I bisogni, le motivazione, le emozioni e la personalità Flashcards

1
Q

Cosa sono i bisogni?

A

I bisogni sono un’esigenza psicologica dell’organismo che attiva comportamenti e meccanismi volti a colmare una situazione di mancanza.

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2
Q

Cosa sono i bisogni omeostatici?

A

I bisogni omeostatici o fisiologici sono quei bisogni per cui gli esseri viventi tendono a mantenere costanti le proprie caratteristiche chimiche e fisiche in funzione della sopravvivenza.

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3
Q

Cosa sono i bisogni innati specifici?

A

Sono collegati alla sfera psico-sociale e sono i bisogni che esprimono l’esigenza degli individui di adattarsi all’ambiente di vita.

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4
Q

Chi approfondì la funzione dei bisogni innati specifici?

A

Henry Murray, il quale ipotizzò come i bisogni si modificano quando sono soggetti a delle pressioni provenienti dall’ambiente che possono essere effettive o soggettive.
Da esse nascono i temi e cioè come ognuno avverte, tematizza ed esprime un bisogno.

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5
Q

Da cosa e quando è stata composta la gerarchia di Muslow?

A

Nel 1945 e comprende:

  1. Autorealizzazione
  2. Stima
  3. Appartenenza
  4. Sicurezza
  5. Bisogni fisiologici
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6
Q

Cos’è la frustrazione?

A

La condizione di chi non può soddisfare un proprio bisogno e che scaturisce dei comportamenti prevalentemente aggressivi (verso gli altri e verso se stessi).

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7
Q

Cos’è la motivazione?

A

La spinta psicologica che induce ad iniziare, proseguire o portare a compimento un’attività, vincendo eventuali fattori in grado di contrastarla.
Essa dà luogo ad un comportamento motivato, e cioè la sequenza di azioni innescata da una motivazione.

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8
Q

Differenza tra motivazione intrinseca ed estrinseca.

A

Intrinseca: l’individuo agisce per pura gratificazione che si crea dal comportamento messo in atto.
Estrinseca: l’individuo tende a una meta “esterna” al comportamento.

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9
Q

Quali sono le quattro tipologie di profili motivazionali di Atkinson?

A

Modello delle scelte a rischio (combinazione delle due motivazioni contrapposte che spingono gli umani ad agire, ovvero, la tendenza al successo e quella ad evitare il fallimento):

  1. Super-competitivi: con alta tendenza al successo e ad evitare il fallimento.
  2. Orientati al successo: alta tendenza al successo e bassa tendenza ad evitare il fallimento.
  3. Accettano il fallimento: bassa tendenza al successo e ad evitare il fallimento.
  4. Evitano il fallimento: bassa tendenza al successo e alta tendenza ad evitare il fallimento.
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10
Q

Cos’è un’emozione?

A

Reazione dell’organismo a uno stimolo improvviso o inatteso. Ha generalmente una durata breve rispetto agli stati d’animo o i sentimenti. Sono importanti strumenti di adattamento alla realtà e possiedono una loro intelligenza, orientandoci nei momenti cruciali della nostra vita.

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11
Q

Differenza tra emozioni primarie e secondarie.

A

Primarie: innate e universali. Hanno gradazioni interne.
Secondarie: acquisite e variabili, si differenziano da cultura a cultura. Possono essere una combinazione di primarie.

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12
Q

Quali sono le tre componenti delle emozioni?

A
  1. Cognitiva: consapevolezza di ciò che sta accadendo.
  2. Fisiologica: modificazioni fisiologiche.
  3. Espressiva: espressioni del volto.
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13
Q

Quali sono le tre ipotesi di Darwin sulle espressioni facciali?

A
  1. Esse svolgono una funzione importante nell’adattamento all’ambiente e nella protezione della specie.
  2. L’uomo esprime alcune emozioni fondamentali allo stesso modo degli animali.
  3. Esse sono innate e universali.
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14
Q

Cos’è l’intelligenza emotiva di Goleman?

A

Tipo di intelligenza volta alla conoscenza e alla valorizzazione delle emozioni. L’individuo ha una capacità di autocontrollo, entusiasmo, perseveranza e di auto motivazione nel raggiungere un obbiettivo.

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15
Q

Quali sono i 5 aspetti fondamentali dell’intelligenza emotiva?

A
  1. La conoscenza delle proprie emozioni
  2. Il controllo delle emozioni
  3. La motivazione di sé stessi
  4. Il riconoscimento delle emozioni altrui
  5. La gestione delle relazioni
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16
Q

Definisci il concetto di personalità.

A

Insieme delle caratteristiche del comportamento individuale che si mantengono stabili al variare degli ambienti e delle circostanze esteriori.

17
Q

Quali sono i 3 somatotipi definiti da Sheldon?

A
  1. Endomorfico (endoderma): fisico robusto e carattere pigro e socievole. Definito viscerotonico.
  2. Mesomorfico (mesoderma): fisico muscoloso e carattere energetico tendente all’aggressività. Definito somatotonico.
  3. Ectomorfico (ectoderma): fisico gracile e caratterizzato da autocontrollo e ansia. Definito cerebrotonico.
18
Q

Cosa sono le teorie dei tratti?

A

Quadri concettuali generali che alla base di una determinata personalità colgono specifici tratti psicologici, ovvero disposizioni mentali che orientano il comportamento dell’individuo in un certo modo.

19
Q

Cos’è l’alessitimia?

A

L’alessitimia è un disturbo che provoca la inconsapevolezza dei propri stati emotivi e compromette la capacità di descriverli in modo appropriato.
Le persone che ne soffrono possiedono una ridotta capacità emotiva se non totale incapacità.
Attualmente ne sono stati classificati due tipi:
1. Il primo comporta una indifferenza emotiva.
2. Il secondo comporta l’incapacità di interpretare e di valutare cognitivamente le proprie esperienze emotive.
Il disturbo viene ricondotto o ad una e vera propria ridotta abilità di provare emozioni oppure ad un deficit cognitivo che può derivare eventi traumatici o da uno sviluppo inadeguato delle funzioni di mentalizzazione.
Spesso questo disturbo è accompagnato da altri di tipo fisico o mentale.
Per misurare empiricamente l’alessitimia esistono questionari standardizzati.

20
Q

Cosa sono le teorie tipologiche?

A

Quadri teorici elaborati per spiegare la personalità che individuano modelli di riferimento sulla base di una certa corrispondenza tra caratteristiche fisiche e psicologiche.

21
Q

Parla di Goldon Allport.

A

Per Allport la personalità è un entità dinamica che nel corso della vita è in continuo cambiamento sulla base delle esperienze vissute.
Distingue i tratti psicologici in:
1. Cardinali: basilari, capaci di caratterizzare tutti i comportamenti dell’individuo.
2. Centrali: importanti ma con un minore grado di generalità.
3. Secondari: più superficiali e variano nello stesso soggetto a seconda delle circostanze esteriori.

22
Q

Parla di Raymond Cattell.

A

Cattell separò i “tratti di superficie” (variabili nel tempo) da quelli “di profondità” (stabili) e nel ‘46 individuò 16 fattori di base della personalità distinti in:
1. Tratti di abilità: intelligenza generale.
2. Tratti di temperamento: indole caratteriale.
3. Tratti dinamici: apertura al cambiamento.
Elaborò un test ancora usato oggi in psicologia clinica e del lavoro chiamato “Sixteen Personality Factor Questionnaire”.

23
Q

Parla di Robert McCrae e Paul Costa.

A

Essi misero a punto il modello dei “Big Five” che sono:

  1. apertura mentale
  2. coscienziosità
  3. estroversione
  4. amabilità
  5. nevroticismo