di poche ore
● Coinvolgono tutta una popolazione di cellule
● Sono policlonali

A

● Hanno un periodo di induzione di alcuni giorni
● Sono oligo o mono clonal

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12
Q

Quale leucocita rilascia quantità elevate di istamina
● I basofili
● Gli eosinofili
● I macrofagi
● I neutrofil

A

Basofili

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13
Q

Il lisozima

● È una citochina plurifunzionale
● Determina il catabolismo lipidico caratteristico della cachessia
● Causa vasodilatazione ed espressione di molecole di adesione
● Agisce principalmente su batteri gram positivi
● Agisce principalmente sui batteri gram negativi
● Distrugge i batteri privi di catalas
● È responsabile, con la leucochinasi, della formazione della tufsina
● Scinde il legame tra acido n-acetil muramico ed n-acetil glucosamina

A

● Agisce principalmente su batteri gram positivi
● Scinde il legame tra acido n-acetil muramico ed n-acetil glucosamina

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14
Q

Quale leucocita pu svolgere un’azione antinfiammatoria degradando le sostanze rilasciate dai
basofili?
● Gli eosinofili
● I monociti
● I macrofagi
● I macrofagi soppressori
● I neutrofili
● Le cellule NK

A

eosinofili

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15
Q

La risposta immunitaria secondaria rispetto a quella primaria è caratterizzata da
● Produzione di anticorpi con minore affinità
● Decadimento del titolo anticorpale più rapido
● Prevalente produzione di IgM
● Produzione di anticorpi con maggiore affinità
● Prevalente produzione di IgG
● Periodo di latenza più lungo

A

● Produzione di anticorpi con maggiore affinità
● Prevalente produzione di IgG

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16
Q

Si definiscono centrociti:

A

● cellule B quiescenti che esprimono alti livelli di Ig di superficie
● cellule B quiescenti localizzate nella zona chiara del centro germinativo

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17
Q

nel midollo osseo una cellula staminale linfoide precoce:
● esprime VLA-4
● esprime VCAM-
● esprime SCF
● esprime il recettore per IL-7

A

● esprime VLA-4

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18
Q

Nella via di trasduzione del segnale innescata da TLR4:
● MyD88 si lega direttamente al dominio TIR di TLR4
● IRAK si auto-fosforila e attiva TRAF6
● IRAK viene fosforilata da MyD88 e attiva TRAF6
● IRAK si lega direttamente al dominio TIR di TLR4
● MyD88 non si lega direttamente al dominio TIR di TLR4

A

● MyD88 si lega direttamente al dominio TIR di TLR4
● IRAK si auto-fosforila e attiva TRAF6

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19
Q

A che cosa si lega la proteina C reattiva:
A) Ai polisaccaridi batterici
b) Alle endotossine batteriche
c) Al TNF
d) Al lisozima

A

Ai polisaccaridi batterici

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20
Q

CR3

A

● può legare iC3b
● promuove l’adesione e la migrazione dei leucociti
● è un’integrina
● media l’adesione e la migrazione leucocitaria
● viene espressa anche sulle FDC
● può essere espresso sulla membrana dei macrofagi

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21
Q

Nella via classica di attivazione del complemento C’:

A

● C1q può iniziare la via classica attraverso la proteina C reattiva che prende contatto con la fosfocolina
● C2b generata dal taglio di C2 è una serina proteasi
● C1s taglia C4 generando C4b che si lega covalentemente alla superficie del patogeno
● una singola molecola IgM associata ad un antigene, può attivare il componente C1q
● genera la C3 convertasi della via attivata da MBL
● non genera la C3 convertasi della via alternativa
● C1q può legare la superficie dei patogeni attraverso legame con anticorpi aggregati sul patogeno
● C1q può attivare la via classica attraverso la proteina C reattiva (PCR)
● C1q può legare direttamente la superficie dei patogeno

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22
Q

il fattore DAF:
● favorisce la dissociazione di Bb
● è un fattore di regolazione di membrana
● favorisce l’inattivazione della C5 convertasi della via classica
● regola la C3 convertasi della via classica

A

● favorisce la dissociazione di Bb
● è un fattore di regolazione di membrana

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23
Q

Qual è circa la quantità di complemento per ml nel siero umano? Alcuni:
● Milligrammi
● Picogrammi
● Microgrammi
● Grammi

A

mg

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24
Q

La proteina che lega il mannoso
● Fa parte della famiglia delle pentraxine
● Deriva dal catabolismo delle Ig
● È analoga ad un componente del complemento
● Fa parte della superfamiglia delle Ig
● Pu attivare il complemento seguendo poi la via classica
● È una tipica immunoglobulina

A

● È analoga ad un componente del complemento
● Pu attivare il complemento seguendo poi la via classica

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25
Q

Durante il processo infiammatorio della cascata multifasica, la reazione linfocitaria, si realizza attraverso i seguenti passaggi:
● Tethering
● Rolling
● Arresto Adesione
● Diapedesi (extravasazione)

A

● Tethering
● Rolling
● Arresto Adesione
● Diapedesi (extravasazione)

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26
Q

Quali delle seguenti affermazioni è FALSA riguardo il sistema MHC
● I patogeni non causano la pressione evolutiva che porta alla selezione degli alleli MHC che conferiscono protezione nei loro confronti
● In generale gli antigeni citosolici sono presentati dalle molecole MHC-II
● I patogeni possono sfuggire al sistema immunitario mutando gli epitopi immunodominanti
in modo che non siano più affini per uno specifico allele MHC
● La catena DR alfa è monomorfi

A

● I patogeni non causano la pressione evolutiva che porta alla selezione degli alleli MHC che conferiscono protezione nei loro confronti
● In generale gli antigeni citosolici sono presentati dalle molecole MHC-II

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27
Q

Quali di queste affermazioni sono vere riguardo HLA-DO:
● lega CLIP e ne impedisce la dissociazione dalle molecole MHC-II
● viene espresso solo sulle cellule epiteliali timiche
● è altamente polimorfico ed è codificato nel locus MHC
● la sua espressione non viene indotto da IFNy

A

● la sua espressione non viene indotto da IFNy

28
Q

Animali transgenici che esprimono molecole MHC di classe II sulle cellule delle isole pancreatiche:
● sviluppano diabete insulino-dipendente
● Presentano un’alterata produzione di insulina
● non presentano flogosi delle isole

A

● sviluppano diabete insulino-dipendente
● Presentano un’alterata produzione di insulina
● non presentano flogosi delle isole

29
Q

Per il locus HLA-B sono state identificate oltre 42 specificità alleliche. Qual è il numero massimo di alleli HLA-B che può esprimere simultaneamente una cellula?
● 2
● 42
● 42x2
● 42x42

30
Q

La reazione antigene-anticorpo è caratterizzata:
● Dall’essere reversibile
● Dall’essere irreversibile
● Dall’essere reversibile o irreversibile a seconda dell’antigene
● Da legami covalenti

A

● Dall’essere reversibile

31
Q

indica quali affermazioni sono vere riguardo CD45
● è una fosfatasi che rimuove i gruppi fosfato della tirosina inibitoria di lck e fyn
● l’isoforma CD45R0 non è espressa sui linfociti T naive
● è una fosfatasi che rimuove i gruppi fosfato dalla tirosina attivatoria di lck e fyn
● Entrambe le isoforme sono espresse sia sui linfociti T naive che su quelli effettori
● l’isoforma CD45RA è espressa sui linfociti T effettori

A

● è una fosfatasi che rimuove i gruppi fosfato della tirosina inibitoria di lck e fyn
● l’isoforma CD45R0 non è espressa sui linfociti T naive

32
Q

la diversità dei recettori delle cellule T (TCR) è associata a meccanismi:
● flessibilità giunzionale
● diversità combinatoriale
● riarrangiamento casuale dei segmenti genici
● mutazioni in Btk determinano il blocco nella transizione pre-B a B immature
● in modelli animali privi di λ5 il riarrangiamento dei geni della catena pesante avviene su
entrambi i cromosomi
● in modelli animali privi di λ5 il recettore pre-B non viene assemblato
● mutazione somatica

A

tutte tranne “mutazione somatica”

33
Q

Perchè tutti gli eventi di scambio di classe sono produttivi?
● Il riarrangiamento avviene a livello di introni
● Lo scambio di classe è iniziato da: AID
● Nello scambio di classe la regione C delle catene pesanti cambia
● Lo scambio di classi coinvolge i domini variabili delle catene pesanti e leggere
● Lo scambio di classe è irreversibile ed è dovuto all’azione di citochine, che permettono il cambiamento dell’isotipo

A

● Il riarrangiamento avviene a livello di introni

34
Q

L’immunodeficienza da iper IgM:
● Si sviluppa in soggetti privi di CD40L
● i soggetti presentano bassi o assenti livelli di IgG e IgA nel siero
● i soggetti presentano livelli normali di IgG e IgA nel siero
● Questi soggetti non sono soggetti a infezioni ricorrenti perché i livelli elevati di IgM assicurano una continua attivazione del complemento e) si sviluppa in soggetti privi di IL-4

A

● Si sviluppa in soggetti privi di CD40L
● i soggetti presentano bassi o assenti livelli di IgG e IgA nel siero

35
Q

immunoglobine citofiliche

36
Q

La concentrazione plasmatica delle IgA valutata in mm/100ml è approssimativamente di:

37
Q

Quali catene immunoglobuliniche umane presentano marcatori allotipici:
● K
● Gamma
● Alfa

A

● K
● Gamma
● Alfa

38
Q

Dove sono localizzati i geni codificanti per le catene delle immunoglobuline umane:
● I geni per le catene H sul cromosoma 14
● I geni per le catene K sul cromosoma 2
● I geni per le catene lambda sul cromosoma 2

A

● I geni per le catene H sul cromosoma 14
● I geni per le catene K sul cromosoma 2
● I geni per le catene lambda sul cromosoma 2

39
Q

Quante regioni ipervariabili (CDR) sono presenti in una molecola di IgM di secrezione?
● Sessanta
● Venti
● Quaranta
● Ottanta
● 24

40
Q

Il componente secretorio (SC) delle immunoglobuline è necessario per:
● Il passaggio delle IgA attraverso le mucose
● Il passaggio delle IgG attraverso il filtro placentare
● La polimerizzazione delle IgA e delle IgM
● La secrezione delle Ig da parte delle plasmacellule

A

● Il passaggio delle IgA attraverso le mucose

41
Q

Le proteine di fase acuta:
● La secrezione delle proteine di fase acuta viene indotta principalmente da IL-6 secreta dai macrofagi attivati
● le proteine di fase acuta vengono prodotte dagli epatociti, in seguito alla produzione di citochine secrete dai macrofagi attivati
● sono prodotte in risposta a citochine prodotte dai macrofagi attivati dai batteri
● la proteina C reattiva lega la fosforilcolina sulla superficie del patogeno e attiva una risposta citotossica mediata da linfociti T citotossici
● non è parte del co-recettore delle cellule B
● sono prodotte dal pancreas
● hanno una azione chemotattica
● la proteina C reattiva lega la fosforilcolina sulla superfice del patogeno e attiva una risposta citotossica mediata da Linfociti T citotossici
● la secrezione delle proteine di fase acuta viene indotta principalmente da IL-6 secreta dai macrofagi attivati
● comprendono anche la lecina legante i mannani
● le proteine di fase acuta vengono prodotte dagli epatociti, in seguito alla produzione di citochine secrete dai macrofagi attivati

A

● la secrezione delle proteine di fase acuta viene indotta principalmente da IL-6 secreta dai macrofagi attivati
● comprendono anche la lecina legante i mannani
● le proteine di fase acuta vengono prodotte dagli epatociti, in seguito alla produzione di citochine secrete dai macrofagi attivati
● La secrezione delle proteine di fase acuta viene indotta principalmente da IL-6 secreta dai macrofagi attivati
● sono prodotte in risposta a citochine prodotte dai macrofagi attivati dai batteri

42
Q

Il recettore per l’IL-1:
● è un recettore a 7 segmenti transmembrana
● appartiene alla superfamiglia delle immunoglobuline (Ig)
● attiva la via di trasduzione delle proteine G eterotrimeriche
● presenta un dominio TIR citoplasmatico

A

● appartiene alla superfamiglia delle immunoglobuline (Ig)
● presenta un dominio TIR citoplasmatico

43
Q

quali di queste affermazioni sono vere riguardo l’IL-4?
● viene prodotta principalmente da linfociti Th2
● induce lo scambio di classe verso le IgE
● può essere prodotta in risposte immunitarie attivate da parassiti elminti
● stimola il differenziamento dei linfociti Th in linfociti Th1
● viene prodotta da macrofagi e da cellule dendritiche attivate

A

● viene prodotta principalmente da linfociti Th2
● induce lo scambio di classe verso le IgE
● può essere prodotta in risposte immunitarie attivate da parassiti elminti

44
Q

in una cellula T attivata il recettore per IL-2 è costituito dal trimero α-β-γ in cui:
● la subunità β lega la p56lck attraverso il suo dominio citoplasmatico
● la subunità α è responsabile della trasduzione del segnale intracellulare
● la subunità β si associa e attiva JAK3
● la subunità γ si associa e attiva JAK1

A

● la subunità β lega la p56lck attraverso il suo dominio citoplasmatico

45
Q

gli effetti sistemici del TNF-α:
● si osservano a livello ipotalamico con l’induzione di febbre
● si osservano a livello epatico con la produzione delle proteine di fase acuta
● si osservano quando la sua concentrazione plasmatica è inferiore a 10^-9
● sono fondamentali per le risposte infiammatorie locali ai patogeni

A

● si osservano a livello ipotalamico con l’induzione di febbre
● si osservano a livello epatico con la produzione delle proteine di fase acuta

46
Q

L’IL-5 induce:
● Aumento della sintesi di IgA
● Differenziazione degli eosinofili
● Scambio isotipico verso le IgG
● Differenziazione dei basofili
● Differenziazione dei neutrofili

A

● Aumento della sintesi di IgA
● Differenziazione degli eosinofili

46
Q

quali di queste molecole è un recettore accoppiato a proteine G eterotrimeriche?
● IL-8R
● IL-10R
● TNFalfaR
● IFNalfaR

47
Q

I timociti più maturi
● Presentano un recettore per l’antigene di tipo alfa/beta
● Sono TdT-negativi
● Perdono il CD2
● Sono localizzati nella sottocorticale timica
● Coesprimono CD4 e CD8

A

● Presentano un recettore per l’antigene di tipo alfa/beta
● Sono TdT-negativi

48
Q

in un linfocita T attivato l’aumento del calcio citoplasmatico
● porta all’attivazione del PKC
● determina l’attivazione della calcineurina
● porta alla migrazione nucleare del fattore NFAT in forma fosforilata
● porta alla disattivazione della PK

A

● porta all’attivazione del PKC
● determina l’attivazione della calcineurina

49
Q

Nella trasduzione del segnale associata all’attivazione delle cellule T
● p561ck e p59fvm defosforilano le tirosine dei motivi ITAM presenti nella coda citoplasmatica delle
● Aggancio (SH2-dipendente), fosforilazione e attivazione della chinasi Zap-70, che fosforila le proteine adattatrici LAT e SLP-76
● LAT e SLP-76 reclutano la chinasi Tec, via dominio SH3
● La chinasi Tec una volta attivata, fosforila l’enzima PLC gamma1 che scinde il PIP2 in DAG e IP3

A

● Aggancio (SH2-dipendente), fosforilazione e attivazione della chinasi Zap-70, che fosforila le proteine adattatrici LAT e SLP-76
● La chinasi Tec una volta attivata, fosforila l’enzima PLC gamma1 che scinde il PIP2 in DAG e IP3

50
Q

nel processo di maturazione dei linfociti T, i linfociti doppi negativi:
● rappresentano il 4% dei linfociti totali
● rappresentano il 12% dei linfociti totali
● comprendono solo i linfociti che hanno riarrangiato il recettore T α-β
● comprendono solo i linfociti che hanno riarrangiato il recettore T γ-

A

● rappresentano il 4% dei linfociti totali

51
Q

Un linfocita T per poter essere pienamente attivato deve interagire con una APC che esprima in membrana di quell’MHC+peptide verso cui il linfocita T è specifico, almeno:
● 50-100 molecole
● Sono proteine ad attività tirosin-chinasica associate alla porzione citoplasmatica dei recettori delle citochine
● 5-10 molecole
● 500-1000 molecole
● 5000-10000 molecole
● Le proteine Janus Kinases (JAK):
● Sono proteine ad attività fosfatasica
● Sono proteine ad attività trascrizionale che una volta attivate si legano ai promotori dei geni
indotti dalle citochine
● Sono proteine ad attività tirosin-chinasica associate alla porzione citoplasmatica del CD3

A

● 50-100 molecole
● Sono proteine ad attività tirosin-chinasica associate alla porzione citoplasmatica dei recettori delle citochine

52
Q

CD45 è coinvolto all’inizio dell’attivazione dei linfociti T in quanto la sua attività fosfatasica determina l’attivazione:
● Di Lck
● Di Zap 70
● Della calmodulina
● Di Syk

A

● Di Lck

53
Q

Un linfocita T citotossico uccide:
● Più cellule bersaglio con lo stesso allele MHC e lo stesso peptide in quanto si allontana prima che queste muoiano
● La cellula bersaglio morendo con essa
● Più cellule bersaglio con lo stesso allele MHC anche se legato a peptidi diversi
● Più cellule bersaglio con lo stesso pep,de anche se ancorato a molecole MHC divers

A

● Più cellule bersaglio con lo stesso allele MHC e lo stesso peptide in quanto si allontana prima che queste muoiano

54
Q

La citotossicità anticorpo-dipendente (ADCC)
● è un meccanismo importante nella difesa contro le infezioni virali
● Richiede il legame del recettore Fc agli anticorpi legati sulla superficie di un patogeno
● Le cellule NK promuovono l’ADCC mediante il legame del loro recettore FcgRIIIA (CD16) alle IgG legate alla superficie del patogeno in forma monomerica (non aggregate)
● Viene mediata da anticorpi liberi nel siero

A

● è un meccanismo importante nella difesa contro le infezioni virali
● Richiede il legame del recettore Fc agli anticorpi legati sulla superficie di un patogeno

55
Q

Nella ADCC mediata dalle cellule NK
● il recettore FcRIIA (CD16) lega le IgG aggregate sulla superficie cellulare
● si osserva l’uccisione della cellula bersaglio da parte delle NK
● le NK sono indotte a secernere citochine
● il recettore FcRIIA (CD16) lega le IgG libere

A

● il recettore FcRIIA (CD16) lega le IgG aggregate sulla superficie cellulare
● si osserva l’uccisione della cellula bersaglio da parte delle NK
● le NK sono indotte a secernere citochine

56
Q

quali delle seguenti affermazioni sono vere:
● nel test ELISA le molecole di anticorpo sono coniugate a un enzima
● nell’immunofluorescenza indiretta l’anticorpo primario non è coniugato a un fluorocromo
● nel test ELISA le molecole di anticorpo sono coniugate con un fluorocromo
● nell’immunofluorescenza indiretta l’anticorpo primario è coniugato a un fluorocromo

A

● nel test ELISA le molecole di anticorpo sono coniugate a un enzima
● nell’immunofluorescenza indiretta l’anticorpo primario non è coniugato a un fluorocromo

57
Q

Tre anticorpi monoclonali hanno la stessa affinità verso un determinato antigene. Avrà
maggiore avidità l’anticorpo di classe:
● IgM
● IgA
● IgG
● IgA, IgM e IgG avranno la stessa avidità

58
Q

La farmaco resistenza che si può sviluppare nel trattamento terapeutico dell’infezione da HIV
(HIV-1):
● Compare prima verso gli inibitori delle proteasi (pochi giorni dopo il trattamento)
● compare più tardivamente verso gli inibitori nucleosidici come la zidovudina
● non è mai causata dall’elevato tasso di replicazione del virus, perché in HIV-1 la fitness virale è molto bassa
● compare prima verso gli inibitori nucleosidici come zidovudina (pochi giorni dopo il trattamento)

A

● Compare prima verso gli inibitori delle proteasi (pochi giorni dopo il trattamento)
● compare più tardivamente verso gli inibitori nucleosidici come la
zidovudina

59
Q

Nella fase di latenza clinica dell’infezione da HIV quali sono le caratteristiche istopatologiche del
tessuto linfoide?
● Ipoplasia follicolare con pochi centri germinativi
● Iperplasia follicolare e formazione di centri germinativi
● Degenerazione progressiva delle cellule dendritiche follicolari
● Le cellule dendritiche follicolari non subiscono alcun cambiamento

A

● Iperplasia follicolare e formazione di centri germinativi
● Degenerazione progressiva delle cellule dendritiche follicolari

60
Q

Nell’infezione da HIV si definiscono “elite controller”:
● Soggetto che hanno una viremia pari a 5000 copie di RNA virale per mm3 di sangue
● Soggetto che hanno una viremia minore o uguale a 50 copie di RNA virale per mm3 di sangue
● Soggetto in cui il numero di linfoci, T CD4 è normale ed è presente viremia
● Soggetto in cui il numero di linfociti T CD4 è normale ed è assente viremia

A

● Soggetto che hanno una viremia minore o uguale a 50 copie di RNA virale per mm3 di sangue
● Soggetto in cui il numero di linfoci, T CD4 è normale ed è presente viremia

61
Q

Un retrovirus viene trasmesso dalla mamma al feto: Se questo retrovirus è un superantigene esso determinerà nel neonato:
● La perdita del 5-25% del repertorio clonale dei linfociti
● La super reazione dei linfociti T
● L’espansione clonale del 5-25% dei linfociti T che reagiranno intensamente verso il superantigene
● La soppressione generalizzata della risposta T

A

● La perdita del 5-25% del repertorio clonale dei linfociti

62
Q

Il trascritto di HIV è soggetto a differenti eventi di splicing.
Quali affermazioni a riguardo sono vere?
● I messaggeri GAG e PAUL non subiscono eventi di splicing
● I messaggeri di Tat, Rev e Nef sono soggetti ad un singolo evento di splicing
● il messaggero di Hev non subisce eventi di splicin
● I messaggeri di Tat, Rev e Nef sono soggetti a splicing multipli

A

● I messaggeri GAG e PAUL non subiscono eventi di splicing
● I messaggeri di Tat, Rev e Nef sono soggetti a splicing multipli

63
Q

Le terapie con virus oncolitici (OV) si basano sull’osservazione che:
● I tumori più aggressivi presentano una risposta immunitaria an,virale molto efficace
● I tumori più aggressivi presentano una risposta an,virale inefficiente
● Gli OV replicano molto velocemente nelle celiale tumorali ad alto indice mito,co
● I tumori più aggressivi sono poco permissivi all’infezione con O

A

● I tumori più aggressivi presentano una risposta an,virale inefficiente
● Gli OV replicano molto velocemente nelle celiale tumorali ad alto indice mito,co

64
Q

Nella diagnosi d’infezione da SARS-COV-2
● I test sierologici vengono effettuati per la ricerca di anticorpi specifici contro SARS-COV-2
● I test sierologici permettono di distinguere gli anticorpi contro SARS-COV-2 da quelli contro SARS- COV
● I test sierologici NON vengono effettuati per la ricerca dell’antigene virale
● i test sierologici non permettono di distinguere gli anticorpi contro SARS-COV-2 da quelli contro SARS-COV
● I test sierologici vengono effettuati per la ricerca dell’antigene virale
● Per i test sierologici vengono prelevati campioni biologici dalle basse vie respiratori

A

● I test sierologici vengono effettuati per la ricerca di anticorpi specifici contro SARS-COV-2

● I test sierologici permettono di distinguere gli anticorpi contro SARS-COV-2 da quelli contro SARS- COV

● I test sierologici NON vengono effettuati per la ricerca dell’antigene virale

65
Q

Nell’infezione da SARS-COV-2
● La proteina spike determina il tropismo del viru
● La proteina spike viene espressa sulla superficie virale come trimero
● L’evento di fusione si verifica a livello endosomiale (non citoplasmatico)
● Il taglio tra le subunità S1 e S2 della proteina spike è operato da proteasi cellulari (non virali)
● Dopo il legame al recettore alcune proteasi cellulari tagliano la proteina S, separando le due subunità S1 e S2.
● Il genoma virale è costituito da una molecola di RNA a polarità positiva
● La proteina spike è responsabile del tropismo virale
● La proteina spike non determina il tropismo del virus
● Il primo taglio tra le subunità S1 e S2 della proteina spike permette la separazione tra il dominio di binding al recettore e l’esposizione del peptide di fusione.
● Il primo taglio tra le subunità S1 e S2 della proteina spike, espone il peptide di fusione
● Il dominio di binding/legame al recettore è contenuto della subunità S2
● La subunità S1 della proteina Spike contiene il peptide di fusione necessario per
l’entrata nella cellula bersaglio
● Il genoma virale è costituito da una molecola di RNA a polarità negativa
● il virus si replica nel nucleo della cellula ospite
● la penetrazione con la cellula bersaglio richiede la presenza di un corecettore
● L’ingresso nella cellula bersaglio richiede la presenza di un corecettore
● Il genoma virale è costituito da una molecola di RNA a polarità positiva
● il virus si replica nel nucleo della cellula ospite
● la penetrazione con la cellula bersaglio richiede la presenza di un corecettore
● il genoma virale è costituito da una molecola di RNA a polarità negativa
● La subunità S2 della proteina spike contiene il dominio di legame al recettore

A

● La proteina spike determina il tropismo del viru
● La proteina spike viene espressa sulla superficie virale come trimero
● L’evento di fusione si verifica a livello endosomiale (non citoplasmatico)
● Il taglio tra le subunità S1 e S2 della proteina spike è operato da proteasi cellulari (non virali)
● Dopo il legame al recettore alcune proteasi cellulari tagliano la proteina S, separando le due subunità S1 e S2.
● Il genoma virale è costituito da una molecola di RNA a polarità positiva
● La proteina spike è responsabile del tropismo virale