Il Logo Flashcards
Quando una parola diventa immagine?
Quando un consapevole uso delle regole tipografiche (lettering) rafforzano visivamente il significato di una parola. Ciò si può ritrovare nei logotipi e marchi.
Cosa è il significato ed il significante? In cosa sono diversi e cosa produce l’unione di essi?
Ferdinand de Saussure, linguista e semiologo svizzero, indica come significato l’immagine mentale (o concetto) e come significante l’immagine acustica (o parola). Nell’identificare un gatto, il significato indicherà tutte quelle caratteristiche riconducibili ad ogni individuo della specie, fisiche e non. Il significante invece indicherà la parola “gatto” ed il suo suono, che nel percepirla ci rimanda all’immagine dello stesso.
L’unione del significato e del significante produce il SEGNO, che contribuisce al processo di significazione.
Cos’è la stilizzazione?
“Stilizzare” significa raffigurare i soggetti nelle loro caratteristiche essenziali, mantenendo quelle formali e funzionali che lo costituiscono. Il disegno viene per l’appunto semplificato, riducendolo graficamente ad una linea di contorno.
Cos’è lo stereotipo visivo?
Per stereotipo visivo si intede la rappresentazione di un concetto, usando una formula appartenente alla memoria collettiva e familiare. Pertanto le immagini stereotipate non sono aderenti alla realtà oggettiva , ma frutto di una nostra interpretazione, influenzata dalla nostra cultura. Un esempio di stereotipo nel mondo delle immagini è dato dai raggi del sole, che sono quasi sempre rappresentati con delle linee gialle più o meno lunghe, e non come sono in realtà.
Cos’è il linguaggio figurato?
Il linguaggio diventa figurato nel momento in cui una parola perde il suo significato letterale e ne assume uno diverso, secondo il contesto in cui è usata. Spesso i poeti ricorrono al linguaggio figurato, quando vogliono ottenere effetti suggestivi, suggerire immagini o trasmettere particolari stati d’animo. Ad esempio, nella frase: “Ha la testa tra le nuvole”, l’espressione “tra le nuvole” è usata in senso figurato, cioè in modo allusivo per dire che la persona ha il pensiero altrove, lontano, appunto tra le nuvole. Nel mondo della grafica il linguaggio figurato è un ottimo punti di partenza per tramutare le parole in immagini.
Quali altre forme espressive utilizza il linguaggio visivo?
Il linguaggio iconico, ancor più di quello verbale, utilizza le figure retoriche:
METAFORA, La caratteristica fondamentale è quella di definire il soggetto della comunicazione attraverso la raffigurazione sintetica della sua forma verbale, determinando una compresione immediata.
METONIMIA, la metonimia si fonda su delle relazioni di casualità-effetto, in cui l’oggetto rappresentato nel marchio è la causa del prodotto. Ad esempio, si raffigura il sole per identificare un abbronzante; una pecora per un capo di lana; ghiaccio per dei prodotti surgelati.
MATERIA PER OGGETTO, è quella in cui, ad esempio, il nome del prodotto è sostituito dal nome dell’oggetto utilizzato per produrlo.
CONTENENTE PER CONTENUTO,
In questo caso viene raffigurato nel marchio un oggetto che caratterizza l’attività dell’azienda. Esempi: un pacco regalo per un negozio di oggettistica; un alambicco per un’azienda produttrice di medicine.
FIGURA MITICA, In questo caso viene rappresentata una figura mitologica o mitica, che impersona tradizionalmente una data attività. Esempi: Bacco per il vino; Venere per la bellezza.
SINEDDOCHE, Nella sineddoche il trasferimento da una forma verbale o visiva a un’altra avviene per contiguità. La raffigurazione è rappresentata in modo semplificato. Esempio: una ruota automobilistica che rappresenta un’azienda di servizi per autovetture.
Cos’è il tipogramma?
Per “tipogramma” si intende la trasformazione di una parola letterale o di un concetto in un’immagine grafica. Questo serve per integrare il significato della parola in un aspetto iconico che lo rappresenti e che ne rafforzi il concetto. Ciò può essere fatto aumentando, togliendo, aggiungendo, tagliando, rovesciando, inclinando una o più lettere della parola in questione, fino a queste raggiungano il risultato desiderato.
Cos’è un marchio?
Con il termine “marchio” s’intende un contrassegno che propone e distingue, attraverso un particolare disegno, i tratti caratterizzanti di un determinato referente (persona, azienda, ente..), rendendolo riconoscibile da parte del pubblico e differenzian- dolo dalla concorrenza. Il marchio è un segno (forma o più segni) che esprime delle idee, uno stile, un messaggio.
Quali caratteristiche deve avere un marchio?
Un marchio, per essere realmente efficace, dovrebbe possedere alcune carat- teristiche. ln particolare, esso dovrebbe essere:
* originale, non generico;
* riconoscibile;
* rispondente al target;
* utilizzabile in qualsiasi forma (come mezzo di comunicazione e promozione);
* memorizzabile e facile da pronunciare;
* politicamente corretto, non sgradevole e rispettoso delle diverse visioni religiose;
* adatto a tutti i mercati;
* registrabile;
* con una visione aperta al futuro (comprensibile per le generazioni future);
* il risultato di un lavoro di team (grafici, esperti marketing, consulenti, ecc.)
Cos’è un marchio figurativo?
Si ha un marchio figurativo quando il segno rappresenta in modo realistico una forma già esistente (animali, figure umane, vegetali ecc..)
Cos’è un marchio astratto?
Il marchi astratto può essere costituito sia da forme geometriche che da segni gestuali, che possono creare un illusione ottica continua, come ad esempio il movimento. Vengono usati per esprimere un concetto e far risaltare l’aspetto emotivo del prodotto. Astrarre un concetto ha tuttavia dei grossi limiti e pertanto richiede grosse abilità.
Cos’è un marchio simbolico?
Qualsiasi elemento può diventare un simbolo, quando implica qualcosa che sta aldilà del loro significato di immediata percezione. Ritroviamo il simbolismo nei cartelli stradali, nei pittogrammi della segnaletica dei luoghi pubblici o sui mezzi di trasporto.
Cos’è un logotipo?
Con il termine “logotipo” s’intende il particolare aspetto grafico-verbale, espresso in forma di lettering scritto, di un nome ,di una parola estesa, di una sigla o di una semplice iniziale. Può anche essere il risultato dell’elaborazione di una “famiglia” di lettering o essere integrato con forme geometriche o iconiche.
Cosa sono i logotipi basati sul nome?
I logotipi basati sul nome devono la loro unicità al nome, scritto in uno stile grafico particolare. Sono particolar-mente appropriati quando il nome è corto e facile da usare o anche quando è adattabile e astratto.
La S allungata di Esselunga
Cosa sono i logotipi emblemi?
Questi logotipi sono formati dal nome, nel suo stile caratteristico, racchiuso in un simbolo vi- sivo: un ovale o un cerchio (simboli femminili), un riquadro o un triangolo (simboli maschili).
Ford, Levi’s
Cosa sono i logotipi figurati?
In questi logotipi, la rappresentazione d’insieme ha un valore preponderante rispetto al nome che testimonia la marca.
Cosa sono i marchi e logotipi associativi?
Si tratta di emblemi o logotipi di libera invenzione: di solito non contengono il nome del prodotto o della società, ma evocano o richiamano sempre un’associazione diretta col nome, il prodotto o l’a- rea di attività.
Il marchio della compagnia Shell
Cosa sono i marchi e logotipi allusivi
La forma di un marchio/logotipo allusivo ha il potere di richiamare alla mente una sorta di messaggio segreto con la quale l’azienda comunica col pubblico. La A di Alitalia, ad esempio, richiama in mente lo stablizzatore orizzontale di un aereo, con il quale l’azienda avrà voluto esprimere la propria stabilità nel mercato(?).
Cosa sono i logotipi formati dalle lettere iniziali?
Spesso le grandi aziende e i gruppi societari, per indicare l’attività del gruppo, sono tentati di adottare una serie di nomi lunghi e ingombranti: quando i nomi sono “troppo” lunghi, si ricorre frequentemente alle lettere iniziali che, unite insieme, formano delle sigle. Si possono ottenere in questo modo dei tipogrammi, dei monogrammi (Gucci, Chanel) o degli acronimi (FIAT, H&M, IBM ecc..)
Qualunque sia la forma scelta, è necessario conferire alle sigle un carattere distintivo. Tuttavia, il progetto può presentare degli inconvenienti, in quanto:
* risulta difficile dare una connotazione vitale alle lettere;
* è sempre difficile assicurare diritti legali esclusivi a delle semplici lettere, costituite da iniziali;
* non sempre delle iniziali sono riconducibili al suo referente o al prodotto/servizio che pubblicizza
* i logotipi formati dalle iniziali possono variare da un paese all’altro.